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#accanirsi
ragazzoarcano · 9 months
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Col tempo si smette di accanirsi a cercare risposte, di affannarsi, di voler andare altrove. Non è rassegnazione, piuttosto una forma di accettazione attiva: si smette di combattere “contro”. Si risparmiano energie e si pensa di combattere”per”.
— Ada D’Adamo , Come d’aria
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omarfor-orchestra · 5 months
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Capito una mezza gioia e poi gli viene strappata via
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fuoridalcloro · 8 months
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"Col tempo si smette di accanirsi a cercare risposte, di affannarsi, di voler andare altrove. Non è rassegnazione, piuttosto una forma di accettazione attiva: si smette di combattere 'contro'. Si risparmiano energie e si pensa di combattere 'per'."
Ada D’Adamo - Come d’aria
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fridagentileschi · 7 months
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Siamo soli in balia di questi criminali protetti da ong Onlus magistratura e governo. Non c'è nessuna opposizione che ci ridia la sovranità ceduta dai Savoia prima e dal comunismo poi. Arricchimento culturale per Merkel Boldrini Meloni accanirsi su un invalido ma anche riprendere la scena senza aiutarlo è da complici.
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l-incantatrice · 3 months
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Il caso di Giovanna Pedretti deve far riflettere sulla pericolosità dei social,sulla pericolosità dell’uso che se ne fa. Ancora non sappiamo se la donna abbia scritto una recensione falsa,ma anche se fosse non era il caso di accanirsi così contro di lei. In fondo non ha rubato,rapinato o ucciso qualcuno. Molte persone sui loro profili social scrivono falsità e magari sono pure ammirate per questo. Su Tumblr ho visto qualcuno diventare famoso,essere considerato un bravo scrittore,magari ha anche pubblicato qualche suo libro online,ma non faceva altro che scopiazzare frasi di veri scrittori.
Nel caso di Giovanna non capisco il comportamento di certi influencers,come Biagiarelli e la sua compagna Selvaggia Lucarelli,che si sono accaniti nel sottolineare la falsità della recensione. Credo che sui social vadano introdotte delle regole precise sui comportamenti da tenere. Purtroppo nel virtuale le persone,spesso in anonimato o con falsi nickname,fanno di tutto e dicono le peggiori cose,senza rendersi conto che non conoscendo quelli contro cui si accaniscono,non sanno come potranno reagire alle cattiverie subite. C’è chi reagisce con un alzata di spalle e torna alla sua vita senza problemi e c’è invece chi,molto sensibile e vulnerabile,può arrivare a gesti estremi,come nel caso di Giovanna e tanti altri. È una questione etica molto importante,non possiamo più fare finta di niente
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dolcementefemmia · 25 days
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È difficile che qualcuno ti spezzi il cuore, generalmente sei tu che lo rompi mentre cerchi di metterlo a forza in un posto dove sai che non può stare.
It's hard for someone to break your heart, generally it's you who breaks it while trying to force him in a place where you know he can't stay.
Alejandro Jodorowsky
Non è così! Questo è più un volere accanirsi in una storia. Se uno dei due molla non puoi più costringerlo alla tua presenza . Spezzare il cuore è altro. E sparire all'improvviso, senza dare spiegazioni...
It's not like that! This is more of a desire to get into a story. If one of the two springs you can no longer force it to your presence. Breaking the heart is something else. And disappear suddenly, without giving explanation...
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poesiablog60 · 7 months
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 Non bisogna accanirsi nel capire
ma tentar di sentire
con abbandono.
Federico Fellini
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janniksnr · 5 months
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dante balestra vedi di non schioppare perché il cucciolo ha già sofferto troppo non si merita più di stare male basta così solo gioie da adesso basta accanirsi su di lui basta !
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canesenzafissadimora · 7 months
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Ci sono addii che non si pronunciano mai,
mai prendono forma del tutto, avvengono quasi per caso e arrivano dai giorni
in cui ci si credeva immuni a qualsiasi cambiamento, solo un'impercettibile sensazione
smuoveva il dubbio aggrovigliato ai sorrisi.
Addii misurati dai silenzi,
dalle mille cose da fare,
dagli abbracci che non scaldavano più e
accanirsi a dare respiro al giorno senza voglia,
alla notte senza carezze
e accanirsi a fare di meglio quando non sai più
cosa sia il meglio per te.
