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#mi vergogno di essere italiano
hemlockdrunk · 6 months
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durante la giornata per la consapevolezza sull'autismo facciamo tutti i progressisti e mandiamo in onda servizi condiscendenti strappalacrime ma nessuno si fa problemi a definire greta thumberg "malata" o "rit4rdata" o a minacciarla letteralmente di morte in televisione.
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unfilodaria · 10 months
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dato che @anonpeggioredelmondo ha detto che potevamo sentirci liberi di autotaggarci, io lo faccio, tze
1. Are you named after anyone?
Il mio nome è la classica "pezza a colori" come si suol dire dalle mie parti. Nessuno in particolare a cui riferirsi ma in famiglia tra zii, bisnonni e cugini ce ne sono almeno tre o quattro. Il Maria poi ha dato un tocco esotico, che mi ha creato non pochi problemi ma mi ha salvato da un inverecondo Annino, perchè nato il giorno di Sant'Anna
2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto?
Non mi vergogno a dire che di tanto in tanto piango. E' liberatorio. Ed il fine 2022, inizi 2023 mi ha dato tanti spunti seri per farlo
3. Hai figli?
Una. Il mio "tesssoroooo"
4. Fai largo uso del sarcasmo?
Sarcasmo, ironia conditi da espressioni dialettali a me care ma che non tutti afferrano
5. Quali sport pratichi o hai praticato?
A livello agonistico? divano estremo. Nella mia mente, sarei un ottimo runner e da ragazzino avrei voluto eccellere nel baseball (mai giocato) e nella palla a mano (praticata ai giochi della gioventù delle medie)
6. Qual è la prima cosa che noti in una persona?
Gli occhi e mani e soprattutto espressioni. Poi se è donna, anche il resto ma solo dopo, giuro. Gli occhi e le mani dicono tutto
7. Qual è il colore dei tuoi occhi?
Castano scuro
8. Scary movies o happy endings?
Tragedia greca ehehe... No, Commedy romantiche... in fondo, ma molto in fondo, sono zuccheroso a rischio diabete
9. Qualche talento particolare?
Avere il dono di non essere capito... sicuramente ho difficoltà a trasmettere cosa voglio dire o penso realmente. Grosso limite e grandi fraintendimenti e incazzature
10. Dove sei nato?
Avellino
11. Quali sono i tuoi hobby?
Cinema, musica, letteratura e (ultimamente) concerti jazz. Prima cucinavo (ed anche bene, dicevano, ma non avendo per chi esibirmi ho smesso)
12. Hai animali domestici?
me stesso? Ho un geco che mi fa compagnia fissa da 3 anni sul mio balcone. Appare puntualmente a giugno per sparire a fine settembre. Una rondine che ha deciso di nidificare da 4 anni sul mio box auto, un merlo cacacazzo e scacazzone che viene a mettermi sottosopra i gerani e poi ogni tanto appaiono in casa dei "simpaticissimi e affettuosissimi e schifosissimi" animaletti con le antenne, che, nonostante la guerra batteriologica messa in atto da me da anni, se ne infischiano e ogni tanto mi fanno venire lo "spannico" (la paura)
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13. Quanto sei alto?
176 cm... anche se il dietologo mi ha detto che mi sono accorciato di 2 cm
14. Materia preferita a scuola?
Disegno tecnico, italiano e geografia astronomica
15. Dream job?
Vincere un terno secco, sulla ruota di Napoli, una settimana si ed una no (cit.)
taggo: @finestradifronte,, @vivenda, @guelfoalexander, @2delia e @laperlla
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orotrasparente · 10 months
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io mi vergogno di vivere in un paese in cui per una circolare governativa la procura di una città decide di punto e in bianco che dei bambini non sono figli dei genitori, è una vergogna e mi fa tutto così schifo che vorrei soltanto non essere nato italiano
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Meloni e Tajani: mi vergogno di essere italiano
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terravitadellinfinito · 6 months
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Meloni e Tajani: mi vergogno di essere italiano
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jose-rossetti · 6 months
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Meloni e Tajani: mi vergogno di essere italiano
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Così per confermare il mio pensiero nel post di stamattina.
