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#poveretto
ribelleribelle · 4 months
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fiorello: quando c'hai la tachicardia se fai finta di andare in bagno ti calmi
alfa: AH
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spettriedemoni · 5 days
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Ogni volta che tu segui qualcuno, gli lasci anche un ask…
Adesso è toccato a @ilcadaveredivenere98 vorrà dire che anche con lei inizierà il tag-spam su ogni blog😂
Veramente anon è il contrario: ogni volta che seguono me li ringrazio attraverso un ask.
Nel caso specifico ho ricambiato il follow perché, semplicemente, ci seguivamo quando aveva l’altro blog.
Ora che hai fatto la tua figura di melma puoi tornare nella tua insulsa mediocrità dietro la quale nasconderti.
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buscandoelparaiso · 8 months
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Nella stragrande maggioranza delle foto che lo ritraggono Chiesa sembra nel bel mezzo di una profonda crisi esistenziale che gli fa mettere in dubbio la realtà che lo circonda, ma comunque sa che mostrarsi troppo turbati in pubblico non è educato quindi meglio farlo in silenzio e disparte.
hai praticamente descritto la mia vita
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geekmonkeyscience · 2 years
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Quando uno è coglione...
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E questo è il capitano della Nazionale di Atletica? Già avrebbero dovuto dare la “carica” a Jacobs e/o spartirlo tra lui e gli altri tre della staffetta, che hanno fatto la storia dell’atletica per il nostro paese, dopo le Olimpiadi. Soprattutto visto lo scempio che è stato fatto per la medaglia d’oro, con quella spartizione che mai avevo visto e che non aveva ragion d’essere.
Dopo questa, con un cartellino giallo per comportamento antisportivo, la revoca della “carica” doveva essere d’obbligo. Ma continuiamo a portarlo in palmo di mano, questo arrogante, ignorante e presuntuoso che nelle sue “scuse” ha negato praticamente ogni responsabilità, dicendo che è stato provocato e che il suo sbaglio è stato nel reagire alla provocazione, invece di ammettere che la sua rabbia era dovuta al fatto che la gara non ha seguito le orme delle Olimpiadi ed è proceduta come doveva, invece di farla “pattare a tavolino”.
Ma vai a lavorare, Tamberi, e impara a raderti come si conviene.
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im-tryingtoloveyou · 7 months
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Stasera possiamo prendere un'imbarcata di gol, non mi interessa, non me la prenderò con Bisteccone, me la prenderò con i veterani che fanno i fighi e si lasciano scappare l'avversario
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abr · 14 days
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Il portavoce del governo spagnolo dice che esige rispetto dal presidente argentino Milei, un giornalista spagnolo gli chiede se allora chiederà scusa a Milei per averlo definito fascista e tossicodipendente non essendolo, il poveretto ovviamente non risponde. Peccato non avere anche in Italia dei giornalisti.
via https://x.com/alde68/status/1793000045102428230
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pettirosso1959 · 18 days
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"Mai successo un fatto simile!"
"Mai visto un disastro come quest'ultima alluvione!"
"Cambiamento Climatico!"
"Le stagioni non sono più quelle di una volta!"
Voci del popolino ignorante milanese, riportate con estrema soddisfazione dai TG, quotidiani, politici di sinistra, verdacci, ribadite da Sor Piccozza e da Farfallino Amoroso (Tozzi e Mercalli).
Invece:
Milano, 31 maggio 1917.
Il 30 maggio, in una Milano spettrale, abitata solo da donne, bambini e anziani, iniziò a piovere a metà pomeriggio, mentre forti temporali avevano già interessato la Brianza e la fascia Prealpina.
Negli ultimi giorni del maggio 1917 l’Italia era piegata dalla Grande Guerra; era in pieno svolgimento la terrificante carneficina della Decima Battaglia dell’Isonzo, in cui il generale Cadorna mandò al massacro 400.000 soldati italiani contro le trincee e le mitragliatrici austro-ungariche. I morti italiani furono 36.000, i feriti e i mutilati oltre 130.000 e 26.000 i fanti catturati dal nemico. Dopo un mese di scontri il fronte era rimasto praticamente invariato.
I Savoia avevano imposto la censura più totale agli organi di stampa, le notizie, quindi, filtravano a fatica.
I fiumi Seveso, Olona e Lambro erano tutti ingrossati, piovve tutta notte e all’alba Milano si svegliò come se fosse Venezia.
