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#angeli da un ala soltanto
princessofmistake · 2 months
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Pensavo anch’io di acquistarne una, però non mi va molto di comprare ciondoli, anelli e braccialetti per me stesso, perché trovo sia molto più bello riceverli in regalo. Vuoi mettere portare al collo un inutile catenino che ti sei pagato te alla bancarella di turno, o conservare sul cuore l’indelebile ricordo dell’affetto di qualcuno che ti ha pensato mentre se ne andava in giro per la città?
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queerographies · 2 years
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[Angeli da un'ala soltanto][Sciltian Gastaldi]
Romanzo di formazione ambientato fra Roma, Berlino e Bologna, "Angeli da un'ala soltanto" di Sciltian Gastaldi affronta temi centrali per gli adolescenti d’ogni epoca e d’ogni orientamento sessuale: la capacità d’amare e di amarsi, il coraggio delle scelt
Questa è la storia di un’ossessione. Un’ossessione amorosa tra Francesco ed Emanuele: due liceali dei primi anni Novanta. Chicco e Lele studiano, vanno al cinema, ascoltano musica, si scrivono lettere ed e-mail. E si amano. Con un’intensità tale da essere come angeli da un’ala soltanto: possono volare solo abbracciati. I due, adolescenti e gay, maturano insieme la loro educazione sentimentale.…
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diariodibeppe · 10 months
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Ermes Ronchi giovedì 6 luglio 2023
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza (...).«Ti rendo lode, Padre, perché hai rivelato queste cose ai piccoli». Il Vangelo registra uno di quegli slanci improvvisi che accendevano di stupore le parole di Gesù: i piccoli, i bambini, le donne, i poveri lo capiscono subito. In tutta la Bibbia l’economia della piccolezza esce diretta del cuore di Dio e attraversa come uno spartiacque la nostra storia: Dio scommette su coloro sui quali il mondo non scommette.
E Gesù ne è felice. Nonostante il brutto momento: Giovanni il Battista è arrestato, i capi religiosi e politici lo braccano, i villaggi attorno al lago, dopo la prima ondata di entusiasmo, si sono allontanati. Ed ecco che in quell’aria di sconfitta, Gesù, anziché deprimersi, si stupisce, si incanta di Dio: una meraviglia.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro: le sue mani, dove appoggiare la stanchezza e riprendere il fiato del coraggio.Imparate da me... Andare da Gesù è andare a scuola di vita. Quest’uomo senza poteri ma regale, libero come il vento, che nessuno ha mai potuto comprare o asservire e fonte di libere vite, insegna a vivere bene.
Imparate da me che sono mite e umile di cuore...Il maestro è il cuore. Andare tutti a scuola di cuore! Tutti a imparare il cuore di Dio! Dove c’è l’alfabeto della vita. Dio stesso non è un concetto, ma il cuore dolce e forte della vita. Imparate da me, dal mio modo, delicato, senza violenza e senza arroganza. Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero. Un giogo: che cosa è oltre che un oggetto da museo della civiltà contadina? Oltre il ricordo degli animali da tiro, la loro grande fatica? È una metafora che non sentiamo amica: abbiamo fatto di tutto per scuoterceli di dosso, i gioghi. Gesù però dice: il mio giogo, un giogo che rimane suo, non ce lo butta addosso, con il duro della vita. Il giogo resta il suo, lui continua aggiogato allo stesso legno.
A me dice: «amico d’avventura, siamo in due; non sei solo, inchiodato alla fatica del vivere, del prenderti cura di qualcuno; siamo insieme allo stesso solco, allo stesso aratro». Don Tonino Bello immaginava: «Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo abbracciati». Gesù è l’altra mia ala, il mio ‘cireneo’, aggiogato ai miei amori, alla mia fatica, ai miei sogni, il vero maestro che non dà ulteriori obblighi, ma ulteriori ali. Prendete il mio giogo, cioè prendete su di voi l’antica novità del vangelo, che è ossigeno, che non ferisce mai ciò che sta al cuore dell’uomo, non proibisce mai ciò che all’uomo dà gioia e vita. E coglierete la legge profonda, la corrente calda che scorre sotto tutte le pagine del libro dell’esistenza, le feconda, le colora. E le fa profumare d’universo.
