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#acquacoltura
cedifop · 2 years
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CEDIFOP - INFO: ++39 338 3756051 (anche su WhatsApp)- www.cedifop.it - [email protected] corsi per OTS, INSHORE DIVER (Saldatore Subacqueo), OFFSHORE AIR DIVER (TOP UP), DIVER MEDIC SEDE: Molo Sammuzzo, Porto di Palermo -----------------------
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sistemieconsulenze · 2 years
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E' possibile che l'acquacolutura sia sostenibile? Assolutamente si! Scopri i nostri servizi per il settore ittico. #acquacoltura #filieraittica #itticoltura #filiera #sistemieconsulenze https://buff.ly/3pssOl8 https://www.instagram.com/p/CdsUTuNo8Q9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mezzopieno-news · 3 months
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L’ITALIA VARA IL PRIMO PIANO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
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L’Italia ha approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il provvedimento è il primo di questo tipo che prevede azioni per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese.
Il Piano comprende 361 azioni rivolte ai sistemi naturali, sociali ed economici, tra cui le aree marine, montagna e criosfera, le risorse idriche, zone costiere, sottosuolo, dissesto geologico e idrogeologico, ecosistemi terrestri, specie alloctone, foreste, agricoltura, pesca, acquacoltura, turismo, insediamenti urbani, trasporti e infrastrutture, industrie, patrimonio culturale, energia e salute. Le azioni a livello nazionale, regionale e locale si inquadrano nella nuova strategia del Green Deal europeo che mira a realizzare la trasformazione dell’Europa in un’unione resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050 e si basa su quattro priorità: un adattamento più intelligente, più sistemico e integrato, più rapido, oltre che una intensificazione dell’azione internazionale.
Il PNAAC è stato approvato in seguito ad un percorso di confronto che ha coinvolto molte realtà della società civile e preceduto da una fase di consultazione pubblica avviata a inizio 2023, sulla quale hanno lavorato enti, associazioni, università e ricercatori in uno sforzo collettivo durato anni. “Finalmente dopo sei lunghi anni dalla prima bozza e dopo ben quattro governi, l’Italia ha approvato il PNAAC” dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Ritengo molto positivo che l’Italia si sia dotata del PNAAC dopo tanti anni in cui questo piano avrebbe dovuto essere predisposto” ha affermato Enrico Giovannini dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile ASVIS.
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Fonte: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; foto di Ralph W. Lambrecht
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lamilanomagazine · 1 month
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Venezia: Granchio Blu. Corazzari: "Stanziati altri fondi per incentivare la cattura e lo smaltimento del granchio".
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Venezia: Granchio Blu. Corazzari: "Stanziati altri fondi per incentivare la cattura e lo smaltimento del granchio". "Nonostante la serie di interventi e azioni messe in campo dalla Regione e sebbene il sistema delle imprese di pesca e acquacoltura si sia attivato sin da subito, l'invasione del Granchio Blu non si ferma e sta assumendo contorni drammatici per i gravissimi impatti sui nostri fondali e su un'intera economia basta sugli allevamenti di molluschi. Alla luce di ciò, la Regione del Veneto, dopo aver ottenuto dal Ministero dell'Agricoltura la declaratoria di calamità naturale, a seguito della presentazione del dossier adottato con DGR n. 165/2024, ha approvato un intervento straordinario a favore del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e delle imprese che gestiscono mercati ittici nel Delta del Po Veneto, al fine di aumentare le catture del Granchio blu e la loro eliminazione". Così l'Assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, annuncia l'approvazione, da parte della Giunta regionale, del "Bando per l'erogazione di sovvenzioni in regime "de minimis" al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e alle imprese che gestiscono mercati ittici che operano nelle aree lagunari del Delta del Po Veneto per la cattura e lo smaltimento di esemplari non commercializzabili della specie aliena