Tumgik
#dissenzienti
aitan · 2 years
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Dio benedica i disertori di tutte le guerre!
(Incluso i migranti, sia quelli che fuggono da guerre vere che quelli che fuggono da battaglie perse contro la fame, lo sfruttamento e le conseguenze delle colonizzazioni.)
Dio li benedica.
(E benedica gli insubordinati e i dissenzienti. Quelli che non si lasciano convincere dai dettami dei potenti. Quelli che non si fanno incantare dai suonatori della banda e dai colori svolazzanti delle bandiere. Quelli che non si lasciano bloccare dalla paura di essere fuori dal branco o dalle minacce dei capi, dei capò e dei caporali. Quelli che continuano a pensare al di fuori dall’ordine costituito ed hanno gambe buone per uscire fuori dal mucchio. Quelli che ora piangono la terra perduta. Ma non rimpiangono il gregge, il pastore, i suoi cani ed il branco.)
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Da dio-benedica-i-disertori-di-tutte-le-guerre
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falcemartello · 9 months
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Tracciare paralleli tra la pandemia di Covid-19 e il cambiamento climatico potrebbe sembrare esagerato, ma c’è un forte elemento di verità.
In entrambi i casi, le istituzioni, il mondo accademico e i media, presi ideologicamente, hanno marciato di pari passo per forzare le narrazioni approvate e sopprimere e censurare quelle non approvate.
L'attacco all'epistemologia riguarda la soppressione delle voci dissenzienti.
Critica Climatica
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fridagentileschi · 8 months
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Il 5 ottobre Francesco ha ricevuto Cindy McCain, vedova del defunto senatore americano John McCain nonché attivista omosessuale e direttrice del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite
In regalo al papa Cindy McCain ha portato una bambola kachina con un grosso coltello insanguinato: un demone venerato dagli indiani d’America.
Dopo la pachamama, un’altra presenza significativa in Vaticano.
Circa il sangue sul coltello, varie le ipotesi. Secondo alcuni, potrebbe trattarsi di un monito che Francesco utilizzerà misericordiosamente per mostrare il destino a cui andranno incontro i dissenzienti rispetto alla linea sinodale.
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charlievigorous · 2 years
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PUTIN:
"Le classi dirigenti dei paesi occidentali, di natura sovranazionale e globalista, si sono rese conto che le loro politiche sono sempre più distaccate dalla realtà, dal buon senso e dalla verità, e hanno iniziato a ricorrere a metodi apertamente dispotici".
"L'Occidente, che un tempo dichiarava principi di democrazia come la libertà di parola, il pluralismo e il rispetto delle opinioni dissenzienti, è ora degenerato nell'opposto: il totalitarismo. Ciò include la censura, il divieto dei media e il trattamento arbitrario di giornalisti e personaggi pubblici".
"Questo tipo di divieti è stato esteso non solo allo spazio dell'informazione, ma anche alla politica, alla cultura, all'istruzione e all'arte - a tutte le sfere della vita pubblica nei paesi occidentali. E lo stanno imponendo al mondo; stanno cercando di imporre questo modello, un modello di liberalismo totalitario, inclusa la famigerata cultura dell'annullamento dei divieti diffusi".
by KanekoaTheGreat
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moonyvali · 2 years
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Ursula von der Leyen dice che se le elezioni "vanno male", loro, cioè la commissione europea, "ha gli strumenti".
Mancava l'aggiunta "faremo un'offerta che non possono rifiutare" e la metamorfosi della baronessa in don Vito era completa.
Per comprendere il funzionamento del modello "democratico" europeo (l'unico modello, ricordiamolo, in cui il parlamento eletto dai cittadini europei NON elegge l'esecutivo, cioè la Commissione) basta vedere l'ultimo esercizio di democrazia nei confronti dell'Ungheria.
L'Ungheria ha un governo di tipo clerical-conservatore. Non precisamente il mio paradigma preferito, ma gli ungheresi continuano a sostenerlo da parecchi anni con il loro voto (e con un'affluenza alle urne con oltre il 70%).
Anche la Polonia ha un governo di tipo clerical-conservatore, in effetti molto più clericale e autoritario, e con all'opposizione un altro partito di destra.
In prima battuta da Bruxelles si è ritenuto di far sapere che entrambi i governi, per quanto eletti con ampie maggioranze in libere elezioni, non rappresentano la democrazia europea e andranno sanzionati.
E già qui qualcuno che fosse rimasto aderente alla vetusta nozione del rispetto del voto popolare, anche quando sgradito, potrebbe sollevare un sopracciglio.
Ma poi, siccome la Polonia è un fervente sostenitore della Nato contro la Russia, mentre l'Ungheria cerca di mediare con la Russia, allora d'un tratto l'Ungheria, e la sola Ungheria, viene dichiarata un "regime ibrido di autocrazia elettorale" (ottima definizione, me la segno per il Draghi 2). E per questo, perché i valori democratici non sono negoziabili, vivaddio, si procederà a sospendere l'erogazione dei fondi del Recovery Fund finché Budapest non emendi i propri comportamenti.
Naturalmente non si è mosso ciglio nelle proverbiali culle del libero pensiero occidentale. La pletora di giornalisti a libro paga, di maggiordomi di Washington e di beoti che si informano al tiggì non sono da tempo più in grado di discernere alcuna forma di doppiopesismo e pretestuosità.
L'atteggiamento di fondo - ma non ammesso neanche con se stessi - di questa gente, che è maggioranza nel paese, è: "tagliamo corto, se viene incontro alle mie opinioni è giusto e chi non è d'accordo, se non si può difendere, va schiacciato."
