Tumgik
#mi sembrano ancora più belle
lonelysmile · 2 years
Text
volevo condividere la mia piccola grande passione per la fotografia con voi (chi mi segue su ig l'avrà già notata <3)
l'altro giorno mi sono arrivate delle foto che ho fatto stampare (per chi non lo sapesse, con l'app "FreePrints" potete stampare 45 foto gratis al mese in formato standard, che è quello che ho scelto io e pagate solo la spedizione, nel mio caso 4€)
queste sono le mie foto preferite tra le tante che ho scattato
Tumblr media
poi ho scelto alcune frasi motivazionali prese da Pinterest da appendere qua e là come reminder e devo dire che graficamente sono molto carine
Tumblr media
alla fine ci ho messo anche queste tre perché in camera mia ho sempre avuto foto/oggetti relativi alle cose che mi piacciono/persone che seguo, loro mancavano e quindi eccole qua
Tumblr media
4 notes · View notes
falcemartello · 11 months
Text
Tumblr media
Così scrivevano alcuni giornalisti sul caso Tortora:
«Mi pare che ci siano gli elementi per trovarlo colpevole: non si va ad ammanettare uno nel cuore della notte se non ci sono delle buone ragioni. Il personaggio non mi è mai piaciuto. E non mi piaceva il suo Portobello mi innervosiva il pappagallo che non parlava mai e lui che parlava troppo senza mai dare tempo agli altri di esprimere le loro opinioni. Non mi piaceva neppure il modo con cui trattava gli umili: questo portare alla ribalta per un minuto la gente e servirsene per il suo successo» Camilla Cederna, sulla Domenica del Corriere.
Ne abbiamo altri, come Marino Collacciani, che su Il Tempo scriveva:
«Enzo Tortora rivela una calma addirittura sospetta al momento dell’arresto. Le labbra mosse con flemma, i muscoli del collo e della faccia tirati e la voce compassata sembrano voler ricordare e riprodurre a tutti i costi il personaggio del piccolo schermo, amato dalle massaie.»
«Dosando con grande mestiere indignazione e sbigottimento ha retto bene la parte della vittima innocente.» Wladimiro Greco, il Giorno
E ancora: «Il suo arresto conferma quello che chiare indicazioni davano già per sicuro, e cioè che Tortora è un personaggio dalle mille contraddizioni. Ligure spendaccione, se non proprio generoso, giornalista e quindi osservatore ma al tempo stesso attore e portato all’esibizione, umorale e tuttavia al servizio del più rigoroso raziocinio, colto (come ama anche ostentare in tv) eppure votato alle opere di popolarità, incline a un’affettazione non lontana dall’effeminatezza ma notoriamente amato dalle donne e propenso ad amare le più belle (due mogli e falangi di amiche). Moralista infine – proprio questo il sigillo che l’arresto imprime alla sua sfaccettata personalità – e ora colpito da un’accusa che fa di colpo traballare ogni sua credibilità morale» Luciano Visintin, dal Corriere della Sera, una persona davvero splendida, da come si può vedere...
Curioso Costanzo Costantini: «Desta qualche sospetto quando fa di tutto per nascondere la sua vita privata, quando conduce sotto l’insegna dell’ordine una vita personale tutt’altro che ordinata assumendo nello stesso tempo atteggiamenti da moralista o da Catone il Censore. I moralisti o i moralizzatori sono sempre da salutare con favore, specialmente in tempi come quelli i che viviamo, ma a condizione che non bistrattino con l’azione i loro princìpi, che conducano una vita irreprensibile.»
Già ai tempi si confondeva la vita pubblica con un'ipotizzata vita privata, costruita da questi rapsodi che invece di cucire i canti, cantavano bugie Alessia Donati, su Novella 2000: «Qualcuno a Milano dice che quando era stato licenziato dalla Rai lo si poteva vedere, di notte, in un giro di balordi. Qualcun altro si meravigliava di averlo incontrato spesso, anche in questi ultimi tempi, sugli aerei Roma-Palermo Palermo-Roma. Che interessi poteva avere Tortora in Sicilia? E poi, per chi lo conosce bene, c’è un altro elemento inquietante: Tortora, di solito violento a parole nel difendersi e così conscio del potere dei giornali e della tv, quando è uscito dalla questura di Roma aveva a sua disposizione televisione e giornalisti: poteva dire quello che voleva; invece, a parte generiche dichiarazioni di innocenza, non ha avuto le reazioni che gli erano solite.»
Pur di scrivere, pur di non "prendere un buco", come si dice in gergo... veleno «Anche perché lo spaccio operato da Tortora non consisteva certo in stecchette o bustine, ma in partite di 80 milioni a botta. Un’attività durata anni e stroncata solo ultimamente, secondo indiscrezioni, per uno sgarro commesso dal noto presentatore. E ancora, pranzi e cene con noti e meno noti camorristi, incontri segreti, rapporti, inchieste, raccomandazioni, suggerimenti, appalti» Daniele Mastrogiacomo da Repubblica, presente qui su twitter, che sicuramente penserà diversamente oggi, vero? Saviane intuì il valore del suo cognome, per il livello di errore di cui è intriso: «Era un po’ malinconico, non tanto perché costretto a camminare con le mani ammanettate e la scorta dei carabinieri, ma perché è arrivato sul teleschermo senza il suo concubino pappagallo».
