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#Statua della Libertà
ross-nekochan · 7 months
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Shocking to most Americans, Tokyo’s small Statue of Liberty has little to do with the U S of A. NYC’s Lady Liberty was given to the city by France way back in 1886, while Tokyo’s own version was temporarily moved from its home at Paris’ Île aux Cygnes to Odaiba in 1998 to commemorate Franco-Japanese ties for a year.
It turned out to be so popular that they decided to erect a new replica on Odaiba in 2000. Combined with the backdrop of the Rainbow Bridge, it has been the ultimate photo spot ever since.
お台場 (Odaiba)、東京
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luca-ercolani · 2 years
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Statua della Libertà vista dall'alto
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(Via: boredpanda.com)
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ilpuntocritico · 2 years
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Barbie Statue of Liberty
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falcemartello · 7 months
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Anche riviste Internazionali autorevoli, preferiscano colpire il lettore con immagini terrorizzanti manipolando la sua ingenuità. Questa è la copertina del numero di settembre della rivista National Geographic nel 2013: "I mari si alzano e cambiano le nostre coste"
L'immagine di una Statua della Libertà semisommersa drammatizza più di ogni altra cosa la gravità dei cambiamenti climatici. Eppure, bastava consultare il mareografo su internet per scoprire che il mare si è alzato dal 1885 di 30cm per secolo.
Un rapido calcolo dimostrerebbe che, a questo ritmo, e ammesso che prosegua così in futuro, ci vorrebbero più di ventimila anni perché l'acqua raggiunga il livello mostrato e minacci la povera Lady Liberty.
Ora, se giornali e TV mistificano in questo modo la realtà quando è sufficiente poco sforzo per verificarne la falsità, come ci manipolano quando la verifica non è così immediata come, ad esempio, sulla pandemia, sulla guerra in Ucraina e su quella in Israele?
Critica Climatica
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giuliavaldi · 1 year
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[1548 | 17 febbraio 1600]
«Giordano Bruno rappresenta la libertà di coscienza che al giorno d’oggi anche la Chiesa cattolica difende come un diritto inalienabile. Quando un Papa con un gesto simbolico percorrerà a piedi la strada che separa il Vaticano da Campo dei Fiori per deporre una rosa ai piedi della statua del filosofo bruciato vivo? Sarebbe un gesto che non significherebbe accettare completamente le idee e la filosofia di Bruno, ma un tributo dovuto a tutti i martiri del libero pensiero che la Chiesa nel suo passato ha perseguitato».
Vito Mancuso
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donaruz · 9 months
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LA RAGAZZA DEL PIRATA.
L’estate è di gran lunga la stagione che mi piace meno. Gli amici del mio quartiere se ne vanno tutti al mare e i compagni di scuola, anche loro vanno al mare. Io ne farei volentieri a meno, cioè, il mare mi piace, ma fa troppo caldo e poi mi rimane il segno bianco degli occhiali sul viso. Ma la cosa che proprio mi fa vergognare di più sono i miei costumi. Ogni anno la mamma me ne compra un paio nuovi, ma sono troppo colorati, mi si nota da tutta la spiaggia, come l’insegna del bar Marilena quando c’è la festa del quartiere. Io invece vorrei essere guardata il meno possibile, perché ogni volta che qualcuno mi vede o mi parla fa sempre quell’espressione come a dire “poverina”, che alla fine non lo dice mai, ma ce l’ha scritto in faccia e si vede benissimo. Come l’insegna del bar Marilena. La mamma dice che quei colori mi illuminano il viso, io vorrei dirle che così mi si nota di più il segno bianco degli occhiali, ma mi limito a sorridere alla meglio e fare di sì con la testa.
Sono Maria e ho sette anni, ma sembro un po’ più piccola dei ragazzini della mia età. La mamma dice che è questione di tempo, che anche sua sorella, la zia Antonella, era bassina ma ora è una stangona. E io le credo, anche se quando lo dice la sua voce si incrina un po’ e lo sguardo è meno croccante. Faccio visite da quando sono nata, un dottore dopo l’altro, come quando sei sul treno e vedi passare le stazioni dal finestrino e ti fermi giusto il tempo per fare pipì e ripartire subito senza che sia cambiato niente e non vedi l’ora di scendere davvero e goderti la vita oltre la stazione.
