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#svantaggi
ultrabeauty-it · 2 months
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Auto elettrica o a combustibile?
Vantaggi e svantaggi dell'auto elettrica: due esperti a confronto. Scopri qual è la scelta migliore per te e per il pianeta.
Scontro tra i titani. Vantaggi vs svantaggi: la sfida infuocata L’auto elettrica è sempre più protagonista del dibattito pubblico. Ma conviene davvero abbandonare le vecchie auto a motore combustibile per acquistarne un’auto elettrica? Per rispondere a questa domanda, abbiamo messo a confronto due appassionati di macchine: Michele T., un entusiasta sostenitore della mobilità elettrica, e Bruno…
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dilloinitaliano · 1 year
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Imparare l'italiano: i migliori modi per un apprendimento efficace
If you want to change language to the article click on “Select your language” on the right side of the screen if you’re on desktop or at the bottom of the page if you’re on tablet or mobile. Ciao a tutti! 👋 Sei pronto/a ad approfondire il mondo dell’italiano? Imparare una nuova lingua può essere un’esperienza incredibile e arricchente, e l’italiano in particolare offre la bellezza della sua…
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comunicareoggiweb · 1 year
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antonellosementilli · 7 months
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SVANTAGGI E VANTAGGI DELLE CRIPTOVALUTE
Alcuni dei principali SVANTAGGI delle criptovalute: Volatilità: Le criptovalute sono note per la loro estrema volatilità. I prezzi possono fluttuare notevolmente in brevi periodi, il che rende gli investimenti rischiosi e può comportare perdite significative. Mancanza di regolamentazione: La mancanza di una regolamentazione uniforme in molte giurisdizioni può portare a frodi, truffe e…
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lucy-ghoul · 11 months
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una cosa che mi irrita a non finire dell'attuale processo di beatificazione di berlusconi da parte della stampa e tv italiane è che fa parte di un trend di cui divento ogni giorno più amaramente consapevole, ossia quello di uomini ricchi e potenti e famosi che erano/sono persone orribili (il solo fatto di essere andato a prostitute minorenni dovrebbe renderti un pariah a vita, e invece...) e non si sono mai pentiti per quello che hanno fatto, ma sulle cui nefandezze si glissa bellamente come se fossero quisquilie e non atroci merdate (si veda, per esempio, l'apologia anche da parte di ambienti "progressisti" verso certi personaggi di hollywood ecc.)
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vladimirostar · 1 year
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Affitti in nero: Come mettersi in regola con le locazioni brevi proteggendo la proprietà privata e il business
Affitti in nero nel Salento: Come mettersi in regola con le locazioni brevi proteggendo la proprietà privata e il business
Meglio gestire una casa vacanza in forma imprenditoriale oppure no? Vantaggi e svantaggi. A chi rivolgersi per la gestione delle locazioni brevi? Cosa si rischia affittando in nero le case vacanza nel Salento? Un mercato ormai saturo come quello delle locazioni brevi può portare a risvolti anti economici qualora l’amministrazione finanziaria decidesse di approfondire il fenomeno. E con…
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blogitalianissimo · 3 months
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Persone da manganellare via questo governo:
- studenti che protestano
- persone che chiedono il cessate il fuoco
- sindaci delle regioni svantaggiate
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eleonorabuffon · 5 days
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CONCETTI CHIAVE...
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itastrologia · 1 year
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astro notes | one
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—🥪 Venus or Ascendant in Leo may like wearing animal print, specially leopard print clothing. I'm thinking of leopard coats 🐆👑
—🥪The 3rd house pertains to television content that is liked or loved the most watching, based on its sign. Example: Aries in the 3rd house cusp could love action shows or real-life based tv movies.
—🥪Mars in Scorpio could have be prone to have tattoos specially of something symbolizing Scorpio itself.
—🥪Sagittarius Jupiter has a plethora of dreams/wishes to be hopeful about. Perhaps, even a liking for knowing everything more than anyone else. It gives a rush of motivation and adrenaline.
Might even have loving and lenient grandparents (Jupiter represents grand-parents, too) 
—🥪Lilith at 9 degrees could have an attraction towards esoteric practices of a shady nature or might even know a lot of it already or else, might even believe in magick. There's a lot of taboo surrounding such practices. 
—🥪Vesta in the 6th house takes routine as a pretty sacred thing. There's the possibility of becoming a nun or doing volunteerism for disadvantaged people. 
