Tumgik
#la settimana è ancora lunga
spettriedemoni · 1 year
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Considerazioni
Durante la scorsa settimana e dall’inizio di questa, mi hanno detto sovente che sono stronzo.
Di solito la frase più ripetuta è: «Certo che sei stronzo», poi viene «Ma quanto sei stronzo!» E infine «Ma sarai stronzo!»
Che dire? Adoro essere molto popolare.
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unwinthehart · 1 year
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Nell'ordine, oggi: - press impazzita per Mengoni, lo danno come dark horse - annuncio di possible reunion blahmood il 10 giugno - amadeus forse declassato a solo conduttore di Sanremo e non Direttore Artistico (seh seh credetece, quello vi fa vedere i sorci verdi se non gli fate scegliere i suoi prossimi 7/8 figli adottivi) - mahmood spoilera tour europeo - mengoni è ancora bono come un bronzo di riace, spiace per gli altri - prima semi-finale stasera
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curiositasmundi · 3 months
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Israele, più desideroso di conservare le proprie scorte che di evitare danni collaterali, ha fatto piovere bombe senza pilota su Gaza. Cosa succederebbe, però, se si potesse combinare precisione e abbondanza?
Per la prima volta nella storia della guerra, questa domanda sta trovando risposta sui campi di battaglia dell’Ucraina. Il nostro reportage di questa settimana mostra come i droni con visuale in prima persona (fpv) stiano crescendo a dismisura lungo le linee del fronte. Si tratta di velivoli piccoli, economici e carichi di esplosivo, adattati da modelli di consumo, che stanno rendendo la vita dei soldati ancora più pericolosa. Questi droni si infilano nelle torrette dei carri armati o nelle trincee. Si aggirano e inseguono la loro preda prima di ucciderla. Stanno infliggendo un pesante tributo alla fanteria e ai mezzi corazzati.
La guerra sta anche rendendo onnipresenti i droni fpv e i loro parenti marittimi. A gennaio si sono verificati 3.000 attacchi di droni fpv. Questa settimana Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha creato la Forza dei sistemi senza pilota, dedicata alla guerra con i droni. Nel 2024 l’Ucraina è pronta a costruire 1-2 milioni di droni. Sorprendentemente, ciò corrisponderà alla riduzione del consumo di proiettili da parte dell’Ucraina (che è in calo perché i repubblicani al Congresso stanno vergognosamente negando all’Ucraina le forniture di cui ha bisogno).
Il drone non è un’arma miracolosa, che non esiste. È importante perché incarna le grandi tendenze della guerra: lo spostamento verso armi piccole, economiche e usa e getta, l’uso crescente della tecnologia di consumo e la deriva verso l’autonomia in battaglia. Grazie a queste tendenze, la tecnologia dei droni si diffonderà rapidamente dagli eserciti alle milizie, ai terroristi e ai criminali. E migliorerà non al ritmo del ciclo di bilancio del complesso militare-industriale, ma con l’urgenza di rottura dell’elettronica di consumo.
I droni fpv di base sono rivoluzionariamente semplici. Discendenti dei quadricotteri da corsa, costruiti con componenti di serie, possono costare anche poche centinaia di dollari. I droni fpv tendono ad avere un raggio d’azione ridotto, a trasportare piccoli carichi utili e a fare fatica in caso di maltempo. Per questi motivi non sostituiranno (ancora) l’artiglieria.
Ma possono comunque fare molti danni. In una settimana, lo scorso autunno, i droni ucraini hanno contribuito a distruggere 75 carri armati russi e 101 grossi cannoni, oltre a molto altro. La Russia ha i suoi droni fpv, anche se tendono a colpire le trincee e i soldati. I droni aiutano a spiegare perché entrambe le parti trovano così difficile organizzare offensive.
La crescita esponenziale del numero di droni russi e ucraini indica una seconda tendenza. Sono ispirati e adattati alla tecnologia di consumo ampiamente disponibile. Non solo in Ucraina, ma anche in Myanmar, dove negli ultimi giorni i ribelli hanno messo in fuga le forze governative, i volontari possono utilizzare le stampanti 3D per produrre componenti chiave e assemblare le scocche in piccole officine. Purtroppo, è improbabile che i gruppi criminali e i terroristi siano molto lontani dalle milizie.
Questo riflette un’ampia democratizzazione delle armi di precisione. Nello Yemen, il gruppo ribelle Houthi ha utilizzato kit di guida iraniani a basso costo per costruire missili antinave che rappresentano una minaccia mortale per le navi commerciali nel Mar Rosso. L’Iran stesso ha dimostrato come un assortimento di droni e missili balistici d’attacco a lungo raggio possa avere un effetto geopolitico di gran lunga superiore al loro costo. Anche se il kit necessario per superare l’inceppamento dei droni aumenterà notevolmente il costo delle armi, come alcuni prevedono, esse saranno comunque considerate a basso costo.
Il motivo è da ricercare nell’elettronica di consumo, che spinge l’innovazione a un ritmo incalzante mentre le capacità si accumulano in ogni ciclo di prodotto. Questo pone problemi di etica e di obsolescenza. Non ci sarà sempre il tempo di sottoporre le nuove armi ai test che i Paesi occidentali si prefiggono in tempo di pace e che sono richiesti dalle Convenzioni di Ginevra.
L’innovazione porta anche all’ultima tendenza, l’autonomia. Oggi l’uso dei droni fpv è limitato dalla disponibilità di piloti qualificati e dagli effetti del jamming, che può interrompere la connessione tra un drone e il suo operatore. Per superare questi problemi, Russia e Ucraina stanno sperimentando la navigazione autonoma e il riconoscimento dei bersagli. L’intelligenza artificiale è disponibile da anni nei droni di consumo e sta migliorando rapidamente.
Un certo grado di autonomia esiste da anni nelle munizioni di alto livello e da decenni nei missili da crociera. La novità è che microchip e software a basso costo permetteranno all’intelligenza di stare all’interno di milioni di munizioni di basso livello che stanno saturando il campo di battaglia. La parte che per prima padroneggia l’autonomia su scala in Ucraina potrebbe godere di un vantaggio temporaneo ma decisivo in termini di potenza di fuoco, condizione necessaria per qualsiasi svolta.
I Paesi occidentali hanno tardato ad assimilare queste lezioni. Armi semplici ed economiche non sostituiranno le grandi piattaforme di fascia alta, ma le integreranno. Il Pentagono si sta imbarcando tardivamente in Replicator, un’iniziativa per costruire migliaia di droni e munizioni a basso costo in grado di affrontare le enormi forze cinesi.
