Tumgik
#Spirito
scogito · 6 months
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Ormai i fulminati spirituali hanno compiuto il loro personale reset e hanno azzerato ogni forma di contegno.
Siamo arrivati al "quello che è successo è perché doveva succedere" per ogni fatto, cosa e persona.
Così dietro una malata forma di destino cosmico si nascondono inetti, irresponsabilità e paraculi.
Gente che parla pure di evoluzione e di Spirito Santo.
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ragazzoarcano · 2 months
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“Rendi il tuo spirito simile al vento,che passa su tutte le cose senza attaccarsi a nessuna di esse.”
— Detto zen
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teenagedirtstache · 1 month
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lunamarish · 2 months
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Quando muori, non preoccuparti del tuo corpo… i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti, ti laveranno, ti vestiranno, ti porteranno via di casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale per "addio". Alcuni cancelleranno gli impegni e salteranno persino il lavoro per andare al tuo funerale.
I tuoi averi, anche quello che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati. Le tue chiavi, i tuoi attrezzi, i tuoi libri, le tue scarpe, i tuoi vestiti… E stai sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te. L'economia continuerà. Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità prenderà il tuo posto.
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi… E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, interrogato e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita.
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo o donna! o lui o lei si divertiva molto!
I tuoi amici sinceri piangeranno per qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
Gli "amici" che ti tiravano alle pachanga, si dimenticheranno di te più velocemente.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po' di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi forse saranno conservate in fondo a un cassetto. E vivremo solo nel ricordo di coloro che ci hanno amato.
Qualcun altro siederà sul tuo divano e mangerà al tuo tavolo.
Il dolore profondo durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due… Poi sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia è finita.
È finita tra la gente, è finita qui, è finita in questo mondo.
Ma inizia la tua storia nella tua nuova realtà… nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose di qui perché poi, andando via, hanno perso il valore che avevano.
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Macchina
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che hai accumulato qui sarà l'unica fortuna su cui contare lì.
Questa fortuna è l'unica che prenderai e accumulata durante il tempo in cui sei qui. Quando vivi una vita di amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai accumulando la tua fortuna spirituale.
Per questo cerca di vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché: "Da qui non prenderai quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato.
Alejandro Jodorowsky
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ninoelesirene · 9 months
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Vai, spirito.
Raggiungilo dov’è, tu che puoi.
Accarezzane i dolori,
Fatti amiche le sue gioie.
Accettalo, senza capire;
Comprendilo, senza sapere.
Fingi, se non vuole essere visto,
Proteggi, senza farti tu vedere.
Ama, spirito.
Conta fino a dieci, cento, mille;
Uccidi le parole,
se il silenzio lo rinfranca.
Dona, cedi, innalza, veglia.
Dove cerca, che tu sia,
Se non cerca, vola in alto,
Ché l’insieme vi sia complice.
Chiedi, spirito.
Ma torna, anche se non hai risposta.
Torna, anche se sarai da solo.
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serenamatroia · 7 months
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Giorno dopo giorno, mi sento consumato dall'opprimente solitudine che mi circonda, senza uno sbocco per sfuggirne.
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f-i-ngi · 1 year
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"Non smetto di cullare l'idea che la morte sia un riposo momentaneo dello spirito. Ma l'enigma è tutto lì: quanto tempo servirà all'anima per riposarsi da una vita?"
~ María Lejárraga
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gregor-samsung · 6 months
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“ Eravamo nell'atrio, tutto rivestito di capelvenere. Dinnanzi m'era lo scenario che godevo da un mese e che mi sembrava di vedere ogni giorno per la prima volta. Il declivio verde di aranci, costellato di frutti d'oro, poi l'azzurro del mare, l'azzurro del cielo; e su quell'orizzonte a tre smalti diversi, i piú divini modelli che l'arte dorica abbia, col Partenone, tramandato sino a noi. Il Tempio della Concordia, e vicino il Tempio d'Era con la sua fuga di venti colonne erette e di venti colonne abbattute, e, piú oltre, il Tempio d'Ercole, ossario spaventoso della barbarie cartaginese, meraviglia ciclopica tale che la nostra fantasia si domanda non come sia stato costrutto, ma come sia stato abbattuto; e oltre ancora il Tempio di Giove Olimpico, il Tempio di Castore e Polluce: tutte le sacre rúine che Agrigento spiega a sfida tra l'azzurro del cielo e del mare, ecatombe di graniti e di marmi che sembra dover ricoprire tutta la terra di colonne mozze o giacenti, di capitelli, di cubi, di lastre, di frantumi divini. Ma dinnanzi a noi era quello che Miss Eleanor chiamava «il mio tempio», il tempio di Demetra, eretto ancora sulle sue cinquantaquattro colonne, l'unico intatto fra dieci altri abbattuti, l'unico sopravvissuto, per uno strano privilegio, al furore fenicio e cartaginese, al fanatismo cristiano e saraceno. — No, amico mio. Dobbiamo ai cristiani e ai saraceni se il tempio è giunto intatto fino a noi.