❤️‍🔥
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-🥪 A Venere o all'Ascendente in Leone può piacere indossare abiti con stampe animali, in particolare leopardati. Sto pensando a cappotti leopardati, adesso 🤭
-🥪 La terza casa riguarda i contenuti televisivi che piacciono o che si amano di più guardando, in base al loro segno. Esempio: L'Ariete nella cuspide della 3a casa potrebbe amare i programmi d'azione o i telefilm basati sulla vita reale.
-🥪Marte in Scorpione potrebbe avere tatuaggi, specialmente di qualcosa che rappresenta lo Scorpione stesso.
-🥪Giove in Sagittario ha una marea di sogni/desideri in cui sperare. Forse, anche è propenso a voler sapere tutto più di chiunque altro. Gli dà grinta.
Potrebbe anche avere nonni amorevoli e indulgenti (Giove rappresenta anche i nonni) che gli danno tutto quello che vuole.
-🥪La Lilith a 9 gradi potrebbe essere attratta dalle pratiche esoteriche di natura oscura o potrebbe addirittura conoscerne già molte, oppure potrebbe addirittura credere nella magia. C'è molto tabù a riguardo.
-🥪 L'asteroide Vesta nella 6ª casa considera la routine come una cosa assai sacra. C'è la possibilità di diventare suora o di fare volontariato per le persone svantaggiate, ad esempio.
Thank you for reading!!! 🤭😘
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fee-ling · 5 months
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Sai cosa c'è di bello nell'essere invisibili? Che non devi spiegare cosa ti sta succedendo, che non devi creare una scusa per stare bene, che non devi cercare le parole per spiegare a qualcuno come ti senti. Sei semplicemente invisibile agli altri; Questo però ha anche i suoi svantaggi. Perché senti che a nessuno importa cosa ti succede, cosa pensi, cosa provi. Che senti che ti cercano solo per parole di incoraggiamento, perché ti cercano solo per stare bene, perché sei la loro ultima opzione. Perché sanno che li ascolterai sempre, perché sanno che con te possono sfogarsi. Ma che dire di me? Se anch'io esisto, anch'io sento, anch'io ho bisogno. Ma lo griderò solo in silenzio perché sono invisibile a tutti.
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anocturnalanimal · 5 months
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Sono alla ricerca di qualcuno che capisca come amare, senza penalizzare l' altro, renderlo prigioniero o dissanguarlo completamente; cerco questa persona non ancora realizzata che renda possibile un amore indipendente da vantaggi o svantaggi sociali. Per mia sfortuna io non posso vivere senza che nella mia vita vi sia la gioia dell'amore, dell'amore impetuoso e sempre in trasformazione.
Quando in me nasce l'amore per una donna, la prima cosa che provo è il rincrescimento, la pietà per la povera donna che sogna la fedeltà eterna e altre cose impossibili, ed è destinata a un doloroso risveglio.
Vorrei avere delle certezze precise, di modo che io possa tranquillizzarmi circa le Sue intenzioni.
Lettera di Jung a Sabina Spielrein
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noneun · 9 months
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Cause ed effetti: uno sguardo sul percorso evolutivo di Homo sapiens
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Quasi sempre gli eventi hanno molteplici cause, alcune più evidenti e importanti di altre. Se si vuole capire perché è accaduto qualcosa, e perché proprio in quel modo, non ci si può concentrare esclusivamente su quella principale. Cionondimeno, esistono cause che hanno fatto deviare gli eventi in maniera decisamente più drastica di altre. Diciamo cause necessarie contro cause collaterali.
La caduta dell'asteroide di Chicxulub, avvenuta 66 milioni di anni fa, ha avuto sicuramente un'importanza straordinaria nella catena di eventi che ne sono seguiti ed hanno portato –tra le altre cose– alla specie umana e alle sue catastrofi. La contemporanea estinzione delle ammoniti, invece, non ha probabilmente cambiato altrettanto drasticamente la storia della vita sulla Terra. Anche se ovviamente l'habitat marino non sarebbe stato identico all'attuale se non fosse avvenuta e quei cefalopodi fossero sopravvissuti all'asteroide.
È quindi possibile, ancorché attraente, creare una catena di cause necessarie ed effetti inevitabili per spiegare in maniera semplice come si è arrivati ad un esito, piuttosto che ad un altro.
