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#altred carbon
deathshallbenomore · 2 years
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consultando un periodico del 1983 impazzendo per il modo ASTRALE di fare pubblicità di quei tempi. pazzesca la weltanschauung della prima repubblica
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sonego · 3 months
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non dovrebbe essere così difficile dire alle persone irl che sono gay/bi (figurati trans quello peggio che scalare l'everest) cioè anche quando probabilmente non gliene fregherebbe un cazzo a me viene da vomitare solo al pensiero di fare coming out che palle che palle
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diceriadelluntore · 1 month
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Storia Di Musica #319 - Black Country Communion, Black Country Communion, 2010
Il mese delle storia degli album delle band con "black" nel nome si conclude oggi. Vorrei ringraziare i suggerimenti, alcuni davvero interessanti, come Federica che mi ha suggerito i Beast Of Black (un gruppo heavy metal scandinavo che ama inserire le tastiere stile anni '80 nelle loro canzoni, e fa cover di qualsiasi cosa, persino di Michael Jackson e non solo dei Manowar), ma ho scelto per chiudere questa carrellata, necessariamente parziale e soprattutto cercando di andare oltre le scelte più ovvie (i Black Sabbath, già protagonisti di questa rubrica, o i Black Keys) un gruppo che ritengo estremamente interessante. L'ultima storia riguarda un supergruppo, che i più attenti hanno già percepito essere un'altra di quelle piccole passioni musicali personali. Questo è uno dei più recenti, e soprattutto uno tra i meglio amalgamati e capace di cose, a mio avviso, davvero notevoli. Tutto nasce quando, per una serie di concerti, Glen Hughes e Joe Bonamassa iniziano a suonare insieme nel 2009. Sono due personaggi grandiosi: Hughes, bassista, è stata una delle voci più belle degli anni '70. Iniziò con i Trapeze, prima un quintetto, poi un trio, che pubblicò nel 1970 due dischi bellissimi, Trapeze e Medusa, quest'ultimo uno dei dischi "tesoro nascosto" di quel periodo, poi nel 1973 viene chiamato a sostituire Roger Glover e Ian Gillian nei Deep Purple: è la seconda voce con David Coverdale in Burn, grandioso disco della band inglese, sebbene non venga accreditato tra gli autori per problemi legali. Continuerà nei Deep Purple fino al 1976, poi deciderà a lungo di andare a suonare un po' a piacere (i suoi anni da zingaro li ha sempre definiti), dischi solisti, cantante anche dei Black Sabbath al posto di Ozzy Osbourne e tante altre cose tra cui ricoveri, dipendenze, collaborazioni. Joe Bonamassa è uno dei più grandi chitarristi rock\blues di questa generazione, collezionista di strumenti vintage, amante del suono puro della chitarra con pochissimi effetti, fondatore e presidente della Keeping The Blues Alive Records, etichetta che permette ai giovani di avvicinarsi al genere e produce i più talentuosi giovani performer. Insieme a loro c'è il grande produttore Kevin Shirley (conosciuto come The Caveman, produttore e ingegnere del suono tra gli altri di Aerosmith, Iron Maiden, Journey, Rush, gli ultimi dischi dei Led Zeppelin) che è incaricato di trovare altri musicisti per un progetto di supergruppo. Shirley chiama due suoni amici: Derek Sherinian, tastierista ex Dream Theater, che furono prodotti da Kevin, e Jason Bonham, figlio del leggendario John "Bonzo", batterista come il padre. Scelgono come nome, in questa sorta di unione anglo americana (Hughes e Bohnam sono inglese, Bonamassa e Sherinian americani) Black Country Communion, dal nome della contea delle West Midlands che si chiamana così per l'effetto dello smog provocato sia dalle miniere che dalle fabbriche che usavano il carbone per l'energia.
L'idea della band è di riprendere il suono vintage del rock anni '70 e di catapultarlo in una atmosfera contemporanea. Non sempre le individualità favolose dei singoli nei supergruppi funzionano come le aspettative vorrebbero, ma stavolta l'amalgama e la musica non lasciano dubbi: sebbene non sia un disco innovativo, Black Country Communion, che esce nel Settembre del 2010 è un disco di grande rock "classico", registrato in poco tempo, con pochi aggiustamenti, sincero, fiero e suonato alla grande. Basta l'intro di Black Country e la sua evoluzione hard rock, per capire che questo non è solo un omaggio ad uno dei periodi storici del rock, ma è la voglia di mostrarsi ancora capaci: sono tre minuti e quindici da antologia. One Last Soul, che fu il singolo di promozione, è più leggera ma prepara il terreno per una prima parte di disco stupenda: The Great Divide, Down Again, Beggarman con assolo favoloso di Bonamassa, ma soprattutto la stupenda Song Of Yesterday, che parte come uno slow blues, sale fino in cima e negli ultimi minuti sfodera una cavalcata che sa di ore passate a suonare insieme. Nella second parte, la bella No Time, la ripresa di uno dei brani che Hughes scrisse con i Trapeze, Medusa, che perde l'atmosfera folk prog della sua versione originale, diviene più muscolare e potente ma si mantiene convincente. Il disco si chiude con due brani molto particolari: Stand, che fa della complessità dei ritmi e della stratificazione degli stili (è il brano più progressive in repertorio) il suo fascino, Sista Jane è un brano in stile AC\DC e gli 11 minuti di Too Late For The Sun sono il commiato jam rock di questo disco, tra acrobazie strumentali da pelle d'oca. In tutto il disco, la voce di Hughes giganteggia, a ricordare che negli anni '70 era soprannominato The Voice of Rock, con la solidità tecnica di Bonamassa, di Bonham e di Sherinian a creare un suono che rimane convincente. Il progetto continuerà con un Black Country Communion II nel 2011, un tour in Europa, racchiuso in parte nello splendido Live Over Europe (con alcune gemme, tipo Burn dei Deep Purple, The Ballad Of John Henry di Mississippi John Hurt suonata dal solo Bonamassa, l'intro di Won't Get Fooled Again degli Who prima di Sista Jane) ma dopo Afterglow del 2012 Bonamassa si chiama fuori. Durerà poco, perchè il piacere è così tanto che già nel 2016 ritornano insieme, e proprio di questi giorni è l'uscita del loro ultimo lavoro, V, a 7 anni da BCCIV.