Lo abbiamo visto nell'esibizione di ferocia sprezzante contro i dissenzienti nel periodo pandemico, così come lo vediamo nei continui doppiopesismi per cui ciò che vale per l'Ucraina non vale per il Kossovo, ciò che vale per la Russia non vale per Israele, ciò che vale per Taiwan non vale per l'Iraq, ecc. ecc.
E' gente che ha una concezione dei rapporti di ogni genere completamente ed esclusivamente legati all'idea che il più forte ha sempre ragione, un concetto che ha avuto i suoi giorni di gloria negli anni Trenta del '900, ma che nell'Occidente liberaldemocratico è travestito con un vello di morbido dirittumanismo, di buonismo sceneggiato, di fuffa sentimentalprogressista.
Viviamo nell'epoca più falsa e ipocrita della storia, il regno dei sepolcri imbiancati, della malafede e della prevaricazione sorridente divenute seconda natura. La violenza e il ricatto illimitato di cui siamo portatori sono dissimulati in modo da non consentire ai più di vederla e di reagirvi, e questo rende i regimi attuali i più insidiosi che la storia abbia conosciuto.
Andrea Zhok
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crazy-so-na-sega · 2 years
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---------Degrado democratico--------
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Se non stessimo vivendo i tempi che stiamo vivendo potremmo usare l'aggettivo 'incredibile'. 
Invece è credibilissimo. 
E' credibilissimo che un sotto-sistema dello Stato che mescola in modo indebito e pasticciato ‘Servizi segreti-&-Copasir', per scelta autonoma o su input esterno, stili rapporti informativi su nomi, per lo più sconosciuti e improbabili, di personaggi che, soprattutto via social, hanno auto l'ardire di manifestare opinioni in dissenso con il Governo, quasi sia stato introdotto nella nostra legislazione, nottetempo e a insaputa di tutti, un reato di lesa maestà nei confronti dell'attuale presidente del consiglio. 
E' credibilissimo che il primo giornale d'Italia dia in pasto al pubblico, con titolone a tutta pagina, tale informativa, peraltro destinata a restare 'riservata', senza minimamente sollevare un dubbio sulla liceità dell'operazione approntata da un organo dello Stato, e pubblichi un articolo-gogna, a firma di due-giornaliste-due di comprovata e autorevole esperienza, con accompagnamento di 9 foto segnaletiche di pericolosi 'filoputiniani', peraltro tra loro maleassortiti e solo colpevoli di non amare Draghi di quell'amore incondizionato di cui oggi un presidente di un governo sembra dover incondizionatamente godere in una ‘giusta’ democrazia. 
E' credibilissimo che la stampa unificata (Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa) non stigmatizzi con parole di fuoco quanto accaduto e quanto tuttora sta accadendo e si chiuda corporativamente in difesa, minimizzando o ignorando, comunque nascondendo la vergogna di un giornalismo che ha perso, insieme con i fondamentali di un sistema di democrazia liberale, anche le basi della propria deontologia professionale. 
E’ credibilissimo tutto questo perché tutto questo non è il prodotto di un colpo di sole (o di Stato), ma è il risultato consequenziale di un processo continuo di lento, costante, perseverante degrado cultural-democratico, che negli anni ha sfigurato le istituzioni e deprivato noi cittadini della consapevolezza di appartenere a una repubblica costruita su una costituzionale liberale. 
Accusiamo, con ragione, di ogni barbarie chi sputa sui ‘nostri’ valori e contrappone alla democrazia una ‘democratura’ oscena: quel sistema che massacra i dissenzienti in patria con la galera e l’assassinio e all’estero invade, inseguendo una logica di zarismo imperiale d’altri secoli, un paese confinante, sterminandone il popolo e desertificandone il territorio. 
Non dovremmo offrire a nessuno il destro di pensare che i nostri valori siano quelli che stiamo praticando nel 2022: in Italia e, talvolta, in Europa. Noi, con le democrature, non abbiamo nulla a che spartire: neppure in chiave di somiglianza più o meno larvata.
Dovremmo poter affermare con orgoglio che l’Italia e l’Occidente (quel luogo che non si sa bene dove sia, ma è certo che c’è) hanno valori diversi non perché li esibiamo retoricamente nelle cerimonie pubbliche, quando la recita in pompa magna non costa nulla se non l'impiego di qualche corazziere da parata. Ma perché noi vogliamo essere, e siamo, diversi.Per i comportamenti, concreti, che teniamo ogni giorno: non per le parole, vuote, che ripetiamo nelle ricorrenze. 
Urge ricordarcelo. 
E anche dire che urge ricordarcelo dice già tutto.
-Massimo Ferrario - Mixtura
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giancarlonicoli · 2 months
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21 mar 2024 19:00
“DIETRO ALL’ATTACCO NEI MIEI CONFRONTI CI SARÀ QUALCHE INVIDIA, LASCIATA, INEVITABILMENTE, IN EREDITÀ” – L’EX MAGISTRATO GUIDO SALVINI REPLICA ALL’ARTICOLO DEL “CORRIERE” CHE SOTTOLINEA COME SIA ANDATO IN PENSIONE LASCIANDO 297 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO MAI FISSATE: “NON C’È NESSUNA PENDENZA URGENTE O IMPEGNATIVA NEL RUOLO CHE HO LASCIATO, UN’AUTOSTRADA SGOMBRA PER CHI È CHIAMATO A SUCCEDERMI” – “HO SPESSO OSATO CRITICARE, DA GIUDICE NON ‘ASSOCIATO’  IL MIO MONDO DI APPARTENENZA. ALLA FINE, IN UN MODO O NELL’ALTRO, I DISSENZIENTI SI COLPISCONO, E POSSIBILMENTE ALLE SPALLE” -
Estratto dell’articolo di Guido Salvini per “Il Dubbio”
Dispiace che il lungo ed astioso articolo del Corriere spari, con pretese di scoop, volutamente alle ombre, ed è ovvio perché è un articolo che ha il fine preciso che diremo alla fine, senza servire affatto a comprendere i problemi della giustizia a Milano. Ho lasciato l’Ufficio quattro mesi fa – per questo la chiamo una vendetta postuma, studiata all’“interno” – senza alcuna misura cautelare pendente, nessuna intercettazione, nessuna archiviazione, nessuna sentenza fuori termine e con tutti i processi di rilievo per la collettività o conclusi o fissati.
