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#Consumi
aitan · 1 year
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Black Friday? No, grazie!
Insieme con la Next Nuova Economia per Tutti gli alunni della mia quinta F stanno realizzando una campagna sul consumo responsabile che punta a stimolare una riflessione sui meccanismi che ci inducono ad acquistare on-line senza fermarci a considerare cosa veramente ci serva e cosa ci sia dietro i prodotti che acquistiamo in modo compulsivo.
Se volete saperne di più, cliccate qua e, se l'idea vi convince, aderite alla nostra campagna.
"Votate con il portafoglio e decidete voi cos'è l'economia."
( Leonardo Becchetti )
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benzinazero · 17 days
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Gli automobilisti che si oppongono ai limiti a 30 sostenendo che aumenterebbero consumi e inquinamento non hanno capito come funziona il motore della loro auto
Da una relazione al convegno ‘Strade sicure per tutti’, Treviso 2024 Fra le varie obiezioni pretestuose ai limiti a 30 nelle zone urbane molto frequentate da pedoni e ciclisti, si sente spesso l’argomentazione per cui a 30 aumenterebbero consumi e inquinamento. Questa argomentazione si basa sul fatto, vero, per cui andando regolarmente a 30 km/h per alcuni km si consuma di più rispetto ad…
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personal-reporter · 26 days
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Sostenibilità e moda: come l'industria sta cambiando
L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo. Secondo il Programma Ambientale delle Nazioni Unite, la produzione di tessili genera il 20% delle acque reflue globali e il 10% delle emissioni di carbonio. Inoltre, l’industria è responsabile del 35% delle microplastiche rilasciate nell’ambiente. Continue reading Sostenibilità e moda: come l’industria sta cambiando
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italianiaberlino · 2 months
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Numero della settimana
il 49% dei farmaci fitoterapici venduti in Germania è destinato alla cura della tosse e del raffreddore. Al secondo posto (8,3%) si trovano i preparati per lo stomaco. Fonte: “Markt für Phytopharmaka”, BPI
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emanuelebottiroli · 3 months
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Dati 2023 vino italiano, consumi in calo dell’8% dal 2019, resistono i vini DOP. In picchiata comuni e rossi, su gli spumanti
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Tornano di poco sotto quota di 1 miliardo le bottiglie di vino vendute nei negozi e nella grande distribuzione italiana nel 2023, il 3,1% in meno rispetto all’anno precedente per un valore complessivo di poco più di 3 miliardi di euro. Lo rileva l’Osservatorio Uiv-ISMEA su base Ismea-Nielsen-IQ in relazione alle vendite di vino in Gdo e retail a tutto il 2023. Un anno complicato, secondo l’Osservatorio, che se da un lato ha amplificato le nuove tendenze al consumo post-Covid, dall’altro ha determinato più di una sofferenza per un comparto ancora alle prese con rincari generalizzati non ancora assorbiti e ben oltre la timida crescita registrata in valore (+2,6%). I vini fermi fissano i volumi a -3,6% (con i rossi a -4,9%) e registrano l’11° trimestre consecutivo con il segno meno. Gli spumanti, pur con un azzeramento della crescita dei prezzi nell’ultimo trimestre, rimangono in linea di galleggiamento rispetto ai volumi venduti nell’anno precedente, ma solo grazie ai “low cost” Charmat non Prosecco (+7,1%), senza i quali la tipologia virerebbe in negativo di 2 punti. In generale – evidenzia l’Osservatorio Uiv-ISMEA – l’evoluzione dei consumi di vino da parte degli