denominata Granchio blu "Callinectes sapidus". "Il sostegno regionale, di un importo totale di 200.000 euro, si sostanzia attraverso un parziale ristoro degli oneri e delle spese di cattura e di smaltimento di esemplari non commercializzabili di Granchio blu catturati in tutte le acque lagunari del Veneto. Le imprese che possono chiedere i finanziamenti devono avere sede legale nei comuni di Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro mentre la cattura deve avvenire nelle aree lagunari del Veneto (Acque di Zona C - lagunari salmastre) così come definite dalla Carta Ittica Regionale approvata con DGR n. 1747 del 30 dicembre 2022. L'importo massimo dell'aiuto per ciascuna impresa richiedente è di 40.000 euro per le attività di cattura e di 80.000 euro per le attività di smaltimento. Per quanto riguarda in particolare la cattura, le cooperative e i consorzi che gestiscono mercati ittici incentivano il prelievo di questa specie, riconoscendo alle imprese di pesca professionale un contributo pari ad 1,00 euro per ogni kg di Granchio blu non commercializzabile conferito ai soggetti finanziati con il bando", conclude l'Assessore Corazzari.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 4 months
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Dopo i numerosi appelli di Marevivo, regalo di Natale al mare. «Il Decreto attuativo sul recupero delle plastiche dai fiumi è un punto fondamentale della Legge Salvamare. Oltre l’80% dei rifiuti presenti in mare arriva proprio dai fiumi. È da qui che si inizia a proteggere il mare. Questo decreto stanzia i fondi necessari al programma sperimentale che vuol dire poter partire immediatamente nella sua attuazione, affinché si abbia un impatto concreto sin da subito. Il mare ha aspettato fin troppo». Queste le parole di Rosalba Giugni, Presidente della Fondazione ambientalista Marevivo che da anni si batte per l’approvazione della Legge Salvamare e dei suoi decreti attuativi. Il plauso di Marevivo al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, al Viceministro Vannia Gava e al Direttore Generale Giuseppe Lo Presti per la firma del decreto ministeriale che adotta il primo programma sperimentale, finanziato con le risorse autorizzate ai sensi del comma 3 dell’art. 6 della legge 17 maggio 2022, per il recupero delle plastiche nei fiumi. Il provvedimento, nello specifico, prevede la realizzazione di interventi strutturali direttamente sui corsi d’acqua per la cattura, rimozione e gestione dei rifiuti plastici galleggianti, campagne organizzate con le associazioni di volontariato e iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul tema, unitamente a misure specifiche delle Autorità di bacino distrettuali. L’augurio è che a breve siano resi attuativi i decreti che ancora mancano e che sono necessari perché consentirebbero di stabilire i criteri e le modalità con cui i rifiuti pescati dal mare possano essere riusati, recuperati e riciclati, incentivare campagne di pulizia e di sensibilizzazione in tutto il territorio nazionale, di entrare nelle scuole per creare una diffusa conoscenza del patrimonio marino, di disciplinare l’installazione di dissalatori, particolarmente necessari nei cambiamenti climatici che producono siccità e desertificazione, di regolamentare impianti di acquacoltura, di gestire correttamente le biomasse vegetali spiaggiate (come la Posidonia), che «da problema possono diventare una risorsa, senza alterare il delicato ecosistema marino».  Per attuare una vera e propria “conversione ecologica” occorre l’impegno di tutti i soggetti coinvolti. È un regalo che dobbiamo fare a tutti noi perché ne va della nostra presenza sulla Terra.
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obaline · 8 months
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scienza-magia · 9 months
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Con il decreto omnibus è iniziata la cattura del granchio blu
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Pesca, il governo dichiara guerra al granchio blu. Nel decreto d'estate stanziati i fondi per proteggere cozze, vongole, ostriche e allevamenti di orate e spigole. Il governo dichiara guerra al granchio blu. Il Callinectes sapidus, questo il nome scientifico del piccolo crostaceo (15 cm di lunghezza e 23 cm di larghezza) originario dell'Atlantico del Nord e che ha invaso anche il mar Mediterraneo, è diventato un problema per l'intero ecosistema dei mari italiani e di conseguenza per la nostra industria della pesca.