L’Europa è ancora più indietro. I suoi ministri e generali sono sempre più convinti di poter affrontare un’altra grande guerra europea entro la fine del decennio. Se così fosse, gli investimenti in droni di fascia bassa devono crescere con urgenza. Inoltre, i droni onnipresenti richiederanno difese onnipresenti, non solo sui campi di battaglia ma anche nelle città in pace.
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mynameis-gloria · 28 days
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Pasquetta che non è stata pasquetta, passata a riposare e prepararmi fisicamente e mentalmente in vista della settimana lavorativa che sarà super movimentata. In cui il tempo è passato molto molto lentamente ed io mi sono lasciata cullare da questa calma e da questo ozio, con il sole che andava e veniva, i tuoni in lontananza e la pioggia pazzerella, che poi ha deciso di ritornare e illuminare di un caldo arancione le case solamente alle 19:00. E la giornata è sembrata ancora più lunga, già simile a quelle che avvengono d'estate e mi è venuto da sorridere. A pranzo ho cucinato una pasta con gamberi e zucchine in cui ad ogni forchettata erano amore e piacere sulle papille gustative e mi son concessa pure una fetta della colomba avanzata da ieri al cioccolato. Seconda camminata della giornata, e stavolta la pioggia me la son presa. Gocce grandi come noci che picchiettavano sull'asfalto, qualche parola scambiata in audio, il mio passo che aumenta il ritmo per non bagnarmi troppo, il fiume colmo e marrone, ed attorno solo alberi. Tornata a casa mi sono docciata, prestando più cura, rallentando i movimenti, spalmandomi la crema sulle gambe e poi mi son tuffata nel letto e senza nemmeno rendermene conto ho chiuso gli occhi. Svegliata due ore dopo, solo dalle voci familiari provenienti dal salotto e da una chiamata sul cellulare scambiata per sveglia. Il mio corpo un po' intontito, scritto pensieri e letto qualche pagina e poi era già ora nuovamente di mettersi a tavola. Per il mio appetito è bastata un'insalata . La fretta nel ritornare nella tana, sotto le coperte, piccolo rifugio di oggi, a lasciar vagare la mente, immaginare carezze, momenti e rilassarmi ancora per qualche oretta.
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diceriadelluntore · 10 months
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Storia Di Musica #284 - Scorpions, Lovedrive, 1979
L’heavy metal è senza dubbio il serbatoio più grande da cui attingere storie di copertine controverse. Alcune erano davvero spaventose, ma per la maggior parte dei casi non accompagnavano un disco musicalmente degno, per me ovviamente, di apparire nella rubrica. Ma una band, tra le più longeve e di successo del genere, potrebbe stare in un ipotetico podio delle scelte controverse per le proprie copertine, scelte amplificate da un notevole successo della loro musica. Siamo ad Hannover, dove fin dalla più tenera età, siamo a metà anni ’60, i fratelli Rudolf e Michael Schenker strimpellano musica, per lo più coverizzando canzoni straniere, le più in voga dei momenti. Nel 1970 scelgono un cantante, Klause Meine e diventando gli Scorpions iniziano una gavetta formidabile per i locali dell’allora Germania Ovest, che dura fino al 1972, quando registrano il primo disco, Lonesome Crow, che è pubblicato nei primi mesi del 1973: è già un hard rock originale, dove sono chiari i riferimenti (la title track per esempio è chiaramente ispirata a Hendrix), iniziano a farsi notare. Nel 1974 entra in formazione Ulrich Roth alla chitarra solista, al posto di Michael Schenker che passa agli UFO. La sezione ritmica è rinnovata con il bassista Francis Buchholz e il batterista Jürgen Rosenthal. La band pubblica in questa formazione prima Fly To The Rainbow e poi In Trance, con il lavoro prezioso alla produzione di Dieter Dierks, che mise mano a molti gioielli del Kosmick rock, che inizia a trovare i giusti equilibri, primo fra tutti la scelta di ballate rock, che diventeranno uno dei punti forti degli Scorpions. Nel 1977 la copertina di Virgin Killer (la quale mostrava una ragazza preadolescente completamente nuda con un effetto di vetro rotto proprio nella zona dei genitali, di dubbio gusto), scelta che fu accusata di simpatie pedofile, poteva benissimo essere scelta per questo mese di copertine particolari, anche perché oltre lo scandalo, il disco è bellissimo, con canzoni famose come Pictured Life, In Your Park, Backstage Queen e Polar Knights. La copertina tuttavia li fa per la prima volta conoscere fuori dai confini tedeschi. Il 1978 è un anno decisivo: Taken By Force fu il primo album degli Scorpions ad essere pubblicato negli Stati Uniti dalla RCA Records, l'etichetta internazionale del gruppo. Il singolo Steamrock Fever ottenne un ottimo successo radio e il disco vendette abbastanza. Roth non era però contento del lavoro dell'etichetta discografica e, in disaccordo con gli altri membri, decise di lasciare il gruppo durante il primo tour giapponese degli Scorpions. Da tre concerti a Tokyo fu realizzato un album live intitolato Tokyo Tapes che fu pubblicato in tutto il mondo e che contiene una meravigliosa per quanto sgangherata versione di Kojo No Tsuki, brano tradizionale giapponese, contato con improbabile acceto nippo-teutonico da Meine. Nel 1978, dopo una lunga serie di audizioni, Matthias Jabs divenne il nuovo chitarrista degli Scorpions in sostituzione di Roth.