italiani dal 2019 a oggi è stata significativa e riflette fattori solo in parte specchio dalla congiuntura. Spesso, infatti, cambiamenti così netti e solo in apparenza repentini sono dettati da modifiche strutturali di una domanda mai così fluida in tema di consumi beverage. Tra questi: CONSUMI IN CALO, MA PIÙ SELETTIVI Rispetto a 5 anni fa, e dopo le impennate degli anni Covid, tra gli scaffali il calo dei consumi sfiora l’8%, l’equivalente di 100 milioni di bottiglie in buona parte a base di vini fermi (-11%) e liquorosi (-19%). I Dop, con un -2%, sono la categoria che di gran lunga cede meno, con bianchi (+3%) e rosati (+17%) che segnano luce verde. Fanno molto peggio gli Igt (-13%) ma soprattutto i vini comuni, picchiata a -17% e l’equivalente di 64 milioni di bottiglie in meno. TENDENZA SPUMANTI Da una parte i vini fermi che scendono di 11 punti, dall’altra gli spumanti che in un lustro guadagnano quasi il 19%, oggi a 139 milioni di bottiglie vendute. Merito del mondo Prosecco, che nel periodo sale del 30%, ma anche degli Charmat non Prosecco, a +42% grazie a un’ascesa vertiginosa in particolare nell’ultimo biennio in cui anche il minor potere di acquisto ha giocato un ruolo importante. Una tendenza, quella delle bollicine italiane, che da tempo si riflette anche nelle esportazioni, con la tipologia che ha visto triplicare le proprie quote di mercato negli ultimi 10 anni. Lo stesso non si può dire per lo champagne, le cui vendite nel periodo sono scese del 38%. SOS ROSSI Premesso che l’alta gamma dei rossi è di gran lunga maggiormente presente presso i canali horeca, dove certe denominazioni o prodotti sono diventati ormai intramontabili, è innegabile che – in generale – la tipologia simbolo del vino tricolore sia la più in difficoltà nei consumi casalinghi con una discesa, sempre più ripida negli ultimi anni, del 15%. I rossi cedono il 6% – quasi 3 volte più della media – tra i consumi di prodotti a denominazione, il 19% tra gli Igt, ma il record (negativo) si registra tra i vini comuni, con un -22%. Poche le grandi Dop e Igt che tengono (Dop Montepulciano d’Abruzzo a -2%, Chianti a -3, Rubicone Igt nella tipologia Sangiovese a +7%), tanti i cali in doppia cifra, e spesso oltre il 20% per vini a marchio come la famiglia dei Lambruschi, i pugliesi (Salento Igt, Puglia Igt), i siciliani con Nero d’Avola Dop e Terre Siciliane Igt), il Cannonau della Sardegna, i piemontesi (Barbera e Dolcetto Doc), i veneti (Igt Cabernet e Merlot), i lombardi, con le Doc Oltrepò Pavese Barbera e Bonarda E-COMMERCE SULL’OTTOVOLANTE I lockdown hanno contribuito a far lievitare gli ordini dell’e-commerce, canale storicamente ostico per gli italiani. Oggi gli acquisti online valgono il triplo rispetto al 2019, ma da 2 anni a questa parte gli ordini si sono progressivamente sgonfiati, fino a perdere il 21% sul picco del 2021. Un calo fisiologico per un canale sull’ottovolante che pure ha attuato un significativo ribasso dei listini. Chi ordina online lo fa ricercando ancora di più la qualità – il prezzo medio al litro è superiore del 61% rispetto agli acquisti in corsia –, compra più Dop e Igt (il 75% del totale acquisti dei vini fermi) ma soprattutto ordina più spumanti, che online incidono per il 22% degli acquisti, contro una media complessiva al 13%. Una nicchia – quella dell’e-commerce di vino – che rappresenta appena l’1,5% del totale acquisti in Gdo e retail, su cui molti player fanno affidamento per il futuro. Read the full article
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Costo della vita: le città umbre fra le prime a soffrire dell'inflazione in crescita Gli ultimi mesi del 2023 hanno visto un lieve calo dell’inflazione ma l'intero anno è stato comunque caratterizzato da un aumento dei prezzi, con un i...
