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#mario zorzi
reitsportportal · 5 months
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Julien Anquetin siegt im Longines Grand Prix von La Coruna 2023
Julien Anquetin (FRA) – der Schnellste im Stechen des Longines Grand Prix von La Coruna Für die Entscheidung hatten sich insgesamt 15 Reiter-Pferd-Paare mit einer fehlerfreien Runde im Umlauf qualifiziert.  Den Anfang im Stechen machten Alberto Zorzi und Cortez van’t Klein Asdonk Z . Sie blieben in 42,15 Sekunden fehlerfrei. Der erste spanische Reiter, Santiago Nuñez Riva , blieb auch ohne…
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groundonesix · 2 years
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Zorzi Italian Pastel Armchair
This super comfortable lounge armchair, originating in Italy in the 1970s, is a timeless piece of European seating design. Upholstered by the independent Zorzi of Uggiate-Trevano, near Milan, in a magnificent pastel pattern - with candy stripes of blue, orange, yellow, red, and brown. The plump curves of this piece are really in fashion right now, with similar Italian sofas and armchairs, like those by Mario Bellini or B&B Italia, proving hugely popular.
This piece is good to go as is - the fabric has been worn slightly but still has a charming muted colour. If required, we can reupholster this piece in a fabric of your choosing - just enquire and we can assist you.
CREATOR: Unknown
PLACE OF ORIGIN: Italy
DATE OF MANUFACTURE: 1970s
PERIOD: 1970 - 1979
MATERIALS & TECHNIQUES: Fabric, wood
CONDITION: Good vintage condition.
WEAR: Minor fading to the fabric, to be expected given its age.
HEIGHT: 65cm | 25.5in
SEAT HEIGHT: 38cm | 14.9in
WIDTH: 86cm | 33.8in
DEPTH: 89cm | 35in
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paoloxl · 3 years
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Milano 12 dicembre 1969 - Piazza Fontana, Strage di Stato - Osservatorio Repressione
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A Milano il 12 dicembre 1969 una bomba esplode nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, provocando 17 morti e 88 feriti. La Strage è fascista e di Stato e, nel pieno dei movimenti di massa di studenti e operai del biennio 68-69 che mettevano seriamente in discussione – in tutto il Paese – lo stato di cose presenti, inaugura la “Strategia della tensione”. Nello stesso orario a Roma scoppiarono altre bombe. Infine, nella banca Commerciale di Milano venne trovata una borsa contenente una bomba che venne fatta esplodere in tutta fretta, eliminando una prova preziosa per le indagini.
Immediatamente – a dimostrazione di un disegno preordinato – le indagini, pur senza alcun indizio, seguirono la pista anarchica che allo stesso tempo venne subito gettata in pasto alla stampa e all’opinione pubblica. Il commissario Luigi Calabresi, alle 19,30 (3 ore dopo la strage) fermò alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole. Nella notte vennero illegalmente fermate circa 84 persone, tra cui Giuseppe Pinelli. La sera del 15, dopo 3 giorni di continui interrogatori, il militante anarchico Giuseppe Pinelli morì volando dal 4° piano della Questura (i verbali della Polizia parleranno di “malore attivo”).
Le inchieste dal basso dei movimenti studenteschi e operai di quel periodo, e solo successivamente il processo giudiziario (che comunque non porterà mai alla condanna dei reali responsabili), stabilirono quello che era chiaro a tutti da subito: dietro la strage c’era la mano dei militanti neofascisti di Ordine Nuovo.
Abbiamo parlato della Strage fascista e di Stato di piazza Fontana con Elia Rosati, docente a contratto di Storia Contemporanea all’Università Statale di Milano e autore, insieme ad Aldo Giannuli, del libro “Storia di Ordine Nuovo” (ed. Mimesis). Ascolta o scarica.