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pinseppe · 6 months
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MAZZUCCO live: mi vergogno di essere italiano - Puntata 257 (28-10-2023)
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giuseppearagno · 11 months
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Mi vergogno di essere italiano
Sul web si è aperto un dibattito serio e per la verità a senso unico sui licenziamenti a catena che si registrano sulle reti televisive di Stato e su quelle private. La tesi che prevale è semplice: fanno bene a mandarli via perché, stringi stringi, non si sono mai esposti più di tanto. In fondo chi sono e quanto valgono Fazio, la Littizzetto, Lucia Annunziata e quell’anima nera di Giletti,…
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kritere · 1 year
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Per Caressa il possesso palla non esiste, Cassano incontenibile: “Mi vergogno per essere italiano”
DIRETTA TV 28 Febbraio 2023 Nell’ultima puntata della Bobo TV, Antonio Cassano scatenato sull’argomento del possesso palla. Il riferimento del suo attacco sembra proprio Fabio Caressa. 0 CONDIVISIONI L’eco dello scontro tra Fabio Caressa e Marco Bucciantini è arrivato anche nello studio della Bobo TV, diventando oggetto di uno sfogo di Antonio Cassano. Quest’ultimo in verità non ha fatto…
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donato33 · 1 year
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A VOLTE MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO (presso Apricena) https://www.instagram.com/p/Cl8pBrQtIq5/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 1 year
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Le Iene, interviste sul tema dei taxisti romani
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Le Iene, interviste sul tema dei taxisti romani. Martedì 22 novembre, in prima serata, su Italia 1, "Le Iene" tornano a occuparsi dei tassisti romani che offrono un servizio pubblico, e che avrebbero precise regole da rispettare. Nel servizio anche le interviste all’assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato e all’assessore per la Mobilità Eugenio Patanè.   Nell’inchiesta della scorsa settimana si vedono i tassisti all’aeroporto di Ciampino reagire male alle domande di Nicolò De Devitiis su una serie di incorrettezze da loro commesse: mancata tariffa garantita, niente uso del Pos, selezione dei clienti su tratte con lo stesso percorso e viaggi cumulativi non consentiti. Nel corso di questi anni la trasmissione ha mostrato le infrazioni di molti tassisti romani, che, partendo da uno dei posti più ricettivi della capitale, la stazione Termini, passando per il Circo Massimo, e anche in Piazza del Popolo, utilizzerebbero impropriamente la loro licenza. La storia è sempre la stessa, tanto che ultimamente, al fianco di giornalisti della carta stampata e delle tv, la denuncia viene condivisa anche sui social dai cittadini e da persone note come, ad esempio, gli influencer, i dj, le ginnaste e persino da un giornalista della BBC.   A tal proposito, Alessandro Onorato, assessore della Giunta Gualtieri al Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda, usa parole molto forti: "Mi vergogno. Sono molto arrabbiato. Grazie, perché avete reso evidente che non si tratta soltanto di alcune mele marce, mi sembra più un racket.  Dopo il servizio – continua Onorato - ho deciso di presentare un esposto in Procura. Non si può continuare così, questi sono criminali, quelli sono reati, sono aggressione, sono associazione, bloccano le persone, non le fanno lavorare." L’assessore ai microfoni fa sapere che la cosa sarebbe nota anche al Governo italiano: "Ci sono tassisti che hanno paura a denunciare. Mi sono arrivate tantissime lettere che ho condiviso anche all'allora prefetto Piantedosi, oggi ministro degli Interni. Oggi faccio un appello: è giunta l'ora che su Roma, che è la capitale d'Italia, ci si metta gli occhi fino in fondo. Questa gente deve essere perseguita in maniera molto dura." Infine: "Una cosa è certa, se avessi potuto darle io le revoche e le sospensioni gliele avrei già strappate tutte".    Le Iene hanno ricevuto la solidarietà e gli incoraggiamenti dai tassisti onesti sia per strada che attraverso tantissime mail giunte in redazione, che raccontano: "La squadra vetture che dovrebbe controllare noi taxi e Ncc 3-4 la vedi sempre a braccetto con questi a Ciampino. Prima li vedevo tranquillamente al bar insieme ma ridevano e scherzavano".  Ma c’è anche qualcuno che pubblicamente ha denunciato, a volto scoperto sui suoi social e all’inviato tv, il malcostume di certi suoi colleghi, tanto che avrebbe ricevuto delle minacce a seguito del suo video. "Sicuramente noi tassisti non abbiamo fatto bella figura ed è per questo che ho fatto un video proprio per dissociarsi da determinati atteggiamenti di qualche collega." Oggi Francesco risponde così alle intimidazioni ricevute da qualche collega disonesto: "Ecco, a qualcuno questo video non è piaciuto e mi ha detto che mi devo guardare le spalle, ma io non ho paura di nessuno perché chi lavora onestamente non deve avere paura di niente."   Inoltre, l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè ha fatto sapere che nessuna licenza è stata revocata nell’ultimo anno, solo cinquantatré sospensioni temporanee che non sono bastate a risolvere il fenomeno. le Iene gli consegnano una campanella e, suonandola, insieme all’inviato lui esclama: "Svegliamoci tutti! C'è da risolvere la situazione dei taxi a Roma." De Devitiis prova a parlarne anche con il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri che però non rilascia alcuna dichiarazione.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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yomersapiens · 2 years
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Il peggior disoccupato della storia.
