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seoul-italybts · 6 months
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[✎ ITA] The Atlantic : JungKook dei BTS Sta Inseguendo il Suo Sogno d'Essere una Pop-Star | 03.11.2023
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JUNGKOOK DEI BTS STA INSEGUENDO IL SUO SOGNO D'ESSERE UNA POP-STAR
“Crescendo, ho dovuto scendere a patti con la realtà”
di LENIKA CRUZ |  Twitter 
Quando attacco la mia video-chiamata con Jungkook, lui ha lo sguardo di chi è stato strappato troppo presto ad una bella dormita. Oltre la telecamera, il membro più giovane del gruppo pop sud-coreano dei BTS indossa una felpa nera, il cappuccio calato in testa a suggerire che non gli dispiacerebbe un bel pisolino—cosa un po' sorprendente, se consideriamo la sua reputazione tra le/i fan come infaticabile “coniglietto iperattivo”. Mancano meno di due settimane al rilascio del suo primo album solista, Golden, e le sue giornate sono piene di esercitazioni, prove di ballo, riprese ed interviste con la stampa estera. La grande richiesta e le promozioni estenuanti non sono nulla di nuovo, per lui—È più di un decennio che fa parte dei BTS, d'altronde, facendo incetta di album best-seller, No.1 sulla Billboard Hot 100, concerti negli stadi da tutto esaurito e record mondiali. Ma questa è la prima volta che Jungkook rilascia un album completo tutto da solo, ed è pure totalmente in lingua inglese.
Inizialmente, Jungkook non era del tutto sicuro riguardo questa scelta. “Mi son chiesto, Andrà davvero bene che un coreano non rilasci neppure una singola canzone nella sua lingua?”, mi ha confidato l'artista 26enne - con il supporto di un'interprete – dall'ufficio della sua etichetta musicale a Seoul. La fama conquistata dai BTS è merito di una discografia eseguita quasi totalmente nella loro lingua madre, ad eccezione di alcuni successi inglese, quali “Dynamite” e “Butter”. Ma d'altronde, lo scopo di questo suo progetto individuale era mettersi alla prova — e cantare esclusivamente in inglese gli è sembrato il modo migliore per approcciarsi a questa sfida. Ciononostante, Jungkook spera di arrivare al pubblico ad un livello più profondo che quello determinato dalla sola lingua usata. “Quando pensiamo alle star del pop, ci vengono in mente tuttə questə artistə fighissimə che seguiamo come modelli fin dalla nostra infanzia”, ha detto. “Ovviamente, ora il panorama è molto cambiato. Ma io ho ancora sempre quell'immagine delle pop star, la stessa che mi porto dietro da quando ero piccolo. E voglio diventare altrettanto figo, un artista con quel tipo d'aura.”
La sua concezione di pop star è quasi disarmante nella sua semplicità: una persona figa con un'aura incredibile. Ma questa è un'immagine cui Jungkook mira già da tanto tempo. Quando era adolescente, ha deciso di unirsi ai BTS perché estremamente impressionato dall'inglese e dalle abilità di rapper di RM, il leader del gruppo. Allora, era solito caricare cover delle sue pop star preferite su Soundcloud e non mancava di entusiasmarsi per artistə quali Justin Bieber, Usher e Ariana Grande. La prima volta che sono andata a vederlo in concerto, lui ha solcato lo stadio, volando - assicurato ad un gancio - sospeso sopra le teste di decine di migliaia di fan, la voce talmente stabile – nonostante tutto – quasi fosse semplicemente rilassato su una sdraio. Ma alla base di questo desiderio di grandezza, c'è una altrettanto antica ossessione per l'eccellenza. Il titolo dell'album, Golden, evoca immediatamente uno dei suoi soprannomi più noti: il 'golden maknae (*maknae d'oro)'. Coniato da RM, unisce il suo status di membro più giovane (“maknae”, in coreano) alle sue doti, apparentemente innate, che lo rendono straordinariamente capace in tutto ciò che fa. Jungkook, infatti, non è solo forte nel ballo ed incredibile nel canto, ma è bravissimo anche nel disegno, nella pittura, nella composizione musicale, nel tiro con l'arco, nel wrestling, nella corsa, nel nuoto ecc.—per dire, una delle compilation YouTube relative alle sue tante doti ha raccolto oltre 18 milioni visualizzazioni. Nella sua carriera di performer, Jungkook è noto per essere un perfezionista, estremamente esigente sul lavoro. Dunque le aspettative per Golden sono alle stelle, ma al suo rilascio sono preceduti due singoli, la canzone in stile U.K. garage, “Seven (feat. Latto)”, che ha stabilito il record come traccia più veloce nel raggiungere il milione di stream su Spotify, e “3D (feat. Jack Harlow)”, che è un po' un omaggio alle sonorità dei primi anni 2000. Però, evidentemente non ero pronta per la magnifica title track, “Standing Next to You”, che mi fa pensare ai Parliament-Funkadelic e a Michael Jackson. Di fatto, è piuttosto diversa da qualsiasi altra canzone mai scritta da Jungkook, con i BTS.