Pare che io abbia una malattia che chiamano “sindrome” legata a un cromosoma, roba complicata, però io non mi fido mica tanto di questi dottori, perché non mi sembra di essere malata, io sto benissimo. Sì ok, leggo lentamente e sbaglio spesso le parole, ma lo fa anche nonno Michele che ha ottantasette anni e non mi pare che faccia tutte queste visite. Anche se dicono che lui ha il “morbo” e quando lo dicono allargano tutti le braccia rassegnati. Forse lo hanno fatto scendere a forza dal treno in una stazione che non era la sua e ora si guarda intorno in cerca di un passaggio, che forse non arriverà mai.
Alla fine mi rassegno e parto per la spiaggia, anche perché a Livorno se d’estate non vai al mare finisci per passare le giornate dentro casa e come dice nonno Michele mentre cammina dalla cucina alla sala cercando l’uscita della sua stazione, «a stare in casa ti incattivisci». E appena finisce la frase piscia al termosifone convinto che sia la statua della Libertà. Perché dice sempre che «gli americani non capiscono un cazzo», ma non si ricorda il motivo.
Mi piace venire al mare qui, in mezzo a tutta questa gente con nomi importanti. Sembra di stare a Hollywood. La mamma dice che se fossi nata in America avrei fatto sicuramente l’attrice. Magari quando sarò alta come zia Antonella ci farò un pensierino, per il momento cerco di imparare a parlare bene, perché non si è mai vista un’attrice che inciampa sulle parole, traballa, e alla fine si scapicolla.
Ogni giorno alle sedici in punto vado a fare la fila al bar, per prendere un ghiacciolo alla fragola. La mamma dice che con questo caldo c’è bisogno di qualcosa di rinfrescante, e ogni giorno, sempre, cascasse il mondo, mi viene incontro Samuel, il barista. Lui è alto, la barba disegnata bene e i capelli raccolti in una coda. Sembra un pirata con quegli anelli e gli orecchini. Un pirata che profuma di buono. A lui non interessa se sono bassa, se ho il segno degli occhiali, lui non ha l’insegna del Bar Marilena dentro allo sguardo, o se ce l’ha la tiene spenta. Ogni giorno si avvicina, ha un tatuaggio di Che Guevara sul braccio destro e lo stemma del Livorno Calcio su quello sinistro. Io non lo conosco questo signore Che Guevara, ma pare che qui sia amico di tutti. Mi solleva, bacino sul collo e poi mi dice:
«Te oggi sei la mia ragazza, se ti azzardi a farmi le corna ti stacco le braccine, intesi?». Ogni giorno. Cascasse il mondo.
Io non glielo dico che mi piace Iuri di terza F, non vorrei che ci rimanesse male. Però un po’ mi fa piacere essere la ragazza del pirata.
Magari quando sarò alta come zia Antonella mi farò invitare a cena fuori. Perché certe occasioni vanno prese al volo, alla faccia di tutte le sindromi e di tutti i cromosomi.
Francesco Lollerini 🖋
Immagine Flickr
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daniela--anna · 4 months
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Copper is a naturally occurring reddish-brown metal. It was one of the first metals that humans discovered, with evidence of usage dating back as far as 10,000 years ago. This soft, malleable and ductile metal boasts high thermal and electrical conductivity.
Copper turns green due to oxidation, this is commonly referred to as a ‘patina. It can sometimes take several years for the process to occur, as it depends on environmental conditions like temperature, humidity, and the copper’s exposure to air and water.
One of the most iconic examples of copper oxidation is the Statue of Liberty. Originally a shiny, reddish-brown color, the copper skin of the statue began to turn green soon after its installation in 1886.
Science and facts💡
Il rame è un metallo bruno-rossastro presente in natura. È stato uno dei primi metalli scoperti dagli esseri umani, con prove di utilizzo risalenti a millenni anni fa.
Questo metallo morbido, malleabile e duttile vanta un'elevata conduttività termica ed elettrica.
Il rame diventa verde a causa dell'ossidazione, questo fenomeno viene comunemente definito "patina".
A volte possono essere necessari diversi anni affinché il processo avvenga, poiché dipende da condizioni ambientali come temperatura, umidità e esposizione del rame all'aria e all'acqua.