https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2018/12/elia-rosati-piazza-fontana.mp3
A Milano movimenti e realtà in piazza per ricordare la strage fascista e di stato di 49 anni fa, quella di Piazza Fontana e della bomba scoppiata alla Banca Nazionale dell’agricoltura il 12 dicembre 1969. Ci parla dell’iniziativa Walter Boscarello di Memoria Antifascista  Ascolta o scarica
https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2018/12/Walter-Boscarello-piazza-fontana.mp3
da Radio Onda d’Urto
la cronologia
12 dicembre 1969 Alle 16 e 37 esplode una bomba nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana, a Milano: alla fine si conteranno17 morti e 88 feriti;
15 dicembre 1969 Fermato subito dopo la strage, l’anarchico Giuseppe Pinelli precipita dal quarto piano della questura di Milano, della quale il commissario Calabresi è vice capo dell’Ufficio politico;
16 dicembre 1969 Vengono arrestati gli anarchici Pietro Valpreda e Mario Merlino (che poi si scoprirà essere un neofascista infiltrato);
23 febbraio 1972 A Roma si apre il processo sulla Strage. Successivamente verrà trasferito a Milano e poi, per motivi di ordine pubblico, a Catanzaro;
3 marzo 1972 Vengono arrestati i neofascisti Franco Freda, Giovanni Ventura e Pino Rauti. Le indagini evidenziano legami tra l’estrema destra eversiva e i servizi segreti italiani;
7 maggio 1972 Elezioni anticipate. Il neofascista Rauti viene eletto in parlamento con l’Msi. Il manifesto candida Valpreda, che non viene eletto;
17 maggio 1972 Il commissario Luigi Calabresi viene ucciso a Milano;
29 dicembre 1972 Valpreda viene scarcerato; 27 ottobre 1975 Il giudice D’Ambrosio chiude le indagini sulla morte di Pinelli. Tutti prosciolti gli agenti della polizia. La caduta dalla finestra della questura sarebbe avvenuta per un «malore attivo»;
18 gennaio 1977 Si apre a Catanzaro il processo per la Strage. Andreotti depone sul coinvolgimento dei servizi segreti e, davanti ai giudici, dice per trentatré volte «non ricordo»;
4 ottobre 1978 La polizia accerta la scomparsa di Freda; 16 gennaio 1979 Ventura fugge all’estero;
23 febbraio 1979 Sentenza di Catanzaro: ergastolo per Freda, Ventura e per l’altro neofascista Giannettini; 4 anni e 6 mesi per Valpreda e Merlino, condannati per associazione a delinquere. Pene minori per alcuni membri dei servizi segreti;
12 agosto 1979 A Buenos Aires viene arrestato Ventura; 23 agosto 1979 Freda viene arrestato in Costa Rica; 22 maggio 1980 A Catanzaro comincia il processo d’Appello;
20 marzo 1981 Sentenza del processo d’appello: tutti assolti per la strage di Piazza Fontana. Freda e Ventura condannati a 15 anni per le bombe di Padova e Milano del 1969. Confermate le condanne per Valpreda e Merlino;
19 giugno 1982 La Cassazione annulla la sentenza d’Appello di Catanzaro; 23 dicembre 1982 Nell’ambito di una nuova indagine sulla strage, la procura di Catanzaro ordina l’arresto del neofascista Stefano Delle Chiaie; 13 dicembre 1984 a Bari comincia il nuovo processo d’Appello;
1 agosto 1985 Tutti assolti nel processo di Bari. Condanne per reati minori per esponenti dei servizi segreti; 27 marzo 1987 A Caracas viene arrestato Delle Chiaie; 26 ottobre 1987 A Catanzaro comincia un nuovo processo. Imputati i neofascisti Massimiliano Fachini e Delle Chiaie; 20 febbraio 1989 Tutti assolti a Catanzaro. La procura aveva chiesto l’ergastolo per gli imputati; il 5 luglio 1991 La Cassazione conferma la sentenza di Catanzaro;
Primavera/estate 1995 Il giudice Guido Salvini indaga sul mondo della destra neofascistia A luglio Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi vengono indagati per la strage; 14 giugno 1997 Ordine di carcerazione per Zorzi e Maggi;
8 giugno 1999 Viene disposto il processo per Zorzi, Maggi e altri neofascisti; 30 giugno 2001 Zorzi e Maggi vengono condannati all’ergastolo;
6 luglio 2002 A 69 anni muore Pietro Valpreda;
12 marzo 2004 La Corte d’Appello di Milano assolve Zorzi, Maggi e gli altri neofascisti; 3 maggio 2005 La Cassazione conferma la sentenza. I familiari delle vittime della strage dovranno pagare le spese processuali.
(Mario Di Vito da il manifesto)
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di-biancoenero · 5 years
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Nino Besozzi ed Enrico Viarisio in una scena di La Dama Bianca (1938) diretto da Mario Mattoli, tratto dalla commedia teatrale di Aldo De Benedetti e Guglielmo Zorzi
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f1dimension · 4 years
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🏁 #accaddeoggi 🏁 - 22 maggio 1977, Gran Premio di Monaco. Seconda vittoria stagionale per il sudafricano Jody Scheckter, vera rivelazione dell'annata con la sua Wolf motorizzata Ford Cosworth (centesimo successo per il propulsore anglo-americano). Alle spalle di Scheckter tagliarono il traguardo le due Ferrari di Niki Lauda e Carlos Reutemann. Jochen Mass, Mario Andretti e Alan Jones completarono la zona punti. John Watson, partito dalla pole con la Brabham-Alfa Romeo riportando la casa del Biscione sulla prima posizione della griglia di partenza da cui mancava dal 1951, fu costretto alla resa per un problema al cambio. Esordio per Riccardo Patrese, vincitore del Campionato Europeo di Formula 3 nel 1976, chiamato a sostituire il connazionale Renzo Zorzi al volante della Shadow. #onthisday #walterwolfracing #f1 #jodyscheckter #otd #1977 #monacogp #carlosreutemann #nikilauda #scuderiaferrari #formel1 #riccardopatrese #shadow #johnwatson #formula1 #flashback #wolf #alfaromeoracing #nestedia #brabhamalfaromeo #fordcosworth #flashbackfriday #brabham https://www.instagram.com/p/CAgQfA1ojxb/?igshid=vu4z86o3zw8v
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UOMINI E DONNE: Un riassunto in schemi del Mario Serpa- Raffaella Mennoia gate [Prima parte]
UOMINI E DONNE: Un riassunto schematico del Mario Serpa-Raffaella Mennoia Gate [PRIMA PARTE] #UominieDonne #TronoClassico #clario #marioserpa #mario #giannisperti #gdl #giuliadelellis #damellis #ued #teresacilia #raffaellamennoia #Mariadefilippi
Attendendo che la nuova stagione di Uomini e Donne cominci un riassunto schematico della vicenda trash dell’estate: Mario Serpa- Raffaella Mennoia Gate [prima parte], per quello dettagliato potete cliccare qui – Mario Serpa s’incazza ma poi s’incazza anche Raffaella Mennoia e un sacco di altra gente.
