Tumgik
#il tempo passa e si spreca la vita
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Se solo capissi il tempo che stiamo sprecando
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a--piedi--nudi · 5 months
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Misto
È un misto fra pensare che spreca tutto, tutta la vita nel cesso e sentire di stare assieme alle persone più belle che abbia incontrato in questi anni. C'è gioventù, spensieratezza, forza inaudita e l'esperienza del più anziano; chi ha perso tutto, chi ha perso un figlio, chi sta perdendo la testa e non sa più cosa ha fatto un secondo prima. Qualcuno ha un carattere orribile, quanto il suo nei momenti di debolezza. Debolezza, paura, paura fottuta paura di mostrarsi per quello che è; quello che è oggi e domani non sarà più. Passa il tempo a punirsi con iperboli di presunta coerenza. Se non sorrideva ieri non può sorridere oggi. Brutta. Brutta si vede brutta, si sente brutta e le dispiace per loro; pensa, cavoli, devono stare con me, in ufficio, lì seduta come fossi un buco nero. Hanno imparato a non avvicinarsi. Lo hanno fatto. Tanto di guadagnato non doversi spiegare, non dover fare bel viso a cattiva sorte. Porca puttana che brutta, che brutta sensazione...anzi la cosa più brutta, a pensarci bene, non è com'è ma tutto ciò che non riesce ad essere. Una persona sincera. Sincera per sé stessa, nel proprio dolore infinito, nell'amore nascosto, nella dolcezza, nel dire mi sento un buco nero, una voragine una sola pazzesca. Imparare a darsi il tempo, nel tempo in cui lecca le scarpe al padrone, non per "di dire una parola gentile" ma per ascoltare gli altri. Ascoltarli guardandoli negli occhi, rispondendo alle domande, anche a quelle sempre uguali, sempre le stesse, ogni mattina: "sei venuta in bicicletta?". Cavolo. Guardarli negli occhi, vedere alti buchi neri, altre vertigini di speranza e desiderio, accogliere l'amore di chi gliene sta versando sopra a tonnellate, accoglierlo, provaci, almeno. Provare a mostrare tutta la paura che la sta facendo affogare, far vedere loro quanto è nera, farlo vedere, lasciarli entrare.
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pomposita6292 · 3 years
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"La condizione fondamentale della maggioranza degli esseri umani è il sonno; l'essere umano è addormentato, la sua coscienza è ipnotizzata, confusa; egli non sa chi è, non sa perché agisce, è una specie di macchina, un automa, cui tutto "succede"; non ha il minimo controllo sui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione, sulla propria attenzione; crede di amare, di desiderare, di odiare, di volere, ma non conosce mai le vere motivazioni di questi impulsi che compaiono e scompaiono come meteore; dice "io sono, "io faccio", "io voglio", credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano; si illude di avere coscienza di sé, ma non può svegliarsi da sé, può soltanto sognare di svegliarsi; pensa di poter governare la propria vita, ma è una marionetta diretta da forze che ignora; trascorre l'intera esistenza nel sonno e muore nel sonno; passa tutto il tempo in un mondo soggettivo cui non può sfuggire; non è in grado di distinguere il reale dall'immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualche volta si rende conto che non è soddisfatto, che la vita gli sfugge, che sta sciupando l'occasione che gli è stata offerta."
(L'uomo secondo Gurdjieff)
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vefa321 · 2 years
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Il palazzo silenzioso come una conferma.
La poca luce ratifica l'ora.
Mi chiedo dove vive questo rumore che non si sente,
dove abita il suono, quello dei gesti quotidiani, delle voci e delle porte che scricchiolano, delle televisioni accese, della lavatrice che gira e l'aspirapolvere che sospira il suo duro lavoro...
In quel frangente di dimensione che silente spacca la notte dal giorno.
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Mi chiedo se il mondo sa degli uomini, delle feste e dei desideri dei bambini.
In quel mattino ancora imberbe che cresce lento, sul filo del rasoio del tempo che passa...
C'è nell'aria un velo di pudore nel vivere la giornata, addobbare la casa, sfornare biscotti, anche sonnecchiare sul divano diventa un rito di passaggio.
