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#bambino e empatia
nineteeneighty4 · 6 days
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L’empatia è qualcosa che non si spiega.La capacità di mettersi nei panni del prossimo, di commuoversi e saper percepire i malesseri altrui come se ci toccassero in prima persona ,è quanto di più bello esista. Non si può reprimere un’emozione, non si può ignorare la realtà dei fatti ,né anestetizzare l’anima. Lo capii una decina di anni fa , quando mi sembrò di aver perso le parole, la poesia , i sogni e persino me stessa. Mi ripetevo che niente aveva il potere di distruggermi e per un po’ credetti a questa idiozia che mi raccontai per non soffrire come se fosse stata vera tanto che mi presi in odio, non ebbi-per molto tempo -il coraggio di fissare il mio riflesso allo specchio. Poi un giorno decisi di prendere un caffè con un tipo al quale non mi era mai passato per l’anticamera del cervello di dargli una possibilità. Mi parlò di viaggi , libri , della lavorazione del tè mentre io me ne stavo muta pensando “Ma questo chi glielo fa fare di mettersi appresso a me ?” e ad un certo punto mi disse “ Ciò che mi piace di te è proprio la tua capacità di osservazione.Questo silenzio che non è mistero, perché chissà quante cose pensi e non dici” “ ho vissuto anch’io un periodo simile in cui la gente mi parlava e io facevo finta di non sentire perché ero stanco. Come sei stanca tu , probabilmente. Potrei stare ore a dirti che è solo un altro tentativo di farti del male ma non capiresti. Hai uno sguardo che racconta troppe cose , sei troppo empatica per indossare gli abiti della menefreghista. Se cadesse un bambino a terra , tu saresti la prima a porgergli la mano. Se venisse investito un cane , ora , in questo preciso momento, correresti subito dal veterinario. Faresti una corsa sotto la pioggia per salvargli la vita , altrimenti non scriveresti certe cose. Non preferiresti il silenzio ma la banalità delle parole”. ricordo che quel discorso mi turbò parecchio e che rientrata a casa bagnai il cuscino di lacrime. Cosa devo fare per non sentire niente più, dissi fra me e me ? Come si fa a mettere tutto in stand-by? Non si può, è questo il punto. L’ empatia si insegna anche. Da bambina ho salvato troppe formiche ,troppi ragni , troppe volte mio padre dal giudizio , troppe volte mia madre dalla realtà ,ho anteposto una moltitudine di sogni al grigio dei giorni , avuto una miriade di slanci privi di secondi fini , sfidato di continuo il destino per non dargliela vinta , e creduto eccessivamente in chi ho voluto bene/ amato per accontentarmi di una bugia.
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era il 5 aprile 1994.
kurt cobain muore con un colpo di fucile alla testa. queste le parole che lasciò in una lettera:
“Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio, quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l'apprezzo, Dio mi sia testimone che l'apprezzo, ma non è abbastanza). Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fan della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile, ingrato, Pesci, dell'uomo Gesù! Perché non ti diverti e basta? Non lo so. Ho una moglie divina che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia. Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, amore, empatia. Kurt Cobain.
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.
Ti prego Courtney continua così, per Frances.
Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me.
VI AMO. VI AMO”
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Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.
Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente riconoscendone la verità dei sentimenti passati, che se non ascoltati diventano, presenti, futuri, eterni.
Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque, e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.
E’ qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenze nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.
Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.
Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i letti e le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.
Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata e le puzzava il fiato.
Sembrano adulti ma non lo sono affatto.
Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi le mani le ha temute.
Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.
Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.
Un bambino ferito travestito da adulto è una bomba ad orologeria.
L’odio potrebbe scoppiare ciclicamente o attendere a lungo per una sola e violenta detonazione, altri preferiscono implodere, mutilando anima e corpo, pur di non vedere.
Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.
Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.
Ciò che rimane dopo che il dolore è uscito è amore, empatia, accettazione e leggerezza.
