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#agitazioni
sauolasa · 2 years
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Volando nel caos delle agitazioni sindacali
Non solo in Francia diverse agitazioni turbano le vacanze degli europei. Dopo i licenziamenti della pandemia flotte e scali hanno troppo poco personale per garantire la ripresa efficace dei voli
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gregor-samsung · 1 year
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“ Il Gen. Videla, nel 1977, dichiara davanti ad un gruppo di giornalisti inglesi: « Sovversivo non è solamente l'individuo che imbraccia un fucile o ha tra le mani una bomba, ma anche colui che diffonde idee contrarie alla civiltà "occidentale e cristiana" ». Valutazioni di questo tipo venivano manifestate in continuazione dai nostri sequestratori e rendono l'idea di chi sarebbero stati coloro che avrebbero composto la gamma di vittime di questa crociata nazionale destinata a preservare l' "ordine occidentale e cristiano". L'obiettivo fondamentale era quello di frenare le mobilitazioni popolari tendenti a gridare sulle piazze rivendicazioni economiche e politiche. Tali mobilitazioni avevano dimostrato di essere molto attive e diffuse in città come Córdoba, perciò bisognava distruggere il movimento operaio e popolare organizzato e annientare le organizzazioni rivoluzionarie. Nell'ambito di questo progetto, le vittime della repressione avrebbero abbracciato un ampio raggio sociale e non sarebbero state, perciò, un piccolo numero. Operai, intellettuali, studenti, artisti, scienziati, religiosi, professionisti, uomini e donne del nostro popolo, tacciati di sovversivi, sono vittime del terrorismo di Stato. Molti di essi sono avviati a campi di concentramento, come quello de "La Perla" a Córdoba. Questo campo di detenzione clandestina, sotto la giurisdizione della 3" Armata dell'Esercito, entra in funzione nel marzo del 1976 come sede dell'OP3 —Gruppo speciale di Operazioni del Distaccamento di Intellighenzia 141 — e continua le sue attività fino al termine del 1978. Per uno dei suoi capannoni, che copriva approssimativamente un'area di 300 mq., sono passate centinaia di prigionieri, calcolabili all'incirca sui 2.000. Dopo essere rimasti in funzione per alcuni anni, questi campi di detenzione clandestina, molto diffusi in tutto il territorio nazionale, recentemente sono stati smantellati. Anche "La Perla". Dove sono tutti quelli che sono passati sotto il suo tetto, che hanno vissuto quella dimensione irreale, disumana? Qual è stata la loro sorte? Molti vi arrivarono già morti, assassinati durante le operazioni di sequestro perché avevano opposto resistenza, oppure vi morivano in conseguenza delle ferite riportate in quella occasione. Altri, a causa della tortura, entravano in un processo irreversibile che poneva fine alle loro vite, in mezzo a lamenti e deliri. Molti furono portati via di là durante la notte, per essere trovati cadaveri in qualche angolo della città o della provincia, o in prossimità di una fabbrica in cui erano in corso delle agitazioni, come se fossero rimaste vittime di supposti scontri armati. A queste operazioni avevano affibbiato il nome di "ventilatori" ed avevano lo scopo di incutere il terrore più nero, di spaventare la popolazione, i sindacati in lotta, di paralizzare l'azione delle organizzazioni armate. Mentre alcuni furono trasferiti ad altri campi, in carcere, o rimessi in libertà, la maggioranza — e periodicamente — venivano portati via con destino ignoto. “
Piero Di Monte, Desaparecidos. Testimonianza di un superstite, a cura di Giulio Battistella, edizioni EMI, Bologna, ottobre 1983¹; pp. 73-74.
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apropositodime · 8 months
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Mi sono un po' rotta il cazzo di persone che quando non ci sono non ci sono e si fanno i grandi cazzi loro e quando tornano, rompono il cazzo.
Loro vogliono fare cose, ma non sanno cosa.
Vogliono andare in posti, ma non sanno dove.
E allora rompono il cazzo, vogliono che sia tu a decidere.
Ma basta.
Io sono cambiata, io voglio stare tranquilla, se voglio fare, so cosa voglio fare, ma se non voglio, so stare anche a casa mia. Invece no lei no, si rompe il cazzo. Ma non da cosa deve fare, e non c'è nessuno altro a cui romperlo e lo rompe a me.
