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#dissesto
pietroalviti · 5 months
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Ceccano, il comune chiede contributi per il dissesto idrogeologico in tre contrade
San Giuseppe, Spinette e Pedemontana sono le tre contrade individuate da Palazzo Antonelli nella richiesta di contributo presentata per la mitigazione del dissesto idrogeologico e la riduzione del rischio idraulico. Le tre località sono interessate da tempo da fenomeni franosi e comunque il Comune ha ritenuto di intervenire prioritariamente su quelle zone, nel caso in cui il progetto venga…
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daimonclub · 11 months
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Made in Italy e l'Italia in breve
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L'Italia in breve, aforismi e citazioni Made in Italy e l'Italia in breve. Questo libro di aforismi e riflessioni sul bel paese è stato scritto nel 2014, quindi prima delle varie sciagure che hanno colpito la nostra nazione, ma non solo. Non vi erano ancora state la grande emergenza sanitaria del Covid, la tragica evoluzione della riforma delle pensioni, la grande crisi economica, e la guerra causata dalla Russia con l'invasione dell'Ukraina. Tuttavia i mali che ci affliggono sono più o meno sempre gli stessi, e attraverso questo volumetto potrete farvi un'idea della nostra povera Italia. In ogni caso, prima dell'introduzione originale del testo, riporto qualche notizia più recente, allo scopo di rendere più chiara la situazione. Carl William Brown  L'ira di Dio su te mormora e rugge, o Italia, o donna sonnolenta ed orba. Vincenzo Monti L'italiano grida molto, ma non si muove. Se ne ha la prova dalla storia degli ultimi trent'anni, durante i quali malgrado ogni sorta di intrighi, non c'è mai stato in Italia un movimento rivoluzionario nel vero senso del termine. (...) In Italia ci si detesta da provincia a provincia, da città a città, da famiglia a famiglia, da individuo a individuo. Klemens Wenzel Lothar von Metternich-Winneburg citato da Giordano Bruno Guerri Non si può sperare nulla di bene nelle province che in questi tempi si veggono corrotte, com'è l'Italia sopra tutte le altre; e ancora la Francia e la Spagna di tale corruzione ritengono parte. Nicolò Macchiavelli L’Italia è un paese con un elevatissimo numero di geologi, 15mila, la metà di quelli europei, e da quest’anno il Consiglio nazionale dei geologi italiani potrà rilasciare il titolo di euro-geologo che permette di lavorare in tutta Europa. Carl William Brown Case distrutte e danneggiate, auto portate via dall'acqua, cittadini impauriti e travolti dalle piogge che chiedono aiuto: questa è la situazione in Emilia Romagna, regione che nelle ultime settimane è inondata e duramente messa alla prova dalle alluvioni. La sera del 18 maggio 2023 l'agghiacciante bilancio ammonta a ben 13 vittime; intanto, si registrano 42 comuni sott'acqua, 280 frane, 34mila utenze senza elettricità. Come riportato dall'ANSA, solo nella giornata di mercoledì 17 sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia nel corso di 24 ore, con intensità massima raggiunta tra Monghidoro, Civitella di Romagna e Castrocaro Terme. Christina Nunez Il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree della Penisola. Domenico Calcaterra, Segretario Generale della FEG (Federazione Europea dei Geologi) ed esponente del CNG (Consiglio Nazionale dei Geologi) ha ricordato che delle 700mila frane presenti sul territorio europeo, ben 500mila sono in Italia. In ben 6.633comuni italiani sono presenti aree a rischio idrogeologico che comportano ogni anno un bilancio economico ed umano pesantissimo; non dobbiamo poi dimenticare che l’Italia è anche un Paese ad alto rischio sismico e vulcanico. Sono 70 anni oggi dall’ultima eruzione del Vesuvio, e oggi il Vesuvio, l’Etna e i Campi Flegrei sono tra i vulcani meglio monitorati del mondo. Nel nostro Paese tuttavia la prevenzione è quasi inesistente: 5 milioni