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Il granchio blu è arrivato nei mari italiani dalla sponda occidentale dell’oceano Atlantico. Inizialmente avvistato nel mare adriatico ormai non è difficile incontrarlo in quasi tutte le regioni italiane. Inizialmente di casa tra Trieste a Venezia, nel 2022 è comparso lungo le coste laziali e in questa estate del 2023 il granchio Blu ha infestato anche la Toscana, dalla laguna di Orbetello all'isola d'Elba. Crostaceo onnivoro e prelibato Si tratta di animali onnivori e piuttosto aggressivi. Si nutrono di tutto ciò che riescono a catturare: bivalvi, anellidi, avannotti, carogne e piante. Vivono anche in acqua dolce e, ironia della sorte, sono anche considerati una prelibatezza dal punto di vista culinario. Tanto che mentre l'Italia dichiara guerra al crostaceo infestante in America è considerata una razza protetta a tal punto che scattano le multe per chi pesca esemplari sotto misura ossia inferiori a 14 cm di lunghezza. L'allarme delle imprese Sarà anche buono ma per le imprese ittiche e dall'acquacoltura il granchio blu è ormai una minaccia reale. L'ultimo grido di allarme è arrivato il 27 luglio scorso da Federagripesca che ha denunciato come il proliferare del granchio blu sia ormai un serio problema per l'intera filiera in quanto si ciba di molluschi e novellame. A rischio, dunque, la produzione di vongole, cozze e ostriche tanto che gli stessi produttori hanno denunciato danni oltre il 50% per un settore che ogni anno muove circa 100 milioni di fatturato. A farne le spese è anche l'itticoltura che a più riprese ha lanciato l'allarme al governo per la razzia di pesci che il granchio blu compie negli allevamenti. L'intervento del Governo Allarme raccolto dal governo tanto che al prossimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva nel decreto omnibus potrebbe trovare una norma su misura che stanzia 2,9 milioni di euro per dare la caccia al crostaceo blu. Secondo quanto prevede la norma che dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi per contenere il fenomeno della diffusione della specie granchio blu e di «impedire l'aggravamento dei danni inferti all'economia del settore ittico», è autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro per sostenere i consorzi e le imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento del Callinectes sapidu. A finanziare la guerra al granchio blu sarà il ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che con un decreto del ministro dovrà individuare le aree geografiche colpite dall'emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili e poi i criteri per la distribuzione dei fondi. Read the full article
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livornopress · 1 year
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Istituita la figura professionale del sub in acquacoltura: la soddisfazione della Flai-Cgil nazionale
Istituita la figura professionale del sub in acquacoltura: la soddisfazione della Flai-Cgil nazionale
Livorno 31 marzo 2023 – Istituita la figura professionale del sub in acquacoltura: la soddisfazione della Flai-Cgil nazionale Fino a due settimane fa non esisteva la figura professionale del sub in acquacoltura. L’Ots addetto in acquacoltura, l’operatore tecnico subacqueo, risponde ad una necessità oggettiva che è quella della sicurezza e della corretta formazione, una tutela che i lavoratori non…
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Un progetto di economia circolare per zootecnia e acquacoltura
La storia di oggi verte su un tema sempre di grande attualità e profondamente legato a quelli che sono i problemi che affliggono il pianeta. Un nuovo progetto di economia circolare da parte della Fondazione Edmund Mach è il soggetto della nostra storia. Cos'è l'economia circolare? L'economia circolare è un modello economico che mira a ridurre gli sprechi e aumentare l'efficienza delle risorse. Questo modello è basato sulla filosofia di "chiudere il ciclo" delle materie prime, ovvero di riutilizzare e riciclare i materiali il più possibile, invece di considerarli come rifiuti. In questo modo, si riduce soprattutto la dipendenza dalle risorse finite e si preserva l'ambiente. L'economia circolare si oppone all'economia lineare, che consiste nell'estrazione, produzione e smaltimento di risorse, senza preoccuparsi del loro riutilizzo. In un'economia