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#sacrificarsi
ragazzoarcano · 25 days
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«Guai a sacrificarsi,
guai a regalare le cose
o se stessi al prossimo.
La gente, prende, prende,
e più prende più ti sputa in faccia.»
— Oriana Fallaci
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colachampagne3 · 10 months
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Ho pensato ai finali delle orufrey per molto tempo e avevo pensato a un finale pieno di vendetta per Prima di partire per un lungo viaggio perché di solito tolgo lo spirito vendicativo di Qifrey per concentrarmi su altri suoi aspetti che vengono nascosti dal suo passato, ad esempio mi piace molto come si comporta da figlio nella fase ribelle (o più nella fase "quanto è cringe mio papà") con Beldaruit eccetera.
Nel primo finale che avevo in mente per Prima di partire per un lungo viaggio, Qifrey convinceva Olruggio a portarlo all'interno della cupola e strappava via il suo occhio dai suoi abitanti senza pensare nemmeno alle conseguenze delle sue azioni (doveva mettere da parte il senso di colpa verso Beldaruit morto, ad esempio, e mettere in secondo piano i sentimenti di Olruggio e non pensare che i mostri intorno alla cupola ci sono ancora, ci sono degli attacchi anche all'interno della cupola e persone innocenti possono morire senza quell'occhio), perché volevo una storia per dire "una nazione non si può basare sul sacrificio sul sacrificio di qualcuno, anche se questo qualcuno è soltanto una persona". Non è giusto che qualcuno abbia tolto l'occhio a Qifrey e penso che avrei voluto inquadrare la scelta di Qifrey di riprendersi quello che era suo non in modo egoistico quanto per pura e semplice giustizia, con Olruggio al suo fianco e tanti sensi di colpa per entrambi, ma anche una qualche giustizia.
Non ho optato per questo finale perché volevo qualcosa di più soffice che mi permettesse di mettere al primo posto i sentimenti di entrambi. Ho dovuto fare i salti mortali per reinquadrare la narrativa nella mia testa. Non è difficile mettere al primo posto il rapporto tra Olruggio e Qifrey o tra Qifrey e Beldaruit, anzi, mi piace mostrare il loro lato tenero, soprattutto quello di Qifrey, mi sono messa a lavoro appena ho preso la decisione e ho cercato di smussare il suo spirito vendicativo per sostituirlo con il suo attaccamento per Beldaruit prima e per Olruggio poi, ho raccontato un po' della vita di Olruggio come persona che viveva dentro la cupola per dare un po' più di contesto per quello che erano almeno i bambini normali (o chi in quella cupola è arrivato più tardi) ma visto che sto scrivendo una orufrey ho cercato di tagliare corto e quindi ho ottenuto quel primo capitolo striminzito.
Speriamo le cose vadano bene adesso che sto scrivendo l'ultima parte della storia.
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falcemartello · 5 months
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E’ una malattia di questi ultimi tempi.
Credo che le cause siano d’origine morale.
Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema.
Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici.
La nostra Anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito.
Boris Pasternak
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occhietti · 3 months
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È una malattia di questi ultimi tempi.
Credo che le cause siano d'origine morale.
Alla gran maggioranza di noi si richiede una ipocrisia costante, eretta a sistema.
Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un'invenzione.
La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all'infinito.
- Boris Pasternak - da "Il dottor Zivago"
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Solo gli isolati cercano la verità e rompono con chiunque non la ami abbastanza.
Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato.
La loro è una virtù spenta, di poco valore.
A loro non si è svelata la bellezza della vita.
Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema.
Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici.
Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione.
La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca.
Non si può impunemente violentarla all’infinito.
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Boris Pasternak
"Il dottor Živago"
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ambrenoir · 5 months
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«Guai a sacrificarsi, guai a regalare le cose o se stessi al prossimo.
La gente,prende,prende,e più prende più ti sputa in faccia.»
(Oriana Fallaci - Insciallah)
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focacciato · 6 months
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Sacrificarsi è mettere il cuoricino a un paio di tette bellissime sapendo che da ora in poi tumblr ti farà solo vedere tette
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fuoridalcloro · 2 years
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“È una malattia di questi ultimi tempi. Credo che le cause siano d’origine morale. Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito”.
Boris Pasternak - Il dottor Zivago
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ragazzoarcano · 2 years
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“Mi piacciono i lupi,
creature solitarie
ma capaci di integrarsi nel branco
e di sacrificarsi per esso.
Liberi, indipendenti,
mai addomesticabili.
Eterni ribelli,
occhi luminosi e fieri
che profumano di foresta,
che conoscono i cicli della luna
e si fanno guidare
dalla musica del vento.