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Janusz Korczak
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alienogay · 1 year
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I miei Sogni
Mi piace molto sognare e fantasticare e come ho già detto tutto questo mi ha aiutato ad andare avanti acquisendo la forza necessaria per crescere e per sviluppare quella meravigliosa empatia che mi porta ad entrare in connessione con tante persone anche se a loro insaputa e questo per me a volte crea sofferenza, sofferenza fisica oltre che spirituale . Io cerco Anime anime anche per semplici momenti di sesso . Spero sempre fin da quando ero un bimbo di incontrare la purezza e l'amicizia per sempre ed invece sempre rimango ferito a volte anche in modo grave come un bambino a cui non si mantiene una promessa . Paolo che dice di aver smesso di frequentare sessualmente Vincenzo, dice di averlo perdonato per tutte le delusioni che gli ha inferto , a volte è così dolce con me ed io so che lo sente tutti i giorni e probabilmente si vedono anche . Entrambi sono dei pessimi attori veramente incapaci di fingere , ma a parte questo hanno molti moltissimi tratti in comune : l'assoluto narcisimo che non può permettergli di ascoltare e soprattutto di sentire il dolore che i loro comportamenti hanno causato e tutt'ora provocano. Ad esempio, oggi ho iniziato una serie di accertamenti diagnostici per approfondire il mio eccessivo dimagrimento come se io non ne conoscessi la causa e la causa principale è la mia rabbia cieca ed assoluta per una relazione che continua da quasi cinque anni .ho dovuto urlarglielo in faccia visto che lui non capiva o faceva finta di capire .....e ho dovuto ripeterlo piu volte e sentirmi urlare addosso "crepa", ho dovuto subirmi le loro sciocche occhiatine oppure quando siamo andati alla festa dell'albero evento squallidissimo dove Vincenzo gli ha scattato una foto solo a Paolo etc etc oltre a trascorrere la vigilia di Natale assieme . Oggi mi ha accompagnato a fare la lastra al torace ed è risultata negativa. Ero felice e meno angosciato ed interiormente ero commosso a tal punto in ascensore da chiamarlo Papà e lui mi ha detto sì sono il tuo Papino ed io ti proteggerò sempre . Avevo deciso di rimanere a casa anche domani perché così avremmo potuto preparare con Amore familiare un po' di pastiere e altre pizze al formaggio e lui subito mi ha detto che comunque non avrebbe avuto nessuna intenzione di stare tutto il giorno in casa chiuso a preparare dolci per Pasqua e allora ho capito che aveva già fissato un appuntamento con Vincenzo . Mi ha fatto tanto tanto male perché per un attimo e sapendo che non sto trascorrendo un periodo felice e sereno, mi ero illuso che avesse captato la mia necessità di averlo accanto a me e invece nulla....sto imparando a mie spese personali che posso appoggiarmi a qualcuno ma sempre con cautela e mai abbandonarmi completamente a nessuno perché nessuno in questo universo rappresenta un porto sicuro ad eccezione di Nostro Signore Gesù, peccato che non possa toccarti , ma forse posso toccarti e sentirti da un punto di vista tattile attraverso le mie sorelle e fratelli che incontro anche solo sporadicamente, ma indossiamo tutti abiti troppo pesanti affinché i nostri movimenti emozionali possano essere spontanei e non tirati dalla paura di sembrare fuori luogo. Siamo tutti Grandi Signori ma portiamo ai piedi scarpe bucate ....
Ma solo così forse si cresce e forse solo così ci si avvicina sempre più a te Oh Signore Gesù. Lo so che non posso controllare nessuno , ma a volte non riesco a controllare la mia esigenza di tenerezza e di attenzione e cura. E poi,..in realtà un Padre un vero Padre non abbandona mai suo Figlio ma Paolo non è mio padre . Di Padre ne ho avuto uno solo su questa terra e ne ho uno nel Cielo.
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“Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.
Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente riconoscendone la verità dei sentimenti passati, che se non ascoltati diventano, presenti, futuri, eterni.
Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque, e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.
E’ qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenze nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.
Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.
Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i letti e le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.
Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata e le puzzava il fiato.
Sembrano adulti ma non lo sono affatto.
Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi le mani le ha temute.
Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.
Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.
Un bambino ferito travestito da adulto è una bomba ad orologeria.
L’odio potrebbe scoppiare ciclicamente o attendere a lungo per una sola e violenta detonazione, altri preferiscono implodere, mutilando anima e corpo, pur di non vedere.
Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.
Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.
Ciò che rimane dopo che il dolore è uscito è amore, empatia, accettazione e leggerezza.”
Janusz Korczak
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wdonnait · 1 month
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Autismo, dati in aumento negli ultimi 40 anni
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/autismo-dati-in-aumento-negli-ultimi-40-anni/117461?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=117461
Autismo, dati in aumento negli ultimi 40 anni
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In Italia, circa 600.000 individui (1 ogni 100) sono affetti da autismo, una condizione che vede un’incidenza maggiore nel genere maschile con un rapporto di uno a quattro. L’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico indica che uno su 77 bambini tra i 7 e i 9 anni è colpito. Le statistiche mostrano un incremento continuo: negli USA, l’unico paese con dati certi, le diagnosi sono salite del 477% negli ultimi 25 anni.
Durante la Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo del 2024, l’Italia ha visto numerose iniziative. Tra queste, il Palazzo H, sede del Coni, sarà illuminato di blu per un congresso sul tema “Progetto di vita nell’autismo: dallo sport all’inclusione lavorativa”, che culminerà in una cena di gala alla quale parteciperanno figure di spicco come il presidente del Coni, Giovanni Malagò, Anna Ascani, Orazio Schillaci e Andrea Abodi.