circolare, le attività produttive sono progettate per minimizzare gli sprechi e massimizzare il riutilizzo delle risorse. Intervista a Filippo Faccenda, responsabile scientifico di progetto e referente della Fondazione FEM Il momento della nostra intervista per la storia di oggi vede come protagonista Filippo Faccenda, responsabile scientifico di progetto e referente della Fondazione FEM. Con lui andremo a raccontare come il loro nuovo progetto vuole dare valore alla zootecnia e all'acquacoltura: Cos'è la Fondazione FEM? La Fondazione Edmund Mach (FEM, www.fmach.it) è una delle principali istituzioni italiane attive nel campo dell'istruzione, della ricerca, della tecnologia e del trasferimento tecnologico nel settore agroalimentare e ambientale. Fondata nel 1874 come Istituto Agrario di San Michele all'Adige (IASMA), è stata ribattezzata Fondazione Edmund Mach (FEM) nel 2008, in seguito alla fusione dello IASMA con il Centro per l'Ecologia Alpina. Presso FEM lavorano oltre 600 persone dedicate a ricerca, istruzione e trasferimento tecnologico sulle tematiche di agricoltura, alimentazione e ambiente. FEM promuove inoltre pratiche agricole a basso impatto, conservazione della biodiversità genetica e di specie negli ecosistemi alpini e nelle aree marginali. Qual è l'obiettivo del progetto? Il progetto è risultato vincitore di un finanziamento all’interno del bando 2022 dei Partenariati europei per l‘innovazione (PEI) con focus sull’utilizzo di sottoprodotti, materiali di scarto e residui con finalità di bioeconomia circolare. L’idea progettuale è quella di costruire una filiera in cui sono valorizzati i sottoprodotti agro-industriali locali per produrre larve di insetto destinate all’alimentazione delle galline ovaiole. L’insetto verrà utilizzato in sostituzione di ingredienti meno eco-sostenibili (impronta carbonica, LCA), o che potrebbero entrare in competizione con l’alimentazione umana (si veda l’esempio della soja). A loro volta gli scarti della produzione degli insetti diventano un ammendante per il terreno, nel caso del substrato di crescita delle larve, mentre le esuvie che si generano dalla muta degli insetti fungeranno da prebiotico nell’alimentazione della trota. Come funziona Win4Feed? La start-up Baolfly srl, coordinatore del progetto, si occuperà di studiare una dieta per le larve della mosca soldato partendo esclusivamente da scarti prodotti dalle aziende della filiera agro-alimentare locale all’interno dell���impianto pilota di proprietà. La dieta che darà i migliori risultati in termini di accrescimento e valore nutrizionale delle larve, verrà poi utilizzata per produrre l’alimento per le galline ovaiole. Uova di Montagna eseguirà le prove di alimentazione sulle galline ovaiole introducendo nella dieta l’insetto in sostituzione alla soia, per poi determinare la qualità dell’uovo prodotto dalle galline alimentate con la dieta alternativa. Ma non è tutto, il cerchio si chiude con un ultimo passaggio: i sottoprodotti dell’allevamento dell’insetto, ovvero esuvie e insetti adulti, vengono riutilizzati come integratori nell’alimentazione delle trote. FEM sarà responsabile della conduzione della parte sperimentale sulla trota. Questa sarà contraddistinta dallo studio del valore nutrizionale delle esuvie di insetto, a cui seguirà la trasformazione ed inclusione di questo ingrediente all’interno del mangime per pesci, ed infine la conduzione dei test di alimentazione su trota per determinarne possibili effetti benefici, attraverso analisi di metagenomica applicate al microbiota intestinale e l’utilizzo di marcatori molecolari per determinare l’espressione di geni coinvolti nella risposta immunitaria degli animali. Qual è il ruolo della Fondazione FEM nel progetto? FEM sarà responsabile scientifico del progetto, contribuirà allo studio della dieta delle larve di insetto ed eseguirà l’attività relativa al riutilizzo delle esuvie nell’alimentazione del pesce. Inoltre FEM, fornirà il supporto tecnico-scientifico alle aziende partner di progetto, grazie alle competenze e strumentazioni dell'Unità acquacoltura e idrobiologia (Centro Trasferimento Tecnologico) con la collaborazione dell'Unità biotecnologie dei prodotti naturali (Centro Ricerca e Innovazione). Qual è il valore di questo progetto? La popolazione mondiale è in continua crescita favorita soprattutto dalla spinta demografica dei paesi in forte