Uno degli esempi più iconici di ossidazione del rame è la Statua della Libertà. Originariamente di colore lucido, bruno-rossastro, la pelle di rame della statua iniziò a diventare verde subito dopo la sua installazione nel 1886.
📚Scienza e fatti💡
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charlievigorous · 2 years
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Il presidente del Messico fa una campagna per smantellare la Statua della Libertà se Assange viene condannato negli Stati Uniti
Il presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) ha dichiarato lunedì (4 luglio) che se Julian Assange viene condannato negli Stati Uniti per il caso WikiLeaks, dovrebbe essere lanciata una campagna per smantellare la Statua della Libertà a New York perché quel paese avrebbe perso la sua identità.
In una conferenza stampa dal Palazzo Nazionale, il presidente federale ha affermato che una condanna contro il giornalista significherebbe la perdita del simbolismo che l'effigie rappresenta e ha ritenuto che i media dovrebbero chiamare una grande concentrazione per chiedere la grazia dell'attivista.
by Messico Daily Post
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dovevonascerequadro · 2 years
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SAINT REMY DE PROVENCE.
Il manicomio di Van Gogh galleggia dentro una luce morbida, e non mette paura. Ci si arriva percorrendo un viale di ulivi e cedri. Il luogo si chiama Saint Paul de Mausole, appena fuori Saint Rémy, ed è un antico monastero diventato ospedale psichiatrico nel 1855: un cartello avverte che funziona ancora, e una freccia sbiadita indica il percorso turistico, per non confonderlo con i passi dei malati. I colori violenti, disperati di Vincent non ci sono. Tutto è come avvolto nel pallore di un sogno. Una statua magra dell’artista, spiritato anche nel bronzo e con un buffo mazzo di girasoli in mano, accoglie il visitatore. Poi si varca la soglia di una piccola, magnifica chiesa spoglia, e da li si passa nel chiostro trapuntato di begonie rosa e contornato da siepi di bosso. Infine, il portone del manicomio che Van Gogh dipinse dall’interno, prigioniero, lasciando filtrare appena la libertà del sole e il fresco remoto di una fontana. Anche la facciata, che in un altro famoso quadro appare inquietante e come soffocata dagli ulivi, vista dal vivo non è che un delicato muro come tanti.
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Ma è con gli occhi di Vincent che bisognerebbe guardare. Qui l’artista arrivò l’8 maggio 1889, dopo essersi amputato l’orecchio ad Arles, e vi restò 53 settimane, nelle quali dipinse 150 tele firmandone solo sette, alcune delle quali capolavori immortali. Gli Iris,  La camera di Vincent ad Arles, L’autoritratto blu,  L’Arlésienne ,  La notte stellata, terribile notte dove la luna è un sole che precipita, il cipresso un coltello nero e gli astri sanguinano.
Dopo aver concluso ( Notte Stellata) nel dicembre 1889, tentò di avvelenarsi inghiottendo colori a tempera e bevendo il cherosene delle lampade. Eppure, Vincent van Gogh non era un pazzo furioso. Qui, al manicomio di Saint Paul, aveva addirittura due stanze, come l’ospite di un albergo. Il fratello Theo pagava la retta e gli inviava il materiale per dipingere, che Van Gogh chiedeva di continuo. «Mandami, ti prego, trentatré tubetti di colore, bianco, rosso lacca, verde smeraldo, arancione, cobalto, malachite, cromo e blu oltremare». Dipingere per resistere, per svelare il mistero del colore assoluto e la crudeltà della natura in apparenza dolce e quieta, in realtà tiranna e indifferente, matrigna come la vide Leopardi. «L’arte è un addestramento alla sopravvivenza» scrive ancora il pittore al fratello Theo. Ora che sono trascorsi 120 anni dalla morte dl Vincent, la città di Saint Rémy allestisce una grande mostra fotografica al Centre d’Art Prèsence: vi si ammirano le copie di tutte le opere provenzali di Van Gogh, ma neppure un originale, perché quelli sono in giro per il mondo. Una beffa, o forse una punizione postuma per i paesani che giudicarono l’olandese solo un povero folle, e usavano le sue tele per tappare i buchi elle fonestre oppure il tiro al bersaglio, quando non le buttavano direttamente nel camino.
