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#affannarsi
ragazzoarcano · 9 months
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Col tempo si smette di accanirsi a cercare risposte, di affannarsi, di voler andare altrove. Non è rassegnazione, piuttosto una forma di accettazione attiva: si smette di combattere “contro”. Si risparmiano energie e si pensa di combattere”per”.
— Ada D’Adamo , Come d’aria
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fuoridalcloro · 8 months
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"Col tempo si smette di accanirsi a cercare risposte, di affannarsi, di voler andare altrove. Non è rassegnazione, piuttosto una forma di accettazione attiva: si smette di combattere 'contro'. Si risparmiano energie e si pensa di combattere 'per'."
Ada D’Adamo - Come d’aria
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sciamaria · 4 months
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E' bellissima la sensazione di libertà che si prova quando smetti di correre dietro a chi non ti cerca.
E non lo fai con amarezza, non lo fai con rabbia.
Lo fai perchè hai compreso che affannarsi troppo per farsi riconoscere da qualcuno, non è mai una scelta felice.
Comprendi che i rapporti e le cose vere e giuste non scappano,
ma hanno la forza di esistere da soli...
Ti vengono incontro.
Patrizia Perotti
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nineteeneighty4 · 2 months
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Il mio datore di lavoro che si sente anziano perché non riesce a tenere i ritmi di un tempo con lo sport e i viaggi, e io che sino a un attimo prima - con tutta la delicatezza di questo mondo- avevo pensato che il suo problema riguardasse la mancanza di tatto e sensibilità delle persone , o il loro affannarsi per cose materiali ed effimere.Sogni ad occhi aperti, sfumati nell'istante in cui ho compreso che nell'aver mercificato la propria esistenza ha perso il meglio, ovvero l'emozione non quantificabile che muove qualunque azione priva di interesse.
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pioggiadifarfalle · 1 year
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È così triste tutto questo affannarsi alla ricerca di qualcosa
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lunamagicablu · 15 days
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Chi rischia di morire congelata? Chi guarda fuori in cerca di calore e nutrimento, vive però in un mondo che si disinteressa a quello che lei ha da offrire, nessuno si accorge che sta per morire, che i fiammiferi che la vita ci offre non ci sosterranno a lungo, presto il freddo prenderà di nuovo il sopravvento e allora che si fa per non morire?
1. Non sei la piccola fiammiferaia esci dal ruolo della vittima bisognosa di attenzioni
2. Cerca il tuo fuoco creativo e lascialo bruciare tutto ciò che non ti nutre e ti sostiene
3. Non cercare fuori da te quello di cui hai bisogno, moriresti presto di stenti
4. Togli gli stracci della mendicante e non accontentarti delle briciole di niente
5. Non morire di freddo, piuttosto dai fuoco agli stracci che hai indossato fin'ora e cuciti addosso un vestito da regina.
6. Per ultimo ma non meno importante, accetta il sostegno " dei colpetti d'ala di tutti gli angeli che riesci a trovare"
E tu? Sei pronta a lasciare il ruolo della piccola fiammiferaia? Dove trovi il calore nella tua vita che non ti fa morire congelata? Qual'è la passione che ti scalda da dentro?
* Perdere il fuoco è perdere energia. E' del tutto sbagliato, quando perdiamo il fuoco, affannarsi per rimetterlo insieme. Affannarsi non è la cosa giusta da fare. Sedere e dondolarsi è la cosa da fare. Pazienza, pace e cullare le idee rinnovate.
Emanuela Pacifici cit finale Donne che corrono coi lupi Clarissa Pinkola Estès ******************** Who risks freezing to death? Those who look out in search of warmth and nourishment, however, live in a world that is not interested in what it has to offer, no one realizes that they are about to die, that the matches that life offers us will not sustain us for long, soon the the cold will take over again so what do we do to avoid dying?
1. You are not the little match girl, step away from the role of the victim in need of attention
2. Seek your creative fire and let it burn away everything that does not nourish and sustain you
3. Don't look outside yourself for what you need, you would soon die of starvation
4. Remove the beggar's rags and do not settle for crumbs of anything
5. Don't freeze to death, rather set fire to the rags you've worn so far and sew yourself a queen's dress.
6. Last but not least, accept the support of "wing pats from all the angels you can find"
And you? Are you ready to leave the role of the little match girl? Where do you find warmth in your life that doesn't freeze you to death? What is the passion that warms you from inside?
* To lose focus is to lose energy. It is completely wrong, when we lose our fire, to struggle to put it back together. Rushing is not the right thing to do. Sitting and rocking is the thing to do. Patience, peace and cradling renewed ideas.