e seicentomila italiani vivono in una zona a rischio idrogeologico e le aree più in pericolo sono quelle del nel nord est (1.629.473 cittadini), seguito dal sud (1.623.947), dal nord ovest (1.276.961), dal centro (1.081.596) e dalle isole (90.794). Il rischio sembra aumentare perché gli eventi che si verificano ogni anno sono cresciuti nell’ultimo decennio passando da circa un centinaio ai 351 del 2013 e nei primi 20 giorni di quest’anno sono già stati 110. Grave anche il numero delle vittime, 328 negli ultimi dodici anni. Ma l'Italia non è soggetta solo al rischio sismisco. Le colate di cemento incrementano infatti anche le conseguenze di frane e alluvioni, amplificando il rischio idrogeologico che coinvolge circa 29.500 chilometri quadrati del nostro Paese, pari al 10% della superficie, con l'89% dei comuni e 5,8 milioni di persone coinvolti. Dagli anni '70 ad oggi, in Italia, è stata coperta da cemento una superficie equivalente a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. Eppure, nel nostro Paese, il 44% del territorio è a rischio sismico potenzialmente elevato, pari al 36% dei Comuni, con 21,8 milioni di persone coinvolte e 5,5 milioni di edifici a rischio. Silvio Seno, ordinario di Geologia presso l'Università di Pavia e Responsabile della "Settimana del Pianeta Terra" denuncia che il conto complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti frane e alluvioni, dal 1944 al 2011 è pari a 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi di euro l'anno, di cui il 73% riguarda i terremoti, il 25% il dissesto idrogeologico". "Dal 2010 ad oggi si stimano costi per 20,5 miliardi di euro di cui 13,3 solo per il terremoto in Emilia Romagna" ha rimarcato ancora il geologo. Seno ha quindi sottolineato che le grandi ricchezze dell'Italia "sono un vero museo naturale di straordinaria bellezza e ricchezza geologica, ed è proprio lo scopo che la manifestazione la "Settimana del Pianeta Terra" cercherà di porre in risalto e di sottoporre all'attenzionme dei media, dei vari amministratori e dell'opinione pubblica.
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Alluvione Emilia Rogna 2023 Siamo sull'orlo del baratro. Goditi il panorama. Altan L'Italia è una Repubblica fondata su 60 milioni di italiani presi quotidianamente per il culo. Carl William Brown Forse non ce ne siamo accorti, ma mentre parlavamo di riforme l'Italia se n'è andata. Marcello Veneziani L'Italia sarà anche una piccola nazione, ma in compenso la sua stupidità è molto grande. Carl William Brown Assistiamo ormai da anni al declino della classe politica italiana e purtroppo anche chi si è impegnato per il suo ricambio è stato considerato semplicemente un terrorista e messo in galera, soltanto perché magari aveva ammazzato qualcuno. Carl William Brown Non solo moda e cibo. Anche fucili, pistole, bombe, velivoli, mezzi blindati e corazzati. È la nuova frontiera del “Made in Italy”, il record dell’export nazionale: l’Italia ha superato la Russia ed è ora il secondo produttore mondiale di armi, dopo gli Usa. Evidentemente anche il bel paese ha fatto tesoro delle riflessioni del grande bardo (William Shakespeare) che, nel suo Coriolano, affermava appunto che la guerra uccide più cornuti di quanto non la pace generi uomini. E poi ci si riempie tanto la bocca di belle parole come democrazia, libertà, fratellanza, diritti umani, pace nel mondo, e naturalmente la chiesa e il papa soprattutto pregano a più non posso e danno la loro benedizione urbi et orbi, alla faccia di tutti quegli atei polemisti e senza cuore che continuano a sostenere che tutti questi burocrati clericali non fanno una beata minchia, infatti siamo o non siamo tutti figli di Dio e quindi fratelli, ed inoltre non sono le armi le vere responsabili, ma il loro uso improprio, e quindi alla fine della storia non tutto il male viene per nuocere, in quanto non sarebbe così se il male fosse male, e non fosse invece un bene! Ecco dunque la vera “coincidentia oppositorum”, ecco la vera duale e singola