Non ho mai ricevuto in questi anni, da pm o avvocati difensori, nemmeno di persone offese, richieste di sollecito o lamentele per qualche fascicolo urgente in attesa. Questo per non parlare, non dovrei farlo io, dei grandi processi di interesse collettivo terminati nella soddisfazione di tutte le parti, da Monte dei Paschi alle violenze degli ultrà interisti al fenomeno dei trapper, da tristi e complesse colpe mediche a un monumentale giudizio abbreviato per mafia, la cosiddetta cosca Aquilano, concluso, in un contesto difficilissimo di scontro tra accusa e difesa, con molte assoluzioni in soli 3 mesi nell’estate 2023, e senza pretendere mesi di esonero dall’arrivo dei fascicoli ordinari come chi mi aveva preceduto nel corso delle indagini. [...]
Ovviamente in un ufficio come quello dei Gip, sotto organico da quando è nato (lo ha scritto molte volte anche il presidente del Tribunale), non ci sono “ruoli zero”, molti fascicoli restano in attesa e transitano da chi esce a chi subentra. Ma se stai attento, sono quelli di seconda e terza linea, non rilevanti in termini di pericolosità o di efficacia preventiva, spesso nati morti e destinati a fare poca strada, con le regole e le limitazioni introdotte dalla riforma Cartabia: quelli che nei corridoi chiamiamo scherzosamente “carte buone per un’amnistia” (per inciso, sarebbe una buona idea), carte senza sbocco, che non hanno un futuro significativo in un’aula.
Ci sono quelli che arrivano anche da altre sedi giudiziarie quasi prescritti e con la sorte segnata. Quello con 44 imputati che cita con enfasi il Corriere, ad esempio: un “falso in supporti Dvd” arrivato a Milano già in agonia da un’altra sede. Spesso ci sono richieste zoppicanti presentate dai Pm (non è una critica) tanto per fare statistica e liberare la stanza di un po’ di carte: un fenomeno che dopo la riforma dovrebbe pian piano attenuarsi, liquidando all’origine i processi inutili. Se il Corriere vuole, possiamo esaminare i miei fascicoli uno a uno: credo che dopo pubblicherebbe un articolo ben diverso.
Non c’è nessuna pendenza urgente o impegnativa nel ruolo che ho lasciato, un’autostrada sgombra per chi è chiamato a succedermi e che ha goduto anche dell’omaggio del mio archivio informatico e del completo know how per tutti i fascicoli. Lasciando l’ufficio a dicembre, avevo fissato fascicoli sino a maggio, non oltre. Si fa così, sembra un dettaglio ma è quello che smonta tutta la malevola narrazione del Corriere, perché non ci sovrappone mai a chi subentrerà, di cui non si conoscono tempi, modi, e organizzazione del lavoro che vorrà darsi, soprattutto se è una collega con una recentissima maternità. [...]
Nell’articolo si leggono anche frottole, ne cito solo una: l’elenco dei processi è stato redatto regolarmente dalla Cancelleria su mia richiesta e messo a disposizione dell’Ufficio il giorno stesso del mio congedo. Poi non ci sono 900 archiviazioni pendenti ma zero, ripeto zero, tutte fatte e firmate. Semplicemente il nostro ufficio archiviazioni, per la mancanza di personale che conosciamo, non le ha ancora “registrate” e sono ferme addosso a una parete…
E so bene, anche questa è una astuzia giornalistica, che oggi parlare di Codice rosso ha un forte effetto evocativo. Ma tutti i seri processi in Codice rosso, potenzialmente pericolosi, erano già stati fissati o definiti, e rimanevano solo vecchi conflitti in famiglia da tempo risolti e a volte da non riaccendere, piccoli episodi datati e accuse a stranieri o persone offese irreperibili, in nessun modo definibili come priorità. Infatti, grazie a una selezione attenta e intelligente dei singoli casi, in danno di vittime che avevano presentato denunce non è mai successo niente, a differenza, purtroppo, di altre sedi giudiziarie.
Per intendersi in termini di numeri, senza ingannare i lettori, ogni Pm, certo senza sua colpa, ha di norma in ufficio anche 1.000 fascicoli. Io nel 2022 ne chiusi più di 280, poco sopra la media dell’ufficio, avevo deciso su ben 158 misure cautelari (e qui avevo invece il numero largamente più alto di tutti), e solo negli ultimi giorni di servizio avevo definito qualcosa come 1.150 archiviazioni. Ed è normale che ai nuovi arrivati, quando non ricevono il ruolo di un magistrato in uscita, si redistribuisca qualcosa, per il semplice fatto che non hanno ancora neanche un fascicolo. Di cosa si parla quindi con toni scandalistici? Di niente.
