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#Falerio DOC
viaggiamocela · 3 months
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Ascoli, un'oliva tira l'altra
Come quarto itinerario mi dedico a visitare la zona di Ascoli Piceno, spostandomi quindi nella parte più meridionale della Regione. Ascoli Piceno Offida Acquaviva Picena Prima tappa Ascoli Piceno, patria delle famose olive all’ascolana, mi sposto di qualche chilometro ad Offida, interessante borgo medievale ed infine ad Acquaviva Picena non lontano da San Benedetto del Tronto.
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rinaldofan · 6 months
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Falerio Pecorino Doc Incanto, Villa Manù
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baccoperbaccoit · 3 years
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Falerio Pecorino DOC 2019 #cantinadeicolliripani #PecorinoDoc Un buon Vino ➡️ 🙏 @curvaro58 Grazie a Gianni Della Fonte per averci fatto conoscere e Degustare questo #Vino dalle #Marche #ascolipiceno Perché ogni vino è un Grande Viaggio #VinidiBacco #baccoperbaccoitalia #baccoperbaccoit #enoturismo #enoturisme #viaggiareinitalia #viagemitalia #travelitalia #travelitaly #viajeitalia #voyageitalie #viniitaliani https://www.instagram.com/p/CKJYKPhF8u6/?igshid=1h9qeo8y0bg84
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freedomtripitaly · 4 years
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L’incantevole Offida in provincia di Ascoli Piceno, tra le valli dei fiumi Tesino e Tronto. Parte del circuito dei Borghi Più Belli d’Italia nel 2008, non si fatica a capire i motivi del suo ingresso nell’esclusivo club: è sufficiente osservare la quiete bellezza che Offida emana, mentre si staglia da uno sperone roccioso solcato dal torrente Lama. Il centro storico di Offida è racchiuso da mura di cinta risalenti al XV secolo e dalla sua posizione privilegiata il paese offre vedute meravigliose: dai belvedere del borgo si possono ammirare il monte Ascensione, i Monti Sibillini ed il monte dei Fiori e nelle giornate limpide è possibile persino scorgere l’Adriatico, la Maiella ed il Gran Sasso. Colpito purtroppo nel 2016 da un tremendo terremoto, il paese è stato capace di riprendersi con forza ed offre oggi ai suoi visitatori meraviglie da vedere e da gustare. Cosa vedere a Offida Il fulcro del borgo di Offida è Piazza del Popolo, dall’originale forma triangolare, sulla quale si affacciano sia la Chiesa dell’Addolorata che il raffinato Palazzo Comunale, un capolavoro architettonico risalente al XI-XII secolo ed arricchito da un elegante loggiato. È proprio da lì che si accede allo spettacolare Teatro Serpente Aureo, un teatro all’italiana dalle suggestioni barocche realizzato nel 1820 su progetto dell’architetto Pietro Maggi. Il punto del teatro che più attira lo sguardo è la sua volta affrescata rappresentante Apollo circondato dalle Muse, opera di A. Allevi. Una curiosa leggenda dà inoltre il nome alla struttura: si narra infatti che un serpente d’oro attraversò la città di Offida in senso longitudinale, percorrendo quella la strada principale del paese che oggi viene appunto chiamata Corso Serpente Aureo. L’evento è raffigurato sul proscenio in un dipinto di Giovanni Battista Magini. Tra gli edifici di culto di Offida si trova la Collegiata di Santa Maria Assunta, costituita da una commistioni di stili greco, barocco, romano e lombardo: i suoi interni interni decorati da eleganti stucchi e volte a cassettoni custodiscono i resti di San Leonardo, santo patrono di Offida. È però la Chiesa di Santa Maria della Rocca il vero gioiello medievale della città, risalente al XIV e costruita a strapiombo su un’alta rupe. Mentre i panorami dai dintorni della chiesa sono a dir poco meravigliosi, l’edificio nasconde un tesoro inestimabile: la chiesa ingloba le rovine di quello che un tempo era un complesso comprendente un castello ed una chiesa, i resti della quale sono oggi visibili della cripta di Santa Maria della Rocca. Ricca di colonne e