Tumgik
#Legami speciali
frammenti--di--cuore · 7 months
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ho capito che non riesco proprio a concepire l'idea che a qualcuno io possa stare simpatica, perché ogni volta che succede, sono così maledettamente convinta che stiano mentendo, che non sia vero, che non devo illudermi....e bla bla bla
z
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Siamo ossessionati dall’aggiungere. Viviamo per attrarre a noi sempre il meglio e consideriamo contributivo solo chi entra nella nostra vita per portare, dimenticando il dono degli smantellatori, coloro che contrariamente a ciò che crediamo hanno invece con noi il maggiore legame animico. Gli smantellatori sono coloro che entrano nella nostra vita per destrutturare, per crearci difficoltà inimmaginabili, le stesse difficoltà che ci costringeranno a lasciare andare il vecchio, il superfluo, per fare emergere cosi, ciò che può spingerci a vincere la più grande delle battaglie, quella con noi stessi.
tizianacerra.com
(Photo Amir Hosseini, Unsplash)
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smokingago · 2 months
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🍀
Ci sono persone che entrano nella nostra vita per ricordarci che possiamo essere amati e basta. Senza promesse. Senza legami. Senza necessità. Semplicemente perché ci considerano speciali e meritevoli d’amore. Sono le persone che, anche dietro lo quinte della vita, ci rendono migliori. Sono quelle che ci suggeriscono la “battuta” quando dimentichiamo chi siamo. Sono quelle che ci aiutano a ricucire ferite e ci ripagano di tutto il non-amore e di tutte le volte in cui non ci siamo sentiti riconosciuti, apprezzati o in cui non ci amavamo abbastanza. Queste persone hanno “solo” un nome proprio e spesso nessun ruolo di vita perché nessuna parola, comune a tutti, le può contenere. Stanno in angoli di anima regalandoci luce. Saperle riconoscere è importante. Ogni tanto è bello essere amati e basta.
Letizia Cherubino
#smokingago
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 9 months
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Solo i legami più forti sanno lasciare ricordi indelebili nei cuori graffiati da mille dolori... Cuori feriti e induriti dagli eventi, hanno bisogno della paura e della sofferenza per riuscire a battere ancora... Hanno bisogno di emozioni speciali per tornare a sognare e ad amare...
~ Virginia ~
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canesenzafissadimora · 4 months
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Ci sono legami fortunati che fioriscono qualche volta
e non sono necessariamente il frutto di una relazione.
Sono legami che possono coinvolgere le persone più disparate,
due amiche, una zia e un nipote,
due amici, due compagne di giochi,
due vicini.
Legami, solo questo,
niente di stabilito, di studiato,
di cercato.
Sono legami fortunati,
perché dureranno dalla fioritura al sempre, senza mai spegnersi, senza mai perdere energia.
Sono quei legami che restano,
ovunque finiscano le rotte della vita di chi li possiede.
Sono quei legami speciali dove non importa importa come andrà, dove andremo... io resto, tu pure.
Quei legami dove ti riconoscerei tra mille e mille ancora,
dove il tuo profumo resta impresso
e non passa anche se vivi dall'altra parte del cielo.
Legami che diranno sempre, in continuazione, che le nostre vite,
una volta toccate, non si sono perse più.
Un legame per cui io ti cercherò sempre,
anche se non posso vederti,
se non ti tocco, se non ti respiro.
Legami di anime.
Per sempre.
Te lo prometto.
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#Gin
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rideretremando · 6 months
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LETTERA APERTA A ELLY SCHLEIN
per adesioni scrivere a [email protected]
Cara Elly Schlein,
siamo femministe di varie età e con diverse storie politiche e abbiamo visto con piacere la tua elezione alla segreteria del Partito Democratico, per la valenza storica di questo fatto e perché tu sei una donna giovane che ha in mente di cambiare; la tua proposta ha intercettato speranze di scelte migliori per la collettività e ne ha suscitate, ti auguriamo di saperle custodire e non sciuparle.
Ti scriviamo a proposito del dibattito in corso sui bambini nati da surrogazione di maternità per comunicarti le nostre preoccupazioni, su cui desideriamo avviare un confronto con te.