I fascicoli in stand by presso tutti, dico tutti, gli uffici del Tribunale di Milano sono una quantità enorme, decine e decine di migliaia: se non fosse così, non ci sarebbe il Pnrr e gli allarmi continui di tutti i capi ufficio. E a volte restare indietro non è il genere di fascicoletti che mi vengono attribuiti. Ricordo richieste di misura cautelare urgenti anche in materia di criminalità organizzata pendenti in uffici a pochi passi da me da oltre un anno, sentenze depositate dopo mesi e mesi, appelli, anche per processi importanti di criminalità amministrativa, ancora pendenti dopo 3 anni. E a me non è mai accaduto.
Può sembrare elevato dal punto di vista meramente numerico il residuo lasciato, ma non è nulla, sul piano quantitativo e qualitativo, in confronto alle migliaia e migliaia di fascicoli conclusi in questi anni. Quella che mi ha colpito è solo un’operazione di fredda disinformazione giudiziaria che gioca sull’inesperienza del lettore medio.
Ripeto: nessuno, né accusa né difesa, si è mai lamentato con me, e questa è la cartina di tornasole, insuperabile. Anzi, tantissimi avvocati hanno mostrato rincrescimento per il fatto di non trovarmi più, sempre “garantista” e disponibile ad ascoltare tutti, in aula come Gip o Gup, sopratutto nei giudizi abbreviati, rito che non a caso tantissimi con me sceglievano, con un aumento esponenziale, sul piano qualitativo, dell’impegno. Sfido chiunque, l’autore dell’articolo per primo, a dimostrare il contrario. Se qualcuno volesse scrivere di una lamentela nei miei confronti si troverebbe con la pagina bianca.
Ci sarà invece di certo, dietro tutto questo, qualche invidia, lasciata, inevitabilmente, in eredità. E anche qualche rancore a lungo coltivato. Sopratutto perché io ho spesso osato criticare, da giudice non “associato” e anche sulle colonne del Dubbio – e queste sono aggravanti – il mio mondo di appartenenza. Alla fine, in un modo o nell’altro, i dissenzienti si colpiscono, e possibilmente alle spalle.
Non ho mai chiesto medaglie, non ho mai fatto domande per passare a un ufficio non di prima linea e neanche per diventare capo ufficio, perché senza in tasca la tessera di una corrente sarebbe stata una domanda inutile. Anche dopo Palamara da noi non è cambiato niente. E anche perché non mi piaceva, per non rischiare di imitare quei capi tra noi che si vedono cinque mattine la settimana e poi si dedicano con maggior soddisfazione ai loro incarichi universitari.
So che non mi devo rimproverare alcunché, dopo essere andato in congedo con 80 giorni di ferie arretrate e aver passato negli ultimi anni quasi tutti i sabati e le domeniche in ufficio. Lo sanno tutti, i cronisti di giudiziaria e anche le guardie del Palazzo che mi salutavano, anche con un certo stupore, a tardissima, proprio tardissima sera, anche notte. Forse è questa la “sorpresa” di cui parla l’articolista.
Per concludere, il Corriere si è rifiutato di pubblicare un articolo di questo genere. Non ne dubitavo.
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umbriajournal · 2 months
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Il Fronte del Dissenso ha attaccato Roberto Speranza, l'ex ministro della sanità from Umbria Journal TV on Vimeo.
Il Fronte del Dissenso ha attaccato Roberto Speranza, l'ex ministro della sanità Contestazioni a Roberto Speranza, le vittime del vaccino assediano ex ministro Contestazioni a Roberto Speranza – Il tour promozionale del libro autocelebrativo di Roberto Speranza, intitolato “Perché Guariremo“, si trasforma in un’esperienza travagliata e carica di tensione e un vero e proprio autogol per lui e per chi ha organizzato l’evento. Da San Benedetto del Tronto a Perugia, le voci delle vittime degli effetti avversi del vaccino si fanno sentire, chiedendo risposte e responsabilità.
Le Voci Discordanti Intorno a Roberto Speranza: L’Ex Ministro Contestato dalle Vittime del Vaccino L’ex Ministro della Salute, attivo durante i governi Conte II e Draghi, si trova ad affrontare una serie di contestazioni e critiche mentre cerca di promuovere il suo libro in giro per l’Italia. A San Benedetto, Forlì e ieri a Perugia, persone danneggiate dagli effetti collaterali del vaccino, compreso un uomo rimasto paralizzato, si sono fatte avanti per chiedere spiegazioni e rendiconti.
Tuttavia, Speranza sembra preferire evitare o eludere queste richieste, rifugiandosi dietro la dichiarazione “Non sono più ministro“. Le sue apparizioni pubbliche sono state accolte da cori di protesta e insulti, con persone che scandivano slogan come “In galera, in galera”.
Anche a Perugia, mentre Speranza cercava di promuovere il suo libro, le voci dissenzienti non hanno smesso di farsi sentire. All’esterno del Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio regionale dell’Umbria, si potevano udire grida come “Speranza vai via, sei tu la pandemia“.
Le contestazioni non si limitano solo alla sua presenza fisica, ma riguardano anche il contenuto del suo libro. Alcuni lo accusano di non assumersi la responsabilità degli errori commessi durante la gestione della pandemia da Covid-19. Un gruppo denominato Fronte del Dissenso dell’Umbria ha dichiarato che Speranza è colpevole di aver causato danni economici e sociali enormi, oltre a aver istituito politiche liberticide e terroristiche durante il suo mandato.
Le critiche, come riporta La Verità di oggi, sono state particolarmente aspre da parte di coloro che hanno subito gravi conseguenze a causa del vaccino anti-Covid. Daniela Di Marco, insieme ad altri manifestanti, ha espresso indignazione per il fatto che Speranza continui a promuovere il suo libro anziché chiedere scusa per gli errori commessi. Anche Floriano Innocenzi di Foligno ha sollevato interrogativi sulla condotta di Speranza e ha messo in discussione il finanziamento del suo tour politico-letterario.