Sono stata un iperattiva cronica, quello che volevo fare lo facevo, dove volevo andare, andavo. In un attimo mi organizzavo. Non stavo mai ferma.
Non che ora non abbia voglia di nulla, ma calma, io le agitazioni degli altri non le voglio. No.
Sono una persona libera, voglio essere libera e non pressata dagli stress e dai nervosismo degli altri, che ti cercano alla fine quando cazzo vogliono loro.
M O L L A T E M I.
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valentina-lauricella · 7 months
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[...] In quel tempo d'incertezza e di timore, l'uomo oppresso dall'ignoranza, sempre inquieto sulla sua sorte, circondato da pericoli, in mezzo a una natura che non conosceva, ansioso di esaminar tutto, e incapace per la moltiplicità degli oggetti di soddisfarsi, atterrito dal ruggire delle belve, e dal quieto muoversi delle frondi nella foresta; verso la sera agitato dal timore che gl'infondeva il sopraggiungere delle tenebre, sentia nondimeno entro di se una forza sconosciuta, che lo invitava al riposo. Egli cerca di secondarla col coricarsi. Dopo breve tempo una calma secreta l'investe, egli obblia tutto, e non vede più nulla. Appoco appoco le immagini dei suoi timori diurni cominciano a suscitarsi. Oggetti confusi e tristi si adunano nella sua mente. Verso il mattino egli vede un sogno che l'atterrisce. Il vento, che spira leggermente sulla sua faccia, lo risveglia tutto ad un tratto. Destato di rimbalzo, egli sorge con uno spesso palpito, meravigliato di trovarsi steso sul suolo, e attonito in veder già il sole sorgere ad una gran distanza dal luogo in cui lo avea veduto coricarsi. Una belva, che, passando senza esser vista, fa crepitare le foglie secche nel bosco, lo richiama alle sue inquietudini. Tremando egli fugge lontano da quel luogo, e s'avanza taciturno e sospettoso, fermandosi ad ogni passo, e guardandosi intorno. In quello stato egli si risovviene del suo sogno, e delle agitazioni che ha provate durante la notte. Turbato di nuovo, e intimorito, se in quel momento, ricordandosi dell'Ente supremo, egli attribuisce il suo sogno ad una causa soprannaturale, se lo riguarda come nunzio del futuro, egli che sa solo confusamente che il futuro non può esser preveduto; è degno certamente d'ogni scusa. La sua mente non è capace d'immaginare spiegazione più esatta di una cosa che ha tutta l'apparenza di un prodigio. Qualche volta Dio si è compiaciuto di scoprire a taluno l'avvenire col mezzo di sogni. Si credé che egli volesse farlo sempre, e il sogno divenne una cosa divina, e il patrimonio degli auguri famelici e degli interpreti.
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jamesmrdouglas · 11 months
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Gli antichi, paragonando la calma e tranquilla immensità del cielo, popolato di un infinito numero di luci, alle agitazioni e alle tenebre del mondo, hanno creduto di trovare in quel meraviglioso libro dai caratteri d'oro l'ultima parola dell'enigma dei destini; con l'immaginazione hanno tracciato delle linee di corrispondenza fra quelle brillanti lettere della scrittura divina, e si dice che le prime costellazioni conosciute dai pastori Caldei siano state anche i primi caratteri della scrittura cabalistica.
Questi caratteri, espressi in principio di semplici linee, chiusi poi dentro a figure geroglifiche, avrebbero poi (secondo quello che dice Moreau de Dammartin, autore di un curiosissimo trattato circa l'origine dei caratteri alfabetici), determinato presso gli antichi Magi la scelta delle figure del Tarocco, ri-conosciuto, anche da questo erudito studioso, come un libro essenzialmente ieratico e primitivo.
Così, secondo questo erudito, il tseu dei Cinesi, l'alef degli Ebrei e l'alfa dei greci, espressi geroglificamente con la figura del Giocoliere, sarebbero derivati dalla costellazione della Grù, vicina al pesce astrale della sfera orientale.
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artesplorando · 1 year
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Raffaello | La deposizione di Cristo L’opera complessiva è passata alla storia come Pala Baglioni per via della famiglia Baglioni che tentò di imporre una signoria alla repubblicana Perugia durante le agitazioni del Quattrocento.