Il 15 gennaio del 1986 ecco l'organo del partito comunista italiano, e anche Fausta Pizzuto sul Resto del Carlino, il 18 giugno del 1983 sbatte in prima pagina
Tumblr media
Il bello di internet è che se un po' cerchi non si perde nulla. Qui , archiviolastampa.it/component/opti… ,possiamo leggere i giudizi dell'epoca. Anche qui, sempre dall'archivio: http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1029_01_1983_0172_0003_14677209/
Qui i giudici spiegano in 267 pp perché lo condannarono:
Tumblr media
Poi, con il candore ipocrita di chi ha sempre mentito senza mai dubitare, ecco che nel 1995 arriva l'articolo: in cui si scrive:
Quando decise di pentirsi, nell'inverno dell'84, Gianni Melluso era rinchiuso nel penitenziario di Paliano: «Mi portarono a Napoli, nella caserma dei carabinieri «Pastrengo», dove dove fui accolto da numerosi collaboratori di giustizia. Mi dissero: non fare il fesso, quello l'abbiamo già accusato noi, tu dacci una mano e otterrai ciò che vuoi». «Melluso - sostiene Visto «costruì un teorema accusatorio da lui stesso giudicato davvero incredibile». Un castello di menzogne, insomma, che sarebbe stato costruito a beneficio dei giudici napoletani. Almeno così sostiene l'ex pentito, che fino a qualche tempo fa ha continuato a lanciare dichiarazioni velenose contro
Tortora: «Mi si volle credere - avrebbe giurato davanti ai magistrati Scolastico e Bonadies -, avevo capito che agli inquirenti facevano comodo le mie parole: evidentemente temevano che, se le accuse ad un personaggio tanto famoso fossero cadute, sarebbe crollata anche operazione di polizia condotta contro la camorra di Raffaele Cutolo». Chiaro? Sempre che sia vero o no, il punto è quanto l'azione dei giornalisti, incompetenti peracottari che vogliono farsi du spicci porti alla distruzione di persone perbene.
Chiudo (per ora) riportando questa frase:
"E quando ci saremo ripresi il nostro Paese, ricordiamoci che la democrazia non è stata uccisa dai politici, ma dai giornalisti".
Alberto Bagnai, 21 ottobre 2014
@MattSDpell
70 notes · View notes
canesenzafissadimora · 5 months
Text
Mi piacciono le donne che sanno le cose
e sanno quando non dirle, perché in quel momento è poco importante.
Mi piacciono le donne che sanno conoscersi e conoscerti senza sbatterti
in faccia anche le presunzioni della verità.
Quelle che decidono che quello che sono
è più importante di quel che tu vorresti fargli credere che sia, e invertono il senso di marcia alla tua corsa, abbassando
lo sguardo con quell’umile sicurezza,
e per questo ti ci siedi accanto.
Quelle che quando le guardi negli occhi
ti fanno capire che sei ancora vivo.
Quelle che sai che le devi proteggere
e in un ossimoro ti fanno sentire al sicuro.
Quelle che anche quando non ci sono
ci sono, perché anche lo sbatter d’ali
di una farfalla lontana ti si posa sulla schiena, alleggerendo la fatica di un attimo.
Mi piacciono le donne che quando
ti ammali di silenzi ti curano le parole
e ti fanno uscire le nuvole dall’alito,
insieme alle bugie e ai sensi di colpa, t’insegnano una lingua nuova.
Mi piacciono le donne che fanno uso
di stupefacenti emotivi senza mai
aver assunto sostanze tossiche.
Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi e se te ne accorgi ti prendono in giro dolcemente da farsi regalare un altro giro sulla luna.
Quelle che non sono nobili o snob
ma che hanno l’eccellenza blu della modestia nel sangue, arrivano nei bassifondi a prendersi la tua vita.
Quelle che non vanno controcorrente perché fa moda ma hanno la moda
nel respiro e l’anima vintage.
Quelle che hanno gli occhi come
un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro
e scorgerci la coccinella del futuro.
Quelle che ti sfiniscono perché gli piace fare l’amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu,
e poi ti chiedono di restare.
E ti fanno sentire come un animale libero
tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni.
Quelle che non sanno cucinare ma
ti montano l’anima chiara e fanno dolce
il tuo sorriso dopo uno scuro pomeriggio.
Quelle imperfette che sanno rendere perfetto il volo delle tue imperfezioni.
Quelle che lasciano che a parlare sia
il tuo respiro.
Quelle che non ti prestano il loro corpo
e ti regalano e ti scopano l’anima.
Quelle che gli tocchi un punto che non
ha mai toccato nessuno, con la punta estrema dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni,
dei tuoi sbagli arrugginiti con il tetano
fra la polvere e tu gli piaci così,
non ti vogliono cambiare.
Quelle che giocano la tua partita pur continuando a giocare anche la loro.
Quelle che quando gli sposti i capelli
dal viso ti si apre il sipario sul mondo
e spalancano i tuoi limiti come finestre sull’infinito.
Quelle che sono così belle che non
ti vergogni a tenergli la mano mentre cammini per strada, perché ti camminano già nude nei labirinti dell’anima.
Quelle che giocano con i tuoi battiti
ma non con il tuo cuore.
Quelle che ti sembrano comete, come te.
