Tumgik
#sentire che nessuno capisce
lospalatoredinuvole · 2 years
Text
Non capiresti mai come mi sento.
8 notes · View notes
luluemarlene · 3 months
Text
L'ULTIMA NOTTE
Qualche giorno fa ero a letto con Ginevra
Mi sento particolarmente in pace con il mondo quando il suo profumo di rose mi avvolge
È bello stare tra le braccia di qualcuno che mi apprezza e che ha l'abitudine di guardarmi come se lo facesse non direttamente, ma "attraverso" di me
Una radiografia completa di pelle, organi ed emozioni
Fantastico!
Di lei non si può non apprezzare l'ironia, la schittezza... e la sua fica
La porta completamente depilata e, nonostante io abbia imparato ad apprezzare un po' di pelo, devo dire che la sua fica nuda è meravigliosa.
Sembra sempre fresca e giovane, nonostante rimanga naturalmente chiusa come una chiesa , nascondendo la moltitudine di blasfemie che suscita in me il suo interno
Il classico "zoccolo di cammello" insomma 😁... una pagnotta gonfia ed invitante con un taglio perfetto al centro
Mi piace allargare le grandi labbra con le dita, cercando qualcosa che a volte ho paura di non trovare. Invece è tutto lì : il piccolo clitoride che si gonfia all'istante, le tenere labbra rosa che come una stella cometa mi indicano la strada, ma verso una voragine oscura in cui solitamente annego. Letteralmente eh! . Ginevra produce quantità inimmaginabili di succo di fica!
Lei è lesbica ed è single, per il momento, condizione che purtroppo marchia a fuoco questa relazione con una bella data di scadenza sui ns culoni morbidi. Data che c'è sempre in questi rapporti, ma a volte abbiamo così fame di certe emozioni, così bisogno di assecondare le nostre pulsioni, che facciamo finta di non vedere, accontentandoci di relazioni ormai rancide.
Ma questo fa parte di un'altra storia.
Tra una leccata e l'altra, sommerse da dildo dalle dimensioni a volte imbarazzanti, ne abbiamo parlato spesso..
La mia condizione proprio non le va giù, e non perché abbia preconcetti su chi è fedifrago, ma perché mi vorrebbe tutta per sé!
Vorrebbe dormire, mangiare e disporre del mio corpo ogni volta che sente di averne voglia
Dice che a volte, di notte, si masturba furiosamente pensando alla mia figa a forma di farfalla (così la chiama, per via delle piccole labbra che penzolano dal mio corpo) e che avrebbe bisogno di dirmelo, svegliandomi , incurante dell'ora tarda.
Sente che vorrebbe impormi astinenza sessuale da mio marito, che vorrebbe legarmi al letto, abusare di me ed incastrare la sua lingua alla mia fica proprio come fanno i mattoncini lego.
Nessuno meglio di me capisce quello che intende...
Abbiamo riso spesso del fatto che lei sia dominante e che io, nonostante sia prevalentemente sottomessa con gli uomini, non riesca ad esserlo con le donne, così finisce spesso che le ns sessioni si concludano con una prova di forza tra urla di piacere , morsi sui capezzoli, tirate di capelli, orgasmi bagnati di piscio
Come due femmine alfa cerchiamo supremazia, dove la vittoria è l'esplosione di piacere dell'una piuttosto che dell'altra
Due lupe, due cagne vogliose che si impregnano a vicenda dei rispettivi odori.
Poi c'è il fattore CAZZO.
Io non sono lesbica nemmeno un po', mi piacciono le donne, ma in una relazione sessuale non credo proprio che potrei fare completamente a meno del cazzo.
Quel tronco duro tra le mani che pulsa, la sensazione di riempimento e di vuoto che si alternano nella pancia ogni volta che un cazzo scivola dentro e fuori dalla mia fica
La percezione di possesso e depravazione di cui mi nutro quando il mio culo viene profanato, abusato, sfruttato
Cristo, solo a scriverlo io colo come una fontanella
Nessun dildo può sostituire la carne calda, il compiacimento che provo nel sentire un cazzo indurirsi nella mia bocca.
Qualcuno vi ha mai pisciato in culo?
Non potete dire di essere appartenute o aver avuto un rapporto simbiotico, di forte dipendenza con un uomo, se non è mai successo
Fidatevi, non lo dico ritenendomi particolarmente fortunata ad averlo vissuto, anzi, col senno di poi, per niente fortunata , però so perfettamente cosa vuol dire
In definitiva,
tutti i giochini non sono sufficienti per me, e lei lo sa.
Questa settimana, per una serie di motivi che non starò a raccontare , resto a Torino per qualche giorno, ospite di un amico di vecchia data che si trova fuori per una vacanza studio in Corsica
Ieri mattina Ginevra mi ha chiamata mentre uscivo di casa e salivo in macchina per andare a lavoro
Aveva la voce stridula e affannata, sentivo la sua eccitazione rimbombare nell'abitacolo attraverso il bluetooth.
"Sta sera resti da me, ti prego! Quale occasione migliore? Voglio farti una sorpresa!"
Ovviamente ho accettato subito. Gli eventi di queste ultime settimane mi avevano portato lì e la prospettiva, 15 gg prima, era di passare da sola ogni singola notte, magari a guardare porcate e a consumarmi le dita o a cercare disperatamente un amante, che tanto non avrei trovato
Ma ora c'era lei! Io la volevo ancora e ancora, pazienza che le mancasse un appendice a cui aggrapparmi
Mi sono preparata minuziosamente : scrab corpo, depilazione al miele, crema profumata al mughetto
Pensavo già all'incontro dei corpi e alla fusione dei nostri profumi... Un giardino botanico di lussuria e godimento.
Sono arrivata alle 20,30 con un vestito rosa cangiante comprato da lei, tacchi di metallo e l'intimo da vera puttana di classe, completo di corsetto con reggicalze
Ho portato con me ogni giochino possibile, compreso lo strap on e ho deciso di indossare il collare perché volevo compiacerla, senza sapere che, mai come quella sera, non ne avrei avuto bisogno.
Ha aperto la porta con in mano un Franciacorta e mi ha versato da bere dopo avermi infilato la lingua in bocca, aver ispezionato i miei denti, la mia gola, avevo paura mi mangiasse!
Dopo 2 bicchieri a stomaco vuoto avevo già la sua testa tra le gambe. Mi ha leccata prima dolcemente, come fa sempre, ha spompinato il mio clitoride e infilato la lingua nella mia fica.