Eppure qui in Provenza non si devono cercare tele in cornice ma luoghi, soggetti vivi: come se si potesse entrare nel quadro con braccia e gambe, occhi. Gli ulivi i cipressi le colline di Alpille, naturalmente i girasoli, ma soprattutto la particolarissima densità della luce, il suo spessore fisico, la trasparenza che Van Gogh inseguì trasferendosi nella fredda Parigi.
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Le lettere, forse più delle pennellate di fuoco, rivelano il tormento. «Si tratta di un incidente come un altro, sono assalito da un orrore spaventoso» (9 giugno 1889). «Sto meglio, pur non sapendo se durerà» (19luglio). <<Non ce niente da fare, non ci sono rimedi, o se ce n’è uno, è quello di lavorare con ardore» (3 settembre). «La vita passa così, il tempo non ritorna» (10 settembre). Ormai cammina sull’abisso, dipinge cieli verdi e alberi rossi a onde, una natura barcollante come l’oceano. Cerca intensità e vertigine, ogni pennellata una ferita. I suoi soggetti sono alberi, colline ma di più muri, gabbie di rami come braccia spaventate. Tutto oscilla, deformato. «Bisogna imparare a considerare il dolore senza ripugnanza». Vincent van Gogh usci dal manicomio di Saint Paul de Mausole il 16 maggio 1890. Sul foglio di dimissioni, il dottor Peyron scrisse: guarito. Gli restavano due mesi. Il 29 luglio si sarebbe sparato un colpo di rivoltella al fianco, dopo essersi disteso in una buca di letame. Lasciando la casa di cura, quel pomeriggio di maggio, percorse un’ultima volta il giardino che vedeva oltre le sbarre della sua fnestra. Oggi è come allora: lo rischiara un lago di lavanda, accanto al campo degli iris e dei girasoli. Un uomo sta potando, chino e silenzioso sui rami già quasi secchi. Nulla, non il profumo di rosmarino né le dolci sagome dei cedri in lontananza, far sospettare che questo è l’inferno e che i fiori gettano sangue.
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camfuturosoldi · 29 days
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camOFF
oggi si festeggia la statua della libertà
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rosewood71 · 1 month
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Una delle sette meraviglie del mondo antico: il Colosso di Rodi.
La statua era alta circa 32 metri. Secondo l'opinione di alcuni storici, la struttura era costituita da colonne di pietra con delle putrelle di ferro inserite al suo interno, a cui venivano agganciate le piastre di bronzo del rivestimento esterno. Per costruirla fu usata come impalcatura la torre di assedio abbandonata sul posto da Demetrio.
La costruzione terminò nel 293 a.C., dopo 12 anni. La statua restò in piedi per 67 anni, finché Rodi fu colpita da un terremoto nel 226 a.C., che la fece crollare.
Secondo alcune ricostruzioni tradizionali, il Colosso di Rodi doveva raffigurare il dio Elio con le gambe divaricate e i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki (dove ora sono presenti le due colonne su cui poggiano dei daini in bronzo) ed essere alto al punto da permettere il transito delle navi all'interno del porto; infatti si dice che fungesse anche da faro. Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state chiaramente insufficienti. Le ipotesi più recenti, basate su alcune copie romane marmoree della statua di Elio, ritengono che il colosso di Rodi avesse una corona raggiata e un braccio sollevato, per cui nella postura sarebbe stato simile alla attuale Statua della Libertà.
