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#roccalumera
theangelicrose · 2 years
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Lungomare di Roccalumera 2017
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rallytimeofficial · 5 months
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Partito il Rally di Taormina con Rizzo-Pittella al comando
È scattata alle 14.11 da Piazza Vittorio Emanuele IIl’edizione 2023 del Rally di Taormina. A sventolare il tricolore dello start i primi cittadini delle limitrofe Roccalumera e Santa Teresa di Riva, la cui presenza ha voluto significare l’importanza dell’ evento sul territorio. Dopo il saluto e l’ottimo auspicio inviato dall’On. Cateno De Luca, che ha sottolineato l’entusiasmo della città ad…
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tamarridentro · 6 months
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Andrea Campagna - FX3 Series
Andrea Campagna, il giovane pilota originario di Roccalumera, si è distinto nel campionato italiano FX3. Ha iniziato la sua carriera nel karting, dove si è sempre distinto sia nel Campionato Italiano sia nel WSK. Campagna ha poi fatto il grande salto nel mondo dell’automobilismo, debuttando nel campionato FX3 a bordo delle potenti monoposto della serie 【1】.
Durante il primo round dopo la pausa estiva al Mugello, ha conquistato una doppia vittoria nella classe FX3 AM. Si è classificato sesto assoluto su 28 piloti partecipanti in qualifica, ottenendo la seconda fila nella categoria FX3 e conquistando una quinta posizione assoluta e terzo posto nella sua classe【2】【3】.
Andrea è supportato dalla scuderia Harp Racing https://www.harpracing.it/
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solo-un-fantasma · 2 years
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Ciao anch’io sono siciliana tu di dove sei di preciso?
Sono originario di Roccalumera, provincia di Messina! I miei nonni erano di lì.
Sono però nato e cresciuto in Svizzera.
Sono stato quest’estate per la prima volta in Sicilia e non sarebbe male poter tornare l’estate prossima anche!
Te di dove sei?
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giuseppeserrone · 2 years
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iphisesque · 4 years
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The Saracen Tower of Roccalumera in "on the road from Messina to Taormina", copy of an original engraving in Stockholm
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milliondoll4rb4by · 5 years
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La mia vita è questa, frate non mi basta. Oggi ho mal di testa anche se fumo non mi passa. Come una tempesta, scendo nella piazza, mi prende per mano e dice: “andiamo sotto cassa”. Baby non mi basta. •|Dj Matrix|•~Nonmibbasta #canzone#vita#frate#nonmibasta#nonmibbasta#malditesta#testa#fumo#passa#piazza#tempesta#cassa#andiamo#sotto#baby#rosso#corallo#mare#roccalumera#sicilia#ferragosto#ciao https://www.instagram.com/p/B1WQOYgg5DV/?igshid=14fy79ik9m5t7
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lucantanti · 6 years
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#venerdisera si suona in trasferta Amici di #messina vi aspetto a #roccalumera al Plays... sarà un #closing #summer spettacolare. #lucantanti #lucasallemi #britpop #loopstation #sicilia (presso PLAYS) https://www.instagram.com/p/Bn4yXFZis-B/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=q63vnwanl9ph
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duceziodacesarea · 7 years
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I dolci di casa #dolcidicasa #boccadirosa #bellalavita #inviaggioconpapà #miarrivonellunghiadelpiede #dadomanidieta #lavitaèunviaggio #cibosano #dietamediterranea #sheismylife #sheismylove #sheismylady #atmosphere #greatholiday #estate #estatesiciliana #roccalumera #sicilia #ilovesicily (presso Bocca di rosa)
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paoloxl · 3 years
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eccidio di Via Fracchia | LA STORIA PERDUTA
Voci soffocate
occhi torbidi
pugni chiusi
Niente luce
Lampi da qualche parte
dentro i cuori
ma di luce non ne esce
tuoni singhiozzi
Fuoco si accenderà
verrà il tempo
da carne e sangue
nasce la luce
[Alekos Panagulis Agosto 1971]
Alle 2.42 di quel maledetto 28 marzo 1980 Lorenzo Betassa, Riccardo Dura, Annamaria Ludmann e Piero Panciarelli stavano dormendo all’interno 1 del civico 12 di via Fracchia, quando i carabinieri del nucleo speciale antiterrorismo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fecero irruzione sfondando la porta dell’appartamento.
