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#Peronospora
captaindomy · 9 months
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Utilizzo di zeolitite a chabasite nella coltivazione e difesa della vite
Progetto: ZeovitCollaborazione: Zeolite-italia, il particolare il responsabile Antonio Olivieri Test: Valutazione di zeolitite granulare (10 e 20% miscelata in substrato) e zeolitite micronizzata (1 e 2 Kg ogni 100 litri di acqua ogni 10 gg) nella coltivazione e difesa della vite Vite utilizzata: Moscato giallo e Passerina Parametri analizzati: sviluppo vegetativo e radicale, area fogliare,…
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zygittlht1x · 1 year
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Mamada pete madura corrida en su boca Fucked up on meth Anime school girl cosplay Boy friend fuck girlfriend Puta Venezolana Prepara el Culito para un gran Sexo Anal casero machala puerto bolivar sexo gay en argentina Petite sub Nikki Bell gagging on huge maledom cock BAJO FALDAS COLEGIALA Raunchy cock sucking experience with sexy chicks
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mezzopieno-news · 2 months
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ARRIVA IL ROBOT CHE ELIMINA I PESTICIDI NELLE VIGNE
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Si chiama ICARO X4 il rover elettrico sviluppato dalla start-up trevigiana Free Green Nature allo scopo di ridurre l’utilizzo di pesticidi in agricoltura. Il robot a guida autonoma contrasta funghi e microrganismi presenti sui vigneti mediante l’uso di radiazioni Uv-c, prevenendo malattie come la peronospora, l’oidio e la botrite. Le radiazioni emesse hanno una lunghezza d’onda tale da attraversare la parete cellulare dei più comuni patogeni causandone così l’inattivazione e stimolando, al contempo, le difese immunitarie della vite.
Ad azionare il rover provvede un laboratorio ambientale installato su un palo che analizza tramite speciali sensori fattori come: velocità del vento, temperatura, umidità e punto di rugiada. Un algoritmo analizza i dati raccolti e, al verificarsi delle condizioni per una possibile infezione, invia un segnale radio di attivazione al robot per stabilire velocità di navigazione, potenza di emissione e frequenza dei passaggi; fattori chiave per la tempestività del trattamento poiché le radiazioni, a differenza dei normali pesticidi chimici, non permangono a lungo sulle foglie. ICARO X4 può coprire, a seconda delle condizioni del terreno, fino a 15 ettari di vigneto con un’autonomia di 72 ore ed è frutto di oltre 30 anni di sperimentazioni del suo inventore, Valter Mazzarolo, che dal 1992 ha iniziato a testare le potenzialità dei raggi ultravioletti in agricoltura. La start-up con sede nel piccolo comune di Colle Umberto, in provincia di Treviso, sta sperimentando l’uso del rover in altre colture, come i meleti dell’Alto Adige.
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Fonte: Free Green Nature; foto di Maschio Gaspardo
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venetianeli · 2 years
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...Stai finendo con l'orticello, le vigne hanno i bei fiorellini salvati dalla peronospora e... Niente, ti arriva il tempestone notturno che ti mette a posto. 😒
• Venetianeli
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riviereloup · 3 months
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Heterokonta, el reino naranja
Los heterocontos o estramenopilos (Stramenopiles) son uno de los grupos con mayor diversidad de especies. Podemos encontrar tanto organismos unicelulares como pluricelulares abarcando varios nichos. Una característica de la mayoría de las especies de este grupo en al menos alguna de las etapas de sus ciclos vitales es la presencia de dos flagelos diferenciados, uno con mastigonemas (proyecciones similares a cerdas de cepillos) y otro liso y menos desarrollado.
Dentro de los Heterocontos podemos encontrar organismos autótrofos unicelulares como son las diatomeas (Bacillariophyceae), las cuales pueden encontrarse flotando sobre la columna de agua (planctónicos) o en el lecho de los cuerpos de agua (bentónicos) y pluricelulares como feofíceas (Phaeophyceae) llamadas comúnmente algas pardas. Algunas de ellas, tales como Laminaria sp. se encuentran sujetas al sustrato, un caso similar pasa con Macrocystis sp., con la única diferencia de que esta cuenta con neumatocistos en la base de sus láminas, estas estructuras le ayudan con la flotabilidad, manteniéndola erguida. Ambas especies conforman los denominados bosque de kelp. Por otra parte, algunas especies de feofíceas como el sargazo (Sargassum sp) se encuentran flotando libremente gracias a los neumatocistos con los que cuenta.