Questi sono i miei auguri di Pasqua. Decisamente rock.
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mezzopieno-news · 3 months
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LE EMISSIONI DI CO2 AI MINIMI DA 60 ANNI NELL’UE
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Le emissioni di CO2 prodotte da combustibili fossili nell’UE nel 2023 hanno toccato il livello più basso degli ultimi 60 anni.
L’Unione Europea ha emesso l’8% in meno di anidride carbonica rispetto al 2022, spingendo i progressi nella riduzione delle emissioni climalteranti e registrando un’accelerazione. Più della metà del calo (56%) deriva da un mix di elettricità più pulito, con il continuo aumento della capacità eolica e solare, nonché un rimbalzo della disponibilità di energia idroelettrica e nucleare. Le emissioni di CO2 dell’UE derivanti dal carbone si sono dimezzate dal 2015 e hanno registrato una diminuzione del 25% rispetto all’anno precedente. Le emissioni legate al gas sono diminuite dell’11% e quelle di petrolio del 2%.
Secondo l’analisi del Centre for Research on Energy and Clean Air (Crea) “Le emissioni di CO 2 dell’UE sono finalmente tornate ai livelli riscontrabili nella generazione dei miei genitori negli anni ’60”, ha dichiarato Isaac Levi, analista di Crea. “Tuttavia, in questo periodo di tempo, l’economia è triplicata, dimostrando che il cambiamento climatico può essere combattuto senza rinunciare alla crescita economica”.
I dati del 2023 mostrano che L’UE ha costruito livelli record di pannelli solari e turbine eoliche ed è stata in grado di produrre più elettricità da dighe e centrali nucleari. I tagli in settori come l’industria – dove gli alti prezzi del gas hanno portato alcune aziende a diventare più efficienti e altre a produrre meno beni – e i trasporti hanno rappresentato un terzo delle riduzioni.
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Fonte: Centre for Research on Energy and Clean Air (Crea); foto di Jon
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a-tarassia · 2 years
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I quaderni
Qualche settimana fa siamo andati al mercatino di Assago, se non lo conoscete è un grande mercatino di cianfrusaglie in cui ci si può trovare di tutto con un po’ di fortuna e pazienza, con di tutto intendo proprio di tutto. Io precisamente sto cercando un bacino di manichino maschio, dorato o comunque da verniciare in oro, mi serve assolutamente come soprammobile, poi comunque quando si va troviamo altre mille cose altrettanto inutili, ma che non avremmo mai desiderato avere se non le avessimo viste, quando però le vediamo ci chiediamo come abbiamo mai potuto fare senza, tipo l’ultimo ritrovamento. Praticamente andare ad Assago è come fare una caccia al tesoro e se sei scaltro abbastanza paghi pressoché nulla e ti riempi la casa in un attimo tant’è che dopo una frequentazione abbastanza assidua negli anni passati adesso abbiamo diradato le visite visto che, nonostante la metratura elevata, stavamo riempiendoci casa di cose fantastiche ed ingombranti. Un po’ di domeniche fa andiamo dopo tanto tempo e giriamo a caso, senza alcuno scopo, avevamo una lista di cose che ci sarebbero servite effettivamente, tipo un porta bottiglie di vino, ma eravamo anche aperti a sorprese e quindi con calma camminavamo tra le bancarelle prendendo in mano cose che ispiravano dubbi e portavano malattie sconosciute, essendo che c’è gente che raccatta anche reliquie dalle scatole allagate della cantina e le espone senza nemmeno soffiarci sopra, ci sono contenitori dell’anteguerra pieni di cose che nessuno ha mai osato toccare che potrebbero ancora avere tracce di colera, confesso di esserci andata anche durante il covid dico intanto che cacciano fuori un vaccino io provo altri anticorpi non si sa mai.. Arriviamo ad una delle solite bancarelle di libri usati, mangiati, ricoperti di muschio e ci fermiamo anche se avevo fatto voto di non comprare più libri che ne ho troppi da leggere, ma vengo attratta da qualcosa che non erano libri, bensì: quaderni. Quaderni usati, molto datati, di un’altra epoca addirittura antecedente alla mia, quindi parliamo di antichità, reperti archeologici quasi. Ne apro uno era della terza elementare, all’interno c’erano dei dettati con le correzioni rosse su una grafia impeccabile, dettati che parlavano di famiglia, dell’importanza del pane, del grano e ad un certo punto dell’importanza del duce. Wait. Mi ricordo che alle elementari mettevamo la data sull’intestazione e mi metto a cercarla tra le pagine, ne trovo una: Milano, 13 Novembre 1938. Wait. Luca! Il quaderno è del periodo del fascismo! Cercane altri, quanto vengono? Un euro l’uno. Ok. Rovistiamo la pila, ci sono più di una decina di quaderni dello stesso bambino a partire dalla prima elementare (1936) fino alla prima media, di diverse materie, apriamo, leggiamo, dettato sulla marcia su Roma ogni anno uno nei giorni in cui cade l’anniversario. Temi sul freddo e la mancanza di carbone e legna. Temi su amici di famiglia e vicini che chiedono supporto economico perché poveri, niente accenni alla guerra, facciamo una cernita, prendiamo solo quelli di italiano e lasciamo lì aritmetica e geografia e prendiamo un quaderno solo perché la copertina ha una stampa di propaganda fascista. Mentre venivo via leggo con calma il nome del bambino i cui quaderni erano tenuti così bene, nome che avevo intravisto, ma essendo insolito non avevo avuto modo di imprimere bene, lo leggo con calma e, ok, è ebreo, sicuro è ebreo. Luca, i quaderni sono un bimbo ebreo, ne sono certa. Adesso, devo confessare che la sensazione che ho provato