Poi mi ha fatto alzare le gambe per mettermi il buco del culo ben in mostra e ha leccato anche quello, ha cercato di allargarlo e ci infilava la lingua, come per assaporarne tutto il sapore
Un dito, un altro... ho iniziato a masturbarmi sfregandomi il clitoride, mentre lei mi scopava il culo con le dita
Sentivo il liquido che colava dalla figa raccogliersi nel culo, e lei che si avvicinava per berlo.
Che godimento!
Siamo andate avanti così finché non me ne sono venuta, con le sue dita piantate in culo e la sua bocca attaccata alla mia fica, come una ventosa.
Appena ripresa siamo andate a tavola e dopo un'oretta, mentre ridevamo dell'esperienza fatta in San Salvario alla Rage Room, (se siete stressati, andateci! ) è suonato il campanello.
L'ho guardata un po' allarmata.
"Tranquilla è la tua sorpresa" ha detto andando ad aprire
Ho scolato un altro bicchiere di vino non sapendo davvero a cosa pensare.
È tornata accompagnata da un ragazzo.
"Lui è Fabrizio, è un infermiere!"
Devo aver assunto un'espressione davvero buffa, con la bocca aperta e gli occhi fissi su di lui, perché entrambi hanno sorriso
"E venuto per farci contente, per servirci o per farsi servire, lo decideremo noi.
Io sono pronta a lasciarmi guidare da te"
L'ho gurdara con aria preoccupata e mi sono alzata di scatto..
"Lo so a cosa stai pensando e so quanto tu sia attenta alle malattie
Lo sono anche io, lo sai
Fabrizio ha portato le sue ultime analisi, anzi le ultime 3, le fa ogni 4 mesi"
Ho pensato, sorridendo, che solo i porno divi si fanno tante analisi l'anno!
Poi abbiamo scambiato un po' di parole sull'argomento e rilassandomi ho iniziato ad osservare Fabrizio che nn era per niente male
34 anni, moro, barba lunga ma non troppo, capelli corti con ciuffo selvaggio sugli occhi, alto il giusto e due spalle da nuotatore
Vedendo che lo osservavo un po' incuriosita, mi ha spiegato che lui e Ginevra si sono conosciuti al circolo dei lettori 3 anni fa
Mentre parlava mi sono accorta di essere rimasta sola con lui e scusandomi
sono andata a cercare Ginevra in camera. L'ho trovata seduta sul letto con indosso solo una camicia, collant tinta carne rigorosamente senza intimo
"Che fai qui?"
"Voglio davvero che tu faccia quello che vuoi con lui e con me
Non sto con un uomo dal liceo, ma questa volta sarò obbediente . Anche lui farà tt ciò che gli dirai e si lascerà fare qualunque cosa, è bsx"
"Sei sicura?... gli uomini non ti piacciono... "
Mi ha spiegato che il ns tempo sarebbe finito presto e che lei voleva lasciarmi un ricordo indelebile, voleva compiacermi, voleva soltanto che io fossi consapevole di quanto lei fosse disposta a fare per la mia piena soddisfazione.
Quella sarebbe stata la sua gratificazione
Capivo benissimo ciò che intendeva e ho pensato a quante volte avevo provato lo stesso piacere nel donarmi così incondizionatamente
L'ho baciata e le ho chiesto di sdraiarsi sulla schiena, senza spogliarsi, con la testa leggermente fuori da letto, braccia dietro la schiena e mani sotto il culo , gambe diritte ma divaricate.
Ho chiamato Fabrizio e gli ho chiesto di spogliarsi e di sedersi, senza toccarsi.
L'ho guardato mentre lo faceva e ho sorriso nel vedere che era già eccitato e pronto
DIO come avrei voluto fiondarmi su quel cazzo, grande e dritto!
"Non masturbarti a meno che non te lo chieda io, per favore"
Ha annuito e si è seduto
Ho iniziato a palpeggiare Ginevra, prima con le mani, poi con la bocca. Stimolavo i suoi capezzoli attraverso la stoffa della camicia e poi sempre più giù, senza toccare mai la sua pelle.
Arrivata ai collant, ho annusato e leccato il nylon, aspettando di vedere le calze iniziare ad inscurisi per il liquido che le bagnava. È arrivato, tanto, e ho iniziato a dissetarmi mentre Ginevra si contorceva e mi chiedeva di strappare via la stoffa e leccarle la figa. Ho guardato Fabrizio che aveva un cazzo che sembrava stesse per esplodergli.
Ginevra mugolava e chiedeva la mia lingua... "Parli troppo, ora basta "
Ho chiesto a Fabrizio di tapparle la bocca e mentre si alzava e rovesciava indietro la testa di Ginevra , penzoloni dal letto, ho iniziato a masturbarmi.
Ero un lago, avevo le cosce bagnate e solo voglia di venire.
Gli ho chiesto di aprire la bocca e lui le è scivolato dentro
Che scena magnifica
Gli ho chiesto di seguire i miei movimenti, un colpo ogni leccata e così ha fatto
Le calze erano ormai bagnatissime e piano piano con le mani ho iniziato a lacerarle scoprendo il clitoride e lasciandolo fuoriuscire appena appena dal buco
Fabrizio ha iniziato ad aumentare il ritmo , era infoiato e scopava la gola senza pietà mentre le tormentavo la punta del clitoride
Vedevo la gola di Ginevra gonfiarsi e la bocca sputare bava viscosa ogni volta che le permetteva di riprendere fiato
Non volevo che nessuno dei due venisse, dovevano implorarmi per farlo!
Ho detto a fabrizio di tornare a sedersi, la sua faccia mi ha palesato tutta la frustrazione che provava, ma ha obbedito
Ho continuato per un po' a leccare Ginevra inserendo un paio di dita attraverso la fessura delle calze, e il cic ciac della sua figa bagnata era una calamità per me.
Poi lho fatta alzare interrompendo il suo godimento e le ho sentito dire " Non voglio che mi scopi, io sono tua"
Ho sorriso, l'ho accarezzata e con un cenno ho fatto avvicinare fabrizio e ci siamo posizionati a 69, ma lui sopra, perché volevo mi scopasse la bocca, lasciando lei a guardarci
Ho sentito subito quel senso di soffocamento, sbavavo, gemevo.. Mi sentivo in trappola e allo stesso tempo libera di vivere la mia sessualità succhiando quel membro così avidamente
Quando ha iniziato a dire che doveva venire, ho afferrato le sue natiche e l'ho spinto in profondità, doveva venirmi dritto in gola.