1. Ci sono persone che programmano di aggirare la legge italiana che vieta la surrogazione di maternità commissionandola all’estero, confidando che al ritorno potranno invocare il superiore interesse del/la minore e ottenere la regolarizzazione.
Queste persone pretendono la trascrizione automatica in Italia dei certificati di nascita formati all’estero e rifiutano come discriminazione la procedura dell’adozione in casi speciali da parte del partner del genitore. E questo nonostante l’adozione in casi speciali a seguito della sentenza n. 79 del 2022 della Corte costituzionale garantisca ormai all’adottata o all’adottato lo stato di figlia/o dell’adottante, realizzando il pieno inserimento nel suo ambiente familiare (cioè i legami di parentela dell’adottante si estendono all’adottata/o, i genitori ne diventano legalmente nonni, fratelli e sorelle ne diventano zii e zie e così via).
I partiti di sinistra sono il riferimento della lotta alle discriminazioni e hanno raccolto il tema, ma senza adeguata considerazione di tutte le implicazioni, secondo noi.
2. Chi nasce da surrogazione di maternità è privato delle cure materne e non viene allattato ma subito consegnato ai committenti perché si vuole spezzare l’attaccamento che già sussiste con la puerpera, a prescindere dal legame genetico. Questo è un danno. Crescendo gli sarà negato di conoscere la sua origine materna, deliberatamente scomposta tra produttrice di ovulo ignota e gestante, che non sarà sufficiente vedere talvolta su skype. Questo è un altro danno.
Si tratta di danni programmati, non di vicende sfortunate.
3. La donna che si presta alla surrogazione di maternità mette a rischio la sua salute fisica e mentale, perché deve condurre la gravidanza di un feto a lei estraneo geneticamente, con manovre impattanti e intrusive per sostituire la sua fisiologia a vantaggio della gravidanza per altri; e deve operare una scissione tra sé e sé per non sentire come proprio ciò che accade al suo corpo, cioè deve approdare a uno stato psicologico che nelle gravidanze comuni è patologico.
4. La donna che cede i suoi ovociti si sottopone a stimolazione ovarica per una iperproduzione di gameti, metodica che comporta rischi per la sua salute.
5. All’argomento secondo cui ogni persona adulta ha facoltà di scegliere i rischi da correre per arrivare a un suo obiettivo, opponiamo che l’obiettivo da raggiungere non è di colei che rischia ma dei committenti, e che lei ha solo bisogno di denaro.
6. Non concordiamo con la visione meccanica della donna, dal corpo disgregato in pezzi e separato dalla personalità. Non concordiamo neppure con lo spacchettamento della ratio delle norme: nel dibattito attuale molti ripetono che non è in discussione la legittimità della surrogazione di maternità ma solo la doppia filiazione a tutela dei nati. Ma si tratta di nati da surrogazione! Si dice anche che non è in discussione il diritto alla genitorialità. Ma ciò che si chiede è di trascrivere la genitorialità intenzionale come se fosse quella naturale! In gioco secondo noi ci sono proprio la legittimità della surrogazione di maternità e il diritto alla genitorialità, entrambi contestabili invece.
La Convenzione di Oviedo del Consiglio di Europa all’articolo 21 dispone il «Divieto del profitto - Il corpo umano e le sue parti non debbono essere, in quanto tali, fonte di profitto».
La Corte di Cassazione nella sentenza 38162/2022 pubblicata il 30/12/2022 dichiara che «nella gestazione per altri non ci sono soltanto i desideri di genitorialità, le aspirazioni e i progetti della coppia committente. Ci sono persone concrete. Ci sono donne usate come strumento per funzioni riproduttive, con i loro diritti inalienabili annullati o sospesi dentro procedure contrattuali. Ci sono bambini esposti a una pratica che determina incertezze sul loro status e, quindi, sulla loro identità nella società».
Ancora prima del rinvio ai codici, è il senso umano dell’inviolabilità delle persone a ribellarsi contro la riduzione delle donne a materie prime e della prole a ordinativo. L’inviolabilità della donna e l’inviolabilità del/la neonata/o è l’inviolabilità di tutti, senza la quale non c’è differenza tra persone e cose.