umanamente è stata quella di sentirmi in colpa, subito, mi sono sentita come se violassi la privacy di qualcuno che chiaramente non c’è più solo per il piacere di sapere di più, di immergermi in qualcosa di così lontano, ma tanto insito in noi, un elemento della nostra cultura che però non appartiene al quotidiano, un qualcosa che mi ha formato, ma che non ho vissuto, visto, toccato grazia al cielo con mano, mi sentivo come se lo stessi facendo sulla sua pelle e mi sono sentita in colpa. Ne avevo presi sette e una volta a casa li leggo tutti. Nei quaderni nessun accenno alla guerra, nessuno, erano quaderni di un bimbo, negli anni precedenti a quella che fu la vera guerra in Italia, quando abbiamo combattuto nelle città e nei paesi e anni in cui chiaramente non c’erano più quaderni da scrivere, ovvero dalla sua seconda media in poi. Il bimbo ha frequentato la prima media nel 1941, ma ho scoperto col tempo e tramite ricerche, che già poco dopo dovette nascondersi per evitare la deportazione. In una delle cronache che scrive lui stesso, le cronache erano i temi/diario che componevano come compito alle medie e in cui raccontavano la loro quotidianità, in una di queste cronache racconta di un suo amico che dovette salutare, chissà se per sempre perchè sarebbe stato deportato come il padre che già era via da qualche anno, “chissà quanto starà via, magari anche per sempre” scrive. La scrittura da impeccabile che era all’inizio delle elementari diventa trascurata e sempre più piccola, gli errori aumentano, quasi certamente alle medie le insegnanti erano più severe e le tematiche col tempo si fanno più inquiete, l’animo cresce e il bimbo si fa più domande, più problemi, vede di più. Nei dettati i richiami al fascismo erano più frequenti, mentre nei temi non ne parlava mai, parla della madre e della sorella, ma non del padre e comunque apparteneva ad una famiglia certamente benestante e frequentava una scuola in cui festeggiavano le ricorrenze ebree o anche quelle ricorrenze. Ho cercato il nome del bimbo su internet e l’ho trovato, era un esponente importante della comunità ebraica di Milano, finchè non è morto, non credo avesse figli, poi infine quando è morta anche la moglie qualche anno fa evidentemente hanno disposto di sgomberare casa e i quaderni erano al mercato di Assago su una bancarella e adesso a casa mia. So, that is how life goes I suppose.
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abr · 1 year
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La chiusura degli ultimi tre reattori nucleari tedeschi (...) è il più grosso crimine climatico commesso in Europa (...).
Gli ultimi tre reattori che verranno spenti oggi, reattori ad acqua pressurizzata modello Konvoi da 1300-1400 MW di potenza elettrica netta, hanno operato negli ultimi anni con un fattore di carico di circa il 94%, ovvero per 8400 ore/anno, producendo quindi 34 TWh annuali di energia al prezzo di emissioni di CO2 equivalenti di appena 4 grammi/kWh.
Nell'ottimistica ipotesi in cui il loro apporto verrà sostituito con un mix delle altre fonti energetiche tedesche (carbone, eolico e gas le principali), l'intensità carbonica (passerà a) 550 grammi di CO2 equivalente per kWh: questo significa che ogni anno a partire da oggi la Germania emetterà 18,7 milioni di tonnellate in più di CO2 per produrre energia elettrica.
Se le centrali fossero infatti state mantenute in attività, e fossero state spente centrali a lignite al loro posto (che hanno intensità carbonica superiore a 1000 grammi di CO2/kWh), il risparmio sarebbe stato di 30 milioni di tonnellate di CO2/anno. (...)
Eppure, sui social dei movimenti ambientalisti si registra un assordante silenzio. I tedeschi garantiscono che il piano per portare la Germania al 100% di energia rinnovabile (per la produzione elettrica) entro il 2035 continua: se anche fosse, la scelta di chiudere le centrali nucleari prima di quelle a carbone costerà 360 milioni di tonnellate di CO2 in più, alla faccia del carbon budget.
Il problema è che non sarà così: dietro alle promesse di nuove installazioni eoliche e solari, la Germania si prepara ad allacciare 25 GW di nuove centrali a gas (...) per compensare l'intermittenza delle rinnovabili, entro il 2030. E probabilmente non basteranno: ne serviranno in totale fino a 90 GW, perché anche quando la Germania produrrà energia rinnovabile pari al 100% del suo fabbisogno questa produzione non avverrà quando la rete ne ha bisogno.
Al netto di un po' di accumulo, resteranno oltre 5.000 ore/anno in cui la domanda non è totalmente coperta, e quindi andrà bruciato il gas; nelle ore rimanenti si avrà sovrapproduzione, e si dovrà buttare l'energia prodotta (curtailment) o esportarla (...).
Considerate le condizioni eccellenti in cui versano gli impianti nucleari tedeschi (non solo quelli che verranno spenti oggi, ma anche quelli chiusi negli scorsi anni), avrebbero tranquillamente potuto continuare ad operare per altri 10-15 anni in piena sicurezza, e probabilmente molto di più (...).
Per il momento, comunque, il governo non ha ancora dato i permessi per lo smantellamento delle centrali: questo vuol dire che in linea teorica i reattori restano riavviabili (...) in caso di emergenza energetica. Lo smantellamento (...) richiederà in totale una quindicina di anni e costerà alcune decine di miliardi. Non saranno però soldi dei contribuenti: l'industria nucleare ha già accumulato il tesoretto necessario durante il funzionamento (c'è una quota per il decommissioning che è inclusa nel prezzo del kWh, di cui costituisce circa il 3%, e al termine della vita dell'impianto è immediatamente disponibile).