Ad Ostia  l’evento “Nel blu dipinto di…”, una festa dedicata a tutti i bambini per promuovere inclusione e contrastare stereotipi e pregiudizi, favorendo l’integrazione e la partecipazione attiva.
Per quanto riguarda gli eventi in tutta Italia, a Verona, il Comune e l’ULSS 9 Scaligera organizzano “Insieme per l’Inclusione Scolastica di Bambini e Ragazzi con Autismo”, mirato a condividere strategie per migliorare l’inclusione scolastica.
In Sicilia, la Giornata viene celebrata con la 15ma edizione della Fiaccolata a Palermo, sotto l’egida dell’Associazione Nazionale per l’Autismo, la Regione Siciliana e la Città di Palermo, il 7 aprile 2024.
Milano sarà teatro dell’In&Out Festival, il primo festival italiano dedicato all’inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche, con un programma che include incontri, dibattiti, proiezioni e presentazioni di libri, dal 17 al 19 maggio.
Autismo Dati
L’autismo colpisce un numero crescente di individui, evidenziando un fenomeno allarmante. Un recente studio nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che un bambino su 77 è affetto da autismo, mentre i dati più recenti del CDC di Atlanta, negli Stati Uniti, indicano una frequenza di uno su 36. Questa tendenza al rialzo si osserva anche in Piemonte, dove il tasso di autismo supera l’1% della popolazione, con un trend in aumento. Fattori ambientali inquinanti e una maggiore precisione nelle diagnosi contribuiscono all’incremento di questa condizione. In particolare, a livello adulto, più di 1.200 persone sono assistite dal principale centro ambulatoriale dell’Asl cittadina, dimostrando la crescente rilevanza del problema.
Una diagnosi accurata è cruciale per affrontare questo disturbo. Le diagnosi tardive, soprattutto nelle donne, dove l’autismo può essere celato da un’apparente empatia biologica, sono comuni. Inoltre, l’esordio dei sintomi avviene nei primi anni di vita, ma l’intelligenza elevata può mascherare le difficoltà relazionali, esponendo i bambini a rischi di ansia, depressione e bullismo.
La complessità dell’autismo va oltre la mente, influenzando ampiamente le capacità intellettive e comportamentali. Questo spettro va da disabilità intellettive severe a livelli superiori alla media. Le difficoltà di relazione possono portare a problemi comportamentali significativi, che gravano sulle famiglie. L’importanza di considerare eventuali condizioni mediche organiche prima di attribuire il comportamento problematico esclusivamente a questioni psicologiche è enfatizzata, evidenziando l’errore di ricorrere a psicofarmaci senza un’adeguata valutazione fisica.
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giovannimiele1 · 2 months
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Immortalare i Preziosi Momenti della Vita: L'Arte della Fotografia in Gravidanza e dell'Infanzia
L'arte della Fotografi Famosi nel catturare i momenti più fugaci della vita e possiede un fascino unico e una sfida particolare. Due delle fasi più commoventi che le famiglie desiderano immortalare sono la gravidanza e l'infanzia. Questi periodi non sono solo riguardo ai cambiamenti fisici o alle tappe di crescita, ma anche al viaggio emotivo che li accompagna. Il ruolo di un fotografo di gravidanze e di un fotografo per bambini va oltre il semplice scattare foto; implica catturare la storia dell'amore, dell'attesa e della gioia di una famiglia.
 
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La Magia della Fotografia in Gravidanza
La gravidanza è un periodo di bellezza, trasformazione e attesa. Segna l'inizio di un nuovo capitolo nella vita di una famiglia, rendendolo un periodo degno di essere catturato. Un fotografo di gravidanze si specializza nel documentare questa breve ma significativa fase. Attraverso la loro lente, la bellezza della gravidanza viene celebrata, catturando la forma in evoluzione della madre e l'amore e l'entusiasmo palpabile per il nuovo arrivo. Si tratta di creare un ricordo senza tempo che le famiglie custodiranno per sempre.
La fotografia di gravidanza richiede un delicato equilibrio tra tecnica ed empatia. Il fotografo deve essere abile nel far sentire la futura madre a proprio agio e bella, spesso impiegando la luce naturale per complementare il naturale splendore della gravidanza. Queste sessioni possono variare da intime impostazioni domestiche a mozzafiato location all'aperto, ognuna aggiungendo uno sfondo unico alla storia di attesa e amore.
La Gioia della Fotografia Infantile
Man mano che i bambini crescono, ogni fase porta con sé gioie e sfide uniche. Un fotografo per bambini cattura questi momenti, dalla risata contagiosa di un bambino alla curiosa occhiata di un bambino che esplora il mondo intorno a sé. Questo genere di fotografia non è solo riguardo a ritratti posati, ma nel catturare l'essenza dell'infanzia nella sua forma più sincera e pura.
