Tumgik
#ce la mette tutta
ragazzoarcano · 11 months
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“Questo post è dedicato a tutti voi,
a chi a quest’ora si ritrova
a dover mettere a posto
pensieri paure e sogni.
A chi vorrebbe essere abbracciato
per paura di sprofondare dentro al buio.
A chi ce la mette sempre tutta
però non basta mai.
A chi c’ha il cuore che gli batte
in modo strano.
A chi non è da solo
ma solo ci sente
sempre un po’...
A chi ha deciso di andar via
perché era stanco di aspettare.
Un augurio perché la notte passi in fretta
e che non faccia troppo male...”
— Andrew Faber
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luluemarlene · 2 months
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C'è una persona, dove lavoro io, di una decina d'anni meno di me, con la quale sono entrata in confidenza
Scoperto di essere molto simili in tema di fantasie sessuali , abbiamo iniziato a raccontarci un po' di esperienze. Quello che lo distingue totalmente da me è che lui, le sue avventure, le vive con la bella e giovane moglie o comunque sempre con il suo consenso.
Sono naturisti, scambisti, e mi ha raccontato di giochetti che, devo ammettere mi hanno eccitato sempre molto
Una volta mi disse che avevano partecipato ad un festino dove la bella S. era stata messa in una gogna ed era rimasta a disposizione di uomini e donne per ore. Insomma hanno trovato il modo di dare spazio alle loro perversioni all'interno della coppia, ed io non posso far altro che invidiarli, ovviamente.
Lui aveva 23 anni quando mi confessò che gli facevo molto sangue e da allora non ha mai smesso di scoparmi con gli occhi. Era già fidanzato, ma dopo il matrimonio ha iniziato a provare a tirarmi dentro ai loro giochi con la complicità della neo mogliettina , ma nn mi sono mai sentita di mischiare il lavoro con il piacere, nonostante abbia sempre trovato piuttosto eccitante il suo sorriso con le fossette ai lati.
Insomma, per farla breve (sono quasi le due di notte e io crepo dal sonno) , ieri gli parlo delle fotografie viste su un social a contenuti espliciti che frequento, di gabbiette in plastica lucida o in freddo metallo e dei cazzi rinchiusi e frustrati su cui erano montate.
Conosce il mio passato, sa che ne possedevo una e sa che sto aspettando la consegna della prossima , così ho trovato piuttosto naturale raccontargli di quanto il mio cervello si senta "rapito" da quel tipo di strumento, gli ribadisco la sensazione di onnipotenza, di possesso ma anche di protezione . La verità è che al pensiero mi schizza l'ormone dritto in fica, dopo avermi masturbato il cervello.
Lo stesso effetto che mi fa pensare alla cintura di castità, quando mi impedisce di scopare, ma non di gocciolare come una stalagtite di ghiaccio al sole o... una lurida troia .
So che ha uno strumento simile alla gabbietta che si è autocostruito, con tutta una serie di punte che, ogni volta che sta per diventargli duro, si conficcano nella cappella.
Una gabbietta di metallo alquanto singolare.
Mi racconta che spera sempre che sua moglie lo obblighi a venirci a lavorare con quel coso. Lei, però, è sí una gran porca, ma nn ha smanie di controllo, e poi è nuovamente incinta e ha momentaneamente perso interesse per questi giochi.
Naturalmente non posso esimermi dal fare la stronza e gli dico cosa gli farei fare io con lo strumento costrittivo.
Credo che iniziata la descrizione della mia lingua tra una fessura e l'altra gli fosse già diventato duro, così passo a descrivere bene quanto il succhiare la punta sbavando saliva dentro e fuori lo strumento potesse essere davvero eccitante per entrambi... Ecco che mi manda affanculo e esce dall'ufficio ridendo.
Tutto normale insomma.
Questa mattina, però, entra in ufficio e mi mette sulla scrivania un paio di chiavi.
Il mio sguardo interrogativo dura davvero pochissimo e in un nano secondo so già a cosa servono
"L'hai indossata? "
Dice di no ma mi spiega che ne ha portate 3:
la prima, quella con le punte, già la conosco, la seconda è una vera e propria gabbia di metallo con chiusura personalizzata da lui, la terza è un cazzo di strumento ad impulsi elettrici, quella per i cani, che ha modificato e applicato ad una gabbietta per poterla indossare
Tralasciamo il fatto che avessi già le mutandine zuppe, ma quando mi ha chiesto di scegliere quale dovesse mettere, ho davvero pensato di correre nel cesso a masturbarmi
(in realtà l'ho fatto ma non gliel'ho detto)
Mi ha detto che l'altro mazzo di chiavi ce l'ha sua moglie e che per lei andava bene ne tenessi uno io.
Ho scelto quella con le punte, perché volevo soffrisse un po'
e perché mi ha confessato di non sentirsi sicuro a darmi in mano il telecomando di quello che procura scosse elettriche. Dice che sono PERICOLOSA e che sul lavoro sarebbe difficile nascondere la situazione
Quanta saggezza!
