Punto di Rottura.
Vanno via così, immersi nei loro non detti e nei detti per finta.
Vanno via così, come fosse niente, come fossi niente.
Vanno via così, sapendo di spezzarti, fingendo di non farlo.
Vanno via così, in un messaggio improvviso, con una giustificazione improvvisata.
Vanno via così lasciandoti nel giro di qualche ora in un caos di incertezze, domande, dubbi.
Vanno via così e tu resti con un caos di paure, ansie, vuoti.
Il dolore è improvviso e lancinante.
La dipendenza affettiva è forse una delle forme di dipendenza più gravi che esistono, quando non sei tu con la tua dipendenza ma sei tu con la dipendenza che qualcun altro ti crea.
Impotente. Possono andare via in un istante, quando meno sei pronta, quando meno te lo aspetti, quando tutto stava andando così Bene.
Basta un secondo, in un secondo ti frammenti, spezzi, rompi.
Quando sei andato via sono riuscita a sentire ogni piccola parte di me dissolversi minuto dopo minuto.
Ho sentito la carne lacerarsi, la mente dissociarsi.
Riuscivo a sentire sotto la pelle ogni metro che percorrevi nella direzione opposta alla mia.
Eri lontano, eri lontano di carne e di senso, di corpo e di testa.
Qui, l oblio.
Trascorsi giorni interi Senza dire una parola, vuota, spenta, è stato come soffrire di un male cronico.
Nulla dava sollievo.
Nulla dava pace.
Poi, dopo un tempo indefinito arrivò.. arrivai al punto di rottura.
Lì capii che la crisi grave d'astinenza stava passando, lì capii che il processo di distacco stava avvenendo.
Faceva ancora male, ancora tanto male ma ora era sopportabile, gestibile, un po' più umano forse.
Qui decisi che mi sarei ripresa tutto ciò che con un finto sorriso e un falso conforto mi era stato portato via.
Avevo deciso.
Poi,
sei ritornato.
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chilometri che ci dividono
nel treno c'ho la malinconia ma già so che non sarò solo
@sbattaaa ❤️🩹🫶🏻
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È strano come qualche anno fa volessi solo fuggire da questa realtà, non vedere quei volti e non vivere quelle abitudini mentre ora, dopo quasi quattro anni via da quella gente, dalle mie abitudini che ormai non lo sono più e da questo posto io senta quasi una nostalgia invadermi.
Non fraintendetemi, non è la mia vita, ma ogni tanto vorrei avere la spensieratezza che le persone che ho lasciato qui hanno sempre. Da un lato ci sono io: così giovane ma così ambiziosa, pensierosa, in ansia per il mio futuro e che continuo ad oscillare tra un "voglio, posso farcela" e un "ce la farò o non ce la farò mai?"; Poi rivedo quei volti spensierati come per dire "la vita è tutta qui" un po' me ne convinco e un po' li invidio.
Rivivo i momenti in cui ero anch'io come loro, o meglio: nonostante io avessi progetti e sogni, vivevo come loro; in preda all'attimo, al carpe Diem, al 'chi se ne fotte del domani, domani si vedrà'. Perché loro non ne avevano, o forse li avevano ma li hanno lasciati in quei cassetti sperduti, quelli dei sogni e delle speranze.
Io ho sempre odiato i cassetti in disordine, pieni di roba e ho sempre saputo che il mio posto non era qui e attenzione, lo penso ancora, però a volte ritornare un po' spensierati fa bene, ti toglie quel peso che preme sempre sullo stomaco e nella mente.
In questi momenti mi manca la me di un tempo, seduta su un muretto a bere birra e parlare della qualsiasi con i volti familiari, quelli che magari se avessi bisogno di aiuto sarebbero gli ultimi a venirti ad aiutare, ma sicuramente li ritroveresti seduti su quel muretto a bere la solita birra oppure a giocare a carte. Sono quelle cose che l'universo non cambia mai, a cui non riserva mai colpi di scena.
E magari un giorno tornerò su quel muretto, un po' più grande e con i miei sogni realizzati e avremo nuove cose di cui parlare.
-gonetoosoon
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fra me e te ora ci passa un centinaio di chilometri,
ma ti sento in un’altra galassia.
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Ciao, sono di nuovo io.
Cosa c’è di nuovo? Beh, nulla. Tutto sta scorrendo come deve scorrere, però posso confidarti una cosa.
Mai avrei pensato di riscoprirmi innamorata di te.
Di riscoprire i tuoi occhi, il tuo sorriso, i tuoi baci in fronte, le tue mani, le tue carezze, i tuoi abbracci.
Mai avrei pensato di tornare a dormire tra le tue braccia che sanno di casa, di indossare le tue magliette e le tue felpe.
È spontaneo pensare a quanto le scelte condizionino così tanto la vita, a quanti litigi, malumori, debolezze e paure ci hanno portato a vivere due vite distinte e separate.
Eppure le nostre strade sembrano essersi incrociate di nuovo, con una maturità e una consapevolezza diversa. Forse è presto per parlarne, ma anche solo parlare di futuro mi fa pensare a quanto tutto questo sia stato necessario per farci rincontrare.
Quando mi sono innamorata di te eravamo due adolescenti, frequentavamo la scuola, entrambi la prima relazione dell’altro. Mi sono innamorata del tuo carattere così forte, ma che sapevo bene nascondesse qualcosa di più. Mi sono innamorata della tua fermezza, delle tue ambizioni, perfino dei tuoi sogni. Mi sono innamorata del “Manny tuttofare” che c’è in te, sai fare tutto e cerchi di imparare sempre qualcosa di nuovo. Mi sono innamorata della mia voglia di sperimentare e superare le mie paure perché mi davi lo slancio necessario.
Mi sono innamorata di te perché vederti realizzato non ha prezzo per me, perché fai quello che sognavi e ogni tuo traguardo è un po’ come se fosse anche mio.
Mi sono innamorata dei tuoi: “dammi un bacio”, “mi fai le coccole?”, “tieni, mettiti questa”, “ciao piccola”, “per me puoi anche rimanere qui a dormire”, “ci penso io a te”.
Mi innamoro ogni volta che torni da me, che tu sia a 20 minuti da casa o a 1000km di distanza.
Perché abbiamo visto quanto sia facile perdersi, ma ancora più facile tenderti la mano e sentirsela stringere.
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Il riepilogo...
Il riepilogo…
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Fine anno, tempo di…
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Mi sono un attimo fatto prendere dal concetto di facciamo un giro oggi
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