I quattro compagni trucidati costituivano la colonna genovese delle Brigate Rosse ed i mercenari di Dalla Chiesa scoprirono il loro covo in seguito alle informazioni fornite al giudice Gian Carlo Caselli e a Dalla Chiesa da Patrizio Peci (ex militante pentito delle BR), dopo che questo si era ufficialmente rivolto al comandante dei servizi segreti Incandela di Cuneo, mentre era ancora nell’isolamento successivo all’arresto “coperto” da due mesi.
Erano gli anni in cui il pentitismo (e ancor peggio la dissociazione) mietevano tante vittime fra i compagni, alimentando un clima persecutorio, che era fondato spesso su accuse giudiziarie infondate e su teoremi inquisitori il cui scopo era terrorizzare e distruggere il movimento antagonista. Sul fronte della lotta di classe, le delazioni portarono all’arresto, alla tortura ed al massacro di molti militanti ad opera dei corpi speciali dei carabinieri dell’antiterrorismo, comandati da un generale senza scrupoli, Carlo Alberto Dalla Chiesa, orrida figura degna solo di essere paragonata ad un Pinochet.
Quella di via Fracchia non fu un’operazione di polizia, fu un eccidio, una mattanza: non ci furono arresti. solo esecuzioni.
Il comunicato ufficiale dei carabinieri parlò genericamente di conflitto a fuoco, ma l’ingresso nell’abitazione, dopo “l’operazione”, fu vietato alla stampa e alla televisione per diversi giorni.
Anche i giornalisti furono ammessi per la prima volta nell’appartamento il giorno 8 aprile. La “visita” permessa poteva durare solo tre minuti, i giornalisti poterono entrare uno solo alla volta, accompagnati da un ufficiale dell’arma. Molti di loro rilevarono che non tutte le cose riferite in forma ufficiale dai carabinieri combaciavano con ciò che i loro occhi poterono vedere.
Il 30 marzo con una telefonata all’ANSA, le BR avevano fatto trovare il volantino di commemorazione, datato sabato 29 marzo 1980.
Copie del volantino furono diffuse, nello stesso giorno, nelle maggiori città e, nei giorni successivi, a Genova, nell’Oregina, in via Napoli, a Granarolo e a Sampierdarena.
In un reparto dell’officina 76 dello stabilimento Fiat di Mirafiori, a Torino, nei giorni successivi la strage, comparve una stella a cinque punte con la scritta rossa: “Onore ai compagni caduti a Genova”.
I compagni assassinati erano:
– Annamaria Ludmann, nata a Chiavari (GE), 32 anni , di professione segretaria( in quanto intestataria dell’appartamento fu la prima ad essere identificata). Nel volantino commemorativo i compagni la ricordano col nome di battaglia “Cecilia”. La colonna veneta delle BR prese il suo nome: “Colonna Annamaria Ludmann”.
– Lorenzo Betassa, nato a Torino, 28 anni, di professione operaio. Nel volantino viene ricordato col nome di battaglia “Antonio”.
– Piero Panciarelli, “Pasquale”, nato a Torino, 25 anni, faceva l’operaio alla Lancia. Fu il penultimo dei quattro militanti uccisi in via Fracchia ad essere identificato.
-Riccardo Dura, “Roberto”, era nato a Roccalumera (ME), 30 anni, faceva anche lui l’operaio. Non fu identificato per molti giorni, e furono le Brigate Rosse, il 3 aprile 1980, con una telefonata all’Ansa, a dare pubblicamente il suo nome. Il 5 aprile ad accompagnare Riccardo Dura nel cimitero di Staglieno c’era soltanto la madre.
A PUGNO CHIUSO COMPAGNI. LA TERRA VI SIA LIEVE, QUANTO A NOI, NOI CHE SIAMO RIMASTI, NON DIMENTICHEREMO E NON PERDONEREMO FINO AL GIORNO DEL RISCATTO.
“Volantino di commemorazione dei quattro militanti uccisi in Via Fracchia a Genova”
Venerdì 28 marzo 1980 quattro compagni delle Brigate Rosse sono stati uccisi dai mercenari di Dalla Chiesa. Dopo aver combattuto, e trovandosi nell’impossibilità di rompere l’accerchiamento, dopo essersi arresi, sono stati trucidati. Sono caduti sotto le raffiche di mitra della sbirraglia prezzolata di regime i compagni:
* Roberto: operaio marittimo, militante rivoluzionario praticamente da sempre, membro della direzione strategica della nostra organizzazione. Impareggiabile è stato il suo contributo nelle guerra di classe che i proletari in questi anni hanno sviluppato a Genova. Dirigente dell’organizzazione dall’inizio della costruzione della colonna che oggi è intitolata alla memoria di Francesco Berardi, con generosità e dedizione totale ha saputo fornire a tutti i compagni che hanno avuto il privilegio di averlo accanto nella lotta un esempio di militanza rivoluzionaria fatta di intelligenza politica, sensibilità, solidarietà , vera umanità, che le vigliacche pallottole dei carabinieri non potranno distruggere.