Emanuela Pacifici final cit Women who run with the wolves Clarissa Pinkola Estès 
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fridagentileschi · 6 months
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LA LUCE UCCIDERÀ IL 5G
La tecnologia corre veloce...Chi di voi si ricorda il telex? I miei lo avevano ancora installato a casa nel 1988. E un considerevole stock di telex ce li aveva sullo stomaco anche Carlo De Benedetti, il quale, pensò bene di sbolognarli allo Stato, mentre dappertutto ormai si installavano i telefax. Pare che abbia pagato 10 miliardi di tangente per riuscire a far accettare alle Poste la enorme partita di telex che rappresentavano ormai una tecnologia obsoleta. L’Italia della ‘Milano da bere’ funzionava così, ma nessuno se ne accorgeva perché c’èra una Fiat 500 in ogni garage e un pollo su ogni tavola. Funziona ancora così, allora erano i telex obsoleti, come sono stati banchi e mascherine, ma la logica del business non cambia.
E allora da qualche parte c’è la spiegazione di questo affannarsi ad installare le antenne del 5G, pur sapendo che la tecnologia a microonde è già obsoleta ancor prima di installarla.
A cosa serve il 5G? O, piuttosto ‘a chi' serve il 5G?.
Ben presto le trasmissioni utilizzeranno i fasci di luce, che siano solari o al led. Senza cavi, senza radiofrequenze, senza danni fisici o neuronali. La luce sarà l’elemento che condurrà i nostri dati. Non si chiamerà più ‘wifi’ ma ‘lifi’ che sta per ‘ligtfi’. La nostra privacy sarà al sicuro perché la luce non attraversa i muri mentre le radiofrequenze sì. E basterà una lampadina led che emetta una flebile luce per riuscire a trasportare i dati di internet. Il lifi sarà molto più veloce del wifi che conosciamo, molto più veloce del 5G che il signor Colao ha voluto propinarci. L’internet delle cose sarà realizzato, ma nel rispetto della nostra privacy e della nostra salute. La tecnologia lifi è già in uso, sperimentata e collaudata, ma è ovvio che decine di miliardi per progettare il 5G non possono essere buttati via, per cui i padroni del 5G spingono affinché gli Stati comprino una tecnologia ormai obsoleta. Un po’ come i telex della Olivetti.
Allora mi domando: perché nessuno parla del lifi? Il gioco maledetto di chi ci impone il 5G, così come ci ha imposto il Covid19.
Franco C.
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il-gualty1 · 1 year
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… Lascio tracce sparse qua e là, frammenti spesso sconclusionati di una vita , pensieri e parole che forse nessuno potrà capire ma che sono il mio modo di gridare al mondo che vale la pena vivere fino in fondo la strada che stiamo percorrendo. Inutile affannarsi a cercare altrove la felicità. La felicità è accanto a noi, basta saperla riconoscere…
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noneun · 1 year
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42
Nel libro "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams, la risposta alla domanda fondamentale sull'Universo, la Vita e tutto quanto è volutamente incomprensibile. Proprio per giustificare la necessità di costruire il pianeta Terra, ovvero il definitivo e gigantesco supercomputer vivente che avrebbe dovuto calcolare, in soli sette milioni e mezzo di anni, la vera Domanda. Già, perché secondo il supercomputer Pensiero Profondo il numero 42 è sicuramente la Risposta giusta. Ma il problema sta nel fatto che è la Domanda a non essere veramente conosciuta. A pensarci bene, infatti, l'espressione "Domanda fondamentale sull'Universo, la Vita e tutto quanto" non dice quale sia effettivamente questa domanda, anche se in un certo senso la suggerisce. Forse è qual è il senso della vita? Lo scopo di tutto quanto?
Sono passati 42 anni da quando sono nato e 39 miliardi i chilometri percorsi a bordo di questo supercomputer, ma non sono stati ancora sufficienti a trovare né l'uno né l'altro. Ma se davvero la Terra verrà distrutta poco prima che venga trovata la Domanda –per fare spazio ad una tangenziale iperspaziale Vogon– non vale la pena affannarsi a cercarla, vi pare?
Che poi una vita senza senso e senza scopo è molto più divertente. E permette di seguire ogni giorno le proprie passioni, senza preoccuparsi di allontanarsi dall'obiettivo finale. Perché non c'è. E non c'è mai stato, anche se ci sforziamo di crederlo.
Così come non c'è un senso dietro alla scelta del numero 42. Douglas Adams, anni dopo la pubblicazione, infatti scrisse:
"I sat at my desk, stared into the garden and thought '42 will do' I typed it out. End of story".
Qualunque rivelazione o ragionamento dietro a quel numero non sarebbe stato altrettanto illuminante di un semplicissimo scherzo, un nonsense.
Ecco, forse potrei dire che, dopo 42 anni, per me la vita è un bellissimo nonsense. E il fatto che manchi un senso non la rende meno bella.
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gcorvetti · 6 months
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Come va? 'nsomma.