Il parcheggio smentisce questo silenzio, la pioggia consiglia lo stare a casa, eppure sembra che tutti ci siamo raccolti, stretti nei cuori, parsimonia delle gesta.
È tempo che non si perde, che non si spreca, va vissuto al minuto in ogni suo dettaglio...
Siamo tutti consumatori di vita in un periodo di stretta di vite.
Un altro giorno con le galosce ai piedi e la voglia di fare nelle tasche, negli occhi le luci delle feste e nei cuori tutto la speranza del domani.
@vefa321
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moderata-crisi · 4 years
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mi lascerà sempre basito il mix distruttivo e completamente disfuzionale tra cultura dello spreco e del troppo e la mentalità da perdenti che domina la mia famiglia (da parte di mio padre, ma è irrilevante dato che da parte di mia madre c’è solo lei che io possa considerare un familiare).
in casa di mio padre c’è un’entrata fissa mensile di circa 1000€, sono tre persone di cui mia nonna, mio padre e suo fratello, tutti e tre con la pensione (da vedova mia nonna, di invalidità gli altri due). è un’entrata fissa, non soggetta a variazioni e in più mio padre ogni tanto riesce a lavorare e a buscarsi altri soldi extra. è la classica famiglia del sud in cui abbondante è sinonimo di buono, e di rimando è la classica famiglia che spreca soldi senza criterio, e di rimando ancora è la classica famiglia del sud, povera, in cui però non manca mai il cibo in abbondanza, così in abbondanza da far venire lo schifo se ci penso. non c’è un soldo questo mese? che importa, ci indebitiamo con i vicini di casa per far sì di poterci abbuffare a natale, quando letteralmente basterebbe comprare meno roba. e questo ripetuto in ogni cosa, nelle piccole cose.  faccio un esempio stupido che ogni volta mi lascia basito: quando sono a mangiare lì, mio padre spesso cucina pasta con condimento non influente ai fini della storia, e butta tipo un pacco e un po’ di pasta??? tipo 600 grammi per 4 persone di cui io praticamente ne mangio pochissima, mia nonna non mangia quasi mai, lui è a dieta e mio zio non ha ritmi veglia-sonno definiti, quindi mangia quando gli pare. e quando provo a fargli notare che “boh, secondo me potresti farne di meno” mi risponde “ma se avanza è meglio”. NO???? manco per il cazzo è meglio, se avanza stai praticamente sprecando cibo??? e poi voglio capire se avanzasse un piatto, ma per quanto mangiamo ne avanza praticamente la metà o poco meno? che senso ha? niente, non c’è verso di far cambiare idea. ora applicate questo ragionamento anche alle cose con un impatto economico maggiore, e capirete che è disastroso. spendere la maggior parte dei soldi in sigarette è... uno spreco??? + altri problemi di natura psichiatrica di mio zio che lasciamo perdere.
quanto alla mentalità da perdenti, invece, c’è quella cosa di essere costantemente sospettosi che il prossimo li voglia inculare. e quindi cercano poi di risparmiare sulle cose necessarie, facendo a mio avviso figure di merda allucinanti o comunque non godendo appieno delle cose che potrebbero avere. c’è bisogno di un apparecchio tecnologico per fare cosa x? ok, lo prendo dai cinesi, tanto costa poco quando letteralmente spendendo 10€ in più te lo compri in un negozio di elettronica come si deve e ti dura il triplo? anche qui, applicate questo ragionamento alle cose con un impatto economico più alto di 10€, o in cui 10€ non fanno la differenza ma chiedi comunque uno sconto e cose così che secondo me fanno perdere la faccia quando potresti benissimo fumare di meno o non assecondare la ludopatia come meccanismo di coping di zio per un giorno e poterti vivere più tranquillamente le spese che fai e capirete cosa intendo con mentalità da perdenti. 