Con la nuova formazione, passano alla Mercury e Michael Schenker, che era stato qualche settimana prima espulso dagli UFO a causa della sua ubriachezza, tornò nel gruppo per un breve periodo e partecipò alle registrazioni di un nuovo album. Lovedrive, che esce nel febbraio del 1979, è uno dei capolavori dell'hard rock degli anni ’70. Per la prima volta, inoltre, la band viene ufficialmente riconosciuta capace di buona musica, in un rapporto con la critica sempre piuttosto strano, dove spesso venivano un po’ presi in giro (come tutto l’heavy metal nascente, che si affermerà davvero solo dagli anni ’80). L’album, prodotto dal fido Dierks e composto da 8 brani, inizia con la potenza e il ritmo di Loving You Sunday Morning; Another Piece Of Meat è ancora più veloce e feroce, e parla apertamente di occasioni: "She said: "Take me home."\I need love so strong\Come on and knock me out, oh!\I've been too long alone\I want hot love, you know, and I need it now!". Always Somewhere (che in verità assomiglia a Simple Man dei Lynyrd Skynyrd) è una delle loro ballate meravigliose, forse la più famosa che poi sfocia nello strumentale, magistrale, Coast to Coast. La seconda parte del disco è composta dalla potente Can’t Get Enough ,Is There Anybody There, la title-track e Holiday. Is There Anybody There è una delle loro migliori ballad, con la voce di Klaus registrata due volte (in modo da avere l’effetto di sentire 2 voci differenti) che fa davvero un ottimo effetto e dai ritmi un po’ reggae, stile che stava esplodendo proprio in quei mesi. E menzione speciale per Holiday il cui arpeggio iniziale diventerà scolastico per tutti i metallari futuri. Ma ancora più leggendaria fu la copertina, bellissima, spiazzante e ovviamente censurata: sul sedile posteriore di una berlina ci sono, ben vestiti, un uomo e una donna. La donna ha una profonda scollatura, un seno scoperto da cui parte una gomma da masticare allungata dalla mano dell’uomo, che probabilmente l’aveva appoggiata lì. Sul retro, i due sono fotografati sorridenti, mentre la donna mostra una foto incorniciata della band e il seno scoperto su un lato. Autore della copertina, la mitica Hipgnosis di Storm Thorgerson: la copertina fu un primo momento coperta con il solito cartoncino marrone, in un secondo momento sostituita con un'altra, del tutto anonima, fatta probabilmente in 5 minuti, con un orrendo scorpione blu su sfondo nero (soprattutto per il mercato americano, che vi mostro qui sotto).
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Il disco fu un successo sia in Europa, dove fu disco d’oro in Gran Bretagna, Francia e Germania, e perfino in America, dove entrò in classifica da Billboard. Con questa formazione, gli Scorpions diventeranno delle colonne del genere, registrando 6 album in un decennio, con alcuni capolavori assoluti come Blackout (1982), Love At First Sight (1984), Crazy World (1990) che contiene la loro canzone più famosa, Wind of Change, ispirata alla caduta del Muro di Berlino e ai cambiamenti politici della galassia sovietica.
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kon-igi · 2 months
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Quindi questa persona l'ha preso così a caso per questa mezza influenza che aveva, ottimo (nuova ansia sbloccata)
Io invece qualche problema di salute ce l'ho e ho fatto un tampone anche se non la vedevo da 20 giorni (ipocondria portami via ahahah)
Vorrei chiedere ancora (anche se ovviamente è soggettivo e in base a come risponde agli antibiotici) se la cura sia lunga (?) e per quanto tempo più o meno non potrò avere contatti stretti stretti con questa persona? Non che sia fondamentale, ma anche un abbraccio (dato che i dottori che ha visto hanno detto di no)
Mi ha stupito poi il fatto che uno dei dottori sia rimasto stranito che questo batterio sia stato trovato in gola e gli abbia detto di non volergli fare niente (in poche parole di trovare un altro dottore) e poi un altro gli ha detto che deve fare le analisi perché può diffondersi in tutto il corpo (in che senso? Cioè mi è sembrato detto in modo abbastanza negativo)
Qualche mese fa mia figlia piccola è stata ricoverata di urgenza al reparto infettivi per una faringite batterica piuttosto severa e dopo alcune settimane di esami colturali, genici e compagnia bella si è scoperto che a causa di un'infezione virale pregressa paucisintomatica da EBV (mononucleosi) aveva sviluppato un'infezione massiccia da
ARCANOBACTERIUM HAEMOLYTICUM
che a dispetto del nome scatenante terrore è un banale batterio che causa mal di gola non importanti ma che nell'organismo di mia figlia già colpito dalla mononucleosi si era manifestato in modo severo.
La sua preoccupazione è che lo avesse potuto attaccare al suo ragazzo e alle amiche ma i medici hanno escluso che il contagio potesse avvenire in modo così semplice come per i virus respiratori.
Tutto gira intorno al concetto di IMMUNOCOMPETENZA che può diminuire o aumentare il rischio di trasmissione e l'eventuale trattamento antibiotico che questa persona può/deve fare.
La via di trasmissione dello Pseudomonas aeruginosa non predilige quella respiratoria tramite droplet come altri patogeni ma il rischio non è zero e dipende
Dalla carica batterica delle mucose e dallo stadio dell'infezione
Dalla valenza del sistema immunitario di chi ci entra in contato
Dal tempo e dal tipo di contatto
Vale lo stesso discorso che si faceva con il Sars-CoV2 e il Covid-19.
I tempi di guarigione e l'eventuale necessità di antibiotico, poi, dipendono da tantissimi fattori a valutazione clinica (età, severità dell'infezione, patologie correlate etc) quindi, magari, se vuoi abbracciare questa persona mettetevi le mascherine ma aspettate qualche settimana a intrecciare le vostre lingue nell'estasi che è tipica dell'idillio dell'amore.
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filorunsultra · 8 months
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Aggiornamenti prima dell'autunno
Solito ricapitolone prima dell'autunno. Questa notte ha piovuto, il sentiero che attraversa il bosco per andare al lago inizia ad avere foglie per terra e di tanto in tanto una nuvola copre la cima del Calisberg. Prima ho guardato i prezzi delle scarpe da strada e ho pensato che dovrei dare una pulita alle chiodate. Ho voglia di fare un po' di campestri.
Per quanto riguarda la corsa è stato un anno davvero fantastico. Ho iniziato a fare delle campestri l'inverno scorso e sento che mi hanno dato una grande base che mi sono portato dietro per tutta la primavera. Sciacche è andata benino ma avrei potuto gestirla meglio, RunFrogRun è stato un disastro ma mi sono divertito un sacco e spero che l'anno prossimo riusciremo a organizzare qualcosa di ancora più figo coi ragazzi. Sono riuscito a tenere volumi alti tutta la primavera infilando lunghi molto belli e in compagnia, Trento-Bolzano è stato sicuramente l'allenamento più duro della mia vita ma sono grato a Roby per averlo condiviso. Con l'annullamento del Passatore io Roby e Michi, che dovevamo correrlo tutti e tre, abbiamo ripiegato sull'FKT del San Vili che è stato super figo. Dopo uno scarico a giugno ho iniziato con la montagna: tanti lunghi lenti, più dislivello, l'FKT dell'Alta Via del Granito col Michi, altra bella esperienza. Ho scaricato ancora a metà luglio per una settimana e poi ho fatto tre settimane di carico per Leadville. Sento di essermi allenato davvero bene in quel blocco e mi sentivo molto concentrato: Leadville è andata super bene e meglio di qualunque aspettativa, ed è stato figo condividere qualche chilometro con il mio pacer Lapo.