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New York trema per una manciata di secondi: oscillano i grattacieli e la statua della Libertà
Cronaca di un terremoto di intensità significativa (4.8) in un’area densamente popolata (il New Jersey) e non abituata ai fenomeni sismicisource
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newsnoshonline · 2 months
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Cos'è l'astronave di SpaceX? - Il New York Times Astronave di SpaceX: Starship e il suo impatto futuro Starship, progettato da Elon Musk per SpaceX, mira a trasportare coloni su Marte con una flotta di astronavi. Il sistema, composto da Starship e il booster Super Heavy, sarà il razzo più grande e potente mai realizzato, con 33 motori Raptor. Con i suoi 397 piedi di altezza, Starship supera di 90 piedi la Statua della Libertà. I motori Raptor genereranno 16 milioni di libbre di spinta, rivoluzionando il settore spaziale. Riutilizzabilità e costo dei voli spaziali Starship è progettato per essere completamente riutilizzabile, atterrando come i razzi Falcon 9 di
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bitcoinreportitalia · 3 months
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🐶 “Doge nella vita reale: Un’icona cripto oltre il meme”
💰 Pubblicato da Bitcoin Report Italia, 10/02/2024 💰
🐶 Kabosu, il Doge originale, diventa il simbolo nel mondo delle criptovalute
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🐶 Nell’universo sempre mutevole delle criptovalute, ci sono storie che vanno oltre il semplice trading e le fluttuazioni dei prezzi. La storia di Kabosu, il Doge originale, è una di quelle. Non solo un meme, non solo una criptovaluta, ma una testimonianza di resistenza e impatto sociale, incastonata nel tessuto della comunità cripto.
🐶 Kabosu, il cane dietro il celebre meme del Doge, è più di un’icona Internet. È diventato un simbolo di resistenza, una voce per coloro che cercano di liberarsi dalle catene del sistema finanziario tradizionale. La sua storia, raccontata attraverso anni di alti e bassi, è un richiamo alla capacità di trasformare una semplice immagine in un movimento di cambiamento.
🐶 La sua storia inizia modestamente, salvata dalla soppressione da parte della sua attuale proprietaria, Atsuko Sato. Kabosu è diventata il fulcro di una comunità che ha abbracciato il suo spirito libero e giocoso, trasformandola in una celebrità minore in Giappone e oltre.
🐶 Ma la vera rivoluzione arriva con l’avvento di Dogecoin, la criptovaluta ispirata al meme del Doge. Ciò che era iniziato come uno scherzo, presto si trasforma in un movimento di solidarietà e cambiamento sociale. Dogecoin non è solo una criptovaluta; è un mezzo attraverso il quale la comunità cripto esprime la propria resistenza al sistema finanziario centralizzato.
🐶 La storia di Kabosu è intrecciata con la storia di Dogecoin. Attraverso una serie di eventi, dalla raccolta fondi per la squadra giamaicana di bob alle Olimpiadi di Sochi al finanziamento della Dogecar nella NASCAR, Dogecoin ha dimostrato di essere più di una semplice moneta digitale. È diventato uno strumento per il cambiamento sociale e la beneficenza.
🐶 Ma la storia di Kabosu non si ferma qui. Attraverso iniziative come il frazionamento della sua immagine come NFT e la creazione di DAO basate sul Doge, Kabosu continua a ispirare la comunità cripto. La sua storia è una testimonianza della potenza delle criptovalute nel dare voce alle masse e nel promuovere un futuro più equo e decentralizzato.
🐶 E così, mentre Kabosu invecchia e affronta sfide di salute, la sua eredità vive attraverso una statua in bronzo eretta in suo onore e attraverso le azioni di coloro che continuano a lottare per una maggiore libertà finanziaria.
🐶 Ma la storia di Kabosu non si ferma qui. Mentre lotta contro le sfide della vecchiaia e della salute, Kabosu si prepara per un viaggio verso la Luna. La missione DOGE-1, finanziata interamente in Dogecoin, è il culmine di anni di impegno della comunità cripto. Kabosu, il Doge originale, sarà il primo meme a lasciare il segno sulla Luna, portando con sé un messaggio di speranza e libertà.
🐶 La missione DOGE-1 non è solo un’impresa tecnologica; è un simbolo di ciò che è possibile quando la comunità cripto si unisce per un obiettivo comune. È un segno che le criptovalute non sono solo strumenti finanziari, ma veicoli per il cambiamento sociale e la resistenza.
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circusfans-italia · 4 months
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DAVID COPPERFIELD FARA' SPARIRE LA LUNA
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DAVID COPPERFIELD FARA' SPARIRE LA LUNA David Copperfield ha annunciato il suo progetto di far sparire la luna. Il leggendario illusionista, 67 anni, è apparso al programma americano Today il 27 ottobre, dove ha rivelato il suo prossimo numero di illusionismo: "Farò scomparire la luna", ha detto.