Tumblr media
Massimo Bisotti
4 notes · View notes
Text
Tumblr media
Essere portata sul palmo della mano, come la cosa più preziosa, più fragile, più bella, come un tesoro da difendere ad ogni costo, da non perdere per nessuna ragione.
Essere tenuta stretta, stretta sempre.
Essere l'orgoglio di chi mi sta accanto, la fonte della gioia, una persona per cui combattere, oltre ogni limite, oltre ogni ostacolo, oltre ogni paura.
Essere io la priorità, la persona su cui non avere nemmeno un'ombra di dubbio.
Rappresentare il centro assoluto di tutto ma prima ancora del cuore. Il centro dei pensieri, delle attenzioni, della cura.
Essere il primo pensiero del mattino e l'ultimo della sera, la protagonista di ogni sogno, essere desiderata, guardata.
La persona a cui pensare immediatamente quando accade una cosa bella, con cui condividere la gioia e la rabbia, la stanchezza e la spensieratezza, i progetti, i momenti no. I ricordi del passato, il mare, l'arcobaleno, un temporale, ogni fiore sulla faccia della terra, ogni tramonto, tutte le fasi della luna.
Essere la spinta, la follia, la ragione per superare i giorni difficili, le notti senza dormire.
La nota di ogni canzone, il verso di ogni poesia, il senso delle cose che un senso sembrano non averlo.
Una persona a cui dire le cose sempre, anche quelle che non sono belle. Una persona a cui regalare parole, non silenzio. Parole sincere, non favolette. Una persona a cui non fare promesse senza sapere che possono essere mantenute.
Una persona a cui dire "ci sono io con te" e poi esserci davvero.
Una persona per cui rompere gli schemi, da non sacrificare, assolutamente da non sacrificare mai.
Non mi interessa nulla di meno di tutto questo.
Laura Messina
Illustrazione Endmion1
2 notes · View notes
sorrisicollaterali · 2 years
Text
Tumblr media Tumblr media
Ho visto nascere libri, progetti, un miliardo di cose per cui mi sono impegnata anni o giusto il tempo di buttarmici a capofitto senza pensarci su. Ma questa è un’altra cosa, di quelle che sembrano immense e sono ancora più grandi di come avevi pensato. Sarà vero che le cose piccole poi sono anche le più belle e che sta tutto nei dettagli, quelli che ci metti un po’ per coglierli del tutto finché non ti rendi conto di quanto siano meravigliosi.
Ayla - 15/07/2022
20 notes · View notes
Photo
Tumblr media
Yuriko Tiger personale facebook post 11/14/2022
Grazie mille a tutti per essere passati al Gardacon (Yuriko Tiger)!!
È stata una bellissima esperienza!! Non mi aspettavo così tanta gente, ne al Mio stand, ne in fiera sinceramente…! L’ho detto così all’ultimo che bellamente ho pensato “farò un giro” = bloccata per sei ore 🤓 (non è per tirarmela. È che se lo sapevo prima sarei arrivata prima..). Però ho avuto MOLTO più tempo per salutare tutti con calma e fare delle belle firme ~ (odio fare le cose di corsa. Lucca per me è stata davvero infernale).
Grazie mille a tutti per essere passati e aver trascorso del tempo con me! Mi dispiace non aver parlato di più ma se partiva qualche esibizione non sentivo nulla. *qualcuno avrà notato la mia faccia molto felice alla gara di K-pop #ironia #sparatemi *
Lo ripeto: non sarò alla games week. Torno a Tokyo dopodomani! Se venite in Giappolandia fatemi sapere ☺️
Dopo aver letto i commenti del TG3 ammetto che mi sono un po’ intristita.. Mi sembrano che spesso l’Italia voglia sempre avere qualcosa da ridire di cattivo e metterti in cattiva luce dicendo “io so mejo di te” mentre non hanno ancora capito che.. io non sto gareggiando contro nessuno. Però poi dopo oggi, a vedere tutte le persone che mi son venute a incontrare in fiera anche dopo OTTO ANNI di YouTube, è stata davvero una cosa emozionante.
Comunque grazie al nuovo management, si prospetta davvero un futuro radioso! Volete qualcuno a una fiera? Fatevi sentire!! Ci vediamo next year forse 😎
4 notes · View notes
stralci · 2 years
Text
Henry mi interruppe: “Non mi fido né delle teorie del dottor Allendy, né delle tue riflessioni. Lui, l’ho visto solo una volta, ed è un uomo brutale, sensuale, letargico, con un fondo di fanatismo negli occhi. E tu, accidenti, tu mi pari davanti delle idee così chiare e belle, così cristalline, che sembrano semplici e vere. Sei così terribilmente intelligente, così pronta. Non mi fido della tua intelligenza. Tu crei degli schemi splendidi - ogni cosa al suo posto - e tutto è convincente e chiaro - troppo chiaro. E intanto, tu dove sei? Non sulla superficie chiara delle tue idee, sei già sprofondata più in basso, in regioni più oscure, cosicché uno si illude soltanto che tu gli abbia detto tutto quello che pensi, lo immagina solo, che tu abbia svuotato te stessa in quella chiarezza. E invece ci sono strati e strati ancora, sei senza fondo, insondabile. La tua chiarezza è ingannevole. Sei la pensatrice che mi procura più confusione, più dubbi, più turbamenti.”
Diario 1931/1934, Anaïs Nin.