Mi è esploso giù per l'esogafo ed è crollato sulla mia faccia, tanto che ho dovuto spostarlo di forza per evitare che mi soffocasse
Ho leccato le ultime gocce mentre ancora grugniva di piacere, poi l'ho preso per i capelli e li ho messi entrambi
davanti alla mia fica grondante
"Leccatemela insieme"
Mi hanno letteralmente consumata : tiravano le grandi labbra, succhiavano le piccole, l'uno cercava di prevaricare sull'altro per portarmi all'apice
"Ora il culo!"... E di nuovo nello scontro senza fine, dita che entravano lingue che si attorcigliavano...
Io e Ginevra ancora prive della ns ricompensa eravamo come due cagne randage! Fameliche , vogliose, disperate direi!
Ho visto che Fabrizio tornava ad avere a disposizione quello per qui era venuto: il suo bel cazzo dritto!
Era quello che aspettavo
Volevo mi inculasse mentre Ginevra con la sua lingua pensasse a farmi godere.
A cavalcioni sulla faccia di lei, piegata in avanti, ho aspettato che lui infilasse il suo cazzo e che iniziasse a pomparmi come una puttana.
Lo sentivo entrare ed uscire e la sensazione di pienezza stritolava la mia mente. Dal dolore credo di aver urlato un paio di volte, ma senza nessuna pietà ha continuato a profanare il pertugio per allargarlo sempre di più
La lingua sulla mia fica rendeva tutto appagante e delizioso
Ginevra aspettava il mio piacere a bocca aperta e quando ho sentito Fabrizio inondarmi il culo sono venuta anch'io, proprio sopra la sua bocca.
Ho spruzzato, pisciato e goduto ... Le ho manifestato tutto il mio piacere e poi, senza pensarci, le ho svuotato il contenuto del mio culo sulla faccia
Troppo eccitata e ancora privata dell'orgasmo si è lasciata imbrattare del liquido salato senza protestare!
Ero sfinita, ma sapevo che ora dovevo pensare a lei...
Pochi minuti di respiro, un goccio di vino ed ero pronta
Ho indossato lo strap on e ho ordinato ad entrambi di avere i loro culi a disposizione.
Lei a quettro zampe, lui appoggiato alla sua schiena come un toro da monta
Da dietro guardavo i deretani in posizione, due buchi da violare senza nessuna pietà!
Ho leccato i buchi, troppo golosa di quegli anfratti per non farlo e poi, alternativamente, li ho scopati entrambi
Entravo con lo Strap on prima in uno e poi nell'altro buco, sentendoli godere come maiali.
Con le mani Fabrizio stimolava il clitoride di Ginevra e la poverina è venuta praticamente subito!
L'ho sfilato in fretta e subito infilato nella bocca di Fabrizio perche lo pulisse per bene. Mentre lo faceva lei leccava il suo buco del culo ancora largo ed io mi sono masturbata guardandoli e venendo di nuovo davanti a loro
A tarda notte Fabrizio ci ha lasciate e quando è uscito si è girato a gurdarci con un punto interrogativo disegnato in faccia
Prevenendo la domanda Ginevra ha detto
"Scordatelo , non succederà mai più!!"
Ho riso mentre andavo a farmi la doccia, ma ho sentito tutto il peso di quella frase, come presagio
Credo che quella notte sia stata il suo regalo di addio .
62 notes · View notes
abr · 7 months
Text
(Ci sono) parole di uso comune nella nostra lingua che sembrano provenire dall’inglese ma che fuori dall’Italia nessuno capisce (...). Se n'è accorto anche il FInancial Times.
La giornalista Amy Kazmin ha scritto di quanto sia strano (...) sentir parlare di pullman (che prende nome dall’imprenditore George Pullman) e autostop, due parole (...) i cui veri corrispettivi inglesi sono intercity bus  e hitchhiking. (...) Altre espressioni di questo tipo sono smart working (...) (che in inglese si chiama remote work) e green pass (...). Anche i beauty case, i bloc notes, le baby gang e i telefilm sono chiamati diversamente nei paesi anglofoni (...).
(Ci sono) anche di parole che esistono ma che da noi prendono significati alternativi, ad esempio il lifting (...) che in inglese si dice facelift. (...) (Siamo) così abituati a “inglesizzare” le parole che il termine francese stage, che significa tirocinio (...) viene spesso pronunciato all’inglese, “steig”, che però significa palco.
L“inglese farlocco” (...) pur essendo formalmente scorretto, ha assunto la funzione di segnalare cosmopolitismo ai propri interlocutori. (...)
Un popolo di provinciali coda-di-paglia (quando invece la Provincia italiana per tutti gli altri è il BEL PAESE) , via https://www.ilpost.it/2023/10/06/inglese-farlocco/?homepagePosition=17
41 notes · View notes
donaruz · 9 months
Text
Tumblr media
Ti ho pensato proprio ieri, quando ho scritto il mio post sull'Acca Laurentia e il possibile collegamento con la nostra Sacra Accabadora.
Ho pensato a quanti inorridiscono a sentirne parlare, come se fosse un'assassina legalizzata da una comunità di incivili, come spesso, ancora ci definiscono.
Pensavo a quanta Bellezza nelle tue parole, per raccontarla, e a quanto le parole hanno potere.
Parole che non si vogliono sentire.
Perché certe verità sono scomode, e la donna deve restare sempre un passo indietro.
Hai deciso di andare via e ritornare alle stelle, da cui sei arrivata, proprio nella notte di San Lorenzo.
Forse la tua 'Accabadora interiore, ti stava chiamando.
Perché ogni vera Donna Sarda, lo è.
Colei che capisce i Misteri della Vita e della Morte, perché è "bogadora" e "accabadora".
"Come sopra, sotto"
L'equilibrio è stato ristabilito
A me, mancherai. Tanto.
Grazie per tutta l'abbondanza e la dignità.
Buon ritorno, Michela💖🌟
"Parlare è un potere e dare potere alle donne è sempre stata una cosa problematica nei monoteismi. «L’unico femminismo che ci piace è quello silenzioso della Madonna, – scriveva nell’editoriale prenatalizio del 2020 il giornalista di un quotidiano sovranista improvvisatosi teologo, per poi proseguire – è una madre giovane, semplice, dolce, il cui pianto non diventa mai piagnisteo e che ci insegna l’importanza della riflessione interiore». Il silenzio è una virtú, ma solo se sono le donne a praticarlo. Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono cosí sollecitati a condividerle che è lecito sospettare che prima di parlare parecchi di loro non abbiano riflettuto a sufficienza. Invece al sesso femminile è consigliato di fermarsi alla fase del pensiero afono, proprio come la Maria di Nazareth che, secondo una certa ermeneutica strumentale tradizionalista, ci venne raccontata come creatura talmente annichilita dalle conseguenze dell’unica volta che ha aperto bocca da non voler aggiungere piú una parola per tutta la vita, dalla mangiatoia di Betlemme alla croce del Golgota".
