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#destinazioni
la-novellista · 7 months
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Destini e destinazioni
Penso che ognuno di noi sia la giusta destinazione di qualcun'altro.
Succede anche che qualche volta crediamo ( crediamo) di aver raggiunto la giusta destinazione e ci fermiamo. Un giorno però accade che tu diventi inaspettatamente la destinazione di qualcuno diverso e capisci che forse ti sei fermato troppo presto o che non era quello il tempo giusto, l'accordo ben riuscito e che involontariamente il destino ti ha portato quell'altrove, dove l'accordo è sincrono e il suono armonico.
Perché poi pensandoci bene la destinazione non è forse la somma di un destino (in) azione?
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In ascolto...
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fotoecitazioni · 1 year
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Metropolitana
"La metropolitana, che alla fermata si ferma con un silenzioso brusio di freni e subito riparte con un carico di vite, destinazioni, sogni e possibilità" (Fabrizio Caramagna)
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personal-reporter · 4 months
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Viaggiare nel 2024: le destinazioni più sicure e convenienti
Il 2024 si preannuncia come un anno di ripresa per il settore turistico, dopo i duri colpi subiti a causa della pandemia di Covid-19. Molti viaggiatori sono ansiosi di tornare a esplorare il mondo, ma anche consapevoli dei rischi e delle precauzioni da adottare. Continue reading Viaggiare nel 2024: le destinazioni più sicure e convenienti
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isabelladifronzo · 1 year
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fafos · 2 years
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Rotta verso il Sud Est Asiatico. 2 Corrieri Piccoli, uccelli di piccola taglia ma grandi migratori, volano sopra quella che fu la storica Rotta delle Spezie, verso la Terra delle Tigri e dei Macachi. Una Illustrazione con le Ali. Tu Vuoi mettere le Ali? Scopri di più leggendo il mio post su #Instagram - - - > @fabio_pass_cioffi Route to the South East Asia. Two Little Carriers Birds, small size but really great migrators, flyng over the historical Spice Route until the Land of the Tigers and the Macaques. An Illustration with Wings. Will You put Wings Too? Discover more reading Here
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cruiseandtravel · 2 months
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Carnival Cruise Line ordina un'altra nave LNG
Il costruttore navale tedesco Meyer Werft ha ricevuto un ordine per costruire un'altra nave da crociera alimentata a gas naturale liquefatto (GNL) per la statunitense Carnival Cruise Line.
Il costruttore navale tedesco Meyer Werft ha ricevuto un ordine per costruire un’altra nave da crociera alimentata a gas naturale liquefatto (GNL) per la statunitense Carnival Cruise Line, una filiale di Carnival Corporation. L’ordine segue quello effettuato nel febbraio di quest’anno per un’altra nave da crociera di classe Excel alimentata a GNL. Meyer Werft e Meyer Turku, due dei principali…
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Volare con Air France: Destinazioni Imperdibili nel 2023
Se stai pianificando il tuo prossimo viaggio e desideri scoprire nuove destinazioni, Air France offre un’ampia gamma di opzioni per rendere la tua esperienza di volo indimenticabile. Nel 2023, la compagnia aerea francese presenta alcune destinazioni imperdibili che meritano di essere incluse nella tua lista dei desideri. In questo articolo, esploreremo le mete più affascinanti e le ragioni per…
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iviaggidivale1975 · 1 year
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Primavera in viaggio
Piccoli e grandi viaggi da realizzare in una stagione di intermezzo La primavera con il suo risveglio porta con le sue meraviglie a scoprire o riscoprire angoli di mondo che si son visitati e che vorremmo rivisitare. Siamo in pieno inverno ciò non toglie che quando vediamo giornate come quelle di oggi piene di sole che ci tolgono dal grigiore di questa stagione fredda e cupa, pensiamo a…
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calopepe · 2 years
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7 DESTINAZIONI IN CAMPER
7 DESTINAZIONI IN CAMPER
7 DESTINAZIONI IN CAMPER 7 DESTINAZIONI IN CAMPER Percorsi e Mete: idee di viaggio per camperisti e non solo. Salone del Camper a Fiere di Parma dal 10 al 18 settembre 2022. Viaggiare liberi, senza troppe pianificazioni, certi di raggiungere luoghi che resteranno nel cuore. La vacanza in camper è da sempre nella top list delle cose da fare almeno una volta nella vita, ma quest’anno è diventata…
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vadaviaaiciap · 25 days
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CRIMINI COMUNISTI DURANTE IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE. Ecco i liberatori.
Questa pagina è dedicata alla raccolta di testimonianze, aneddoti, racconti, ed episodi inerenti al bagno di sangue che si è verificato nelle nostre zone nell’immediato dopoguerra, successivamente al 25 aprile del 1945, a guerra finita, e alla loro presentazione.