sviluppo economico (Asia e parte dell’Africa in primis). Oltre ad un aumento generalizzato delle quantità di cibo necessario a sfamare la popolazione mondiale i paesi che stanno vivendo ora il loro boom economico stanno modificando le loro abitudini alimentari richiedendo via via maggiori quantitativi di proteine di origine animale. In questo scenario, le produzioni agricole destinate alla produzione di alimenti zootecnici entreranno presto in competizione, per il suolo e le risorse, con quelle destinate al consumo umano. Per questo motivo il settore della mangimistica sta spostando la loro attenzione verso ingredienti alternativi per l’alimentazione degli animali da reddito. Gli insetti stanno suscitando un crescente interesse come alimento ad uso zootecnico in quanto sono degli ottimi bio-convertitori di sottoprodotti di origine organica che non possono essere destinati tal quali all’uso zootecnico. In secondo luogo, le larve degli insetti (si veda ad esempio la mosca soldato nera) sono organismi con un ciclo di vita molto rapido e dal punto di vista nutrizionale sono ricchi in proteine e grassi. Questo fa degli insetti un ottimo alimento per la zootecnia, non a caso gli insetti sono stati autorizzati già nel 2017 per alcuni animali allevati come i pesci.  In definitiva il progetto WIN4FEED vuole rappresentare un modello virtuoso di produzione perfettamente integrato all’interno del sistema di economia circolare, che sposa la filosofia del “zero waste”, ovvero lo sforzo di ridurre al minimo gli scarti di processo. Foto di KBCH da Pixabay Read the full article
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storiearcheostorie · 2 years
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ARCHEOLOGIA / Laguna Veneta, scoperto un allevamento di ostriche di epoca romana [FOTO / VIDEO]
#ARCHEOLOGIA #SCOPERTE / Laguna Veneta, scoperto un allevamento di ostriche di epoca romana [#FOTO / #VIDEO] 📌Per saperne di più: (via Storie & Archeostorie) foto: ©Università Ca' Foscari #Cafoscari @cafoscari #archeonews
Lo scavo di archeologia marittima in corso sul sito di Lio Piccolo a Cavallino Treporti, nella Laguna veneta, riporta alla luce un impianto di acquacoltura del I-II secolo a.C. collegato a una villa di pregio. Sul campo un team interdisciplinare e gli studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. di Redazione (foto: ©Università Ca’ Foscari) La struttura detta “Villa romana di Lio Piccolo”…
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cedifop · 2 years
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DOVE CERCARE LAVORO SE SEI UN INSHORE DIVER ISCRITTO AL REPERTORIO:
Con la modifica del DM 13.01.1979 tramite la legge [LEGGE 28 marzo 2022, n. 25: DL Sommozzatori: modifica del DM 13.01.1979 con la Istituzione della categoria dei sommozzatori che operano in impianti di acquacoltura (INSHORE DIVER)" pagina 178 articolo 27 bis](http://www.cedifop.it/files/dl_sommozzatori.pdf) - pubblicheremmo una serie di elenchi di impianti di acquacoltura in Italia dove chiedere lavoro. Oggi  l'elenco di n. 283 Aquaculture Companies In Venezia, Italy è disponibile nel gruppo: Italian Commercial Diver livello INSHORE (OFFERTE DI LAVORO) https://www.facebook.com/groups/1095724090563936, accessibile a tutti coloro che sono iscritti al REPERTORIO DEI COMEMRCIAL DIVER ITALIANI, presso l'assessorato al lavoro, qui: https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/regione/strutture-regionali/assessorato-famiglia-politiche-sociali-lavoro/dipartimento-lavoro-impiego-orientamento-servizi-attivita-formative/graduatorie-elenchi/repertorio-telematico ---
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sistemieconsulenze · 2 years
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Quando l'acquacoltura, grazie all'impegno diventa sostenibilità. COOPAM Sistema Qualità Nazionale Zootecnia 'Acquacoltura Sostenibile'. Obiettivo raggiunto! #snqz #acquacoltura sostenibile #coopam #cosa #ilvigneto #spigola #orata #orbetello #sistemieconsulenze https://www.sistemieconsulenze.it/acquacoltura-sostenibile/ https://www.instagram.com/p/CdFpFzsIUOx/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 1 month
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Emilia Romagna, Granchio blu: dal Governo moratoria dei mutui per 24 mesi e finanziamenti agevolati per le imprese in crisi per la diffusione del crostaceo.