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ohpen · 2 years
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I giovani e lo scrittore
I giovani e lo scrittore
Lo scrittore argentino Borges era solito frequentare un bar fermandosi a leggere i giornali. Un giorno capitano dei giovani che seduti a un tavolo stanno scrivendo il testo di un volantino di protesta. Vedendo entrare lo scrittore dicono al cameriere che pagheranno loro la sua consumazione. Borges era conservatore in politica, estraneo alle agitazioni di piazza e ai movimenti di quella gioventù…
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bergamorisvegliata · 5 days
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STUDIO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
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La nostra Costituzione torna proponendo alcune situazioni per le quali ricorrere agli articoli del "Titolo III - Rapporti economici, vediamoli...
Per l'articolo 39 "l'organizzazione sindacale è libera.
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Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce."
Ovvero: è fatta facoltà e comunque in assoluta libertà costituire associazioni sindacaliste purchè operino con correttezza e lealtà di giudizio e sempre previa registrazione dei rispettivi statuti che ne fissino regole giuridicamente democratiche.
E' comunque fatto salvo e tutelato dalla Costituzione il diritto a rappresentare i lavoratori e i loro diritti.
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L'articolo 40 riconosce il diritto allo sciopero purchè sia nell'àmbito legislativo che ne regola l'esercizio medesimo.
Quindi si possono considerare legittimi anche gli scioperi, le rimostranze e le agitazioni sindacali di qualsiasi organizzazione sindacale effettuate anche poche ore prima dell'inizio teorico dell'orario di lavoro, purchè vengano comunicate.
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L'articolo 41 ricorda che " l’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali."
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E' questo un tema molto dibattuto, anche se l'articolo non lascia spazio a molti dubbi: è consentita l'iniziativa privata nella misura in cui l'impresa garantisce occupazione, svolge un'importante attività sociale, ma in questo ruolo del privato è bandita ogni forma di profitto e/o di sottomissione nel senso che il rispetto delle forme che regolano il rapporto di lavoro, le prestazioni di ogni lavoratore devono essere commisurate alle sue mansioni e al lavoro effettivamente svolto senza nuocere ad altre figure professionali/lavorative.
Quindi, sì alle iniziative private ma con un rapporto da considerarsi "paritario".
Infine, per l'articolo 42, "la proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità."
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A chiudere l'articolo precedente, per iniziativa privata non è solo intesa quella di costituire un'impresa, ma pure quella di edificazione su suolo pubblico pur con tutte le autorizzazioni del caso, fatte salve quelle situazioni per le quali l'interesse collettivo prevalente richiedano un esproprio.
E su questo punto le situazioni potrebbero essere le più disparate, in quanto il privato ha il diritto di tutelare la sua area di pertinenza, mentre il pubblico (lo Stato) in presenza di situazioni di interesse generale potrebbe reclamarne la resa da parte del privato.
E lasciando un ideale dibattito, vi lascio al prosieguo dello studio della nostra Costituzione al link:
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Intelligenza artificiale Google: nasce Gemini
L'intelligenza artificiale di Google è stata finalmente presentata. Si chiama Gemini, è multimodale e disponibile in tre versioni. Tra qualche giorno potremo averne un piccolo assaggio mentre per la versione più potente dovremo aspettare il 2024. Il lancio di Gemini testimonia l'impegno per rendere l'intelligenza artificiale sempre più efficiente nonostante le remore espresse da autorevoli esponenti del mondo tech e la necessità di leggi che la regolino. Intelligenza artificiale di Google: come funziona Gemini Le due caratteristiche principali di Gemini sono la multimodalità e la flessibilità. Gemini è multimodale perché riesce a operare a partire da diversi tipi di input: testo, codice, audio, video e immagini. La flessibilità si riferisce, invece, alla sua capacità di adattarsi a diversi dispositivi che siano data center o smartphone. Il modello di intelligenza artificiale elaborato da Google ha tre versioni: Ultra, la versione più grande che può eseguire compiti molto complessi, Pro, che entrerà a far parte di Bard, Nano, la versione più efficiente