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#il Papa e la Chiesa.
dolianet2022 · 1 year
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belladecasa · 7 months
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Allora voi dovete sapere (come dite? Ma che ce frega accanna co ste stronzate il tuo blog è ormai una pattumiera?) che mia mamma è dotata di ottime qualità: grande senso pratico, quinta di seno, bel naso, estroversione, assoluta assenza di ogni imbarazzo, pudore, timidezza, non sa cosa sia l’ansia. Poi, a questo si accompagna un pessimo senso del denaro, che viene dissipato senza pietà pur non essendo noi dei borghesi, tendenza a farsi abbindolare per la troppa bontà e soprattutto tendenza all’eccentricità che in lei sfocia spesso nel kitch più hardcore. Il caso (avverso) ha voluto che io ereditassi da lei solamente l’essere un’abbindolabile eccentrica scialacquatrice, tratti che cozzano con il patrimonio ereditario paterno di disturbi d’ansia, tra cui l’ansia sociale. Questa lunga premessa per far capire perché oggi ho passato la mattina (che per me inizia alle 12) in giro per fiorai di Bologna a cercare qualcuno che potesse farmi un bouquet per la mia laurea che contenesse delle piume di pavone. Dunque, a causa del mio patrimonio genetico mal assortito vago per ore a stomaco vuoto con la tachicardia alla ricerca vana di queste piume finché non giungo nel negozio della signora Maria Rosa in zona Murri. Entro poco fiduciosa e mi ritrovo una settantenne minuta e bassina e le esprimo il mio piumato desiderio che la basisce del tutto (signora le piume signoraaaaaa). Proprio la signora Maria Rosa non si capacitava della mia richiesta, soprattutto perché, secondo lei:
- Le piume di pavone portano sfortuna! Ma come le viene in mente
- Ah non lo sapevo, comunque a me piacciono tantissimo e poi sono già una sfigata non mi interessa, sfiga più sfiga meno ahahha
- lei non ride proprio schifa il mio umorismo noir
- Guarda davvero non si trovano io adesso chiamo il mio fornitore (chiama fornitore che dà risposta negativa)
- Ma poi perché le vuole io davvero se fosse mia figlia glielo vie te re i
Mi veniva troppo da ridere per la sua disapprovazione così sentita ma allo stesso tempo per la sua premura nel contattare i suoi fornitori per cercare di rimediarmele. Chiama fornitore che gli manda fiori dall’Olanda e lui risponde che le farà sapere domani se può farle arrivare insieme alle calle (altra mia richiesta precisa).
Nel frattempo lei continua ad oscillare tra disapprovazione e curiosità.
- Mah guardi io faccio la fioraia da 72 anni, e una volta si usavano, ma proprio tanto tempo fa, è una roba vecchia
- Eh lo so signora ma a me piacciono le cose vecchie e poi le mode si ripetono quindi torneranno
- mmmm
…..
- Io tra l’altro sono cristiana, credo in Dio ma non nella Chiesa….
- ….si capisco ognuno ha una sua spiritualità
- (lei sempre: mmm seguito da) quindi per la religione cristiana non va bene questa cosa della fortuna…..
- Eh sì è più un’influenza pagana
- ….però io a volte non ce la faccio tipo se devo fare qualcosa non riesco ad indossare che ne so il viola. Quando presi la patente volevo mettere un pantalone viola bellissimo che avevo cucito (perché sono anche sarta!) ma già mi avevano detto di non presentarmi perché il giorno prima avevo sbagliato tutto ma ci sono andata lo stesso e alla fine ho passato
- :)))))
- comunque anche con le medaglie del papa si dice che portino sfortuna ma quelle le vendo
(Cerco su google e mi piacciono)
- ok, le voglio
- va bene gliele prendo dal contadino, avrà un bouquet unico in tutta Bologna, chissà come sarà il suo matrimonio
- Ma sì già organizzare la laurea mi sta facendo impazzire, non mi sposerò mai
- Ma come non si sposaaaaaaaa 😰😰😰😰😰😰
Vabbè raga ho volato signora Maria Rosa ti amo
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abr · 2 months
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Laggiù a Pioltello non c’è nessuna integrazione, nessuna inclusione, ma soltanto invasione e islamizzazione. A cominciare dal nome dell’istituto, intitolato a un pakistano… Cruciani, Salvini, Valditara, secondo me voi oggi (venerdì 22 di Quaresima, ndr) il prosciutto lo mangiate e se mi sbaglio, se invece in memoria di Cristo vi astenete, lo mangiano i vostri ascoltatori, i vostri elettori, persone insofferenti alle religioni altrui e ignoranti della religione loro, capaci soltanto di vani lamenti.