arcate, lo spazio ospita preziosi dipinti del Maestro di Offida (sec. XIV-XV), di Ugolino di Vanne da Milano e di Fra Marino Angeli da S. Vittoria. Altri edifici religiosi da vedere sono la Chiesa del Suffragio e della Morte, così chiamata perché nella nicchia conserva un finto scheletro in legno rappresentante la Morte, il Santuario del Beato Bernardo, l’ex Convento di Sant’Agostino e la Chiesa di San Marco con l’annesso Convento. La sede di quella che oggi è la caratteristica Enoteca Regionale delle Marche era un tempo il convento di S. Francesco, edificato nel XIII per volontà delle monache Clarisse, di cui oggi è possibile ammirare gli antichi ambienti, armoniosamente occupati dall’Enoteca. Offida è nota anche per le sue bellissime fontane dallo stile unico: tra queste sono da annoverare la Fontana Grande o della Dea Flora e la Fontana del Mietitore. Il gruppo scultoreo della Fontana delle Merlettaie, situata all’ingresso del paese, oltre che essere stupenda architettonicamente è anche iconica rappresentazione di una delle tradizioni artigianali più antiche e sentite di Offida ovvero l’arte del merletto a tombolo. Ancora oggi tra le vie del borgo è possibile cogliere le donne offidane concentrate nel complicato intreccio di fili che da vita a magnifici capolavori artistici. A questa antica disciplina è anche dedicato un museo: il Museo del Merletto a Tombolo, ospitato all’interno del Palazzo De Castellotti-Pagnanelli, dove oltre ad ammirare piccoli tesori artigianali si possono apprendere le principali tecniche di lavorazione. Quello del merletto non è l’unico museo che le sale del Palazzo De Castellotti-Pagnanelli ospita. In questo edificio, fulcro di elevata importanza culturale, si trovano anche il Museo delle Tradizioni Popolari, che ricostruisce antiche botteghe artigianali e attrezzi agricoli, ed il Museo Archeologico che espone invece importanti ritrovamenti effettuati nel XIX secolo dall’archeologo Guglielmo Allevi. Tra le gallerie da non perdere anche quella dedicata ad Sergiacomi, scultore della Fontana delle Merlettaie, che ad Offida visse ed operò. Il Carnevale di Offida Tra gli eventi paesani, quello di maggiore vivacità è senza dubbio il Carnevale di Offida, un tripudio di colori e vive tradizioni davvero indimenticabile. All’interno dell’evento che coinvolge l’intera popolazione, particolarmente originali sono le due manifestazioni del «Lu Bov Fint» e quella dei Vlurd. Durante la prima, gli abitanti del paese inseguono la sagoma di un bue per le vie di Offida, mentre durante la seconda centinaia di partecipanti mascherati sfilano per il paese portando sulle spalle fiaccole incandescenti, per gettarle poi in un grande falò a suggellare la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima. Cosa mangiare a Offida Offida tenta la gola con delizie dolci e salate di ogni sorta alle quali è impossibile resistere. Tra le più caratteristiche i chichì ripieni, ovvero gustosissime focacce farcite con tonno, carciofini, alici e peperoni, ed i funghetti, dolci preparati con farina, zucchero, acqua e semi di anice. Tra i prodotti tipici di Offida ci sono anche il coniglio in salsa ed i taccù, grossi tagliolini cucinati in brodo con soffritto di cipolla e pancetta oppure con sugo di pomodoro. Di derivazione contadina e tremendamente deliziosi sono anche i maccheroncini della trebbiatura ed il pollo ncipp nciapp, ovvero spezzatino rosolato in padella, con aglio e rosmarino. Numerosi sono poi i rinomati vini locali come l’Offida DOC, il Percorino, il Falerio o il Terre di Offida. I piatti di Offida uniti a quelli caratteristici della cucina marchigiana in generale rendono queste zone d’Italia una tentazione unica per gli amanti dei tour enogastronomici di qualità. https://ift.tt/2uijB7E Cosa fare e cosa vedere nel bellissimo borgo di Offida L’incantevole Offida in provincia di Ascoli Piceno, tra le valli dei fiumi Tesino e Tronto. Parte del circuito dei Borghi Più Belli d’Italia nel 2008, non si fatica a capire i motivi del suo ingresso nell’esclusivo club: è sufficiente