Io lo vedevo già in ginocchio a contorcersi in mezzo al piazzale dell'azienda.
Gli ho promesso che, se si comporterà bene, lo porterò a pranzo fuori e quando "ballerrà" sulla sedia col cazzo torturato a dovere, diremo che soffre di
epilessia 😁
Ovviamente ho cercato, con le giuste parole, di farglielo venire duro ogni volta che potevo e le sue smorfie di dolore mi dicevano quando ci riuscivo. Poi gli ho detto che, tutto divertente, tutto figo, ma comunque, non avremmo scopato .
Mi ha guardato con quel sorriso che da sempre mi spiazza e uscendo ha detto
"Inizia a giocare, poi vediamo"
Durante il pomeriggio sono salita in magazzino per controllare del vestiario e non riuscivo a smettere di pensare a quella gabbietta
I pensieri si accavallavano ai ricordi di quello che era stato , e potevo sentire l'odore del cazzo recluso, sentivo il gusto della plastica mischiata all'urina
Ho pensato che dovevo masturbarmi e voltamdomi per andare via me lo sono trovato di fronte
-"Vuoi vederlo" ?
Si cazzo, volevo!
Volevo vederlo, toccarlo assaporarlo
Vedevo la sua smorfia si dolore mentre aspettavo si slacciasse i pantaloni, guardavo le sue mani tremare ed ero compiaciuta.
Poi eccolo lì, nella gabbia lucente, chiuso da un lucchetto appeso al suo piercing
Ops!! avevo dimenticato di dirvi che ha una cannula che gli entra nell'uretra fermato da un piercing ? Cristo. Avrei potuto sborrare immediatamente .
Lo guardavo come guardo la cioccolata dopo un mese di dieta e credo di aver sentito un rivolo di saliva colarmi dal mento
"Vuoi toccarlo"?
Lo stronzo aveva pieno potere: era lui quello ingabbiato, ma ero io quella sopraffatta, soggiogata
Appena l'ho toccato ho sentito il mio clitoride allungarsi verso quell'oggetto diabolico
La capella era gonfia e bollente, usciva dal cilindro e nascondeva le punte del metallo conficcato alla base di essa
Un cazzo moscio che stava per esplodere!!!
"Vuoi leccarlo"?
L'ha detto tra i denti, mentre cercava di non abbandonarsi al dolore, consapevole fosse proprio quello ad eccitarlo tanto da farlo grugnire come un maiale
L'ho leccato. Ho preso prima in bocca l'anello e poi sono scesa lunga la cannula, fino ad incontrare la carne
Respirava sempre più forte e guardandolo mi sembrava che ormai non fosse più lì. Ero sola con le mie voglie, le mie fantasie, le mie pulsioni.
Ho sentito le chiavi nella tasca, ma questa volta non avrei ceduto all'impulso di liberazione così ho iniziato a succhiare cazzo e metallo, sentendo gusto di ferro, di sale, di sesso
Ho infilato tutto in bocca, ho sentito il piercing conficcarsi nel retro della gola
Lui aveva la testa rovesciata all'indietro e vacillava sulle gambe. Lì ho iniziato a pisciare, a colarmi addosso urina senza nemmeno accorgermene.
Ho battezzato il momento col liquido paglierino e masturbandomi ho fregato il mio sesso tanto forte da rischiare di incendiarlo.
Mi ha distratto il gusto del sangue, il suo.
Da sotto la capella le punte erano così penetrate e la cappella così gonfia che da alcuni punti uscivano minuscole goccioline rosse
Credo sia stato quello a farmi venire, insieme all'idea che avrei confessato tutto all'uomo che stavo aspettando e che poi mi avrebbe punita.
Gli ho lavato le scarpe e ho goduto come una cagna, leccandomi le dita, e leccando lui.
Si è appoggiato ad una stagiera per non cadere e ammetto, per un momento, di essermi maledetta per non avergli permesso di sborrarmi giù per la gola.
Mi ha guardato con gli occhi fuori dalle orbite e ha detto :
"Ringrazio il cielo di non averti dato in mano quello ad impulsi elettrici... rischiavo la vita, cazzo"
Buonanotte.
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francesca-70 · 4 months
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A chi a quest’ora si ritrova
a dover mettere a posto
pensieri paure e sogni.
A chi vorrebbe essere abbracciato
per paura di sprofondare dentro al buio.
A chi ce la mette sempre tutta
però non basta mai.
A chi c’ha il cuore che gli batte
in modo strano.
A chi non è da solo
ma solo ci sente
sempre un po’
A chi ha deciso di andar via
perché era stanco di aspettare.
Un augurio perché la notte passi in fretta
e che non faccia troppo male.
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Andrew Faber_
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stregamorganablog · 3 months
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Ora devi sapere questo: i demoni ce li abbiamo tutti in dotazione, ragazza mia.