hanno un modo completamente distorto di fare economia con le loro finanze, e questo sarebbe anche ok se non si ripercuotesse su di me perché non arrivano a fine mese spesso e mio padre capita che mi chieda soldi (che poi mi restituisce sempre, ma non è quello il punto), ma soprattutto capita che anche quando sono io a dover spendere dei soldi magari in presenza di mio padre questi tenti di piazzarmi lì i suoi ragionamenti da perdente tipo “ma perché non compri questo che costa tipo 20€” su una spesa di tipo 300€. ma cosa cazzo vuoi che me ne freghi di 20€ se sto per spenderne 300 se è per ottenere qualcosa di qualità superiore? sono 4 anni che gestisco le mie finanze e ormai due che non ti chiedo più un euro perché non ne ho bisogno (e spero di non averne mai più bisogno, ho già pesato sulle spalle dei miei genitori per molto), almeno non cercare di dirmi anche come spendere i soldi lol
se a questo, poi, aggiungete il fatto che c’è quel distortissimo senso di unione (qui per fortuna mio padre è l’eccezione, e non fa questi ragionamenti) per cui ai tuoi familiari DEVI volere bene perché sono tuoi familiari, e DEVI parlare della tua vita sempre perché sono tuoi familiari, ecco qua che mi passa la voglia di campare se so che devo andare a trovarli per motivo x, come domani. vorrei avessero un minimo di saggezza per capire che chiedermi o farmi notare che non gli dico mai nulla delle mie cose, è solo un modo per darmi l’opportunità di fargli del male, perché non mi piace mentire, e gli spiattello in faccia tutto: che per loro non ho stima, e che se anche io dovessi farmi una famiglia mia non lascerò mai che le due entrino in contatto. provo ribrezzo all’idea che una persona a cui voglio bene debba conoscere quella realtà, mi fa schifo il solo pensiero. sono persone che già da molto tempo non hanno più nulla da darmi, e se anche così non fosse, sono persone da cui non voglio più imparare nulla. ringrazio ogni giorno mia madre per avermi portato via da lì quando avevo 2 anni, mi ha risparmiato l’essere inculcato con la loro mentalità del cazzo, da perdenti, da poveri che si vergognano di esserlo agli occhi degli altri nel 90% dei casi, ma che quando lo mostrano lo fanno con un’attitudine da pezzenti. c’è tanta dignità nella povertà, l’ho imparato in tutti gli anni della mia infanzia, e c’è molta dignità nell’essere pezzenti. dove non trovo alcuna dignità, invece, è in chi non lo è ma si comporta come tale e agisce in modo tale da risultarlo nei fatti, sputtanando i propri soldi in cose inutili e piangendo miseria poi.
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metacsi · 4 years
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La condizione fondamentale dell’uomo è il sonno; l’uomo è addormentato, la sua coscienza è ipnotizzata, confusa; egli non sa chi è, non sa perché agisce, è una specie di macchina, un automa, cui tutto “succede”; non ha il minimo controllo sui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione, sulla propria attenzione; crede di amare, di desiderare, di odiare, di volere, ma non conosce mai le vere motivazioni di questi impulsi che compaiono e scompaiono come meteore; dice “io sono, “io faccio”, “io voglio”, credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano; si illude di avere coscienza di sé, ma non può svegliarsi da sé, può soltanto sognare di svegliarsi; pensa di poter governare la propria vita, ma è una marionetta diretta da forze che ignora; trascorre l’intera esistenza nel sonno e muore nel sonno; passa tutto il tempo in un mondo soggettivo cui non può sfuggire; non è in grado di distinguere il reale dall’immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualche volta si rende conto che non è soddisfatto, che la vita gli sfugge, che sta sciupando l’occasione che gli è stata offerta.
Georges Ivanovič Gurdjieff (fonte)
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continua-evoluzione · 5 years
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Ahahahahahahahahha tranquilla, pure la mia vita va benissimo, non ho proprio nulla da invidiarti Ma proprio zero assoluto ahahahaha E poi, chi ha perso tempo? Io che ho scritto due righe o tu che hai scritto un papiro? Bacia il mio culo sodissimo hihihihi cit.
Se hai una vita così soddisfacente perché mi scrivi in anonimo e ti importa tanto della sottoscritta da dedicare tempo?
Io rispondo con un papiro perché amo argomentare a differenza tua che scrivi frasi a caso buttate lì senza che nessuno ti avesse interpellato.
Appunto perché non hai niente da invidiarmi non dovresti nemmeno star qui a perdere tempo. Sveglia! Ah, forse potresti invidiare la mia faccia tosta dato che tu continui a scrivere con l'anonimo.