Fu San Rinaldo, nel IV secolo, che lo scelse fra «i monumenti infernali dell'idolatria» per convertirlo in una chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista, chiesa che fu trasformata in moschea al tempo dell'invasione saracena. E l'edificio divino fu salvo, mascherato e protetto come un fossile nella sua custodia di pietra e di cemento. Quale grazia del caso! Pensate allo scempio che fu fatto degli altri! Pubblicherò un manoscritto di mio padre dedicato tutto allo studio di queste distruzioni nefande. Pensate a quel colossale Tempio d'Ercole che forni materiale per tutti i porti nel Medio Evo! Tutto fu abbattuto e spezzato. Abbattute le colonne ciclopiche, ogni scannellatura delle quali poteva contenere un uomo, come in una nicchia, abbattuti i giganti e le sibille alte dodici metri che reggevano l'architrave, meraviglia di mole titanica e di scultura perfetta. Pensate le teste, le braccia, le spalle divine, i capitelli intorno ai quali si gettavano gomene colossali, tese, tirate da schiere di buoi fustigati, mentre le seghe tagliavano, le vanghe scalzavano i capolari alle basi. E le moli precipitavano in frantumi spaventosi, con un rombo che faceva tremare le terra. Ora sulle nudità divine, tra le pieghe dei pepli, nidificano le attinie e i polipi di Porto d'Empedocle. — Cose da invocare un secondo toro di Falaride per i cristianissimi demolitori. — Il gregge! Il gregge dell'Abazia! — Miss Eleanor si interruppe ad un tratto, ebbe uno di quei suoi moti fanciulleschi di bimba sopravvissuta, — il gregge dell'Abazia! Guardate che incanto! Dall'interno del Tempio, sul grigio delle colonne immani, biancheggiarono d'improvviso due, trecento agnelle color di neve. Uscivano dal riposo meridiano, dalla fresca penombra, correvano lungo il pronao, balzavano sui plinti, scendevano con grandi belati e tinnir di campani. Tre pastori s'affaccendavano con i cani per adunare le disperse e le ritardatarie. Alcune, le piccoline, non s'attentavano a balzare dagli alti cubi di granito, correvano disperate lungo il pronao, protendevano il collo invocando soccorso, con un belato lamentevole. I pastori le prendevano tra le braccia, passandole dall'uno all'altro, tra l'abbaiare dei cani. “
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Brano tratto dal racconto di Guido Gozzano Alcina, pubblicato per la prima volta sulla rivista culturale milanese L’illustrazione italiana il 26 dicembre 1913.
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robertoperodi · 4 months
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Provocare l'abitudine - Provoke the habit
Lo dico a chi dice sempre: “Si è sempre fatto così!”.L’abitudine ammazza la vita!Tiri avanti, impuro, senza più fare scelte davanti alle novità. Tiri avanti, muto, per non essere colpito da ciò che non vuoi sentire. Continue reading Provocare l’abitudine – Provoke the habit
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scogito · 4 months
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Ecco perché lavorare sulla propria interiorità deve essere la priorità di ognuno.
Ecco perché lavorare su di sé rende anche il mondo un posto migliore.
Ed ecco perché nessuna "lotta" funziona, se non quella che compi per demolire i tuoi indottrinamenti.
(citazione di Richard Rudd)
T.me
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ragazzoarcano · 6 months
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“Mantieni la tua anima forte e pulita e tutto andrà bene. Non credere di essere solo, né debole, perché dietro di te ci sono eserciti potenti, che nemmeno ti puoi immaginare. Se elevi il tuo spirito, non c'è male che possa toccarti. L'unico nemico che devi temere è te stesso.”
— Paracelso
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teenagedirtstache · 1 year
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lunamarish · 2 months
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Alla nascita, saliamo sul treno e incontriamo i nostri genitori. E crediamo che viaggeranno sempre con noi.
Eppure, in stazione, i nostri genitori scenderanno dal treno, lasciandoci soli a continuare il viaggio...
Con il passare del tempo, altre persone salgono sul treno.
E saranno importanti: la nostra fratellanza, i nostri amici, i nostri figli, anche l'amore della nostra vita.
Molti si dimetteranno (anche eventualmente l'amore della nostra vita), e lasceranno un vuoto in più o in meno.
Gli altri saranno così ovattati che non si accorgono di aver lasciato le poltrone.
Questo viaggio in treno sarà pieno di gioie, dolori, aspettative, arrivederci, arrivederci e arrivederci.
Il successo è avere un buon rapporto con tutti i passeggeri a condizione che diamo il meglio di noi stessi.
Non sappiamo a quale stazione scenderemo, quindi viviamo felici, amiamo e perdoniamo.
È importante farlo perché quando scendiamo dal treno, non dovremo lasciare altro che cari ricordi a chi continuerà il suo viaggio.
Accontentiamoci di quello che abbiamo e ringraziamo il cielo per questo fantastico viaggio. Inoltre, grazie per essere uno dei miei passeggeri del treno.
E se devo scendere alla prossima stazione, sono felice di aver fatto tanta strada con te.
Il treno della vita, Jean di Ormesson
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iltuoscopo · 3 months
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Nessuno integra l'ombra se non ne comprende il senso. Il male non è una zona erronea accidentale. Tira fuori intrepidi di Spirito, oppure fortifica codardi. La casualità non c'entra. C'entra soltanto a quale invito rispondi.
Anna
> T.me > Il tuo Scopo
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sn80 · 3 months
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Sono un'anima itinerante.
Ho certamente bisogno della mia comfort zone dopo difficili giornate, ma necessito di quella libertà che solo viaggiare mi da.
Il mio spirito rinasce, I miei occhi si riempiono di quella bellezza che il mondo dona.
C'è così tanto da scoprire, da conoscere.
Nuove mani da stringere, volti sconosciuti che strappano un sorriso.
Per cui non chiedetemi "ma quanti soldi hai?" "ma non lavori?" e ancora "ma sei sempre in giro?"
Lavoro quando gli altri riposano e posso così godere del mondo quando c'è pace e silenzio.
Ebbene non vivo per il guadagno, non mi interessa il lusso, ho fatto mia l'arte del sapersi accontentare per poter fare ciò che desidero davvero.
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