La fotografia per bambini è tanto riguardo alla pazienza e spontaneità quanto alla competenza. I fotografi in questo campo eccellono nel coinvolgere i bambini, estrarne le espressioni e le personalità naturali. Che si tratti di uno shooting organizzato con accessori e temi o di scatti spontanei che catturano momenti quotidiani, l'obiettivo è congelare un pezzo di infanzia da custodire per gli anni a venire.
Unire Arte ed Emozione
Sia la fotografia in gravidanza che quella infantile sono forme d'arte uniche che richiedono una profonda comprensione dell'esperienza umana. Questi fotografi non sono solo artisti ma narratori, catturando la narrazione del viaggio di una famiglia. Le foto che creano non sono semplici immagini ma ricordi intrisi di emozioni e storie, tesori che le famiglie considerano preziosi mentre ricordano i momenti preziosi della vita.
Conclusione
Nell'era digitale, dove i momenti sono effimeri e i ricordi possono perdersi nel rumore, l'importanza della fotografia professionale nel documentare le pietre miliari della vita non è mai stata più fondamentale. Che si tratti dell'attesa nell'accogliere una nuova vita o della gioia nel vedere crescere un bambino, un Fotografo Book esperto può trasformare questi momenti in ricordi senza tempo. Per coloro che cercano di catturare questi momenti irripetibili, giovannimiele.com si distingue come destinazione d'eccellenza. Offrendo competenza sia nella fotografia di gravidanza che in quella infantile, Giovanni Miele fornisce alle famiglie l'opportunità di immortalare i loro ricordi più cari con arte ed amore
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sunsetgirlsblog · 4 months
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Gli occhi pieni.
Lei ha gli occhi pieni, pieni di tante cose ma più di altre sono pieni di meraviglia. Intesa in senso letterale: inatteso e improvviso sentimento di ammirazione spontanea. Sono pieni di meraviglia per cose che spesso passano inosservate, le famose piccole cose. Quelle piccole cose tanto decantate in frasi fatte e troppo spesso vuote. Aveva la meraviglia negli occhi guardando un bambino ridere mentre guarda la mamma, per il sole che la scalda sul viso mentre gioca coi capelli in una giornata di gennaio. Lei ha la meraviglia negli occhi quando guarda un piatto di pasta e patate bollente in un giorno freddo, la trova nelle coppie che camminano per strada guardandosi davvero come fossero la cosa più importante, la trova in una donna in attesa, consapevole che prima o poi arriverà anche per lei quella gioia. La trova nell’ empatia, quei rari casi in cui la incontra essendone piena. Riesce a trovare meraviglia nel buio intenso che le lacera la mente ma che le permette di ascoltarsi profondamente. Trova la meraviglia in una sigaretta dopo un pasto, in un rapporto che nasce e cresce, in bene o in male che sia. Trova la meraviglia in un lavoro umile che le permette di badare a se stessa, nelle persone che contano su di lei quando non sanno con chi parlare, la vede negli occhi dei suoi nonni pieni di consigli che non ascolta mai, la vede in un cane amichevole che le scodinzola e si prende tutte le carezze che può, la vede in un bambino che gioca con le macchinine pensando a suo fratello, la vede dentro un bar guardando due amiche che chiacchierano e passano del tempo insieme. La vede in una serata a casa a giocare a giochi da tavola, la trova nel modo in cui ha scoperto di saper affrontare le cose e per la crudeltà con cui l’ha scoperto, persino quello le fa provare meraviglia. Trova meraviglia in quella crudeltà quando diventa il suo più grande strumento di forza e rivincita. Riesce a trasformare tutto in questo perché lei, semplicemente, ha gli occhi pieni di tante cose ma più di altre sono pieni di meraviglia. ❤️‍🔥
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b0ringasfuck · 6 months
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Il cherry picking dei morti
Se fai vedere UN bambino carino... una ragazza felice... un ragazzo malato... che sono state vittima di qualche cosa, ci monti su una bella storia... fai 10 storie e allora signora mia... se poi ecco sta gente non è proprio pezzente... che ecco in somma magari se proprio non ti viene maggior empatia perchè li trovi simili, magari ti passa per la testa che la loro vita valga di più...
Che ecco potrebbe anche essere... che ne so... magari uno di quei 10 era un genetista che era li li per trovare la cura di un tipo di cancro...
E allora però non mi pigli per il culo... e i conti li fai tutti... conti TUTTI i morti e ti chiedi quanti tra 4000 bambini se non fossero stati tenuti in una prigione a cielo aperto avrebbero potuto curare cancri.
E allora se mi metti la storiella della ragazza con la distrofia muscolare o quella con le belle tette che ballava... sei un pezzo di merda.