Bravissimo/a il corpo, il culo tutto va rassadato! La mente va nutrita. Corpo e mente sano, ecco il mio motto!
Vai a lavorare, a studiare, a leggere, a fare attività fisica a svolgere qualsiasi hobby e togliti l'acido da dosso, impara a prendere la vita con leggerezza e a lasciare alle spalle odio e rancore.
Impara che la vita è una sola e non si spreca nemmeno un secondo soprattutto dietro a persone (come nel mio caso a quanto pare) non ti piacciono o ti hanno ferito.
Perdi tempo per migliorare te stesso/a e per imparare qualcosa di nuovo che nulla è più soddisfacente nella vita non sprecare minuti preziosi dietro a un anonimo a insultare.
Consiglio spassionato, io perdo tempo con te perché vorrei farti ragionare!
Ecco la vera differenza tra chi passa momenti interi delle sue giornate a riflettere e a chi passa tempo a scrivere inutilità.
Ti auguro buona fortuna, lavora su di te che sei ancora in tempo. 🌈
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italianaradio · 5 years
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Calcio, Serie A: un rigore di Ronaldo tiene la Juventus al primo posto. Napoli, furia ADL. Romane da Champions
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/calcio-serie-a-un-rigore-di-ronaldo-tiene-la-juventus-al-primo-posto-napoli-furia-adl-romane-da-champions/
Calcio, Serie A: un rigore di Ronaldo tiene la Juventus al primo posto. Napoli, furia ADL. Romane da Champions
Calcio, Serie A: un rigore di Ronaldo tiene la Juventus al primo posto. Napoli, furia ADL. Romane da Champions
Dura soltanto una notte il nuovo primato dell’Inter, la Juventus batte 2-1 il Genoa all’Allianz Stadium e si riprende la vetta della classifica dopo 10 giornate di campionato. Ma, quella dei bianconeri, è stata l’ennesima vittoria sofferta. Un’altra gara al cardiopalma, decisa ben oltre il 90′ da un calcio di rigore cercato e trasformato da Cristiano Ronaldo. Tutto questo dopo aver creato un mare di occasioni da gol e dopo aver esaltato le doti dell’ottimo portiere rumeno del Genoa, Radu. Insomma, il solito brutto vizietto di Madama griffata Sarri: la Juventus crea tanto ma spreca troppo. Manca lo storico cinismo juventino, un marchio di fabbrica. Però continua a comandare la Serie A.
Stadio San Paolo, Napoli-Atalanta 2-2. Il big-match di turno finisce in parità tra mille polemiche. I napoletani se la prendono con l’arbitro Giacomelli perchè non fischia un rigore per un fallo su Llorente. Il dopo partita è infuocato a conferma che l’ambiente Napoli da un po’ di tempo vive un periodo caratterizzato da grande nervosismo. L’espulsione di Carlo Ancelotti certifica il tutto. La squadra risente delle forti tensioni fuori dal campo con il solito Aurelio De Laurentiis protagonista e spesso polemico con il tecnico e alcuni calciatori. Stavolta, al termine del match contro la Dea, ADL si scaglia contro la classe arbitrale lanciando accuse pesanti al presidente dell’Aia e al designatore: “Nicchi e Rizzoli pessimi attori di un calcio malato. L’intoccabilità degli arbitri è insopportabile. Come si fa a espellere un signore come Ancelotti?. Il signor Rizzoli e il signor Nicchi, se continuano così, finirà che si troveranno orde di napoletani e tifosi infuriati, stanchi di questa prosopopea. A velocità normale quello è rigore tutta la vita”.