verità, ecco la vera divinità, ecco la suprema stupidità. Carl William Brown Introduzione Da sempre mi ritengo un personaggio apolide e di natura anarchica, tuttavia essendo di madrelingua italiana ed essendo la nostra patria una fonte inesauribile di materiale per ogni studioso della stupidità, consapevole della grandezza maturata dall'Italia nelle varie epoche, e della sua odierna decadenza, ho pensato bene di dedicargli questa raccolta di massime, di pensieri, di riflessioni, di citazioni e di aforismi. L'idea mi è venuta alcuni giorni fa, mentre stavo aggiornando e mettendo un po' in ordine il mio sito, mi sono accorto che vi era solo una pagina dedicata agli aforismi e alle battute sull'Italia e gli italiani nella sezione umoristica del nostro Daimon Club (www.daimon.org), mentre mancava invece una raccolta un po' più seria sullo stesso argomento nella Daimon Library. Evidentemente all'epoca avevo ritenuto più indicato fare solo una pagina divertente sulla tematica, ma visto che le cose sono sempre andate peggiorando e sdrammatizzare solo con i frizzi e i lazzi non basta, mi sono deciso a porre rimedio. Così ho iniziato a mettere insieme gli aforismi che avevo scritto nel corso degli anni su questa tematica e poiché ho constatato che il loro numero era piuttosto cospicuo, ho deciso di metterli assieme ai pensierini degli altri autori, di diverse epoche e di diversa estrazione sociale e letteraria e farne un e-book, con una piccola introduzione, da distribuire anche gratuitamente, perché la cosa importante per le idee è che si diffondano, ovvero che vengano rese pubbliche, vale a dire pubblicate e divulgate, senza pensare solo ed esclusivamente al ritorno economico che ne possiamo ottenere. In fondo poi tutto il mondo è paese, anche perché oramai di italiani veri e propri non ce ne sono più e magari non ci sono mai stati, infatti tutte le popolazioni sono sempre frutto di contaminazioni etniche e di intrecci culturali e antropologici, poi col tempo vengono identificate con la zona geografica, la lingua, gli usi e i costumi che le contraddistinguono, ma solo dopo molti anni di sedimentazione e di amalgama; inoltre questo discorso poteva andar bene quando i viaggi e gli spostamenti erano più difficili, ma ora che il mondo è quasi completamente globalizzato non ha più molto senso parlare di italianità, quando tra un po' di anni, gli abitanti che popoleranno la vecchia penisola saranno tutti di origini diverse e forse non parleranno più nemmeno l'italiano; ecco perché in questo librettino non potevano di certo mancare le citazioni in inglese, lingua ormai quasi globale e che dovrebbe appunto essere adottata e impiegata sempre più universalmente proprio come mezzo di coesione e di integrazione tra tutte le varie etnie del globo. Da notare inoltre che l'italiano è il primo discendente del latino, un idioma che in un modo o nell'altro, per influsso diretto o per mezzo del francese ed ora dello spagnolo, ha dato circa un buon 70 per cento di vocaboli alla lingua inglese, e solo questo basterebbe per far capire come la nostra cultura abbia grandemente influenzato prima tutta l'Europa ed in seguito anche tutto il mondo. Questo libretto è dunque in primo luogo dedicato a tutti gli italiani che sanno ancora resistere, criticare, indignarsi per lo stato di tremenda anestesia in cui versa il nostro paese, ma al tempo stesso è anche pensato per tutti i vari amanti del genere aforistico e delle riflessioni brevi. Essendone io il curatore, lo stile come al solito ne risulta irriverente, ironico, umoristico, irrispettoso, impertinente, sarcastico, e talvolta anche volutamente un po' profanatorio, inoltre la forma dell'e-book, al contrario di quello che accade per i siti tradizionali, vi permetterà di trovare tutto il materiale ben confezionato, comodamente e facilmente consultabile su qualsiasi supporto, senza la noiosa e insulsa pubblicità che dovreste sorbirvi navigando in Internet o nelle varie applicazioni create ad hoc per cercare appunto di fare due soldi.