Quest'estate ho cambiato casa e ora siamo in un paesino di montagna sopra a Trento io e Camilla, con i sentieri più belli del Trentino, qua a cento metri, su cui venerdì ho vinto il vertical della sagra di Montevaccino. Il terzo aveva sessant'anni. È stato super divertente conoscere le persone del mio nuovo paese attraverso una gara di corsa e tutti erano presi molto bene, forse è la gara col mood più figo che ho fatto in Italia, il che la dice lunga su quanto siamo sfigati. Il ragazzo che è arrivato secondo è di Saluzzo e si è trasferito a Trento da poco, magari verrà a correre con noi qualche volta. Ho anche rivisto uno dei signori con cui abbiamo fatto manutenzione sentieri in Lagorai, era molto contento soprattutto quando gli ho dato un po' del salame che avevo vinto e che io non mangiavo.
Cose che voglio fare questo autunno: un podcast di RunTrento in cui parliamo tra di noi di quello di cui abbiamo voglia, deve essere una cosa tra amici, un salottino trentino, come il Buckled delle origini. Vorrei che l'Indian Summer fosse un evento figo e sentito da tutti e penso sarà così perché è un bel momento per il Trento Running Club. Con la Eli abbiamo lavorato bene negli Stati Uniti e sono sicuro che il documentario verrà una bomba: ci sono un sacco di cose in ballo con RunTrento e vorrei che uscissero tutte nei tempi, ma ce la faremo. Vorrei anche sbloccarmi e iniziare un corso di tedesco e prendere la certificazione di inglese, e magari la cazzo di patente. Lo dico poi chi sa se lo farò.
Sono super contento di UTMB e di come è andata per gli americani, non tanto il risultato ma per loro come persone. Sarebbe stato triste per Jim buttare un altro anno e probabilmente avrebbe fatto difficoltà a digerirla. Sono contento anche per Zach, e spero che riuscirà a vincere altre gare negli Stati Uniti il prossimo anno. Questa foto di lui mi piace un sacco e la metto qua, fanculo le foto patinate. Ciao a tutti, ora vado a correre col Raffa e poi ci beviamo una India Pale Ale nel mio porch.
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bassbooster · 3 months
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Pensieri random p.te 6
- questa settimana ho fatto un live tanto diverso dal solito.. Con dirette streaming su vari social ma soprattutto con gente del settore che ci ha ascoltato. E sentire certi complimenti han fatto veramente piacere! E ha fatto strano sentirsi dopo riguardando la diretta 😆
- settimana lavorativa decisamente intensa, lunga e con parecchi scazzi, spero andrà meglio questa che viene.
- ieri sera ho provato un'escape Room per la prima volta, ma quanto è bella! Tra l'altro siamo riusciti a finirla!
- sempre ieri sera sul tardi ho partecipato ad un evento completamente fuori dalla mia zona di confort, devo ancora metabolizzare un po' il tutto ma ammetto che mi è piaciuto. Lo rifarò? Vedremo...
- stasera al cinema a vedere "Il ragazzo e l'airone" se vi piacciono i film dello studio ghibli, andate a vederlo. Merita molto!
- e sempre parlando di cinema è la seconda volta che ci vado solo, e devo dire che continua ad essere piacevole anche così
- la domenica pomeriggio è sempre un po' carica di certe malinconia, ma vabbè
È tutto per questa sera.
Notte Mondo
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susieporta · 3 months
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Forse tutti avete visto la foto che ritrae l’allineamento della Luna con la Basilica di Superga e il Monviso. È una foto perfetta che racconta di un’attesa lunga sei anni. Io però voglio raccontarvi un’altra storia, quella del fotografo che l’ha scattata. Una storia di pazienza, di tenacia e di coraggio. Coraggio di cambiare radicalmente strada nel momento più difficile della propria vita.
Voglio iniziare però proprio da quello scatto, e da una domanda: si possono aspettare sei anni per scattare una #fotografia? Alla fine del 2017 Valerio aveva segnato sul calendario tutte le date delle fasi lunari, in particolare quelle in cui la luna tramontava in un determinato punto. Ogni sera “giusta” partiva per provare a portare a casa l’immagine che aveva sognato, ma c’era sempre un problema: le nuvole, la pioggia, la nebbia, la foschia… Così per sei volte, all’inizio di ogni anno, ha compilato il calendario e non ha mai sprecato una data possibile, ma senza successo. Alla fine, alle 18:52 del 15 dicembre 2023, la lunga attesa è stata premiata e la sua vita è cambiata.
All’inizio l’idea era quella di allineare la Basilica di #Superga e il #Monviso per fotografarli insieme. Valerio si era fatto aiutare dal mappamondo di Google Earth e aveva individuato quattro possibili punti. Il punto ideale lo aveva trovato a nord-est di Torino, sopra Castagneto Po, a 380 metri d’altezza. La prima volta che c’è salito si è reso conto che in quell’istantanea che aveva immaginato poteva entrare anche un terzo soggetto: la luna. Da quel momento si è messo a studiarne le fasi per scoprire che ci sarebbe stato soltanto un giorno perfetto in tutto l’anno.
E al sesto tentativo, dieci giorni prima di Natale, ha capito che forse ce l’avrebbe fatta: il cielo era limpido e l’aria asciutta. Così si è messo ad aspettare e quando tutto si è allineato e ha visto la sagoma del Monviso disegnata sulla Luna ha scattato. La mattina dopo, soddisfatto del risultato, ha spedito il file alla #Nasa, per partecipare al concorso “Astronomy Picture of the Day”, la risposta non si è fatta attendere: per l’ente spaziale americano la sua è stata la foto del giorno di Natale.
«È come se questa foto avesse sbloccato qualcosa, migliaia di persone hanno condiviso quell’immagine e hanno scoperto le mie foto che sono uscite dal Piemonte e sono andate in giro in tutto il mondo».
Conosco Valerio Minato pH da più di dieci anni, da quando ho notato il suo banco sotto i portici di Piazza Vittorio a Torino. Non vendeva libri, borse di cuoio, gioiellini, ma le sue fotografie, stampate su un supporto rigido e a prezzi accessibili a tutti. Ricordo che mi avevano colpito i soggetti ricorrenti: il Monviso, la Mole Antonelliana, il Po, le vecchie vetture del tram, ritratti però con prospettive originali.