Tutti i corsi d’acqua erano esondati e i danni più rilevanti avvennero nei quartieri dove correva l’Olona, lungo la zona ovest della città. Anche le zone di Porta Garibaldi e Porta Nuova erano sommerse, così come il Ticinese, dove era esondata addirittura la Darsena.
Le chiamate di aiuto ai pompieri furono centinaia già poche ore dopo il tramonto e continuarono tutta notte, con cantine e androni dei palazzi sommersi in alcuni punti anche da un metro d’acqua.
Il torrente Merlata, che allora correva in superficie, esondò e lo stesso accadde per la roggia Poveretto, le acque invasero il Cimitero Maggiore di Musocco, allagando gli ossari con quasi tre metri di acqua. L’onda di piena dei due torrenti si unì poi a quella del non distante Olona e insieme raggiunsero il quartiere della Maddalena, oggi piazza De Angeli, sommergendo anche le zone vicine di corso Vercelli e del borgo di San Pietro in Sala, oggi piazza Wagner.
I pompieri montarono delle passerelle in legno sopraelevate per far camminare i milanesi, esattamente come a Venezia, ma ben presto anche quelle vennero sommerse da altre ondate di piena dell’Olona.
Vennero sospesi tutti i Gamba de Legn, i tram a vapore extraurbani, che da Milano si dirigevano verso l’area metropolitana a nord e a ovest.
Il Comune decise di far trasferire tutte le bare in attesa di inumazione lontano dal Cimitero Maggiore, per timore che venissero prese dalle acque e portate via. Il cimitero venne poi chiuso, totalmente sommerso da più di un metro di acqua. L’ultima volta era accaduto nel 1893, quando le acque dell’Olona superarono addirittura i due metri di altezza a Musocco e Garegnano.
Diversi stabilimenti e laboratori subirono ingenti danni.
Altri danni notevoli furono arrecati dal Seveso, soprattutto alle porte di Milano. A Palazzolo di Paderno Dugnano crollò un ponte sul Canale Villoresi, alla congiunzione col Seveso; l’onda di piena fu talmente forte da causare l’annegamento di 16 persone. A Milano i danni maggiori furono causati nel quartiere di Ponte Seveso, all’Isola Garibaldi, a Niguarda, a Prato Centenaro e al Mirabello, tutti sommersi da oltre un metro e mezzo di acqua.
A Niguarda crollò un palazzo, fortunatamente tutti gli abitanti riuscirono a fuggire pochi minuti prima del crollo. Il Villaggio dei Giornalisti fu totalmente allagato ed evacuato.
Poco dopo l’alba tutte le linee tranviarie che dal centro correvano verso nord e ovest vennero sospese.
I quotidiani, sottoposti a censura, minimizzarono l’accaduto, nonostante danni ingentissimi, mezza città sott’acqua, 16 morti, collegamenti sospesi e le acque che si ritirarono completamente solo due giorni dopo. Nessuna notizia venne riportata dopo il primo di giugno.
Le foto vennero scattate nel pomeriggio del 31 maggio, quando le acque si erano ormai quasi completamente ritirate. In una foto si vede il Gamba de Legn per Magenta, bloccato dalle acque in via Marghera all’angolo con via Sacco.
(Grazie a Francesco Liuzzi e a “Milano Sparita”)
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bright-thehawksflight · 4 months
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Povero Ghali, prima lo cacciate sul palco prima che finisse di lavare i piatti e poi gli rubate la paglietta abrasiva per farci il vestito di rose villain, il poveretto non finirà mai il turno
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spettriedemoni · 1 year
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Smettila di farti le pippe che sei uno dei pochi a cui non la dà :*
Se ti riferisci a @lafatatitania no non me la dà ma non è che sia affar tuo a chi la dà.
Ti è mai balenato il dubbio che forse non la seguo né lei mi segue per quello?
Forse esiste anche altro.
Quanto siete superficiali Madonna.
E poi non riesci a capire perché a te dice no, povero cucciolo quanto hai da imparare nei rapporti tra uomo e donna, soprattutto per il corteggiamento.
Buona giornata
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buscandoelparaiso · 5 months
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il nuovo cosino in prestito dalla juv3 è arrivato oggi a roma con la faccia di chi non è pronto alle sveglie che gli tirerá gianlumancio
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ambrenoir · 2 months
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Tu non capisci proprio niente
Alla moglie, qualunque fosse il motivo, ripeteva:
“Tu non capisci proprio niente!”