Siamo come terreno fertile, e la vita li fa crescere. Sono le nostre ombre, ce le portiamo appresso tutto il giorno, e la notte sono loro che fagocitano noi.
Ognuno sceglie delle soluzioni diverse: c'è chi ci fa a botte tutta la vita; c'è chi ne ha paura e ne diventa schiavo; c'è chi li mette in catene e li rinchiude in cantina, finché non si liberano incazzati ed affamati e non fanno una strage.
Se proprio vuoi saperlo, secondo me, la soluzione migliore è quella di farci amicizia.
Incredibile, vero? Non lo pensavi possibile, eh?
Non è facile, in realtà. Anzi, direi proprio che è la soluzione più complicata. I demoni non stringono amicizia facilmente, e farlo non richiede solo un certo coraggio, ma anche, soprattutto, talmente tanta di quella pazienza che sconfina quasi con la testardaggine. Non devi spaventarti per i graffi, e ancor meno per le sconfitte. E soprattutto non devi avere paura di lasciarli ammettere verità scomode: perché, va da sé, per farteli amici dovrai prima conoscerli spietatamente bene.
Ma, credimi, il giorno in cui ci riuscirai scoprirai una cosa incredibile: che i tuoi demoni ti somigliano. E che, per questo, saranno disposti ad insegnarti i loro poteri magici.
Catherine Black
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abr · 7 months
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Le parole sono importanti (cit.)
Secondo Installment
La frase detta così è da sinistri, cioè non vuol dire nulla: valori “assoluti” di per se le parole come gli atti non hanno. Importante delle parole è comprenderne e condividerne il SIGNIFICATO (da signum fero: porto un segnale, un emblema). Qui si va a cercare radici e significati autentici, non quelli cangianti della narrativa corrente manipolati dalla neoligua imposta alle masse.
MATRIMONIO: in tempi d'attacco al divorzio a mezzo spot Esselunga (a che livelli sono scesi i sapientoni preoccupatoni), andiamo a Wikipedia refugium ignorantorum standardorum:
"Il termine deriva dal latino  matrimonium, unione di due parole latine, mater ("madre", "genitrice") e munus ("compito", "dovere"); il matrimonium era, nel diritto romano, un "compito della madre". Un DOVERE, un vincolo.
Il Consensus su tale significato è diffuso, è la vulgata da inzegnandi medi, persino Accademia della Crusca. Però però, qualche sospetto ai più curiosi cultori del latinourm viene: è monium non munus, e poi munus stesso non è dovere ma compenso - come in res-munero. Puzza di piccola truffetta sul senso, da desiderio forzato nella realtà come avviene di frequente in queste epoche ignoranti. Ci arriviamo.
Partiamo dall'inizio, senza confutare la Crusca facciamo detonare la bomba: non si scappa dal fatto che in "matrimonio" di SOGGETTI ce n'è SOLO UNO: MATER. Significa che il matrimonio NON è un uomo e 'na donna, tantomeno un dante e un prendente omnigender: "quel che conta è solo l'ammore" c'entra un caxxo (per stare in tema). Il significato (logos: sia parola che concetto) della parola matrimonio parte e finisce con LA MADRE, cioè la donna che porta in sé e mette al mondo un bambino, punto e a capo.
Ciò stabilito e scusate se è poco, veniamo al secondo componente, il "monium". Spoiler: significa l'opposto della vulgata diffusa. Il suffisso indica etimologicamente il compimento di una azione: come in Patrimonio, Testimonio, Mercimonio etc., significa "relativo a", ciò che Pater, Teste, Merce - o MATER - detiene e caratterizza: IL SUO.
Mater Monium quindi è ciò che appartiene a e caratterizza la madre. Conferma che il soggetto del matrimonio è la madre ed è senso sottilmente ma radicalmente opposto a quello di "compito, dovere" inferito ex post perché "je tornava". Al contrario si tratta più di un credito, di una garanzia o come si dice oggi, di un Diritto. Vantato ed esatto - nel senso di "esigiuto" - dalla Mater nei confronti del marito davanti a tutta la comunità, per il fatto stesso di mettere al mondo la prole.
Se ne deduce, sul lato mondano esser corretto che il Matrimonio sia il giornochiubbello suo di lei e basta (acquisisce diritti, potenzialmente); sul piano sostanziale si ricava che un matrimonio senza madre - con Genitori 1 e 2 - è peggio di un ossimoro: è un nonsense, un gioco o una TRUFFA. Trovategli un altro nome: suggerisco amoronio.
Potenti i significati eh?
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smokingago · 2 months
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#andrewfaber
A chi a quest’ora si ritrova
a dover mettere a posto
pensieri paure e sogni.
A chi vorrebbe essere abbracciato
per paura di sprofondare dentro al buio.
A chi ce la mette sempre tutta
però non basta mai.
A chi c’ha il cuore che gli batte
in modo strano.
A chi non è da solo
ma solo si sente
sempre un po’
A chi ha deciso di andar via
perché era stanco di aspettare.