Sono sveglio dalle sei. Troppo nervoso per dormire. Sono giorni che mando curriculum e controllo tutti i siti possibili in cerca di un nuovo lavoro anche se un nuovo lavoro non lo voglio. È che non riesco a stare fermo. A pensarmi nullafacente. Devo tenermi impegnato. Nonostante ci sia la play5 a guardarmi languida. Mi sussurra "dai Matteo, vieni qua, usami, fammi tua, premi i miei tasti come solo tu sai fare". Il divano le da man forte "porta qua quel tuo bel culetto ossuto Matteo, schiaccialo contro di me, diventiamo una cosa sola come ai bei vecchi tempi".
L'ultima volta che sono stato senza fare un cazzo di niente era poco prima del collasso universitario, quando mi nascondevo dalle responsabilità scaricando videogiochi da emule e masterizzandoli per abusarne mentre dicevo ai miei genitori che stava andando tutto bene. Il fondo del mio barile. Poi mi sono guardato allo specchio (perché all'epoca non avevo ancora i soldi per la psicanalisi) e mi sono detto "ok bene, hai usato tutto il tempo per il cazzeggio disponibile a un'umana esitenza". Ho spento la play2 e sono andato a lavorare. Non mi sono mai fermato da allora, vuoi per ansia, vuoi perché ho sto vizio del non voler morire di fame.
Sono 4 ore che sono disoccupato e riguardo i piani fatti per il futuro e spero tutto vada in porto. Mi vergogno ancora a dirlo ad alta voce, ma spero davvero mi prendano alla scuola di drammaturgia. Ho passato diverse fasi nella mia vita. Volevo fare questo e quello, tutto e niente. Oggi al colloquio con l'addetta austriaca non sapevo cosa rispondere quando mi ha chiesto "Occupazione?". Ma che ne so zia, non c'è un nesso consequenziale qua. Ho fatto di tutto senza mai capire davvero cosa stessi facendo apposta per non finire fermo a pensare quanto tempo ho sprecato. Mi piace tenermi impegnato ecco, so usare un computer. Tutti i programmi per la grafica. Ah, sono musicista. Ho ben due malattie croniche. Non ho figli o famiglia. Scrivo sempre. So fare video e animazioni. Gestire personale. Mi intendo di francobolli e collezionismo. Pure di arte contemporanea. Ah! So come scaricare e masterizzare videogiochi per la play2, può tornare utile?
Non sono stato in grado di dire che aspetto di sapere se hanno preso in considerazione il soggetto per il mio spettacolo teatrale. Cioè, con che coraggio qualcuno che si avvicina ai 40 può dire di voler mollare ogni cosa per mettersi solo a scrivere? Con quale decenza poi, che da quando sto qua a Vienna l'italiano mi sta pure lasciando. "Sì salve, ringrazio tutti qua in Austria ma è il momento che voi paghiate per il mio sogno. Ecco questo è il mio IBAN, vado in Italia a studiare, poi torno, con uno spettacolo in italiano che non capirete, dove mi burlo di voi e niente, non so cosa darvi in cambio, vanno bene foto piedi? Giuro che li depilo!"