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todayclassical · 7 years
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August 21 in Music History
1627 Death of French composer and lutenist Jacques Mauduit in Paris. 
1642 Birth of composer Johann Friedrich Treiber.
1689 Birth of composer Jose Pradas Gallen.
1698 Birth of Italian violin maker Antonio Guarneri in Cremona.
1800 FP by The U.S. Marine Band in Washington, D.C.
1806 Birth of composer Johannes Frederick Frohlich.
1812 Birth of Austrian waltz composer Ludwig Morelly.
1825 Birth of English composer and pianist Kate Fanny Loder in Bath. 
1829 Birth of German conductor Otto Goldschmidt in Hamburg.
1852 Birth of composer Benedetto Junck.
1871 Birth of Italian soprano Angelica Pandolfini,  in Spoleto.
1892 Birth of American soprano Luella Melius, in Appleton, WI.
1893 Birth of French composer Juliette Marie Olga Lili Boulanger in Paris. 
1896 Birth of American soprano Queena Mario in Akron, Ohio.
1898 Birth of English born American organist and choral conductor Hugh Ross.
1899 Birth of baritone Joachim Sattler, in Affoltersbach. 
1902 Birth of Italian opera conductor Renato Fasano, in Naples. 
1903 Birth of composer Yannis Constantinidis.
1906 Birth of composer Joachim Homs.
1909 Birth of American composer John Hausermann. 
1919 Birth of harmonica virtuoso Tommy Reilly.
1924 FP of Boughton: "The Queen of Cornwall" Glastonbury.
1926 Birth of Scottish composer James Brian Bonsor in Hawick.
1926 Birth of composer Ben-Zion Orgad.
1927 Birth of German composer Wilhelm Killmayer in Munich. 1928 Birth of composer Zdenek Lukas.
1931 Birth of American choral conductor and composer Gregg Smith.
1932 Death of English composer Frederick Corder in London. 
1933 Birth of English mezzo-soprano Dame Janet Baker.
1940 Death of Russian composer Paul Juon in Vevey, Switzerland. 
1946 Birth of Dutch composer Ivar Danielsen in Copenhagen.
1951 Birth of American tenor Michael Sylvester, in Noblesville, IN.
1951 Death of English composer Constant Lambert in London. 
1957 Birth of Swedish composer Karin Rehnqvist in Stockholm.
1958 Birth of American bass-baritone Monte Pederson in Sunnyside, WA. 
1958 Death of choral director Walter Schumann.
1963 Birth of American composer Elena Louise Ruehr.
1964 Birth of American composer Lansing D. McLoskey.
1966 FP of Paul Creston's Pavane Variations at the La Jolla Music Festival in CA.
1974 Birth of Japanese-American composer Koji Nakano in Tokyo Japan.
1993 Death of American mezzo-soprano Tatiana Troyanos. 
1999 Death of Argentinian composer Juan Carlos Zorzi in Buenos Aires. 
2000 Death of French soprano Lillian Grandval.
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gardanotizie · 4 years
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Il secondo conflitto mondiale era finito ormai da quasi quattro anni, ma nessuno poteva dimenticare le sofferenze ed i lutti da esso indotti.
All’inizio di quel lontano 1949 sopravvenute esigenze urbanistiche avevano imposto di estirpare gli alberi del piccolo parco della rimembranza che sorgeva in prossimità del castello scaligero di Sirmione. Il 4 novembre dello stesso anno fu costituito un comitato che si propose di onorare in altra e non meno decorosa forma i concittadini caduti in guerra.
Tra le varie proposte prevalse quella di fondere una grande campana e di collocarla sul colle dove sorge il tempio longobardo di San Pietro.
In una lettera scritta il 5 maggio 1951 dal segretario comunale Lorenzo Ronchi si legge che il bronzo “avrebbe avuto le seguenti finalità: “a) suonare per tutti i caduti d’Italia nei giorni in cui vi fu maggiore spargimento di sangue sui campi di battaglia e recare incisi i nomi dei sirmionesi che fecero per la Patria olocausto della loro vita… b) suonare nei giorni di burrasca e di nebbia per dare possibilità ai pescatori di orientarsi verso la riva e così evitare altre non improbabili disgrazie oltre quelle che hanno colpito negli scorsi anni”.