osservare la quiete bellezza che Offida emana, mentre si staglia da uno sperone roccioso solcato dal torrente Lama. Il centro storico di Offida è racchiuso da mura di cinta risalenti al XV secolo e dalla sua posizione privilegiata il paese offre vedute meravigliose: dai belvedere del borgo si possono ammirare il monte Ascensione, i Monti Sibillini ed il monte dei Fiori e nelle giornate limpide è possibile persino scorgere l’Adriatico, la Maiella ed il Gran Sasso. Colpito purtroppo nel 2016 da un tremendo terremoto, il paese è stato capace di riprendersi con forza ed offre oggi ai suoi visitatori meraviglie da vedere e da gustare. Cosa vedere a Offida Il fulcro del borgo di Offida è Piazza del Popolo, dall’originale forma triangolare, sulla quale si affacciano sia la Chiesa dell’Addolorata che il raffinato Palazzo Comunale, un capolavoro architettonico risalente al XI-XII secolo ed arricchito da un elegante loggiato. È proprio da lì che si accede allo spettacolare Teatro Serpente Aureo, un teatro all’italiana dalle suggestioni barocche realizzato nel 1820 su progetto dell’architetto Pietro Maggi. Il punto del teatro che più attira lo sguardo è la sua volta affrescata rappresentante Apollo circondato dalle Muse, opera di A. Allevi. Una curiosa leggenda dà inoltre il nome alla struttura: si narra infatti che un serpente d’oro attraversò la città di Offida in senso longitudinale, percorrendo quella la strada principale del paese che oggi viene appunto chiamata Corso Serpente Aureo. L’evento è raffigurato sul proscenio in un dipinto di Giovanni Battista Magini. Tra gli edifici di culto di Offida si trova la Collegiata di Santa Maria Assunta, costituita da una commistioni di stili greco, barocco, romano e lombardo: i suoi interni interni decorati da eleganti stucchi e volte a cassettoni custodiscono i resti di San Leonardo, santo patrono di Offida. È però la Chiesa di Santa Maria della Rocca il vero gioiello medievale della città, risalente al XIV e costruita a strapiombo su un’alta rupe. Mentre i panorami dai dintorni della chiesa sono a dir poco meravigliosi, l’edificio nasconde un tesoro inestimabile: la chiesa ingloba le rovine di quello che un tempo era un complesso comprendente un castello ed una chiesa, i resti della quale sono oggi visibili della cripta di Santa Maria della Rocca. Ricca di colonne e arcate, lo spazio ospita preziosi dipinti del Maestro di Offida (sec. XIV-XV), di Ugolino di Vanne da Milano e di Fra Marino Angeli da S. Vittoria. Altri edifici religiosi da vedere sono la Chiesa del Suffragio e della Morte, così chiamata perché nella nicchia conserva un finto scheletro in legno rappresentante la Morte, il Santuario del Beato Bernardo, l’ex Convento di Sant’Agostino e la Chiesa di San Marco con l’annesso Convento. La sede di quella che oggi è la caratteristica Enoteca Regionale delle Marche era un tempo il convento di S. Francesco, edificato nel XIII per volontà delle monache Clarisse, di cui oggi è possibile ammirare gli antichi ambienti, armoniosamente occupati dall’Enoteca. Offida è nota anche per le sue bellissime fontane dallo stile unico: tra queste sono da annoverare la Fontana Grande o della Dea Flora e la Fontana del Mietitore. Il gruppo scultoreo della Fontana delle Merlettaie, situata all’ingresso del paese, oltre che essere stupenda architettonicamente è anche iconica rappresentazione di una delle tradizioni artigianali più antiche e sentite di Offida ovvero l’arte del merletto a tombolo. Ancora oggi tra le vie del borgo è possibile cogliere le donne offidane concentrate nel complicato intreccio di fili che da vita a magnifici capolavori artistici. A questa antica disciplina è anche dedicato un museo: il Museo del Merletto a Tombolo, ospitato all’interno del Palazzo De Castellotti-Pagnanelli, dove oltre ad ammirare piccoli tesori artigianali si possono apprendere le principali tecniche di lavorazione. Quello del merletto non è l’unico museo che le sale del Palazzo De Castellotti-Pagnanelli ospita. In questo edificio, fulcro di elevata importanza