Venerdì devo dire alla psicanalista che tra noi è finita. "Non sei tu, sono io a non avere più soldi." Peccato perché stavamo finalmente iniziando a conoscerci, quasi la lasciavo intervenire talvolta. Ieri sera ho sbroccato al telefono con l'unica persona capace di sopportare le mie paranoie (senza essere pagata) tanto che mi ha fermato con una bestemmia aggiungendo: - Quanto cazzo parli veloce, basta. - Eh lo so, pensa a quello che deve sopportare la mia psicanalista. - Poverina, soffro per lei. - Soffri per te stessa, perché da venerdì sarà tutto sulle tue sole spalle... - Non puoi tornare a scrivere di più su tumblr? - Potrei aprire tumblr+ per le mie paranoie, cioè alla fine è mostrare una parte di me che nascondo, sicuramente non sexy come un bel seno o due gambe lunghe, però sempre di intimità si tratta... - Ma smettila, le tue paranoie sono secche e inutili quanto il tuo culo.
Un'altra cosa di me che ho scoperto andando avanti con l'età è di essere privo di chiappe. Forse per questo che sto sempre scomodo quando mi siedo. Sono entrato in un bar, subito dopo l'appuntamento al collocamento austriaco, ho ordinato un tè al gelsomino e mi sono messo a scrivere. È facile essere disoccupati durante il giorno, mentre tutti gli altri lavorano e tu puoi stare a guardarli e sentirti parte della produttività. Il casino sarà la notte. Odio il silenzio del mio palazzo, una tomba verticale di cinque piani. Guarderò fuori dalla finestra nel cortile interno sperando di vedere qualche finestra del palazzo di fronte illuminarsi. Farò un aeroplano di carta con il mio curriculum e lo lancerò sperando che atterri sul loro balcone.
Il punto che mi ha dato più fastidio del colloquio di oggi è stato quando mi è stato chiesto se ho figli. Ho risposto di no. "Allora se non ha figli lei non può cercare lavoro part-time e sarà mandato a fare colloqui anche in città che non sono Vienna, perché la priorità va data a chi ha famiglia". Io ho undici piante in casa che chiamo per nome. Sono tutte femmine e amo ognuna allo stesso modo. Sono polipiantamoroso. Potessi tornare indietro nel tempo metterei incinta una mia ex a caso solo per poter aver diritto ad un lavoro part-time. A saperlo. Fanculo io che mi sono preoccupato di non trasmettere i miei mali cronici a qualcuno che non se li merita. Magari lo facevo con quella che mi ha ghostato, così poi doveva manifestarsi nei fine settimana quando toccava a me occuparmi del piccolo. Forse è per questo che si fanno ancora figli, per rimanere legati a qualcuno che odieremo per il resto della permanenza sul pianeta. Ed è pure per questo che oggi, nel primo giorno di disoccupazione ufficiale, sto mandando curriculum a tutti. Perché non ho niente da odiare se non me stesso. Mi serve un lavoro di cui lamentarmi per almeno otto ore al giorno. Altrimenti che faccio? Inizio ad interessarmi di politica? A dire la mia sulla guerra? Sui vaccini? Io non posso stare disoccupato. I giochi play5 non li puoi scaricare e masterizzare e questa volta non ho mia mamma che viene a bussare alla porta di camera mia per vedere se sono ancora vivo e non dissolto in una pozza di sperma, sega dopo sega.
Faccio refresh ogni due minuti ma la casella email resta vuota. Il barista viene a chiedermi se voglio ancora tè al gelsomino. Quanto fa schifo il tè al gelsomino. Ne ordino un altro per aver qualcosa da odiare più di quanto odio stare solo con me stesso.