Grande Langone, contro i passivi aggressivi di 'sta cippa, via https://www.ilfoglio.it/preghiera/2024/03/22/news/la-doppia-ipocrisia-di-pioltello-6355651/
Oggi Camillo prosegue:
"mi sono dimenticato dei preti. Essendo un problema innanzitutto religioso, toccherebbe ai religiosi, non ai giornalisti, non ai ministri, offrire una soluzione (...). Il diacono Roberto Pagani, caposervizio della Curia milanese (...) è pro chiusura: “Siamo a favore di questo gesto”. Don Fabio Landi, altro caposervizio, è pro chiusura: “Provvedimento non solo assolutamente normale, ma addirittura auspicabile”. Finanche l’arcivescovo Delpini è pro chiusura: “Provvedimento legittimo”. Din don dan ramadan! Tre uomini di Chiesa ma non di Cristo, colui che disse “Io sono la via” (non una via: la via). Tre indifferentisti incoraggianti l’indifferentismo (“empietà di uomini deliranti”, Papa Leone XII) in sintonia con l’Indifferentista Capo: Bergoglio, firmatario della superindifferentista Dichiarazione di Abu Dhabi sulla fratellanza umana. Domani è la Domenica delle Palme. Fosse per loro, becchini del cristianesimo, sarebbe la Domenica delle Salme".
APPEASEMENT.
"integrazione" alla francese, uguale sostituzione (guardate la loro nazionale di calcio). Ieri sentivo una ex insegnante di Pioltello ora senatrice del Pd, vantare come in quella scuola gli studenti italiani siano da non molto "tornati maggioranza: 52-53 per cento". Miiii, maggioranza qualificata proprio ...
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colonna-durruti · 3 months
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Anticlericali
Oggi 7 marzo la Chiesa festeggia S. Cirillo (370 - 444), assassino di Ipazia, per mezzo di 500 monaci da lui aizzati. Lo storico contemporaneo Socrate ci dice che il vescovo Cirillo la fece ammazzare per far accettare la beatificazione del monaco teppista Ammonio, che il prefetto di Alessandria, Oreste, fece giustiziare. La filosofa e scienziata Ipazia, sosteneva nella Alessandria cristianizzata, la cultura greco romana, mentre ebrei e cristiani lottavano tra loro per predominare sugli ultimi pagani tollerati, distruggendone i libri e i templi o convertendoli come propri edifici di culto. Ipazia aveva molto ascendente su Oreste; fu mandata una squadra di monaci teppisti detti «parabolani» capeggiati dal lector Pietro (ἀναγνώστης: dunque non un analfabeta) che costituivano, per Cirillo, una specie di «guardia del corpo»: Ipazia fu catturata per la strada, denudata, lapidata, fatta a pezzi e bruciata. Cirillo fu santificato per coprire il massacro e dare un'aura mistica all'assassinio. Gli storici cristiani tentano di screditare il racconto di Socrate attraverso una grossolana falsificazione, quella di essere nato un secolo dopo. Per papa Ratzinger Cirillo fu un “instancabile e fermo” testimone di Gesù Cristo, “Verbo di Dio incarnato” e il 3 ottobre 2007 dedicò alla “grande figura” di uno dei Padri della Chiesa un'intera udienza generale.
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diceriadelluntore · 1 month
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Integerrimi
Racconta Tito Livio:
La censura si era resa necessaria non solo perché non si poteva più rimandare il censimento che da anni non veniva più fatto, ma anche perché i consoli, incalzati dall’incombere di tante guerre, non avevano il tempo di dedicarsi a questo ufficio. Fu presentata in senato una proposta: l’operazione, laboriosa e poco pertinente ai consoli, richiedeva una magistratura apposita, alla quale affidare i compiti di cancelleria e la custodia dei registri e che doveva stabilire le modalità del censimento. (Ab Urbe Condita, IV, 8).