E allora parte la retorica del nemico che fa combattere pezzenti senza cuore o delle vittime un po' bestie che insomma sono sporche e chissene... dai che brutto...
E magari ti danno pure fastidio i barboni sotto i portici e allora via, rubiamogli le coperte...
Però... se ti danno del pezzo di merda... sono gli altri che sono pacifinti, che se ne fregano delle donne stuprate dai negri... che "dov'erano le femministe quando..." dicevi che le donne devono stare a stirare?
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titosfriends4life · 8 months
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LE CAUSE DELL'ASSENZA DI EMPATIA IN ALCUNE PERSONE: SCOPRI I MOTIVI
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Cosa Causa l'Assenza di Empatia in Alcune Persone❓
Empatia: Quando l'Empatia Mancante Complica le Relazioni
Ti sei mai imbattuto in individui che sembrano concentrati solo sui loro pensieri, trascurando completamente i sentimenti altrui❓Questo comportamento può essere segno della mancanza di empatia.
L'empatia è molto più di una parola di moda; è la capacità di mettersi nei panni degli altri e comprendere ciò che provano. Significa non solo riconoscere le emozioni altrui ma anche rispondere con affetto ed empatia.
Ma cos'è esattamente l'empatia❓Per comprenderlo, dobbiamo scavare più a fondo nel termine stesso. Derivato dal greco 'en-pathos', l'empatia significa 'sentire dentro'. In pratica, è la capacità di percepire e comprendere ciò che un'altra persona sta vivendo emotivamente.
Essere empatici significa non solo riconoscere le emozioni e le prospettive degli altri ma anche essere disposti a rispondere in modo affettivo. Questo richiede di superare il nostro punto di vista e di entrare in un dialogo empatico, prendendo in considerazione le visioni altrui.
La psicologa Norma Feshbach ha scomposto l'empatia in tre componenti chiave:
Capacità di decodificare gli stati emotivi altrui: Riconoscere le emozioni negli altri.
Capacità di assumere il ruolo e la prospettiva altrui: Mettersi nei panni dell'altro per capire come si sentono.
Capacità di rispondere affettivamente alle emozioni altrui: Mostrare comprensione ed empatia verso le emozioni altrui.
Ma perché alcune persone sembrano non provare empatia❓La risposta può spesso essere trovata nelle loro esperienze passate. L'empatia può essere allenata e sviluppata attraverso esperienze di comprensione empatica, spesso originate dai rapporti con i genitori durante l'infanzia.
Secondo la teoria dell'attaccamento di Bowlby, il legame tra bambini e genitori è fondamentale per la crescita emotiva di un bambino. L'empatia è spesso influenzata da queste prime esperienze di affetto e comprensione.
Dalla prospettiva neurologica, lesioni alle aree frontali del cervello, in particolare alla corteccia pre-frontale, possono causare alterazioni comportamentali che compromettono la capacità di empatia. Condizioni come il morbo di Alzheimer e traumi cranici possono avere un impatto sulla nostra capacità di connetterci empaticamente.
Ma cosa accade quando manca l'empatia❓Le persone che non riescono ad essere empatiche sono spesso focalizzate su se stesse e incapaci di comprendere gli altri. Questo può compromettere la fiducia nelle relazioni e farle sembrare fredde ed egoiste.
Le conseguenze possono estendersi a disturbi psicologici come il disturbo narcisista della personalità, il disturbo borderline di personalità e persino la schizofrenia, dove è evidente un deficit nell'empatia e nel riconoscimento delle emozioni altrui.
Fortunatamente, l'empatia può essere allenata e migliorata. Ecco alcuni passi per farlo:
Analizzare e comprendere le tue emozioni: Per comprendere gli altri, devi prima capire te stesso.
Gestire le tue emozioni: Imparare a gestire le tue reazioni emotive può renderti più aperto alle emozioni altrui.
Praticare l'ascolto attivo: Prestare attenzione non solo alle parole, ma anche alla comunicazione non verbale.
Invitare gli altri a esprimersi: Crea un ambiente in cui gli altri si sentono liberi di condividere i loro sentimenti.
Interagire con diverse persone: Esporsi a punti di vista diversi può aiutare a comprendere meglio le prospettive degli altri.
In sintesi, l'empatia è fondamentale per le relazioni umane e può essere coltivata e sviluppata per migliorare la nostra capacità di comprendere e connetterci con gli altri.
Vuoi migliorare le tue relazioni e sviluppare una maggiore empatia❓ Inizia il tuo percorso di crescita personale oggi stesso❗️Contattami per scoprire come sviluppare l'empatia e migliorare la tua vita relazionale.