Una característica muy llamativa que presentan los heterocontos autótrofos es la presencia de clorofila a y c,la cual se cree que es producto de la fagocitación y endosimbiosis de los cloroplastos de las algas rojas en algún momento de su historia evolutiva.
Por otro lado, podemos encontrar organismos heterótrofos como los Opalinos (Opalinata) donde encontramos a Protoopalina, los cuales son comensales dentro de los intestinos de algunos organismos como anfibios o reptiles y también organismos saprofitos y parásitos como son los Oomicetos (Oomycetes), organismos morfológica y ecológicamente similares a los hongos pero que no guardan ninguna relación con ellos, como es el caso de Peronospora sp.
La reproducción en estas especies puede ser tanto asexual como sexual y en el caso de las feociceas se presenta la alternancia de generaciones, es decir, que las formas haploides y diploides son pluricelulares y de vida libre.
Referencias citadas
Álvarez, A. R. (2006). Los protozoos. Características generales y su rol como agentes patógenos. Ciencia Veterinaria Vol. 8, Nº 1. pp 62-71. Los protozoos: características generales y su rol como agentes patógenos | Ciencia Veterinaria (unlpam.edu.ar)
Derelle R, López-García P, Timpano H, Moreira D. A Phylogenomic Framework to Study the Diversity and Evolution of Stramenopiles (=Heterokonts). Mol Biol Evol. 2016 Nov;33(11):2890-2898. doi: 10.1093/molbev/msw168. Epub 2016 Aug 10. PMID: 27512113; PMCID: PMC5482393. A phylogenomic framework to study the diversity and evolution of stramenopiles (=heterokonts) - PMC (nih.gov)
Cavalier-Smith T. Kingdom Chromista and its eight phyla: a new synthesis emphasising periplastid protein targeting, cytoskeletal and periplastid evolution, and ancient divergences. Protoplasma. 2018 Jan;255(1):297-357. doi: 10.1007/s00709-017-1147-3. Epub 2017 Sep 5. PMID: 28875267; PMCID: PMC5756292. Kingdom Chromista and its eight phyla: a new synthesis emphasising periplastid protein targeting, cytoskeletal and periplastid evolution, and ancient divergences - PMC (nih.gov)
Atlas of Living Australia. Heterokonta | Atlas of Living Australia (ala.org.au)
Filo Oomycota - Clase Oomycetes. Myco-UAL. Universidad de Almeria. Principales grupos fúngicos - Oomycota (ual.es)
Okolodkov, Y. B. y Huerta-Quintanilla, D. A.(2018). Diatomeas bentónicas marinas. Materia, Ciencia y Nanociencia 1:2. pp. 13-18
A2-Diatomeas-bentonicas-marinas1.pdf (uv.mx)
Wehr, J. D. (2015). Brown algae. In Freshwater Algae of North America (pp. 851-871). Academic Press. 10.1016/B978-012741550-5/50023-4. (12) (PDF) Brown Algae (researchgate.net)
“Ciclos de vida sexual. Tipos de ciclos de vida sexual: diploide dominante, haploide dominante y alternancia de generaciones”. Khan Academy, accedido 01.31.2024. Ciclos de vida sexual (artículo) | Meiosis | Khan Academy
Nabors, M. W. (2006). Introducción a la botánica (P. González-Barreda), Pearson (Obra original publicada en 2004).