Jungkook racconta che ha talmente adorato la demo di “Standing Next to You” che l'ha registrata tutta subito il giorno successivo al primo ascolto. Per poter meglio sperimentare con le varie sfumature di pop, e farlo cantando in inglese, ha ingaggiato autori, compositori e produttori professionisti. Golden vede infatti la partecipazione dei produttori Andrew Watt e Cirkut, che hanno lavorato a “Standing Next to You”, nonché l'apporto di nomi quali Major Lazer, Ed Sheeran e David Stewart. Le 11 canzoni dell'album sembrano un'ampia carrellata di ciò che potremmo sentire sulle radio americane—del trendy R&B, brani acustici, tormentoni synth-pop e ritornelli da canticchiare insieme—ma in pura chiave Jungkook-iana, con la sua voce liscia, avvolgente e versatile.
Mi ha raccontato che ha sempre pensato fosse importante per un artista scrivere e comporre la propria musica (come hanno scelto di fare alcuni membri dei BTS per i loro album solisti). In precedenza, Jungkook ha già scritto e prodotto canzoni per i BTS, brani che includono ballate più tranquille ma anche veri e propri inni electropop; e, da ciò che sappiamo, almeno due tracce tra quelle scritte per questo progetto, alla fine sono diventate brani di gruppo. “Crescendo, ho dovuto scendere a patti con la realtà ed accettare che ci sono cose in cui non sono bravo o che, comunque, non è obbligatorio io sappia fare”, mi ha confidato. “Ora come ora, non ho niente in particolare di cui scrivere. Quindi mi son chiesto, vale davvero la pena usare il mio tempo per scrivere una canzone di mio pugno dall'inizio alla fine?”. Nel caso di Golden, non ne ha sentito l'urgenza, e forse non era neppure il momento più adatto. (La reunion dei BTS è prevista per il 2025, dopo che tutti e 7 i membri avranno concluso il servizio militare obbligatorio; Jungkook non l'ha ancora iniziato.) Quindi, piuttosto che scrivere testi e comporre melodie, Jungkook ha scelto di sperimentare nuove tecniche canore e perfezionare le sue doti di performer dal vivo.
I brani contenuti in “Golden” presentano riferimenti a tematiche più adulte—ovvero, uso di sostanze [*alcol ecc.] e sesso—molto più espliciti dei suoi lavori precedenti, cosa in parte dovuta al tradizionalismo culturale del suo paese e dell'industria idol. Jungkook non ha fatto segreto di questo cambiamento (e non si è lasciato neppure scalfire dalle reazioni più costernate), però dice che non sta cercando di cancellare il suo passato. “Il Jungkook di allora è quello che è, ma il me stesso di adesso è questo. Colui che ha il potere decisionale sulla mia vita sono solo io, il Jungkook presente, il me stesso di adesso.” ha detto “Ma non penso cose del tipo, Oh, dovrei proprio distanziarmi dalla mia immagine tenera di membro più giovane... I testi sono solo testi e le immagini usate, puramente immagini/metafore.” E ha aggiunto che ha scelto di cantare brani d'amore perché sono universali, ma che non sono da interpretarsi come autobiografici.
Nel corso della nostra conversazione, Jungkook ha mostrato cenni di ciò che le/i fan che lo seguono da anni chiamerebbero come il suo tipico comportamento da maknae: come bere la sua acqua, dopo aver sollevato il tappo e la bottiglia con entrambe le mani – una tatuata e l'altra infossata sotto la manica della sua felpa; fare ciao ciao per 15 buoni secondi con un sorriso gigante in viso, di nuovo con entrambe le mani. Ma il modo in cui parla—il modo in cui si destreggia anche con le domande più complesse, correggendosi o aggiungendo accoratamente pensieri nel corso della risposta—e la sua compostezza sono chiari segni di consapevolezza creativa e di una sudata e meritata maturità.