Un augurio perché la notte passi in fretta
e che non faccia troppo male.
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Abbracciami
Abbracciami più spesso
che l'ansia
la paura
il panico
la tristezza
fanno crepe ovunque dentro di me ma con te non ce la fanno
si fermano
non passano
si inchinano
e poi fuggono.
Sei un muro troppo alto di bellezza da scalare.
Abbracciami più spesso che ogni volta che lo fai apri un varco di musica tra i silenzi e la speranza. Che ogni volta che lo fai torno a credere alla vita.
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2stelle · 3 months
Note
"Geolier è il primo a puntare su un fanatismo identitario, dunque incondizionato. Dice di essere lì solo per Napoli, grazie a Napoli, in quanto napoletano. È comprensibile, legittimo, a me fa un po’ mancare il fiato. Le logiche della terra, del sangue, del debito infinito verso la famiglia, facilmente avvelenano.
Nelle storie in questi giorni chiede in loop ai fan un supporto intensivo e senza esclusione di colpi, invitando a usare più sim del cellulare per massimizzare il voto. Si pone come rappresentante di una mentalità precisa, che si potrebbe definire in tanti modi. Io credo lui abbia molto talento, ma l’esibizione di ieri sera era piatta, vecchia e tutta basata sul campanilismo e modulata su un’alleanza tra capobranco.
Le reazioni ostili, e scomposte, arrivano anche da qui, dal fatto di essere davanti un progetto che mischia la musica con una serie di altre cose discutibili, e pretende di farsi strada non solo con le armi della creatività. Dato questo sfondo, l’infiltrazione di schifo antimeridionalista purtroppo si può prevedere: sta dentro un gioco retorico che si accetta di cavalcare, più o meno consapevolmente, per costruire un fortino di protezione attorno a un progetto che potrebbe essere più libero, volare più alto
Anche Ghali ha una forte componente identitaria mana differenza di Giolier vuole descotruire l'idea che la terra di provenienza ci imprigioni in un modo di essere"
Però prego bambini di Tumblr cresciuti a pane e vittimismo, continuane la vostra eterna narrazione del mondo che ce l'ha con Giolier e Napoli
Bambini di Tumblr 😭 ti stai umiliand* da sol*, credimi. Non vuoi capire, non capire, non mi interessa minimamente ciò che pensa una persona che si nasconde dietro pensieri altrui e soprattutto che non ha il coraggio di metterci la faccia e mette l’anonimo.
Ciò che noi condanniamo sono i commenti fatti sul fatto che canti napoletano. Che si alluda al fatto che possa aver “comprato”/“corrotto” i voti.
Non stiamo difendendo Geolier a prescindere perché napoletano. Altrimenti dovrei fare lo stesso discorso per qualsiasi artista di Napoli a prescindere.
Qui si tratta di ciò che è accaduto in sala stampa. Ciò che si legge sui social.
Difendo Geolier come difendo Ghali come difenderei qualsiasi altro artista che va incontro a un trattamento simile.
La tua è una lotta personale contro Napoli e contro Geolier a questo punto. Non mettermi in mezzo perché non me ne frega nulla del tuo odio e del tuo antimeridionalismo sottile.
Prova a informarti di più su ciò che è successo che secondo me non hai colto il punto. Prova a leggere i reblog al mio post/le risposte date sotto e forse capirai perché le persone si sono sentite offese da queste accuse sottili a Napoli e napoletani.
Al prossimo messaggio ignorante che mi mandi ti blocco, buona serata.
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mynameis-gloria · 1 month
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Oggi day off, nonché anche compleanno di papà. Mattinata in palestra, pranzo dell'ultimo minuto con P al sushi, in cui dire no ad un amica era scortese, soprattutto dopo 3 settimane di assenza e in cui un momento per noi alla fine ce lo meritavamo anche per recuperare la quotidianità in chiacchiere e racconti, ma che mi ha mandato poi in crisi per tutta la giornata, con tanto di lacrime e cattivi pensieri già nello spogliatoio a fine allenamento. Ed una volta arrivata a casa e sistemato, mi son messa a letto, piena e gonfia da questo pranzetto, accorgendomi che proprio oggi è pure la giornata del fiocchetto lilla e tutto questo mi è sembrata una grande ed immensa barzelletta, nulla per caso insomma!