De Laurentiis è un fiume in piena. Il verbo di ADL: “Ma il discorso non è questo: per rispetto verso chi ha dato tutto in campo, per i tifosi, per tutti noi che manteniamo questo carrozzone, è giusto far vedere cosa è successo al Var e cosa si sono detti Giacomelli e gli altri. L’intoccabilità di Rizzoli e degli arbitri è insopportabile. Ma poi come si fa a espellere un signore come Carlo Ancelotti che si trova a che fare con un arbitro che non sa fare il suo mestiere. Io se volesse lasciare l’Italia lo capirei. Era abituato in Inghilterra che è un altro mondo. I soldi li mettiamo noi per questo calcio malato e abbiamo il diritto di sapere come funzionano le cose, senza che calino dall’alto. In sostanza chiedo rispetto e chiarezza, soprattutto a Nicchi e Rizzoli: che ci mettano la faccia. Loro diranno che ce la mettono, ma sono solo dei pessimi attori”. Secondo molti ex arbitri e molti esperti di moviola, il rigore su Llorente non c’è; anche secondo noi non ci’è, quindi riteniamo esagerato lo sfogo del presidente del Napoli. Intanto, l’Atalanta resta terza, mentre i partenopei precipitano al sesto posto, scavalcati dalle due romane. Amaro anche Ancelotti: “Ormai siamo arbitrati dal Var. Il rosso? Giacomelli mi aveva chiesto di aiutarlo, poi mi ha cacciato”.
Roma e Lazio: due poker per la zona Champions. I giallorossi la agguantano scavalcando il Napoli e prendendosi il quarto posto, i biancocelesti sono a un solo punto a quota 18 come gli azzurri e il sorprendente Cagliari. A Udine, la squadra di Fonseca continua a stupire per voglia, grinta e spirito di sacrificio. Il nuovo 4-2-3-1 rimodulato dal tecnico portoghese, con il difensore Mancini adattato a centrocampo per far fronte all’emergenza infortuni, sta dando ottimi frutti. Ma l’allenatore è stato bravo anche nel compattare il gruppo davanti alle tante avversità, tra infortuni e torti arbitrali. A proposito di torti arbitrali, oggi la Roma ne ha subito un altro: inesistente l’espulsione di Fazio al 31′ del primo tempo per presunto fallo da ultimo uomo su Okaka. Arbitro Irrati mediocre come tanti suoi colleghi, quasi tutti. La Var sta facendo più danni della grandine. Nonostante tutto, la compagine romanista già in vantaggio per 1-0 grazie a un altro gol del baby talento Zaniolo, dilaga nella ripresa con la prima rete italiana dell’inglese Smalling, il bel gol del giovane Kluivert e il sigillo di Kolarov su rigore. Dunque, Roma sempre più “stradarola” e “testaccina”. Vince 4-0 anche la Lazio che all’Olimpico asfalta un brutto Torino. Walter Mazzarri si giocherà la panchina sabato nel derby con la Juve. Simone Inzaghi invece si gode una Lazio da Champions e un Ciro Immobile capocannoniere con 12 reti. Oggi ha calato un’altra doppietta. Se i biancocelesti riusciranno a eliminare quei black-out che finora li hanno caratterizzati, possono andare molto lontano; nonostante una rosa corta.
Cagliari continua a sognare l’Europa. Colpo esterno della Viola. Un brodino per la Samp di Ranieri. I sardi alla Sardegna Arena battono 3-2 il Bologna e si portano al 5° posto insieme a Lazio e Napoli. Mattatori della serata: Joao Pedro, autore di una doppietta, e Simeone. A Reggio Emilia, l’interessante 22enne attaccante ivoriano Jeremie Boga lancia il Sassuolo, ma, la Fiorentina ribalta il match con le reti di Gaetano Castrovilli, un altro 22enne che farà strada, e di Milenkovic. Alla Sampdoria non riesce l’operazione aggancio al Brescia al penultimo posto e resta fanalino di coda. Nonostante la cura Ranieri, la Samp è ancora malata e rischia di perdere in casa contro un ottimo Lecce. La sbarazzina squadra di Liverani passa in vantaggio con l’ex Genoa Lapadula, i blucerchiati pareggiano grazie a Ramirez e alla “goal-line technology” che da tempo ha cancellato i famosi “gol fantasma”. L’unico vantaggio della tecnologia nel calcio. Lo spezzatino infrasettimanale verrà completato da Milan-Spal in programma nel giovedi di Halloween: il povero Diavolo rossonero si augura di non vedere le streghe.