Tra le voci dissonanti, emerge il racconto di Niccolò Conti, uno studente universitario colpito da neuropatia delle piccole fibre dopo la vaccinazione. Conti, insieme ad altri danneggiati, ha chiesto a Speranza di assumersi la responsabilità di quanto accaduto anziché negare o minimizzare i problemi causati dal vaccino.
Tuttavia, Speranza sembra restare saldo nella sua difesa dei vaccini anti-Covid, sottolineando il ruolo positivo che hanno avuto nel salvare vite durante la pandemia. Nonostante le critiche e le contestazioni, l’ex ministro continua a sostenere la sicurezza e l’efficacia dei vaccini, nonostante le voci contrarie che si fanno sempre più forti.
In conclusione, il tour di Speranza si trasforma in un confronto acceso tra sostenitori e critici dei vaccini anti-Covid, mettendo in evidenza le profonde divisioni e preoccupazioni riguardanti la salute pubblica e le politiche sanitarie del paese.
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bergamorisvegliata · 3 months
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PROSSIMAMENTE A BERGAMO
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Tornano ad animarsi le giornate bergamasche dedicate alle voci se non proprio "dissenzienti", perlomeno contro la narrativa "mainstream" che -tra false pandemie, reali crisi economiche e agricole- in verità non hanno mai cessato di descrivere le reali problematiche dei tempi attuali.
E così, dopo tre giornate intense durante le quali si è passati dagli effetti delle onde elettromagnetiche a ciò che è successo nei giorni cupi della farsa pandemica con il docufilm "La morte negata" e un'interessante conferenza sulle presenze nell'universo, ecco che a breve avremo la presentazione del libro di Luca Panseri, uno dei primi medici sospesi per avere denunciato i protocolli criminali della pandemenza, libro dal titolo "Custodire il fuoco" e che si terrà il 2 marzo all' "Accademia della Salute" di Bergamo, inoltre un incontro pubblico sull'agricoltura a Ranica il 9 marzo,
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un fine settimana tra il 15 e il 16 marzo dedicati rispettivamente alle tecniche della manipolazione il 15 presso l' "Accademia della Salute" e un presidio/manifestazione con dibattito in piazza sul Sentierone a Bergamo il 16 marzo e la presenza di un giornalista di "ByoBlu".
Infine, il 6 aprile un dibattito sulle scelte consapevole in fatto di vaccinazioni pediatriche
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e sempre a Ranica presso il Teatro del Borgo.
C'è anche un appuntamento musicale con un gruppo che ha allietato a lungo i pomeriggi delle manifestazioni contro il green pass nell'inverno del 2021, ed è quello del 29 marzo presso il circolo ARCI "Il Bafo" di Seriate con la "Combat Band".
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A presto!!!
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kneedeepincynade · 9 months
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The Japanese government is paying a high price for his actions, and this is just the beginning of the consequences for dumping radioactive water in the ocean
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🔥 LA PROTESTA DEI PESCATORI GIAPPONESI COLPISCE LA TEPCO E IL GOVERNO GIAPPONESE PER LE PROMESSE TRADITE | LE AZIONI DEI CRIMINALI GIAPPONESI NON RIMARRANNO IMPUNITE 😡
🇯🇵 Dopo aver intentato una causa contro TEPCO, gestore dell'Impianto che ha iniziato a scaricare acqua contaminata nel Mare, dimostrando che il Giappone intende trattare l'Oceano come la propria piscina personale, i pescatori di Fukushima - insieme ad altri lavoratori nel settore - continuano a protestare, cercando il supporto del tribunale locale, per fermare il rilascio in mare di acque reflue contaminate dal nucleare ☢️
👏 Inoltre, i 151 querelanti chiedono l'annullamento dell'approvazione da parte dei regolatori nucleari degli impianti installati per lo scarico dell'acqua, e un divieto sul rilascio 👍
⚖️ Il team legale dei querelanti ha affermato che questa è la prima causa in Giappone riguardante la cessazione dello scarico di acqua contaminata, in quanto viola i diritti di pesca e i diritti di normale sussistenza dei lavoratori del settore 👍
🤔 Infatti, non è solo in Cina, ad esempio al mercato del pesce di Shanghai, che non si presentano più i prodotti ittici giapponesi, ma anche in Giappone le persone sono restie a mangiare quei prodotti, tanto che il Governo Giapponese ha dovuto fornire un aiuto pari a 700 milioni USD alle aziende di pesca, che stanno avendo numerosi problemi economici 📉
🇯🇵 Sia il Governo del Giappone, che la TEPCO, avevano precedentemente assunto impegni scritti nei confronti della Federazione Prefetturale di Fukushima delle Associazioni Cooperative di Pesca, promettendo che non avrebbero smaltito l'acqua contaminata senza la comprensione delle parti interessate. Tuttavia, hanno tradito le promesse:
💬 «Nel 2015, il Governo Giapponese si è impegnato con la Federazione [...], il Popolo Giapponese ha sentito tali dichiarazioni decine di volte. La Federazione ha mantenuto la sua opposizione. tuttavia, il Governo ha ignorato le voci dissenzienti e ha proceduto con il discarico», ha affermato Hirota Tsugio, avvocato dei querelanti ⚖️
💬 «I querelanti vogliono che il Mondo sia ben informato della loro opposizione. [...] Vogliamo che l'intero Paese e il Mondo conoscano la nostra posizione» 👌
🐰 Ogni tentativo, da parte dell'Occidente, e del Governo Giapponese, di minimizzare gli effetti disastrosi - a lungo termine - dello scarico di acqua contaminata nel mare, si scontra con la dura realtà. Non è un caso che proprio un'organizzazione politicizzata e sotto forte pressione USA, come l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che non riesce a comprendere chi - da mesi - stia attaccando la Centrale Nucleare di Zaporižžja, non abbia problemi con le oscenità commesse del Giappone, che vuole far pagare il prezzo delle sue trasgressioni a tutti i Paesi Asiatici 🤦‍♀️