Mi sono poi addormentata, un po' per la stanchezza ed un po' in vista del weekend full lavorativo, al risveglio ero ancora piena, così da mangiarmi giusto due foglie di insalata per cena e festeggiare mio padre con una fettina della sua torta richiesta rigorosamente con tanta pasta frolla. Ed ora sono qui, a letto, che volevo scrivere due paroline riguardo questa giornata, perché scrivere aiuta sempre e perché dicono che parlarne fa bene ed anzi si deve. E per come son fatta a volte penso proprio il contrario, che parlarne peggiori le cose, che faccia sentire ancora più pazzi, pronti ad essere giudicati, con quel dito puntato ed i commenti di chi non riesce a capire e comprendere. Ed anche chi ti vuole bene a volte non comprende, ed a volte ci provi a parlare, a tirar fuori l'argomento, a far capire che andare a pranzo fuori è un fottuto problema, soprattutto se prima ti sei allenata, se ci sono altri pasti liberi in programma, se non ti vedi, se se se..ma le frasi che senti ripeterti son sempre le stesse, chi fa battute, chi la mette sul ridere e scherza, chi prova a "consolare" ma fa solo peggio e non è nemmeno colpa loro. La colpa sai bene di chi è, di cos'è e tutto questo ti manda ancora più in tilt. Così si finisce per fingere che sia tutto a posto, lo si mette da parte e si fa passare un altra giornata
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canesenzafissadimora · 4 months
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A chi a quest’ora si ritrova
a dover mettere a posto
pensieri paure e sogni.
A chi vorrebbe essere abbracciato
per paura di sprofondare dentro al buio.
A chi ce la mette sempre tutta
però non basta mai.
A chi c’ha il cuore che gli batte
in modo strano.
A chi non è da solo
ma solo ci sente
sempre un po’
A chi ha deciso di andar via
perché era stanco di aspettare.
Un augurio perché la notte passi in fretta
e che non faccia troppo male.
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Andrew Faber
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gregor-samsung · 11 months
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“ il Super-Io si sa benissimo come nasce e si può dire che sia il risultato di una progressiva introiezione delle privazioni imposte dalla realtà ma soprattutto dagli educatori e per meglio spiegarmi dirò che noi nascendo ce ne fottiamo di tutto e di tutti, il nostro unico pensiero è godercela sessualmente passando attraverso la fase orale e la fase anale e insomma sebbene a me sembri impossibile per ciò che mi riguarda come persona la primissima fase della nostra vita è puramente determinata dal piacere, anzi da quei torbidi piaceri che premono dalla sozzura dell’Es, e andremmo avanti così allegramente per tutta la vita se non ci scontrassimo con la realtà, e più che altro con gli educatori tra i quali si capisce primeggia il rompiscatole principe della nostra vita ossia il padre il quale non fa altro che dire non si deve fare questo e non si deve fare quest’altro, e un po’ alla volta tutti questi divieti e intimidazioni entrano in noi a formare quella parte dell’anima nostra chiamata appunto Super-Io, e il bello è che non sono mica tutte introiezioni forzate quelle che arrivano a costituire l’incomodo Super-Io, per quanto strano possa sembrare ce ne sono pure di volontarie nel senso che non sempre noi bambini desideriamo che nostro padre crepi o almeno si dissolva, il legame che ci unisce a lui è ambivalente come si dice ossia un sentimento alternativo o anche contemporaneo di odio e amore sicché mentre da una parte noi addirittura ammazzeremmo il padre solo che potessimo farcela dall’altra vorremmo essere come lui forte come lui grande come lui perfetto rompiscatole magari, e tutte queste aspirazioni sbagliate ad essere come il padre probo e onesto e Nei Secoli Fedele entrano costitutivamente nel nostro Super-Io rendendolo robusto al pari di un carabiniere si capisce, ed ora questa parte superiore della mia anima sta sempre qui a guardare ciò che faccio e in genere disapprova, si mette qui di guardia a tutti quegli impulsi edonistici che premono dall’Es e dice loro tornate indietro dannati nel vostro brago, e quelli tornano indietro qualche volta ma qualche volta no, qualche volta a dire il vero l’Io riesce a ignorare le istanze inibitorie e intimidatrici del Super-Io e a godersela un poco, ma poi Madonna santa come me la fa pagare questo poliziesco Super-Io, come mi massacra sotto tonnellate di senso di colpa, come mi punisce mettendosi magari sulla strada della mia gloria e dicendomi tu non sei degno tu non sei capace tu non avrai mai il plauso dei radicali, e quando proprio l’Io riesce a tenergli testa e a dirgli sono degno e sono capace e del plauso dei radicali me ne stropiccio com’è giusto, e anche dei produttori me ne stropiccio giacché ho messo da parte i soldi per scrivere il quarto il quinto il sesto e chissà mai pure il settimo capitolo del mio capolavoro, quando insomma mi sembra d’aver preso questo Super-Io padre defunto padre memoria padre eredità di onore e dovere, averlo preso dico e messo con le spalle al muro, quello a mia insaputa va a ripescare nell’inconscio peccati e dolori dimenticati e me li scaraventa addosso passando per il colon o per le lombari, e mi scatena le crisi d’angoscia per seppellirmi nel mio terrore e nella mia finalmente riconosciuta incapacità. “
Giuseppe Berto, Il male oscuro, Rizzoli, 1969; pp. 310-311.