culturale, si trovano anche il Museo delle Tradizioni Popolari, che ricostruisce antiche botteghe artigianali e attrezzi agricoli, ed il Museo Archeologico che espone invece importanti ritrovamenti effettuati nel XIX secolo dall’archeologo Guglielmo Allevi. Tra le gallerie da non perdere anche quella dedicata ad Sergiacomi, scultore della Fontana delle Merlettaie, che ad Offida visse ed operò. Il Carnevale di Offida Tra gli eventi paesani, quello di maggiore vivacità è senza dubbio il Carnevale di Offida, un tripudio di colori e vive tradizioni davvero indimenticabile. All’interno dell’evento che coinvolge l’intera popolazione, particolarmente originali sono le due manifestazioni del «Lu Bov Fint» e quella dei Vlurd. Durante la prima, gli abitanti del paese inseguono la sagoma di un bue per le vie di Offida, mentre durante la seconda centinaia di partecipanti mascherati sfilano per il paese portando sulle spalle fiaccole incandescenti, per gettarle poi in un grande falò a suggellare la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima. Cosa mangiare a Offida Offida tenta la gola con delizie dolci e salate di ogni sorta alle quali è impossibile resistere. Tra le più caratteristiche i chichì ripieni, ovvero gustosissime focacce farcite con tonno, carciofini, alici e peperoni, ed i funghetti, dolci preparati con farina, zucchero, acqua e semi di anice. Tra i prodotti tipici di Offida ci sono anche il coniglio in salsa ed i taccù, grossi tagliolini cucinati in brodo con soffritto di cipolla e pancetta oppure con sugo di pomodoro. Di derivazione contadina e tremendamente deliziosi sono anche i maccheroncini della trebbiatura ed il pollo ncipp nciapp, ovvero spezzatino rosolato in padella, con aglio e rosmarino. Numerosi sono poi i rinomati vini locali come l’Offida DOC, il Percorino, il Falerio o il Terre di Offida. I piatti di Offida uniti a quelli caratteristici della cucina marchigiana in generale rendono queste zone d’Italia una tentazione unica per gli amanti dei tour enogastronomici di qualità. Quello di Offida è uno dei borghi più belli delle Marche, ricco di edifici storici come il Teatro del Serpente Aureo e di edifici religiosi da visitare.
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estherremo · 5 years
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Tutti i vini e i produttori della Falerio DOC sulla Guida Vini di Quattrocalici #ItalianWine http://bit.ly/2IfdGoI
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tmnotizie · 5 years
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MONTEPRANDONE – Il Conte Villaprandone, tra le aziende più rappresentative del panorama vitivinicolo piceno, si aggiudica il primo premio nell’accesa competizione “aMare il Falerio”. Un concorso che vede partecipare i migliori vini Falerio e Falerio Pecorino del territorio marchigiano.
Quest’anno l’evento, promosso da Confartigianato imprese con la collaborazione di AIS Marche e la Camera di Commercio, per la sua XV edizione, anima le vie della vivace Porto Sant’Elpidio con un percorso cittadino enogastronomico con protagonisti 16 locali del centro abbinati a prodotti di eccellenza di 25 aziende agricole.
Con un nome che preannunciava già la medaglia d’oro, il Falerio Pecorino “Aurato” dell’azienda di Monteprandone conquista il primo posto, battendo una selezionata varietà di 30 vini. Al cuor non si comanda, ma in questo caso anche il palato ha giocato la sua parte: con un gusto pieno ed aromatico ed un colore giallo paglierino intenso, il prodotto di casa “Il Conte” riesce a sedurre un’attenta e qualificata giuria di professionisti, guidata proprio dal Presidente dell’AIS Marche Stefano Isidori.
“Il Falerio è una delle DOC più rappresentative della regione Marche” spiega il winemaker dell’azienda Emmanuel De Angelis, aggiungendo che “con l’“Aurato”, la nostra missione è quella di valorizzare questo vino dalla grande storicità, cercando di portare avanti le tradizioni vitivinicole del territorio senza però perdere di vista la costante ricerca della qualità”.