Sono elementi che possiamo notare anche nel suo album: nella sua enunciazione così limpida, nel modo in cui scivola da un leggiadro falsetto in un registro più basso in “Closer to You” o nei giochi di tonalità e volume che troviamo in “Hate You”. Insomma, il tipo di maturazione che mostrano coloro che non hanno mai smesso di correre.
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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cultvault · 2 years
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Last week I wrote a post that included the words “I liked the Handsmaid’s Tale as a fictional book. But perhaps Margaret Atwood was onto something. Because her writing and themes that lead up to the establishment of Gilead sound similar to today’s headlines”. 2 days ago Atwood wrote this for the Atlantic. Be warned. First it will be women’s rights. The next it will be an attempt to overturn any progress made around equal rights for every single marginalised community group we have made strides to change things for. #roevswade #margaretatwood #theatlantic #thehandmaidstale #podcasthost #cults #equalrightsforall #womensrights #womensrightsarehumanrights https://www.instagram.com/p/CdkuiFoIphp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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thecleverness · 3 days
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Immediately before its war against Indonesian independence fighters, the Netherlands itself emerged from five years of ruthless German occupation. The country had been plundered. The massive bombing of Rotterdam had leveled the city’s medieval core and left nearly 80,000 people homeless. The occupiers had banned all political parties except a pro-Nazi one. Those suspected of being in the resistance had been jailed and tortured; many of them had been killed. In the winter of 1944–45, the Germans had cut off heating fuel and food for much of the country, and some 20,000 people had starved to death. More than 200,000 Dutch men, women and children had died of causes related to the war, just over half of them Jews who’d perished in the Holocaust. As a percentage of the population, this was the highest death rate of any country in Western Europe. And more than half a million Dutch citizens had been impressed as forced laborers for the Nazis, usually working in war factories that were the targets of Allied bombers. When victims become perpetrators, are they unconsciously taking revenge? Many conflicts, including those raging today—think of Gaza, for instance—have this underlying subtext. The whistleblower soldier Joop Hueting reported a haunting piece of graffiti he saw as Dutch troops advanced in Java, which answered the question definitively: “Don’t do to us what the Germans did to you!”
The Reason One Colonial War Was So Brutal
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reduxpictures · 1 month
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ReduxStock: Photo of Caitlin Clark by Bryan Anselm/Redux in The Atlantic - March 18, 2024.
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arvidsgarden · 8 months
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Reason #54 to find a company that combines EV with offline technologies for all the rest.
"When a group of German hackers breached a Tesla, they weren’t out to remotely seize control of the car. They weren’t trying to access the owner’s WiFi passwords, nor did they want a way to steal credit-card numbers from a local electric-vehicle charging network.
Their target was its heated seats.
The Tesla in question was equipped with heated rear seats, but the feature is hidden behind a paywall and activated only after the driver forks over $300. To get around that, three Ph.D. students from Technische Universität Berlin, along with an independent researcher (and the  Tesla’s owner), say they physically tampered with the voltage supply that powers the car’s infotainment system. This allowed them to essentially glitch the computer, in the process gaining access to the rear heated seats free of charge. By “jailbreaking” the car, they were also able to access many of its internal systems and private user data. “We are not the evil outsider, but we’re actually the insider, we own the car,” one of the researchers told TechCrunch last month ahead of a cybersecurity conference where they presented their findings. “And we don’t want to pay these $300 for the rear-heated seats.”
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bruvu · 8 months
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Asbjørg Nesje from Norway trains in front of the Opera House in Oslo on August 25, 2023, one day before the 2023 World Championship in Døds Diving (Death Diving). According to the organizers, Døds is "a form of extreme freestyle diving from heights jumping with stretched arms and belly first, landing in a cannonball or a shrimp position."