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umbriajournal · 7 months
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Aumento degli Aiuti per la Peronospora, dice Lollobrigida
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cloudwine9 · 8 months
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Vendemmia, Consorzio Vino Chianti: “Calo di produzione in media del 20%, ma qualità resta buona”
Vendemmia, Consorzio Vino Chianti: “Calo di produzione in media del 20%, ma qualità resta buona”Il presidente Busi: “Imprese tartassate dall’aumento dei costi di energia e materie prime. In alcune aziende danno produttivo che sfiora il 40% a causa della Peronospora” Firenze, 6 settembre 2023 – “Nella vendemmia 2023 si registra in media un calo di produzione tra del 20% per il vino Chianti, con…
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stranotizie · 9 months
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Le prime previsioni dei produttori Un susseguirsi di condizioni climatiche estreme, dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio, e poi gli incendi e la presenza di attacchi fungini, tra cui la peronospora della vite, mettono a dura prova la vendemmia in Sicilia, che quest'anno si prospetta come una delle più difficili. Tuttavia, la condizione e la qualità delle uve nell'Isola non sembra essere compromessa e, grazie al ritorno delle temperature più fresche, il calo iniziale, stimato fino al 40% in alcune zone, potrebbe essere inferiore, intorno al 35%. Iniziata con dieci giorni di ritardo rispetto al 2022, a partire dalla Sicilia Occidentale, con la raccolta della base spumante, per poi proseguire con le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc, seguite dai vitigni autoctoni. A chiudere quella che è la più lunga vendemmia d'Italia, durando mediamente oltre cento giorni, saranno i produttori dell’Etna, a fine ottobre. “A rendere unica la vendemmia siciliana - commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia - è la varietà degli areali siciliani. Ogni territorio presenta delle condizioni climatiche e dei suoli unici che si traducono nella straordinaria diversità e varietà della produzione vitivinicola siciliana. A pochi giorni dall’inizio della vendemmia, è ancora difficile e prematuro fare stime accurate sulla produzione. Sicuramente la Sicilia dimostra di saper governare, grazie a un'agricoltura e tecniche agronomiche sempre più sostenibili, l’effetto dei cambiamenti climatici puntando sulla qualità e non sulla quantità”. Sebbene sia prematuro fare una stima, i produttori tentano una prima previsione vendemmiale. A cominciare, appunto, dalla Sicilia Occidentale. “Ad oggi la qualità delle uve è ottima, non avendo avuto problemi di oidio né di botrite; a causa del grande caldo abbiamo perso circa il 40% delle uve, anche se essendo tornate temperature più fresche le uve non bruciate stanno iniziando a riprendere vigoria per cui il calo potrebbe complessivamente essere inferiore. Siamo soddisfatti di come abbiamo gestito il problema peronospora, avendolo fatto preventivamente grazie all’ausilio di capannine meteo che hanno la capacità di indicare elettronicamente la probabilità della malattia, evitando danni irreparabili”, afferma Filippo Buttafuoco, tecnico viticolo di Cantine Settesoli.Nell’areale viticolo di Regaleali, in provincia di Palermo, i mesi di marzo e aprile, tendenzialmente asciutti e freddi, hanno determinato un ritardo nel germogliamento generale di circa 10 giorni. “Questo ritardo ha contribuito a rendere più gestibile il successivo periodo molto piovoso ma tendenzialmente freddo, e reso la pressione delle patologie della vite, quali la peronospora, meno invasiva", commentano Lorenza Scianna e Laura Orsi, enologhe di Tasca d’Almerita. "Attualmente le vigne presentano una chioma adeguata, sono sane e si registra una diminuzione delle temperature medie cha lascia presagire una buona maturazione delle uve a partire dall’invaiatura di Pinot nero e Chardonnay che sta avvenendo in questi giorni. Riguardo alle quantità, anche la tenuta di Sallier, a Camporeale, dovrebbe rispettare le medie storiche aziendali ma è ancora presto per cantare vittoria. La buona copertura vegetativa protegge l’uva da eventuali bruciature e aiuta a conservare aromi e freschezza. Infine, a Mozia, l’isola è poco influenzata dalle condizioni climatiche della terra ferma, l’alberello dovrebbe maturare subito dopo Ferragosto con quantità che rientrano nelle medie storiche di Mozia e con uve sane e croccanti”, continuano Lorenza Scianna e Laura Orsi.Spostandosi a Nord-Est, manca ancora qualche mese all’arrivo della vendemmia sull’Etna, dove fino a fine giugno si sono registrate basse temperature e piogge continue, tali da rendere difficili gli interventi in vigna, seguite dal caldo estremo di fine