Tito Bisson
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lucasamandi · 10 months
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MoKast: l'anteprima di oggi
Qui c’è il link per la puntata ➡️ www.linktr.ee/mokast_ “Quel giorno, quando il bambino cadde e il gelato si spappolò al suolo, io piansi per tutte le disavventure che mi erano successe… senza motivo. Ho provato una tale empatia per lui che persino mia madre si sarebbe stupita nel vederlo! Manco fosse stato mio figlio! Eppure, vedere quegli occhi rossi e gonfi mi aveva aperto i dotti lacrimali.…
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surrogata2023 · 10 months
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La Maternità Surrogata Ucraina: Un'Opzione in Evoluzione
Introduzione
La maternità surrogata è un argomento dibattuto e complesso che solleva molte questioni etiche, legali e sociali. In paesi come l'Ucraina, questa pratica ha guadagnato popolarità negli ultimi anni come opzione per le coppie che desiderano diventare genitori, ma che affrontano difficoltà nella concezione naturale. In questo articolo, esploreremo l'argomento della maternità surrogata in Ucraina, discutendo i suoi aspetti legali, il processo coinvolto e alcune delle considerazioni etiche legate a questa pratica in evoluzione.
Aspetti Legali della Maternità Surrogata in Ucraina
L'Ucraina è uno dei pochi paesi in cui la maternità surrogata è legalmente consentita e regolamentata. La legislazione ucraina riconosce il diritto dei genitori intenzionali a stabilire un legame genetico con il bambino nato attraverso la maternità surrogata. Questo ha reso il paese una destinazione attraente per coppie provenienti da tutto il mondo che cercano di realizzare il loro desiderio di genitorialità. Tuttavia, è fondamentale comprendere le leggi e i regolamenti specifici prima di intraprendere questo percorso.
Il Processo di Maternità Surrogata
Il processo di maternità surrogata in Ucraina coinvolge diversi passaggi complessi. Inizialmente, le coppie o i genitori intenzionali cercano un'agenzia affidabile che offra servizi di maternità surrogata. Queste agenzie collaborano con cliniche specializzate che guidano attraverso il processo medico. Dopo aver selezionato la madre surrogata, vengono eseguiti i trattamenti di fecondazione in vitro (FIV) per ottenere gli embrioni.
La madre surrogata porta avanti la gravidanza e, una volta nato il bambino, i genitori intenzionali completano il processo legale per ottenere la responsabilità genitoriale. È fondamentale lavorare a stretto contatto con professionisti legali per garantire che tutti i documenti siano in ordine e che i diritti dei genitori intenzionali siano protetti.
Considerazioni Etiche
La maternità surrogata solleva una serie di questioni etiche che meritano attenzione. Mentre alcuni sostengono che questa pratica offre alle coppie la possibilità di diventare genitori e di sperimentare la gioia della genitorialità, altri la vedono come una forma di sfruttamento delle madri surrogati, che potrebbero essere economicamente vulnerabili. È essenziale affrontare tali considerazioni con empatia e responsabilità, cercando di bilanciare il diritto alla genitorialità con il rispetto per i diritti delle persone coinvolte nel processo.
Conclusioni
La maternità surrogata in Ucraina è un argomento complesso che coinvolge aspetti legali, medici, emotivi ed etici. Mentre offre un'opportunità per le coppie di realizzare il loro sogno di diventare genitori, è cruciale affrontare la pratica con sensibilità e rispetto per tutte le parti coinvolte. Prima di intraprendere il percorso della maternità surrogata, è consigliabile cercare informazioni approfondite, consulenza legale e riflessioni personali per prendere una decisione informata e consapevole.