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Il mago più pagato al mondo, che ha un patrimonio netto stimato di 1 miliardo di dollari, ha spiegato che i suoi piani per far scomparire la luna sono in lavorazione da 30 anni. Sebbene possa sembrare un'impresa impossibile, Copperfield ha affermato che è tutto per una buona causa. "Ci sono voluti 30 anni di lavoro, sono letteralmente 30 anni della nostra vita per svilupparlo", ha detto a Today, parlando da Las Vegas. “Esistono diversi metodi per farlo funzionare e sto collaborando con Save the Children, un’organizzazione straordinaria per mostrare al mondo la differenza che una persona può fare”. Ha continuato: “Se una persona può far sparire la luna dal cielo, immagina come insieme possiamo far sparire la povertà, la fame e il pericolo per i nostri figli sulla Terra”. L'impresa è prevista per il mese di febbraio 2024. Non è ancora stato annunciata una data precisa. In passato Copperfield divenne popolare al mondo per alcune trovate di grande effetto quali la sparizione della Statua della Libertà a New York, l'attraversamento della Grande Muraglia Cinese, la levitazione e la sparizione di una Ferrari da 60000 $ (nel 1980), la sparizione di un Lear Jet di 7 tonnellate (nel 1981), il volo sul Grand Canyon, la fuga dalla prigione di Alcatraz (nel 1987), solo per citare i più spettacolari. DAVID COPPERFIELD FARA' SPARIRE LA LUNA Visita le nostre sezioni ALMANACCO DEL FESTIVAL DI MONTE-CARLO  TOURNEE' Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto     Read the full article
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agrpress-blog · 4 months
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Far appassionare i ragazzi/ragazze alla botanica e alle piante in modo originale, piacevole e sorprendente, anche in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. È l’obiettivo di Clorofilla il nuovo programma firmato RaiKids, nato da un’idea di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, disponibile da venerdì 26 gennaio 2024 in boxset su RaiPlay e in onda da domenica 28 gennaio, tutti i giorni alle ore 18.20 su RaiGulp. In un set virtuale, che riproduce di volta in volta prati, boschi e sottoboschi e lidi, l’autrice e conduttrice Alessandra Viola guiderà il pubblico alla scoperta del mondo delle piante. Chi sono questi esseri viventi così diversi da noi, con i quali dividiamo il pianeta e dai quali dipende la nostra vita? Un linguaggio innovativo per un racconto avvincente in cui l’universo vegetale prende vita e diventa protagonista. Fra record, informazioni scientifiche, consigli pratici, leggende e curiosità di ogni tipo, la trasmissione, realizzata in alcuni degli orti botanici più belli d’Italia, vuole sensibilizzare i ragazzi al mondo delle piante, contribuendo a formare una generazione di cittadini più consapevoli e rispettosi dell’ambiente. Con l’ausilio di software, inoltre, ogni puntata è arricchita dalla crescita virtuale di un albero, scelto fra le specie trattate nei contenuti proposti, che permette ai ragazzi di vederlo in momenti vegetativi differenti nelle diverse stagioni e situazione atmosferiche. Nella prima puntata Alessandra Viola affronterà il tema dell’eroismo umano e vegetale partendo dalla forte esperienza di Julia “Butterfly” Hill, accaduta in California nel 1997. Julia, per due anni, ha vissuto “arrampicata” su una sequoia per salvare e proteggere il suo albero e un’intera foresta dalla distruzione. Le piante sono delle vere eroine anche nei record. L’Hyperion, una sequoia sempervirens, cioè sempreverde, è la specie vegetale più alta del mondo. Misura 115 metri, ben più della Statua della Libertà. L’inviato Simone Mitjans sarà invece all’Orto Botanico Simua dell’Università degli studi di Palermo. Insieme al botanico e curatore dell’orto Manlio Speciale, spiegherà perché i bambù hanno l’orologio con la sveglia. Spazio anche alla collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità per un progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, per la creazione di un bosco diffuso, chiamato proprio “Clorofilla”, che rientra nell’ambito della più ampia iniziativa di educazione ambientale dell’Arma “Un albero per il futuro”. Si tratta della messa a dimora di alberi nel proprio spazio verde, per piantarli e poi prendersene cura. Una vera e propria “rivoluzione verde”.
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