Un salto nel #passato quando costruire era un #operadarte #manuale #stalla #granaio #picsoftheday #thegranary #granary #stall #formarket #sunnyday #autumn #england #oldstyle (presso Harmondsworth Village, West Drayton) https://www.instagram.com/p/ClWANyLL0yW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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SETTE FRATELLI - Modena City Ramblers
La pianura dei sette fratelli
E terra, e acqua, e vento
Non c'era tempo per la paura,
Nati sotto la stella,
Quella più bella della pianura.
Avevano una falce
E mani grandi da contadini,
E prima di dormire
Un padrenostro, come da bambini.
Sette figlioli, sette,
Di pane e miele, a chi li do?
Sette come le note,
Una canzone gli canterò.
E pioggia, e neve e gelo
E vola il fuoco insieme al vino,
E vanno via i pensieri
Insieme al fumo su per il camino.
Avevano un granaio
E il passo a tempo di chi sa ballare,
Di chi per la vita
Prende il suo amore, e lo sa portare.
Sette fratelli, sette,
Di pane e miele, a chi li do?
Non li darò alla guerra,
All'uomo nero non li darò.
Nuvola, lampo e tuono,
Non c'e perdono per quella notte
Che gli squadristi vennero
E via li portarono coi calci e le botte.
Avevano un saluto
E, degli abbracci, quello più forte,
Avevano lo sguardo,
Quello di chi va incontro alla sorte.
Sette figlioli, sette,
Sette fratelli, a chi li do?
Ci disse la pianura:
Questi miei figli mai li scorderò.
Sette uomini, sette,
Sette ferite e sette solchi.
Ci disse la pianura:
I figli di Alcide non sono mai morti.
E in quella pianura
Da Valle Re ai Campi Rossi
Noi ci passammo un giorno
E in mezzo alla nebbia
Ci scoprimmo commossi.
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I gatti hanno un giornale
con tutte le novità
e sull’ultima pagina
la “Piccola Pubblicità”.
“Cercasi casa comoda
con poltrona fuori moda:
non si accettano bambini
perché tirano la coda”.
“Cerco vecchia signora
a scopo compagnia.
Precisare referenze
e conto in macelleria”.
“Premiato cacciatore
Cerca impiego in granaio”.
“Vegetariano, scapolo,
cerca ricco lattaio”.
I gatti senza casa
la domenica dopo pranzo
leggono questi avvisi
più belli di un romanzo:
per un’oretta o due
sognano ad occhi aperti,
poi vanno a prepararsi
per i loro concerti.
Il giornale dei gatti
Gianni Rodari
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Segezia, granaio in cemento armato
(fotografia di Carmelo Scibilia, 18 Maggio 2023)
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Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso, non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge, cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno. Sono affamato del tuo riso che scorre, delle tue mani color di furioso granaio, ho fame della pallida pietra delle tue unghie, voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta. Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza, il naso sovrano dell’aitante volto, voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo, cercandoti, cercando il tuo cuore caldo come un puma nella solitudine di Quitratúe.
Pabllo Neruda,
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L’ape è solo un minuscolo insetto eppure riesce a costruire un alveare che ha la capacità di un granaio e la geometria di una cattedrale. Il suo insegnamento è questo: se fai ciò che è possibile, di possibile in possibile arriverai all’impossibile.
(Fabrizio Caramagna)
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The bee is just a tiny insect and yet it manages to build a hive that has the capacity of a granary and the geometry of a cathedral. His teaching is this: if you do what is possible, from possible to possible you will arrive at the impossible.
(Fabrizio Caramagna)
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Ho fame della tua bocca
Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine ..
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Stava lì, come una candela accesa in un granaio che brucia...
(A.Baricco)
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Festa degli orsetti della buonanotte
Festa degli orsetti della buonanotte
Unisciti a Marie e agli amici nella fattoria per un evento sonnecchiante unico nel suo genere! Insieme tesseranno le maglie della magia portando in vita giocattoli e creando ricordi felici che dureranno una vita.
L'evento si sbloccherà al livello 12. Sullo schermo apparirà un invito pop-up che ti inviterà a unirti all'evento "Festa degli orsetti della buonanotte". Se non vedi l'evento, potrebbe essere necessario forzare la chiusura del gioco o riavviare il dispositivo per rendere disponibile l'aggiornamento.
Aiutiamoli visitando Coccolandia. Quest'area temporanea migliorerà in ogni fase mentre avanzi nell'evento.
L'evento “Festa degli orsetti della buonanotte.” si terrà dal 10 gennaio 2024 al 28 gennaio 2024. L'evento è composto da 5 fasi, ciascuna con le sue ricompense. Hai a disposizione 19 giorni per completare l'evento e vincere l'aiutante temporaneo Suzy Pisolina per 30 giorni.
Completa ogni fase dell'evento raccogliendo oggetti evento rari e producendo le ricette a tempo limitato. Completa ogni fase per vincere ricompense.
Scatola misteriosa: Kit degli orsetti
Riceverai un Kit degli orsetti al completamento della produzione di oggetti. Tocca il Kit degli orsetti per aprirlo e riscuotere le ricompense.