Questo per introdurre una interessante catena di eventi che parte dagli ominidi nostri progenitori che, grazie a qualche mutazione casuale, assunsero una postura eretta e che –secondo recenti studi- è stata naturalmente selezionata perché un vantaggio per la termoregolazione negli habitat africani: meno superficie esposta al sole e più dispersione dal ventre. E i peli iniziarono ad essere meno importanti, tranne che in testa. Nessun'altra specie di primate ha mai adottato la postura eretta come caratteristica permanente: alcune specie possono assumere temporaneamente questa posizione, ma solo per brevi periodi.
Chiaramente i vantaggi successivi per i nostri progenitori non si limitarono alla termoregolazione, ma sicuramente questa postura creò un bel po' di svantaggi dovuti ad esempio a una maggiore esposizione degli organi vitali ai pericoli, ad una colonna vertebrale ancora molto simile a quella dei quadrupedi (da cui i mal di schiena), e alla necessità di mantenere un bacino stretto per scaricare bene il peso sulle gambe.
Un bacino stretto per una scimmia con un cranio che stava diventando sempre più grande è però un problema durante il parto. Siamo la specie che in assoluto corre più rischi durante il parto, con alte probabilità di morte sia per la madre che per il cucciolo.
Per questo motivo sono sopravvissuti più frequentemente quei cuccioli il cui sviluppo celebrale non si completasse durante la gestazione, mantenendo il volume cranico entro limiti non controproducenti durante il parto. Homo sapiens, infatti, sviluppa 2/3 del cervello fuori dall'utero, durante i primi anni di vita, ed è l'unica specie nella quale accade in maniera così significativa (anche se altri primati, delfini ed elefanti ci vanno parecchio vicino).
Siamo quindi una specie nella quale la maggior parte dello sviluppo cognitivo avviene quando si hanno molti più stimoli che nel grembo materno, attraverso l'interazione con un vasto e complesso mondo nel quale avere esperienze e imparare nuove cose. Ottenendo un cervello adulto con capacità straordinarie.
Capacità che ci hanno consentito di inventare l'agricoltura e la scienza aerospaziale, di inventare sempre nuovi modi per distruggere l'ambiente e noi stessi ma anche di interrogarci su i grandi misteri della vita e dell'Universo. Fino a tentare di creare una intelligenza paragonabile o superiore alla nostra.
E tutto questo perché in Africa fa caldo.
(l'immagine di apertura è stata creata con l'intelligenza artificiale generativa Adobe Firefly)
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kon-igi · 2 years
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NON SIETE STATO VOI
Post polemico politico in dirittura di arrivo e un po’ rimpiango quando mi sentivo distaccato dal mondo e farneticavo di eleuterìa, neotenie psichiche, distanziamento emotivo e valle della perturbanza ma ultimamente ciò che mi avviene attorno non è che io riesca ad ammortizzarlo così troppo bene e allora vediamo di concretizzare le mie vaghe considerazioni costanti.
Gli animali non sono feroci.
Quando in un articolo di giornale viene usato il termine ‘furia animale’, ‘aggressione bestiale’ e tutte quelle locuzioni che porrebbero l’uomo un gradino evolutivo sopra gli altri esseri viventi, invece a me viene proprio da pensare l’esatto contrario.
Non si tratta del solito discorso ‘gli animali sono meglio degli uomini’, ‘il tal animale non farebbe questo ai propri cuccioli’ e le solite baggianta romantiche da amanti dei pelosetti ma il fatto che l’aggressività di QUALSIASI ANIMALE è proporzionale al rischio che sta percependo e ai vantaggi e agli svantaggi che quel suo comportamento aggressivo gli porterebbe.
Un cane non morde se può abbaiare e non abbaia se può andarsene. Punto.
E così ogni altro animale che attraverso secoli di evoluzione ha imparato che ogni comportamento aggressivo porta più svantaggi che vantaggi e che quindi costituisce una extrema ratio.
Volete sapere quali sono quegli animali che invece sono ‘immotivatamente’ (per noi) aggressivi e si comportano in modo ‘irrazionale’ (per noi)?
Quelli che sono in trappola.
Quegli animali a cui è stato distorto l’ethos per il comodo dell’essere umano e che a un certo punto abbiamo dimenticato essere individui viventi, prendendo a considerarli solo ‘utili’. 
Quelli diventano feroci e si possono anche accanire in un modo che liberi in natura non avrebbero mai fatto.
Potrei dire molto più di così su quello che è successo a Civitanova Marche ad Alika Ogorchukwu, l'ambulante nigeriano ucciso da Filippo Ferlazzo, ma sono riuscito a trattenermi per uno o due giorni prima di commettere l’errore emotivo di legare quanto successo al razzismo, al clima politico e alle imminenti elezioni... come in modo più o meno velato stanno facendo un po’ tutte le testate giornalistiche.