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marino222 · 10 months
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8 caratteristiche delle persone empatiche "La più alta espressione dell’empatia è nell’accettare e non giudicare". (Carl Rogers) Tutti noi siamo dotati di un dono prezioso, che ci consente di entrare in contatto con le emozioni dell’altro; questo dono si chiama empatia. Attraverso l’empatia noi abbiamo la possibilità di immedesimarci nel vissuto emotivo dell’altra persona, di cogliere la parte più significativa del messaggio che ci rivolge. Cos’è l’empatia? L’empatia è il cuore dell’intelligenza emozionale, una competenza essenziale che migliora la comunicazione e implica la capacità di fare esperienza delle sensazioni di un’altra persona senza per questo perdere la nostra identità. L’empatia è la qualità umana alla base dell’ascolto empatico. Quest’ultimo è il modo tipicamente assertivo di dare la dovuta attenzione al messaggio che l’altro vuole farci arrivare. Le persone empatiche sanno davvero cosa significa ascoltare gli altri. Molte persone sono talmente impegnate a valutare cosa dire quando l’altro avrà finito di parlare che non riescono a cogliere il senso del discorso; rimangono concentrate su se stesse e conducono il dialogo in modo insoddisfacente. “Molte volte è meglio rallentare il passo, mettere da parte l’ansietà per guardare negli occhi e ascoltare, o rinunciare alle urgenze per accompagnare chi è rimasto al bordo della strada” Papa Francesco Un problema frequente nell’ascoltare è che, mentre l’altro parla, noi ricordiamo qualcos’altro che ha da vedere con ciò che egli ci sta raccontando, e siamo tutti presi dal dire “la nostra” alla prima pausa. Avvengono allora certe conversazioni magari animate, nelle quali gli uni tolgono la parola agli altri, ma nelle quali si ascolta poco. Proviamo a pensare a come ci sentiamo quando ci lamentiamo di un nostro dolore fisico e il nostro interlocutore ci risponde che sta peggio di noi. Non ci sentiamo forse impotenti e frustrati- Ci sono invece persone che sanno ascoltare in modo profondo, che partecipano attivamente al dialogo soprattutto facendo domande per chiarire e approfondire l’argomento di cui l’altro sta parlando. Le persone dotate di empatia sembrano rientrare in un determinato stereotipo, sono infatti dotate di intuito e grande sensibilità. Sembrano godere della solitudine, ma allo stesso tempo mostrano una grande connessione emotiva con gli altri. Apprezzano la solitudine e mantengono una visione della realtà molto più sensata rispetto a tutte le altre persone; riescono infatti a evidenziare anche i minimi particolari che possono passare inosservati alla gente sprovvista di empatia “Un cuore comprensivo è tutto, è un insegnante, e non può essere mai abbastanza stimato. Si guarda indietro apprezzando gli insegnanti brillanti, ma la gratitudine va a coloro che hanno toccato la nostra sensibilità umana. Il programma di studi è materia prima così tanto necessaria, ma il calore è l’elemento vitale per la pianta che cresce e per l’anima del bambino.” Carl Gustav Jung Ana Maria Sepe
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canesenzafissadimora · 11 months
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C’è un tema di ridotta sensibilità. Kant diceva che il bene ed il male potremmo anche non definirli, perché ciascuno li sente, usa la parola sentire, naturalmente da sé. Oggi non è più vero: non è più vero che uno studente senta la differenza tra insultare un professore, cosa che abbiamo fatto tutti, o pigliarlo a calci. Oppure tra corteggiare una ragazza o stuprarla e non sto esagerando. Perché se ascoltiamo le parole, le risposte che questi nobili fanciulli danno ai magistrati sono disarmanti: “Ma cosa abbiamo fatto?”. Oltre all’abbassamento culturale c’è anche un abbassamento emotivo. Questi ragazzi crescono senza una risonanza emotiva. Risonanza emotiva significa sentire prima di mettere in moto la ragione, cosa è bene e cosa è male, cosa è grave e ciò che grave non è. Senza risonanza emotiva tu hai a che fare con gli psicopatici, cioè coloro che hanno una psiche apatica rispetto a ciò che accade con i loro comportamenti. La risonanza emotiva nasce con l’empatia appena nati. Ce l’abbiamo tutti questa empatia. Fino al primo anno, quando il bambino non conosce ancora la sua distanza rispetto al mondo esterno vede un altro bambino che piange, piange anche lui perché pensa che il dolore lo riguardi. La risonanza emotiva si perde quando madre e padre non incoraggiano queste cose. La mamma dice: “il mio bambino è troppo sensibile” o il papà lo abitua a giocare col braccio di ferro. Cioè quando si insegnano i valori della forza invece di apprezzare quelli della sensibilità, l’empatia si spegne. La si può recuperare limitatamente agli anni della scuola materna o ai primi due anni della scuola elementare, poi più. E cosa fa la scuola con i bulli, quelli che non hanno empatia? Li sospende. Invece, dovrebbe tenerli il doppio in classe per consentirgli di avere una risonanza emotiva al di là delle loro pulsioni, tutto questo non avviene.
Umberto Galimberti
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Madre Surrogata
Introduzione:
La maternità surrogata è un processo che coinvolge una figura fondamentale: la madre surrogata. Queste donne coraggiose e altruiste offrono il dono della vita portando avanti la gravidanza per conto di altre persone desiderose di diventare genitori. In questo articolo, esploreremo il ruolo cruciale della madre surrogata nella maternità surrogata, i motivi che le spingono ad intraprendere questa sfida e il sostegno che ricevono lungo il percorso.
Il Ruolo della Madre Surrogata:
La madre surrogata è una donna che offre il proprio utero per portare avanti una gravidanza per conto di altri. Il suo ruolo va oltre quello di una semplice portatrice gestazionale, poiché si impegna ad accogliere il bambino come parte del suo stesso processo emotivo e fisico. Le madri surrogate svolgono un ruolo vitale nel rendere possibile il sogno della genitorialità per le coppie o gli individui che altrimenti non potrebbero concepire un bambino biologicamente proprio.