E la paura scava voragini,
manca il terreno sotto i piedi
come se il mondo si fermasse di colpo
mentre gli altri continuano a girare
senza vederti, senza sapere.
Andarsene senza dirsi addio
è il più doloroso degli addii.
Tumblr media
Francesca Stassi
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alonewolfr · 11 days
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Tumblr media
Non bisogna accanirsi nel capire ma tentar di sentire, con abbandono..
|| Federico Fellini
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b0ringasfuck · 4 months
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Politica estetica: dai busti di Mussolini all'armocromista. Acca Larentia.
Il fascismo è un metodo. Un metodo più adatto alla conservazione, ma pur sempre un metodo, non una finalità.
Siamo arrivati al punto in cui si mette in discussione ormai apertamente e sfacciatamente l'aspetto terribilmente tragico del nazifascismo ed è 30 anni che anche gente come Violante ci ha accompagnato sulla strada del revisionismo.
Una società fascista offre diversi vantaggi a una classe dirigente avida, ma non è l'unica collina da cui difendere le proprie posizioni.
In una società dove gli scioperi sono vietati per legge e repressi con la violenza, rivendicare retribuzioni più alte è più difficile.
È naturale che una classe dirigente conservatrice non disdegnerà, datagliene la possibilità di arroccarsi sulla collina del fascismo, spesso una collina tatticamente comoda, ma non sempre la migliore.
E quindi episodi come quello di Acca Larentia sono segnali importanti e realmente pericolosi. Servono a "marcare il territorio", siamo arrivati fin qui e questo ci è permesso e dovete abituarvi.
Ma torniamo al fatto che il fascismo è un metodo.
E quando le finalità dell'opposizione sono da decenni allineate a quelle dei ricchi, per quanto sia importante ricordarsi che il metodo è un metodo terribile e fallimentare, accanirsi solo sul metodo è un diversivo.
Ed è un diversivo anche la critica della destra ai "professionisti dell'antifascismo" che è in linea con quell'operazione in corso ormai da anni di destrutturazione della sinistra, che viene separata dalle sue finalità per finire a essere solo rappresentazione estetica. Essere di sinistra è diventato "vado al Gay Pride", non più "sono contro ogni forma di discriminazione che metta un lavoratore contro un altro, che faciliti la repressione e che non dia pari opportunità a tutti".
E così finisci a essere di "sinistra" anche se convinci la gente a pugnalarsi alla schiena per comperarsi un paio di scarpe di marca ma doni 2 spicci su 1 milione di euro a un ospedale e battibecchi con Salvini su Twitter da un attico.
Non per altro in uno spettro di gente che va da chi si insulta pesantemente a chi si riconosce come "avversario leale" se non tutti si mandano gli auguri di Natale, moltissimi frequentano gli stessi ristoranti e quasi tutti hanno finanziatori in comune.
E in primo luogo si è antifascisti perchè si vuole la libertà di sciopero, si ripudia la guerra, si crede nelle pari opportunità, nella democrazia, nel diritto alla salute, all'educazione e a un lavoro dignitoso, in una legge che non discrimini, nelle pene con finalità riabilitativa, nel diritto di tutti ad aspirare a una vita migliore...
E quando la "sinistra" frigna per episodi come quelli di Acca Larentia, dovrebbe anche ricordarci perchè...
Altrimenti poi La Russa va al Memoriale della Shoah con Segre... o alle prossime elezioni ci troviamo un PdC come Renzi... passerà un altro decreto sicurezza o un'altra Fornero, si stanzierà qualche miliardo per la difesa, tolto alla sanit�� avremo un altro Calenda che imbucato in Ferrari ci ricorda l'importanza della meritocrazia... e amici come prima...
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A furia di leggere cose e anon mandati ad altri (Leti ad esempio che non c’entra un tubo) mettiamo in chiaro una cosa: nessuno dice che siamo al 100% innocenti.