Tratto da "Stai zitta" di Michela Murgia
Sei nata tu forse da sola, Maria? Sei uscita con le tue forze dal ventre di tua madre? O non sei nata con l'aiuto di qualcuno, come tutti i vivi?
- Io ho sempre... - Maria accennò a replicare, ma Bonaria la fermò con un gesto imperioso della mano.
- Zitta, non sai cosa dici. Ti sei tagliata da sola il cordone? Non ti hanno forse lavata e allattata? Non sei nata e cresciuta due volte per grazia di altri, o sei così brava che hai fatto tutto da sola?
Richiamata alla sua dipendenza con quello che le parve un colpo basso assestato con cattiveria, Maria rinunciò a replicare, mentre la voce di Bonaria si abbassava fino a diventare una litania priva di qualunque enfasi.
- Altri hanno deciso per te allora, e altri decideranno quando servirà di farlo. Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada, Maria, e tu dovresti saperlo più di tutti.
L'anziana sarta parlava con la sincerità con cui si fanno le confidenze agli sconosciuti sul treno, sapendo che non si dovrà sopportare mai più il peso dei loro occhi.
- Non mi si è mai aperto il ventre, - proseguì, - e Dio sa se lo avrei voluto, ma ho imparato da sola che ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, e il seno, e il vino della festa, e tutto quello che serve, quando gli serve. Anche io avevo la mia parte da fare, e l'ho fatta.
- E quale parte era?
- L'ultima. Io sono stata l'ultima madre che alcuni hanno visto.
Tratto da "Accabadora" di Michela Murgia
Maldalchimia.blogspot.com
Tiziana Fenu ©®
Figlie della Madre
*Un grande libro che non si dimentica *
48 notes · View notes
ossicodone · 1 year
Text
Di base va tutto una merda e l'unica cosa positiva è stata un intervento fatto ieri su una mamma di trentasei anni, con tentativo di suicidio, fermata dal marito con cui stava divorziando perché le cose fra loro non andavano bene. Lei aveva altri uomini ma nessuno che le desse pace, lui invece ha trovato subito una ragazza con cui si trova bene e lei giustamente non accettava questa cosa. Chiamano la CO le loro due figlie di dieci e sei anni, spaventate perché la mamma voleva buttarsi dal balcone. Intervengono sul posto Abz, cinque volanti di polizia e noi, automedica. Da subito lei si apre con me, mi chiede di starle vicino, che avrebbe fatto quello che le dicevo di fare ma di non farle perdere le bambine. Ho rassicurato lei, mi ha dato la mano, si è appoggiata su di me piangendo e cercando un abbraccio, mi stavo per commuovere, trattengo una lacrima, lei mi guarda, io le chiedo di sedersi e lei mi dice che si sentiva scarica, io faccio il filosofo e le dico che quando si scarica il telefono lei che fa? Lo getta dalla finestra? No, lo mette in carica e così deve fare lei con la sua vita, perché un cellulare dalla finestra si rompe ma si può ricomprare, una vita no. Lei piange, io mi interrogo sui misteri della mente e di questa parabola che ho fatto a questa, uscita da chissà che film scadente di Fabio Volo. Vabbè, parlo con le bambine, terrorizzate, ma molto mature. "Mamma picchia papà, noi stiamo bene con entrambi ma mamma sparla di papà mentre lui non lo fa con la mamma, ci sentiamo più libere con papà". Parlo separatamente con il padre, lui molto chiuso, si teneva tutto dentro, gli dico che ci son dei minori in atto e devo assicurarmi il loro bene prima di qualsiasi altro, capisce che c'era il pericolo degli assistenti sociali, si alza e se ne va. Io valutato tutti, non ho ritenuto lui fosse un problema e sarei stato d'accordo a lasciargliele ma dovevo comunque sentire la centrale da prassi. Mi danno l'ok, vado dal padre, glielo dico, lui si mette a piangere, le abbraccia, la madre di la che mi fissava, mi faccio il viaggio con lei sull'ambulanza, mi parla, si apre, mi ha chiesto di non lasciarla, di stare con lei, aveva paura, io che le accarezzo la testa, le dico di stare tranquilla, che può farcela ed ero fiero di lei per la scelta di farsi seguire da uno psicologo per questa sua dipendenza affettiva e depressione, me ne vado. Lei mi guarda forse sperava rimanessi sul serio, mi fan i complimenti il mio amico infermiere, il doc, il cugino della ragazza, per la professionalità e perché ero l'unico con cui lei si fosse attaccata e aperta. Mi faccio una sigaretta, respiro, penso, ma non vivo. In quel momento mi sale uno sconforto, un pensiero brutto, ricordi, finisco il turno e stasera penso che andrò a bere perché ho bisogno di non pensare
99 notes · View notes
benzedrina · 1 month
Text
Sono una persona semplice e banale, mi piacciono i treni e mi piace il mare. Se mi dovessero chiedere di descrivermi, direi quello, poi forse aggiungerei che sono un po' stronzo, anche se non credo nell'essere un po' stronzi, cioè stronzi lo si è totalmente, quindi forse direi che lo sono totalmente.
Ieri in un sabato di solitudine mi sono visto anatomia di una caduta e La zona di interesse, premesso che la Huller mi piace un botto, premesso che sono film premiati da chi il cinema lo vive e lo capisce, non capisco le critiche annesse di chi mi è intorno. Ci ho provato a discutere, abbiamo scambiato opinioni, mi è stato detto che sono stronzo e quindi ritorno al punto di prima, e non ho insultato nessuno.
Un'altra cosa che mi si dice sempre è che faccio sentire le persone stupide. Me lo dicono i miei, me lo dicono le vecchie relazioni, me lo dicono le persone strette. E che a volte sono insopportabile. Penso che questo sia il motivo per cui io e tipello andiamo d'accordo. Ci smontiamo, ci insultiamo, ci colpiamo ripetutamente ma subito dopo pensiamo all'ultima partita di calcetto o al 4231 della Juve nel 2017. Forse perché entrambi pensiamo che l'altro sia stupido.