Effettivamente lei non aveva studiato oltre la terza media, non si interessava di politica, non leggeva giornali, eccetto i bollettini della parrocchia, si occupava soltanto dei figli, della casa, del bucato, della cucina, e di qualche ora nell’ufficio del parroco.
Quando si accendeva una discussione in famiglia, il marito, rifiutando per principio ogni dialogo sereno, intelligente ed educato, con i suoi soliti pregiudizi, le chiudeva la bocca dicendo:
“Tu non capisci proprio niente!”
Quando la moglie tentava di coinvolgerlo in qualche problema serio sui risultati scolastici dei figli o per valutare l’opportunità di una spesa o la scelta del luogo di villeggiatura o il bilancio familiare… la sua risposta era sempre la stessa, pronta, secca, senza possibilità di replica:
“Tu non capisci proprio niente!”
Una sera, in casa, mentre la televisione trasmetteva una partita della Nazionale, venne a mancare improvvisamente la corrente.
Il marito, tutto nervoso e agitato, si avviò a scendere nel buio dello scantinato per controllare ed eventualmente sostituire la valvola fusibile nel quadro di distribuzione dell’energia elettrica.
“Accendi una candela!” gli suggerì timidamente la moglie.
Al solito, il marito, furibondo, le gridò:
“Tu non capisci proprio niente, conosco il posto a memoria!”
Ma quella sera, evidentemente, qualcosa non funzionò a dovere; perché il pover’uomo scivolò su un gradino, sbattè la testa in modo tremendo e, dopo aver lanciato un urlo disumano, rimase a terra tramortito, sanguinante e con rotture varie.
Il caso era molto grave, ma i medici dell’ospedale, dopo giorni e giorni nell’Intensiv Station e con cure forti e adeguate, riuscirono a salvare la vita al poveretto.
Quando l’infortunato si risvegliò dopo quattro giorni di coma, vide la moglie accanto al letto, dolcemente china su di lui, trepidante, con gli occhi pieni di lacrime e piena di amore.
La povera donna non l’aveva abbandonato un solo istante:
giorno e notte, sempre vicina a lui, con mille attenzioni e con infinite preghiere.
Dopo due settimane dall’uscita dal coma, quando finalmente l’uomo poté cominciare a mormorare le prime parole, mentre due grosse lacrime gli brillavano negli occhi, con fatica disse:
“Sono proprio un animale.
Non avrei mai creduto che tu mi volessi tanto bene!”
E lei, col sorriso di sempre, amabile, dolce e con gli occhi umidi e luminosi, gli bisbigliò sottovoce: “Tu non capisci proprio niente”.
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fallimentiquotidiani · 5 months
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Sesso
Poi m'hai detto "Poveretto
Il tuo sesso dallo al gabinetto"
Te ne sei andata via con la tua amica
Quella alta, grande fica
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libriaco · 6 months
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🎄 Si dice presepio o presepe?
Risposta
La mira Madre in poveri panni il Figliol compose, e nell'umil presepio soavemente il pose; e l'adorò: beata! innanzi al Dio prostrata, che il puro sen le aprì. … Senza indugiar, cercarono l'albergo poveretto que' fortunati, e videro, siccome a lor fu detto, videro in panni avvolto, in un presepe accolto, vagire il Re del Ciel.
(A. Manzoni, Il Natale, vv. 64-70 e 92-98)
Se uno dei padri della lingua italiana come Alessandro Manzoni poteva usare nello stesso componimento e in un contesto assai simile sia presepio che presepe non possiamo dare altra risposta alla domanda dei nostri lettori che non sia: si possono usare entrambi i termini.
L'articolo dell'Accademia della Crusca a proposito del termine più 'corretto' da usare, si trova, nella sua informata interezza, QUI:
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mewscarrafone · 3 months
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TOKYO MEW MEW REWATCH EP 43
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- Che t'importa di perdere un compagno di squadra?
In linguaggio psicoanalitico, questo si chiama 'proiettare peggio che in un drive-in anni 50'.
Comunque questa scena si conclude in niente. Kisshu spiffera tutto di Deep Blue alle Mew Mew, chiede in modo molto vago a Zakuro di unirsi a lui, e poi se ne va piantandola in un cantiere. Boh? Io quando ho visto questa scena per la prima volta a sette anni mi aspettavo/speravo che Kisshu si alleasse con le Mew Mew per trovare un modo di salvare la sua gente senza ricorrere a Deep Blue, e ci rimasi abbastanza stranita quando di quella scena non se ne fecero nulla. Ho il sospetto che agli sceneggiatori sarebbe piaciuto andare in quella direzione, visto come hanno sviluppato il personaggio rispetto al manga, ma si siano dovuti trattenere per non discostarsi troppo. Il risultato sono scene molto belle e interessanti che però non sfociano da nessuna parte.