Per questo ti scriviamo. Nella surrogazione di maternità la donna si consegna alla committenza e non può decidere neppure se interrompere la gravidanza o quali farmaci assumere. La surrogazione di maternità si fonda su premesse (il contratto e la riduzione della donna a contenitore di materiale biologico altrui) che, se accettate collettivamente, mettono a rischio la possibilità per ogni donna di decidere liberamente su questioni riproduttive e rappresentano la base filosofica per ogni recriminazione degli uomini sui figli in senso proprietario. Siamo femministe, quindi non ammettiamo un contratto che implica la rinuncia di una donna al controllo sul proprio corpo. Inoltre, usando le parole di Stefano Rodotà, aborriamo che i ricchi comprino la vita dei poveri, come ci aspettiamo che lo aborrisca chiunque si collochi politicamente a sinistra.
Chiediamo a te che guidi il principale partito dell’opposizione di prendere una posizione netta contro la surrogazione di maternità e non consentire che si faccia propaganda tramite i bambini a favore dell’uso coloniale e classista della fisiologia degli esseri umani. Non lasciare questo tema alla destra, che lo distorce per piegarlo a un progetto di riaffermazione della famiglia tradizionale istituzionalizzata e obbligatoria, e non lasciare che la sinistra diventi complice di nuove forme di sfruttamento dell’umano. Ti chiediamo anche di proporre sistemi che disincentivino il ricorso alla surrogazione di maternità all’estero.
I bambini e le bambine nate da surrogazione di maternità hanno adeguata protezione dall’adozione in casi speciali. L’infanzia abbandonata, d’altro canto, dovrebbe trovare accoglienza presso aspiranti genitori singoli o in coppie anche dello stesso sesso e auspichiamo una riforma in questo senso.
Per ultimo ti diciamo che alle femministe come noi, dissidenti dal pensiero unico, è difficile esprimersi in contesti pubblici, perché ci sono vessazioni organizzate, campagne di diffamazione, convenzioni ad escludere dalla discussione. Come ha detto Rosa Luxemburg, «la libertà è sempre la libertà di chi pensa diversamente». Hai parlato tante volte delle idee plurali che devono animare l’alternativa. Ti chiediamo un segnale contro la censura, un incontro a più voci su questi temi sarebbe una svolta promettente.
12 aprile 2023
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unapinetaamare718 · 7 months
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Non servono molte parole per descrivere questa foto,dice già tutto lei da sola,una cosa vorremmo però dire: non smetteremo mai di raccontare le vostre storie,di urlare a tutti che anche tra di voi si creano legami speciali che durano per tutta la vostra vita,che anche voi avete un cuore per provare emozioni e che il vostro non conosce cattiveria,è sempre pieno di amore e purezza.
Grazie Miriana per questo bellissimo scatto di Avena e Crosta abbracciati nella loro casetta 💚
Quanto l'umano mi faccia senso ormai, non mi stupisce più.
L'ignoranza non mi stupisce più...
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paoloxl · 9 months
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Lungo lenzuola annodate - Osservatorio Repressione
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A Perugia come è accaduto altrove in Italia, i reparti antiterrorismo hanno trasmesso notifica ad alcuni compagne/i di un’indagine a loro carico per apologia di terrorismo e istigazione alla violenza (avvalendosi del solito 270 bis) motivata da uno striscione in solidarietà ad Anna Beniamino e Alfredo Cospito.
di Collettivo Lavanderine
In questi afosi giorni estivi, a Perugia come nel resto d’Italia, le indagini sull’ondata di proteste contro 41bis ed ergastolo ostativo danno i loro primi frutti. Da Trieste a Roma a Bologna e per tutta la penisola, si mette in moto l’ingranaggio repressivo.
Per quanto concerne la nostra realtà, un amicx e compagnx è statx interrogatx per due ore da agenti del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) in merito a, udite udite… uno striscione. Un lenzuolo su cui era riportata una frase in solidarietà ad Anna Beniamino e Alfredo Cospito. I reati che si configurano sono istigazione alla violenza e apologia del terrorismo. Ecco spiegato perché ad occuparsene sono i reparti d’élite dell’Arma (come si autodefiniscono). Altrx amicx e compagnx, pescatx a caso tra le aree di ovimento perugine, sono indagatx per “concorso” nei suddetti reati.