5 notes · View notes
enkeynetwork · 11 days
Link
0 notes
lamilanomagazine · 3 months
Text
“Nonostante tutto continuo a credere nell'intima bontà delle persone”, la luce di Anna Frank nel buio della storia
Tumblr media
“Nonostante tutto continuo a credere nell'intima bontà delle persone”, la luce di Anna Frank nel buio della storia. “Cara Kitty, chi poi afferma ancora che gli adulti qui nell’Alloggio segreto hanno molta più difficoltà, sicuramente non si rende conto che i problemi si abbattono su di noi con violenza molto maggiore. Problemi per cui forse siamo ancora davvero troppo giovani, ma che ci si presentano fino a quando, dopo un tempo lunghissimo, non pensiamo d’aver trovato una soluzione, soluzione che di solito non regge rispetto alla realtà, che la annienta. Ecco che cos’è difficile in quest’epoca: gli ideali, i sogni e le belle aspettative non fanno neppure in tempo a nascere che già vengono colpiti e completamente devastati dalla realtà più crudele. È molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perché credo tuttora all’intima bontà dell’uomo. Mi è proprio impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria e della confusione. Vedo che il mondo lentamente si trasforma in un deserto, sento sempre più forte il rombo che si avvicina, che ucciderа anche noi, sono partecipe del dolore di milioni di persone, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto tornerà volgersi al bene, che anche questa durezza spietata finirа, e che nel mondo torneranno tranquillità e pace. Nel frattempo devo conservare alti i miei ideali, che forse nei tempi a venire si potranno ancora realizzare! Tua Anne M. Frank” Nel suo “Diario”, datato luglio 1944, Anna, che vive ormai da due anni nel nascondiglio di Amsterdam (sta per essere arrestata e deportata ad Auschwitz), sembra determinata più che mai a tenersi stretti i suoi sogni, perché crede ancora “nell’intima bontà dell’uomo”. È consapevole di ciò che accade all'esterno del suo nascondiglio, le notizie della guerra e dell'avanzata dei nazisti arrivano anche lì. Eppure, nonostante l’orrore incombente, lei è fermamente convinta che “tutto tornerà volgersi al bene”. La lezione di Anna Frank sembra suggerire che quanto più ci si allontana anagraficamente dagli orrori della Shoah, tanto più essenziale sembra fare memoria di quanto è accaduto. La persecuzione violenta degli ebrei sotto il regime nazista (avallata in primis dal fascismo), culminata con la soppressione programmata di milioni di donne, uomini, anziani e bambini innocenti, è un’immagine che appare sempre più sbiadita agli occhi delle generazioni più giovani. Il Giorno della Memoria rischia così di perdere di efficacia se non vissuto come “alert”, perenne allarme per il futuro, per ogni situazione in cui si intraveda il pericolo della sopraffazione e del suprematismo.  Lo ha ben ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto ieri in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria: “Le ideologie di superiorità razziale, la religione della morte e della guerra, il nazionalismo predatorio, la supremazia dello Stato, del partito, sul diritto inviolabile di ogni persona, il culto della personalità e del capo, sono stati virus micidiali, prodotti dall’uomo, virus che si sono diffusi rapidamente, contagiando gran parte d’Europa, scatenando istinti barbari e precipitando il mondo intero dentro una guerra funesta e rovinosa”. Il virus della guerra e dell’odio restano di strettissima attualità. Il 7 ottobre scorso, abbiamo assistito inermi al ritorno dell’antisemitismo che ha colpito ragazzi, bambini e neonati innocenti. Una replica della Shoah, ancora più vergognosa e blasfema se si pensa alle migliaia di vittime tra la popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza. Il dimenticare, nonostante tutto, la “bontà delle persone” (cit. Anna Frank), rende possibile anche la strage più crudele che pensavamo di aver relegato ai libri di storia. Tutto questo - ha sottolineato ieri Mattarella - “rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio”. Generazioni di figli e nipoti cresciuti con l’orrore della guerra, che serbano rancore per secoli, fomentati dagli interessi dei potenti della terra, sempre pronti a mobilitarsi per un nuovo conflitto. La guerra e l’odio - suggerisce Anna Frank - sembrano virus inarrestabili solo per chi se ne rassegna. Nelle pagine di “Diario” della giovane ebrea che ha avuto il coraggio di sperare, c’è l’antidoto ai “virus micidiali” del passato e del presente: credere ostinatamente (e nonostante tutto) nei propri “sogni”, anche quando sembrano “assurdi” e “irrealizzabili”, per rimanere “fiduciosi nel futuro dell’umanità” (cit. Mattarella).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
lifeinthehands · 6 months
Text
Se avessi un po' di tempo con te, se tu avessi voglia di concedermelo, vorrei portarti a Parigi. Non conosco Parigi, a dire la verità, ma mi piace l'idea di andarci con te. Ci immagino camminare per ore mano nella mano, parlando di tutto ma senza necessità di riempire i silenzi. Perché a volte ti guardo, e mi ritrovo a pesare di non avere voglia di nient'altro. Solo osservarti, te e il tuo modo di essere, e mi sembra talmente bello, tu, l'essere con te, lo stare insieme, che non mi va di tornare alla realtà. Immagino te che mi fai sentire leggera, come sai fare tu. Che posso parlarti della geopolitica del mondo - dico davvero, non esagero, lo sai - e di come le disuguaglianze mi accartocciano lo stomaco eppure non sentirne il peso addosso - come se per qualche istante lo stessi sorreggendo tu al posto mio. Ci immagino ridere, tantissimo, e ascoltare musica che forse non piace veramente a nessuno dei due, ma ci sembra parli di noi. Torneremmo a casa stanchi e io rimarrei comunque sveglia ancora un po', solo per guardarti.