🔍 日本核辐射鱼污染严重,日本人自己不吃,却打算出口中国? | Gli stessi giapponesi non vogliono mangiarlo, e pensano di esportarlo in Cina? 日本是一个没有耻辱感的国家 😡
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🔥 JAPANESE FISHERMEN'S PROTEST AFFECTS TEPCO AND THE JAPANESE GOVERNMENT FOR BETRAYED PROMISES | THE ACTIONS OF JAPANESE CRIMINALS WILL NOT REMAIN UNPUNISHED 😡
🇯🇵 After filing a lawsuit against TEPCO, the plant operator that started dumping contaminated water into the sea, proving that Japan intends to treat the ocean as its own personal swimming pool, the fishermen of Fukushima - along with other workers in the sector - continue to protest, seeking the support of the local court, to stop the release of nuclear contaminated wastewater into the sea ☢️
👏 In addition, the 151 plaintiffs seek the annulment of the nuclear regulators' approval of the installed water discharge facilities, and a ban on the release 👍
⚖️ The plaintiffs' legal team said this is the first lawsuit in Japan regarding the cessation of dumping of contaminated water, as it violates the fishing rights and livelihood rights of industry workers 👍
🤔 Indeed, it is not only in China, for example at the Shanghai fish market, that Japanese fish products no longer appear, but also in Japan people are reluctant to eat those products, so much so that the Japanese Government has had to provide a aid amounting to 700 million USD to fishing companies, which are having numerous economic problems 📉
🇯🇵 Both the Government of Japan and TEPCO had previously made written commitments to the Fukushima Prefectural Federation of Fishing Cooperative Associations, promising that they would not dispose of the contaminated water without the understanding of the interested parties. However, they betrayed their promises:
💬 «In 2015, the Japanese Government made a commitment to the Federation [...], the Japanese People have heard such statements dozens of times. The Federation maintained its opposition. however, the Government ignored the dissenting voices and proceeded with the discharge,” said Hirota Tsugio, attorney for the plaintiffs ⚖️
💬 «The plaintiffs want the world to be well informed of their opposition. [...] We want the whole country and the world to know our position" 👌
🐰 Every attempt by the West and the Japanese Government to minimize the disastrous - long-term - effects of the discharge of contaminated water into the sea collides with the harsh reality. It is no coincidence that a politicized organization under strong US pressure, such as the International Atomic Energy Agency, which cannot understand who - for months - has been attacking the Zaporižžja Nuclear Power Plant, has no problems with the obscenities committed by Japan, which wants to make all Asian countries pay the price for its transgressions 🤦‍♀️
🔍 日本核辐射鱼污染严重,日本人自己不吃,却打算出口中国? | The Japanese themselves don't want to eat it, and are they thinking of exporting it to China? 日本是一个没有耻辱感的国家 😡
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arcobalengo · 10 months
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Bombe su Mosca: l’Italia che ignora stranamore
DI RANIERO LA VALLE
Zelensky ha bombardato Mosca, attaccando due edifici, apparentemente due torri nel centro della città. Ha detto che in tal modo la guerra sta arrivando in Russia, sui suoi centri simbolici e sulle basi militari, e che questo “è un processo inevitabile, naturale e assolutamente giusto”.
Il suo errore, devastante e assolutamente irragionevole, sta in ciò, che il corso di una guerra non è affatto un processo naturale. Ci sono eventi in essa che sono imprevedibili e tanto meno inevitabili e che sono capaci di produrre conseguenze epocali. Pearl Harbour provocò la trasformazione della guerra europea nella Seconda guerra mondiale. Hiroshima e Nagasaki provocarono il passaggio dalla guerra convenzionale alla guerra atomica e fondarono le relazioni tra gli Stati nei decenni successivi sulla minaccia nucleare e l’equilibrio del terrore. L’attacco alle Due Torri di New York produsse la lotta globale contro il terrorismo e contro un assortimento di “Stati canaglia” e il passaggio della strategia militare americana dal concetto di difesa e di risposta a un’aggressione al concetto della prevenzione e dell’offesa come la miglior difesa. E questa “dottrina” fu poi consacrata in tutte le successive “strategie della sicurezza nazionale degli Stati Uniti” e nell’idea che tale sicurezza sta nel dominio del mondo.
Oggi non c’è più bisogno, per attaccare due torri nel cuore delle capitali avversarie, di sacrificare terroristi che si impadroniscano di aerei di linea e li dirottino: ci sono i droni comandati a distanza, che non costano nemmeno lo stress psicologico del distruggere e dell’uccidere.
Nella guerra in corso, un evento di questo tipo può provocare conseguenze imprevedibili. Credevamo che il Dottor Stranamore fosse soltanto un film; non è così. Putin ha sbagliato i suoi calcoli, voleva fare una “operazione militare speciale” e non una guerra, ma il Paese attaccato e tutto lo schieramento avversario, divenuto sempre più forte, ha preferito la guerra e la vuole fino alla vittoria. Oggi il bombardamento di Mosca rimuove gli ultimi vincoli a una guerra controllata, mette in gioco la popolarità di Putin come capace di difendere il suo Paese, eccita i generali dissenzienti, critici sulla condotta circospetta della guerra, dà ragione a Prigozhin, può costringere la Russia a una reazione disperata e causare la novità di una guerra civile mondiale: dissimile, ma non in meglio, dalla stessa guerra nucleare.