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orotrasparente · 2 years
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ho fatto una promessa a me stesso, cioè di chiudere qualsiasi ponte con chi il 25 settembre non andrà a votare, se devo ritrovarmi in mano a dei fascisti per colpa di una gran fetta di italiani (si parla del 36/37% di astenuti) che si ritiene “superiore” perché “i politici fanno tutti schifo” blabla va bene, lo accetto, è la democrazia, ma le persone che non andranno a votare per quanto mi riguarda sono persone inaffidabili perché qui si tratta di una RESPONSABILITÀ per sé stessi e per gli altri e sto leggendo delle cose ABERRANTI, mancano 20 giorni e la scusa “non voto perché non so” è di una ignoranza abissale, informati dio santo, se esiste internet per fare le storie su instagram esiste anche per INFORMARTI, madonna il nervoso che mi fate salire, è tutto così patetico che mi vergogno di essere italiano
#me
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Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Non è per colpa mia
Ma questa nostra Patria
Non so che cosa sia
Può darsi che mi sbagli
Che sia una bella idea
Ma temo che diventi
Una brutta poesia
Mi scusi Presidente
Non sento un gran bisogno
Dell'inno nazionale
Di cui un po' mi vergogno
In quanto ai calciatori
Non voglio giudicare
I nostri non lo sanno
O hanno più pudore
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Se arrivo all'impudenza
Di dire che non sento
Alcuna appartenenza
E tranne Garibaldi
E altri eroi gloriosi
Non vedo alcun motivo
Per essere orgogliosi
Mi scusi Presidente
Ma ho in mente il fanatismo
Delle camicie nere
Al tempo del fascismo
Da cui un bel giorno nacque
Questa democrazia
Che a farle i complimenti
Ci vuole fantasia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Pieno di poesia
Ha tante pretese
Ma nel nostro mondo occidentale
È la periferia
Mi scusi Presidente
Ma questo nostro Stato
Che voi rappresentate
Mi sembra un po' sfasciato
E' anche troppo chiaro
Agli occhi della gente
Che tutto è calcolato
E non funziona niente
Sarà che gli italiani
Per lunga tradizione
Son troppo appassionati
Di ogni discussione
Persino in parlamento
C'è un'aria incandescente
Si scannano su tutto
E poi non cambia niente
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Dovete convenire
Che i limiti che abbiamo
Ce li dobbiamo dire
Ma a parte il disfattismo
Noi siamo quel che siamo
E abbiamo anche un passato
Che non dimentichiamo
Mi scusi Presidente
Ma forse noi italiani
Per gli altri siamo solo
Spaghetti e mandolini
Allora qui mi incazzo
Son fiero e me ne vanto
Gli sbatto sulla faccia
Cos'è il Rinascimento
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Forse è poco saggio
Ha le idee confuse
Ma se fossi nato in altri luoghi
Poteva andarmi peggio
Mi scusi Presidente
Ormai ne ho dette tante
C'è un'altra osservazione
Che credo sia importante
Rispetto agli stranieri
Noi ci crediamo meno
Ma forse abbiam capito
Che il mondo è un teatrino
Mi scusi Presidente
Lo so che non gioite
Se il grido "Italia, Italia"
C'è solo alle partite
Ma un po' per non morire
O forse un po' per celia
Abbiam fatto l'Europa
Facciamo anche l'Italia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo
Per fortuna o purtroppo
Per fortuna
Per fortuna lo sono
Giorgio Gaber
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ma-come-mai · 2 years
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Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Non è per colpa mia
Ma questa nostra Patria
Non so che cosa sia
Può darsi che mi sbagli
Che sia una bella idea
Ma temo che diventi
Una brutta poesia
Mi scusi Presidente
Non sento un gran bisogno
Dell'inno nazionale
Di cui un po' mi vergogno
In quanto ai calciatori
Non voglio giudicare
I nostri non lo sanno
O hanno più pudore
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Se arrivo all'impudenza
Di dire che non sento
Alcuna appartenenza
E tranne Garibaldi
E altri eroi gloriosi
Non vedo alcun motivo
Per essere orgogliosi
Mi scusi Presidente
Ma ho in mente il fanatismo
Delle camicie nere
Al tempo del fascismo
Da cui un bel giorno nacque
Questa democrazia
Che a farle i complimenti
Ci vuole fantasia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Pieno di poesia
Ha tante pretese
Ma nel nostro mondo occidentale