luglio con ridotte escursioni termiche tra giorno e notte e vento caldo. “Grazie alle sabbie vulcaniche molto drenanti, alle altitudini importanti e ventilazione costante, non c’è stata presenza di peronospora e, nonostante i picchi di temperature alte, le piante si mantengono bene”, sottolinea Maria Carella, enologa di Cantine Nicosia, sul versante Sud-Est di Trecastagni, Zafferana e Santa Venerina.Sul versante Nord dell’Etna, Patricia Toth, enologa di Planeta, conferma che “la peronospora è sotto controllo grazie all’arrivo del caldo e delle alte temperature". "Nelle zone alte, intorno a 900 metri, abbiamo delle uve stupende grazie alla diversa ventilazione di queste zone e anche alla struttura dei suoli. A Capo Milazzo, siamo nel Nord-Est dell’Isola, i venti che tante volte possono diventare una sfida quest'anno hanno trovato pace, l'allegagione e anche il controllo degli insetti alla data odierna sta procedendo bene”, aggiunge Patricia Toth.Da Sud-Est arriva la testimonianza, per la sua azienda, di Arianna Occhipinti: "La vendemmia 2023 sarà una delle più difficili degli ultimi tempi. Quest’anno, caldo torrido di questi giorni a parte, abbiamo avuto piogge torrenziali e forti raffiche ventose nei mesi di maggio e giugno, importanti per la fioritura delle nostre uve, condizioni climatiche che hanno messo in ginocchio il duro lavoro che ogni giorno con la mia squadra portiamo avanti". "L’arrivo consistente della peronospora - prosegue - ha causato danni considerevoli per il 30-35% circa della nostra futura produzione; i trattamenti di zolfo e rame, unici trattamenti che facciamo in vigna, in concentrazione maggiore, non sono bastati a contenere il problema. Avremo sicuramente una raccolta inferiore rispetto la vendemmia 2022. Questo non vuol dire però che la qualità delle uve sarà messa in discussione, anzi, possibilmente avremo meno quantità ma una maggiore qualità”.“A Vittoria - dice ancora Patricia Toth di Planeta - è importante sottolineare la posizione e il suolo dei vigneti. Ci troviamo sul pendio con un puro strato superiore sabbioso, che affaccia il mare, sopra Marina di Acate, dove appunto la sabbia e il movimento d'aria non hanno dato spazio a un’umidità costante. Prevediamo buone produzioni come sul Nero d’Avola anche sul Frappato, tenendo sotto osservazione stretta i vigneti per controllare la presenza delle cocciniglie e cicaline. A Noto, come generalmente in tutta l'isola, ad oggi consideriamo circa una settimana o anche 10 giorni di ritardo nelle fasi fenologiche, con uve sane e davvero promettenti”, conclude Patricia Toth. Fonte
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nardonews24 · 9 months
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PERONOSPORA DELLA VITE, ECCO COME SEGNALARE I DANNI
Il comparto vitivinicolo della Puglia sotto la minaccia della peronospora. La produzione di uva da vino per l’annata 2023 è seriamente compromessa dal fungo che, com’è noto, attacca le foglie e i grappoli della vite. Anche sui raccolti nel territorio neretino ci sono evidenti ripercussioni del fenomeno e per questo l’amministrazione comunale sta attivando le procedure presso la Regione Puglia per…
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belle-et-inspirante · 2 years
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Sensibilità e Resistenze della Vite
Sensibilità e Resistenze della Vite
La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva.
Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna.
Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura.
Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir.
L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali.
Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali.
La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi:
Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche.
Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, causando la formazione di muffe e la marciume dei chicchi. Anche in questo caso, la sensibilità della vite varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Fillossera: è un parassita che attacca le radici della vite, causando la morte delle piante. Alcune varietà di vite sono più resistenti alla fillossera rispetto ad altre.
Mosca dell’uva: è un insetto che può attaccare i grappoli della vite, deponendo le uova all’interno dei chicchi. La sensibilità della vite alla mosca dell’uva dipende dalla varietà e dalle condizioni ambientali.
Gelate: la vite è una pianta che teme molto le gelate primaverili, che possono danneggiare i germogli e i fiori. Alcune varietà di vite sono più resistenti alle gelate rispetto ad altre.
Siccità: la vite è una pianta che ha bisogno di una certa quantità di acqua per crescere e produrre frutti. Tuttavia, alcune varietà sono più resistenti alla siccità rispetto ad altre.