La magistratura Censorea venne istituita nel 443 a.C., durante il regime repubblicano di Roma: Censura deriva da una concrezione tra CĒNSEŌ, “dare un’opinione, giudicare, valutare” e il suffisso -TŪRA, necessario per formare un sostantivo a partire da un verbo. I magistrati censori non solo facevano i censimenti (necessari sia per il sistema fiscale che per quello militare), ma erano anche guardiani della CURA MORUM, cioè i costumi del singolo e della collettività ed avevano poteri particolari: erano decisivi nelle assegnazioni degli appalti per i lavori pubblici, ed erano loro a concedere in affitto i terreni statali e avevano incarico di nominare i candidati che si potevano candidare al seggio del Senato, Massima Istituzione di Roma, nelle famose Lectio Senatus.
Il significato odierno si deve ad uno di questi poteri antichi, e ad uno rinascimentale: si racconta che i censori potevano tagliare con una cesoia apposita gli abbellimenti che ritenevano troppo distante dalla Cura Morum, tanto che come antonomasia dell'integerrimo amico della sobrietà si ricorda Marco Porcio Catone, detto il Censore, proprio per il ruolo che svolgeva al tempo.
Durante il Rinascimento, precisamente nel 1515, Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici, secondogenito di Lorenzo Il Magnifico, emanò una bolla, Inter Sollicitudines, dove si stabilisce che essendo la stampa "inventato per la gloria di Dio, la crescita della fede e la propagazione delle scienze utili” ma con la paura che possa diventare “un ostacolo alla salvezza dei fedeli in Cristo”, decide che nessuno può stampare un libro senza l'autorizzazione del vescovo locale (o del Vicario del Papa, se si tratta di libri da stampare nello Stato della Chiesa), sotto pena di scomunica. Nasceva così l’imprimatur, ossia il visto ecclesiastico per la stampa dei libri. Di pochi anni dopo, nel 1559, è il primo Indice dei Libri Proibiti, il quale fu per l'ultima volta aggiornato nel 1959 prima del Pontificato di Papa Giovanni XXIII.
Gli uomini potrebbero fare a meno dell'arte, ma non i censori. Stanisław Jerzy Lec
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elperegrinodedios · 11 months
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Io non amo le religioni, sono sempre state causa di guerre, divisioni, discordia, credo solo in Gesù come l'unigenito Figlio di Dio, il nostro salvatore e non seguo nessuna denominazione, nè chiesa fatta da mano d'uomo, perchè la vera chiesa del Signore siamo noi come pietre viventi. Lo adoro perchè ha dato la sua vita per salvare la mia e lo ha fatto mentre io ero un ignorante peccatore e neanche credevo in lui. Mi ha salvato e lasciato il solo comandamento: "Ama!", Ecco questa è la mia religione. Seguo gli insegnamenti e le orme del suo discepolo ex-fariseo Saulo poi divenuto Paolo e come lui cammino per portare la buona novella a tutte le genti. E disconosco, sia il clero che il Papa, più politici meno cristiani, ricchi ma poveri di spirito e di fede salvo rare eccezioni. E vado e mi fermo dove sono accolto e gradito ed è questo che mi spinge a testimoniare ovunque me lo permettono, ovunque vi siano nel mondo peccatori come me, assetati di verità. Libero da vincoli o da obblighi o impegni, raggiungo i miei fratelli e sorelle nella fede e vado dove mi porta l'amore del Signore così sono sempre certo che dove lui mi porta, lui anche provvede. Alleluyah!
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Io sarò sempre un peccatore come tutti, sempre metà angelo e metà demone, sono spirituale ma vivo nella carne e combatto per cedergli solo nel modo lecito, ma commetto errori, e cado spesso seppure mi rialzo sempre e, mi incoraggio a fare meglio. Se non ci fosse stato Lui, quali speranze avrei avuto per potermi salvare? Lo so, nessuna.