Se avessi un po' di tempo con te, se tu avessi voglia di concedermelo, magari alla fine ti chiederei solo se ti va se andiamo in un posto qualunque a prenderci una birra. Tu prenderesti comunque del vino, probabilmente un rosé, e io ti ascolterei parlare e ti chiederei di tutto, infilando qualche domanda qui e lì tra le tue, che sembrano essere inesauribili. Allora mi stupirei ancora una volta della tua curiosità genuina, una di quelle cose di te che mi sembrano davvero belle e che mi fanno star bene. Tornerei a casa e mi renderei conto che avrei voluto sapere di più, che alla fine non ti ho chiesto di quel tuo viaggio negli Stati Uniti di cui mi hai accennato, o di quel film che sei andato a vedere con gli amici. Forse poi ti scriverei con una scusa, potrei fingere di non ricordarmi il nome del vino che mi hai fatto assaggiare. Tu risponderesti e io avrei comunque la sensazione di non averne ancora abbastanza di te - ne avrò mai abbastanza, di te?
Se avessi un po' di tempo con te, se tu avessi voglia di concedermelo, la verità è che sarei felice semplicemente di stare con te, in qualunque luogo. Mi ritroverei a sperare ingenuamente che il tempo possa fermarsi e tenerci insieme un po' più a lungo, ancora per un po'. Non permetterei a me stessa di farci separare così presto, e non permetterei a te di lasciarmi andare così facilmente. Mi terrei per un po' quella sensazione prepotente che mi provoca lo starti vicino senza poterti toccare: è il ricordo più vivido che ho di te e la prova che non mi sono inventata niente. Forse alla fine ti lascerei andare di nuovo, probabilmente no. Magari saresti tu a lasciar andare me, e farebbe incredibilmente male. Sarei comunque contenta perché, se tu avessi voglia di concedermelo, io verrei fino in capo al mondo per passare solo un altro secondo con te.
1 note · View note
Text
Tu mi manchi, come manca l'aria ad un asmatico. Mi manchi come al cielo manca il sole in giorno di pioggia. Mi manchi come manca l'acqua ad un corridore. Mi manchi come manca ad un intero la sua metà. Mi manchi e dio come mi manchi. Così forte ed intensamente che il respiro mi manca e il mondo che tanto amo non mi trasmette più alcuna emozione positiva. Mi manchi di una mancanza ingestibile, forte e inspiegabile. E le giornate, seppur caotiche, piene e belle, sembrano vuote e senza senso a causa della tua mancanza. E non c'è giorno che io non conti persino i secondi che ci separano, non c'è momento in cui io non conti i km da percorrere per poterti stringere ancora. Mi manchi, e l'unica cosa che mi tiene in piedi è chiudere gli occhi e pensare a quando finalmente ti rivedrò, e potrò viverti come ormai sogniamo da tempo. Ma nel mentre mi manchi e so che non voglio che te per vivere.
0 notes
cam-elia · 9 months
Text
Andare via da Roma ti obbliga a vedere cose che prima ignoravi.
Roma è una città bellissima.
La sua bellezza sta nella sua complessità.
È difficile non innamorarsi delle cose belle, ma contraddittorie. È difficile non innamorarsi di una donna che fa i capricci per attirare l'attenzione, così come di una che si finge forte per non attirarne troppa sulla sua anima fragile.
È difficile non infatuarsi dell'uomo ombroso e sfuggente, se non fosse che una volta svelati i suoi misteri, ti lascia un sentimento di amarezza in bocca, quasi come se sarebbe stato meglio il rimpianto di non scoprirlo mai.
Come Roma. Roma è un'amante inebriante. Quando ci vivi, sei immerso. Il tuo cuore batte al suo ritmo, ne comprendi il lessico multiculturale, l'alfabeto scritto nelle buche e nei graffiti, ansimi insieme a lei di paura, di stupore, di piacere. La comprendi come comprendi una parte di te stesso.
Quando te ne vai, è come se avessi lasciato la cosa più bella per ripiegare su misere brutte copie. Passi il tempo a desiderarla, a desiderare di farne ancora parte.
E poi ritorni. Quella è la parte più brutta.
Andare via da Roma ti obbliga a notare tutti quegli aspetti che prima volutamente ignoravi. È come rifare l'amore con il tuo amore senza più amore. Bello, ma doloroso. E soprattutto, malinconico.
Ma è anche come tornare dall'amante è trovare questo infuriato; Roma non perdona. Roma è crudele e gioca solo con le sue regole. Tu che sei uscito, hai perso il ritmo, sei uno strumento scordato in un'orchestra che suona il rock. Il tuo rumore si perde nel caos, sempre bello, sempre affascinante, ma ormai incomprensibile. Non leggi le note, non ti muovi con la città. I cittadini se la prendono con te, come se fosse colpa tua che vai ormai a tempo con un'altra città.