*Cecilia: si guadagnava da vivere facendo la segretaria. Come tutte le donne proletarie la borghesia aveva destinato una vita doppiamente sfruttata, doppiamente subalterna e meschina. Non ha accettato questo ruolo aderendo e militando nella nostra organizzazione, dando con tutte le sue forze un enorme contributo per costruire una società diversa, dove la parola donna e la parola proletario non significano sfruttamento.
*Pasquale: operaio della Lancia di Chivasso.
*Antonio: operaio Fiat e dirigente della nostra organizzazione.
Sempre alla testa delle lotte della fabbrica e dei quartieri nei quali vivevano. Li hanno conosciuti tutti quegli operai e proletari che non si sono piegati all’attacco scatenato dalla multinazionale di Agnelli e dal suo Stato. Proprio perché  vere avanguardie avevano capito che lottare per uscire dalla miseria, dalla cassa integrazione, dai ritmi, dai cottimi, dal lavoro salariato, vuol dire imbracciare il fucile e organizzare il potere proletario che sappia liberare le forze per una società comunista. Imbracciare il fucile e combattere. Questi compagni erano consapevoli che decidendo di combattere avrebbero affrontato la furia omicida della borghesia e che avrebbero potuto essere uccisi. Ma la certezza per combattere per la vita, per la libertà in una posizione d’avanguardia, in prima fila, è un compito che i figli migliori, più consapevoli, del popolo devono assumere su di sé  per poter rompere gli argini da cui il movimento proletario spezzerà via la società voluta dai padroni. Per loro, come per molti altri operai, la scelta è stata precisa: combattere e vincere con la possibilità  di morire; anziché subire e morire a poco a poco da servi e da strumenti usati da un pugno di sciacalli per accumulare profitti. Oggi Roberto, Pasquale, Cecilia, Antonio, sono caduti combattendo. E’ grande il dolore per la loro morte, non riusciamo ad esprimere come vorremmo quel che sentiamo perché li hanno uccisi e non li avremo più tra noi. Ma nessuno di noi ha pianto, come sempre quando ammazzano dei nostri fratelli, e la ragione è una sola: altri hanno già occupato il loro posto nella battaglia. Proprio mentre ci tocca lo strazio della loro scomparsa e onoriamo la loro memoria, si rinsalda in noi la convinzione che non sono caduti invano come non sono morti invano tutti i compagni che per il comunismo hanno dato la vita.
Alla fine niente resterà impunito.
Brigate Rosse
29 Marzo 1980
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DOTT. MARCO BASILE fisioterapista a santa teresa di riva furci siculo roccalumera nizza di sicilia ALÌ TERME fisioterapia
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teovirgio · 5 years
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Prometto: non metterò più le camicie alla rinfusa dentro la valigia🤞 (presso Roccalumera) https://www.instagram.com/p/B1qfEXdimho/?igshid=19x5rv6ojxeoa
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sinapsinews · 4 years
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ROCCALUMERA. COSI’ L’EX FILANDA PAPANDREA TORNO’ VIVA. CENNI STORICI
Uno dei monumenti roccalumeresi sui quali si è intervenuto con lo scopo di richiamare il turismo, è la ex Filanda Papandrea, un edificio, nel quale fu effettuato un sopralluogo da parte Comune, già nel 1993. Tale sopralluogo, ne accertò “l’interesse etno-antropologico”. Cinque anni fa iniziarono i lavori per il suo restauro e ristrutturazione che, finalmente hanno avuto termine poco più di un…
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sicilyphotoproject · 6 years
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#sicilyphotoproject #sicily #sicilia #roccalumera #nizzadisicilia
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francescoventura500 · 3 years
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#italia #fiat500clubitalia #500clubitalia #fiat500clubitaliacoordinamentocefalu #500clubitaliacoordinamentocefalu #fiat500clubitaliacefalu #500clubitaliacefalu #fiatnuova500 #nuova500 #fiat500 #500 #cinquino #vintagecar #ladolcevita #dolcevita (presso Roccalumera) https://www.instagram.com/p/CV8JKMDICOQ/?utm_medium=tumblr
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