Il Paese può dormire sonni tranquilli, certo che la crème de la crème dei corpi speciali si dedica, infaticabile, alla repressione di biancheria sovversiva. Vi siete mai soffermatx a riflettere sulle potenzialità estabilizzanti delle trapunte? Ci si può scrivere sopra pensate, e, se annodate, possono essere mezzo di evasioni rocambolesche.
Per non parlare delle federe, con quel malcelato aspetto da sacco.
Loschi guanciali. Ora non vedete più l’apparentemente innocuo corredo de nonna sotto la stessa luce, non è vero?
Ci ridiamo su, ma di un riso amaro ea denti stretti, consapevoli che questo è solo l’inizio del solito copione: ramazzare gente a casaccio ed entrare nelle loro vite, passare al setaccio relazioni, infiltrarsi nel loro quotidiano, intimidire e mettere sotto pressione, tentando di avvelenare legami e isolare vittime sacrificali. Alla ricerca di inesistenti cellule terroristiche, fantomatici capibastone e complotti sanguinari. Non ultimo, di facili opportunità di carriera nei reparti investigativi. “Un encomio per aver brillantemente risolto il caso della Banda L enzuola, agente!”.
E siamo solo a metà spettacolo. Passata la fase di indagine, viene il momento di formulare ipotesi di reato arbitrarie e sproporzionate, per giustificare il proprio teorema e pesare al massimo su movimenti e collettivi, e in fondo per punire chi ha osato mettere in discussione lo status quo. Per castigo e per rappresaglia, nei confronti di sempre più persone e nel tentativo di reprimere anche i gesti più innocui (che, d’altro canto, qualcuno non sembra considerare tali. Ma se solo levare una voce contro uno strumento di tortura è giudicato una minaccia diretta all’ordine costituito, a voi trarne le conseguenze: si sta forse suggerendo che questo stesso ordine si regge su strumenti di tortura?)
Perché se ora parliamo di uno striscione in solidarietà ad un detenuto in sciopero della fama, altrove si tratta di vernice lavabile lanciata sui muri per cercare di destarci dal torpore con cui procediamo verso la catastrofe climatica. O ancora, di lavoratori colpevoli di aver rifiutato di essere sfruttato a morte. Tuttx terroristx, tuttx vandalx, tuttx associatx per delinquere. Tutti meritevoli di venire messx sotto la lente dell’antiterrorismo, e condannatx a pene individui. La lista si allunga di giorno in giorno, ma la vendetta a mezzo di tribunali e Forze dell’Ordine non conosce tregua. Ogni tanto qualcunx ci rimette la libertà, ogni tanto la pelle. Il più delle volte, sono anni passati nell’attesa snervante di un verdetto ingiusto, o a scontare assurde restrizioni che condizionano la propria vita nei più minimi particolari.
Ma è necessario per mantenere la quiete. Quella stessa quiete, quel vuoto assordante, in cui si può indisturbati seviziare e uccidere dentro carceri e cpr, contaminare e distruggere il pianeta che abitiamo, guardare esseri umani crepare alle porte della Fortezza Europa o nelle sue segrete, fare osceni profitti sulle schiene di uno stuolo di schiavx affamatx.
Solidali e complici con chi non si rassegna a questo stato di cose e cerca di cambiarlo, anche con un semplice lenzuolo. Chi pensa che ci basti sentire un po’ di fiato sul collo per disperderci e tornare nei ranghi, ha sbagliato i suoi calcoli. Noi ci muoviamo insieme, fosse anche in discesa lungo lenzuola annodate.
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narkaj17 · 10 months
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Le origini del sale
Ed ecco, che si nota qualcosa, una luce particolare negli occhi di qualcuno, che è diverso con un animo da sognatore.
A volte nella nostra vita incontriamo delle persone, per qualche strana ragione e casualità ci si trova, e si stringono dei legami.
Alcuni di questi sono unici e speciali, attraverso i quali cresci e cambi, e parte del tuo cuore si lega.
Capita di affrontare delle perdite, qualcuno a cui tenevi non c'è più. Ti senti tanto piccolo, senza la capacità di poter far nulla.
Perdi un pezzo di te, non sei più la stessa persona, forse torni a stare sereno, ma, come se fossi mutilitato a vita, non esistono protesi all'anima.