Non ho l'idea precisa del quadro che ho di me, cioè ci sono molti colori che si sfumano e si mischiano, c'è una trama astratta di sfondo, c'è un'agitatezza nel movimento, ma non lo so figurare.
8 notes · View notes
Text
Ho passato una vita a sentirmi a disagio per il mio fisico, anche mostrandone alcune parti in pose tattiche e prendendo complimenti, non ho ancora cambiato idea. Anche tra le mie amiche ero sempre quella messa peggio. E ovviamente non è colpa mia se ho delle insicurezze che altri mi hanno appioppato, forse ho solo la colpa di non essere stata abbastanza forte da fregarmene. Cioè lo vedo che non tutte sono perfette, ma cazzo, certe sono davvero belle e io non mi ci sentiró mai, perché capisco che non è questione di diventare bella ma di sentirsi bella. È una cosa che ho con me stessa, perché se una è grassa o magra a me non fa differenza, non sto lì a pensar male di loro, ma solo di me stessa. A volte penso che chi mi abbia mai voluto (ex, ragazzo ecc) non abbia mai capito un cazzo oppure non poteva puntare a di meglio e ha puntato basso perché anche loro non sono tipi strafighi. Non diciamoci cazzate, le persone ben fisicate stanno con quelle come loro e viceversa, ci si basa tanto sull'apparenza, infatti se vedo i 14enni di oggi stanno insieme solo perché sono belli fisicamente, io a 14 anni ero considerata un cesso mentre le mie compagne con tette grosse e culo avevano la fila dietro. Certo, maturando poi qualcuno cambia gli standard e capisce, però non so, d'estate mi viene una rabbia per non piacermi così come sono che divento arrogante e criticona. Non ho fatto nulla di male a nessuno per meritarmi lo schifo che mi hanno fatto sentire perché non ero sviluppata come una modella. E ora mi sento tutta questa insicurezza addosso che a volte mi viene da piangere ma so che non avrebbe senso quindi sto zitta. Ma fa male.
15 notes · View notes
smokingago · 1 year
Text
Se hai qualcuno che si preoccupa per te
che ti chiede che cos'hai quando nessuno lo vede che c'è qualcosa che ti rende un po' meno contenta e un po' più vulnerabile,
se hai qualcuno che ti aspetta alla porta ogni volta che te ne vai
che c'è per consolarti quando sei immersa nei tuoi guai
che ti chiede se hai mangiato
che ti chiede se hai dormito
che ti chiede cosa c'è che non va,
se hai qualcuno che si preoccupa del fatto che non sei in forma
che non sei dove vorresti essere
che ti ascolta
che ti fa sentire speciale anche solo per il modo in cui ti guarda
che per te fa tutto quello che può
che ti vuole bene più di quanto potrebbe mai dirti a parole
se hai qualcuno che non se ne va quando gli dici di andare
che capisce i tuoi sbalzi d'umore
che ti stringe le mani quando vorresti sparire
che ride con te
che piange con te
che ti tira su
che ti dice sempre la verità
anche a costo di ferirti
per poi ricomporti,
se hai qualcuno che resta
che non se ne va
che ti abbraccia forte anche in piena notte
che fa di tutto per colmare le tue mancanze
anche quando non può
se hai qualcuno che è così
che si preoccupa per te
che ti chiede "cosa c'è?"
quando nessuno lo vede
che non è tutto ok
che ti da la sua felpa se hai freddo
e finisce che prende lui tutto il freddo addosso
allora, su per giù,
hai già una buona parte di quel tutto
che si chiama
felicità.
"Aria"
Marzia-Sicignano
Tumblr media
51 notes · View notes
scorcidipoesia · 11 months
Text
Ovunque si legge di narcisismo ma molti credono che si tratti solo di persone che si piacciono e collezionano partner ma non è così.
La storia col narcisista arriva come la salvezza : corteggiamento fantastico con ascolto, piccoli pensieri, presenza continua. Roselline raccolte dal giardino messe in tavola la mattina. Cucina con cuori di cioccolata o torta, luoghi sempre diversi in cui ti porta, non è mai stanco e non dorme mai. In auto e fuori è attento, ti aiuta molto in casa, ti cucina, sistema le cose aggiustandole, pianta con te i fiori, mette in ordine. Una mania ossessiva dell’ordine, noto che imbusta tutto. Le sue valigie sono perfette, magliette perfettamente piegate anche da sporche, a volte i primi tempi sistema anche la tua. Lentamente la curiosità viene meno, inizia a cercare gli ex della tua vita, entra nella tua posta, commenta ogni cosa che scrivi in modo pubblicamente sarcastico per sminuirti, critica il tuo lavoro, lo sminuisce, ti chiede di vestirti in maniera femminile e di indossare le lenti a contatto anche nel fine settimana, cerca nella tua vita un uomo che non c’è. Inizia a manipolare e gestire la tua vita : si va li, si deve camminare e vedere ogni luogo e le ferie diventano un lavoro, si annoia presto e cerca un’altra meta anche durante la vacanza in corso. Tutte le spese vengono rigorosamente divise a metà e se all’inizio tiene molto allo scambio regali , verso la fine li ritiene inutili. Se all’inizio ti tiene la mano e continua a farti foto facendoti sentire una principessa, alla fine ti lascia sola camminandoti avanti con le mani in tasca. Se all’inizio il cellulare è acceso e visibile, alla fine è spento e ti viene data la colpa di essere spesso online quando non sai dei suoi innumerevoli profili falsi in cui contatta donne tutte molto simili : more, occhi chiari, le sceglie in base ai loro gusti se sono simili ai suoi. È come se raccattasse oggetti che possono essergli utili.
Instancabile amante, colleziona donne e le gestisce contemporaneamente.
Non si arrabbia mai, si chiude in un silenzio che ti porta alla follia, non chiarisce . Sancisce di aver ragione, si ritiene intelligente ,è razzista e odia paesi o persone di luoghi poveri. Non ti dice più parole d’amore appena capisce di non dover più conquistare.
Ti lascerà e cercherà più volte ma non per amore. Qualcosa in lui gli fa sentire curiosità e vuoto, tiene molto a se stesso e si allena, ritiene il riposo inutile e non gli importa se sei stanca. Le persone che ti circondano sono tutte idiote, critica anche i medici cui ti rivolgi e racconta alle altre tutte le vostre intimità usando con loro gli stessi oggetti, anche quelli che usava con te.