Lunga vita agli indomiti lupi.
Liberi e ribelli.
Indomabili.”
— Agostino Degas
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haiku--di--aliantis · 4 months
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"Le persone migliori possiedono il fiuto per il bello, il coraggio di correre dei rischi, l'educazione a dire la verità, la capacità di sacrificarsi. Ironicamente, le loro virtù li rendono vulnerabili; vengono spesso feriti, a volte distrutti." (Ernest Hemingway)
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Far uso fino in fondo delle proprie capacità è doveroso. Ti fa vivere in modo 'verticale', senza paura di nulla. La notte dormi sereno. Però in realtà al mondo non esistono fenomeni speciali, da baraccone. O addirittura supereroi. Ognuno ha una luce speciale e alcune peculiarità bellissime.
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Conoscere qualcuno intimamente può essere un'avventura affascinante e profonda. Ne trovi l'anima in un dettaglio, in una frase sfuggita, in una scelta coraggiosa. O scopri un vero tesoro di tenerezza e nostalgia in una rinuncia fatta per amore. Le persone ti sorprendono. Non pensar male a priori: ti precludi lo stupore nello svelare il loro pudore.
Aliantis
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"Non siamo altro che polvere dallo spazio che cerca di tornare tra le stelle."
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Stardust (Erik McIntyre)
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falcemartello · 1 year
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"La sconfitta dell'Ucraina sarebbe la fine dei valori occidentali. Vale la pena sacrificarsi". Mi dispiace, se quei valori sono la denatalità, l'eutanasia, l'obbligo vaccinale, la schiavitù digitale, il pensiero unico, io mi dichiaro neutrale. Fatevela voi la vostra guerra.
Massimo Montanari
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abr · 6 months
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"Per secoli e secoli la mia Civiltà ha contemplato Dio attraverso gli uomini. L'uomo era creato a immagine di Dio. Rispettando l'uomo si rispettava Dio. Questo riflesso di Dio conferiva una dignità inalienabile a ciascun uomo. Le relazioni dell'uomo con Dio stabilivano con evidenza i doveri di ciascuno di fronte a se stesso e agli altri. La mia Civiltà é erede dei valori cristiani.
(...)
E, a poco a poco, abbiamo perduto l'eredità. Invece di affermare i diritti dell'Uomo attraverso gli individui, abbiamo iniziato a parlare di diritti della Collettività. Abbiamo assistito all'avanzare impercettibile di una morale del Collettivo che trascura l'Uomo. Questa morale spiegherà chiaramente perché l'individuo abbia l'obbligo di sacrificarsi per la Collettività. Non riuscirà mai a spiegare perché una Comunità ha il dovere di sacrificarsi per una sola persona. Perché è da considerare equo che mille rischino la loro vita per liberarne uno solo intrappolato in una miniera. In questo principio, che ci distingue nettamente dal termitaio, risiede la nostra grandezza".
Antoine de Saint-Exupery, Pilota di guerra.
Modernissimo, descrive la ANTROPOLOGICA DIFFERENZA tra la mia Civiltà e tutte le altre.
Autobiografico, un Combattente disilluso che però non si sottrae dalla lotta ("mi vesto per il servizio a un Dio in cui non credo più") , descrive la momentanea SCONFITTA da parte del mostro nazista nel 1940. Alla fine combattendo con i suoi e per i suoi, comprende cosa sia la sua Civiltà.
E perché la scelta logica sia combattere positivamente per essa e i suoi valori, da dentro, non chiamandosi fuori da perdente, contro i suoi mali interni e gli ZOMBIE esterni.
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brogliaccio · 1 year
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Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito.
Boris Pasternak, Il dottor Živago
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È una malattia di questi ultimi tempi. Credo che le cause siano d'origine morale. Alla gran maggioranza di noi si richiede un'ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un'invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all'infinito.
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Boris Pasternak
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susieporta · 8 months
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Non si può, senza conseguenze,
mostrarsi ogni giorno diversi da
quello che ci si sente: sacrificarsi
per ciò che non si ama, rallegrarsi
di ciò che ci rende infelici.
Il sistema nervoso non è un vuoto
suono o un’invenzione. La nostra
anima occupa un posto nello spazio
e sta dentro di noi come i denti nella
bocca. Non si può impunemente
violentarla all’infinito.
Boris Pasternak.
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Solo gli isolati cercano la verità
e rompono con chiunque non la ami abbastanza.
Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato.
La loro è una virtù spenta, di poco valore.
A loro non si è svelata la bellezza della vita.
Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema.
Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici.
Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione.
La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca.
Non si può impunemente violentarla all’infinito.
Boris Pasternak, Il dottor Živago
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