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#giovanni fattori
random-brushstrokes · 1 month
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Giovanni Fattori - Raccolta del fieno in Maremma (1867-70)
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aitan · 1 year
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Giovanni Fattori
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queerbaitesque · 10 months
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Giovanni Fattori, Il riposo - Riposo in Maremma - La libecciata
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portraituresque · 1 year
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Giovanni Fattori - Self-Portrait
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waldires · 7 months
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Emigration by Giovanni Fattori (1825-1908), Livorno, museum
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drrestlesshate · 1 year
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qualbuonvento · 2 years
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Paesaggi di Toscana
Da Fattori al 900
Grosseto - estate 2022
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careful-disorder · 2 years
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Giovanni Fattori, Self Portrait
“In 1859 Fattori met Roman landscape painter Giovanni Costa, whose example influenced him to join his colleagues and take up painting realistic landscapes and scenes of contemporary life en plein air. This marked a turning point in Fattori's development: he became a member of the Macchiaioli...” Wikipedia
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mypepemateosus · 4 months
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quellodiarte · 1 year
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Duchamp e i suoi derivati
La poetica degli oggetti e l’arte del “potevo farlo anche io”, dalla Fontana di Duchamp alla Banana di Cattelan. Ma è arte questa? Aspettate a rispondere perché la questione non è così facile.
Alle origini, il dilettantismo C’era una volta l’Arte di Giotto, di Cimabue, di Donatello, di Raffaello, di Michelangelo, di Caravaggio, di Canova e via dicendo, che piace tanto a tutti e guai a dire il contrario.La “rottura” con l’Arte più universalmente accettata, si può dire che inizia con due importanti invenzioni a seguito delle rivoluzioni industriali. La prima grande invenzione è stata…
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missviolet1847 · 1 year
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# Giovanni Fattori
La preghiera della sera. 1875
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crazy-so-na-sega · 20 days
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Giovanni Fattori
La solitudine, che è grandezza, è oggi ostacolata e indirettamente e direttamente e persino noi stessi, per quanto desideroso di averla, la temiamo e la rifiutiamo, perché se non siamo nelle cose degli altri non esistiamo. Ma noi come uomini non esistiamo solamente in rapporto a.
-Nardò Delle Lande
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rfsnyder · 1 year
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Giovanni Fattori
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waldires · 7 months
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Barracks by Giovanni Fattori (1825-1908)
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centuriespast · 2 years
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FATTORI, Giovanni The Haystack after 1872 Oil on panel, 24 x 43 cm Museo Civico Giovanni Fattori, Leghorn
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musicaintesta · 1 year
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«Aveva la testa di Antinoo e occhi dalle scintille d'oro. Non somigliava assolutamente a nessuno al mondo. La sua voce mi è rimasta sempre nella memoria. Lo sapevo povero e non si capiva di che vivesse; come artista, nemmeno un'ombra di riconoscimento»
(Anna Achmatova)
“Sono io stesso lo strumento delle potenti forze che nascono e muoiono in me.”
Amedeo Modigliani
L’ultimo romantico”,
lo chiama Corrado Augias nel bel libro uscito nel ’98 (Mondadori).
“Perla e porco” lo chiamava l’inglese Beatrice Hastings, una delle sue amanti più appassionate durante il soggiorno
parigino.
”Mostro ubriaco” diceva di lui il poeta russo Nikolaj Gumilev.
Era irruente e timido, insicuro e bello, aggressivo, talvolta supponente (gli piaceva declamare Dante),
gelosissimo delle proprie opere al punto da coprire la tela con la mano, quando era all’accademia,
per non far vedere
quello che stava disegnando.
Spesso e volentieri era insopportabile.
Le donne lo amavano.
“Di sicuro vede le cose in modo diverso
da noi” diceva la poetessa Anna Achmatova.
Con i capelli ricci e neri, gli occhi grandi e scuri,
insofferente alle regole ma attento nel vestire (e anche pulitissimo: nei suoi
infiniti traslochi parigini si portava puntualmente dietro la vasca da bagno di zinco), Modigliani incarna ai nostri occhi quell’ideale di
personaggio solitario e frainteso, che nonostante tutto ci piace ancora far coincidere con l’idea di artista puro.
da "La vita di Amedeo Modigliani"di Roberta Chiti
"Noto anche con lo pseudonimo di Dedo, iniziò a dipingere nello studio del pittore livornese Guglielmo Micheli, dove ebbe modo di conoscere Giovanni Fattori e la pittura dei Macchiaioli.
Proseguì la sua formazione artistica a Firenze e a Venezia, ma è a Parigi, dove giunse nel 1906, che l'arte di Modigliani ebbe una svolta radicale avvicinandosi alle avanguardie pittoriche di Henri de Toulouse-Lautrec e Paul Cézanne.
Tra i pittori di Montmartre sviluppò uno stile assolutamente personale e unico. I suoi dipinti pur contemporanei al cubismo esularono dalle regole del movimento, mentre le sue sculture risentirono dell'influenza dell'arte africana e primitiva.
Nel 1917 si tenne la sua prima personale a Parigi, ma la polizia chiuse la mostra per lo scandalo suscitato dai suoi “nudi”.
L'apprezzamento critico per le opere di Modigliani, tuttavia, crebbe notevolmente così come la fama di artista maledetto. La salute cagionevole e gli eccessi di una vita sregolata tra alcol e droghe lo condussero ben presto ad una morte precoce a soli 35 anni.
Una passione che tesse le sue trame nella cornice di un’esorbitante disperazione e di un inestricabile attaccamento reciproco pervaso da una demoniaca inquietudine, quasi morbosità; una relazione incastonata nel labirinto della dedizione perpetua dell’uno nei confronti dell’altra, ma anche imprigionata nelle brame della solitudine; un amore “che condusse ad una morte” nel caso di Jeanne. Il 22 gennaio 1920, Amedeo Modigliani viene colto da un violento attacco di tubercolosi, la malattia che aveva seguito le sue orme per tutta la sua vita, e il 24 gennaio chiude gli occhi per sempre. Jeanne, incinta al nono mese della seconda figlia di Modì, il giorno seguente si butta dal quinto piano della casa dei suoi genitori."
RIP
❤️🎶🌹
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