Se però le plusvalenze sono legali per Inter e Milan (anni fa sono stati assolti, oserei dire giustamente) lo sono per tutti. Non c’entra l’essere quotati da nessuna parte perché se una roba falsa un bilancio o un’iscrizione e tu ne hai le prove allora punisci chi usufruisce di tale cosa. Tant’è che, ripeto, anni fa si è indagato con assoluzione finale. Ma se io non mi posso iscrivere a un campionato e uso le plusvalenze per farlo, per falsare i bilanci ecc (ad esempio) commetto un reato A PRESCINDERE dalla quotazione in borsa. Non si può fare? Non si fa. Tralasciando che nel caso specifico le plusvalenze sono il 3,6% dei ricavi. Il resto sono soldi nostri, non bond fantasma.
Altro punto, se uno è un minimo onesto e un minimo informato su cosa succede in generale in serie A, si ricorderà sicuramente che ad esempio il capocannoniere della prima in classifica è stato acquistato con soldi e scambio di giocatori tra cui due ragazzini che la Francia non l’hanno poi vista manco con il binocolo. Questo è legale? Non penso. Però se vale tutto allora si può comprare Mbappé e proporre poi me come scambio. È legale? No. È legale perché non sono quotati? No. È finita a tarallucci e vino? Sì.
Altro punto: se la richiesta per il processo di ieri era andata in prescrizione (termine amato da molti), perché siamo arrivati alla condanna? Questo verrà probabilmente chiarito quando si lèggeranno le motivazioni.
Infine, ok le plusvalenze sono il male del mondo e va condannato chi ne usufruisce, con chi le abbiamo fatte? Con la NextGen? Con la primavera? Con Gesù Cristo? Se non era esattamente corretto dare multe agli altri e punire con i punti di penalizzazione la Juve, come lo chiamereste l’aver condannato la Juve è ASSOLTO gli altri?
Capite che il problema (da sempre) sono due pesi e due misure o siete così accecati dall’odio e ossessionati da non arrivarci?
Risp sul mio senza andare a rompere a chi semplicemente sulle cose ci ragiona senza accanirsi ma cercando di capire.
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notizieoggi2023 · 3 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/chiara-ferragni-tutta-la-famiglia-nel.html
Chiara Ferragni, tutta la famiglia nel mirino degli hater: la mamma cancella i commenti negativi. La nuova strategia dell'imprenditrice Chiara Ferragni ancora sott'attacco. E con lei anche mamma e sorelle. Chinque si "avvicini" su Instagram all'influencer più seguita d'Italia, viene colpito da aggressioni social e shitstorm (le ondate di insulti online da parte di utenti social). Molte persone non hanno perdonato a Chiara Ferragni la vicenda del pandoro-gate (e tutte le implicazioni che ne sono seguite), trovando ogni modo possibile per accanirsi contro di lei. A spiegare la delicata situazione dell'imprenditrice è Roberto Esposito, Ceo di DeRev, una società di strategia e comunicazione digitale. Intervistato dal Messaggero ha rivelato che «chiunque venga accostato al bersaglio è sotto tiro. Una contaminazione potenziata dal fatto che i commenti sono ancora limitati sul suo profilo». Gli insulti alla sorella Valentina La sorella più piccola non esce indenne dalla bufera che ha coinvolto l'influencer. Sotto ai suoi post i commenti che mirano a colpire l'imprenditrice sono tanti, qualcuno si vuole accanire su di lei, altri vogliono aggirare il blocco che Chiara ha attivato sotto ai propri post. «Puoi dire a tuo cognato Federico che i problemi dell'Italia sono anche le truffe che fa sua moglie? Grazie», si legge sotto uno dei post. «L’errore non era la comunicazione. L'errore era la sostanza - ha aggiunto qualcuno -. Tu guadagnavi un sacco di soldi da un'operazione fintamente benefica. E lo sapevi benissimo, tanto che hai aspettato la multa per ammetterlo». Sorella di Chiara e con 5 milioni di follower, Valentina Ferragni è un bersaglio scontato del popolo di Instagram. Una vittima collaterale della guerra dichiarata da tanti utenti all'imprenditrice milanese. A farne le spese, è tutta la famiglia. Presa di mira anche l'altra sorella, Francesca Commenti, prese