Lo vedevo ogni fine settimana, con qualsiasi tempo, dietro il suo banco dalla mattina alla sera. Ho cominciato a fermarmi a chiacchierare e siamo diventati amici. Valerio è nato nel 1981 a Biella e nella sua vita la fotografia è arrivata dopo i trent’anni. Si era diplomato perito chimico tintore, aveva trovato subito un lavoro in un’industria tessile, poi era passato in una fabbrica chimica del settore gomma: «A 24 anni, dopo cinque passati in fabbrica, ho avuto un bruttissimo incidente sul lavoro: ho quasi perso un braccio, risucchiato da una macchina. Sono stato un mese e mezzo in ospedale, ho subito cinque interventi chirurgici, e tra un’operazione e l’altra ho deciso di cambiare tutto».
Così ha lasciato Biella e si è iscritto all’università a #Torino: Scienze forestali e ambientali. «Volevo una vita nuova, stare in un mondo completamente diverso. Volevo la natura e l’aria aperta».
All’ultimo anno di università compra una macchina fotografica e per gioco inizia a scattare, dopo la laurea trova lavoro in un’azienda, ma la passione per l’immagine occupa sempre più spazio dentro di lui. «Quando mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato ho deciso di dire di no, di fare una scelta ancora più totale di libertà. Ispirato dai banchi sotto i portici di Via Po mi sono iscritto all’albo degli “Operatori del Proprio Ingegno” e ho aperto il punto vendita delle mie foto».
Mario Calabresi
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Sono in treno e potre quasi quasi impiegare il tempo per scrivere un po' di cazzate. Cazzate come il mio 2023. Pieno di cazzate. E con il suddetto termine indico quelle cose, decisioni, fatti, avvenimenti avvenuti per mia stessa decisione. Come quella di prendere il treno oggi senza prenotare nonostante ci fosse scritto nero su bianco sull'öbb di riservare. Decisione che mi ha portato a fare un viaggio di due ore seduta sugli scalini davanti al cesso. Ecco, il mio 2023 è stato solo una lunga serie di decisioni simili. In qualche remoto angolo del mio cervello devo aver pensato per tre secondi "mmh qua' c'è qualcosa che non va" per poi dimenticare tutto presa dalla frenesia della vita. No, non della vita. Del "dover fare". Nel mio caso, di dover fare come tutti gli altri hanno fatto. E ancora più grave è che con tutti gli altri mi riferisco a quel gruppo di esseri umani di scarsissima dote culturale che si trova nel paese dove sono nata. Gente che ho sempre odiato. Con molti di loro non ho neanche a che fare da anni. Eppure questo è ciò che fa quella parola orribile chiamata "educazione". Gli esempi di riferimento inculcati nei primi vent'anni di vita. Che cazzo ti porta a fare ah. Ti porta a plasmare la tua vita a idee degli altri. Alle idee di gente che pensavi anche di aver totalmente dimenticato. Alle idee di gente a cui pensavi di non pensare da anni.
Eh niente. Tra una domanda filosofica e un attacco di panico e l'altro un paio di settimane fa sono finita in un bel reparto colore giallo e azzurro ( che combinazione de merda ) con gente un po' strana. Ma anche io sono da sempre strana. Sono? Boh. Mi sento? Sì. Fatto sta che dopo due giorni sono diventata ancora più strana, pure per i miei standard. Presumo, ma non ne sono ancora sicura, che fosse per la mezza pillola blu la mattina. Non mi sentivo così strafatta dal liceo. Mi mancava? Direi di no. Ma dooormivoo finalmente. Non so se sapete di cosa parlo, ma per una persona che da sei mesi dorme circa 15 ore a settimana quando finalmente riesce a dormire una notte di seguito il mondo si manifesta veramente sotto un'altra luce. Uscivo la mattina sull'entrata con l'amico, presumo serbo, con il catetere e pensavo: cazzo ora mi ricordo. Mi ricordo perché pensavo che la vita fosse bella. Perché io davvero lo ho pensato. Per un lunghissimo periodo. Pensavo proprio che la vita fosse bella. Ho passato tanta ma tanta merda nella mia vita ma ci sono stati molti momenti dove io mi svegliavo e pensavo, che bella la mia vita. 
Quest'anno è andato tutto a puttane. Vorrei dire che non so cosa sia successo ma mentirei perché la mia terapeuta me lo ha spiegato, chiaramente, come lei fa sempre. Pure più volte. Succede quando impronti la tua vita sul "dovere". Già la parola "devo" è una stra grande puttanata di suo, se poi questo "dovere" appartiene pure ad altri... allora ti ritrovi nel reparto giallo/azzurro a Innsbruck con me. Magari siamo vicini di letto. Non sono una coinquilina molto simpatica, te lo dico subito. Sto sulle mie. Sembro sembre un po' scazzata ma alla fine sono un pezzo di pane. Però per i primi 20 giorni mi starai sui coglioni di principio, sono sincera.
Comunque, cazzate bei Seite come si dice qua da me, auguro a tutti di fare quel cazzo che volete nella vita. Basta che non mi rompiate i coglioni. Se volete essere barboni su una strada con un cuscino e un cane, vi auguro di poterlo diventare. Se volete lavorare 60 ore alla settimana per accumulare un sacco di soldi su un conto bancario alle Seychelles per pipparvi pure il buco del culo nei tre giorni di ferie all'anno che avete, go for it. Se volete lavorare come cameriere 20 ore alla settimana, thats even better.
Perché questo sarà lo scopo della mia vita d'ora in poi e ci metterò tutte le mie energie: mandarvi tutti a fare in culo dal primo all'ultimo insieme ai vostri consigli di merda non richiesti su come io dovrei vivermi l'unica vita che ho
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marti-na9 · 1 year
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La sala di attesa del medico a Camarda è uno di quei posti di intima unione con una realtà superiore.
Entri sconsolato per la lunga fila e inizialmente pensi che quasi quasi non ti serve la visita, che in fondo il mal di schiena non è poi così doloroso. Poi, ti siedi, ascolti e vieni catapultato negli anni ‘40-‘60. E vivi con loro che raccontano.
Dalla voce fioca di Claudio Villa alla radio partono i racconti dei campi. Mi trovo in un romanzo verista. Queste persone sono autori di vite intere, felici, con tante paure e preoccupazioni ma felici. “Non lo sapevamo eppure stavamo tanto bene”
“Aventi il prossimo!”