(Letture: Zaccaria 9, 9-10; Salmo 144; Romani 8,9.11-19; Matteo 11,25-30)
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giancarlonicoli · 3 years
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2 gen 2021 16:06
"ALTRO CHE CR7 E MESSI. RONALDO IL BRASILIANO ERA SUPERIORE A TUTTI E DUE" – "SCIUSCIA’" MORIERO NON LUSTRA LA SCARPA DEL PORTOGHESE: “RONIE ERA UN MARZIANO. NEL CALCIO MODERNO NESSUNO COME LUI, NETTAMENTE IL GIOCATORE PIÙ FORTE CON CUI HO GIOCATO: SOTTO DI LUI METTO BAGGIO E TOTTI" – E POI CONTE, HAKIMI E LA NUOVA ESPERIENZA IN ALBANIA ALLA DINAMO TIRANA CON MICCOLI…
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Giulia Stronati per “Libero quotidiano”
«Il calcio italiano si era un po' dimenticato di noi, ma per fortuna abbiamo trovato un imprenditore serio e ambizioso come Marco Pontrelli. Ecco perché ho scelto, insieme a Fabrizio Miccoli, di ripartire dall' Albania e dalla Dinamo Tirana. C' è un progetto biennale con l' obiettivo di riportare ai massimi livelli nazionali questa società. All' estero oggi si può lavorare meglio...». Firmato Checco Moriero, ala destra dell' Inter di Ronaldo. Dribbling e serpentine da funambolo, rimaste nella memoria dei tifosi degli anni Novanta, così come il celebre gesto dello sciuscià per omaggiare le prodezze del Fenomeno.
Meglio la B albanese alla Lega Pro italiana?
«Direi di si. Ormai è complicato allenare in Italia tra società in crisi e presidenti senza pazienza, che dopo 2 pareggi ti cacciano via. Senza manco guardare al lavoro fatto coi giovani. Non ci sono più progetti e si vive alla giornata in C...».
Con lei come vice ci sarà Fabrizio Miccoli. Un tandem nato nei mesi scorsi con la bella iniziativa umanitaria "Angeli di Quartiere" per aiutare la popolazione salentina contro il Covid-19...
«Ci conoscevamo da tempo, ma in quel momento delicato per tutti si è rafforzata la nostra amicizia. Non abbiamo fatto nulla di speciale, ma soltanto cercato di aiutare chi era in difficoltà».
Due come voi in campo facevano impazzire le difese avversarie...
«(Ride, ndr) Cercavamo di divertire il pubblico con le nostre giocate. Anche da allenatore ricerco lo spettacolo: voglio una squadra che giochi all' attacco.
Anche se poi servono i giocatori bravi, sono loro che fanno la differenza. Gli allenatori incidono fino a un certo punto. Se non hai elementi validi, è dura per tutti fare miracoli».
Da grande ex nerazzurro un parere sul mercato di gennaio per l' Inter. Che innesti servono per centrare lo scudetto?
«Conoscendo Antonio avrà le idee già molto chiare da tempo.
Manca un centrocampista davanti alla difesa che detta i tempi e possa far girare la squadra».
Intanto si parla del Papu Gomez per l' attacco: l' argentino può essere il rinforzo giusto?
«È un giocatore di grandissimo livello. Da qualche anno l' Inter non ha più un elemento del genere in rosa, uno che possa risolvere la gara con un colpo di genio. Nella mia Inter c' erano Baggio e Recoba, in quella di Mourinho Sneijder. Oggi il Papu sarebbe l' ideale».
Lei è stato un grande esterno offensivo, Perisic non sembra particolarmente adatto al gioco di Conte, che vorrebbe uno specialista come Marcos Alonso a sinistra...