In generale, la sensibilità e la resistenza della vite dipendono dalle caratteristiche genetiche della pianta, dalle condizioni ambientali e dalle pratiche colturali adottate dal viticoltore. Per questo motivo, è importante scegliere le varietà più adatte al proprio terreno e al proprio clima, adottare tecniche di coltivazione sostenibili e intervenire tempestivamente in caso di malattie o parassiti.
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/sensibilita-e-resistenze-della-vite/
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mantruffles · 2 years
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Sensibilità e Resistenze della Vite
Sensibilità e Resistenze della Vite
La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva.
Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna.
Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura.
Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir.
L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali.
Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali.
La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi:
Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche.
Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, causando la formazione di muffe e la marciume dei chicchi. Anche in questo caso, la sensibilità della vite varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Fillossera: è un parassita che attacca le radici della vite, causando la morte delle piante. Alcune varietà di vite sono più resistenti alla fillossera rispetto ad altre.
Mosca dell’uva: è un insetto che può attaccare i grappoli della vite, deponendo le uova all’interno dei chicchi. La sensibilità della vite alla mosca dell’uva dipende dalla varietà e dalle condizioni ambientali.
Gelate: la vite è una pianta che teme molto le gelate primaverili, che possono danneggiare i germogli e i fiori. Alcune varietà di vite sono più resistenti alle gelate rispetto ad altre.
Siccità: la vite è una pianta che ha bisogno di una certa quantità di acqua per crescere e produrre frutti. Tuttavia, alcune varietà sono più resistenti alla siccità rispetto ad altre.
In generale, la sensibilità e la resistenza della vite dipendono dalle caratteristiche genetiche della pianta, dalle condizioni ambientali e dalle pratiche colturali adottate dal viticoltore. Per questo motivo, è importante scegliere le varietà più adatte al proprio terreno e al proprio clima, adottare tecniche di coltivazione sostenibili e intervenire tempestivamente in caso di malattie o parassiti.
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blissful-moontrip · 2 years
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Sensibilità e Resistenze della Vite
Sensibilità e Resistenze della Vite
La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva.
Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna.
Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura.
Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir.
L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali.
Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali.
La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi:
Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche.
Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, causando la formazione di muffe e la marciume dei chicchi. Anche in questo caso, la sensibilità della vite varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Fillossera: è un parassita che attacca le radici della vite, causando la morte delle piante. Alcune varietà di vite sono più resistenti alla fillossera rispetto ad altre.
Mosca dell’uva: è un insetto che può attaccare i grappoli della vite, deponendo le uova all’interno dei chicchi. La sensibilità della vite alla mosca dell’uva dipende dalla varietà e dalle condizioni ambientali.
Gelate: la vite è una pianta che teme molto le gelate primaverili, che possono danneggiare i germogli e i fiori. Alcune varietà di vite sono più resistenti alle gelate rispetto ad altre.
Siccità: la vite è una pianta che ha bisogno di una certa quantità di acqua per crescere e produrre frutti. Tuttavia, alcune varietà sono più resistenti alla siccità rispetto ad altre.
In generale, la sensibilità e la resistenza della vite dipendono dalle caratteristiche genetiche della pianta, dalle condizioni ambientali e dalle pratiche colturali adottate dal viticoltore. Per questo motivo, è importante scegliere le varietà più adatte al proprio terreno e al proprio clima, adottare tecniche di coltivazione sostenibili e intervenire tempestivamente in caso di malattie o parassiti.
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danni-phantom · 2 years
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Sensibilità e Resistenze della Vite
Sensibilità e Resistenze della Vite
La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva. Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna. Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura. Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir. L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali. Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali. La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi: Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali. Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche. Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, … Leggi tutto
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captainvegas · 2 years
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Sensibilità e Resistenze della Vite
Sensibilità e Resistenze della Vite
La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva.
Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna.
Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura.
Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir.
L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali.
Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali.
La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi:
Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche.
Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, causando la formazione di muffe e la marciume dei chicchi. Anche in questo caso, la sensibilità della vite varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali.
Fillossera: è un parassita che attacca le radici della vite, causando la morte delle piante. Alcune varietà di vite sono più resistenti alla fillossera rispetto ad altre.