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Lui è sempre presente nella mia vita, come può essere sempre presente nella vita di tutti, basta rispondere Si alla sua domanda: Tu credi in me?
lan ✍️
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giuliavaldi · 1 year
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[1548 | 17 febbraio 1600]
«Giordano Bruno rappresenta la libertà di coscienza che al giorno d’oggi anche la Chiesa cattolica difende come un diritto inalienabile. Quando un Papa con un gesto simbolico percorrerà a piedi la strada che separa il Vaticano da Campo dei Fiori per deporre una rosa ai piedi della statua del filosofo bruciato vivo? Sarebbe un gesto che non significherebbe accettare completamente le idee e la filosofia di Bruno, ma un tributo dovuto a tutti i martiri del libero pensiero che la Chiesa nel suo passato ha perseguitato».
Vito Mancuso
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t-annhauser · 8 months
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contro il logorio dei pontefici moderni
Mi sa che anche Papa Francesco rassegnerà le dimissioni prima di essere dimesso dal padreterno, ormai ha preso quest'andazzo, c'è da capirli, oggi anche i papi giocano ogni due giorni e non ce le fanno più a recuperare, una volta senza le coppe era più facile. Una trasferta in Polonia, una in Mongolia, gli eventi degli sponsor, le conferenze pre-partita, insomma, la Chiesa è diventata un business che non ha più riguardi per i pontefici in perenne tour mondiale, e quando arrivano a fine carriera non hanno neanche più la forza di alzarsi dalla sedia, tocca portarli in giro in carrozzina. Il doping nella Chiesa è una piaga. E va be', pace. Buona santa domenica a tutti.
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paneliquido · 1 year
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Aveva previsto tutto. La cesura del Sessantotto, il collasso della sua Chiesa, il dominio del relativismo, l'addio dell'Europa al cattolicesimo senza lacrime né nostalgia, il fanatismo islamico, il neomarxismo della Chiesa del popolo, gli ecologismi apocalittici, il mondo nuovo delle Nazioni Unite, il paradosso di un Occidente che al massimo della propria potenza materiale raggiunge l'apice dell'insicurezza culturale, l'avvento di un'Europa post-europea. È Joseph Ratzinger. Prima di diventare Benedetto XVI, in mezzo secolo di saggi, conferenze e interviste, Ratzinger ha compiuto un lucido pellegrinaggio nella modernità e nel vecchio mondo segnato dalla mancanza di respiro, dal vuoto, dalla derisione. Da papa, la sua presenza era intollerabile, il suo genio una minaccia, le sue dimissioni sono state un sollievo per tanti. A distanza di quindici anni dall'elezione al soglio pontificio, Benedetto XVI appare come l'"ultimo papa" di cui parlava Friedrich Nietzsche. Almeno d'Occidente.
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charlievigorous · 2 months
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L'IMPERATORE ROMANO FLAVIO VALERIO COSTANTINO II, E' L'INVENTORE DELLA CHIESA CATTOLICA, DEFINENDOLA CHIESA CRISTIANA UNIVERSALE.
Nel 325, nel Concilio di Nicea, Costantino il grande crea la chiesa cattolica dopo un genocidio di 45.000 cristiani, dove li torturava affinché rinunciassero alla reincarnazione.
Allo stesso tempo vengono raccolti i libri religiosi di tutti i villaggi dell'impero e creano così LA BIBBIA.
Nel 327, Costantino conosciuto come l'imperatore di Roma, ordina a Jeronimo di tradurre la versione Vulgata in latino, cambiando i nomi stessi ebrei e adulterando le scritture.
Nel 325 al Concilio di Nicea si inventano la Divina Trinità.
Nel 431 si inventa il culto della VERGINE.
Nel 594 si inventa il PURGATORIO.
Nel 610 si inventa il titolo del PAPA.
Nel 788, si impongono adorazioni alle divinità pagane.
Nel 995, il significato di kadosh (paragrafo) è stato cambiato con santo.
Nel 1079 si impone il celibato dei sacerdoti, parola totalmente cattolica.
Nel 1090, si impone il Rosario.
Nel 1184 si perpetra l'Inquisizione.
Nel 1190 si vendono le indulgenze.
Nel 1215 si impone la confessione ai preti.