Il tempo passa e il dolore diviene freddezza, il volto perso di chi non c'è più ti segue ovunque come un'ombra.
Smetti di pensarci, ma i sogni non mentono.
Dopo tanti anni, chiudo gli occhi e ti rivedo nei miei incubi più profondi.
E quando mi sveglio, ho gli occhi incrostati. Lacrime prosciugate che cadono.
Il mattino sa di sale.
Anche quando non ricordo, basta svegliarsi e sentire sapore salmastro per sapere che i fantasmi ti seguono ancora.
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immensoamore · 1 year
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Ci sono persone che entrano nella nostra vita per ricordarci che possiamo essere amati a basta. Senza promesse. Senza legami. Senza necessità. Semplicemente perché ci considerano speciali e meritevoli d’amore. Sono le persone che, anche dietro lo quinte della vita, ci rendono migliori. Sono quelle che ci suggeriscono la “battuta” quando dimentichiamo chi siamo. Sono quelle che ci aiutano a ricucire ferite e ci ripagano di tutto il non-amore e di tutte le volte in cui non ci siamo sentiti riconosciuti, apprezzati o in cui non ci amavamo abbastanza. Queste persone hanno “solo” un nome proprio e spesso nessun ruolo di vita perché nessuna parola, comune a tutti, le può contenere. Stanno in angoli di anima regalandoci luce. Saperle riconoscere è importante.
Ogni tanto è bello essere amati e basta
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Stavo pensando al fatto che esistono persone, poche persone, che nella nostra vita sono un dono.
Passi anni senza una persona del genere, poi un giorno arriva e ti rendi conto che è quello di cui avevi esattamente bisogno e che tu non lo sapevi nemmeno.
Pensavo al fatto che possono passare anni, infiniti e lunghi anni prima di incontrare quella precisa persona e che poi ti sembra anche giusto così, che era necessario incontrarla in quel preciso momento e non prima. Perché alcune persone sono il dono che la vita ti fa dopo aver vissuto certi dolori, certi eventi, certe difficoltà.
Non prima e non dopo, certe persone arrivano semplicemente al momento giusto.
Zoe
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Gli amori animici sono benedizione e travaglio. Non perché esista in essi qualcosa di negativo ma perché spingono a comprensioni profonde spesso attraverso la sofferenza. L’eternità che li contraddistingue li rende unici ed intensi, e non per tempo, origine o permanenza ma per l’importanza delle lezioni alle quali ogni volta ci risvegliano.
tizianacerra.com
Ph Anne Nygård , Unsplash
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boschblogs · 1 year
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Ci sono persone che entrano nella nostra vita per ricordarci che possiamo essere amati e basta. Senza promesse. Senza legami. Senza necessità. Semplicemente perché ci considerano speciali e meritevoli d’amore. Sono le persone che, anche dietro lo quinte della vita, ci rendono migliori. Sono quelle che ci suggeriscono la “battuta” quando dimentichiamo chi siamo. Sono quelle che ci aiutano a ricucire ferite e ci ripagano di tutto il non-amore e di tutte le volte in cui non ci siamo sentiti riconosciuti, apprezzati o in cui non ci amavamo abbastanza. Queste persone hanno “solo” un nome proprio e spesso nessun ruolo di vita perché nessuna parola, comune a tutti, le può contenere. Stanno in angoli di anima regalandoci luce. Saperle riconoscere è importante. Ogni tanto è bello essere amati e basta……💙
Letizia Cherubino
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abatelunare · 11 months
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Dall’Uganda con furore
Il Dott. Decker viene creduto morto in seguito a un incidente aereo. Invece riappare dopo essersi ciucciato un annetto in Uganda. Con sé porta uno scimpanzè battezzato Konga, che intende utilizzare come cavia per alcune sue scoperte rivoluzionarie. Lo studioso vuole infatti stabilire stretti legami fra specie vegetali e specie animali. C'è solo un problema: sembra gli abbia dato di volta il culo. Non solo è impazzito, ma è pure diventato un bastardo di razza purissima. Pur di conseguire i suoi folli obiettivi di dominio è capace di tutto. Perfino di eliminare fisicamente chi possa intralciarlo. Inutile precisare che non va a finire benissimo. Questo è il riassunto di quanto accade in Konga Terrore su Londra. Allora: la storia è abbastanza banale, con un alto tasso di inverosimiglianza. E gli effetti speciali fanno un po' ridere. Specie se confrontati con quelli odierni. Ciò nonostante, il film è retto benissimo dal protagonista. Michael Cough dà vita a un perfetto scienziato pazzo. È ambiguo, ambizioso, spregiudicato e malvagio proprio come dovrebbe essere. Questo filmetto merita proprio per la sua interpretazione. Sembra davvero fuori di testa...