La Chiesa di San Pietro Mavino e la campana dei caduti inaugurata nel maggio del 1955. Nel Giornale di Brescia dell’epoca Damaso Riccioni annotò “… Tra gli ulivi del colle, ed intorno al tempio romanico, è confluita – con riverente slancio – la vita che di solito evoluisce nella lieta penisoletta…”. “…Una lapide marmorea reca incisi i versi dedicati alla campana, cui si dette il nome glorioso e fatidico di Julia. L’autore è monsignor Giuseppe Chiot, che nel 1944 aveva impartito la benedizione – in articulo mortis ai condannati del processo di Verona…”
Molti abitanti della penisola benacense, ma non essi soltanto, concorsero a raccogliere le somme necessarie all’opera. Particolare menzione tra tutti, oltre al citato Ronchi meritano ili medico condotto Mario, Migliorati, il sindaco Cesare Cenzi (padre della medaglia d’oro Mario), l’industriale di Lumezzane Giacomo Gnutti (padre della medaglia d’oro Serafino) e il parroco don Lino Zorzi.
L’archivio del Comune rivela l’assiduo impegno e l’incrollabile fede dei promotori. Già Orazio, aveva affermato che nulla concede la vita ai mortali senza grande fatica. E finalmente il sogno si realizzò. Duemilatrecento chili di metallo furono acquistati dalla ditta Minotti di Milano.
La società Italcementi di Bergamo fornì centotrenta quintali del suo prodotto a condizioni di grande favore. Lo scultore Angelo Righetti venne incaricato di modellare la campana e di ornarla con quattro formelle in alto rilievo.
La fusione fu commessa alla ditta Cavadini di Verona. L’architetto Mario Moretti offrì il progetto del monumento. Il 22 maggio 1955, giorno della solenne inaugurazione, Damaso Riccioni annotò sul “Giornale di Brescia”: “Per l’intera mattinata, Sirmione s’è raccolta idealmente all’altura di San Pietro, in Mavino. Partecipazione plenaria di autorità, di sodalizi patriottici, di popolazione, di turisti italiani e stranieri. Tra gli ulivi del colle, ed intorno al tempio romanico, è confluita – con riverente slancio – la vita che di solito evoluisce nella lieta penisoletta…”. Una lapide marmorea reca incisi i versi dedicati alla campana, cui si dette il nome glorioso e fatidico di Julia.
L’autore è monsignor Giuseppe Chiot, che nel 1944 aveva impartito la benedizione – in articulo mortis ai condannati del processo di Verona. Ne riporto la traduzione, priva dell’incisiva bellezza del testo latino: “L’onda dei rintocchi – lanciata alla terra, alle acque, al cielo, – sia preghiera, carme, inno di gloria. – A quanti il dono della patria godono da vivi sia monito – che senza sacrificio non vi é amore”.
È trascorso molto tempo da quella radiosa domenica di primavera.
Fogli ingialliti e vecchie fotografie tramandano una vicenda che onora la terra di Catullo.
Adesso che quasi tutti i protagonisti hanno concluso il loro cammino terreno, pare doveroso rammentarli con gratitudine sincera.
E con le parole del Foscolo: “Sol chi non lascia eredità d’affetti / poca gioia ha dell’urna…”.
Per chi suona la campana Julia? Il secondo conflitto mondiale era finito ormai da quasi quattro anni, ma nessuno poteva dimenticare le sofferenze ed i lutti da esso indotti.
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paoloxl · 4 years
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A Milano il 12 dicembre 1969 una bomba esplode nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, provocando 17 morti e 88 feriti. La Strage è fascista e di Stato e, nel pieno dei movimenti di massa di studenti e operai del biennio 68-69 che mettevano seriamente in discussione – in tutto il Paese – lo stato di cose presenti, inaugura la “Strategia della tensione”. Nello stesso orario a Roma scoppiarono altre bombe. Infine, nella banca Commerciale di Milano venne trovata una borsa contenente una bomba che venne fatta esplodere in tutta fretta, eliminando una prova preziosa per le indagini.
Immediatamente – a dimostrazione di un disegno preordinato – le indagini, pur senza alcun indizio, seguirono la pista anarchica che allo stesso tempo venne subito gettata in pasto alla stampa e all’opinione pubblica. Il commissario Luigi Calabresi, alle 19,30 (3 ore dopo la strage) fermò alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole. Nella notte vennero illegalmente fermate circa 84 persone, tra cui Giuseppe Pinelli. La sera del 15, dopo 3 giorni di continui interrogatori, il militante anarchico Giuseppe Pinelli morì volando dal 4° piano della Questura (i verbali della Polizia parleranno di “malore attivo”).