È la periferia
Mi scusi Presidente
Ma questo nostro Stato
Che voi rappresentate
Mi sembra un po' sfasciato
E' anche troppo chiaro
Agli occhi della gente
Che tutto è calcolato
E non funziona niente
Sarà che gli italiani
Per lunga tradizione
Son troppo appassionati
Di ogni discussione
Persino in parlamento
C'è un'aria incandescente
Si scannano su tutto
E poi non cambia niente
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Mi scusi Presidente
Dovete convenire
Che i limiti che abbiamo
Ce li dobbiamo dire
Ma a parte il disfattismo
Noi siamo quel che siamo
E abbiamo anche un passato
Che non dimentichiamo
Mi scusi Presidente
Ma forse noi italiani
Per gli altri siamo solo
Spaghetti e mandolini
Allora qui mi incazzo
Son fiero e me ne vanto
Gli sbatto sulla faccia
Cos'è il Rinascimento
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Questo bel Paese
Forse è poco saggio
Ha le idee confuse
Ma se fossi nato in altri luoghi
Poteva andarmi peggio
Mi scusi Presidente
Ormai ne ho dette tante
C'è un'altra osservazione
Che credo sia importante
Rispetto agli stranieri
Noi ci crediamo meno
Ma forse abbiam capito
Che il mondo è un teatrino
Mi scusi Presidente
Lo so che non gioite
Se il grido "Italia, Italia"
C'è solo alle partite
Ma un po' per non morire
O forse un po' per celia
Abbiam fatto l'Europa
Facciamo anche l'Italia
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo lo sono
Io non mi sento italiano
Ma per fortuna o purtroppo
Per fortuna o purtroppo
Per fortuna
Per fortuna lo sono.
- Giorgio Gaber -
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comeilsoletramonta · 2 years
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Era il 2008 o il 2009, non ricordo bene. Erano gli anni delle superiori, stavo formando il mio carattere e soprattutto i miei gusti. Era importantissimo avere dei gusti definiti all'epoca, una questione di vita e di morte. Mi stavo appassionando al rock, al metal e a qualsiasi genere musicale producesse rumore con chitarre distorte e avesse ritmi potenti.
Erano gli anni di Rock TV. Molte delle band che amo le ho scoperte grazie a quel canale satellitare. Band che mi definiscono e che hanno veicolato il mio malessere in quel periodo. E la maggior parte ancora lo fanno, sono sempre prepotenti nelle mie playlist di Spotify o girano a palla nello stereo della mia macchina. Alcune però sono finite nel dimenticatoio...
Non so come sia potuto accadere. Forse perché non erano gruppi mainstream, mancavano dei pezzi nuovi da qualche tempo, li avevo ascoltati allo sfinimento e mi avevano stancato o perché negli ultimi anni mi sono spostata verso sonorità più contaminate e più brit... Non lo so perché, le cause possono essere una o tutte queste. Ma ci sta, si muta. Anche nei gusti musicali.
Succede però qualcosa. Qualcosa che ti innesca la scintilla del ricordo e ti porta a riesumare la vecchia te stessa. È stato così per Fantasma dei Linea 77. Canzone di cui mi ero "dimenticata" totalmente, ma che ascoltavo negli anni del liceo grazie a Rock TV. E sto a specificare che a riportarla a galla dagli angoli fumosi della mia psiche è stata la cover di Versailles a X Factor, che mi è piaciuta e mi ha fatto tornare voglia di riascoltare il brano originale.
Un vero tuffo nel passato! Soprattutto, mi è tornato il rimpianto di non essere andata al concerto dei Linea 77 nel 2008/09 al Circolo ARCI della mia città perché ero minorenne. Peccato, sarebbe stato fantastico! Comunque, torniamo a Fantasma.
È cambiato qualcosa dopo dodici anni di dimenticanza? Assolutamente sì. Alla me quindicenne piaceva per il rumore e per il ritornello catchy. La me ventisettenne ce l'ha in loop per il testo impegnato, di forte denuncia politica (da adolescente non avevo mai fatto caso ai versi sul G8 di Genova, ma dopo la ricerca folle e morbosa di questa estate riesco a sentire la rabbia e l'indignazione in quelle parole) e perché il ritornello accattivante descrive appieno la sua delusione esistenziale. Ora mi rendo conto della superficialità con cui ascoltavo questo pezzo e me ne vergogno. Volevo farmi grande con una canzone di spicco nel panorama del metal italiano, ma non sapevo nemmeno di cosa parlava. Ci sono arrivata dodici anni dopo e stavolta non vuole più uscire dalla mia testa. Meno male.
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