C'è chi ti urla contro e chi ti ride in faccia. Nessuno si ferma, corrono tutti dietro il ritmo della città. Nessuno offre il suo aiuto, a Roma ce la devi fare da solo, sperando di non farti fregare.
Quando vai via da Roma, ti rendi conto dell'immondizia, dello sporco, del traffico. Ti rendi conto della lotta per la sopravvivenza dei cittadini che ogni giorno ha come teatro una scenografia che va dai tempi dei gladiatori a quelli dei Cesaroni, indifferente alle loro difficoltà come loro a quelle altrui.
E poi, ci sono quegli angoli di pace, che sembrano sfuggiti al tempo ed al ritmo della città. Sono gli angoli poco frequentati, dove il cameriere di sorride sollevato se entri. Sono i vuoti urbani lasciati a se stessi, dove forse, puoi passare del tempo a ritrovarti. Sono i luoghi incolti agli angoli dei quartieri, dove si infratta chi è in cerca di un amore fugace.
Non sono sempre spazi belli, ma sono gli unici che mi salvano, quando torno a Roma e mi sento fuori posto, poi guardo meglio, e, fa male ammetterlo, trovo fuori posto lei.
~camelia
1 note · View note
Text
Mi piacciono le donne che sanno le cose e sanno quando non dirle, perché in quel momento è poco importante.
Mi piacciono le donne che sanno conoscersi e conoscerti senza sbatterti in faccia anche le presunzioni della verità.
Quelle che decidono che quello che sono è più importante di quel che tu vorresti fargli credere che sia, e invertono il senso di marcia alla tua corsa, abbassando lo sguardo con quell’umile sicurezza, e per questo ti ci siedi accanto.
Quelle che quando le guardi negli occhi ti fanno capire che sei ancora vivo.
Quelle che sai che le devi proteggere e in un ossimoro ti fanno sentire al sicuro.
Quelle che anche quando non ci sono ci sono, perché anche lo sbatter d’ali di una farfalla lontana ti si posa sulla schiena, alleggerendo la fatica di un attimo.
Mi piacciono le donne che quando ti ammali di silenzi ti curano le parole e ti fanno uscire le nuvole dall’alito, insieme alle bugie e ai sensi di colpa, t’insegnano una lingua nuova.
Mi piacciono le donne che fanno uso di stupefacenti emotivi senza mai aver assunto sostanze tossiche.
Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi e se te ne accorgi ti prendono in giro dolcemente da farsi regalare un altro giro sulla luna.
Quelle che non sono nobili o snob ma che hanno l’eccellenza blu della modestia nel sangue, arrivano nei bassifondi a prendersi la tua vita.
Quelle che non vanno controcorrente perché fa moda ma hanno la moda nel respiro e l’anima vintage.
Quelle che hanno gli occhi come un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro e scorgerci la coccinella del futuro.
Quelle che ti sfiniscono perché gli piace fare l’amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu, e poi ti chiedono di restare.
E ti fanno sentire come un animale libero tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni.
Quelle che non sanno cucinare ma ti montano l’anima chiara e fanno dolce il tuo sorriso dopo uno scuro pomeriggio.
Quelle imperfette che sanno rendere perfetto il volo delle tue imperfezioni.
Quelle che lasciano che a parlare sia il tuo respiro.
Quelle che non ti prestano il loro corpo e ti regalano e ti scopano l’anima.
Quelle che gli tocchi un punto che non ha mai toccato nessuno, con la punta estrema dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni, dei tuoi sbagli arrugginiti con il tetano fra la polvere e tu gli piaci così, non ti vogliono cambiare.
Quelle che giocano la tua partita pur continuando a giocare anche la loro.
Quelle che quando gli sposti i capelli dal viso ti si apre il sipario sul mondo e spalancano i tuoi limiti come finestre sull’infinito.
Quelle che sono così belle che non ti vergogni a tenergli la mano mentre cammini per strada, perché ti camminano già nude nei labirinti dell’anima.
Quelle che giocano con i tuoi battiti ma non con il tuo cuore.