Il fatto è che ci siamo messi in trappola da soli, con le nostre mani.
Ora ci si domanda dove fosse il tutore legale dell’uomo, tenuto a vigilare sulle sue problematiche psichiatriche (ma voi, geni sociali, avete idea cosa significhi convivere o gestire chi è affetto da problematiche psichiatriche?) ma a chi lo chiede è evidente che gli tremi il dito con cui fino a poco prima lo indicava, accusandolo di ‘razzismo’ e che ora deve subito trovare un nuovo colpevole.
Vogliamo accusare la gente che faceva i video con lo smartphone invece di fermarlo e scomodare i sociologi da talk show che parlano di ‘sindrome dello spettatore’?
Davvero me lo sta spiegando uno col clickbait nel titolo dell’articolo, su un sito infarcito di link a video anticipati come sconvolgenti e pubblicità di prodotti di bellezza che gli estetisti non vogliono che tu conosca?
Offendo il culo a dire che hanno la faccia come lui.
Vi prego... fate un passo indietro.
Non so come chiedervelo ma fermatevi e cercate di rendere il mondo un posto migliore con un piccolo gesto di gentilezza nei confronti delle persone che avete accanto, amori di una vita o passanti che siano, perché queste diatribe sono confezionate, proposte e vissute per intrappolarvi ogni giorno di più nella contrapposizione all’altro, nell’astio del diverso, del meno intelligente o colto di voi, coll’obiettivo di provocare un risentimento che non solo non vi rende migliori di loro ma vi cancella i colori del mondo dagli occhi e vi fa insensibili alla vera sofferenza, quella dei dimenticati.
Io sono sopraffatto, ogni giorno sempre di più, e non so ancora per quanto tempo riuscirò a dirmi disposto a farmi carico di questo peso immane.
Ho bisogno di sapere che non sono solo.
Grazie.
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girulicchio · 3 months
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Il tempo di una sigaretta
Dalle pareti di vetro, nonostante il contrasto tra caldo interno e umidità generasse un'iniziale appannamento, si vedeva tutto. Il barista preparava tre caffè ogni mattina, appena si metteva al bancone: il primo da buttare, il secondo da bere e il terzo sospeso, casomai qualcuno lo chiedesse freddo.
I clienti del bar non sono stati mai uomini d'affari, donne di successo o personaggi di spicco. L'ambiente era frequentato perlopiù da operai, impiegati e gente che cercava un bagno lungo la strada o un panino al volo ad ora di pranzo. Ai proprietari non è mai interessato alzare il livello sociale del posto. Del resto, in periferia, circondati da altri mille locali simili, che effetto avrebbe mai potuto sortire rinnovare una vecchia bettola, assumere personale qualificato e investire in pubblicità?
Gianni, come molti altri, entrava, salutava e rispondeva sì alla domanda: il solito? Un caffè, un cornetto vuoto e un bicchiere d'acqua frizzante. Segnava sul conto e, a fine mese, quando riceveva lo stipendio, saldava, senza mancare di lauta mancia al barista. Perché, si sa, spesso sono le persone più umili, in condizioni svantaggiate, ad avere solidarietà. E chi era dietro quel bancone viveva la stessa situazione, su per giù, di chi dalle otto alle due si rompeva la schiena per pochi spicci.
A fine giornata, il caffè freddo, puntualmente, veniva versato nel lavello e il bicchierino di vetro lavato, sciacquato e posto ad asciugare. In realtà, il bicchiere era lo stesso ad ogni mattina. Ormai, era deputato al caffè freddo sospeso.
Tuttavia, esistevano dei giorni in cui il caffè freddo non veniva gettato via. Quando le giornate erano particolarmente lunghe, il barista, nemmeno di nascosto, riempiva il resto del bicchiere con della grappa e buttava giù il tutto d'un sorso solo. Il problema non era la vergogna, o il senso di colpa, ma solo l'orario: un principio inamovibile vietava al barista di bere alcol prima delle cinque del pomeriggio.
Eppure, un ci fu una volta in cui il caffè freddo con grappa ebbe un destino diverso dal solito. Né buttato, né bevuto: divenne un eroe.