Resta irrisolto invece in Germania il nodo della gestione dei rifiuti radioattivi: l'odio antinucleare diffuso nel paese da decenni di propaganda verde (i libri catastrofisti della scrittrice Gudrun Pausewang sono ancora oggi lettura obbligatoria in molte scuole tedesche) rende molto difficile trovare un sito dove costruire il deposito geologico per il combustibile esausto, a differenza di quanto avviene in Francia, Svizzera, Svezia e Finlandia.
D'altra parte, la Germania ha rimandato per anni anche la costruzione di un deposito definitivo per i rifiuti radioattivi di origine industriale e ospedaliera, fino al punto in cui il sito di stoccaggio della miniera di Asse (che quando è stato avviato, negli anni '60, doveva essere temporaneo) non ha iniziato a deteriorarsi, fatto che a sua volta ha dato origine a una serie di leggende metropolitane sulle "scorie nucleari nelle miniere di sale": in realtà Asse non ha mai contenuto materiale nucleare di alto livello, bensì rifiuti radioattivi ospedalieri e industriali di medio e basso livello. (...)
Un ultimo dato sulla chiusura dei reattori nucleari tedeschi è il seguente: la produzione degli ultimi 3 impianti che vengono spenti oggi è pari a circa il 15% della produzione di energia elettrica da carbone in Germania, che coincide (circa) con la percentuale il cui fabbisogno di combustibile viene soddisfatto dalla miniera di Garzweiler, recentemente espansa a spese del villaggio di Luetzerath, abbattuto per fare posto alle immense scavatrici Bagger-293. All'epoca l'espansione della miniera fu fortemente contestata dagli ambientalisti, che dovettero essere sgomberati dalla polizia. 
via https://www.today.it/opinioni/chiusura-centrali-nucleari-germania.html
Le contraddizioni pseudoambientaliste esplodono come talebani, una via l'altra.
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chez-mimich · 5 months
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ARGENTINA. QUEL CHE LA NOTTE RACCONTA AL GIORNO (parte II)
(Segue) Provocatorie e inquietanti, queste bocche aperte sembrano invadere il paesaggio urbano, interferendo con i messaggi dei manifesti delle campagne politiche e con altre forme di pubblicità. Comunicando sentimenti come paura, indignazione o shock, queste immagini hanno un forte significato politico e sociale. Per l'artista si riferiscono ai problemi della fame e della carestia, ma anche più in generale all'espressione di bisogni impellenti o all'incapacità di comunicare pensieri e desideri.
Infine non si può non citare un’opera concettuale, ma molto spettacolare come “Ashes to Ashes” di Juan Sorrentino, una serie di pezzi di carbone trascinati sulle pareti da un ingranaggio meccanico che ne sfarina le superfici, lasciandone una traccia sul muro e della polvere per terra: cenere alla cenere appunto, un po’ come le nostre vite, che lascino tracce o meno. Infine vorrei citare “Volare con Pacha nell’Aerocene”, interessantissimo video di Tomàs Saraceno (2017) che avevo avuto modo di vedere nello straordinario Festival di “Nu Arts & Community” a Novara e che, ad una seconda visione, mi sembra essere, ancor di più, uno straordinario e poetico documento di denuncia ambientale per la salvezza del deserto di Atacama, messo in pericolo a causa delle estrazioni di litio. Sempre meritevole il direttore del PAC Domenico Piraina nel saper tener viva l’attenzione sulla produzione artistica dell’America latino-americana e di altri paesi extra europei.
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b0ringasfuck · 7 months
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I civili nelle guerre del risiko
I civili sono un'entità astratta e assoluta come i carri armati. Non hanno prezzo.
Come gli ordini ai militari... indiscutibili.
Ma la pelle non ha un valore assoluto, altrimenti l'universo sarebbe già esploso, perchè quel valore assoluto continuiamo a violentarlo.
E quindi ci sono pellacce che valgono più di altre pellacce. Ci sono le pellacce delle SS, le pellacce dei kapò e via a salire... Ci sono le pellacce che perdi oggi e le pellacce che perderai domani e ci sono gli interessi su queste pellacce e il rischio o il beneficio che queste pellacce comportano oggi e nel futuro.
Magari una pellaccia di un ladro vale comunque più di una Mercedes parcheggiata in un box, ma la pellaccia di un corrotto o di un corruttore che fa mancare la TAC in un ospedale, quante pellacce di poveracci che di quella TAC hanno bisogno vale?
Certo se tu hai qualche milione di euro e la TAC te la faresti comunque, dai valori diversi alle pellacce di questa gente, proprio perchè le pellacce non hanno un valore assoluto.
E allora anche le pellacce dei civili innocenti hanno un valore. Se ammazzi civili innocenti non imploderà l'universo e pensare che arrivi Babbo Natale a portarti il carbone se lo fai non è esattamente quel tipo di argomento che puoi condividere con tutti su una base oggettiva.
E quando ammazzi civili... dai un valore anche ai tuoi civili.
Vincere la Germania nazista senza causare morti di civili innocenti, inclusiquei civili che quella Germania hanno contribuito a combatterla, sarebbe stato praticamente impossibile. Non vincere la Germania avrebbe avuto costi più alti.
Lo scandalo è raccontare che sia interesse dei poveracci scambiare vite di poveracci con vite di altri poveracci quando spessissimo non è vero e nemmeno s'è considerata qualche alternativa.
E questo proprio perchè le guerre seguono le regole dell'economia... e sempre più spesso, con l'aumentare del divario tra ricchi e poveri, chi suggerisce questi scambi trucca la bilancia e non paga il prezzo.