Del tuo amore non se ne fa nulla, non può provare nulla perché il narcisismo è una patologia in cui il malato non si ritiene tale. In lui vi è una continua ricerca del proprio appagamento e tu sei solo una parte valorizzata finché lo incuriosisci.
È così bravo ad entrare nella tua vita ed abitudini che dopo di lui sentirai un vuoto e stenterai a riconoscerti perché il tempo passato con lui è stato un continuo sfidare te stessa e le tue abitudini per stargli dietro. Lo rendi partecipe di ogni tuo momento ma non serve, lui non ha mai nostalgia o bisogno di nessuno. Nel momento in cui ti distrai anche per motivi gravi, lui è già altrove.
Liberarsi di quella vita è difficilissimo, ci vogliono forse anni. In gioco ci sono illusioni disattese e uno scarto che viene attuato nel momento in cui non sei la giovane donna piena di risorse ma una donna matura che sta sfiorendo. Lui si è bevuto l’ultima goccia del tuo nettare ignaro di ogni sacrificio e speranza riposti in lui. Non serve parlargli : è un disco rotto di auto celebrazione.
Non ti darà mai ragione.
Non serve accusarlo o cercare di capire : sarebbe come spiegare a un astemio il sapore di un vino che non berrà mai o descrivere a un cieco i contorni del cielo.
Occorre tanta forza ed essere pronte a ricadute , momenti di tristezza in cui ricorderai un NOI mai esistito, una coppia in cui eri sola.
Solo il tempo ,solo il tempo lo farà scivolare via come un incubo sfiorato.
Riassumendo, il mio ritratto sul narcisista è questo :
Uomo intelligente, gli piace studiare e si informa su tutto, legge e conosce la musica. Solo la sua musica è bella, quella che piace a te fa schifo.
Ama i dolci o il cibo dei luoghi che lo affascinano.
Si vuole bene, per se’ pochi oggetti ma di qualità, ha cura a tavola
È un eterno ragazzo che sfugge la vecchiaia, si veste con garbo.
Non dorme molto, non ha amici uomini. Preferisce parlare con donne e le incanta.
Sa come trattare le donne. Cosa piace loro, come trattarle.
Parla di progetti importanti che non attuerà mai , farà fatica a staccarsi dalla sua realtà . In lui c’è un mondo di pensieri che non saprai mai e un mare di bugie.
Non prova compassione per niente e nessuno.
Non piange mai, si emoziona per cose tangibili ma per poco, cercherà di darti ogni colpa per azioni commesse da lui.
È complicato andare avanti dopo di lui. Solo chi ha avuto la sciagura di incontrare un uomo simile potrà intuire il disagio in cui vivi dopo, la destabilizzazione.
Non cambierà mai: non sei tu sbagliata o brutta, anzi. Tu sei quella che gli serve per nutrire il suo ego, ma nessuna potrà dire di essere stata amata da lui.
Lui non può amare, quello che lo divora è un cimitero interiore di mancanze che arrivano dal passato e che ignora senza mai fermarsi.
Non forzarti, niente sarà mai come il tuo cuore vorrebbe.
Tatiana Andena
14 notes · View notes
notenough57 · 1 year
Text
Fingere. Fingere continuamente. Che sei guarita e non hai più bisogno di queste cose. Non hai più bisogno di ferirti per stare meglio. E invece non è così. Magari stai bene un anno, magari anche tre. E poi torna quella cosa che ti scatena il casino in testa, che ti fa sentire impotente. Che l'unica soluzione per sopportare quel dolore interno che ti divora e che fa marcire i tuoi organi, è farsi del male. E fingere che sei andata avanti. Tu non ci pensi nemmeno più a queste cose.
Vai in bagno, prendi la lametta o un altro oggetto e te le suoni, di santa ragione. Quasi ti piace il dolore. E il segno che ti lasci ti dà soddisfazione. Pensi "sono stata brava". Ti sei finalmente calmata. Ed è in quel momento che arriva la vergogna. E cerchi quasi di mentire a te stessa. Ti copri anche per te. Non è successo nulla. Non hai fatto niente di male. Ed esci, fingi con le persone che ti sono intorno. La maggior parte neanche se ne accorge. E ti sembra tutto tornare alla normalità. Il casino che avevi si è placato e senti solo un ronzio.
Ma in realtà non se n'è andato, è solo dormiente. Attende solo la prossima occasione per uscire. E lo sai bene, anche se ti ripeti "è stata l'ultima volta". Lo sai che non è vero.
Come si fa a scappare da se stessi?
Vorresti parlarne ma chi capirebbe una cosa del genere? Chi non ti prenderebbe per pazza? Nessuno capisce il sollievo. Nessuno capisce che non è un capriccio. Nessuno ti prenderà mai sul serio. Con questa consapevolezza ti senti ancora più sbagliata e sola. Sei pazza. Le botte te le meriti. Ti meriti ogni singola ferita. Non vali nulla.
Poi pensi alla te bambina, quanto ha sofferto. E pensi che non se lo merita altro dolore. Che meritava qualcuno che la proteggesse e le volesse bene. Nessuno c'è stato per lei. E ora si sta autodistruggendo. Ti senti ancora più in colpa perché vorresti proteggerla quella bambina, che è ancora dentro di te da qualche parte.
Vorresti dirle "Ti proteggo io, non sei sola". Vorresti poter fare ciò che non hai potuto da piccola. Ma non puoi, ormai è troppo tardi. E siete tutte e due bloccate in corpo che odiate, che vi ha portato dolore. State soffocando entrambe in un corpo troppo piccolo per potervi contenere insieme. E il dolore fisico è l'unica boccata d'aria che avete.