Un vino, dunque, espressione del passato e del presente con un occhio rivolto al futuro che non può far altro che farti innamorare.
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thewinersclub · 6 years
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rinaldofan · 7 months
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Falerio Doc in atto e in prospettiva
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rinaldofan · 3 years
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Info Denominazione d'Origine Controllata "Falerio", regione Marche.
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rinaldofan · 4 years
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falerio doc, falerio pecorino doc, amare il falerio, il crinale, case rosse, officina del sole, franco, vini firmanum, alisso, cantina centanni, il conte villa prandone, aurato
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rinaldofan · 4 years
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Amphora wine, Pecorino grape, Castrum Morisci winery.
Annata di debutto per questo Marche Bianco Igt "Gallicano", successivamente classificato Falerio Pecorino Doc: un orange wine made in Moresco (Fm), ottenuto da uve Pecorino con saldo Passerina, affinato in anfore di terracotta (matured in amphora), non filtrato.
Tasting notes and pairing:
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rinaldofan · 4 years
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Spaghetti Latini "Senatore Cappelli" con vongole e basilico.
Ricetta realizzata con spaghetti Senatore Cappelli del Pastificio Latini di Osimo (An).
Senatore Cappelli è un'antica varietà italiana, che per prima fu iscritta all’ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette) nel 1915.
Fu Nazzareno Strampelli, detto Nazareno, genetista geniale, originario di Castelraimondo (Mc), a selezionare questo meraviglioso grano duro.
Procedimento e ingredienti:
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rinaldofan · 4 years
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Spaghetti con scampi, calamari, pomodorini, la ricetta. #cucinadimare #vinidoc del territorio. Nervoso, sapido, corposo, Falerio Pecorino Doc in abbinamento al piatto saporito marinaro. Il piatto è stato realizzato seguendo la ricetta dello chef Daniele Citeroni Maurizi dell'Osteria Ophis di Offida (AP) #ricetta * ingredienti per 4 persone: - 500 grammi di spaghetti - 10 calamari di medie dimensioni - 200 grammi di scampi - 2 spicchi d'aglio - 10 pomodorini maturi - un mazzetto di prezzemolo - 4 cucchiai di olio extra vergine oliva - mezzo bicchiere scarso di vino bianco - peperoncino, sale. Rosolare l'aglio e il peperoncino aggiungendo i calamari puliti e tagliati a listarelle. Quando l'acqua di cottura inizia ad asciugare, bagnare con il vino, coprendo la pentola, continuando a cuocere a fuoco dolce per 10 minuti. Quindi unire alla salsa gli scampi e i pomodorini, spolverare con abbondante prezzemolo e continuare a cuocere per qualche minuto ancora. Cuocere la pasta in acqua bollente, scolarla al dente e saltarla nella salsa. Servire con una manciata di prezzemolo crudo. * Vino abbinamento: #faleriopecorinodoc Doc Colle Monteverde #cantina Rio Maggio #cucinadimare #Marche #cucinaitaliana #italianpasta #spaghetti #winepairing #cooking #avvinatorebloggato (presso Porto San Giorgio Beach Italy) https://www.instagram.com/p/B_8JdESpFma/?igshid=1qp7yd36er0ff
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rinaldofan · 4 years