E molti di quelli che si fanno convincere che siano scambi ragionevoli se non ne stanno pagando il prezzo subito lo pagheranno dopo, perchè anche loro sono sulla bilancia degli stessi che gli hanno suggerito che questi scambi fossero nel loro interesse.
E magari a casa tua questa gente non ti spedisce a farti saltare per aria in metropolitana... ma ti paga un cazzo per cadere da un'impalcatura per pagarsi il Mercedes o ti dice che non ci sono soldi per la sanità ma ce ne sono per un condono o per il ponte di Messina o per esportare democrazia.
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crazy-so-na-sega · 9 months
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BRICS: Come e perchè dell’ennesimo inganno -parte 4 - Russia (pari pari)
Ma ancora più di rilievo è il fatto che Il 18/05/2023 la banca centrale russa ha pubblicato un rapporto intitolato “Nuove sfide per la politica monetaria”. In questo documento, la banca centrale, oltre alle CBDC, mette in evidenza la necessità di attuare misure funzionali alla limitazione del riscaldamento globale poiché il cambiamento climatico si sta facendo sempre più pressante. Il piatto forte è l’ammissione del fatto che la Banca centrale russa lavora, per citare le parole da essa stessa usate nel rapporto, “all’implementazione di valute digitali su larga scala il cui sviluppo è iniziato negli anni ’80. Ma non solo, parla anche delle emissioni di Co2, LIMITAZIONI per la precisazione, e del conseguente rischio siccità se il riscaldamento globale e quindi il problema del clima (bufale per antonomasia) dovessero continuare sui ritmi odierni. E quindi Carbon Tax, e fanno una stima del prezzo di Co2 a seconda del reddito di ogni paese. Ma dai? Mi ricorda… il Project Genesis della Banca dei Regolamenti Internazionali. Qui troverete il link al documento: http://www.cbr.ru/eng/search/?text=Co2 Non è in lingua Italiana, noi ne abbiamo tradotto alcune parti essenziali per fare in modo che i più potessero leggerne.
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Ancora due cose prima di concludere. Si tenga ben presente che per comprendere la Russia di oggi è necessario partire dalla rivoluzione del 1917, lo stesso vale per la Cina, la quale è stata infiltrata dai Gesuiti prima e dal 1830 in poi dai Rothschild, per finire ai Rockefeller dal 1921 con l’apertura della loro prima filiale bancaria cinese, che poi diventeranno più di una dozzina, prima di cominciare ad acquisire quelle cinesi. Tutto questo potrà essere motivo di analisi in un altro articolo, ma è fondamentale evidenziarlo per comprendere che i banchieri hanno spremuto l’Occidente, quando nello stesso momento infiltravano e preparavano il cosiddetto blocco orientale al grande salto finale. Questo non lo diciamo noi, ma la storia, quella vera, quella non occultata e ne abbiamo parlato altre volte. Tuttavia, oggi si parla di nuovo dell’oro, in funzione di una possibile moneta BRICS, senza sapere che il monopolio dell’oro è sempre nelle stesse e solite mani.
[ non vi siete rotti i coglioni? ...bene: parte 5...]
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francoisseurel · 1 year
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Ultima Generazione: Carbone vegetale nell'acqua della Fontana di Trevi.
Le risposte degli analfabeti funzionali con "la spunta blu Twitter".
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"Plagiati, manipolati, catastrofisti" in che senso? Non ho mai letto sul profilo di Ultima Generazione che essi invochino divinità, parlino a statue, facciano riti magici su altari in nome di "salvatori" o non vogliano diritti per i gay altrimenti ci sarebbe "la fine del mondo"
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Twitter può essere usato gratuitamente: Giamboniere ha "spunta blu" del tipico analfabeta funzionale, che fa fatica ad usare il proprio telecomando; chiaramente non ha compreso che è la società che gestisce Twitter a dover pagare gli utenti che scrivono ogni giorno, non il contrario.
Twitter si finanzia già con le inserzioni pubblicitarie che vediamo in continuazione mentre navighiamo, mentre consultiamo e talvolta pure mentre scriviamo: non è quindi necessario pagare per la "spunta blu", visto che il prodotto lì dentro siamo noi da vendere alle aziende.
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A non riuscire a ragionare con la propria testa sono i boomer cresciuti nel consumismo, nell'"usa e getta"; che fanno la corsa ai Saldi per poi riempire i cassonetti dell'immondizia di oggetti, abiti che sono ancora utili; sono coloro che amano l'"auto grossa", che ostentano.
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C'è un solo modo per fermare le proteste di Ultima Generazione : la precedente generazione si rende conto delle proprie gravi responsabilità, e pone da subito (da ieri!) rimedio agli errori commessi. I giovani hanno diritto ad un futuro roseo: non devono pagare gli sbagli altrui.
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Non serve mettere in galera le vecchie generazioni, poiché hanno vandalizzato l'ambiente con inquinamento, consumismo, monocolture e allevamento intensivo: basta solo che, quanto prima, correggano gli errori in corso - così da evitare altre tragedie come in Emilia Romagna.
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Il movimento sociale "Extinction Rebellion" è stato fondato il 31 ottobre 2018. Scopo: "azione decisa contro il cambiamento climatico" ed azione a livello internazionale. Ultima Generazione nasce nel 2021 e fa parte di una rete internazionale, denominata A22.
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16 aprile2022: manifestazione di Ultima Generazione, sul Grande Raccordo Anulare di Roma; chiede al governo Draghi di: fermare la riapertura delle centrali a carbone; cancellare ricerca ed estrazione di gas naturale; di incrementare energia solare ed eolica di almeno 20GW/anno.