operativa sugli smartphone. I primi ad averla saranno gli smartphone della famiglia Pixel. Gemini, dicevamo, può riconoscere testo, immagini, audio anche contemporaneamente e può rispondere a domande molto complesse su argomenti altrettanto complessi. Si è dimostrato particolarmente bravo a spiegare temi complessi di matematica e fisica. Infine, questo modello di intelligenza artificiale apprende in automatico "per rinforzo". E' alimentata, cioè, da un sistema che gli insegna come comportarsi nelle diverse situazioni attraverso premi e punizioni. La differenza tra Gemini e GPT Quali sono le differenze tra Gemini e GPT? Prima di tutto, la versione Ultra di Gemini, assicurano i suoi ideatori, è più potente di Gpt-4. Inoltre, è in grado di rispondere su 57 discipline come matematica, fisica, diritto, storia, etica e medicina. Non solo risponde alle domande sintetizzando il testo e traducendo, è anche in grado di risolvere i problemi. Ciò che non è in grado di fare è esprimere ipotesi ragionevoli su situazioni osservate. Gemini ha dato risultati eccezionali su diversi benchmark. Ha superato, cioè, diversi test specifici che ne hanno valutato l'attività. Le attività di codifica sono state testate su HumanEval, mentre Natural2Code ha testato la sua capacità di generare informazioni dall'autore e non partendo dal web. Gemini è in grado di fungere da motore per sistemi di codifica avanzati. Una prima versione di Gemini sarà disponibile già a breve mentre la versione più potente sarà rilasciata nel 2024. L'intelligenza artificiale nel 2024 Il tema dell'intelligenza artificiale ha interessato tutto il 2023. Dalla diffusione potremmo dire capillare di GPT alle remore espresse da grandi imprenditori del settore tech. Ha sollevato problemi di diritto d'autore e di sicurezza e animato agitazioni da parte di lavoratori e professionisti. Ricordiamo tutti gli scioperi degli attori di Hollywood e qualcuno ricorderà che GPT ha dovuto elevare i propri standard di sicurezza per essere nuovamente operativo in Europa dopo una breve pausa. Cosa vedremo nel 2024? Difficile a dirsi, quello che sappiamo è che la ricerca in questo campo continuerà a progredire e che l'Unione europea si sta muovendo per approvare la prima legge al mondo per regolamentare l'intelligenza artificiale. In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay Read the full article
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Trasporti, sindacati confermano lo sciopero per lunedì 27 | Ma Salvini firma un'altra precettazione: lo stop ridotto da 24 a 4 ore
  Ridurre i disagi per i cittadini  Allo stesso tempo, però, il titolare del Mit è altresì determinato a ridurre al massimo i disagi per i cittadini, anche alla luce di agitazioni che ormai sono diventate molto frequenti, e che colpiscono con particolare insistenza il settore dei trasporti. Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell’ultimo giorno prima del weekend o all’inizio…
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notiziariofinanziario · 8 months
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Disagi per chi volerà venerdì 8 settembre in Italia a causa di uno sciopero dei lavoratori del comparto aereo
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Lo sciopero di alcuni lavoratori del comparto aereo porterà alla cancellazioni di diversi voli, anche se l’impatto non è facile da calcolare. Secondo la Commissione garanzia sciopero sono previsti tre agitazioni su scala nazionale e altrettanti su base locale. Le agitazioni Su base nazionale incrociano le braccia — da mezzanotte alle 23.59 — Usb Lavoro privato e Usb Trasporto Aereo, Cub Trasporti e Flai Trasporti e servizi. Mentre su base locale si fermano dalle 14 alle 17 gli aderenti a Cub Trasporti a Verona, Ugl Ta a Cagliari (dalle 00.01 alle 23.59) e Cub Trasporti (sempre dalle 00.01 alle 23.59) dell’azienda Alha a Malpensa. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ricorda che saranno assicurati i collegamenti programmati nelle fasce orarie di garanzia (dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21). Le cancellazioni Ita Airways informa di aver dovuto cancellare 30 voli nazionali l’8 settembre (a cui si aggiungono 4 cancellazioni il 7 settembre e uno il 9 settembre) e conferma di aver attivato «un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni»: «il 55% — prosegue l’azienda in una nota — riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero». Read the full article
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e-o-t-w · 8 months
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Eyes on the world #159
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Com’è sta storia che è già SETTEMBRE. 