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Adoro quando mostrano le altre ragazze, oltre a Ichigo, comunicare con animali loro affini.
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La pesomortaggine si diffonde in fretta da queste parti!
Pace, almeno Minto ha cambiato idea ... Letteralmente un secondo dopo rispetto a quando sarebbe stato utile.
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Ryou che come al solito si sente tutte le responsabilità addosso. Certo che quando il suo personaggio è usato bene funziona alla grande: non può condividere la situazione delle ragazze Mew per quanto lui voglia, non riesce davvero a capire i loro problemi perché poveretto è pure presissimo dai suoi e immedesimarsi negli altri non gli viene facile, e al contempo si addossa tutte le colpe non appena qualcosa va male. Un piacevole disastro umano.
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E rissa! Minto effettivamente dimostra una certa forza morale nell'affrontare quella che è sempre stata il suo idolo, ma con il suo atteggiamento Zakuro, come le ribadisce Ichigo, sta davvero passando il limite. Come ho letto da qualche parte, Minto si è quasi sacrificata per salvarla mentre faceva il peso morto; non avrebbe imparato una grande lezione se fosse morta disciolta da un getto d'acido.
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Questo sarebbe stato un ottimo momento per fare usare il Mew Aqua Rod a Minto! Era il suo momento, il focus di questa scena è il suo coraggio e la sua forza d'animo. Perché il vecchio anime stava tanto in fissa con Ichigo?
Altra cosa in cui New fa di meglio, lasciando a ognuna delle ragazze il suo momento.
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- Ero arrabbiata perché avete creduto alle notizie senza prima consultarvi con me.
L'hanno fatto! È stata la prima cosa che Ichigo le ha chiesto, una conferma! Le uniche a crederci erano Minto e Purin!
Okay, d'altronde capisco che il punto di questi episodi sia che Zakuro abbia veramente esagerato. Quelle briciole del suo passato accennano a un evento traumatico che coinvolge qualcuno che non le ha creduto, e quello che le è sembrato un ripetersi della situazione ha probabilmente fatto da trigger per una reazione sproporzionata e totalizzante. Alle fine, il personaggio resta coerente con sé stesso, e alla fine riesce a svilupparsi in positivo ammettendo di aver avuto torto.
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abatelunare · 7 months
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Di cose drammaticamente impalpabili
Ho avuto la (s)ventura di dare un'occhiata a un horrorino del 1992. S'intitola House IV - Presenze impalpabili. Il titolo italiano è inesatto. A essere impalpabile è il film. Non un brivido, né un colpo di scena. Vicenda inconsistente e assurda non supportata nemmeno dai pochissimi effetti speciali. C'è il simpatico William Katt (Un mercoledì da leoni, Chi è sepolto in quella casa?, Carrie lo sguardo di Satana e Ralph Supermaxieroe), ma anche lui, poveretto, non basta. Da vedere e da dimenticare subito dopo.
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klimt7 · 3 months
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Cronache dal Circo
Un pagliaccio a caso
Anzi, mi correggo :
Una "Joker" a caso
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Rappresentare in maniera plastica chi sia davvero oggi, Chiara Ferragni, che continua a intestardirsi in una fantasiosa autodifesa aggrappandosi ad un supposto, sfortunato "fraintendimento" delle sue reali intenzioni, da parte degli italiani, non credo che debba o possa scandalizzare nessuno.
Tantomeno il Federico nazionale, il clown "nullatenente" più famoso d'Italia.
Quel poveretto che si fa chiamare "Fedez" e che ha intestato ogni suo bene materiale, a Società di comodo, pur di evitarsi il fastidio di versare un contributo in denaro, al bilancio dello Stato italiano, per spese quali Servizio sanitario pubblico, gestione degli Ospedali, stipendi di infermieri e medici, manutenzione delle strade, dei ponti e delle Autostrade, spese per la Scuola e l'Università, spese per la Giustizia e le Carceri, spese per l'ordine pubblico e la sicurezza delle NOSTRE Istituzioni quali Regioni, Comuni, Parlamento e tante altre.
Complimentoni Federico!
Per il tuo grande impegno civile. Un vero modello per i giovani di oggi e di domani!
👏👏👏👏👏👏👏👏
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