No, fermati, non entrare, finisci la storia. “Poi sei andata a ballare?” “I tuoi figli sono partiti?” “Tua mamma ti ha comprato quella stoffa per il vestito?” Vorrei chiedere tante cose ancora ma la voce del medico interrompe questo fiume in piena e torno alla realtà.
Forse mi fa veramente male la schiena, mi sa che settimana prossima devo tornare.
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Los Angeles Times, intervista SUGA : ‘Siamo veri fratelli, punto’ | 09.05.23⠸
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SUGA | Agust D 💿 D-DAY : Intervista con il Los Angeles Times
SUGA dei BTS ci parla dell'avventura solista, del suo amore per l'hip-hop e del futuro del gruppo:
‘Siamo veri fratelli, punto’
__ di AUGUST BROWN | 9 maggio 2023 | Twitter
Comunque prendiate l'attuale limbo delle superstar del K-pop, i BTS — una lunga pausa prevista per poter adempiere al servizio militare, un rinnovato focus sulle proprie carriere soliste o una vera e propria crisi esistenziale per la scena K-pop — questa comporta comunque alcune importanti sfide, non solo per la band ma anche per l'industria musicale globale.
Mentre i membri del gruppo più famoso nella storia musicale della Corea del Sud fanno a turno, in ordine di compleanno, per adempiere ai 18 mesi di servizio militare obbligatorio — Jin e J-Hope hanno già iniziato — i ragazzi che non si sono ancora arruolati hanno l'opportunità di ricostruirsi un nome come artisti solisti, dopo sei album di successo sulle classifiche Billboard ed altrettanti singoli alla posizione n.1 della Hot 100, ottenuti dal gruppo.
La loro etichetta, la Hybe – attualmente impegnata in un'ondata di acquisizioni – rischia potenzialmente di perdere miliardi di dollari. Recentemente, Bang Si-Hyuk, il presidente della Hybe, ha dichiarato che non c'è ancora una data precisa per un ritorno di gruppo, nonostante riponga le sue speranze sul 2025.
Prima di dare inizio al suo servizio militare – più tardi, nel corso di quest'anno – Suga sta facendo un tour delle arene americane, in seguito al rilascio del suo album di debutto solista, “D-Day”, pubblicato a nome Agust D (ha anche altre due mixtape firmate Agust D). Questo ardente e cupo progetto rap ha debuttato alla pos. n.2 della Billboard 200.
Questa settimana, Suga si esibirà in tre concerti sold out al Kia Forum di Inglewood, il 10, 11 e 14 maggio. Tuttavia, giura di non essere in competizione con i suoi compagni di gruppo.
“Lei si sente in competizione con i membri della sua famiglia? È geloso del successo dei suoi fratelli o sorelle?”, mi ha chiesto, ridendo, durante la nostra chiamata Zoom (Suga era coadiuvato da un interprete). “Siamo veri e propri fratelli, punto. Se io ho successo, bene. Se è la mia famiglia ad avere successo, ancor meglio.”
È ormai tanto che l'alter ego di Suga, Agust D, fa girar teste nella sfera dei progetti solisti dei BTS. Talvolta, alcune di quelle teste rischiano pure d'esser mozzate da un'enorme spada rituale, come nel video musicale della sua sontuosa “Daechwita”, del 2020. Altre, vengono infilzate da parte a parte con un paio di bacchette, come lo stesso Suga si premura di fare nel deliziosamente macabro video – in stile “Oldboy” - girato per il suo nuovo singolo, “Haegeum”.
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Risulta difficile conciliare questo trasgressivo artista solista con l'agile ed elegante rubacuori che armonizza su successi da Hot 100 come “Butter”. Le/gli ARMY più devoti sanno che Suga ha una vena underground risalente agli anni precedenti al debutto nei BTS, quando già prendeva spunti di produzione da alcuni pionieri del rap coreano, quali gli Epik High.
“I BTS hanno parecchie canzoni ottimiste e vivaci”, spiega. “Ma la mia musica, da sempre, è priva di ogni filtro. Ecco perché non mi piace separare Agust D da Suga, perché dietro entrambe queste figure ci sono comunque io.”
Ciononostante, c'è da dire che “D-Day” riesce comunque a distinguersi, e non solo per la produzione da brivido e la crudezza dei suoi video. In “Haegeum”, l'artista è lapidario riguardo la vita moderna in Corea del Sud: “Forse è tutta opera nostra/ Schiavə del capitalismo, schiavə del denaro/ Schiavə dell'odio, del pregiudizio / Schiavə di YouTube, schiavə del vanto”. Poi punta la sua lama contro la cultura Internet, che così tanto affascina e distrugge i giovani: “Un flusso di informazioni incessante impedisce la libertà di immaginazione/ e cerca di creare conformismo/ Tutti questi rumori frastornanti ci assordano, accecano”.
“La nostre vite sono meglio di quanto non siano mai state in passato”, dice Suga. “Secondo alcunə, viviamo meglio dei re vissuti centinaia di anni fa. Ma le nostre preoccupazioni si avverano anche più facilmente. Ognunə di noi è solə, si sente fuori posto e le esperienze ed i valori dei nostri genitori ci sembrano ormai estranei, come, ad esempio, la fissazione per il successo ed i risultati. Non proviamo più alcun senso di appartenenza.”
Ma Suga, a sua volta, non si sottrae all'auto-critica. In “People Pt. 2”, traccia in collaborazione con l'artista R&B / k-pop IU, cerca di venire a patti con la sua diffidenza rispetto all'intimità. “Già, l'abnegazione può, di fatto, sfociare nell'egoismo, è vero/ Quando dico che tutto ciò che faccio è per te, in realtà è la mia brama a parlare”.
“Questa parola, ‘amore’ …è condizionale”, canta. “Un bambino che non ha ricevuto abbastanza amore, ecco perché sono un tipo, prima di tutto, prudente”.
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Suga – nome di nascita Min Yoongi – è noto per essere scoppiato in lacrime dopo aver visto i suoi genitori, inizialmente riluttanti [rispetto alla sua carriera musicale], tra il pubblico di un concerto dei BTS, nel 2016. Che idea si sono fatti di questo brano?
“In realtà, non faccio ascoltare la mia musica ai miei genitori prima del rilascio, perché ci sono troppe imprecazioni”, risponde ridendo. “I miei genitori ascoltano le canzoni dei BTS. Andiamo d'accordo, ora.”