[1ª Edizione: 1964]
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ilpianistasultetto · 1 year
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E' piu' forte di me. Proprio non ce la faccio a seguire questo battersi il petto nazionale per quanto avvenuto ad Ischia. Non mi viene spontaneo unirmi a quella pletora di italiani-coccodrilli dove la maggioranza di essi ha costruito abusivamente o ha votato per convenienza partiti che sbandierano il condono ad ogni elezione, prendendo per questo milioni di voti. Milioni di case abusive sparse su tutto lo stivale in barba di tutti e tutto; 6 milioni su 30. Spiace, ma proprio non mi riesce ad essere solidale con chi si fregia di furberia, con chi ( nel caso di Ischia) in estate si mette in tasca migliaia e migliaia di euro locando quegli abusi, quasi sempre in nero. Posso essere solidale con chi si fa il culo per pagare un mutuo regolare, solidale con gli onesti, solidale con chi rispetta in tutti i modi il Paese in cui vive. Con i furbetti, tutti i furbetti, proprio no, proprio non ce la faccio. Penso a tutta quella pletora di italiani che si indigna quando uno straniero chiede diritti minimi, quando si diventa esasperanti con quella retorica da osteria: "chi viene in Italia deve rispettare le nostre regole" poi quando vengono giu' le loro case abusive per un alluvione o un terremoto o lo Stato decide di demolirle , vogliono essere risarcite o collocate in altre case a spese di tutti gli italiani. No, no, proprio non ce la faccio ad essere solidale con questa gente. Pietas si, solidarieta' no!!
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raccontiniper18 · 4 months
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Scrive Lui.
Dopo il nostro bacio, finiamo le due fette di pizza che ha rimasto lei, una fetta perciascuno. Anche se fredda è buona uguale, sorseggiamo l'ultimo goccio di vino e mi dirigo in bagno, per farmi una doccia sono stanchissimo dopo una giornata di lavoro e quel trattamento ho le pile completamente scariche.
Il mio pisello da quando sono venuto è floscio a testa bassa, si è dimezzata la sua misura e il suo spessore.
Entro in doccia e mi lavo con calma, una bella doccia calda.
Dopo 10 minuti quasi al termine della mia doccia rigenerante, entra lei,non saluta va dritta in bagno nuda, la guardo sculettare e penso ''quanto cazzo è bella da nuda'' le sorrido ma lei niente, sento il fruscio della pipi', lo amo. Ok,mi direte che sono scemo,ma amo quel rumore non so perchè.
Piscia.
Si asciuga.
Bidet.
Si risciagia.
Io nel frattempo sono imbambolato.
Lei si dirige verso di me mi fissa in basso e dice : ''Ue pisello moscio addrizza la cresta che hai un premio da riscattare''
Cazzo è vero ho vinto il culo. Pensandoci da tanto che non me lo da,abbiamo sempre i minuti contati e lei vuole sempre essere pulitissima per farlo, avvolte quando lo facciamo e mi sale la voglia me lo nega perchè si sente sporca.
Lei alza lo sguardo e mi guarda fra l'arrabbiata e l'arrapata ''Ti aspetto in camera'' ,ma prima si gira si mette a pecorina e fa apri e chiudi chiappe. Con le due mani si prende le natiche e le apre e mi mostra i suoi due buchini *-* dio se la amo. Si rimette in piedi e si da una schiaffo sul culetto.
E va via.
Io esco mi asciugo per bene e mi dirigo in camera da letto.
Mi fermo all'ingresso e la fisso nel letto tutta nuda. Capezzoli durissimi fi*a ultra bagnata da lontano alla sola vista non immagino dentro che lago c'è.
Salto su di lei e l'inizio a baciare.
Sento il cazzo crescere sempre di più.
Le dico ''come lo vuoi oggi?' A pecora?''
Nono risponde. Faccio io.
Si alza e mi fa mettere a schiena sul letto.
Immaginate la scena io a birillo duro sul letto, lei mi viene addosso delicatamente.
Prende il cazzo in mano e si impala da sola, in modo lentissimo.
Sento il suo buco inzupparmi il birillo come se facessi un bagno.
Fa un entra ed esci lentissimo,ma solo uno.
Ed esce.
La guardo stupito mentre la vedo ficcarsi due dita nella fi*a.
Penso ''Ma come non lo sente? non gli piace? che succede?''
Poi dopo pochi secondi per me interminabili capisco.
Riprende il cazzo in mano e se lo punta non dentro il buchino della patata ma dentro il culo.
E questa volta non è delicata come nella patata,ma quasi ossessionata si impala in modo brusco e veloce come se ce lo avesse nella patata, non ha mai fatto cosi, si sfoga totalmente.
Dio il culo quanto è stretto, grugnisco di piacere, dopo un po' la prego di rallentare sennò gli sparo tutto dentro.
Lei sembra non ascoltare.
Continua io dopo un paio di colpi non ce la faccio e spruzzo vari schizzi dentro di lei. Tremo. Urlo. Non capisco niente. Mentre spruzzo lei continua dio sto morendo penso. Si muoio di piacere urlo.
Lei dopo un po' mi dice ''sto venendo anch'io porcooooo''
e viene. E mentre viene mi abbraccia.