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economiaconamalia · 6 months
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I consumi rallentano e l’economia trema…
Ottime notizie sul fronte dei prezzi: gli indicatori pubblicati questa settimana delle principali nazioni europee mostrano un importante rallentamento nella corsa degli indici dei prezzi. Tra queste citiamo laGermania (+4.5% in settembre in riduzione dal 6.1% di agosto) e la Francia (+4.9%). Anche negli Stati Uniti le cose sembrano andare molto bene: indice dei prezzi al consumo al 4.9% e indice…
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manifestocarnivoro · 7 months
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I CONSUMI DI BEEF (E ALTRE PROTEINE ANIMALI) IN ASIA
Secondo i dati OCSE, la carne bovina è la seconda carne rossa più consumata in Asia, con il consumo pro capite più alto in Corea del Sud, seguita dal Vietnam. La FAO ha stimato nel 2020 un consumo pro capite di carne bovina tra Cina, Hong Kong e Taiwan di 22,5 kg, un valore notevolmente superiore a quello di altri Paesi asiatici. L’Asia-Pacifico è la più grande regione del mondo nel settore della ristorazione e, comprensibilmente, uno degli obiettivi di espansione più interessanti per gli operatori internazionali. Tuttavia, la regione è anche molto diversificata e comprende Paesi che variano notevolmente per livello di reddito, maturità del mercato, dati demografici, spesa per la ristorazione e preferenze alimentari. In particolare, le abitudini di consumo di carne, pesce e frutti di mare sono molto diverse da un mercato all'altro, dall’India, dove molti consumatori sono vegetariani, a Hong Kong, che ha il più alto consumo pro capite di carne e frutti di mare del mondo in termini di volume. Inoltre, le abitudini di consu-mo cambiano rapidamente, per cui gli operatori non solo devono adattare le loro strategie in modo specifico alle preferenze di ciascun mercato locale, ma devono an-che essere pronti ad adattarsi rapidamente all’emergere di nuove preferenze (fonte: Euromonitor International; in foto, un piatto dello chef Fabio Falanga).
Fonte: Eurocarni 7/23
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luigiviazzo · 2 years
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Bollette alle stelle, esiste qualche rimedio, consiglio almeno per limitare i danni? Ecco un elenco di nove punti per tentare di risparmiare.
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ifattinews · 2 years
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Rifornimenti: il prezzo sale e il taglio delle accise termina il 20 settembre. Cosa succederà?
Alla stazione di servizio il costo del rifornimento del carburante continua a salire, in special modo per quanto riguarda il prezzo al litro per il diesel. I rincari sono un campanello d’allarme per i consumatori ma anche per tutto il sistema dei consumi, a cominciare dal settore alimentare. E’ chiaro che se il trasporto delle merci costa di più, gli effetti negativi si ripercuoteranno sul prezzo…
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aitan · 1 year
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benzinazero · 1 year
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Marketing automobilistico: pene piccolo, auto veloce [Studio]
‘Pene piccolo? Ho l’auto per te’, dice questo annuncio firmato ‘Joe’s Porsche e premiato sull’One Club Annual del 1993 In cabaret, barzellette, fumetti, cinema comico e persino pubblicità si è spesso fatta l’equazione ‘auto potente = pene piccolo’, ovvero si è spesso suggerito che l’acquisto di una supercar o di un’auto sportiva e aggressiva, soprattutto a partire da una certa età, potesse…
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latinotiktok · 7 months
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I'll bite. How do you know so much about latin hetalia? 🤨🤨🏳️‍🌈
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Costo della vita: le città umbre fra le prime a soffrire dell'inflazione in crescita Gli ultimi mesi del 2023 hanno visto un lieve calo dell’inflazione ma l'intero anno è stato comunque caratterizzato da un aumento dei prezzi, con un i...
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economiaconamalia · 7 months
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Svizzera 2024: salari troppo bassi e prezzi troppo alti
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deathshallbenomore · 2 years
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consultando un periodico del 1983 impazzendo per il modo ASTRALE di fare pubblicità di quei tempi. pazzesca la weltanschauung della prima repubblica
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