«Quel ruolo in effetti non è coperto. Perisic fa molta fatica in fase difensiva, non può assolutamente ricoprire il ruolo di tornante. Non ha le caratteristiche giuste per il 3-5-2 di Antonio, che ha provato a insistere di lui ma si vedono le lacune nel ruolo del croato».
Lei e Conte siete cresciuti insieme. Era già allora così ossessionato dalla vittoria?
«Ci conosciamo da quando avevamo 8 anni. Antonio ha sempre avuto la mentalità vincente: era determinato ed applicato, mai una distrazione fin da ragazzino. Pensi che già in campo mi dava già indicazioni e ordini tattici quando giocavamo insieme. "Checco stai fermo, Checco allargati...".
Studiava gli avversari e sapeva tutto: ci riempiva di informazioni e consigli, era preparatissimo. Poi voleva sempre vincere: non ci stava a perdere neanche in allenamento. Un martello, non a caso oggi è uno dei più forti allenatori d' Europa».
Un aneddoto sul giovane Antonio?
«Non lo definisco un amico, ma un fratello... Lui serio e inquadrato, io un po' più esuberante. Avevamo fame di emergere e di arrivare rispetto a molti giovani di oggi che sono più agiati e si siedono subito. Le racconto questa cosa che dice tutto di Conte: da ragazzino si ruppe tibia e perone, molti dicevano che la sua carriera sarebbe finita lì. E invece grazie alla sua forza di volontà incredibile ha vinto tutto con la Juventus e giocato in Nazionale».
Come foto profilo su Whatsapp lei è abbracciato al Fenomeno: il Ronaldo brasiliano. CR7 regge il paragone?
«Ronie era un marziano. Nel calcio moderno nessuno come lui, nettamente il giocatore più forte con cui ho giocato: sotto di lui metto Baggio e Totti, ma Ronaldo è stato superiore a Messi e Cristiano. Quello che faceva e con quella velocità non l' ho rivisto più in nessuno».
Un' ultima: chi è il nuovo Moriero?
«Uno con le mie caratteristiche oggi non lo vedo in giro. Ci sono laterali bravi come Hakimi di grande corsa e forza, però il mio dribbling nell' uno contro uno oggi ce l' hanno in pochi. Il ruolo dell' ala è cambiato».
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gardanotizie · 4 years
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Tra le più antiche chiesette del nostro lago, San Zeno di Bardolino sorge all’interno di una corte privata –che prende il suo nome– sul lato destro della Gardesana per chi viene da Verona.
San Zeno, purtroppo, passa spesso inosservata, essendo in parte coperta da abitazioni e mostrandosi esternamente piuttosto semplice e sobria. A croce latina, nel complesso è molto piccola -ci stanno appena una ventina di seggioline-, munita di una sola navata con volte a botte e di un tiburio e di un altare leggermente rialzati. Il pavimento è costituito da rozzi e consumati riquadri marmorei.
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La data di costruzione è da fissarsi durante gli ultimi anni dell’VIII o i primi del IX secolo, dal momento che la cappella è nominata in un diploma risalente all’807
Manca un campanile vero e proprio: una piccola campana, infatti, è posta entro un sostegno in muratura, simile a quelli che si osservano sui tetti delle case coloniche.
La data di costruzione è da fissarsi durante gli ultimi anni dell’VIII o i primi del IX secolo, dal momento che la cappella è nominata in un diploma risalente all’807.
Si tratta di una chiesa carolingia che sarebbe stata donata da re Pipino all’Abbazia veronese di San Zeno Maggiore, in seguito alla traslazione delle reliquie del santo. Un’antica leggenda vuole che la pieve sia stata costruita da un maestro comacino –forse di Como, certamente della Val Padana- che, tornando da Verona, fu vittima di briganti, così si raccomandò a San Zeno e fece voto di edificare una chiesa in suo onore, una volta scampato al pericolo.
La chiesetta aveva il cappellano, designato dall’abate di San Zeno Maggiore, era dotata di terra e di una casa, sotto il cui portico si rogavano atti notarili e si ammassavano raccolti campestri.