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Emilia Romagna, Granchio blu: dal Governo moratoria dei mutui per 24 mesi e finanziamenti agevolati per le imprese in crisi per la diffusione del crostaceo. "Bene la moratoria sui mutui per le imprese e gli sgravi fiscali destinati ai settori pesca e acquacoltura in forte crisi a causa dei danni provocati dal granchio blu, un provvedimento in linea con quanto da noi richiesto la scorsa estate". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l'assessore regionale all'Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, nel merito dell'intervento del Governo a favore del comparto che vede l'applicazione alla pesca e all'acquacoltura del Fondo di solidarietà nazionale, in passato utilizzato solo per il settore agricolo. Dall'estate 2023, la Regione Emilia-Romagna aveva chiesto l'intervento di moratoria e altri strumenti di sostegno al settore, per assicurare un adeguato aiuto economico ai pescatori investiti dalla calamità e per contrastare i danni all'ecosistema ambientale. "La Regione- proseguono Bonaccini e Mammi- nel frattempo ha già messo a disposizione delle imprese danneggiate 1 milione di euro di indennizzi per la mancata raccolta delle vongole nel corso del 2023 e ha previsto nel bilancio 2024 il pagamento alle imprese della pesca di un contributo pari a 1,5 euro al kg per la raccolta del granchio blu, fino a un ulteriore milione di euro. La situazione per l'ecosistema del Delta del Po e l'economia locale è molto critica, con ricadute sociali gravi per tutta la nostra comunità: ora serve una strategia nazionale efficace e concreta".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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agrpress-blog · 5 months
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L’urlo del mare arriva al centro di Roma, con una canoa piena di plastica e di rifiuti, nella sede galleggiante sul Tevere di Marevivo, dove nella mattina di lunedì 13 novembre 2023 si è svolto un flash-mob per lanciare l’ennesimo appello al Governo per sollecitare l’emanazione dei decreti attuativi della Legge Salvamare. Una legge promossa dalla Fondazione ambientalista, e sostenuta da tutto il mondo del Mare, che ne ha seguito l’iter legislativo durato ben quattro anni, e che è stata votata all’unanimità in Senato l’11 maggio 2022. Tuttavia, a distanza di un anno e mezzo dalla sua approvazione, mancano ancora i Decreti attuativi per renderla operativa. C’è più plastica che pesci nelle reti dei pescatori, non c’è più tempo: «Sveglia!» hanno urlato con forza gli attivisti presenti, a ogni punto del provvedimento legislativo analizzato durante il flash-mob, rivolgendosi alle istituzioni ancora dormienti sul tema. La Salvamare consentirebbe ai pescatori di riportare a terra i rifiuti trovati nelle reti: attualmente è un’attività illecita. Ora la plastica viene rigettata in mare per non incorrere in sanzioni. Il provvedimento legislativo prevede, inoltre, l'installazione di sistemi di cattura del materiale galleggiante dai fiumi, con un finanziamento di 2 milioni di euro, previsto per gli anni 2022-2024. Di questo capitolo la programmazione non risulta pianificata e i fondi utilizzati: forse persi? Ricordiamo che l’80% della plastica arriva in mare dai corsi d’acqua. La Legge si occupa anche di sostenere e incentivare campagne di pulizia e di sensibilizzazione in tutto il territorio nazionale, di entrare nelle scuole per creare una diffusa conoscenza del patrimonio marino, di disciplinare l'installazione di dissalatori, particolarmente necessari nei