Noi, come tutti gli alleati minori dell’Ucraina, non abbiamo alcun controllo su questo processo, ma vi siamo esplicitamente coinvolti. Poiché le armi che noi mandiamo in regalo all’Ucraina sono secretate si potrebbe perfino pensare o potrebbero dirci che i droni che hanno bombardato Mosca li abbiamo forniti noi. E in tutto ciò l’opinione pubblica è plagiata, il Parlamento tace e il governo acconsente.
Resta il presidente della Repubblica: la guerra dipende da lui. Potrebbe dire a Giorgia Meloni, e magari al Parlamento, che la politica estera dell’Italia non è fatta solo dell’intimità con gli Stati Uniti, ma anche dei rapporti con la Russia, la Cina, la Palestina, la Tunisia; che qui c’è un rovesciamento della politica estera italiana; e che questo non dovrebbe essere deciso solo dal governo o addirittura, dato che il ministro degli Esteri non sembra interessarsene più di tanto, solo dalla presidente del Consiglio.
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mariuskalander · 1 year
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RT @GiacomoConsalez: @SimoneAlliva A perché i sinistri sono proprio tolleranti nei confronti delle voci dissenzienti? Andate a nascondervi.
— Mario Calandra (@MariusKalander) Dec 10, 2022
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ma-come-mai · 2 years
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Una volta ogni 6-9 mesi mi viene voglia di parlare su FB... Chi ha 6 minuti di tempo per ascoltare le mie parole riguardanti la gestione covid filogovernativa può ascoltare il mio video, non è mia intenzione offendere nessuno ma vorrei vedersi aprire un dialogo sereno in Valle d'Aosta per non ricadere in eventuali errori già commessi e soprattutto per non dividere a metà una comunità piccola come la nostra. Di seguito le parole che troverete nel video: A TUTT'OGGI CIRCA 40 MILA VALDOSTANI HANNO DECISO DI NON VACCINARSI OLTRE LA SECONDA DOSE E SOLO IN 9 MILA SI SONO SOTTOPOSTI ALLA QUARTA, SENZA CONSIDERARE COLORO CHE FIN DALL'INIZIO DELLA COSIDDETTA PANDEMIA HANNO SCELTO DI NON SOTTOPORSI ALL'OBBLIGO VACCINALE PAGANDO UN DURO PREZZO SULLA LORO PELLE.
Tutte queste persone, dunque, esprimono in merito al concetto di salute, un orientamento ben preciso che non può essere messo a tacere, soprattutto in una regione che storicamente vede nelle minoranze una ricchezza autentica.
Per questo è ancora estremamente importante il dibattito pubblico sui vaccini e la gestione covid.
Risale a pochi giorni fa la notizia che la signora Janine Small, presidente dei mercati internazionali di Pfizer, interrogata dall’eurodeputato olandese Rob Ross se la casa farmaceutica avesse testato la capacità del vaccino di bloccare il contagio, ha risposto con un secco no, ridendo e dicendo: “Dovevamo muoverci alla velocità della scienza per capire cosa succedeva”.
Oltre a questa grave affermazione della suddetta signora, altre testimonianze, indagini, studi e sentenze sottolineano la pericolosità ed inutilità dei cosiddetti vaccini anti-covid, accompagnate e sostenute dalle dichiarazioni di medici, giornalisti, politici che nei loro ambiti di competenza cercano di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su questa realtà.
(Già nel 2020 fu redatta e firmata da quasi 70 mila medici e ricercatori ed un milione di persone, la dichiarazione di Great Barrington, negli Stati Uniti, dichiarazione che sosteneva essere dannose e controproducenti le forme utilizzate per combattere la malattia con il lockdown, la chiusura delle attività economiche, dei servizi e delle scuole, ma il main stream non se ne occupò - neanche il main stream “ de nos atre”- concentrato a dare spazio alle “virostar” che dettavano le regole e guidavano l’agenda politica).
Anche noi valdostani ci possiamo fregiare di annoverare tra le nostre menti illustri un valido ricercatore (anche se lavora a Parigi e a Genova) che ha fatto una ricerca a Cogne sul lockdown e ne ha pubblicato i risultati su importanti riviste scientifiche americane senza che nessun giornale o politico valdostano ne riprendesse le conclusioni e ne facesse oggetto di informazione o di dibattito politico.
Questo perchè? Forse perchè la sua ricerca non era gradita?
Mi pare inoltre che alcune antipatiche similitudini con i periodi più bui della nostra storia siano preoccupanti.
Come successe nei primi anni del periodo fascista, quando i ricercatori, medici e scienziati non allineati alle teorie governative venivano messi in un angolo, prima ignorati e denigrati, poi esclusi da posizioni autorevoli, anche oggi avviene che le voci dissenzienti dalle teorie governative vengano messe a tacere con censure deliberate dai social, youtube o vengano loro concessi solo ridotti e ridicoli spazi su giornali e televisioni del mainstream più per “salvare a forma” che per sostanza.
Ritengo che adesso, in nome del rispetto dela salute e della economia di tuttii valdostani, sia importantissimo dare spazio a tutte quelle voci che dall'inizio della pandemia con serietà e dedizione hanno provato a spiegare che c'erano troppi errori nella gestione ufficiale di questo virus.