in giro e insulti anche nel profilo social di Francesca Ferragni, più giovane della sorella Chiara di due anni, che conta poco più di un milione di follower su Instagram. «Tutto pagato coi soldi fatti lucrando sulla pelle di bimbi malati....... CAROGNE!!!!!!!!», uno dei commenti che si legge sotto la foto delle sorelle in un ristorante in Piemonte. Il post, però, è di diverse settimane fa e il commento molto più recente a testimoniare il fatto che la battaglia social contro l'influencer è più viva che mai e gli haters non accennano a diminuire. Molti di questi commenti negativi vengono alimentati anche dal fatto che ricevono tantissimi like. La mamma fa scudo, cancella i commenti negativi Marina Di Guardo, mamma di Chiara, è in prima linea per difendere la figlia. La donna, senza paragoni con l'impero di follower della blogger, conta un ampio numero di follower: quasi 700mila. Ma scorrendo i post la differenza con gli altri membri della famiglia è netta, nessuna frase di inguria, nessun insulto. Che non sia stata oggetto di bersaglio? Qualcosa fa pensare il contrario, come il commento che si legge soptto uno dei suoi post: «Perché ha cancellato il mio commento?». Per tutelare la figlia potrebbe aver adottato la strategia di eliminare le frasi degli haters. Una scelta, di sicuro, è stata già fatta. Ed è quella di limitare i commenti. «Chiara Ferragni ora è nella versione capitana d'impresa» «È la quarta Ferragni che vediamo in questa crisi: prima l’imprenditrice vittima, poi la donna contrita, a seguire l’influencer in timida sperimentazione e ora la capitana d'impresa che fa la voce grossa attraverso le comunicazioni formali», ha sottolineato Roberto Esposito al Messaggero. Una vera e propria evoluzione. «È passata da una sorta di supplica speranzosa di non essere abbandonata, convinta che tutto sarebbe passato, al considerare che probabilmente non passa. Quindi, ora, sta vincendo la paura, di fronte alla quale capita spesso di alzare i toni pur di salvare il salvabile». L’isolamento Secondo l'esperto di comunicazione, l'imprenditrice avrebbe dovuto prendere subito «le redini della crisi» per poterla controllare come «trendsetter e protagonista attiva». Chiara Ferragni sarebbe risultata «più affidabile» se avesse dimostrato «di essere all’altezza della sua fama». La strategia l'influencer l'ha scelta da tempo ormai, quella di chiudere i commenti e di isolarsi. Il rischio però, ora, è un altro. «Si è chiusa in un castello, in un isolamento straniante considerata la sua storia e le ragioni del suo successo - ha concluso -. Qui, al momento, sta il suo più grande errore». Il «contrattacco» della Ferragni All'orizzonte pare però esserci una svolta nella strategia di difesa. Dalle lacrime, all'isolamento, ora sembra emergere qualcos'altro. Nell'ultimo comunicato contro Pigna dopo lo stop al contratto, Fenice (società legata alla Ferragni) ha operato per una comunicazione decisa, in cui si sono sottolineati i problemi a livello contrattuale. Come sottolineato al Messaggero da Andrea Camaiora, esperto di comunicazione e Ceo di The Skill, è arrivato il momento del contrattacco. «Al di là del merito di alcune situazioni, la debolezza reputazionale dell’influencer ha aperto la strada a un regolamento di conti nel mondo dell’economia e della moda». Vedere l'imprenditrice e Fenice in difficoltà a qualcuno conviene. Sono grandi e «ingobranti» nel mercato. La posta in gioco è alta, tanto che «a muoversi sul "ring" sono alcuni dei migliori consulenti», ha sottolineato Camaiora. «Per la Ferragni non è una guerra lampo» «Devono ridurre al minimo l’interesse mediatico per tutto ciò che gira intorno al mondo Ferragnez - ha proseguito l'esperto di comunicazione -. Poi vi sarà la fiammata di rito, con gli eventuali rinvii a giudizio o, perché no, c’è da augurarlo, le archiviazioni». La fine è tutt'altro che vicina. «Se qualcuno aveva fatto credere a Ferragni che sarebbe stata una guerra lampo, ha sbagliato». Un periodo complicato per il team comunicativo dell'imprenditrice al centro della bufera.