Restiamo un po' cosi, io dentro di lei,o meglio dentro di lui.
Pisello barzotto,non duro non moscio. Ma una via di mezzo.
Mi bacia prende un fazzoletto, sul comodino. Esce lentamente.
E passa la carta subito sul suo ano cosi' da non sporcare niente, e si dirige in bagno. Si gira mi sorride e dice ''Amore non dormire, che anche lei vuole la sua parte,hai visitato solo i due buchi ti manca l'ultimo.''
Io felicissimo di ciò aspetto, mi asciugo al meglio il pisello moscio e aspetto che lei me lo rianimi e pulisca per bene. Ma...
Purtroppo mi addormento.
Sarà la stanchezza saranno i due orgasmi fortissimi che ho provato,ma crollo in un sonno profondo.
La mattina mi sveglio guardo l'ora e realizzo che non l'ho scopata nel buco più zuppo e che sicuramente si sia masturbata e poi si è riaddormentata povero il mio amoruccio. Allora idea mi giro e si,sta dormendo la mia porcellina.
Il cazzo come sempre è durissimo un po' per la pipi' un po' per il buongiorno (si sveglia sempre prima di me e mi da il buongiorno)
comunque per farmi perdonare.
Mi infilo sotto le coperte e la sveglio con una leccata da sogno, tanto che lei si è svegliata con un bell'orgasmo.
Poi vabbè la scopata l'abbiamo fatta la mattina ed è stata intensa e bellissima...
Fine
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kill--me-please · 7 months
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AUGURI A ME.
A quello che sono.
A quello che sono diventato.
Alla persona che ero, a quello che sarò.
A quello che non si arrenderà mai.
A quello che ce la metterà tutta pur di farcela.
A me, che ne ho passate tante, che ho superato mille e più ostacoli, che sono caduto tante volte e altrettante mi sono rialzato per combattere questa guerra con la vita, che mi mette sempre alla prova, che mi toglie e che mi da, che mi fa soffrire che mi delude, che mi illude, che mi ricorda sempre chi ero e chi sono diventato.
Alla mia forza di volontà, alle volte che mi hanno detto "NON CE LA FARAI" e invece ce l'ho fatta sempre.
A me che più mi buttavano giu e più mi rialzavo, in silenzio e più forte di prima.
A me che aspetto il mio turno di felicità, senza spingere, senza urlare, senza chiedere e senza pretendere.
Senza bisogno di spegnere gli altri per brillare più forte.
A me e al mio disordine che mi fa sentire vivo.
A me che amo la mia parte sbagliata senza averne paura.
A me che non sono arrivato mai prima ma va bene lo stesso.
A me che ad ogni vuoto ho dovuto mettere una toppa e stringere i denti.
A me che ho messo e metto tutto me stesso in ogni cosa.
A me devo tanto.
A me non auguro niente, perché di tutto ciò che di buono ho fatto, la vita un giorno se ne ricorderà.
A me.
Per me.
Per sempre.
+31🎂
🤍
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mermaidemilystuff · 1 year
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Questo post sarà il diario della mia avventura nel fare il regalo di compleanno per i trenta al mio ragazzo. Visto che non potrò scrivere nulla a riguardo senza che lui legga, aggiornerò questo post che verrà pubblicato a fine febbraio.
17/11/2022 Il piano è estremamente semplice: due biglietti per il concerto dei Rammstein, uno per lui e uno per un suo amico.
28/11/2022 Tutto bellissimo, andati completamente a caso sull'argomento e mi commenta che saprebbe con chi andare se mai andrà a un loro concerto. PECCATO che scopro che sì, sti maledetti vengono in Italia nel 2023 MA fanno solo una data mado che ridere ed è tutto esaurito ahahah COME ME
30/11/2022 Sono corsa ai ripari e ho già pensato a un piano B intanto così se andrà male avrò il culetto coperto.
02/12/2022 Ho un po' cercato nel mondo dell'internet e per adesso il nulla cosmico. Intanto ho iniziato a dire qua e là che se qualcuno sente di persone che hanno biglietti da dare che urli e faccia mio nome e cognome
19/12/2022 Che bel periodo, tra il mio comple, Natale, Capodanno e io e lui che riusciamo finalmente a vederci un po' di più non ho UN ATTIMO per star dietro a sta storia ma ho fatto la mossa: mi sono iscritta a dei gruppi fb.
09/01/2023 Ed eccoci qui ad anno nuovo e inesorabilmente più vicini al compleanno ma senza i biglietti in mano. A questo giro ho spinto io su argomento piano B (biglietti per una partita di calcio serie A) per sondare il terreno e mi ha esattamente detto quale gli piacerebbe vedere. Una partita che verrà giocata due settimane prima del suo compleanno (le sentite le bestemmie?). Quindi se dovrò passare al piano B sarà il piano B.b e optare pure su una partita non preferita. Quando mi leggerai: mi spiace, ce la sto mettendo tutta. Qualunque cosa salterà fuori spero ti piacerà :')
10/01/2023 Sono passata all'attacco: post/commenti su vari gruppi fb e simili. Ed ecco le domande: come faccio a riconoscere un profilo fake? Come capisco che non sto venendo truffata? Come mi fido? Che diamine significa che il nominativo si può cambiare solo una volta e io che faccio se non ho la certezza di chi sia la persona con cui ci andrà? Perché è così complicato rimediare un biglietto per un concerto?