Quelle che ti sembrano comete, come te_
Tumblr media
( Massimo Bisotti, La luna blu)
11 notes · View notes
nicolemarsworld7 · 2 years
Text
Non puoi messaggiare con altre, non sono me e tu non sei loro. Tu sei tu e sei la cosa più straordinaria che mi sia successa. No, non lo dico per scherzo, lo credo davvero. Lo credo da sempre, sei più con me da quando non ci sei. Se sono pazza? Sì, lo sono, probabilmente. Ma chissenefrega. Me lo hai insegnato tu questo..questo vivere senza riserva, amare senza riserva, essere felici senza riserva. E dove vado senza la mia felicità? Dove vado senza tutta quella sofferenza che devo ripagarti? No, non ho dimenticato. Sono qua per questo, perché tempo fa hai piantato un seme ed oggi c'è un albero, con delle radici profonde, profondissime, piene del tuo amore e del mio per te. Sto scrivendo una follia? Sì, magari sarà così..ma che vita è ad accontentarsi di una cosa che scalda a malapena?! Che vita è se non corro a mille dietro te e se tu non corri a mille con me?! Fuoco con fuoco esplodono, ma pensa te che noia sarebbe spegnersi soffocati lentamente. Che noia non sentire quel brivido addosso, che noia la monotonia, l'andare d'accordo su tutto, il non scontrarsi sulle cose, che noia tutti questi stereotipi dell'essere bravi. Io?! Brava?! Non lo sono mai stata. Non sono mai stata dentro gli schemi, fino quando sei arrivato tu, che quegli schemi li hai buttati giù, che sai tutto di me e che hai preso il peggio di me. Ed io qua, pronta a darti il meglio che c'è, che hai lasciato in te?!… Sai quelle cose che senti dentro?! Quelle cose che ti bruciano dentro senza una spiegazione?! Così, mi bruci dentro da sempre, da ormai così tanto tempo che ho perso il conto, in quello eri bravo tu. Dici che sto esagerando?! Che alla fine non c'era niente!? Beh sì, magari hai ragione, ma che ci avevi visto in me?! Che cosa ci vedi ora? A saperle riconoscere le ultime volte, gli ultimi baci, gli ultimi sguardi, le ultime certezze che ormai sembrano un miraggio. A saper riconoscere il punto di rottura, quando tutto si sfalda, si fa a pezzetti. No, non me ne sarei andata prima, sono qua, lo sono sempre stata, lo sarò. Mi hai fatto una promessa una volta ed io l ho mantenuta, per te e per me, per noi, per quel noi che forse una volta ci ha sfiorati. Vuoi da bere? Rum e cola o gin tonic?! Io lo prendo doppio, sì forse è meglio, meglio stordirmi, che se dovessi parlare con te perderei le parole, salirebbe l imbarazzo e forse vorrei dirti tante cose che non saprei da dove iniziare. Ho una vita da raccontarti, anni bellissimi perché tu eri con me anche senza esserci e perché ho fatto tutto portandoti dentro di me. Non ci crederai vero?! Nemmeno io a volte credo a quello che sei stato capace di trasmettermi. Ti sembra poco?! Ma non è mai abbastanza, credimi. Non è mai abbastanza. Se sono in grado oggi di fare le promesse? Sì, lo sono forse. Anzi senza forse, lo sono per davvero..ti ho promesso di tenerti con me, di custoditi con me, di rispettare ogni tuo silenzio ed ogni sguardo che ha smesso di posarsi su di me. Ti volti mai indietro?! Anche solo per prendere la rincorsa?! Mi vedi ancora o ti sei allontanato così tanto dall'inizio che ormai sono solo un brutto ricordo?! Tu non sei un sogno, ma di certo sei stato il più bell 'incubo, nel senso che sei stato così forte da fare male e spaventare, ma se non ti spaventi che vita è?! Se non ti preoccupi di vivere a metà o di non vivere o di vivere male, che vita è? Mi sono spaventata sì, ho avuto paura perché mi hai fatto perdere il controllo e non ero abituata, perché sei arrivato all'improvviso ed hai cambiato i miei piani, perché ero troppo piccola per la vita che era così grande per noi.
0 notes
sounds-right · 2 years
Photo
Tumblr media
Per Simioli una estate a cinque stelle in Sardegna... e tanta musica sulla sua Cogito Records
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Nello Simioli, tra i più stimati ed esperti dj italiani. Recentemente come nome d'arte usa soprattutto solo il suo cognome, Simioli... ma la sostanza non cambia. E' un artista ed è un professionista capace di far ballare ed emozionare ogni tipo di pubblico, con musica ritmica... in cui non manca mai un pizzico di melodia. Sarebbe strano non fosse così, visto che è originario di Sorrento. "Sto lavorando ad un brano pop con la cantante Sofia Sole e ad una nuova bomba house cantata da Cece Rogers", spiega sorridendo. "E come ascoltatore ascolto proprio quello che propongo nei miei set". 
Che altro stai facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e personale?
Sono molto impegnato con lo sviluppo della Cogito Records, la nostra etichetta discografica di ispirazione house. Il mio ultimo brano "Historia de un amor" sta andando molto bene sia per l'AirPlay radiofonico sia per le playlist dei club dj. Abbiamo poi appena pubblicato NS feat Frank Russo- "Into the night" e i feedback anche sono molto buoni. Per l'estate avremo altre belle uscite, per cui di lavoro ce n'è eccome. 
Quanto sono diversi i tuoi dj set rispetto a quelli del recente passato? 
Da 5 anni mi sono dedicato anche ai Sunset, ovvero ai tramonti … quindi dj set afro, chill e deep. Mi piace molto creare il sound giusto che si fonde alla natura circostante. Nei club ormai impera di nuovo l'house music, quindi sto nella mia comfort zone!
In che direzione musicale stai andando? 
Direi House oriented Afro e Asian. 
Ci racconti quali sono le tue radici musicali? E quali solo le release che ti rappresentano di più?
Da piccolo ascoltavo black music, funky, soul. Per questo tra i miei artisti mito non posso  non citare Aretha Franklin, Steve Wonder, Whitney Houston, a cui aggiungo senz'altro Mina e Battisti. Per quel che riguarda le mie release, ognuna ha qualcosa che mi rappresenta, non saprei indicarne una o un paio più importanti di altre.
E per qualche che riguarda locali e divertimento? Che tendenze e/o novità ti sembrano degne di nota?
La ripresa dopo le restrizioni sembra sia affrontata con un'esasperazione un po' ridicola ai miei occhi. Gente che fa finta di divertirsi per sentirsi protagonista. Musicalmente come accennato sopra c'è tantissima buona musica che viene proposta è che piace a un pubblico molto eterogeneo… viva la house music in tutte le sue declinazioni.