Non solo divenne centro di svariate attività, ma si rivelò anche un edificio assai resistente: fu l’unica probabilmente fra tutte le chiese veronesi ad aver superato indenne il violento terremoto che colpì il 3 gennaio del 1117 Verona e dintorni. Di intensità pari a 6,4 della scala Richter, il terremoto non risparmiò nemmeno monasteri e monumenti, tra cui la recinzione esterna dell’Arena della quale rimane soltanto la caratteristica “ala”. Nel 1530 la chiesa aveva una rendita di 32 “bacede” d’olio e un valore di 200 ducati, poi, nei secoli seguenti, fu convertita ad usi profani; soltanto nel 1863 fu donata di nuovo al culto.
Grazie ai lavori di restauro del 1960, a cura della Sovrintendenza ai Monumenti, sono stati recuperati due edicole e i frammenti di alcuni affreschi. Nelle nicchie dei bracci laterali sono rappresentati rispettivamente una Madonna con Bambino e un San Pietro, entrambi dai colori sorprendentemente accesi e dai ben nitidi contorni; sulla parete absidale invece, si riconosce un Cristo dentro una mandorla sorretta da due angeli.
San Zeno, al tempo, doveva essere molto colorata, come dimostrano i toni ancora vivacissimi delle decorazioni pittoriche che, probabilmente, interessavano l’intera parete interna.
A ciò si aggiunge il marmo rosso di sei colonne, non incorporate al muro ma appoggiate ad esso, una delle quali presenta un capitello ionico romano originale.
Ciò che più colpisce è il duplice volto che la chiesetta offre all’osservatore: all’esterno ricorda quasi una fortezza per i tratti severi; all’interno, invece, anche se poco è rimasto, si percepisce tutta la sua antica vitalità e l’importanza di un luogo che era di sicuro prezioso per la comunità: una pieve piccola piccola, ma tanto accogliente.
Chiesetta di San Zeno di Bardolino Piccola e modesta? Solida e vivace! Tra le più antiche chiesette del nostro lago, San Zeno di Bardolino sorge all’interno di una corte privata –che prende il suo nome– sul lato destro della Gardesana per chi viene da Verona.
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princessofmistake · 17 days
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“Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia bugiarda ma non dubitare mai del mio amore” scrive Amleto a Ofelia. L’amore come unico valore su cui non si può dubitare, che avvolge, stravolge, allontana e costruisce. Solo l’amore del passato è certo e sicuro. Chi ama al presente e ciò che il presente porta con sé, uomini e cose, deve essere consapevole di non potersi fidare di nulla e di nessuno, tanto meno di se stesso e della propria volontà.
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princessofmistake · 2 months
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Mamma era una donna singolare, io la ricordo poco, sempre sospesa tra l’indefinitezza dei suoi sogni e la concretezza della cucina.
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princessofmistake · 17 days
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Ma possibile che stando così tanto in giro, nei luoghi una volta nostri, non ti abbia beccato una sola volta? Dove cazzo sei… dove cazzo sei? Odio questa omertà metropolitana con la sua capacità di alienazione e di soffocamento, che tutto rallenta e tutti sfianca.
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princessofmistake · 17 days
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È spettacolare il silenzio di questi momenti. Sembra di poter sentire il lieve ronzio del proprio cervello girare a vuoto. Si vive meglio la notte. Si lavora meglio. La notte ti ascolta, ti osserva, ti capisce. Puoi dividere il tuo giorno con una moltitudine di persone diverse, assolutamente indifferenti per te. Ma la notte è solo tua, è personale. Se decidi di dividerla con qualcuno, non può essere uno qualunque.