Sul finire dell’ultima guerra mondiale, nel 1945, e anche a guerra già finita, l’Italia ha assistito sul proprio territorio ad una vera e propria escalation di delitti, di stragi, e di vendette, tutti a sfondo politico, che hanno raggiunto punte di ferocia e di malvagità molto elevate.
I responsabili di questa lunga catena di omicidi e di efferatezze, furono i partigiani comunisti, che vollero così imprimere un triste e indelebile segno nella storia dell’Italia, incidendolo con il sangue delle loro vittime.
I partigiani spesso hanno prelevato le persone direttamente dalle loro case e le hanno uccise senza neanche offrire loro un processo sommario, depredandole e infierendo sui corpi con ferocia.
Molti di questi carnefici furono riconosciuti e arrestati, ma a causa dell’amnistia di Palmiro Togliatti furono rimessi in libertà, e spesso si ritrovarono faccia a faccia con i parenti delle loro stesse vittime, potendo così irriderle e dileggiarle impunemente.
Possiamo oggi affermare, nonostante i tentativi degli eredi di Togliatti di nascondere o dissimulare la realtà criminosa, che la vastità dei fatti di sangue imputabili ai partigiani comunisti induca a credere che essi siano stati realizzati seguendo un preciso disegno, uno schema pianificato e organizzato a tavolino, scientemente e criminalmente.
Non è un caso che interi gruppi familiari siano stati sterminati, spesso aggiungendo l’efferatezza della tortura e dello stupro agli omicidi, e che poi i partigiani si siano appropriati dei beni materiali delle vittime.
Non è un caso che dopo la guerra, ci si sia trovati davanti a partigiani improvvisamente diventati ricchi, che poterono così iniziare delle attività imprenditoriali usando i soldi sporchi del sangue delle loro stesse vittime.
La scure comunista si è abbattuta con violenza anche sui rappresentanti del Clero, nel tentativo di decapitare coloro che potevano guidare i cattolici verso destinazioni e percorsi diversi da quelli previsti dal comunismo.
Lo storico Roberto Beretta ci segnala nel suo studio del 2005, “Storia dei preti uccisi dai partigiani”, che il numero dei sacerdoti uccisi dall’odio comunista è stato in totale di 130 vittime !
Dopo aver condotto una vera e propria “caccia alla tonaca”, prodromica ad una lunga serie di esecuzioni, compiute appunto dai partigiani, divenne chiaro il tentativo dei comunisti di impadronirsi “politicamente” della società, mediante la forza e l’intimidazione.
Questa tesi fu sostenuta anche dal Cardinale di Bologna, sua Eccellenza Giacomo Biffi, nel 1995, in occasione del cinquantenario della Resistenza, riprendendo e amplificando ciò che già era stato affermato in precedenza da Don Lorenzo Tedeschi, un coraggioso sacerdote che citò la frase di un comandante partigiano comunista :
"Se dopo la liberazione, ogni compagno avesse ucciso il proprio parroco e ogni contadino il padrone, a quest’ora avremmo risolto il problema. "
Il Partito Comunista Italiano ha provveduto poi a mantenere una totale disinformazione sulle stragi, omettendo di parlarne e di pubblicizzare qualsiasi cosa fosse inerente a tutto ciò, stendendo un velo di minacciosa omertà sull’argomento.
Lo dimostra il fatto che ancora oggi si riferiscano a Togliatti come a : “il Migliore” !!!
i stima che gli uccisi, dopo il 21 aprile 1945 nel bolognese, ammontino a 773, di cui 334 civili (fra cui 42 donne).
Vorrei tentare di dare il giusto ricordo alle vittime, attraverso una serie di rievocazioni storiche, di racconti e di aneddoti, che permetta di collocarle in un contesto non più dimenticato.
Vorrei far riaffiorare le ignobili circostanze attraverso cui sono state messe in atto vere e proprie stragi contro persone spesso innocenti, perpetrate comunque a “sangue freddo”, e cioè a guerra finita, ad armi deposte.
La vigliaccheria è stato il motivo trainante che ha permesso al comunismo di approfittare della violenza insita nei suoi sostenitori per appropriarsi dei beni, oltre che della vita, di centinaia di vittime delle nostre zone.
Sono rimasti in pochi i superstiti, o i figli dei superstiti, o delle vittime, che potrebbero oggi dare luce alle pagine buie degli stermini effettuati dai partigiani nel 1945.
Il 25 aprile non deve essere celebrato per la liberazione dell'Italia perché nella realtà dei fatti passammo dall'occpazione tedesca a quella americana. E, nella sconfitta, ci andò bene perché a Yalta avevano deciso le sfere d'influenza dei vincitori e i comunisti furono esclusi.