17 notes · View notes
frammenti--di--cuore · 11 months
Text
qui per ricordare che i figli non dovete mica farli per forza eh, non avete mica un contratto con la vita che vi obbliga a farli. Prima di mettere al mondo qualcuno solo per farlo sentire fuori dal mondo per il resto della vita, pensateci bene. Non è un obbligo creare vite se poi non sapete insegnare loro a vivere, davvero e bene. ma perché ancora oggi nessuno la capisce.
zoe
13 notes · View notes
turuin · 9 months
Text
Che brutto apprendere della morte di una coetanea così, a distanza, senza ragioni, senza spiegazioni. Io mi ricordo bene di te. Avevi un bel sorriso, uno sguardo intenso. Hai fatto girare un bel po' di teste, e non davi il resto a nessuno: hai sempre tenuto alta la testa e risposto a tono, avevi un bel modo di ragionare e sapevi farti valere, facevi delle foto bellissime. Ti ho vista poche volte, perché ho sempre vissuto lontano dalla mia città natale, ma solo a vedere quanta gente oggi ha il cuore spezzato dalla tua morte si capisce come tu sapessi entrare subito nell'anima delle persone, e restarci. Lo so che è inevitabile, che più si va avanti nella vita e più si è destinati ad avere a che fare, a sentire notizie come questa, ma non per una donna di 44 anni. Mi rifiuto di credere che sia normale una disgrazia del genere. Non c'entra la gioventù, le abitudini, qualsiasi cosa. Semplicemente, non è giusto. E non so cosa sia successo o - meglio - cosa sia successo a te, so che stanno indagando. So che nel nostro piccolo mondo meridionale adesso le teorie si inseguiranno, so che passato il momento del cordoglio ci saranno le inevitabili malelingue, le voci si inseguiranno fino a quando non sarà fatta chiarezza sull'accaduto. E mi dispiace, Anna, perché non credo ti sarebbe piaciuto essere oggetto di chiacchiericci. Ti ho vista poco, non avevamo una confidenza grandissima - un po' l'avevamo ereditata perché invece eri molto amica di mio fratello e di tanti miei amici ed amiche carissimi, nello strano giro di chi a Catanzaro suona o va ai concerti - eppure mi dispiace terribilmente che tu non ci sia più. Ti sia lieve la terra.
16 notes · View notes
der-papero · 1 year
Note
Oh no purtroppo sono anche io ignorante in materia oltre che in matematica, poi ora che leggo i tuoi reblog capisco che sono andata fuori tema. Btw, il mio citare le neurodivergenze era molto banale: noi come esseri umani consideriamo l'intelligenza standard come somma di più fattori, non escluso quello emotivo. Altresì consideriamo intelligenza non standard quella delle persone neurodivergenti, o con altre condizioni specifiche, anche quando queste comportino la non elaborazione o rielaborazione non classica dei fattori emotivi. Ma la tua domanda ho poi capito che sia un'altra, e la vuoi scevra dalle implicazioni che ci ho messo dentro. Non saprei se una AI sempre più corretta possa essere considerata intelligenza, come qualcun altro ha detto, molti animali sono intelligenti a vari livelli. Penso che la risposta derivi anche dalla definizione di intelligenza su cui vogliamo basarci per paragonare la AI. Credo che non basti avere una elevata capacità di calcolo ed interconnessione delle informazioni per definire l'intelligenza, a mio avviso dovrebbe esserci anche un utilizzo delle informazioni ottenute per uno scopo migliorativo, ad esempio: ominide scopre che col fuoco si brucia ed evita di scottarsi, vs ominide che capisce che col fuoco può cuocere la carne. Grazie comunque per questo spunto arricreante e ti stimo un sacco perché ti ci intrippi ammerda e ammatematica!
Guarda, ti ringrazio di questo ask, perché sia il tuo, sia il "che ne sai" detto da @kon-igi in un vocale ieri (non diretto a me, eh, era sul discorso dello psicologo glaciale), mi ha fatto venire in mente un episodio accaduto qui su Tumblr, tanti anni fa, purtroppo a @blackmammaaa, che fu artefice e vittima di quel post, e che dimostra che in questo tema l'intelligenza artificiale entra solo di striscio, qui la discussione è se noi siamo, in quanto esseri dotati di conoscenza limitata e esperienza, superiori o meno ad esseri (digitali o meno) dotati di una conoscenza infinita, ma senza alcuna esperienza.
Il post di @blackmammaaa riguardava la genitorialità, lei, nel suo contesto (ecco perché a mio avviso fu assalita ingiustamente, però a me questo assalto di cui fu vittima serve tanto, perché lì voglio andare a parare), provò ad affermare (scusa, @blackmammaaa, se semplifico tantissimo, adesso non ricordo le parole esatte) che se non sei genitore certe cose non le puoi capire. Molti le diedero addosso rispondendo "non è vero, io posso capire tutte le dinamiche genitoriali e cosa vuol dire essere genitori, pur non avendo un figlio, non sono mica cretino!".
Ora, prendiamo questo concetto, togliamo tutti gli attori che scatenarono un putiferio e proviamo ad analizzarlo.
Secondo voi, una pedagoga, una pediatra, una esperta di natalità e infanzia, che si è studiata tutto quello che c'è da sapere sull'argomento, che saprebbe descrivere la psiche di ogni infante su questo pianeta, ma non ha mai sentito una vita crescere dentro, non l'ha mai sentita uscire dal proprio corpo, non se le è mai vista poggiare sul seno dopo la nascita, oppure, lasciamo stare la maternità in senso stretto, anche l'essere genitori in senso più ampio (quindi, che so, adozione e simili), non ha mai vissuto con lei le notti insonni perché chissà quale trauma ha vissuto, non hai mai esultato perché il figlio ha vinto la medaglia del campionato, non ha mai dovuto sentire l'ansia del futuro per i propri figli, secondo voi, questa entità onnisciente ne sa di più o di meno di una mamma che vive questa quotidianità?
Attenzione, la mia domanda non è tendenziosa, io non mi schiero su nessuno dei due partiti, è un esempio se volete molto più spicciolo ma che tuttavia ha comunque una risposta molto complessa. Ad ogni modo, se fate le opportune traslazioni, lo schema logico è lo stesso: abbiamo da un lato una entità dalla conoscenza completa su una determinata esperienza, ma che non l'ha mai dovuta vivere, e dall'altro una entità dalla conoscenza parziale, ma che ha vissuto emotivamente, fino alle budella, la stessa esperienza. Chi vince su chi?
Perché se la vostra scelta è la prima, allora stiamo dicendo che sì, l'intelligenza artificiale è pari se non superiore a noi, e dobbiamo iniziare a farci due domande sul concetto di intelligenza umana, perché lo stiamo scorporando dall'esperienza e stiamo dicendo che la prima è sufficiente a generare un essere simile a noi (o superiore, se vi piace iniziare a cagarvi sotto), seppur fatto di fili e lampadine.
Se la vostra scelta è la seconda, allora, indipendentemente dal fatto che abbiate partecipato o no a quel flame, dobbiamo tutti a @blackmammaaa delle scuse, e buonanotte all'AI.
13 notes · View notes
veritanascoste · 4 months
Text
Trump e le sue belle parole....