Neanche il tempo di posare i festoni natalizi, che già torniamo a cercarli. Ma di festa in queste notizie ce n’è, purtroppo, ben poca. Come di consueto si parte con le ultime dal fronte ucraino, per poi fare un salto sulle Alpi, in Siria e persino in Gabon. 
Perché proprio loro? Scopriamolo 👇 
🇺🇦 I FUNERALI DI PRIGOZHIN, ATTACCHI RECIPROCI, GLI ESITI DELLA CONTROFFENSIVA: LA SETTIMANA IN BREVE 
(1) Ricominciamo dove avevamo lasciato, con i dubbi sulla morte del capo del gruppo di mercenari russi Wagner Yevgeny #Prigozhin. La Commissione investigativa alla quale è stato assegnato il caso ha analizzato i resti del jet privato caduto la settimana scorsa e ha confermato – tramite un test del DNA – che i corpi sono di coloro che erano presenti nella lista passeggeri diffusa a mezzo stampa, compreso quello di Prigozhin. Esce di scena quindi definitivamente uno dei protagonisti assoluti degli ultimi mesi di conflitto russo-ucraino. Come detto in precedenza, sembra che a provocare la caduta del jet sia stata un’esplosione avvenuta all’interno del mezzo. Martedì si sono tenuti a San Pietroburgo i suoi funerali, con le autorità russe che hanno mantenuto fino all’ultimo il segreto sull’esatto luogo e ora della cerimonia, al fine di consentire la partecipazione di meno persone possibili (media compresi). Non sono mancate enormi misure di sicurezza, per via del rischio di trasformare l’evento in possibili proteste contro il governo o in una grossa occasione di commemorazione. Tornando al conflitto vero e proprio, la situazione si sta inasprendo sempre più, con attacchi reciproci continui. Tra martedì e mercoledì l’#Ucraina è andata pesantemente all’attacco della #Russia servendosi di un vasto numero di droni, provocando la risposta sovietica con l’ausilio di missili diretti sulla capitale #Kiev. Qui 2 persone hanno perso la vita, ma in generale possiamo definire quello andato in scena qualche giorno fa uno degli scontri più sanguinosi dall’inizio della guerra. L'attacco ucraino si è dispiegato su ben 6 regioni russe. Ma non è tutto, perché la controffensiva ucraina ha ottenuto un altro importante successo nella porzione a ovest della regione di #Zaporizhzhia. Per la prima volta dall’inizio del contrattacco, gli ucraini sono riusciti a sfondare una parte delle linee di difesa russe e a riavvicinarsi nuovamente al mar Nero, con l’obiettivo di togliere l’accesso diretto verso la Crimea ai russi. 
🏔 RINVIATA LA CHIUSURA PER LAVORI DEL TRAFORO DEL MONTE BIANCO. SITUAZIONE DELICATA NEL FREJUS 
(2) Una delle notizie più importanti provenienti dal nostro paese riguarda il #traforo del Monte Bianco, la cui decisione di chiuderlo al traffico per manutenzione dal 4 settembre al 18 dicembre ha provocato parecchie agitazioni. Inizialmente era stato stabilito questo periodo al fine di poter ricostituire due porzioni di volta lunghe 300 metri ciascuna. La decisione ha fatto discutere poiché la scorsa domenica un altro importante traforo, quello del #Frejus, è stato interessato da una frana provocata dalle forti piogge dell’ultimo periodo, che ha portato quindi alla sua momentanea e parziale chiusura. Ciò ha obbligato i mezzi pesanti – impossibilitati a passare dal Frejus – a riversarsi sul traforo del Monte Bianco, unico altro modo per attraversare il confine e giungere in Francia, provocando lunghissime code. I suddetti lavori sul traforo del Monte Bianco (si sa già che) dovranno essere dilazionati in 18 anni, con chiusure annuali per 3 o 4 mesi, tenendo conto che proprio dai valichi alpini dipendono la maggior parte delle esportazioni italiane. Ampliare invece la capacità di un altro passaggio, quello del #Brennero (in comune con l’Austria), ha incontrato e sta incontrando le resistenze proprio dell’Austria stessa che spinge a spostare parte dei trasporti su rotaie, al fine di limitare l’inquinamento. Per via di tali resistenze e dell’impossibilità di limitare i trasporti, Italia e Francia sono poi riuscite a trovare un accordo per rinviare i lavori di manutenzione del traforo del Monte Bianco. Non è chiaro a quando saranno spostati, vista la difficoltà nel pronosticare la riapertura anche ai mezzi pesanti del Frejus, ma la chiusura contemporanea di entrambi i trafori al momento è stata scongiurata. 