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Made in Italy pensieri e riflessioni È anche un modo per farmi un po' di pubblicità, visto che nonostante la mia vasta produzione ed il mio impegno in rete, sia più facile trovare degli studiosi che si occupano degli autori di aforismi dell'Amazzonia che non di quelli indigeni per l'appunto, senza parlare poi degli editori, che sono sempre solo e troppo interessati al guadagno, per poter pensare anche ad altro. Essendo poi il testo in formato anche digitale spero possa avere una vasta diffusione, perché in teoria potrebbe interessare a tutti gli abitanti della nostra penisola, ma anche a tutti i suoi potenziali visitatori stranieri, siano essi turisti o, come accade sempre più spesso, immigrati in cerca di fortuna. Un altro aspetto fondamentale di questa raccolta è che, proprio per venire incontro e uniformarsi alla surrealità e al caos della realtà, le citazioni raccolte non sono né in ordine alfabetico, né in ordine cronologico, né peggio che andar di notte con un insensato e ridicolo numero che le preceda e cosa più importante si nomina solo l'autore, senza riportare l'eventuale testo in cui la frase era originariamente inserita e questo proprio perché gli aforismi devono aiutare a riflettere al di là del tempo, dello spazio, dei libri, e dell'autorità o meno del loro contesto, le idee infatti devono muoversi liberamente nella testa del lettore, così come pure in quella dello scrittore che le coltiva e gli offre una forma più o meno divertente, più o meno moraleggiante, critica, satirica, ammonitrice o metaforica. In fondo poi le raccolte di massime non sono saggi accademici dove viene citata la fonte completa, con l’anno di pubblicazione, la casa editrice, l’autore, la pagina, ecc. ecc., ma sono appunto pensieri e riflessioni che devono essere agili, veloci, pungenti e completamente e anarchicamente liberi di compiere la loro missione, poi chi vorrà eventualmente approfondire le notizie su un autore e la sua produzione o un personaggio e le sue avventure potrà sempre farlo in un secondo momento, anche perché viceversa servirebbero anche un minimo di notizie biografiche, e allora la semplice antologia di pensierini diventerebbe quasi una noiosa enciclopedia, le cui informazioni ormai non interesserebbero più nessuno, in fondo l'universo non sa neppure che esistiamo, quindi dobbiamo rilassarci un po' di più, e non intestardirci troppo su cose che in fondo non sono utili per il nostro benessere e anzi in modi più o meno occulti lo peggiorano, si vedano per esempio tutte le stupide leggi che vengono elaborate nelle varie nazioni, Italia in testa, compreso appunto quella meno letteraria, pedagogica e filantropica del diritto d'autore. Inoltre, “last, but not least”, poiché il gentile pubblico sembra essere più interessato alle varie pillole narrative che non ai loro autori, si è pensato bene di non tediarli troppo con un'inutile enfasi appunto su chi le ha composte, anche perché, come tutte le opere della letteratura, queste diventano le vere protagoniste nella mente dei lettori, quando questi leggendole le portano a nuova vita, le interpretano e le animano, le approvano, le criticano, le amano o le disprezzano. Tempo fa uno scrittore che aveva prodotto un romanzo adatto per il mondo del diritto, elogiandolo faceva intendere che il libro avrebbe potuto avere un target di almeno diverse centinaia di migliaia di persone, visto che in Italia solo gli azzeccagarbugli sono 230.000, e lo consigliava appunto a tutti gli avvocati, i magistrati, i giudici, e rispettivi parenti a seguito. Poco tempo dopo un altro autore che si occupa di arte, avendo scritto un originale saggio storico sugli artefici della materia, sempre valutandolo in maniera assai positiva lo suggeriva a tutti i cultori delle varie discipline artistiche presenti sul nostro territorio, e anche qui, inutile dirlo, la fatica letteraria avrebbe potuto essere di grande interesse per almeno svariate centinaia di migliaia di persone, infatti è risaputo che nella nostra penisola gli artisti sono una componente numerosissima della