(Il sangue dei vinti un bellissimo libro di Pansa)
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io-sono-la-tua-favola · 3 months
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Le mani, a volte, si muovono da sole, studiando percorsi e
destinazioni tutte loro.
Con sapienza…..
📖🌹
Fonte Twitter
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ninoelesirene · 2 months
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C’era una volta una locomotiva. Aveva paura di lasciar andare. Non le piaceva lo stridore dei binari, né il rombo sordo delle gallerie. Pensava che allungare il convoglio, agganciando via via alle sue spalle i vagoni preferiti incontrati nel cammino, l’avrebbe mantenuta stabile e sicura.
Un giorno, però, uno dei vagoni si ribellò. Emanò un fischio improvviso, gridando: “io non voglio essere solo un vagone, io sono una motrice!”.
La locomotiva, sgomenta, cominciò a sentirsi ballonzolare a destra e sinistra e si rese conto che il vagone s’era messo d’impegno per sganciarsi, esponendo l’intera carovana alla possibilità di deragliare.
“Come è possibile? - gridò - ti ho portato con me per tutto questo tempo, facendomi carico del tuo peso, senza dire nulla! Cosa ho fatto di sbagliato?”
“Non ti sei accorta che il tuo compito, come il nostro, è quello di guardare avanti, e non ti sei accorta che, avendoci alle tue spalle, non hai potuto capire chi volesse restare e chi, invece, aveva altri progetti.”
“Ma se ci separiamo sarà una catastrofe! Se una cosa finisce è morta.”
“Ti sbagli, la catastrofe è di chi rallenta il suo percorso verso l’unica direzione possibile: il domani” e, dicendo così, assestò un colpo più forte, staccandosi dal convoglio e lanciandole un fragoroso bacio.
“Ti voglio bene” disse, mentre innescava i motori pronto a imboccare il prossimo scambio.
La locomotiva era attonita, ma non poté fare a meno di notare che era più leggera e poteva articolare meglio i movimenti. Le curve erano fluide, il cigolio meno invadente. Stava andando più veloce.
Rimase sospesa dentro se stessa per qualche minuto. Pensò a chi avrebbe davvero voluto con sé. Il convoglio procedeva per inerzia, con la velocità accumulata dopo la separazione, poi, a un tratto, senza pensarci e con il cuore che le batteva all’impazzata, la locomotiva tirò la leva che l’avrebbe sganciata anche da tutti gli altri vagoni ed esclamò: “io sono libera e voi siete liberi. Non siamo vagoni, siamo motrici. E a volte siamo stazioni, altre destinazioni.”
La carovana cominciò a sfaldarsi con un gran fragore che sapeva, però, di un inizio. Era simile a un Big Bang ferroviario.
Non potendosi voltare, la locomotiva accettò di non sapere con certezza quali vagoni l’avrebbero seguita verso una meta comune; ma andava bene così. Urlò un fortissimo “grazie!” in direzione del vagoncino ribelle, che ormai procedeva spedito, verso Ovest.
Quel binario era suo e suo soltanto, ora. E non era la fine.
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Esistono viaggi e poi esistono le destinazioni.
Nelle persone speciali coincidono.♠️
Paolo Di Iorio
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kevincharlesward · 7 months
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“But the beauty is in the walking – we are betrayed by destinations.” – Gwyn Thomas
“Ma la bellezza sta nel camminare – siamo traditi dalle destinazioni.” – Gwyn Thomas
© Kevin Charles Ward
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theargonautsproject · 2 months
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🚀✨ Avete mai sognato di viaggiare oltre le stelle? 🌌 Noi sì, ed è per questo che abbiamo creato un universo tutto nostro. Scoprite destinazioni mai viste prima attraverso le porte del nostro canale Telegram dedicato ai viaggi interstellari. 🌍💫 Ogni pianeta, un'opera d'arte. Ogni viaggio, un'esperienza unica. 🎨👁 Siete pronti a lasciarvi trasportare nella fantasia? La prossima destinazione astrale vi aspetta... e chi sa quali meraviglie scoprirete.
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vengosicuro · 1 month
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L'arte di perdere non è difficile da imparare; così tante cose sembrano pervase dall'intenzione di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro. Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento delle chiavi perdute, dell'ora sprecata. L'arte di perdere non è difficile da imparare. Pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta: luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. Nessuna di queste cose causerà disastri. Ho perduto l'orologio di mia madre. E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case. L'arte di perdere non è difficile da imparare. Ho perso due città, proprio graziose. E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente. Mi mancano, ma non è stato un disastro. Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente, l'arte di perdere non è difficile da imparare, benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.
Elizabeth Bishop
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