Motivazioni delle Madri Surrogate:
Le madri surrogate sono spinte da motivazioni profonde e personali per intraprendere questa straordinaria avventura. Alcuni dei motivi comuni includono:
1. Empatia e Compassione: Molti madri surrogate si identificano con le sfide che le coppie affrontano nell'affrontare l'infertilità o l'impossibilità di portare avanti una gravidanza. Sono motivate dal desiderio di aiutare queste coppie a realizzare il loro sogno di genitorialità.
2. Esperienza Materna Fulfilling: Alcune madri surrogate, dopo aver vissuto la gioia di diventare madri, desiderano condividere questa esperienza con coloro che non possono farlo da soli. Vogliono offrire alle coppie l'opportunità di vivere l'amore e la gioia di avere un bambino.
3. Solidarietà e Supporto: Le madri surrogate spesso sviluppano un legame di solidarietà e amicizia con le coppie o gli individui che diventano i genitori intenzionali. Vogliono offrire loro un sostegno emotivo durante tutto il processo della maternità surrogata.
Sostegno alla Madre Surrogata:
Le madri surrogate ricevono un sostegno significativo durante tutto il percorso della maternità surrogata. Questo sostegno può includere:
1. Supporto medico e psicologico: Le madri surrogate lavorano a stretto contatto con team medici specializzati e professionisti della salute mentale che le guidano e le sostengono durante l'intero processo. Questo assicura che le loro esigenze mediche, fisiche e emotive siano prese in considerazione.
2. Compensazione equa e trasparenza: È fondamentale che le madri surrogate ricevano una compensazione equa per il loro impegno e sacrificio. Una remunerazione adeguata aiuta a garantire che le madri surrogate siano supportate finanziariamente durante la gravidanza e oltre.
3. Supporto legale: Le madri surrogate possono beneficiare del supporto legale per comprendere i loro diritti e le loro responsabilità durante tutto il processo della maternità surrogata. Questo contribuisce a garantire che siano tutelate e trattate in modo giusto e rispettoso.
Conclusioni:
Il ruolo della madre surrogata nella maternità surrogata è di fondamentale importanza. La loro generosità, empatia e dedizione offrono speranza e possibilità di genitorialità a coloro che altrimenti non potrebbero avere figli biologicamente propri. Le madri surrogate meritano riconoscimento, rispetto e sostegno per l'importante contributo che fanno alla vita delle famiglie che desiderano avere figli.
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luckytacodeer · 1 year
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In campo adozione, il minore in causa è spesso stato oggetto di maltrattamenti o porta con se i traumi dell'abbandono; non vi sono solo giudici a curare meri aspetti legali, ma soprattutto psicologi che verificano se i richiedenti siano in grado di crescerlo adeguatamente.
I minori adottati sono già stati abbandonati; nella gpa, la donna che si presta alla gravidanza ha un accordo precostituito di non riconoscere il neonato, qualora offra anche il suo ovulo; in caso diverso, l'ovulo è impiantato e la partoriente non ha legami genetici col neonato.
Le norme sull'adozione prevedono che i parenti dell'adottato, pur avendolo abbandonato, abbiano il diritto di interporsi alla pratica di azione, anche quando il minore già vive con i genitori adottivi, dando vita a ricatti economici di non facile soluzione.
Se la povertà è un problema, si combatte la povertà, ma non si condannano a priori, per pregiudizio morale, i soggetti che adottano o ricorrono alla gpa, poiché desiderano crescere un bambino con amore, mica seviziarlo.
Se non ci fosse l'indigenza, ci saranno comunque coppie eterosessuali, omosessuali o single che non possono avere figli in modo autonomo e persone generose, come accadeva in passato in famiglia, disposte a fare da madri surrogate per chi desidera crescere un bambino.
Sapere di cosa si sta parlando e supporre (ovvero sproloquiare, solo con l'intento di moralizzare o gettare veleno contro determinati soggetti) sono due cose nettamente opposte.
Le famiglie vere sono dove c'è Amore, Cultura, Rispetto per ogni tipo di altrui famiglia. Chi vive davvero un'esperienza di famiglia felice, non ha dubbio alcuno sul fatto che non conti il 'chi mette al mondo', ma i rapporti sani che si costruiscono fra Persone.
Il biochimico 𝗚𝗲𝗻𝗲 𝗕𝗿𝗲𝘄𝗲𝗿, nel suo romanzo 𝗞-𝗣𝗔𝗫, è riuscito ad argomentare efficacemente i concetti di rapporto umano e genitorialità: i 'legami di sangue' sono ininfluenti - e ciò vale non solo fra minori e tutori, ma anche fra adulti: contano Cultura ed Empatia.
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