popolazione. Orbene, avendo io curato questa raccolta di aforismi, pensieri, citazioni e riflessioni sull'Italia e gli Italiani, da sottolineare che il testo comprende circa 200 aforismi di Carl William Brown e già questo basterebbe per differenziarlo sostanzialmente da tutte le altre raccolte passate, presenti e future sull'argomento, mi sento autorizzato a consigliarlo a quello sparuto gruppetto di diversi milioni di teste di caxxo che animano il nostro bel paese e visto che il testo non è che una metafora della stupidità globale, dato che come ben si sa tutto il mondo è paese, in coscienza mi sento di proporlo almeno anche ad alcuni miliardi di altri simpatici personaggi che popolano, animano ed inquinano il nostro lurido, disincantato e penoso pianeta. Per concludere questa prefazione c’è da aggiungere che in questo libro non troverete molto né dei maledetti toscani, né dei benedetti italiani, ma vi potrete divertire affrontando la metafora della stupidità del pianeta e perché no, anche dell'universo, vale a dire l'Italia e i suoi abitanti, ormai cittadini del mondo a pieno titolo. Se poi volete invece dare un'occhiata a dei ritratti italiani, o ai cari fratelli d'Italia, beh, allora magari vi consiglio un grande scrittore, un certo Arbasino, che io non ho mai letto se non nelle interviste sui giornali, e lì potrete godere delle descrizioni dei grandi personaggi che hanno contribuito a rendere l'Italia famosa nel mondo, gente come Agnelli, Calvino, Fellini, Moravia, Pasolini e via dicendo. Carl William Brown Italia in breve. (My Ko-fi shop) Scarica gratis degli e-books interessanti. Ars longa, Vita brevis di C.W. Brown Aforismi Volume I di C.W. Brown L’Italia in breve, un libro per tutti Made in Italy. Italia in breve Dati statistici sull’Italia Aforismi Geniali di W. Shakespeare Aforismi contro il potere di C.W. Brown Read the full article
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gelatinatremolante · 7 months
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Mi sono addormentato con in sottofondo il suono della pioggia e mi sono svegliato sempre con il suono della pioggia in sottofondo ma questo non è uno di quei post poetici che finisce con "condividere il letto con qualcuno avrebbe reso tutto perfetto blablabla" visto che di pioggia ne è caduta così tanta che si sono allagate le strade e alle 7 mi sono svegliato e iniziato a prepararmi per niente.
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aitan · 1 year
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"Agli sgoccioli dello scorso millennio, lo scienziato olandese Paul Crutzen – premio Nobel per la chimica per i suoi studi sulla formazione e sulla decomposizione dell’ozono – popolarizza il termine antropocene per riferirsi all’epoca geologica in cui viviamo; un’epoca di merda caratterizzata dal forte impatto umano sull’ambiente terrestre con tutto il suo carico di concentrazioni di materiali inquinanti rilasciato nell’atmosfera.
Da allora si diffonde sempre più un’idea (di per sé già vecchia di decenni, in verità) secondo la quale l’uomo dell’antropocene starebbe mettendo in pericolo la sopravvivenza del pianeta.
Io non sono d’accordo. Trovo che questa visione sia viziata dall’arroganza e dall’antropocentrismo.
A mio parere l’uomo dell’antropocene non sta mettendo a repentaglio la vita della terra; l’uomo dell’antropocene sta mettendo a repentaglio la sua propria vita sulla terra, che, al momento, è l’unico pianeta in cui è assicurata la sopravvivenza umana, per la presenza di acqua, aria buona ed altri elementi vitali che non so dire e che non so.
La terra, la natura, madre e matrigna, è più forte dell’uomo. Le nostre modifiche la scalfiscono, ma non riusciranno a distruggerla; piuttosto rischiano di distruggere noi.
[...]
Forse quando ci renderemo conto che stiamo andando verso un suicidio di massa sarà troppo tardi per la nostra specie; ma la terra continuerà a sopravvivere e, lentamente, verrà cancellata ogni traccia dell’uomo dal pianeta. Le nostre impronte, i nostri segni e i nostri graffi saranno erosi dall’azione inesorabile del tempo.