Le inchieste dal basso dei movimenti studenteschi e operai di quel periodo, e solo successivamente il processo giudiziario (che comunque non porterà mai alla condanna dei reali responsabili), stabilirono quello che era chiaro a tutti da subito: dietro la strage c’era la mano dei militanti neofascisti di Ordine Nuovo.
la cronologia
12 dicembre 1969 Alle 16 e 37 esplode una bomba nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana, a Milano: alla fine si conteranno17 morti e 88 feriti;
15 dicembre 1969 Fermato subito dopo la strage, l’anarchico Giuseppe Pinelli precipita dal quarto piano della questura di Milano, della quale il commissario Calabresi è vice capo dell’Ufficio politico;
16 dicembre 1969 Vengono arrestati gli anarchici Pietro Valpreda e Mario Merlino (che poi si scoprirà essere un neofascista infiltrato);
23 febbraio 1972 A Roma si apre il processo sulla Strage. Successivamente verrà trasferito a Milano e poi, per motivi di ordine pubblico, a Catanzaro;
3 marzo 1972 Vengono arrestati i neofascisti Franco Freda, Giovanni Ventura e Pino Rauti. Le indagini evidenziano legami tra l’estrema destra eversiva e i servizi segreti italiani;
7 maggio 1972 Elezioni anticipate. Il neofascista Rauti viene eletto in parlamento con l’Msi. Il manifesto candida Valpreda, che non viene eletto;
17 maggio 1972 Il commissario Luigi Calabresi viene ucciso a Milano;
29 dicembre 1972 Valpreda viene scarcerato; 27 ottobre 1975 Il giudice D’Ambrosio chiude le indagini sulla morte di Pinelli. Tutti prosciolti gli agenti della polizia. La caduta dalla finestra della questura sarebbe avvenuta per un «malore attivo»;
18 gennaio 1977 Si apre a Catanzaro il processo per la Strage. Andreotti depone sul coinvolgimento dei servizi segreti e, davanti ai giudici, dice per trentatré volte «non ricordo»;
4 ottobre 1978 La polizia accerta la scomparsa di Freda; 16 gennaio 1979 Ventura fugge all’estero;
23 febbraio 1979 Sentenza di Catanzaro: ergastolo per Freda, Ventura e per l’altro neofascista Giannettini; 4 anni e 6 mesi per Valpreda e Merlino, condannati per associazione a delinquere. Pene minori per alcuni membri dei servizi segreti;
12 agosto 1979 A Buenos Aires viene arrestato Ventura; 23 agosto 1979 Freda viene arrestato in Costa Rica; 22 maggio 1980 A Catanzaro comincia il processo d’Appello;
20 marzo 1981 Sentenza del processo d’appello: tutti assolti per la strage di Piazza Fontana. Freda e Ventura condannati a 15 anni per le bombe di Padova e Milano del 1969. Confermate le condanne per Valpreda e Merlino;
19 giugno 1982 La Cassazione annulla la sentenza d’Appello di Catanzaro; 23 dicembre 1982 Nell’ambito di una nuova indagine sulla strage, la procura di Catanzaro ordina l’arresto del neofascista Stefano Delle Chiaie; 13 dicembre 1984 a Bari comincia il nuovo processo d’Appello;
1 agosto 1985 Tutti assolti nel processo di Bari. Condanne per reati minori per esponenti dei servizi segreti; 27 marzo 1987 A Caracas viene arrestato Delle Chiaie; 26 ottobre 1987 A Catanzaro comincia un nuovo processo. Imputati i neofascisti Massimiliano Fachini e Delle Chiaie; 20 febbraio 1989 Tutti assolti a Catanzaro. La procura aveva chiesto l’ergastolo per gli imputati; il 5 luglio 1991 La Cassazione conferma la sentenza di Catanzaro;
Primavera/estate 1995 Il giudice Guido Salvini indaga sul mondo della destra neofascistia A luglio Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi vengono indagati per la strage; 14 giugno 1997 Ordine di carcerazione per Zorzi e Maggi;
8 giugno 1999 Viene disposto il processo per Zorzi, Maggi e altri neofascisti; 30 giugno 2001 Zorzi e Maggi vengono condannati all’ergastolo;
6 luglio 2002 A 69 anni muore Pietro Valpreda;
12 marzo 2004 La Corte d’Appello di Milano assolve Zorzi, Maggi e gli altri neofascisti; 3 maggio 2005 La Cassazione conferma la sentenza. I familiari delle vittime della strage dovranno pagare le spese processuali.
(Mario Di Vito da il manifesto)
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gobelluno · 5 years
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Lettera aperta "Un esercito di pantegane a Cadola Alta"
Lettera aperta “Un esercito di pantegane a Cadola Alta”
Lettera aperta di Armano Poncato, Liliana Fagherazzi, Renzo De Mario, Carla Colussi e Paolo De Zorzi.