Da un lato, essere parte di un gruppo famoso in tutto il mondo significa che ogni passo falso può essere pericoloso. Dall'altro, una fama come quella dei BTS – nonché la loro ottima reputazione artistica – dà un certo margine di candore e schiettezza, che non è da tutti, ci ha spiegato Sang Cho, co-fondatore della ditta di distribuzione ed eventi K-pop KAI Media, con sede a L.A. “Suga e RM sono come i Lennon e McCartney dei BTS. [È probabile RM sarà il prossimo membro ad arruolarsi]. Tutti i membri sono molto talentuosi, ma loro due sono decisamente la forza motrice dietro la musica dei BTS ”, ha detto Cho. “Credo Suga sia un po' più il Lennon della situazione — più esplicito nella sua sensibilità anti-establishment. ‘Haegeum’ è un doppio senso che fa riferimento sia ad uno strumento a corde appartenente alla tradizione coreana, che un gioco di parole che significa ‘libertà dalle restrizioni’.”
“D-Day”, inoltre, è una riflessione sulla musica che ha aiutato Suga a diventare un artista vero e proprio. “Snooze” è una delle ultime collaborazioni del compositore giapponese Ryuichi Sakamoto - un brano sapientemente costruito, seppur un po' austero, in cui Suga ripensa alla sua adolescenza e agli anni in cui ha imparato a lavorare sui sample.
“Non sono poi così bravo al pianoforte, ma ricordo ancora quando passavo le mie giornate a suonare ‘Merry Christmas Mr. Lawrence’, quando ero più giovane”, dice Suga. “È impossibile sfuggire alla sua influenza [di Sakamoto] quando si è nati in Corea. Quando ero adolescente, avevo bisogno di brani strumentali, privi di voce, come sample, quindi invertivo e editavo la sua musica. Sono molto grato di poterlo considerare un mio mentore, nonostante io l'abbia incontrato solo una volta.”
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Nonostante Suga sia ironicamente cinico rispetto a riconoscimenti come i Grammy Awards — “Non è più una cosa locale?” scherza, facendo eco alla battuta del regista sud-coreano Bong Joon Ho riguardo gli Oscar —, ha un'idea piuttosto precisa della posizione che occupa nella scena hip-hop.
“Quando ero più giovane, ci tenevo a quella distinzione. Speravo nell'approvazione dei/lle fan della musica rap”, confida. “Ma sono sicuro che se andassi ad un concerto hip-hop, ci troverei solo fan di quel genere, mentre, beh, le/i fan dei BTS sono anche fan dell'hip-hop. Io stesso sono un grandissimo appassionato di hip-hop, ma la cosa più importante è che non è fiato sprecato fare musica per coloro che ti hanno sempre amato e supportato.”
Mentre i membri dei BTS sono alle prese con questi anni di transizione, sono ancora sempre molto presenti gli uni nella vita degli altri.
A marzo, “Like Crazy” di Jimin ha debuttato in vetta alla classifica Hot 100. Suga non vede l'ora di assistere ai concerti dei suoi compagni di gruppo, quando verrà il momento, facendo il tifo tra il pubblico.
“Quando vivi per 13 anni sotto lo stesso tetto, 24/7, non puoi che diventare una famiglia”, dice. “Molte persone credono che i legami tra i membri dei gruppi K-pop siano finti, ma non è vero. Per noi, ad esempio, la relazione è più tipo ‘Oh, Jimin, ciao! Sei entrato nella Hot 100, sono davvero fiero di te!’.”
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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gcorvetti · 11 months
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Mai arrendersi.
Waters ha risposto su Twitter, metto lo screen in fondo, come dice sempre da anni e noi che lo seguiamo da anni sappiamo che questo è un attacco, ma lui continua la sua lotta contro le ingiustizie, io faccio quello che posso nel mio piccolo. Stamane ho ricevuto una risposta ad un post e discussione a seguito che avevo messo qualche giorno fa sul vino, l'Irlanda metterà sulle bottiglie di vino l'etichetta "nuoce gravemente alla salute"; un mio contatto di Milano mi racconta che suo nipote ha fatto il corso di enologo e varie cose su suo nipote che a me onestamente non fregano, ma la tipa è gentile e non mi andava di mandarla a fanculo così, non lo merita, allora le ho spiegato che probabilmente al corso non spiegano il fattore etanolo come un veleno potente e che dovrebbe chiedere a lui non a me, io posso darti le info per quelle che trovo online, anche perché sembra che le persone non sappiano fare ricerche su Google bah; poi le ho postato un video che avevo già messo qualche settimana fa e un link sull'etanolo di wikipiede. Non ci sono notizie eclatanti, almeno non come ieri.
Ho fatto un sogno strano, ma non lo ricordo ho qualche flash. La casa cantoniera all'angolo dell'abitazione dove ho passato 4 anni ad Aci Trezza, nel sogno, era diventata un ristorante; ero con una tipa che poi mi ha fatto incazzare ma non ho capito il perché, volevo prendere l'autobus con la bicicletta, ma mentre cercavo di infilarla dentro l'autista mi ha detto che non c'era più posto ma in spagnolo, poi becco la tipa che voleva prendere lo stesso bus ma le ho detto che non c'era posto, allora lei mi dice parliamo mentre aspettiamo il prossimo, il bus non era cittadino ma penso a lunga percorrenza, mentre cercavamo un posto dove sederci per parlare mi squilla il telefono, qua la parte più inquietante, al telefono c'era mio nonno (deceduto a metà anni 90) che mi diceva che non riusciva a prendere l'aereo e che stava andando a Castellammare di Stabia, ne sono sicuro la voce era la sua, cosa c'entra mio nonno? Mi voleva molto bene e io ne volevo a lui, come tutti i nonni, ma c'è già stato un episodio simile qualche mese dopo che morì, praticamente lo sognai che mi chiedeva un bicchier d'acqua che aveva sete, mi svegliai e in cucina c'erano mia madre e mia cugina e raccontai loro il sogno, in un primo momento mi chiesero se aveva detto qualche numero, e li mi corrugai tutto e dissi tipo "No ma che cazzo c'entra", poi andarono al cimitero e i fiori erano senz'acqua. Adesso non sono il tipo che pensa che mio nonno per quando mi volesse bene mi è sempre stato appiccicato, con tutti i nipoti che aveva, mi farebbe piacere sapere che è qua con me, anzi se potessi parlargli almeno una volta ancora sarebbe fantastico, ma se nel sogno di 25 e passa anni fa mi chiedeva l'acqua e aveva un senso, adesso cosa mi vuole dire?