A quel punto, sarà finita anche l’era dell’antropocene, ma non resterà più nessun uomo per dare un nome nuovo all’epoca successiva."
Ne parlavo qua, con maggiore dovizia di dettagli, lo scorso anno e non ho potuto fare a meno di ripensarlo in questi giorni di maggio matto e catastrofico.
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esoterismo · 1 year
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Trasmissione Scienza e Coscienza: una produzione Royaldynasty in onda su Teleregione Toscana (canale 78) in prima serata alle ore 21. 
Trasmissione dedicata alla trattazione senza censura di aspetti scientifici legati soprattutto all’attualità, alla geologia nel senso più generale del termine e alla delucidazione e riflessioni di tematiche legate alla natura intrinseca dell’uomo e dell’universo, in cui si proverà a fornire risposte basate sugli aspetti scientifici che non possono essere scissi da un livello di consapevolezza cosciente legato a tutto ciò che ci circonda. Approfondimento di tematiche che normalmente sfuggono alla realtà oggettiva che non esiste, in quanto ognuno ne ha una propria percezione. Tra realtà e percezione della stessa esiste un confine che a prima vista può sembrare una linea sottile e indefinita, ma che in realtà rappresenta un abisso dentro al quale ci si potrebbe perdere dentro senza l’acquisizione di consapevolezza. 
Ideatore trasmissione e ospite fisso Dott. Geol. Ottavio Bosco: geologo libero professionista e docente universitario presso il Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa. Ha collaborato con alcune case editrici attive nell'ambito della geologia, pubblicando articoli su riviste del settore. Scrittore, autore di vari romanzi e studioso di simbologia, alchimia, mitologia, escatologia e antropologia, nonché autore di numerosi articoli di esoterismo nel senso più ampio del termine. 
 Moderatore Dott. Marcello Boldrini, biologo: laureato in Neuropsicobiologia comportamentale presso l’Università di Pisa.
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nicolacostanzo · 3 months
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fabriziosbardella · 8 months
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Esondazioni, allagamenti, l’Italia è un paese allo sfascio in mano ad una casta di politici incapaci e presuntuosi venditori di pentole #italia #paeseallosfascio #dissestogeologico #milanosottoacqua #manutenzionedelterritorio #bimbiminkia #venditoridipentole #politica #fabriziosbardella
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umbriasud · 11 months
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Dissesto idrogeologico: incontri e dibattiti al castello di Giove
“Dissesto idrogeologico: una sfida che riguarda istituzioni e persone”. Questo il tema che sabato 29 luglio alle ore 11 inaugurerà una serie di incontri-dibattiti al Castello di Giove, in provincia di Terni. Incontri che avranno come filo conduttore la valorizzazione del territorio. Dopo i saluti delle istituzioni locali (Marco Morresi, sindaco di Giove ed Enrico Melasecche, assessore ai Lavori…
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tempi-dispari · 1 year
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Sommo Inquisitore, Gravestone e Carna, le foto del live
Cari undergraundiani, il 23 marzo 2023 abbiamo avuto il piacere di assistere alla serata metal organizzata da Soundsrock presso il Dissesto Cult di Tivoli Terme in provincia di Roma.
Sul palco del noto locale tiburtino hanno aperto le danze i Carna con un death metal dalle tinte storiche, hanno poi proseguito sulla stessa linea i coinvolgenti Gravestone, i quali hanno sfoggiato la nuova formazione e deliziato gli spettatori con potenti riff alternati ad atmosfere melodiche. L’evento si è concluso con i Sommo Inquisitore, band di forte impatto scenico grazie ai loro costumi e le sonorità heavy metal epiche.
CARNA
GRAVESTONE
SOMMO INQUISITORE
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leparoledelmondo · 1 year
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Dissesto idrogeologico e spesa pubblica
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Cosa c'entra il dissesto del territorio con le spese dello Stato?