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princessofmistake · 17 days
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Esiste un mondo tutto particolare. Quello della solitudine. È un mondo senza confini, dove pure però non riesci a trovare nulla. Le tue cose, i tuoi pensieri sono dello stesso colore delle pareti intorno. Procedi cercando un’uscita inesistente andando a tentoni, le mani paurose rigide in avanti. Ma non tocchi mai nulla. Perché quel nero continuo e ossessivo che ti avvolge è il nero delle pareti della tua mente. Foderata come una scatola di cioccolatini. Mente impagliata. In quel mondo, gli altri non esistono. Non puoi vederli. Non puoi sentirli. Ma puoi pensarli. E il pensiero di Lele mi fa diventare pazzo. Una leggera impalpabile ossessione. Che diventa sempre più totalizzante, sempre più invadente. Fino a occupare tutta la capacità immaginativa del mio essere. Comincio a scendere degli scalini ripidi. Sono scalini infiniti, sanno di terra e muschio. Scalini neri, scivolosi, sconnessi, logorati. Portano all’inferno. L’ultimo scalino è il primo. All’inferno ci sono già. Raggiungimi nelle tenebre, angelo perverso. Sei condannato a restare qui per sempre anche tu, e io sarò allora il tuo torturatore, il tuo seviziatore personale dell’anima. Ho sete della tua anima, voglio masticarla pezzo a pezzo, lacerarla via come tu hai fatto della mia. Io ti odio, Emanuele. Di un odio secco, affilato, calmo, eterno. Ti entrerò nel cervello soffiandoti nell’orecchio. Quel topo che tanto temevi, sarò io. Roderò lento e inesorabile ogni parte della tua mente. Pasteggerò fino a esplodere, assaporando porzioni di ogni sezione, così che tu possa sempre renderti conto di quanto ti sta accadendo. Voglio far l’amore un’ultima volta con te. Voglio penetrarti mentre ti stringo le mani attorno alla gola. Una grande determinazione. Io ti eliminerò. Morirai. In te stesso.
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princessofmistake · 17 days
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Ogni parola scritta in maiuscolo equivale a un colpo d’ascia. Ogni verbo è un morso che scava nella mia schiena. Mi hai rincorso, Lele, e mi hai raggiunto. Fendenti inferti a tradimento, con una determinazione e una freddezza inaudite. Posso vedere il tuo volto algido e inespressivo mentre mi togli l’ultima stilla di amore, di voglia di vivere. Ma io ti odio ora, mio angelo perverso. E ti maledico. Ti maledico per la tua immensa cattiveria, per la tua ingiustificata e ingiustificabile acrimonia. Per la tua violenza morale, per queste tue coltellate, traditore. Non so se queste mie parole bagnate, se questi pugni stretti violacei potranno mai qualcosa. Ma ti auguro di vivere in eterno quanto io sento ora. Hai voluto annientarmi, mio dolce Lele. Io non sono più. Ma sono stato. Te ne accorgerai. Che queste mi lacrime ricadano in eterno su di te e ti facciano marcire l’anima.
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princessofmistake · 17 days
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Mi infervoro subito: “Da egoisti, dici. Egoista è uno che pensa sempre e solo a se stesso, al suo bene, che fa continuamente quello che crede sia il suo bene. Non direi di rientrare in questa categoria. Io non ho mai avuto quindici anni, Laura, lasciamene almeno avere venti”.