Basterebbe anche solo il titolo, ma vi faccio partecipi di questo momento di vita vissuta un pò alla Hank Chinaski, dai
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Nonostante non sia al 100% ieri ho chiamato la manager, che per cronaca non è solo di quel posto ma la ditta in questione ha l'appalto di varie (se non tutte) le mense scolastiche in città, quindi dopo averle detto che anche se non sono al 100% sono pronto per tornare a lavoro e mentre lo dicevo come per magia mi è partito un fortissimo colpo di tosse, chissà perché, lei stessa infatti mi ha detto "non sembra che tu stia però benissimo", la faccio breve, domani torno a lavoro ma non nella scuola della scorsa settimana ma in una molto più lontano, infatti dovrò prendere il bus e poi cercare di arrivare in 9 minuti dalla fermata alla scuola, sempre trovando la porta giusta al primo colpo, mi ha dato il numero della cuoca di quel posto. Già ieri dopo aver chiuso e cercato quale bus e a che ora mi è caduto addosso un velo di tristezza incredibile, non so forse perché so che non mi va e lo devo fare per forza e le cose forzate non mi piacciono. In questo momento sono abbastanza giù e non ho la forza di reagire, sono come un albero sotto la pioggia. Mi torna in mente Hank, l'alter-ego di Bukowski in Post Office, non gli piaceva quel lavoro ma lo faceva per inerzia, per denaro, rinchiuso nelle spire del un girone Dantesco dei postini, nell'obblio di una vita monotona spezzata soltanto da fiumi di alcol e donne che stavano peggio di lui, uno spaccato di vita moderna non solo americana, ma che si può accostare oramai alle nostre vite. Ricordo una vignetta dove c'è la frase in alto "vuoi un lavoro? In che ramo?" la vignetta presenta un tizio con la faccia molto tra il pensieroso e il disgustato mentre guarda un albero spoglio con dei nodi scorsoi che pendono dai rami che si rifanno alla frase in alto. Annullare la propria personalità, il passato come esperienza acquisita di vita, di sapere e di studio, rinchiudersi in un buco per i soldi e non vivere più, perché così ti viene abrasa l'esistenza, la tua essenza di essere umano, sempre se ne hai una, sempre se nella tua vita hai uno scopo, lo hai uno scopo? Sai perché sei su questa terra? No, non lo sappiamo, sappiamo solo che è così perché lo era per i nostri genitori e prima ancora per i nonni e per i bisnonni, lo è stato così fin dai tempi, tu sei numero e se non ti addizioni ad altri numeri resti un numero solo, isolato, come la società ci identifica e ci etichetta se siamo diversi, un numero marcio. Quando in realtà la diversità è un bene, una ricchezza, l'esempio palese è in natura, invece per la società che ci vuole tutti subordinati, la diversità è una malattia, non so se più Orwell o Huxley ma in questo caso poco importa, pensare con la propria testa è un lusso oramai, un lusso che se hai gli altri non ci credono e pensano che tu sia come tutti una pecorella che ha bisogno di brucare dal giardino come tutti e poi li vedi con i loro lunghi CV pieni di se come se quei titoli li dessero solo a persone specifiche con uno specifico QI (anche qua stendiamo un velo pietoso), mentre non sanno che ci sono milioni di persone che li hanno, li vedi che copiano e incollano le autocertificazioni su Facebook per non dare il consenso alla piattaforma di usare i loro dati, poveri idioti. Li vedi col collo piegato a modi struzzo e il naso appiccicato allo schermo del telefono a ridacchiare di video e immagini stupide, di così bassa lega che non farebbero ridere un bambino di 5 anni, li vedi affannarsi per comprare l'ultimo gadget che dopo un mese è già obsoleto per poi passare al prossimo, a ripetere frasi di convenienza per la celebrazione del momento "a te e famiglia". A me non dispiace di essere diverso, mi dispiace per voi che siete tutti uguali. Come dice Mark Fisher, anche se non l'ha proprio detto lui, "E' più facile pensare alla fine del mondo che alla fine del capitalismo", che è il male del nostro secolo perché ha appiattito tutto, ringraziamo sempre gli yankee.
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ross-nekochan · 1 year
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Anche oggi ho fatto cose da sola. Come sempre. Non mi ha messo tristezza in sé, ma mi ha messo tristezza il fatto che sia considerato triste. Io sto bene da sola però, lo ripeto, so che è sbagliato, ma è anche vero che non è colpa mia se lo sono. Ormai anche se sono sola, non provo più solitudine, mi sono abituata, il che è forse considerata una forza, ma non lo so se vada bene che sia così.
A volte (anzi sempre) le osservo, le persone che stanno insieme. Chissà perché stanno insieme: perché amano o perché si sentono/non voglio stare sole? Dall'alto della mia superiorità di cui mi fregio sempre a sproposito, io opto sempre per la seconda. La gente non si ama quasi mai, vuole solo non stare da sola.