Tutte le nostre zone collinari sono soggette a un elevato potenziale di erosione dei suoli. Il fenomeno è preoccupante perché incide fortemente sulla salute dell’ambiente e sulla riduzione delle aree coltivabili con diminuzione delle produzioni agricole e impoverimento socioeconomico di alcune aree geografiche. Un quarto della superficie del pianeta pare sia già compromessa dall’erosione dei suoli e questo ha già messo fuori gioco 1,5 miliardi di persone.
Nel 2019 la Corte dei Conti italiana ha riunito molti studi sui danni da dissesto idrogeologico, li ha incrociati con quelli sui consumi di suolo, e ha concluso che buona parte della spesa pubblica che il Paese deve sostenere ogni anno per rimediare ai danni è dovuta proprio al consumo di suolo e alle particolari condizioni di fragilità e di criticità del nostro Paese. Molti fenomeni di erosione superficiali innescano a loro volta altre forme, anche più gravi, di dissesto idrologico come frane, smottamenti, distacchi e fenomeni che possono produrre vittime, danni e alterazioni importanti del paesaggio. Insomma, la fragilità del territorio non fa che moltiplicarsi, facendo schizzare in alto la spesa pubblica e il disagio sociale legato all’abbandono di molte aree da parte degli abitanti.
Photo by Jess Zoerb on Unsplash
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ifattinews · 2 years
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Mun. Roma V - Tor Pignattara e La Rustica, lavori pubblici fermi
Lavori Pubblici e dissesto idrogeologico Perché si sono fermati i lavori di ARETI in via Ciro da Urbino a Tor Pignattara, e di ACEA in Via Naide nel quartiere La Rustica? Via Ciro da Urbino – Tor Pignattara Siamo stati contattati dal Comitato Spontaneo di Tor Pignattara che ci ha segnalato la presenza da giugno 2022 del cantiere ARETI per lavori dovuti ad un nuovo allaccio utente in Bassa…
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ilpianistasultetto · 1 year
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UOMINI O CAPORALI?
Pensare che Autostrade Italia sia anche nelle mani di cinesi, americani e arabi, e ogni euro speso il 45% va nelle tasche di questi fondi stranieri, preoccupati solo d'incassare e fanculo la sicurezza, (mentre in Francia le autostrade sono gestite dalla Stato, con l'agenzia ADF, dopo una revoca per dissesto della gestione privata, e in altri paesi le autostrade non si pagano, come Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Albania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Gran Bretagna (salvo pochi tratti), Estonia, Lettonia, Lituania, persino in Ucraina, Russia, Armenia, Georgia), ti fa sentire quel leggero brivido di presa per il culo. Se poi vedi che Alitalia va nelle mani dei Tedeschi, la Sanità nelle Assicurazioni Private anche straniere, e l'acqua nelle mani dei francesi, e senti ancora gente che ti parla di patriottismo, di padroni in casa nostra, di "prima gli italiani", ti rendi conto di come sia inutile discutere di fascismo, comunismo, liberismo e altri neologismi semantici schizofrenici da bar, quando siamo ancora una terra di conquista e di sfruttamento, con il pallino della guerra, grazie a politici che non pensano altro che ad arricchirsi sull'ignoranza di un popolo di caporali!
@ilpianistasultetto
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falcemartello · 1 year
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1. Il Clima è sempre cambiato, se non cambiasse non sarebbe il Clima.
Quello di cui ci dovremmo invece stupire e la grande stabilità climatica che per milioni di anni si è mossa all'interno range molto ampi, ma che hanno sempre permesso la sopravvivenza della vita.
2. Non c'è Cambiamento Climatico causato dall'uomo ma anche se ci fosse, l'uomo non sarebbe in grado di invertirlo.
La civiltà è in grado di prosperare anche con l'aumento di diversi gradi, purchè abbia energia illimitata a basso costo. L'esatto opposto delle attuali politiche.
3. Gli stati hanno una disponibilità economica limitata.
I soldi puoi spenderli:
A) Per politiche utopiste che pensano di cambiare il clima con le pale eoliche e i pannelli, che se non funzionano ti ritrovi nella stessa situazione con pale e pannelli da buttare e senza soldi.