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princessofmistake · 17 days
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“Ti amerò per sempre”. Non ci rendiamo conto di dirlo sempre a persone diverse che di volta in volta si succedono. Allora siamo proprio incapaci di amare. Che tristezza. Forse è meglio che accettiamo il fatto e ci rinchiudiamo in prigioni di morbido silenzio. Più onesto. Oppure lasciarsi scivolare lungo i secoli, che non durano poi che una manciata di secondi. Pensare che tra poco le tue labbra apparterranno a qualcun altro, e qualcuno che non conosco giocherà con te in un giardino di dolce carne, tutto questo è così insopportabile quanto logico. Non sono geloso. Non lo sono proprio. Ma è così triste questo. Non è forse meglio aspirare alla gioia degli eremiti, i compagni dell’anima, sfiorati solo da un alito di vento – puri. Ci hai mai pensato? E se io fossi veramente un angelo? Allora sì, potrei raggiungere le profondità del mare, specchiarmi nella sabbia e scoprire – il cielo. Ricordati. L’anima rimane pura. Ma la tua carne è macchiata dalle impronte delle mie dita e delle mie labbra. Non dimenticartelo mai, per favore. E ora non voglio fare altro che dimenticarti negli occhi di qualcun altro. Perché se penso a te e la tua immagine non è accompagnata dall’amore, allora è meglio annegarla – o scolpirla. Voglio essere guardato solo da occhi innamorati. Gli altri sono ciechi per me. Voglio solo essere sommerso di nuovo dall’amore. Voglio far assaporare la mia carne a qualcuno che mi desideri e apprezzi (e tu? sei così lontano ormai da non sentire più il mio profumo? A volte vorrei ancora te nel mio letto). Forse allora sarò in grado di guardarti, e vederti di nuovo, e provare qualcosa. Qualche cosa che non sia questo silenzio. Perché è stato cancellato l’amore. E dove mi trovo ora? L’aria è calma. Perché sarei solo uno dei tuoi amici, e io mi nutro solo di qualche cosa di assoluto. Solo poche gocce. E se non sono indispensabile non riesco a stare accanto a nessuno. Amo solamente chi mi ama. E non ti voglio bene abbastanza da giungere a negarmi. Mi pesa la testa. Sento come un fruscio d’ali nella mia mente. Gli angeli. Ricordi? Forse esistono.
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princessofmistake · 17 days
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[...] potremo anche mandarci a fanculo centinaia di volte, ma non andarci davvero.
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princessofmistake · 17 days
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Sto seduto sulla scrivania, con le ossa rotte e gli occhi rossi. Una lacrima scende stupida e ribelle lungo la mia guancia. Non ho il coraggio di asciugarla. Voglio sentirne il sapore acre quando scivolerà sulle mie labbra. Piango perché ti amo. Ti amo talmente tanto che travalico i labili confini che separano amore e dolore. Mai la felicità è stata tanto vicina alla sofferenza. Vorrei che tu fossi qui, Cristo. Ma non ci sei. Sento un senso di vuoto assurdo. Mi manca la sostanza stessa di cui è fatta la mia vita da poche settimane a questa parte. Mi sembra di conoscerti da sempre. Per me la vita ormai inizia quando ti vedo e s’interrompe purtroppo bruscamente quando dobbiamo lasciarci. [...] Il pensiero di te mi lacera il petto. Voglio che tu mi aiuti. Voglio che tu mi aiuti a urlarti quanto conti per me. Voglio che tu mi faccia uscire da questo silenzio e che tu mi permetta di comunicare tutto ciò che sento per te. Voglio che tutto il mio amore per te esca da me come acqua dal getto di una fontana e ti sommerga fino a farti chiedere aiuto per riuscire a liberarti. Ma cosa c’è di più bello che nuotare in un lago d’amore? Potresti imparare a vivere nell’acqua e respirare come in un’altra dimensione. Immergiti in me. Io mi immergo dentro di te.
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princessofmistake · 1 month
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Forse in questo mondo non c’è più spazio per gli angeli. Sono stati tutti abbattuti. Dal cinismo, dal realismo, dal potere dei benpensanti. I sogni costavano troppo e sono stati tagliati. L’amore è calato: amare è fuori moda. Oggi, se osi alzare lo sguardo verso l’alto, rischi di incontrare solo un cielo con qualche nube. Niente più angeli. A me è sempre piaciuto credere che alcuni angeli, in realtà, volino ancora. E si nascondono dentro le poche nuvole bianche, modello panna montata. Se ne stanno lì, abbracciati, a osservare giù, attenti a non farsi vedere. Ma sono abbracciati, insieme. Sono così non solo perché gli angeli, si sa, sono utopie socievoli, ma anche perché il compagno che abbracciano non è scelto a caso, benché il Caso sia sempre il regista di tutto. No no. È il loro amato. E con la forza dell’amore, sono tornati a volare, si sono salvati. Sono angeli un po’ particolari, infatti. Sono angeli da un’ala soltanto. Possono continuare a volare solo restando abbracciati. Da soli, precipiterebbero all’infinito.
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