Luogo di interesse temporaneo: Oasi dei peluche
L'Oasi dei peluche è un'area temporanea dove puoi ottenere gli oggetti evento rari necessari per ogni ricetta.
Ad esempio, genererà il brodo vegetale che dovrai usare nella fase 2.
Aiutanti temporanei: Lenny Lente e Tina Aggiustatutto
Puoi acquistare Lenny Lente e/o Tina Aggiustatutto come aiutanti affinché ti diano una mano durante l'evento. Avrai maggiori probabilità di trovare oggetti rari dell'evento e molto altro ancora, accettando il loro aiuto.
Nota: Lenny Lente e Tina Aggiustatutto sono aiutanti temporanei e, in quanto tali, lasceranno la fattoria al termine dell'evento.
Nuovi oggetti e dove trovarli:
Fase 1
Gocce di cioccolato: all'Oasi dei peluche, alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Fase 2
Zucchero alla cannella: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Brodo vegetale: all'Oasi dei peluche.
Fase 3
Maionese: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Formaggio: all'Oasi dei peluche.
Fase 4
Estratto di vaniglia: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Peperoni: all'Oasi dei peluche.
Fase 5
Vernice acrilica: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Legno ivory: all'Oasi dei peluche.
Ricompense:
Fase 1 - 2 chiodi del granaio, 8 semi lampo e 5 guanti dorati
Fase 2 - 3 lucchetti del granaio, la spilla Golosone e 8 semi lampo
Fase 3 - 3 chiodi del granaio, 4 bollini d'argento, 2 bollini d'oro e 8 guanti dorati
Fase 4 - 10 chiavi, 3 bollini d'oro e 8 guanti dorati
Fase 5 - Aiutante in ricompensa Suzy Pisolina per 30 giorni
Pass stagionale: Pass amico pelosetto
Goditi queste ricompense esclusive quando acquisti il Pass amico pelosetto:
Tema degli orsetti, che resterà attivo per tutta la durata dell'evento
Ricompense del livello doppie
Aiutante temporaneo potenziato Suzy Coccolona
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Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.
(Pablo Neruda)
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“Ho fame della tua bocca”: una poesia di Pablo Neruda
Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe.
Pablo Neruda
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Quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto.
Per me è stato così.
Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.
Stava lì, come una candela accesa in un granaio che brucia.
- Alessandro Baricco - Castelli di rabbia
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Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratúe
Pablo Neruda
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Charles Baudelaire, La morte dei poveri, da I fiori del male, 1857
La Morte consola, la Morte, ahimè, fa vivere…
Lei scopo della vita, lei speranza
Unica, elisir che tonifica e inebria
e ci dà forza d’arrivare a sera;
lei che attraverso il gelo, la neve, la tempesta
fa vibrare di luce l’orizzonte tenebroso;
lei locanda famosa di cui parlano i libri,
promessa di una sedia, di un letto, di una cena;
lei Angelo che regge con magnetiche dita
il regalo del sonno e l’estasi dei sogni
e rassetta le coperte a chi è povero e nudo,
gloria divina, mistico granaio,
capitale del povero e sua antica
patria - lei, portico che s’apre sul mistero dei Cieli!
Adriaen van de Venne (circa 1589 –1662), Dance of Death
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🇺🇸 Statistiche curiose
L'Afganistan, sotto il controllo degli Stati Uniti era un granaio mondiale dell'eroina, ma da quanto si sono ritirati dal Paese, tutto è radicalmente cambiato.
La coltivazione del papavero da oppio nella provincia di Helmand, che produceva più della metà del raccolto totale dell'Afghanistan, si è ridotta del 99%.
La distruzione delle piantagioni coincide con l'evacuazione delle truppe americane dal Paese alla fine del 2021.
E invece, la Russia chiamata "L'impero del male" ha lasciato fabbriche, centrali elettriche, università, ospedali e scuole.
P.S. I fatti compiuti parlano più forte delle parole vuote diffuse dai media occidentali.
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Che sorte felice, sedere nella stanza silenziosa di una casa ereditata, tra oggetti calmi, stabili, e ascoltare fuori, nel soave giardino verdechiaro, i primi tentativi delle prime cinciallegre e, lontano, l’orologio del villaggio. Sedere guardando una calda striscia di sole pomeridiano e sapere molte cose di fanciulle scomparse ed essere un poeta. E pensare che anch’io sarei potuto diventare un poeta così, se avessi potuto abitare da qualche parte nel mondo, in una delle tante case di campagna chiuse, di cui nessuno si cura. Mi sarebbe bastata un’unica stanza (la stanza luminosa nella mansarda). Vi sarei vissuto con le mie vecchie cose, i ritratti di famiglia, i libri. E avrei avuto una poltrona, e fiori e cani e un solido bastone per i sentieri sassosi. E niente altro. Solo un libro, legato in pelle color avorio, coi risguardi di vecchia carta fiorata, nel quale avrei scritto. Avrei scritto molto, perché avrei avuto molti pensieri e ricordi di molte persone. Ma è andata altrimenti, Dio sa perché. I miei vecchi mobili marciscono in un granaio in cui mi hanno permesso di metterli, e io stesso, sì, mio Dio, io non ho un tetto sopra di me, e mi piove negli occhi.
I quaderni di Malte Laurids Brigge, Rainer Maria Rilke.
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