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In aprile 2022, diventò virale il video d'un automobilista impaziente, che tentò d'investire con l'auto una manifestante, seduta sull’asfalto del Grande Raccordo Anulare di Roma, con in mano uno striscione che recita “no gas, no carbone”. La manifestazione si tenne durante il governo Draghi, in aprile, molti mesi prima delle elezioni 2022.
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La manifestazione di Ultima Generazione avvenne durante il governo Draghi, in aprile 2022, sul raccordo anulare di Roma e molti mesi prima delle elezioni 2022 (settembre 2022).
L'appello fu lanciato al governo Draghi.
Verità 1 - Complottismo/Dietrologia 0
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charlievigorous · 2 years
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Se a questi dicono che Gesù è morto di freddo gli credono, perché ai tempi (diranno) faceva più fresco! 🥶
Ora, è da oltre 10 anni che parlo e scrivo (anche) di cambiamento climatico, inquinamento, consumo critico, decrescita, sostenibilità ambientale e temi simili. E che provo, attraverso i canali a mia disposizione, a sensibilizzare l’opinione pubblica su come ridurre la propria impronta ecologica. 👣
Sono convinto che NON siamo troppi su questo pianeta ma che consumiamo troppo. E che quindi (soprattutto per il nostro bene) dovremmo cambiare stile di vita, renderlo più virtuoso, smetterla di sentirci superiori alle altre specie animali e di distruggere il nostro ecosistema. Io per lo meno provo ad andare in quella direzione.
Allo stesso tempo credo che la Terra abbia i propri cicli e noi nei suoi confronti ci crediamo più importanti e influenti di quello che in realtà siamo. 🌎
Ho sempre sostenuto e promosso associazioni e movimenti che si battono per tutto questo, sono anche sceso in piazza con loro, ho condiviso le loro (o meglio nostre) battaglie.
Ultimamente però ho la netta sensazione che stiano diventando perfettamente funzionali al sistema e che non si rendano minimamente conto di quello che sta succedendo. 😴
Si perché se “Fridays For Future Italia” condivide un articolo come questo (link a post Facebook), di uno dei giornali più bufalari d’Italia, prendendolo come oro colato (perché naturalmente avvalla le tesi degli ambientalisti da salotto) allora significa avere le fette di prosciutto sugli occhi (altro che veganesimo).
Notare inoltre che tali giornaloni, sono gli stessi che spesso e volentieri fanno da zerbino e megafono ad aziende tra le più inquinanti del mondo, dalle quali prendono fior fior di quattrini in cambio di greenwashing spudorato. E sempre loro, sono i principali canali di propaganda di quei governi che negli ultimi anni hanno preso i cittadini a pesci in faccia (per restare in tema), demolendo la democrazia a botte di voti di fiducia, calpestando la Costituzione e qualsiasi diritto civile. ❌
In tutto questo, gli attivisti, si lamentano che in campagna elettorale non si parla di “transizione ecologica”, di “rinnovabili” e addirittura di “abbattimento delle disuguaglianze”. Ohibò. 🥺
Amici miei, vi state rivolgendo a coloro i quali stanno rimettendo in funzione le centrali a carbone, perché a causa delle NOSTRE (folli) sanzioni ci siamo auto-provocati una fottuta crisi energetica. E che vanno ai meeting per il clima con il culo seduto su jet privati.
Ma come cavolo fate a pensare ancora che questi ciarlatani che occupano i palazzi del potere abbiano a cuore la nostra salute e i nostri diritti?!
E soprattutto: come diavolo fate a credere ancora a un ministero della Salute che ha meno credibilità di Wanna Marchi?!
Ma in questi ultimi 2 anni e mezzo dove avete vissuto?!
Aprite gli occhi per piacere, spostate la lente e iniziate a farvi qualche altra domanda perché probabilmente siete un pelino fuori strada e la sveglia è suonata da un pezzo. 🔔
p.s. No, Gesù non è morto di freddo.
by Matteo Gracis
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popolodipekino · 2 years
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da grande voglio andare in letargo
Il sonno era divenuto l'ideale nazionale. Tutti i partiti di governo erano concordi nel ritenere che il bene della patria fosse legato alla maggiore quantità possibile di sonno per ciascun individuo. Le nazioni non venivano più misurate sul metro della loro produzione di grano, della loro ricchezza di carbone, della loro industria, delle loro esportazioni, del loro indice di natalità, del loro potenziale bellico, del loro carico fiscale calcolato sul numero di abitanti, ma solo sulla cifra delle loro ore di sonno e di sogni. A rassicurazione di tutti i patrioti, si vide che la Germania sonnecchiava in testa ai paesi civili e si dovette riconoscere che lo stato di torpore politico, un tempo oggetto di rimprovero nei confronti dei tedeschi, altro non era stato che un malcompreso passo in avanti verso lo sviluppo di una cultura più europea. Vi era ancora un minuscolo e disprezzato drappello di "Antisomniti" che ritenevano il sonno una iattura; gli altri partiti si limitarono a spaccarsi sulla questione di quale mezzo fosse il migliore per coltivare il sonno, e su questo tema si combatterono ferocemente. I "Benintenzionati" - così si era chiamato uno di questi partiti - erano dell'opinione che il bisogno di sonno del popolo dovesse essere alimentato attraverso mezzi narcotici artificiali. Lo stato avrebbe dovuto farsi carico con entusiasmo dell'ideale del popolo, sostenere con sovvenzioni la coltivazione e la produzione di prodotti atti a favorire il sonno, proibire completamente il caffé, introdurre premi di produzione di sonno. Il partito avversario, chiamato dei "Benpensanti", era fautore di un incremento del sonno attraverso influssi psichici. A questo scopo estese la durata delle concioni parlamentari di entrambi i partiti e dei commissari di governo, finanziò giovani poeti nella pubblicazione e declamazione delle loro liriche, e fece sì che gli auditori fossero dotati di comodi divani, pubblicò i grandi filosofi del diciannovesimo secolo in edizioni economiche e fece eseguire in pianissimo celebri opere liriche allora famose. da K. Lasswitz, Il fabbricante di sogni, in La biblioteca universale e altre fantasie
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rideretremando · 2 years
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"Esce oggi sul Manifesto un articolo di Maria Teresa Carbone che lamenta l'assenza, in occidente, di narrazioni che affrontino il tema della classe e del denaro.