«Non ne possiamo più dell’esercito di pantegane che assale le nostre abitazioni e i nostri giardini. Siamo un gruppo di residenti a Cadola Alta, gli stessi che circa un anno fa avevano denunciato al Comune di Ponte nelle Alpi e all’ULSS 1 Dolomiti – Ufficio Igiene Pubblica con nota dell’11…
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lavotha · 6 years
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The GP F1 track transformed into jumping arena 
Like a veritable theater stage the Port Hercules in the Principality transforms itself periodically. Even when the last remnants of the F1 Grand Prix were still in place waiting to be disassembled, over 1100 tons of sand transported on 60 trucks were carefully spread over the quay on the southern dock, at the foot of the Prince’s Palace, to create a 2025m2 ephemeral arena designed by Luc Musette, plus 1100m2 paddock for 195 horses, an spectator’s tribune, stunning VIP corporate hospitality loges, chic boutiques and the double deck riders’ club, for the traditional and highly anticipated 13thedition of the International Jumping of Monte-Carlo, from June 28-30, 2018, one of the most prestigious stops of the Longines Global Champions Tour (LGCT).
A view of the arena in Monaco@Mario Grassia/LGCT 2018
Flawlessly organized and presided by Diane Fissore, and Jan Tops, professional Gold medal rider and leader in the horse-trading world, the competition is one of the highlights of the LGCT, and it is the third most important sporting event  in the Principality together with the F1 Grand Prix and the Tennis Masters.
Each lap of the LGCT is a Grand Prix of Euro 300,000, with approximately Euro 100,000 for the winner, allotting the emerging points to the general classification: at the end of the circuit, the eighteen best riders will share a purse of Euro 1,000,000. In Monaco the total purse amounts to Euro 393,500 with €285,000 allocated to the Grand Prix prize. A wonderful three-day program including amateur competitions during the day followed by top-level fixtures after sunset.
A cast of star riders & horses on the Monaco’s arena
Only the 30 world best are invited to this illustrious competition with a truly exception casting of riders in a breathtaking venue. The top three in the LGCT ranking came to compete in the Principality:  Two-time LGCT Champion Edwina Tops-Alexander (AUS) leads the field on 172 points, just a LGCT Grand Prix win away from Ben Maher (GBR) in second who has 143 points overall. Breathing down his neck is another two time LGCT Champion, Scott Brash (GBR), who sits a further 12 points away.
Former winners were back in action this weekend including 2017 winner Alberto Zorzi (ITA), 2016 winner Emanuele Guadiano (ITA) and 2014 winner Bassem Hassan Mohammed (QAT). Amongst the stars, big names, rising talent and legends of the sport battled for the coveted LGCT Grand Prix du Prince de Monaco presented by Sapinda win, one of the most prestigious accolades in show jumping.
Completing the list of competitors were: World Number 1 Harrie Smolders (NED), John Whitaker (GBR), Marcus Ehning (GER), Bertram Allen (IRL), Rolf-Göran Bengtsson (SWE), Simon Delestre (FRA), Maikel van der Vleuten (NED), Roger-Yves Bost (FRA), Marlon Zanotelli (BRA), Michael Whitaker (GBR), Georgina Bloomberg (USA), Pieter Devos (BEL), Jennifer Gates (USA), Gerco Schroder (NED), Philipp Weishaupt (GER), and Sheikh Ali Bin Khalid Al Thani (QAT).
Equestrian Federation team of Monaco claimed victory
On Friday, June 29, 2018 in the evening, the Longines Global Champions Tour of Monaco once again played host to the 8th edition of the Longines Pro Am Cup on Friday evening, which sees an amateur and professional rider pair up to compete for the coveted title with a focus on speed and agility.
Launched by Patron Charlotte Casiraghi in 2010, it emphasizes the family spirit of the sport, with its pace and relay format the audience loves. Set over two rounds, 13 teams took part – including reigning champions Team Sapinda, as well as Team House of Sillage, Team Monte-Carlo Polo Team and Team Virtus, all battling to jump clear and with the fastest combined time.
As the competition went on the eight qualifying teams continued to fight for a podium finish as the crowd clapped and cheered for the riders. Victory went to Mona Ferry and Christian Rhomberg of Team Equestrian Federation of the Principality of Monaco, second to Florence Schwizer-Seydoux and Roger-Yves Bost of Team Equitheme, and third to Team Monaco Aces featuring Jeanne Sadran and Julian Epaillard.
Longines Pro-Am Cup, 1st Team Federation Equestre P. of Monaco, 2 Team Equitheme, 3 team Monaco. Trophies presented by HRH Princess Caroline of Hanover, Charlotte Casiraghi, D. Fissore, S. Guelat @Stfano Grasso/LCGT
Longines Pro-Am Cup, 1st Team Federation Equestre P. of Monaco, 2 Team Equitheme, 3 team Monaco. Trophies presented by HRH Princess Caroline of Hanover, Charlotte Casiraghi, D. Fissore, S. Guelat @Stfano Grasso/LCGT
A smiling Christian had said after his blistering round: “It’s fun! I’m lucky I have a fast mare that makes even a slow rider like me fast! My teammate did a really good job. I just tried to make her go faster in the second round, but we have a few problems with our language – I don’t speak French!”