🇬 GOLPE IN GABON. I MILITARI PRENDONO IL POTERE DOPO LA RIELEZIONE DEL PRESIDENTE ALI BONGO 
(3) Torniamo anche in #Africa, dove ancora una volta assistiamo a un nuovo colpo di stato. Stavolta è il #Gabon la nazione interessata, dove un gruppo di militari – per protesta contro i risultati delle elezioni dello scorso sabato – ha deciso di prendere il potere. Dalle urne è venuta fuori la riconferma del presidente uscente Ali Bongo Ondimba, con il 64% dei voti e un massiccio numero di accuse per frodi durante il voto. Il governo per tutta risposta ha reagito bloccando l’accesso a internet e imponendo un coprifuoco. Tutto inutile in ogni caso, dal momento che 12 membri delle forze armate (tra esercito, guardie presidenziali e polizia) si sono presentati davanti alle telecamere di Gabon 24 e in un messaggio televisivo hanno annunciato l’annullamento dei risultati e lo scioglimento di tutte le istituzioni della repubblica, oltre la chiusura dei confini. I militari hanno accusato l’attuale governo di aver portato avanti politiche scellerate che – senza un intervento – avrebbero condotto il paese nel caos. Il presidente Ali Bongo è stato posto agli arresti domiciliari, confermando il tutto in un video pubblicato sui social dall’interno del palazzo residenziale. La figura più in vista al momento, nonché quella nominata dall’esercito stesso per guidare la nuova giunta, è Brice Oligui Nguema, già a capo della Guardia Repubblicana (il cui ruolo è quello di proteggere il presidente). Il colpo di stato in Gabon arriva a pochissima distanza di tempo da quello compiuto in #Niger, ma non sembra seguire le stesse identiche dinamiche né di questo né degli altri recenti golpe (Ciad, Burkina Faso, Mali, Guinea). Il paese non è ad esempio al centro di insurrezioni jihadiste, che hanno invece caratterizzato le altre nazioni, ma è forte al suo interno il sentimento antigovernativo, poiché dal 2009 Ali Bongo governa in modo dittatoriale. Adesso sembrava fosse tutto apparecchiato per il suo terzo mandato, ma da tempo ci sono fortissimi sospetti sulla regolarità delle elezioni. Al momento le reazioni della #Francia in primis (con cui il Gabon e molti altri paesi africani hanno stretti legami) non sono state dure quanto quelle riservate – ad esempio – al Niger, ma piuttosto neutrali. 
🇸🇾 PROSEGUONO LE PROTESTE ANTI-ASSAD IN SIRIA: I MANIFESTANTI CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE 
(4) In #Siria è ripreso un fenomeno del quale non si può più fare a meno di parlare. Da qualche settimana stanno andando avanti in diverse aree nel sud del paese parecchie manifestazioni contro il presidente #Assad (anche in territori notoriamente meno interessati da tale fenomeno). Molte strade sono state bloccate dai manifestanti, che invocano a gran voce le dimissioni dello stesso Assad. Ciò che ha scatenato le proteste in queste zone è stato l’aumento del prezzo del carburante e le difficoltà economiche a testimonianza di una situazione politica e sociale precaria da un decennio abbondante. La città più interessata dalle proteste è Sweida, abitata principalmente dai drusi, minoranza religiosa di derivazione musulmana e sciita che da sempre è rimasta fuori dal conflitto tra forze armate che affigge la Siria. Ma non stavolta. Qui i manifestanti hanno chiesto, oltre appunto alle dimissioni di Assad, anche la scarcerazione di migliaia di persone arrestate (spesso senza una giustificazione reale) negli ultimi anni. Persino le Nazioni Unite hanno chiesto nel tempo al regime di fornire spiegazioni in merito, senza ricevere alcuna risposta. Dal canto suo il governo siriano accusa l’Occidente dell’attuale situazione economica, inasprita dalle sanzioni applicate negli ultimi anni per via dei crimini di guerra commessi. 