4. Oppure i I soldi puoi spenderli:
B) Per beni durevoli come sistemi di produzione energetica illimitata e continuativa a basso costo, dighe e bacini che conservano l'acqua e impediscono alluvioni e il dissesto idrogeologico, impianti di desalinizzazione dell'acqua, etc.
5. Il freddo è molto peggio del caldo.
Il freddo uccide molto più del caldo e ferma le civiltà. L'umanità esplose quando uscì dall'Era Glaciale.
La CO2 è un bene. Alimenta le piante che ossigenano la Terra. Le piante creano microclimi che impediscono la desertificazione.
6. L'unico scopo della politica è mantenere la popolazione allarmata tramite la minaccia di una serie infinita di mali immaginari, per poi condurla alla salvezza.
L'urgenza di salvare l'umanità è sempre il dito dietro cui si nasconde l'urgenza di dominare l'umanità.
— Mencken
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7. Tutti i promotori VIP delle politiche "green" e delle teoria dell'innalzamento del mare, hanno ville da decine di milioni a bordo mare.
Ville di Obama a Martha's Vineyard, di Bill Gates a San Diego, e a Martha's Vineyard di John Kerry, inviato speciale di Biden per il clima.
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8. Le politiche "green" non hanno nessun collegamento con la realtà ma solo con i soldi.
Solo Al Gore, l'deatore della truffa climatica, gestisce fondi di investimento "green" da 40,4 miliardi della sua Generation, ma la sua villa consumava 21 volte più elettricità della media.
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ideeperscrittori · 7 months
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Cerchiamo di capirli. Si stanno attrezzando per difendere il presepe, non possiamo mica pretendere che si occupino dei cambiamenti climatici e del dissesto idrogeologico.
[L'Ideota]
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mezzopieno-news · 5 months
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L’ITALIA VARA IL PRIMO PIANO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
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L’Italia ha approvato il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il provvedimento è il primo di questo tipo che prevede azioni per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese.
Il Piano comprende 361 azioni rivolte ai sistemi naturali, sociali ed economici, tra cui le aree marine, montagna e criosfera, le risorse idriche, zone costiere, sottosuolo, dissesto geologico e idrogeologico, ecosistemi terrestri, specie alloctone, foreste, agricoltura, pesca, acquacoltura, turismo, insediamenti urbani, trasporti e infrastrutture, industrie, patrimonio culturale, energia e salute. Le azioni a livello nazionale, regionale e locale si inquadrano nella nuova strategia del Green Deal europeo che mira a realizzare la trasformazione dell’Europa in un’unione resiliente ai cambiamenti climatici entro il 2050 e si basa su quattro priorità: un adattamento più intelligente, più sistemico e integrato, più rapido, oltre che una intensificazione dell’azione internazionale.
Il PNAAC è stato approvato in seguito ad un percorso di confronto che ha coinvolto molte realtà della società civile e preceduto da una fase di consultazione pubblica avviata a inizio 2023, sulla quale hanno lavorato enti, associazioni, università e ricercatori in uno sforzo collettivo durato anni. “Finalmente dopo sei lunghi anni dalla prima bozza e dopo ben quattro governi, l’Italia ha approvato il PNAAC” dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Ritengo molto positivo che l’Italia si sia dotata del PNAAC dopo tanti anni in cui questo piano avrebbe dovuto essere predisposto” ha affermato Enrico Giovannini dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile ASVIS.
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Fonte: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; foto di Ralph W. Lambrecht
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3nding · 9 months
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E non tocchiamo l'argomento criticità idrauliche: è solo per CULO che due eventi devastanti come: - la formazione a Omega che ha scaricato anni di pioggia concentrati in giorni su Spagna e Grecia - il vortice Daniel che sta mettendo in ginocchio la Libia orientale con massicce bombe d'acqua
Non hanno coinvolto le regioni del sud Italia. Se a qualcuno particolarmente secessionista questo pensiero genera sogni bagnati non si trastulli troppo: come ha dimostrato la Romagna, il dissesto idrogeologico è problema diffuso in tutto il bel Paese dalle Alpi al siracusano.
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