Ritengo anche che ignorare il sentire di questi 40.000 valdostani che non si sono vaccinati o hanno scelto di interrompere il ciclo delle vaccinazioni, oppure denigrarli continuamente, sia un atto pericoloso per chi è responsabile e mi riferisco alle forze politiche e a quelle dell'informazione che avrebbero dovuto approfondire meglio gli aspetti scientifici, i primi, ed essere più indipendenti dal potere e meglio informati, i secondi.
Chiedo pertanto ai nostri politici ed ai nostri giornalisti, di provare ad ascoltare le voci di questa consistente percentuale di popolazione che, supportata da medici scrupolosi, politici informati e seri ricercatori tenta di avviare un serio dibattito sulla salute dei singoli e della comunità onde evitare che la vera libera informazione possa continuare a trasformarsi in propaganda.
Tanti di noi hanno ancora sangue montanaro che scorre nelle vene e nel cuore il ricordo di persone con carattere e valori forti, capaci di sostenere le loro verità e non sensibili alle lusinghe del potere e del denaro.
Per far cambiare loro idea bisognava ricorrere ad idee migliori!
Quindi, almeno nella nostra piccola “Patrie”, basta minacciare e censurare!
Apriamo un dialogo serio e rispettoso delle genti che abitano la nostra piccola terra, iniziando magari ad ascoltare le decine e decine di sanitari valdostani (tanti ormai in Svizzera) che non condividono alcune scelte governative.
Provo dunque ancora una volta ad esternare questo messaggio in pubblico nella speranza che la nostra piccola Valle d’Aosta possa distinguersi in questo momento storico affinché non sia ascoltata e amplificata solo la voce univoca di chi sostiene le scelte governative, ma sia dato spazio ad un ampio dibattito in nome di una verità scientifica e sanitaria ancora da indagare e magari da arrivare a condividere.
Daniele Pieiller
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aitan · 3 years
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Io provo a parlarne qui e altrove, ci scherzo su, faccio dell'ironia e dell'autoironia, invito al rispetto reciproco e ogni tanto reciprocamente manco di rispetto; ma giuro che non mi sono mai sentito così in difficoltà come in questi giorni in cui alcuni miei colleghi che hanno fatto scelte diverse dalle mie su un argomento così controverso e scivoloso rischiano di trovarsi senza stipendio.
E, per favore, evitate di commentare che se lo meritano, come se questo green pass debba essere inteso come una punizione verso i dissenzienti.
Se dovessero essere puniti tutti quelli che la pensano diversamente da me, la maggioranza di voi sarebbe senza stipendio per tutta la vita.
Parola mia.
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crazy-so-na-sega · 3 months
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Bassa frequenza
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La Verità ha la caratteristica di essere cercata, scovata, estrapolata e prima ancora percepita. Come un suono con una frequenza bassissima che non riusciamo ad udire chiaramente. Userò un caso per spiegare meglio cosa intendo:
la diatriba sulle autopsie durante la pandemia. Erano vietate o erano autorizzate?
Il collegamento ad un articolo molto interessante svela dati che forse non tutti conoscevano e conoscono. https://www.simlaweb.it/simla-dateci-i-mezzi-per-attrezzare-le-sale-autoptiche/
La chiave, a mio avviso, è la CLASSIFICAZIONE dell’agente patogeno tramite l’attribuzione di un elevatissimo valore di pericolo che ha avuto come conseguenza l’applicazione di determinati protocolli e, come si può leggere nell’articolo collegato, le sale autoptiche dovevano attrezzarsi seguendo una serie di indicazioni con un risultato disastroso
”Se ne possono, infatti, contare non più di una decina in tutta la penisola.”
La considerazione che faccio è relativa al meccanismo che si è attivato, questa maledetta congiuntura si è realizzata perché ESISTEVANO già NORME da applicare nel caso ce ne fosse stato bisogno, esisteva già una struttura pronta a sostenere un fenomeno così devastante.
Credo che non sia tanto importante il COME si sia arrivati a questo delirio quanto il fatto che esistesse A PRIORI una logica che ne contemplava l’eventualità nella sua potenzialità;
una logica che, però, non contemplava tutte le complicazioni in termini di diritto.
Insomma, una logica che derogava a tutti quei meccanismi socio politici che definiamo democratici. Tutte le posizioni dissenzienti sono corrette, da quella misticista a quella meccanicista passando da quella filosofica ma si tratta sempre di punti di vista che guardano da posizioni diverse. Se io mi posiziono sulla cima di una montagna guardando verso il basso, vedrò un pendio e se mi posiziono alla base, guardando verso l’alto, vedrò una salita. Ma il piano inclinato, con i suoi effetti derivanti dalla fisica, è IDENTICO per entrambi gli osservatori.
La qualità da considerare è l’inclinazione e quando si inizierà a considerare l’inclinazione allora si comprenderà anche che è funzione di un dominio dal quale risalire ad altri domini più grandi.Come scatole cinesi inserite una dentro l’altra.
Analizzare una funzione ci permette di comprendere il dominio di cui facciamo parte e come esseri umani abbiamo non solo la capacità di modificarlo ma anche la capacità di evolvere scoprendo domini sempre maggiori.
Questa è l’unica via per uscire dall’immobilità in cui ci troviamo.
By Orgonauta
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pensieri su norme e classificazioni...
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aforismidiunpazzo · 4 years
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Accadde Oggi: 31 Luglio 1703
Daniel Defoe viene messo alla gogna (e successivamente imprigionato), con l’accusa di diffamazione verso la Chiesa di Inghilterra, per la pubblicazione del pamphlet di satira politica, “La via più breve per i dissenzienti” (The Shortest-Way with the Dissenters, 1702).
Continua su Aforismi di un pazzo.
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