Difficile decifrare un sogno che per quanto strano ha qualche elemento che si collega con la realtà, ho sempre pensato che i sogni sono metà immaginazione come un gioco che la nostra mente crea per confondere gli elementi della realtà e non farci impaurire ma farci vedere cosa sta accadendo o almeno quello che potrebbe accadere in proiezione al periodo che viviamo, è inutile che lo chiedo a Freud lui mi direbbe :"Non scopi abbastanza", che però cazzo sto giro ha ragione :/
Meglio non pensarci, metto la risposta di Roger e chiudo tutto. P.S. Ieri la prima giornata analogica è andata benissimo.
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Vai Roger sono con te.
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francescosatanassi · 2 years
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DINAMITE
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Qualche settimana fa i cosiddetti nostalgici sono saliti a Predappio per ricordare la nascita del loro capo traditore dell’Italia. È una delle tre ricorrenze che li porta in paese ogni anno assieme al giorno della morte e quello della marcia su Roma. Mio padre raccontava che negli anni ’70 gli antifascisti si organizzavano per bloccare le strade e prenderli a sassate. Fu il 1971 l’anno degli scontri più violenti. A metà aprile di quell’anno salì tantissimo la tensione sia a Predappio che a Forlì per l’annunciato arrivo di oltre duecento pullman per il 28 aprile, ricorrenza della morte di Mussolini. I comitati antifascisti locali predisposero i presidi e invitarono i cittadini alla vigilanza, alcune strade furono bloccate dai trattori e gli incidenti si verificarono fin dal mattino all’ingresso del cimitero ma anche in centro a Forlì nei giorni successivi. In città c’erano infatti diverse sedi di Lotta Continua, una della quali, in via Mazzolini, era vicinissima alla sede dell’MSI, in corso Diaz. I pochi metri di distanza alimentavano la tensione che scoppiava spesso in scontri per strada. Pochi giorni dopo il 28 aprile, la sede di via S. Anna subì un attentato dinamitardo che la danneggiò gravemente. Stessa sorte toccò alla cripta del Duce l’inverno successivo, danneggiata da 5 kg di esplosivo al plastico innescato da una miccia lunga 40 metri.
E oggi? I fasci continuano indisturbati e protetti a occupare il paese tre volte l’anno, ci sono numerose iniziative spacciate per mostre d’arte e ci sono ancora i manganelli e le celtiche in vetrina nei negozi di “souvenir.” Intanto, a Forlì, l’amministrazione comunale ha ripulito i fasci littori sui lampioni della piazza, ha riqualificato il cosiddetto quartiere razionalista e sta restaurando il monumento in piazzale della Vittoria. Che si stia preparando per celebrare i cent’anni dalla marcia su Roma del prossimo ottobre? Chissà, io mi affido alle parole di Nino Pedretti, poeta romagnolo, quando diceva “abbiam sparato, ci siamo fatti impiccare, siamo andati al macello col cuore che piangeva, con le labbra tremanti. Ma anche così sapevamo che di fronte a un boia di fascista noi eravam persone, e loro marionette.”
[nella foto: la cripta di Mussolini il giorno dopo lo scoppio. Fonte La Stampa]
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principessa-6 · 1 year
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Cosa fanno le persone più sane del mondo di andare in palestra?
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Introduzione
Il desiderio di vivere una vita lunga e sana è universale. Tuttavia, l'approccio convenzionale di andare in palestra per raggiungere questo obiettivo potrebbe non essere necessario. Infatti, le persone più longeve al mondo, che vivono nelle Zone Blu, non si affidano a palestre o allenamenti intensivi.
I. Capire le Zone Blu
Le Zone Blu sono le regioni del mondo con la più alta concentrazione di centenari. Le persone in queste aree conducono uno stile di vita attivo, ma non nel modo in cui la maggior parte delle persone pensa.
II. Il movimento naturale: la chiave della longevità
Invece di andare in palestra, i residenti della Blue Zone conducono una vita che li spinge costantemente a muoversi senza nemmeno pensarci. Ciò significa che coltivano orti, camminano durante la giornata e riducono al minimo l'uso di dispositivi meccanici per i lavori di casa e del giardino. Gli studi hanno dimostrato che il movimento naturale di routine è uno dei modi più efficaci per aumentare la durata della vita, tanto che è un'abitudine comune tra le popolazioni più longeve del mondo.
III. Adattarsi allo stile di vita odierno L'economia della conoscenza di oggi, in cui molte persone trascorrono la maggior parte della giornata alla scrivania davanti allo schermo di un computer, potrebbe non sembrare favorevole al movimento naturale. Un secolo fa solo il 10% delle persone svolgeva un lavoro sedentario, mentre oggi la percentuale è del 90%. Tuttavia, ci sono ancora modi per aggiungere movimento a uno stile di vita intenso.
IV. Aggiungere movimento alla vita frenetica
Uno dei modi migliori per aumentare il movimento naturale è utilizzare modalità di trasporto attive. Questo può significare andare a piedi o in bicicletta al lavoro, al supermercato o a casa di amici. Se il trasporto attivo non è possibile, è comunque utile fare delle passeggiate o suddividerle in diverse piccole camminate al giorno (cinque minuti all'ora). Altri modi per aggiungere movimento alla routine quotidiana sono stare in piedi alla scrivania, fare una passeggiata a pranzo o alzarsi e muoversi regolarmente durante la giornata.
V. Benefici del movimento naturale Camminare ha numerosi benefici per la salute. Un recente studio dell'American Cancer Society ha dimostrato che camminare per sei ore alla settimana comporta un rischio minore di morire per malattie cardiovascolari, respiratorie e cancro rispetto a chi non fa alcuna attività fisica. Anche solo due ore di camminata alla settimana possono ridurre il rischio di malattie e contribuire ad allungare la vita. Secondo Anders Hansen, medico e specialista in psichiatria del Karolinska Institute in Svezia, le passeggiate quotidiane possono anche ridurre il rischio di demenza del 40%.
Conclusioni
Le persone più longeve del mondo, che vivono nelle Zone Blu, dimostrano che non è necessario andare in palestra per vivere una vita lunga e sana. Il movimento semplice e naturale può avere lo stesso impatto. Abbracciate le abitudini dei centenari del mondo: muovetevi in modo naturale e godetevi una vita più lunga e più sana.
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