Evidentemente leggiamo cose diverse perché non c'è un libro che abbia letto, pubblicato o di cui abbia sentito parlare che non si occupi degli argomenti soldi e classe. Forse bisogna esplicitare i punti di riferimento per imbastire un discorso: inizio io, Citando i libri (ovviamente non pubblicati da noi) che ho letto ultimamente e che mi sono rimasti più impressi:
- Veronica Raimo, niente di vero. la prospettiva proletaria è la prima cosa che rende interessante il libro.
- Guadalupe Nettel, la figlia unica. Divario di classi e sorellanza
- Pajtim Statovci, Le transizioni. Povertà e desiderio, rabbia sociale, rabbia identitaria.
- Valeria Luiselli, Archivio dei bambini perduti. Frontiera, politica, lavoro incerto, famiglie che si fanno e si disfano e le loro conseguenze.
- Nicoletta Vallorani, Noi siamo campo di battaglia. Distopico che è pura lotta di classe.
- Marta Zura-Puntaroni, noi non abbiamo colpa. Le età della donna come paradigmi sociali.
(e questi senza contare chi si occupa propriamente di narrativa working class come genere oltre che come urgenza, da Prunetti a Roghi, e sono tutte scritture bianche)
Sono pochi - leggo poco perché non ho tempo - sul cosiddetto comodino ne ho tantissimi altri accumulati, altri sicuramente non mi sono venuti in mente.
Probabilmente sono le storie che mi cerco io, e infatti sono quasi tutte scritture femminili, ma la tematica serpeggia tra, e accomuna, quasi tutti i libri cui riesco a pensare, e di qui il punto: forse questa lamentata assenza è qualcosa cui si può sopperire volgendo lo sguardo altrove, su altri titoli e altre narrazioni?
E a quale occidente si pensa quando si parla di occidente? La Eoma squassata di Raimo o la sua Berlino sempre meno vivibile, la Milano futura e devastata di Vallorani non sono occidente? L'albania di statovci è occidente o non va bene perché è povera? se si parla di occidente si pensa alle narrazioni di statunitensi coi soldi, o di, per quel che vale, storie vicarie di italiani senza quei soldi ma che ambiscono a quello status?
(Vorrei chiarire anche con l'autrice del pezzo e chi altri legga che la mia intenzione non è la polemica. Voglio discutere di letture e prospettive: è una cosa di cui sento la mancanza, il dibattito letterario, e questo è un argomento davvero importante)"
Silvia Costantino
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lamilanomagazine · 12 days
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Roma: risse e furti d'auto, due persone arrestate per rapina, lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale
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Roma: risse e furti d'auto, due persone arrestate per rapina, lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Gli agenti del Commissariato Prenestino, durante il consueto servizio di controllo del territorio, su disposizione della Sala Operativa, sono intervenuti in viale Palmiro Togliatti per la segnalazione di una rissa in strada. Giunti sul posto, gli investigatori hanno trovato un uomo, con diverse ferite su varie parti del corpo, il quale ha raccontato che poco prima era stato vittima di un'aggressione a seguito della quale due persone, a lui sconosciute, gli avevano asportato il cellulare e 200 euro. Dopo le dovute cure fornite sul posto dai soccorritori del 118, gli operatori lo hanno accompagnato presso gli uffici del Commissariato. Durante l'accompagnamento a bordo della volante, l'uomo ha iniziato improvvisamente a dimenarsi sferrando un pugno ad uno dei poliziotti per poi darsi alla fuga su via Cerignola. Nel corso dell'inseguimento a piedi l'agente, nei pressi del quartiere Quarticciolo, nonostante gli fossero stati lanciati oggetti da alcune persone rimaste ignote, ha raggiunto l'uomo il quale ha preso un sasso brandendolo contro il poliziotto ma, con non poca difficoltà, quest'ultimo è riuscito a bloccarlo. L'uomo, un tunisino di 28 anni, al termine delle attività di rito, è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Mentre i poliziotti del Commissariato Romanina, in via del Mare, hanno tratto in arresto un 27enne colombiano poiché gravemente indiziato dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, un agente del Commissariato Tor Carbone, libero dal servizio, transitando in via di Passo Lombardo, ha notato l'uomo, insieme ad altre 2 persone, che era intento a perpetrare furti su auto in sosta all'interno dei parcheggi del campus universitario di Tor Vergata. L'operatore li ha seguiti senza mai perderli di vista, allertando contestualmente la Sala Operativa, per chiedere supporto. I tre, giunti presso l'ospedale Tor Vergata, dopo essersi guardati intorno, si sono avvicinati ad un'auto ma hanno poi desistito dall'infrangere il vetro, probabilmente per le numerose persone che affollavano il parcheggio in quel momento. Ancora, hanno proseguito in direzione di via della Sorbona per poi prendere il Grande Raccordo Anulare e uscire in direzione Ostia ma, grazie all'ausilio di una pattuglia del Commissariato Romanina, sono stati raggiunti e, dopo una breve colluttazione, uno di loro è stato bloccato, mentre gli altri 2 si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce. Gli investigatori hanno recuperato nell'auto dei fuggitivi diversa refurtiva che poi è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. Al termine degli atti di rito, il 27enne è stato arrestato perché gravemente indiziato dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale Gli arresti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati convalidati dal G.I.P. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ssisadfam · 19 days
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sarà che sta diluviando ma a volte mi piace fermarmi e descrivere i pensieri.