Ed è giusto così, anche per tutta una serie di motivi biologici. Se non siamo da soli non ci accoppiamo e la specie non può sopravvivere. Simple like that. E non importa se non ami, l'importante è avere attrazione sessuale quel tanto che basta per riprodurti. In fondo noi siamo impulsi, quasi solo impulsi.
La bellezza, infatti, è anche data da tutta una serie di misure del corpo che biologicamente consideriamo attraenti perché adatte alla procreazione: le donne con anche e culo largo; gli uomini con spalle avvenenti. Il nostro cervello è in grado tramite queste cose di capire che è quell' essere quello più adatto per la sopravvivenza della specie. Non scegliamo, siamo scelti. In fondo, non siamo che macchine biologiche il cui funzionamento è ancora oscuro persino a noi stessi.
E il libero arbitrio? Eh boh, chissà in quale percentuale possiamo definirci liberi di poter decidere davvero. Potrebbe essere bassa tanto quanto nel momento in cui dovete scegliere tra pasta al pomodoro e pizza, sapete già cosa sceglierete, per dire. Per quale motivo? Gratificazione. Endorfine, viviamo per quelle.
Siamo anche cultura e tecnica, è vero. Ma a volte ho come la sensazione che più che accettare queste componenti, ci dovrebbe essere un po' di rivalsa della natura sulla tecnica.
Anche se per il nostro benessere psicologico è importante accettare la solitudine, come animali non va per niente bene. Che non vuol dire affannarsi per stare sempre non da soli, ma nemmeno bollarlo come comportamento sano. Stessa cosa per mille altre cose come l'obesità e il sovrappeso, l'utero in affitto, la chirurgia estetica ecc.
Mi rendo conto che il passo indietro non lo si può più fare, un po' come la crisi climatica. Ma io mi rendo sempre più conto che l'uomo nella storia ha fatto passi avanti solo per accorgersi successivamente che era meglio fare un passo indietro. E sarà così anche per queste cose.
Io non sono nessuno, ma se mai ci rivedremo in questa o in altre vite, galassie, spazio-tempo e pianeti, sappiate che io ve lo avevo detto.
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alicesfeelings · 7 months
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A cosa serve affannarsi?
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ambrenoir · 8 months
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IL CAMBIAMENTO È UN’ILLUSIONE!
PER CHI CREDE NELL’ASTROLOGIA SA CHE I PIANETI RETROGRADI CONSIGLIANO CHE È IL MOMENTO DI FERMARSI. Venere, Mercurio, Saturno,Nettuno, Plutone,Giove e Marte…
SE VOLETE POTETE ANCHE RIFLETTERE A LUNGO MA ASSOLUTAMENTE INUTILE AFFANNARSI A PRENDERE SOLUZIONI, TENTANDO DI RISOLVERE PROBLEMI.
NON ENTRATE NEL PANICO DELL’INDECISIONE… ASPETTATE FINE ANNO.
“rubato” da Rotte ed Approdi gruppo di astrologia dialettica morpurghiana 💜
29 agosto 2023
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klimt7 · 1 year
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Frag.13
Che poi lo aveva capito... tutto nel mondo ruotava attorno a quel tipo di scambio.
Tutti ad affannarsi pensando che l'universo terminasse dentro uno scambio economico, un Dare e un Avere.
E invece era proprio questa la falsificazione della Realtà che andava in onda da anni a reti unificate, a social uniformati, in mondovisione. Ciascuno pensava di aver qualcosa da vendere o da comprare. Fuori da questo codice binario pareva che le persone si impigrissero e rinunciassero a cercare altri territori.
Ma Lu ne aveva abbastanza di questo spazio-relazione ologramma.
Da tempo aveva scelto di starsene fuori. Di avventurarsi in altri territori.
Lo rivendicava come suo obbligo esistenziale e morale. Percorrere altre orbite. Ricercare le altre dimensioni dell'anima umano. Non tutto, per Dio, poteva ridursi a scambio economico.
C'era tant'altro che la civiltà Occidentale imbevuta di Capitalismo ed egocentrismo si ostinava a ignorare deliberatamente.
Erano queste oscure e segrete direttrici ad ispirarlo quando pensava alla ricerca della Verità.
Percorreva strade che divergevano dall'ideale borghese. Se ne era sentito sempre lontano ed estraneo.
Le sue poche certezze esulavano dal banale "do ut des" ormai così capillarmente diffuso in ogni relazione interpersonale. Era inguaribilmente lontano da tutto ciò.
Forse perchè non ne era mai stato ammaliato, si teneva istintivamente lontano dalle regole del branco che gli uomini chiamavano indifferentemente "maggioranza" o "buon senso".
Lo aveva constatato più e più volte. Il suo pensiero era lontano anni luce da tutto quel "grigio".
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