Già, da un bel pezzo ormai,non mi faccio più incantare perché con molta fatica sono arrivata a strappare quel fastidioso velo che mi impediva la visuale di tutto l'altarino ricamato per poter continuare ad ingannare ❗
Per poter carpire le sue mosse sono stata dietro notte e giorno... finché ho avuto tutte le risposte che cercavo❗
Vi propongono illusioni perche' la Matrix lo è, per uscire devi necessariamente impedire di farti strumentalizzare e distruggere il programma nel tuo cervello ❗
Perché ci chiamano il gregge ❓
Perché loro sono i pastori,i mandriani ❗
Non ce n'è uno che si salva perché sono sotto il controllo di coloro che operano da dietro le quinte. Se vengono scoperti, il loro gioco finisce ❗
Questi strumenti che loro usano ( governanti, politici, mondo dello spettacolo, giornalisti, ect ..) sono vittime . È come se avessero un pannello di controllo... sono chiusi in un loop. Sono solo marionette che eseguono ordini❗ Sono convinti di servire il bene perché hanno uno schema ben preciso ❗ Per far comprendere meglio, sono due le fazioni che si contendono il bottino❗Una ci vuole sostituire con macchine, e per tanto mirano a distruggere l'anima. L'altra vuole continuare a controllarci attraverso la decimazione perenne,costante come hanno sempre fatto❗Questa è la loro guerra e usano noi per ottenerla . Attraverso i nostri consensi ,loro vincono o perdono❗
Come fare, NOI..a vincere ❓
Non dando consenso a nessuno ,riconoscendo entrambi colpevoli di genocidio per ordine alieno❗
Poiché nessuno è disposto a mettersi contro i " padri creatori genetisti psicopatici ossessionati dalle sperimentazioni genetiche"...la salvezza sarà individuale❗ A mio avviso,in base al mio sentire,ai miei studi e alla spiritualità raggiunta,tra pochi anni,il pianeta subirà un collasso : nuovi cieli e nuova terra❗Sostenere questo mi porta in automatico a mettermi in una posizione di qualcuno che terrorizza.
Sono realista, è diverso. Offro anche la soluzione ma solo i più svegli hanno compreso come ottenerla.
Divulgano senza paura che i demoni che la chiesa menziona non sono altro che civiltà tecnologicamente avanzate che scesero qui sottoforma di angeli e di capoccioni elohim.. e che in realtà sono nascosti nelle gerarchie ecclesiastiche e politiche attraverso la loro discendenza❗
Tutto dipende dal numero di terrestri che hanno capito la Matrix..
Non potranno portare a termine i loro piani,ne di una fazione e ne dell'altra se cresce la consapevolezza ❗ Si stanno esponendo a vicenda per portare i terrestri a dare i consensi. La gente non capisce " consenso"cosa significa in realtà perché se davvero lo avesse compreso non sminuirebbe ogni parola.
La nostra è una umanità primitiva,e questo significa essere sotto il loro giogo.
I nostri nemici sono guerrafondai,pur di non lasciare la terra ai terrestri,vorranno farla esplodere. Hanno già tentato tante volte ma sono stati ammoniti da entità più antiche che proteggono la terra da un ipotetico scoppio nucleare. Vi ricordate quanto cibo e DNA c'era nei sotterranei ❓Bene, lo fanno ad ogni reset ❗
Non è fantascienza ma solo verità ❗
Codice Genesi
https://t.me/httpR2aVkMTA0
3 notes · View notes
bonny-sibillina · 6 months
Text
Tumblr media
Quando mi tratti male mi stai demolendo, non potrai mai capire il dolore che mi stai facendo, non mi capirai mai e mai lo farai... più fai così più mi allontani da te, più mi fai sentire male, come un pugnale infilato nel cuore che si spezza. Mi sento a pezzi, mi sento sfinita, mi sento esausta, nessuno che mi capisce, tutti capaci di giudicare e basta, perchè voi no, voi no provate quello che provo io... mi sento demolita, mi sento a pezzi, mi sento come un vaso rotto, impossibile da riparare... mi sento come se la vita non facesse altro che prendermi a schiaffi e che volesse vedermi cadere a terra solo per calpestarmi, le mie lacrime che bagnano il mio viso solo io sò di cosa sono fatte, di dolore, di rabbia, di frustrazione, di delusione, di amarezza, di sapere di non star facendo la cosa giusta, nessuno che mi ascolta, mi sento come una farfalla con un ala spezzata, inutile piangere, nessuno sarà in grado di asciugarmi le lacrime, perchè a nessuno gli importa di me e sarà così per sempre, quindi mi chiedo perché continuare a soffrire? Ne vale veramente la pena o è meglio concluderla e farla finita?....
#sad
2 notes · View notes
ossicodone · 1 year
Text
Che tu possa avere più coraggio di fare quello che sogni da una vita senza preoccuparti di quello che potrebbero dire gli altri. Che tu possa ridere di più, baciare di più, fare lunghe passeggiate, scoprire una canzone nuova, scrivere con carta e penna, ti auguro di respirare a pieni polmoni e ti auguro momenti da toglierti il fiato. Ti auguro di mangiare cibi nuovi, di non avere paura di avere paura, perché secondo me quando non si ha paura allora non si sta facendo qualcosa a cui si tiene davvero. Ti auguro di innamorarti, ma innamorarti forte, quell’amore che ti fa dormire tranquilla, quell’amore che ti fa scorrere via i giorni, ti auguro un concerto, un sorriso da un passante, ti auguro di volerti un po’ più bene, di sentirti meno in colpa, perché spesso davvero non è colpa di nessuno. Ti auguro di incontrare molte persone e di incastrarti con poche, ti auguro di piangere, perché succederà, e ti auguro di pensare di non farcela, e di sorridere quando invece poi vedi che ce la fai. Ti auguro le giornate al mare, le notti in motorino, ti auguro Roma, ti auguro qualcuno sotto casa che ti prenda e ti porti via, ti auguro di non diventare un enorme recipiente di cose non dette, ti auguro i tramonti in due, e la selezione casuale di Spotify che ti capisce in pieno, ti auguro di capire sempre quando ne vale la pena. Ti auguro di dormire da sola senza sentire il vuoto, ti auguro un bacio tra i capelli mentre sei seduta a ridere, di quelli che durano un po’ di più, una stretta di mano, ti auguro di non perdere tempo con le persone sbagliate, di essere sempre sincera, di scrivere una canzone, di ballare tantissimo. Io cercherò di fare lo stesso. Ce lo possiamo promettere a vicenda?
18 notes · View notes