Mosca dell’uva: è un insetto che può attaccare i grappoli della vite, deponendo le uova all’interno dei chicchi. La sensibilità della vite alla mosca dell’uva dipende dalla varietà e dalle condizioni ambientali.
Gelate: la vite è una pianta che teme molto le gelate primaverili, che possono danneggiare i germogli e i fiori. Alcune varietà di vite sono più resistenti alle gelate rispetto ad altre.
Siccità: la vite è una pianta che ha bisogno di una certa quantità di acqua per crescere e produrre frutti. Tuttavia, alcune varietà sono più resistenti alla siccità rispetto ad altre.
In generale, la sensibilità e la resistenza della vite dipendono dalle caratteristiche genetiche della pianta, dalle condizioni ambientali e dalle pratiche colturali adottate dal viticoltore. Per questo motivo, è importante scegliere le varietà più adatte al proprio terreno e al proprio clima, adottare tecniche di coltivazione sostenibili e intervenire tempestivamente in caso di malattie o parassiti.
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laughing-at-nothing · 2 years
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La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva. Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna. Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura. Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir. L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali. Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali. La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi: Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali. Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche. Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, … Leggi tutto
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mimwashere · 2 years
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La vite è una pianta molto sensibile alle malattie e alle condizioni climatiche avverse. Ciò la rende vulnerabile a numerose patologie fungine e batteriche, che possono compromettere la produzione e la qualità dell’uva. Tuttavia, esistono alcune varietà di vite che si sono dimostrate particolarmente resistenti a determinati patogeni e alle avversità climatiche. Queste varietà vengono definite “resistenti” o “tolleranti” e sono sempre più utilizzate nell’agricoltura vitivinicola moderna. Le principali malattie che colpiscono la vite sono la peronospora (o malattia della muffa), l’oidio (o mal bianco), la botrite (o marciume grigio) e la rogna. La peronospora è causata da un fungo che attacca le foglie, i germogli e i grappoli di uva, provocando la loro caduta prematura. L’oidio è invece causato da un fungo che attacca le foglie e i grappoli, provocando una copertura biancastra sulla superficie delle piante. La botrite è invece causata da un fungo che attacca le uve mature, causando la loro decomposizione. La rogna è invece causata da un batterio che attacca le foglie e i germogli, causando la loro deformazione e la caduta prematura. Le varietà di vite resistenti sono state selezionate per la loro capacità di resistere a queste malattie e di sopportare le condizioni climatiche avverse. Ad esempio, alcune varietà di vite sono resistenti alla peronospora, come il Regent, il Souvignier Gris, il Johanniter, il Muscaris e il Solaris. Altre varietà, come il Bianca, il Cabernet Jura e il Monarch, sono resistenti all’oidio. Inoltre, ci sono varietà resistenti alla botrite, come il Bianca, il Cabernet Blanc e il Riesling Renano, e varietà resistenti alla rogna, come il Chambourcin, il Baco Noir e il Corot Noir. L’utilizzo di varietà di vite resistenti permette di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante, riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura vitivinicola. Inoltre, le varietà resistenti offrono la possibilità di produrre vini di alta qualità in zone in cui le condizioni climatiche avverse renderebbero difficile la coltivazione di varietà tradizionali. Tuttavia, l’utilizzo di varietà resistenti è ancora limitato e spesso scontroso con le normative nazionali e internazionali sulla qualità dei vini, che spesso richiedono l’utilizzo di varietà tradizionali. Ciò limita la diffusione di queste varietà e la loro accettazione da parte dei consumatori, che spesso preferiscono i vini prodotti con le varietà tradizionali. La vite può essere sensibile o resistente a diverse malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse. Di seguito, vediamo alcuni esempi: Oidio: è una malattia fungina che può attaccare la vite in diverse fasi del ciclo vegetativo, causando la formazione di macchie biancastre sulla superficie delle foglie e dei grappoli. La sensibilità della vite all’oidio varia a seconda della varietà e delle condizioni ambientali. Peronospora: è un’altra malattia fungina che può attaccare la vite, soprattutto in primavera e in autunno. Si manifesta con la formazione di macchie gialle sulle foglie e con la caduta dei grappoli. Anche in questo caso, la sensibilità della vite dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche. Botrite: è una malattia causata da un fungo che può attaccare i grappoli della vite, … Leggi tutto
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