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t-annhauser · 1 year
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L'aria è de tutti
Anni fa ho lavorato con un venditore per cui gli uomini si dividevano principalmente in due categorie: quelli che ti vogliono fregare e quelli che in effetti ti fregano. Il suo mondo era popolato da sempre incombenti manici di scopa che volteggiavano come spiritelli attorno al capo in attesa di consustanziarsi in colossali inculate. È legge di natura che qualcuno ti vuole fregare, soprattutto nel mondo degli affari, che perlopiù è popolato da gente rispettabile. Io ai suoi occhi dovevo apparigli come appena sceso dalla montagna del sapone, non c'era neanche gusto ad accanirsi contro di me, come allo scemo del villaggio che dopo un po' ti fa perfino un po' pena. Si deve vivere davvero male con la sensazione sempre incombente di qualcuno che ti rincorre con un manico di scopa, e non per dartelo in testa. Era romano ("Che te sto a toccà?" scherzava agitandomi il dito a un centimetro dalla faccia, "l'aria è de tutti").
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ideeperscrittori · 2 years
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175 ANNI DI CARCERE PER JULIAN ASSANGE ECCO I MOTIVI 175 anni di carcere. È questa la richiesta degli Stati Uniti per Assange. Manco per il boss di un cartello colombiano chiedono punizioni così severe, ma a quanto parte Assange l'ha fatta davvero grossa. Ma perché proprio 175 anni? Prendiamo un pallottoliere e facciamo i calcoli. I capi d'accusa sono sette. 1. La nascita, avvenuta il 3 luglio 1971. Invece di starsene buono tra i non-viventi, Assange è venuto al mondo, con la solita vecchia scusa dei meccanismi riproduttivi ancestrali messi in atto dagli esseri umani quando non hanno niente di meglio da fare. E quando si comincia così, ficcare il naso è solo una questione di tempo. 3 anni di carcere. 2. Negli anni Novanta comincia a farsi notare come hacker. Vuole facilitare l'accesso del pubblico alle informazioni riservate. La sua nascita era un brutto segno e gli anni della sua giovinezza hanno confermato i cattivi presagi. 6 anni di carcere. 3. Dal 2003 al 2006 studia fisica e matematica ma non ottiene la laurea, forse perché non vuole farsi una posizione in società e sogna di campare col reddito di cittadinanza. Briatore non è contento. Il giovane Alessandro Borghese non è contento. Guido Barilla non è contento. Assange l'ha fatta fuori dal vaso. Un anno di carcere. 4. 2006. Fonda Wikileaks per consentire la pubblicazione di documenti da fonti anonime. Il reato, di per sé gravissimo, è stato compiuto con l'aggravante dei futili motivi: consentire il giornalismo d'inchiesta. 20 anni di carcere. 5. Wikileaks consente di far luce su diversi crimini di guerra degli Stati Uniti. Ma per fortuna gli Stati Uniti sono la patria delle inchieste e del giornalismo indipendente. Quindi Assange se la cava con 125 anni di carcere. In uno stato totalitario gli sarebbe andata peggio. 6. Nel 2012 si trova a Londra e ottiene asilo politico dall'ambasciata dell'Ecuador, che a livello internazionale conta meno di San Marino. Come molti sospettavano, Assange non ha capito come gira il mondo e vuole solo far perdere tempo a tutti. Va sistemato. 10 anni di carcere. 7. Con qualcuno bisogna pur accanirsi. E chi meglio di lui? Altri 10 anni di carcere perché sì. Bene, ora sapete perché proprio 175 anni di carcere. A tutto c'è una spiegazione.
[L’Ideota]
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schizografia · 9 months
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Adesso voglio ricordarmi del futuro, non del passato. Ormai si pratica la lettura in silenzio, sintomo felice. Ormai esiste il lettore silenzioso di versi. Da questa segreta capacità a una scrittura puramente ideografica - comunicazione diretta di esperienze, non di suoni - la distanza è incolmabile, ma sempre meno estesa dell’avvenire.
Rileggo queste negazioni e penso: ignoro se la musica sappia disperare della musica, o il marmo del marmo, ma la letteratura è un’arte che sa profetizzare il tempo in cui sarà diventata muta, e accanirsi contro la sua stessa virtù e innamorarsi della sua stessa dissoluzione e corteggiare la sua fine.
Jorge Luis Borges
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