Ci siamo lasciati, ero stanco, sono contorto.
Sono quello che ci crede fino all'ultimo, ma poi l'ultimo arriva ed io mi trasformo.
Tiro le somme, divento il più cinico pezzo di merda e mi lascio andare tra le braccia di un istinto di sopravvivenza che farebbe rabbrividire anche darwin.
Io do mille, vivo così intensamente che amo vedere la mia luce riflettere nelle persone. Il problema é che quando cala la mia di luce, le altre mi sembrano fiammelle, candele che stentano, carbone freddo. Lì mi rendi conto che ho dato così tanto che l'altra persona non ha retto il confronto, non mi ha illuminato abbastanza, non mi ha concesso di abbandonarmi alla sua luce.
Ed io cosa faccio? spengo tutto.
Sono passati gli anni della confusione, gli anni del non saper dimostrare, gli anni del timore di farlo. So cosa voglio, so di cosa ho bisogno, non mi accontento di null'altro.
Ed ora? ed ora sticazzi. Penso a lei e mi si spezza il cuore a saperla distrutta, insonne, immobile per mano mia. Ho sempre fatto di tutto per renderla felice, ed ora é paradossale che sia io la causa del suo dolore. Questo fa male, non la mia decisione. Quella é giusta, severa ma giusta. Ho imparato troppo per chiudere gli occhi. Ma vedrai che starai meglio, che avrò avuto ragione e che un giorno riuscirai a guardarmi negli occhi e capire cosa intendessi.
Mi hai lasciato un bel vuoto, un distacco emotivo dalle altre persone. Terrò il cuore chiuso per un po' e lo faccio per me. In questo periodo finalmente capisco chi mi parlava dei rapporti occasionali come la strada sicura. Il cuore resta chiuso, ed il corpo fa tutto il resto. Senza esporsi, senza rischiare, senza crollare. Unicamente passione senza dolore, intensità senza pudore, un battito di ciglia che ti svuota senza farti perdere niente.
Voglio essere sincero, ho appena finito di scopare con una, so che non ci rivedremo, so che la nostra storia é durata qualche ora. Sono tornato a casa, mi son messo nel letto con qualche senso di colpa e ho deciso di scrivere tutto ciò. Dopo dormirò come un bambino, mi sveglierò domani e continuerò a lavorare per avere il futuro che voglio, che merito e per cui ho buttato tanto sangue.
Continuerò a fare così? si
Amo la mia indipendenza, la mia libertà, la mia vita e non ho intenzione di costringerla. Ho lavorato così tanto che mi prendo tutto ciò che voglio, me lo merito. Stasera era una ragazza, ieri una giacca, la settimana scorsa la mia vita. Domani un drink, dopodomani un finanziamento, la settimana prossima un'altra ragazza che ha deciso di farsi 80km solo per, testuali parole, "scoparti tutta la notte". Mi piace ciò che son diventato? non proprio, continuerò a proteggerlo e supportarlo? Sempre.
Questo é un po' il lato oscuro dell'amore, sapere quando mollare, sapere quando non si é in grado di nutrirlo, sapere quando non fa per te. Fermarsi prima di ferire l'altra persona, fermarsi prima di ferire se stessi.
Se sei arrivato/a a leggere fino a qui, complimenti, ti pago da bere, te lo sei meritato. Alla fine se sei arrivato/a fino a qui, probabilmente speravi in una conclusione del genere.
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errantepagina69 · 21 days
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Isabel Allende (Afrodita) Racconti, ricette ed altri afrodisiaci
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Nonostante la mole di libri di cucina pubblicati annualmente, c'è poco di scritto sul gusto, perché definire un sapore è difficile quasi quanto descrivere un odore. Entrambi sono spiriti dotati di vita propria che appaiono senza essere stati invocati per aprire una finestra nella memoria e portarci attraverso il tempo a un episodio dimenticato. Altre volte li invochiamo con ansia cercando un effetto erotico dal passato e loro invece ci mettono di fronte alla nostra nuda innocenza. Siamo onnivori, possiamo mangiare qualsiasi cosa, amiamo la varietà e passiamo la vita a sperimentare diversi sapori, quasi tutti acquisiti, perché nell'infanzia tolleriamo solamente quelli neutri o dolci. Nessun bambino apprezza la senape, anche se adora la Coca-Cola, e conosco molti adulti che non hanno imparato a mangiare il caviale. Meglio così, ne resta di più per noi. La scienza dice che possiamo differenziare solo quattro sapori: dolce, salato, amaro e acido; tutti gli altri sono una di questi con un'infinità di odori diversi. Mi attanaglia un dubbio... Come classificare allora il sapore metallico della paura, quello sabbioso dell'invidia o quello spumeggiante del primo bacio? Non importa, mi atterrò alle opinioni dei saggi visto che le mie mancano di riscontri autorevoli. Il piacere di un sapore si concentra nella lingua e nel palato, anche se spesso non nasce da lì, ma dal ricordo. E componenti essenziali di questo piacere risiedono negli altri sensi, la vista, l'olfatto, il tatto e persino l'udito. Nel cerimoniale del tè, in Giappone, il gusto della bevanda è la cosa meno importante - in realtà il tè è amaro - ; ma la serena intimità delle pareti nude, le linee semplici degli strumenti, l'eleganza del rituale, la profonda armonia dei gesti di chi lo offre, la quieta gratitudine di chi lo riceve, l'odore delicato di legno e di carbone, il suono del mestolo quando si versa l'acqua nel silenzio della stanza contribuiscono a costituire una festa per l'anima e per i sensi.
Prima uscita 31 Dicembre 1996 Editore Feltrinelli Traduttore Elena Liverani - Simona Geroldi Illustratore Robert Shekter Pagine 328
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