Breen claimed victory in thrilling LGCT Grand Prix Prince of Monaco
Under the patronage of HSH Prince Albert II of Monaco, the 9th leg of the Championship race is a long-standing and popular stop on the calendar, with illustrious names listed on the winners’ roster over the years. The Longines Global Champions Tour Grand Prix Prince of Monaco took place on Saturday, June 30 in the evening, the last day of the competition.
With 35 riders qualified, Ireland’s Shane Breen, who was the last rider to go, took the biggest win of his career and dashed Alberto Zorzi’s (ITA) hopes of a back-to-back Longines Global Champions Tour Grand Prix Prince of Monaco Presented by Sapinda win, after a spectacular performance aboard Ipswich van de Wolfsakker on Saturday, June 30, 2018. Breen’s win means he is the latest addition to the GC Playoffs, with a ticket to the elite line-up in the Longines Global Champions Tour Super Grand Prix that will take place in Prague this December.
Lap of honour for Shane Breen, winner of the LGCT Grand Prix du Prince de Monaco presented by Sapinda @Stefano Grasso/LGCT
H.S.H. Prince Albert II of Monaco presents the trophy to Shane Breen, winner of the LGCT Grand Prix du Prince de Monaco presented by Sapinda @Stefano Grasso/LGCT
The podium 1 Shane Breen (IRL), 2 Alberto Zorzi (ITA) 3 Denis Lynch (IRL). Twith Jan Tops, D. Fissore, Jung Woo-Sung, Samuel Guelat @Stefano Grasso/LGCT
Breen finished just tenths of a second ahead of Zorzi and Fair Light van T Heike with Denis Lynch (IRL) and RMF Bella Baloubet taking third.
This would be the biggest win of Breen’s career, and the Irishman punched the air in triumph ecstatic at his win, and place in the GC Playoffs. Breen was quoted saying: “This is my biggest career win and my first time winning at the LGCT Grand Prix. It is a great honor to be here and to be part of the GCL – it’s a great atmosphere. Ipswich is quite a green horse at this level and has had a few fences down this season.  We’ve been knocking on the door but today he jumped fantastically.
He was surprisingly relaxed as he can be quite sharp and has a lot of nervous energy but that was in our favor this evening in Monaco. He produced two super rounds and with Dennis leaving the door slightly open and Aberto with a fantastic quick round, the guys on the ground were saying that if I could do the same numbers my horse is naturally very quick.When I turned for number one, I didn’t have a flier at it, then I went nine strides to the second jump and I had to remind myself not to panick.I got the double jumped and moved on a bit then and fortunately when addressing the last I saw a good stride and took it! I’m now in the LGCT [Super Grand Prix] and I’m elated – it’s an elite group of riders, so I hope I can take Ipswich there again and do well.”
Shane Breen on Ipswich van de Wolfsakker
Shane Breen is the winner of the LGCT Grand Prix du Prince de Monaco presented by Sapinda @Stefano Grasso/LGCT
Competing in front of a royal audience
H.S.H. Prince Albert II of Monaco, H.R.H. Princess Caroline of Hanover and Charlotte Casiraghi watched from the Royal Hospitality as the first riders navigated the exceedingly technical course in the compact sand arena.
Members of Royal Families from around the world, including H.E. Sheikh Joaan bin Hamad Al Thani, H.E. Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani and Prince Talal of Jordan taking their seats for a feast of top show jumping. Bill and Melinda Gates with ringside seats were clearly absorbed in the highest level of show jumping in which their daughter Jennifer competes. The family cheered on Jennifer’s trainer Harrie Smolders (NED) as they watched the Grand Prix from the VIP area.
Melinda and Bill Gates with their daughter Jennifer @Stefano Grasso/LGCT
Sheikha Al-Mayassa bint Hamad Al-Thani, Prince Talal of Jordan and his wife Ghida, Jan Tops @Mario Grassia/LCGT
Edwina Tops-Alexander, Jan Tops, Mike Kawai, Athina Onassis and Julia Tops @Stefano Grasso/LGCT
Next stop is the City of Lights
The Tour moves on to Paris, July 5-8, for the 10th leg of the 2018 Championship race as the action intensifies.
Today’s quote
“To ride a horse is to fly without wings.”Anonymous
The best riders in the world gathered at International Jumping of Monte-Carlo The GP F1 track transformed into jumping arena  Like a veritable theater stage the Port Hercules in the Principality transforms itself periodically.
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joannemaly · 6 years
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‘In the Hands of the Father’: Photos of My Dad’s Battle with Alzheimer’s
My names is Mario Zorzi, and I’m a 33-year-old amateur film photographer living in Verona, Italy. I’m currently working on a project about my dad’s struggle with Alzheimer’s disease.
The title of my project, “Nelle mani del Padre” (“In the hands of the Father”), is an alteration of the Catholic invocation “in the name of the Father”. The reason I chose this title is because I have what could be considered an obsession with hands and gestures.
I started taking pictures of my dad back in 2011, and the start was casual and natural. As time went on, awareness of what I was doing grew, and with the help and support from my friends, I decided to try to do something beyond taking random shoots — I decided to try to create something more organic and complete.