Nel 1216 fu inventato Papa Innocenzo lll, il racconto del terrore del pane (un dio della mitologia greca), che si trasforma in carne umana.
Nel 1311 si impone il battesimo, battesimo per i bambini.
Nel 1439 si dogmatizza l'inesistente PURGATORIO.
Nel 1854 si inventa l'Immacolata Concezione.
Nel 1870, si impone l'assurdità di un papa infallibile, non sbaglia mai.
Ci sono più di 2500 cose pagane inventate da questa religione per schiavizzare l'essere umano con il cristianesimo.
By Amedeo Rondine
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gregor-samsung · 9 months
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“ Un amico sacerdote mi domandò pochi giorni or sono le mie impressioni sul Concilio Ecumenico. Senza esitare gli dissi che ne avevo una: molto ferma. E cioè che i RR.PP. [Reverendi Padri] che s'eran radunati per decidere tante riforme mi parevano aver avuto poca fiducia nella loro Casa. Ora guardando storicamente le cose, la Chiesa cattolica ha passato momenti assai più brutti del presente, ed anzi mi pare che non sia stata tanto in cima alle speranze umane, alla stima degli avversari, al rispetto dei dissidenti, come oggi, e direi anzi come da quando perse il Potere Temporale; sicché non dispero che un giorno o l'altro verrà un Papa che raccomanderà preghiere di ringraziamento a Dio per quella fortunatissima data del XX Settembre. « Come, come?... », disse il mio amico e sacerdote. Proprio così, gli risposi; basta che si ricordi che cos'era la Chiesa verso il Mille, e che cos'era nel secolo XVI, e che cos'era poco prima e poco dopo la Rivoluzione francese. Nel Medio Evo spesso ridotta a feudo dei baroni che dominavano i colli intorno a Roma, nel Cinquecento corrotta nella Curia, nel Papato, e quasi prossima a diventare (se il sogno di Machiavelli si fosse trasformato in realtà) il dominio ereditario della Casa dei Borgia, e nel Settecento boccheggiante per mancanza di fede nel clero superiore ed in quello inferiore pronto a spergiurare (con venticinquemila preti apostati in Francia). Rilegga il Gregorovius (il mio amico è un uomo dotto) e guardi la descrizione dei costumi ecclesiastici nelle Memorie del Casanova. E si ricordi che soltanto da poco tempo è stato proibito dal Pontefice che un cardinale si faccia interprete in conclave dei desideri del suo principe e ponga quindi un veto alla elezione di un suo collega che a quel principe non piaccia... La Chiesa oggi è libera: ossia potente.
La Chiesa, continuai, oggi è più numerosa, più universale, più rispettata; il clero molto più onesto; la resistenza che ha offerto nei Paesi oltre cortina alle persecuzioni ed in Asia ed Africa è molto più notevole (anche se vi siano casi di disobbedienza o apostasia) di quella offerta durante la Riforma o la Rivoluzione francese. Lo so che c'è meno gente che va in chiesa di prima; ho letto molte inchieste di riviste o di giornali e del clero minore stesso che mostrano che nell'Italia del Nord non va alla Messa che il quindici o venti per cento della popolazione delle parrocchie, e nell'Italia del Sud si tocca appena il cinquanta o sessanta per cento, e per di più non sono giovani uomini, ma ragazzi, o donne, o vecchi; e che i parroci non posson esser troppo esigenti nella fede di chi fa battezzare i figli, o di chi si sposa, o di chi muore, se no dovrebbero escluderne molti dai sacramenti. È vero anche che le vocazioni diventano sempre più scarse. Però se più scarse, sono più serie, e nulla di male se si vedranno meno contadini nei seminari, che ci andavan principalmente per sottrarsi alla vita della vanga. E, le ondate di miscredenza sono meno pericolose delle raffiche di separazione, come al tempo della Riforma protestante. “
Giuseppe Prezzolini, Cristo e/o Machiavelli. Assaggi sopra il pessimismo cristiano di sant'Agostino e il pessimismo naturalistico di Machiavelli, introduzione di Quirino Principe, Rusconi Editore, 1971¹; pp. 132-134.