Javad Parsa / NTB / AFP / Getty
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shervvin · 1 year
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The Gun
A Poem from The Atlantic
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    By Clint Smith from The Atlantic
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sneaka · 2 years
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Articolo : The Atlantic RM dei BTS Ha Deciso di Accettare il Silenzio __Lenika Cruz - 02.12.22
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RM dei BTS HA DECISO di ACCETTARE il SILENZIO
Nel suo album solista di debutto, Indigo, il rapper sud-coreano trova un senso al di là del successo globale
Lenika Cruz @ The Atlantic - 02. 12. 2022
Ascoltare Indigo è come assistere al momento in cui una persona incide il proprio nome in cima ad una montagna, non solo come a dire 'Sono statə qui', ma anche 'Sono felice che ce l'abbia fatta anche tu'.
Quando, 2 settimane fa, ho parlato con RM via Zoom, mi è sembrato agitato rispetto all'imminente rilascio di Indigo: “Vorrei solo che il tempo scorresse più velocemente”, mi ha confidato. Eppure quella che emanava dal mio schermo era un'aura dalle tonalità terra e molto serena. I suoi capelli erano di un castano scuro naturale, portava degli occhiali dalla montatura nera ed un'ampia maglietta verde oliva. Questo mi ha ricordato che, pur essendo una pop star, RM sembra essere più attratto da forme d'arte e di intrattenimento più pacate e riflessive. È un avido lettore (nonché un influencer letterario), un amante della natura ed un habitué delle gallerie d'arte, ed ognuno di questi aspetti è chiaramente riscontrabile in Indigo. Ad esempio, la traccia d'apertura è ispirata al pittore coreano Yun Hyong-keun, e la seconda canzone va ad approfondire ironicamente il concetto di “natura morta” per parlare di immobilismo e slancio.
Per RM, Indigo è un modo di “parlare senza far rumore”—in pratica, esprimere se stesso il più onestamente possibile senza crear clamore o confusione.
“Quando si è una celebrità, o comunque un membro di una boy-band famosa... è molto difficile essere schietti ed onesti”, mi ha detto. “La gente, a volte, ci fraintende. Tipo, ‘Ciò che hai detto è davvero privo di tatto’ o ‘Ti odio’… E non si può mai veramente porre l'accento sul silenzio perché abbiamo tutte queste piattaforme, come Instagram, Facebook e YouTube; La gente pensa di testa sua, ma è facile lasciarsi manipolare da algoritmi, da articoli o da ciò che dicono gli altri”. In questo tipo di contesto, saper quando parlare e quando restare in silenzio è ancor più prezioso.
Ecco perché era titubante nello svelare troppo riguardo il significato delle sue canzoni.
“Ultimamente, sono sempre più convinto che gli spazi bianchi, i non detti, siano molto importanti per il pubblico... il poter digerire e interpretare la musica per conto proprio”, ha osservato RM. “Quindi non voglio svelare troppi retroscena”. Di conseguenza, non abbiamo parlato del perché le sue prime parole in Indigo siano “Fanculo alle tendenze”; e non abbiamo neppure approfondito la ricerca di intimità che troviamo in “Closer” o la solitudine di “Lonely”. Però gli ho posto qualche domanda riguardo il bellissimo singolo principale, “Wild Flower”, in cui troviamo la voce esplosiva di Cho You-jeen, cantante della rock band Cherry Filter. (“Personalmente, la considero la rock star coreana numero 1. È una vera e propria leggenda.”). La canzone è piuttosto diversa da tutti i precedenti lavori di RM; è una ballata epica che spiraleggia come un uragano, è sincera, supplichevole e piena di sudata accettazione di sé. Nel testo troviamo una memorabile contrapposizione tra i fuochi d'artificio (fireworks) e quelli che lui definisce “fiori d'artificio” (flowerworks): i primi si spengono rapidamente in un tripudio di scintille, mentre i fiori (r)esistono umili e pacifici molto più a lungo.
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RM ha trascorso molto tempo—sette anni, a voler essere precisi—a riflettere su questa metafora e le sue intriganti contraddizioni. Ha osservato che i fuochi d'artificio possono attrarre anche milioni di persone desiderose di assistere alla loro bellezza anche solo per uno spettacolo di una 30ina di minuti. (E io ho subito pensato a quelli che concludono molti concerti dei BTS). Lo spettacolo dato dai “fiori d'artificio”, invece, è più semplice ed anonimo. “Penso, ad esempio, ad un campo pieno zeppo di fiori selvatici di cui non conosciamo neppure il nome. Se li raccogli e lanci in aria, poi ricadono subito in, tipo, soli 5 secondi”, ha detto, una nota di meraviglia nella voce. “Voglio la mia vita sia più simile a quella dei fiori selvatici”.