12/01/2023 A quanto pare trovare un biglietto dei Rammstein è affare impossibile. Di vari post che ho fatto ho ricevuto, per adesso, un totale di 26 commenti: tutti TUTTI (T U T T I) truffe. Non credevo ci fosse una situazione simile. Oggi poi è apparsa una Paladina delle Truffe che copia incolla un messaggio dove mette in guardia sui profili falsi e ha stilato una lista lunghissima di nomi. Alla fine del commento c'è anche una piccola guida su come capire se si sta venendo truffati, il tutto con un certo pizzico di razzismo a mio avviso. Conclude dicendo che uno dei primi campanelli è che sono tutti stranieri e che, quindi, parlano e soprattutto scrivono male in italiano. Il tutto scritto in un pessimo pessimo pessimo italiano.
15/01/2023 inizio a perdere le speranze di riuscire a trovare sti maledetti biglietti, quindi prego per una nuova data. Intanto un tipo mi ha scritto in privato per lamentarsi delle truffe e dirmi che lui è stato truffato e cercando di avvertire nei gruppi da chi, è stato pure messo in una delle liste dei paladini delle truffe come truffatore rip
16/01/2023 da un punto della regia mi dicono di stare attenta perché prima di mettere in vendita al pubblico i biglietti delle partite aprono la vendita al club, agli abbonati, alla fava e vattelapesca e rischio di non prenderli MA DICO IO È POSSIBILE SIA COSÌ COMPLICATO PRENDERE DU BIGLIETTI PER QUALUNQUE COSA
31/01/2023 MI HA SCRITTO UNA TIPA NON FAKE IO SONO RINCHIUSA A CASA CON LUI PERCHÉ SIAMO POSITIVI QUESTA COME SOLUZIONE DI VENDITA MI DICE DI FARE UNA VIDEOCHIAMATA LE HO CHIESTO SE PUÒ ASPETTARE VENERDÌ TI PREGO GIULIA METTITI UNA MANO SUL CUORE E DIMMI SIII
02/02/2023 HO I BIGLIETTIIIIIIIIIII AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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mezzopieno-news · 1 month
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NASCE IL MOVIMENTO DEI BAMBINI SENZA SMARTPHONE
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Tutto è iniziato con una conversazione tra due mamme inglesi d’accordo nel non voler ancora acquistare uno smartphone ai loro figli 11enni. “In classe ce l’hanno tutti” dicevano i piccoli. “E se potessimo cambiare la norma sociale in modo che nella nostra scuola, nella nostra città, nel nostro Paese fosse una scelta strana quella di regalare a tuo figlio uno smartphone a 11 anni. Se potessimo resistere fino ai 14 o 16 anni?” si chiedevano le mamme. È troppo presto per dare ai nostri figli l’accesso a qualcosa che apre le porte alla violenza, al porno, al bullismo, all’adescamento e alla macchina dell’ansia che sono i social media
Le due mamme hanno quindi deciso di creare un gruppo WhatsApp. L’hanno chiamato ‘Genitori Uniti per un’infanzia senza smartphone’ e dopo aver condiviso l’idea hanno trovato migliaia di altri genitori che la pensavano allo stesso modo. Il gruppo è diventato virale e superate le 1000 persone, Daisy Greenwell e suo marito hanno incominciato a incoraggiare le persone ad avviare propri gruppi locali. In meno di tre settimane sono diventati decine in tutta l’Inghilterra, con migliaia di aderenti. “Il vero potere nell’eliminare la pressione dei pari risiede all’interno della propria scuola e classe, per questo è importante lavorare per gruppi locali” spiegano. Il movimento è diventato di massa ed ha scritto e mette a disposizione di tutti i genitori dei manuali con suggerimenti di esperti per aiutarli a: Introdurre l’argomento nella tua classe; Modello di lettera ai dirigenti scolastici; Alternative al telefono.
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Fonte: Smartphone Free Childhood; foto di Pixabay
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smokingago · 1 year
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A chi a quest’ora si ritrova
a dover mettere a posto
pensieri paure e sogni.
A chi vorrebbe essere abbracciato
per paura di sprofondare dentro al buio.
A chi ce la mette sempre tutta
però non basta mai.
A chi c’ha il cuore che gli batte
in modo strano.
A chi non è da solo
ma solo ci sente
sempre un po’
A chi ha deciso di andar via
perché era stanco di aspettare.
Un augurio perché la notte passi in fretta
e che non faccia troppo male.
Andrew Faber
🍀
#smokingago
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