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ninocom5786 · 5 months
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Non faccio ingannare così facilmente dalle parole "progressiste" di Papa Francesco su temi etici e sociali che la Chiesa cattolica da molto tempo mette sempre i paletti in difesa di famiglia, vita, cristianità ecc.
Non smetterò mai di dire che lui è solo il PAPA DEI POVERI ILLUSI
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abr · 5 months
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Ho conservato la fede. Dopo la messa di Natale, la peggiore messa di Natale della mia vita: bonghi africani, chitarre americane, predica pronunciata in mezzo ai banchi, alleluia con battiti di mani e rotear di braccia. L’oscena coreografia è stata il momento più turpe (io sbigottito, impalato) di una messa cattoprotestante stile Anni Settanta, assordata da “sottoprodotti sotto-Sanremo” come li chiamava Arbasino. Con un tocco contemporaneo, genderista, rappresentato dalla chierichetta dai lunghi capelli. Più volte ho pensato di uscire ma rischiavo di non trovare altre messe e recare un ulteriore dispiacere a Gesù, già tanto offeso da tanta dissacrazione. Allora ho pregato affinché a bonghista e chitarrista si paralizzassero le mani, ai coristi le corde vocali, alla chierichetta venisse un attacco di diarrea, al celebrante di afonia... Non metterò più piede in quella chiesa (non la nomino perché lo sfacelo della liturgia è generale e perché i parroci sono spesso trascinati dai parrocchiani: la Chiesa puzza sia dalla testa, Papa Francesco, sia dalla coda, i coristi cattochitarristi). Ma ho conservato la fede. Ho troppo bisogno di quel Bambino in cattive mani.
https://www.ilfoglio.it/preghiera/2023/12/27/news/la-peggiore-messa-di-natale-della-mia-vita-6046943/
Grande aristo-sodale tra tanta plebaglia, Camillo Langone.
E' da 'na vita che si assiste a questo degrado, a questo sciogliersi nel finto sociale soviet perdendo ogni caratterizzazione e ogni senso, sempre peggio, purtroppo non limitatamente ai "sottoprodotti sotto-Sanremo". L'unica cosa non ipocrita è che Dio non lo nominano manco più, in quei consessi là dentro. Giustamente si vergognano.
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susieporta · 10 months
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Una ciocca di capelli biondi racchiusi in una teca, una reliquia ? No una storia d’amore❤️
Una storia, una storia d’amore tanto bella quanto proibita, tra un dotto umanista e una ragazza potente e tormentata.
Siamo a Ferrara nel 1502.
Siamo nella corte del duca Alfonso d’Este, straordinario mecenate delle arti e della cultura, che, come di consueto, attendeva l’arrivo di numerosi giovani poeti e letterati di talento da accogliere nella sua corte.
E fu proprio lì, fra tanta poesia e magnificenza, che due giovani si videro per la prima volta.
Il giovane poeta conosceva la duchessa solo per sentito dire e gli era stato riferito più volte del fascino che esercitava, eppure non appena la vide, rimase folgorato dalla sua bellezza.
I suoi lunghi e lucenti capelli biondi, illuminati dai raggi del sole, riflettevano la luce che entrava dalle grandi vetrate del palazzo, donandole un’aurea quasi celestiale.
Come poter dimenticare una visione così?
Con la scusa della dedica di un’opera iniziò una relazione platonica come poche e molto appassionata che li legò per anni.
La storia da platonica diventò epistolare a causa della peste che li separò.
Intense lettere d’amore, le quali, ancora oggi, vengono considerate come le più belle mai raccolte.
Insieme a una di esse, la giovane duchessa, inviò anche una ciocca dei suoi adorati capelli, gli stessi capelli che lui amava accarezzare nei loro incontri furtivi e che ora, quasi come una promessa d’amore che supera il tempo e soprattutto la distanza, può continuare ad accarezzare per sentirla vicina in attesa del loro prossimo abbraccio.
Il destino avverso non li fece più incontrare.
La duchessa, chiamata Lucrezia Borgia, nonché figlia illegittima del Papa Alessandro VI, morì giovanissima, lasciando però dietro di sé una fama che la rese immortale e che la farà ricordare sempre come una donna di potere leggendaria e controversa.