Sul tardi, mentre il barista si apprestava alla chiusura, in una giornata molto tetra e piovosa, con il cielo coperto da nuvoloni grigio topo, entrò un uomo, in cerca di riparo in attesa che spiovesse. I due scambiarono chiacchiere di circostanza per qualche minuto, con toni svogliati e frasi laconiche. Poi, regnò il silenzio per un tempo apparentemente infinito. L'uomo chiese se potesse fumare, con la sigaretta già accesa e in bocca. Il barista gli passò un posacenere dall'altro lato del bancone, facendolo scivolare come una pietra da curling. Il posacenere si fermò a metà strada, ma l'uomo non era così motivato da alzarsi per prenderlo, quindi decise bene di ciccare a terra all'occorrenza. Nel frattempo, il barista continuava le sue pulizie del bancone, ignorando con apatia l'uomo nella stanza.
Non appena smise di piovere, l'uomo si apprestò all'uscita. Si alzò dallo sgabello, allontanandolo con un colpo di bacino verso l'indietro, e salutò sottovoce il barista, lasciando cadere il portafoglio a metà strada tra la porta e il posto su cui era seduto. Il barista ignorò anche questo, come la cenere della sigaretta sul pavimento.
Il caffè, sebbene parzialmente inebriato dalla grappa, notò il tutto, dal vetro trasparente in cui si trovava. Sfruttò la tazzina come una barca al rovescio, saltò via dal bancone e spinse il portafoglio fino alla porta. Lì, si arrampicò sullo sgabello più vicino e fece un salto spericolato, spingendo la maniglia sufficientemente da aprire la porta. Così, continuò la sua avventura, spingendo il portafoglio lungo il marciapiede, guardandosi intorno alla ricerca del proprietario.
Sulla destra, lo vide in lontananza, fermo al semaforo. Spinse, spinse più forte e corse come un toro con un drappo rosso a sventolargli davanti. Fu una lotta contro il tempo e contro logica: ad ogni colpo d'ariete qualche goccia del caffè fuoriusciva dal bicchierino in vetro come tracce di sangue di una ferita aperta, ad ogni strusciata sull'asfalto schegge restavano a riprova dell'ardua fatica compiuta.
Il caffè, nonostante tutte le avversità, ce la fece e gridò all'uomo: scusi! Scusi, buonuomo! Lei, qui giù! Mi sente?!
L'uomo, confuso e infastidito, guardava in ogni direzione, ma non in basso. Con le ultime forze, il caffè diede un colpo al tallone dell'uomo, che si abbassò e trovò il suo portafoglio.
Questa è la vera storia di un caffè corretto.
Ogni lunedì mattina, potete chiedere al bar la combinazione caffè, cornetto e fumetto del giorno a soli due euro. (Promozione valida solo per punti vendita aderenti all'iniziativa dalle ore 8:00 alle ore 9:30, per singolo cliente e non più di due clienti per nucleo familiare)
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pollicinor · 10 months
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Una preziosa eredità del governo precedente congelata, nonostante una dotazione già pronta: 700 milioni di euro per iniziare, per poi spendere fino al massimo 4 miliardi e 600 milioni nei 10 anni successivi. Ecco risorse a portata di mano, in bilancio, messe sul piatto per contrastare i divari nelle infrastrutture, dalla scuola alla sanità, nelle aree più svantaggiate con un focus specifico sul Mezzogiorno. L’uso degli stanziamenti avrebbe un doppio risultato: spingere l’economia nelle zone meno ricche, grazie all’apertura di nuovi cantieri, e migliorare la qualità dei servizi, oggi carenti. Sarebbe tutto a portata di mano, se i soldi non fossero stoccati, immobili, nei cassetti del dipartimento del Sud e delle politiche di coesione, guidato da Raffaele Fitto, con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, co-protagonista del singolare letargo, chiamato a esprimersi.
Dall'articolo "I cantieri mai aperti al sud. Sono pronti 700 milioni ma Fitto non sa spenderli" di Stefano Iannaccone
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loop-temporale · 7 months
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un momento di considerazione per la gente smemorata che sta in un ciclo temporale.
per chi, oltre ai propri problemi di memoria, deve fare i conti con una linea temporale in cui "ieri" è accaduto un anno fa.
per chi riesce a raggiungere una memoria "normale" solo dentro un ciclo temporale, e per chi neanche così ce la fa.
per chi non può contare sull'aiuto delle altre persone per sapere se ha scordato qualcosa.
per chi subisce gli svantaggi del ciclo, ma senza i benefici— sì, ho vissuto questo momento fino allo sfinimento. no, non ho idea di cosa succede dopo.
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