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Tre #faleriodoc di aziende vinicole del #fermano #Marche paradigmatici degli attuali standard, tutto sommato dignitosi, freschi e fruttati, inadatti all'invecchiamento, da consumarsi preferibilmente nell'arco di due/tre anni. Prezzo sullo scaffale € 6-7. - Falerio Doc '19 La Lunga 12% vol. #trebbiano #passerina #pecorino #malvasia Vigneti Santa Liberata #cantina Giallo paglia brillante, con riflessi oro. Mediamente intenso al naso, verticale; frutta bianca, mela, pera, susina, banana, sfumature pietrose minerali. Accenni di tipo vegetale incrementano le sensazioni fresche. Vieppiù citrino al palato, con finale ammandorlato, come di prammatica per la tipologia . A dispetto del nome, non eccelle in lunghezza. Frittura di paranza, uova di seppia in insalata di stagione, pizza napoletana. Valutazione @avvinatore 73/100. - Falerio Doc '18 Monte del Grano, 12,5% vol. (trebbiano, pecorino, passerina) Rio Maggio Vini. Giallo paglia carico, tendente al verde oro. Il cromatismo fotografa lo stato evolutivo. Quadro di media struttura sebbene ingrassato dall'impronta surmatura: nocciola, mango e albicocca maturi, lieviti. Sentori soffusi, non prepotenti nè particolarmente impattanti sui recettori. Procede più in ampiezza che in verticalità. In bocca le note d'agrume clementina, contrappuntano la vena glicerica e rinfrescano. Un Falerio sui generis, rotondo, avvolgente, con una sua cifra stilistica. A mio parere potrebbe fornire linee d'indirizzo per l'emancipazione della tipologia, senza svincolarla dal cordone ombelicale di terra madre. Risotto al nero di seppia, pagello alla piastra. Valutazione @avvinatore 78/100. - Falerio Doc '19 Eva, 13% vol. (trebbiano, passerina, pecorino) Terra Fageto. Giallo paglierino tenue, limpido. Evidenzia doti di mineralità. Quadro proiettato su toni di resine vegetali, tè verde e cetriolo, fiori di campo e banana, frutto esotico. Ottima corrispondenza gustolfattiva. Fresco di frutto e agrumato, di discreta persistenza, chiude lievemente ammandorlato. Versatile su cucina di mare, cozze in guazzetto, olive all'ascolana. Valutazione @avvinatore 77/100. #winelovers #winetasting #whitewine #vinidoc #degustazionevini #vinidiconfine (presso Porto San Giorgio Piazza Centro) https://www.instagram.com/p/B_u8xm0JS1C/?igshid=1e71frqkklmxw
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rinaldofan · 4 years
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Di seguito tre #faleriodoc annata 2018 paradigmatici degli attuali standard, tutto sommato dignitosi, freschi e fruttati, inadatti all'invecchiamento, da consumarsi preferibilmente nell'arco di due/tre anni. Prezzo sullo scaffale circa € 6. Degustati a 16°C, quindi a temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°C), allo scopo di dilatare i marcatori e favorirne la percezione. - Falerio Doc '18, 12% vol. Azienda Agricola San Filippo Limpido, giallo paglierino scarico. Intenso al naso, ma non molto complesso. Discreto equilibrio al palato tra parti dure e morbide: note agrumate, biancospino, impronta di tipo vegetale. Sviluppa scarsamente in ampiezza e persistenza, tuttavia conserva l'impronta autentica, ammandorlata. Può giovarsi di ossigenazione. Valutazione @avvinatore 73/100. - Falerio Doc '18, 12,5% vol. Tenuta De Angelis Cristallino, giallo paglia con riflessi oro. Mediamente intenso e complesso. Polpa d'agrume, fiori bianchi, pulito, tendente al morbido con doti d'avvolgenza, laddove il ricco bagaglio glicerico, oppositore della vena acido/sapida, e il frutto tropicale, neutralizzatore del tratto "rurale" tipico, ammorbidiscono da un lato, ma offuscano il tratto distintivo dall'altro. Valutazione @avvinatore 73/100. - Falerio Doc '18 Oris, 13% vol. Azienda Vitivinicola Ciù Ciù Giallo paglia con riflessi verdi e oro, cristallino. Mediamente intenso e complesso. Spunti floreali in evidenza, fiore di zagara, mela golden, sottofondo di tipo vegetale, ruvidezze sapide e ammandorlate. Calore alcolico e glicerine danno ampiezza, discreta persistenza, controbattono la vena acido/sapida che torna decisa nel finale, non pregiudicano la riconoscibilità. Direi un Falerio nel segno della tradizione. Valutazione @avvinatore 77/100. #marche #vinidoc #degustazione #winetime #trebbiano #passerina #pecorino #vinidiconfine (presso Porto San Giorgio Beach Italy) https://www.instagram.com/p/B-FDbXwJt3q/?igshid=1plnq2ui9fbai
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rinaldofan · 6 years
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#vini #cantina #marche Vigneti Vallorani. #falerio Doc Avora #passerina #pecorino #trebbiano #winelovers (presso Vigneti Vallorani)
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