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«Sai quando dicono che l’amore si fa in due?Io la penso esattamente così.Un amore non ricambiato non potrà mai essere vero amore,perché l’amore ha bisogno di dare e prendere,di condivisione,di momenti insieme a qualcuno che ci percepisce e ci completa in tutto.Io non credo a chi mi dice che si completa da solo.Certo,tutti possiamo benissimo vivere da soli,ma lungo la vita abbiamo bisogno di condividere e mischiare le nostre paure.I legami esistono per trasformare due persone in una sola persona,perché possiamo vivere anche soli ma saremo sempre incompleti.Siamo completi soltanto quando riusciamo a essere la nostra versione migliore,e questo accade se abbiamo accanto qualcuno che ci elevi in qualche modo.Questa è sempre stata la mia idea di amore:un amore che non ci dia mai stimoli,che non ci faccia sentire migliori di quello che siamo è destinato a finire o a farci accontentare del poco che abbiamo.Invece l’amore dovrebbe farci sentire speciali,anche per una sola persona,per il restodella vita.
«Non viviamo nelle favole,perciò quando dico che l’amore deve elevarci significa anche che deve criticarci quando sbagliamo,ma mai lasciandoci soli.L’amore richiede di insegnare e imparare,condividere e migliorarci,con pazienza ma anche con tanta forza.»
📚🌌
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alessandrozorco · 2 years
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Un mese esatto di cammino per fare quasi 850 chilometri. Da Pamplona a Santiago. Attraversando la Navarra, il Riojas, Leon e la Castilla e la verde Galizia. E poi fino alla fine del mondo. L'oceano. Nuovamente la sensazione della sabbia tra le dita. Prima a Muxia e poi a Finisterre. Senza soste, perché quando si inizia a camminare è impossibile fermarsi. Il mio cammino, desiderato per anni, lascia una traccia indelebile nel mio corpo, nella mia mente e nel mio spirito. Durante la prima parte di questo viaggio è il corpo ad abituarsi alla fatica, nella seconda è la mente che viaggia libera nelle praterie solitarie delle mesetas e nella terza è l'anima ad aprirsi alla visione delle montagne che portano a Santiago. Si dice che la prima parte rappresenti la passione che lascia spazio prima alla morte e poi alla resurrezione. Io di questo cammino ho sentito risuonare ogni singolo passo, quelli sudati sotto il sole e quelli sotto le stelle, con la luce frontale comprata da Decathlon. Porto dentro di me i tantissimi incontri fatti. Persone speciali. Uniche. Con alcuni ho condiviso solo un momento, con altri ho passato molto più tempo, strigendo legami a volte fortissimi. Eppure il cammino mi ha insegnato che oltre che ad amare, bisogna anche imparare a perdere le persone, senza attaccarsi troppo. Ognuno, come nella vita, va alla sua velocità. E ognuno ha il suo cammino. Unico e irripetibile. Come la pietra con la freccia gialla che ci hanno regalato a O Cebreiro. Ieri a Finisterre, ultima tappa di questo viaggio, ho buttato nell'oceano il lucchetto che avevo comprato prima di partire, pensando di dovere in qualche modo proteggere i miei averi. Ovviamente non mi è servito a nulla perché nel cammino è quasi impossibile che qualcuno prenda apposta le cose degli altri. Ecco perché quel lucchetto, che rappresentava le mie paure e il mio cuore chiuso per anni, è volato dritto nell'oceano. Ora che sono giunto al chilometro zero, mi riposo un attimo prima di ripartire, zaino in spalla. Perché veramente la fine del cammino segna l'inizio del vero cammino. Ultreya!
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