I embarked on my very first photographic project. I am using hands as a “tool”, a way to document the progression of Alzheimer’s as well as the everyday life of both my father and my mother, who is the caregiver and who copes with every kind of needs he has.
“In the hands of the Father” is being shot mostly using a Canon AE1 with a 50mm lens and Fomapan 400 film (a few photos here are there are being made with a Minox 35ML and a Polaroid Spectra). I also take care of the developing process.
I hope that all the pictures I am taking can help me and my mother, in the future, to better understand and process the emotions and the events we are now experiencing.
About the author: Mario Zorzi is a photographer based in Verona, Italy. You can find more of his work on his Flickr and Instagram.
[Read More ...] ‘In the Hands of the Father’: Photos of My Dad’s Battle with Alzheimer’s was originally posted by proton T2a
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wabisebi · 6 years
Video
vimeo
Documentazione video di naturaLmente 2010, per "L'annusatore di natura" Bertocchi / Ferrario from Paolo Ferrario on Vimeo.
Pierpaolo Bertocchi / Paolo Ferrario
Audioscultura in policarbonato alveolare e tondino di ferro, musica originale diffusa (a anello) tramite impianto stereo ('respiri' da: ElenaF-Rizzi, library web, video del trans Iowa, film "Secretary" di S. Shainberg e dello stesso Paolo Ferrario). Durata del brano: 3':29'' "Dopo il pranzo, si ritirarono all'ombra della casa, il pomeriggio era caldo e afoso. Rimasto solo, vagò svogliato nel giardino. Andò oltre il prugno selvatico, indugiò davanti alla siepe di bouganville ma il sole era inclemente. Decise di andare a rifugiarsi sotto il pergolato di glicini. Stava tornando indietro quando notò, solitario come lui, un piccolo fiore di un rosso mai visto. Si avvicinò, gli parve che il fiore si fosse accorto di lui... Fu incantato dai petali setosi di quel colore intenso e penetrante, si sentì inebriato e un brivido lo attraversò. Portò le mani alla testa ma lo schianto che avvertì fu tale da fargli perdere l'equilibrio. Mentre cadeva, il suo olfatto si moltiplicava, iniziò a mutare, gli si schiuse un mondo di odori profumi sensazioni che non aveva mai provato prima con tanta chiarezza. Non basta dire che li sentiva: li vedeva materializzarsi in strane forme e diversi suoni... caldi, vitali,che lo ubriacavano. Il suo respiro tagliava le narici con folate violente..."
in naturaLmente II° edizione - 2010 - Albino, BG Laboratorio artistico nel territorio della Valle Seriana. Dopo l'edizione del 2009, che ha visto l'inaspettata e appassionata partecipazione di moltissimi visitatori, l'esperienza torna a ripetersi sulla base delle stesse scommesse:trentasei artisti allestiscono opere appositamente ideate e realizzate, nell'abitazione, nell'orto e nella campagna che dalla casa di Virgilio Fidanza salgono sino al piccolo bosco, in Valle del Lujo. Dopo numerosi incontri e dialoghi - in un clima di conoscenza e di confronto che ha permesso la messa in comune delle esperienze e la costruzione del progetto – trentuno artisti provenienti da geografie e percorsi artistici diversi, con riflessioni e strumenti espressivi distinti, hanno realizzato un'opera e scelto un luogo dove allestirla. Il progetto permetterà quindi di scoprire sculture, fotografie, installazioni, video, performances o opere pittoriche disseminate e ambientate negli spazi e arricchite di elementi di contaminazione e di relazione. Anche questa seconda edizione di naturaLmente si caratterizza per una sollecitazione spontanea e condivisa volta ad indagare il rapporto fra natura e creatività. In questa direzione si inserisce la trasformazione di uno spazio privato in luogo d'arte, di pensiero e d’incontro. Espressione non di contrapposizione alle istituzioni culturali ma invece libera ricerca vissuta in prima persona. naturaLmente è inoltre una verifica del desiderio comune di misurarsi con l'ambiente urbano e naturale (la casa e il paesaggio che la circonda e la include) per offrire - agli artisti prima e ai visitatori poi - un luogo accogliente e domestico. Un luogo per mostrare ricerche inedite e per dare respiro alla mente.
Gli artisti di naturaLmente 2010: Fabrizio Agustoni Valerio Ambiveri Sabrina Baruzzi Pierpaolo Bertocchi Mariella Bettineschi Paolo Capuzzi Audelio Carrara Matteo Caglioni Italo Chiodi Luigi Compagnoni Mario Cresci Paolo Facchinetti Salvatore Falci Rocco Fidanza Virgilio Fidanza Paolo Ferrario Giuliano Giussani Marcello Gobbi Antonio Mangone Giovanna Magri Giovanni Mantovani Francesco Martinelli Norma Miano Bruno Muzzolini Renzo Nucara Gaetano Orazio Valentina Pescara Jessica Petrone Margò Photography Domenico Pievani Fernanda Radaelli Luigi Radici Sabina Sala Mattia Toselli Olga Vanoncini Carla Volpati Stefania Zorzi
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