Lui, invece, dopo la morte di lei, divenne Cardinale, delineandosi in pochissimo tempo non solo come personaggio di spicco dell’umanesimo italiano, ma anche come grande uomo di Chiesa, noto con il nome di Pietro Bembo.
La bellezza e il fascino di questa reliquia, forse, stanno proprio nel suo mistero che l’ha resa un grande tesoro ancora incredibilmente intatto nonostante il tempo, come intatto, fino alla fine, è stato il grande amore che ha vissuto.
È conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la ciocca di capelli all’interno di una piccola teca adornata da cristalli, perle, rubini e smeraldi.
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diceriadelluntore · 1 year
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Ruote
In un Paese come il nostro sempre a caccia di sensazionalismo, non poteva certo passare inosservata una vicenda che, e lo spiegherò tra breve, ha radici nel nostro Paese millenarie.
La notizia, riportata da tutti i siti e dalle testate giornalistiche, sostiene che il giorno di Pasqua una donna abbia abbandonato il proprio neonato, presumibilmente di una settimana, nella Culla per la vita della clinica Mangiagalli, a Milano. Il bimbo, Enea, stava bene e portava con sé una lettera firmata dalla madre.
La Culla per la vita è la modernissima versione delle Ruote degli esposti, un sistema che permetteva attraverso una porta girevole di consegnare i bambini ad un ente caritatevole, per la maggior parte dei casi conventi e monasteri.
La prima attestazione certa di una Ruota degli esposti è del 1180 in Francia; Papa Innocenzo III, secondo la leggenda dopo numerosi sogni in cui gli apparivano cadaveri di neonati ripescati nel Tevere, istituì una"ruota nel 1198 nell'ospedale di Santo Spirito in Sassia. ma qualcosa di simile rivolto ai neonati nati in difficoltà risale addirittura all'VIII secolo, tra l'altro proprio a Milano, dove l'Arciprete Dateo fondò uno Xenodochio, che era una sorta di luogo di accoglienza gratuita per i pellegrini (da xénos, ospite, e dochèion, ricettacolo), e una Chiesa, San Salvatore in Xenodochio, oggi non più presente perchè distrutta, in cui era sepolta la salma dello stesso Dateo, con questa iscrizione:
SANCTE MEMENTO DEUS QUIA CONDIDIT ISTE DATHEUS HANC AULAM MISERIS AUXILIO PUERIS
Dateo per i pueris fondò il primo brefotrofio. A differenza di un orfanotrofio, che accoglie i bimbi già abbandonati, un brefotrofio accoglie, alleva e assiste i neonati illegittimi, abbandonati o in pericolo di abbandono (brephotropheîon, comp. di bréphos ‘bambino’ e del tema di tréphō ‘nutro).
Invito chiunque abbia voglia, curiosità e tempo a visitare un monastero o un convento delle proprie zone, soprattutto di religiose: quasi sicuramente esisterà una ruota degli esposti, che era spesso il modo più sicuro, intimo e probabilmente redditizio di non far morire un figlio che non si poteva mantenere.
Ritorno per un momento alla vicenda Enea, perchè quasi da subito personaggi, anche televisivi, lanciano appelli alla madre del bambino per riprenderselo, offrendo aiuto per il mantenimento. Mi rincresce moltissimo che venga trattata così una persona, che, in modo legittimo e tra l'altro nella maniera più sicura per suo figlio, abbia fatto questa decisione. Infatti non possiamo di certo sostenere, nemmeno dalla lettera che ha lasciato vicino al piccolo che questa sia stata:
una decisione presa di impulso;
una decisione presa solo per motivi economici;
che non sia stata davvero una decisione tormentata, e che va comunque rispettata.
Per quelle casualità che mi piacciono tanto, poche settimane fa ho letto questo libro
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candidato allo Strega, dove l'autrice, meravigliosa poetessa, racconta con stile mozzafiato la storia da lei ricostruita, straziante e magnifica, dei suoi genitori, e di come abbandonarono una bimba di un mese, lei, davanti i giardini di Villa Borghese, a Roma, agli inizi degli anni '60. Leggendolo si può probabilmente in parte comprendere cosa ha provato la madre di Enea. A cui va tutto il mio rispetto.
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aki1975 · 3 months
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Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
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