Alla prossima 👋 
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pollicinor · 11 months
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Poi ci sono gli scioperi in Francia che costringono a cancellare pure i collegamenti che devono solo passare sopra il Paese... «Ironia della sorte quando arriva l’estate i controllori del traffico aereo francese tendono ad andare in ferie quindi a non scioperare. Hanno fatto finora 40 giorni di agitazioni da inizio anno e credo ne resti ancora uno, il 6 giugno. Nessuno critica il diritto di sciopero ma è inaccettabile che non ci siano delle regole di preavviso da parte loro per poter riorganizzare e avvisare per tempo i passeggeri. I sorvoli dovrebbero essere tutelati, cosa che non avviene».
Dall'articolo Dall'intervista a Johan Lundgren "Voli, easyJet sfida Ita-Lufthansa: «Vogliamo gli slot di Milano Linate»" di Leonard Berberi
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coccobellos-blog · 1 year
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Sono sempre gli ignoranti che si arrabbiano per primi!Ho notato che molte persone non desiderano altro che coglierci in fallo!Ci avete mai fatto caso? Fate mille cose bene e tutti tacciono, ma fatene una male e apriti cielo! Le rane dello stagno cominciano a gracidare.C'è da dire poi che spesso ognuno di noi è un po' esperto di qualcosa. Potrebbe anche essere che sei una grande cuoca ma ti cucini la carbonara e a te piace con l'uovo un po' più cotto. Saranno fatti tuoi? Eh no, esce subito qualcuno che te lo viene a contestare.Io ho scoperto, nel corso di mille prove, che sono sempre le persone ignoranti quelle che si arrabbiano per prime, quelle che per prime vi correggono. Fateci caso.Perché quando parlo con un contadino e sbaglia le parole, io lo ammiro e imparo quel che sa e quel che dice. E quando parla uno scienziato, se fa quello che a me sembra un errore, taccio e preferisco spendere il mio tempo ad ascoltarlo. Chi sono io per mettermi a correggere un contadino o uno scienziato?Magari qualcuna di voi fa il medico, e le vogliono insegnare il lavoro, il personal trainer – e gli vogliono insegnare il lavoro perché hanno visto un video sul telefono dove un tizio tatuato faceva un esercizio – il musicista e così via!Io adoro imparare. Adoro scoprire cose nuove, correggere i miei errori. Ma c'è da dire che gli ignoranti sono così fieri e feroci quando credono di coglierti in fallo! Ti correggono senza grazia, senza educazione.Ora, nei miei calzini felici a pallini, con un bel libro sulle gambe, con l'ultimo fuoco di quest'anno (oh, ieri sera ha fatto freddo quando ho scattato questa foto! A maggio!), sulla mia poltrona gialla, mi piacerebbe dire una cosa a tutti questi correttori di bozze della vita:A me non me ne importa niente. Ma proprio niente!Mi permetto di suggerirlo anche a voi: se qualcuno vi corregge sgarbatamente, per esempio in pubblico, allontanatelo dalla vostra vita. Non fa per voi. Se uno sconosciuto vi fa un commento dove vuole insegnarvi la vita, bloccatelo, dimenticatelo nel vostro passato. Vi porterà solo agitazioni e dispiaceri. Leggiamoci invece un bel libro. Lasciamoli soli.
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adrianomaini · 1 year
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Torino: ex fabbrica della Snia Viscosa. Fonte: mapio.net Un approfondimento a parte merita la città di Torino.La cronaca e la storia dei venti mesi dal
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bagnabraghe · 1 year
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Pasqualina Martino nell’ottobre del 1921 e nel gennaio 1922 partecipò alle mobilitazioni per la liberazione di Sacco e Vanzetti
Il 6 gennaio 1901 nacque a Musellaro Pasqualina Martino, ricordata ancora oggi dagli anziani come «Pasqualina l’anarchia».Da Musellaro si spostò a San Benedetto dei Marsi, dove si unì a Francesco de Rubeis, bracciante, dirigente del proletariato agricolo marsicano e del locale movimento anarchico.Negli anni 1919-20 fu attiva nelle agitazioni contro il carovita, nelle dure lotte per la conquista…
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