Come vedi il presente ed il futuro di chi fa musica da ballo, ovvero propone un bel mix di cultura e divertimento? 
La cultura del Club rimane ancora molto difficile da capire per chi non è del settore o per chi non ha dimestichezza con la psicologia e si limita ad un'analisi becera e superficiale. Quindi è ancora un lavoro duro per chi intende farne una professione per la vita così come ho fatto io. Ma il dj è uno dei lavori più belli che siamo mai esistiti.
 A che punto ti senti della tua carriera musicale? 
Ho raggiunto una maturità artistica e stilistica che mi da sicurezza e soddisfazione. Produco e propongo quello che mi piace, finalmente! 
Come sarà la tua Estate?
Sarà concentrato sopratuttto sulla Sardegna. Oltre a Fino Beach a Golfo Aranci, Fino Garden e Yacht Club a Porto Rotondo, curerò la direzione artistica del Cone Club all'interno del 7Pines, un resort 5 stelle a Baja Sardinia che conterrà beach club, ristorante e Club disco. Un'avventura molto stimolante per i contenuti altamente qualitativi. Infine ogni domenica, di notte, sarà al Ritual di Baja Sardinia… un vero tempio del divertimento, con una serata "Keep the secret" dove l'imperativo categorico sarà: solo bella musica!
0 notes
Photo
Tumblr media
Per Simioli un'estate ’22 a cinque stelle in Sardegna... e tanta musica sulla sua Cogito Records
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Nello Simioli, tra i più stimati ed esperti dj italiani. Recentemente come nome d'arte usa soprattutto solo il suo cognome, Simioli... ma la sostanza non cambia. E' un artista ed è un professionista capace di far ballare ed emozionare ogni tipo di pubblico, con musica ritmica... in cui non manca mai un pizzico di melodia. Sarebbe strano non fosse così, visto che è originario di Sorrento. "Sto lavorando ad un brano pop con la cantante Sofia Sole e ad una nuova bomba house cantata da Cece Rogers", spiega sorridendo. "E come ascoltatore ascolto proprio quello che propongo nei miei set". 
Che altro stai facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e personale?
Sono molto impegnato con lo sviluppo della Cogito Records, la nostra etichetta discografica di ispirazione house. Il mio ultimo brano "Historia de un amor" sta andando molto bene sia per l'AirPlay radiofonico sia per le playlist dei club dj. Abbiamo poi appena pubblicato NS feat Frank Russo- "Into the night" e i feedback anche sono molto buoni. Per l'estate avremo altre belle uscite, per cui di lavoro ce n'è eccome. 
Quanto sono diversi i tuoi dj set rispetto a quelli del recente passato? 
Da 5 anni mi sono dedicato anche ai Sunset, ovvero ai tramonti … quindi dj set afro, chill e deep. Mi piace molto creare il sound giusto che si fonde alla natura circostante. Nei club ormai impera di nuovo l'house music, quindi sto nella mia comfort zone!
In che direzione musicale stai andando? 
Direi House oriented Afro e Asian. 
Ci racconti quali sono le tue radici musicali? E quali solo le release che ti rappresentano di più?
Da piccolo ascoltavo black music, funky, soul. Per questo tra i miei artisti mito non posso  non citare Aretha Franklin, Steve Wonder, Whitney Houston, a cui aggiungo senz'altro Mina e Battisti. Per quel che riguarda le mie release, ognuna ha qualcosa che mi rappresenta, non saprei indicarne una o un paio più importanti di altre.
E per qualche che riguarda locali e divertimento? Che tendenze e/o novità ti sembrano degne di nota?
La ripresa dopo le restrizioni sembra sia affrontata con un'esasperazione un po' ridicola ai miei occhi. Gente che fa finta di divertirsi per sentirsi protagonista. Musicalmente come accennato sopra c'è tantissima buona musica che viene proposta è che piace a un pubblico molto eterogeneo… viva la house music in tutte le sue declinazioni.
Come vedi il presente ed il futuro di chi fa musica da ballo, ovvero propone un bel mix di cultura e divertimento? 
La cultura del Club rimane ancora molto difficile da capire per chi non è del settore o per chi non ha dimestichezza con la psicologia e si limita ad un'analisi becera e superficiale. Quindi è ancora un lavoro duro per chi intende farne una professione per la vita così come ho fatto io. Ma il dj è uno dei lavori più belli che siamo mai esistiti.
 A che punto ti senti della tua carriera musicale? 
Ho raggiunto una maturità artistica e stilistica che mi da sicurezza e soddisfazione. Produco e propongo quello che mi piace, finalmente! 
Come sarà la tua Estate?
Sarà concentrato sopratuttto sulla Sardegna. Oltre a Fino Beach a Golfo Aranci, Fino Garden e Yacht Club a Porto Rotondo, curerò la direzione artistica del Cone Club all'interno del 7Pines, un resort 5 stelle a Baja Sardinia che conterrà beach club, ristorante e Club disco. Un'avventura molto stimolante per i contenuti altamente qualitativi. Infine ogni domenica, di notte, sarà al Ritual di Baja Sardinia… un vero tempio del divertimento, con una serata "Keep the secret" dove l'imperativo categorico sarà: solo bella musica!
0 notes