In un certo senso, però, potremmo paragonare la sua carriera ad una serie infinita di fuochi d'artificio: diversi successi alla posizione n.1 della Hot 100, concerti e stadi sold out, vendite album monumentali, record storici ed una caterva di successi sia a premiazioni coreane che americane. Il giorno prima della nostra chiacchierata, i BTS avevano ottenuto 3 nomination ai Grammys: due per la loro collaborazione con i Coldplay alla canzone “My Universe” ed una terza per il video musicale della loro “Yet to Come” che, come ha notato anche RM, è la prima traccia coreana del gruppo ad essere nominata. Quando gli ho chiesto come si sentisse a riguardo, mi ha risposto talmente a bassa voce che quasi non l'ho sentito: “Non me lo sarei mai aspettato” Poi, dopo una pausa, ha aggiunto, “Credo, beh, che sia merito dei Coldplay”, e trovo questo sia proprio ciò che direbbe un fiore di campo.
Come molti tra gli altri lavori solisti di RM, anche Indigo è autobiografico seppur non fedele alla lettera. Lui è ampiamente consapevole che la maggior parte della sua giovinezza è ormai eternamente immortalata in innumerevoli video, foto e post online. Quella disponibilità a mostrarsi e ad entrare in sintonia è proprio l'aspetto che ə fan dei BTS, notə come ARMY, amano di più del gruppo. Ma, ad un certo punto, RM ha avuto come un'epifania rispetto a questo svelamento: “Tutta la mia vita non è stata che una mostra”, mi ha detto. “Sono 10 anni che inconsciamente, o forse consapevolmente, metto in mostra la mia vita. Quindi [mi son detto], Okay, allora che sia una vera e propria mostra”. Trova che le canzoni contenute in Indigo siano un insieme unitario di vari spaccati della sua vita negli ultimi anni, nonché espressione delle sue diverse personalità.
“Se pensiamo alle opere di Piet Mondrian, sono tutte intitolate Composizione, giusto?” Ha osservato, facendo riferimento alle opere astratte del pittore olandese. “E, ad un certo punto, ho realizzato che [la mia identità], a suo modo, non è che una composizione creata da me … Voglio che quest'album sia una composizione di tutto quanto.”
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E il desiderio di creare coesione tra diverse parti si riflette anche nelle collaborazioni che troviamo in Indigo. RM ha dichiarato che ogni singolə artista ha apportato “le proprie frequenze” e che moltə di loro erano “le stelle della mia giovinezza” che lui ascoltava quando attraversava momenti difficili. È probabile quest'album acquisirà lo stesso valore per moltə tra coloro che l'ascolteranno, nei prossimi mesi. Ad ottobre, l'etichetta dei BTS, la Big Hit, ha annunciato che i membri si stanno preparando ad una pausa dalla loro carriera per poter ottemperare all'obbligo di servizio militare previsto dalla legislazione sud-coreana, per poi auspicabilmente ricongiungersi come gruppo nel 2025. Indigo dovrebbe dunque essere l'ultimo album di RM, almeno fino alla fine del suo periodo di arruolamento e, sotto molti punti di vista, possiamo considerarlo come un arrivederci. Ma suona anche un po' come un sospiro di sollievo prima che l'artista esplori ed immagini quella che potrebbe diventare la sua carriera tra cinque, 10 o 15 anni. Sa già cosa si prova a stare tra esplosioni di luci e colore. Ora è il momento di provare una pioggia di petali.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
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mlbingham · 2 years
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Love this article about mindful cursing! Check it out.
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truck-bike · 2 years
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reduxpictures · 2 months
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ReduxStock: Multi-image photo of Donald Trump by Mark Peterson/Redux in The Atlantic - February 25, 2024.
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t3chn0kitty · 1 year
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99c from Myer! For me: $22 inc. shipping from eBay 😏 Cannot have enough 60s surf music 🏄‍♂️ 🎶 #theatlantics #aussiesurfband #bombora #record #vinyl #wax #60ssurfmusic https://www.instagram.com/p/CpRCzwdPaHB/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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bruvu · 8 months
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Salmon swim near the mouth of the Brooks River on August 11, 2023. 
John Moore / Getty @jbmoorephoto
Edited by Alan Taylor @kokogiak in The Atlantic
Note: The perfect realm of the real world bordering on abstract beauty.
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