cambiamenti climatici che producono siccità e desertificazione, di regolamentare impianti di acquacoltura, fortemente dannosi se mal concepiti, di gestire correttamente le biomasse vegetali spiaggiate, che da problema possono diventare una risorsa, senza alterare il delicato ecosistema marino, di stabilire i criteri e le modalità con cui i rifiuti pescati dal mare possano essere riusati, recuperati e riciclati, e tanto altro ancora. La nostra presenza sulla Terra dipende dal mare che produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo della CO2 che produciamo, è il grande regolatore del clima con le sue correnti e maree, e ospita il 95% della vita nelle sue acque. La biodiversità marina è alla base di tutti gli ecosistemi che sostengono la vita sul nostro Pianeta. «Le microplastiche sono state ritrovate nei tessuti della placenta delle donne e nel latte materno, nel sangue e persino nelle ossa del corpo umano. È terrorizzante la scoperta di nanoplastiche negli occhi dei pesci divenuti ciechi: e se succedesse anche a noi?», dichiara Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo. «In questo lungo tempo, oltre trentacinquemila pescatori, che operano in 2.088 imbarcazioni da pesca a strascico, chissà quanta plastica avranno trovato nelle loro reti e poi rigettato in mare: cifre da capogiro! Quella che vediamo galleggiare rappresenta solo il 15%, il restante è sui fondali e ne soffoca la vita. La Salvamare rappresenta un piccolo ma concreto passo per agire. Non c’è più tempo». A conclusione della manifestazione, gli attivisti di Marevivo, partiti in bicicletta dallo Scalo de Pinedo, sede nazionale della Fondazione, hanno consegnato le lettere con “l’urlo del Mare” alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri competenti: il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. L’appello di Marevivo è sostenuto da: Alleanza Cooperative Italiane Pesca, La Grande Onda, Lega Italiana Vela, Lega
Navale Italiana, Fondazione Dohrn e Stazione Zoologica Anton Dohrn, Università Politecnica delle Marche, Tevere Day e condiviso dalla Federazione del Mare. «Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi: “Sveglia”».
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aquaponicitaly · 5 years
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Ho fondato una nuova scuola online per imparare ad allevare pesce, gamberi e molluschi seguendo anche corsi online GRATUITI. Una risposta alle tante richieste che mi vengono rivolte per sapere cosa allevare e come farlo. Spero in questo modo di poter dare un piccolo contributo ponendo un piccolo mattoncino nella realizzazione di un nuovo futuro lavorativo per tutti quelli che insistono a rimanere in questo Paese per costruire il proprio destino. VISITA FISHYSCHOOL! - Visita la mia bio per scoprire l'Acquaponica e le sue opportunità - #aquaculture #acquacoltura #school #scuola #onlinecoaching #corsionline #onlinecourse #fishtank #fishbreeding #aquariumlove #acquariologia #allevamento #allevamentopesce #gamberi #gamberimolli #astici #elearning #didattica #corsoprofessionale #apprendimentostrategico #apprendimentocontinuo #lavoro #nuovagricoltura #nuovaoccupazione #italia (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/B4KDfHRq_Pg/?igshid=182t5o7krj4z4
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guidagenitori · 4 years
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Chi ci segue da tempo sa che i nostri menù rispettano il pH neutro  il più possibile. Per pranzo farò della pasta con la ricotta salata […]
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