Dura soltanto una notte il nuovo primato dell’Inter, la Juventus batte 2-1 il Genoa all’Allianz Stadium e si riprende la vetta della classifica dopo 10 giornate di campionato. Ma, quella dei bianconeri, è stata l’ennesima vittoria sofferta. Un’altra gara al cardiopalma, decisa ben oltre il 90′ da un…
Fabio Camillacci
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pangeanews · 6 years
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Scriveva solo con il sangue, convinta che lo scrittore è un torero: una lettera d’amore di Marguerite Duras
Una certa schifiltosità mi allontanava da lei. Due cose, più che altro. Scriveva breve, semplice, per lampi verbali. Ai miei occhi da condor, non bisogna volare sotto la quota detenuta da Hermann Broch, William Faulkner, Virgina Woolf. La fama, poi, m’irretiva. Il film di Jean-Jacques Annaud del 1992, la storia della farfalla minorenne tra le braccia del ricco cinese. Erotismo carnevalesco rispetto ai film, per dire, di Wong Kar-wai – dove l’amore si spreca nella resa, nell’irraggiungibile.
*
Poi. Mi irritava il fatto che fosse brandita come simbolo di certo ‘femminismo’, facinorosa faccina da femmina alpha. C’erano però altri aspetti intriganti: l’intransigente di sinistra che viene cacciata dal partito comunista francese nei Cinquanta per “perverso spirito politico” – sfotteva chi non le garbava – “frequentazione di locali notturni” e, insomma, “tradimento del partito con atti piccolo-borghesi decadenti”. Il partito così, firmo la sua condanna; lei non cadde. Mai.
*
La fine. Poi. Reclusa. In casa. La donna dalle molte sofferenze e dalle cospicue gioie. Non voleva nessuno con sé. Ispirata da sé sola, incurante delle critiche degli intellettuali di Francia che la ritenevano qualcosa di più di una scrittrice ‘rosa’, certo, ma ben al di sotto del pantheon letterario conveniente.
*
Vent’anni fa Laure Adler firma per Gallimard la sua biografia. “Sapeva scrivere solo con il sangue”, ha dichiarato la biografa. “La sua vita fu un corpo-a-corpo contro il secolo, contro gli uomini, contro l’amare. Lottò anche con la scrittura: ogni manoscritto è stato scritto e riscritto almeno otto volte. L’alcol, infine, il suo ‘buco nero’, ‘l’ombra interiore’. Pensava che tutti potessero scrivere: semplicemente, bisognava avere il coraggio di sfidare il ‘buco nero’. L’alcol la aiutava. La sua vita è stata una totale assunzione di rischio, lo scrittore come un torero nell’arena”.
*
“L’amante di Cholen si è assuefatto all’adolescenza della fanciulla bianca fino a delirarne. Il piacere che prende da lei, ogni sera, impegna il suo tempo, la vita. Con lei non parla quasi più”; “La prende come prenderebbe la sua bambina”; “Ci eravamo ingannati. L’errore che avevamo fatto, in qualche secondo ha invaso l’universo. Lo scandalo era di proporzioni divine”. L’amante, pubblico nel 1984, è l’anti-Lolita. Nessun gioco verbale ma il giogo telegrafico della semplicità – si scrive come si martella un chiodo. Parla la bimba-ragazza e non l’amante tramortito dal desiderio. Siamo in Indocina, mica negli Usa: non c’è perversione pervasiva, ma la geometrica lucidità di un fatto.
*
Marguerite Duras è diventata un marchio – quanti la imitano, da allora, inappetenti ai vocabolari? Tributo alle epigrafi, tribunale di una scrittura disincarnata, disincantata. E se fosse più brava lei dei tronfi tromboni del romanzo d’avanguardia, da mille&passa pagine? Penso a Claude Simon. Lo osannavo, a quel tempo quando ‘difficile’ significava ottimo, quando ‘che cavolo vuol dire?’ significava ha certo molte cose importanti da dire.
*
A 70 anni la Duras rievoca ciò che le è accaduto da ragazza, nelle colonie dell’Est, nei Trenta. Questa è una lettera, che appartiene a quegli anni – senza data né luogo – come fratturata dal nulla – mentre s’incede nell’amare, nell’incenerire. (d.b.)
***
Tu.
Mai questa parola mi è parsa prossima all’infinito, perché contiene cose vaste nella sua sostanza misera. Inoltre, poiché ha il carattere di essere un segno eccezionale tra noi, non permetterò che sia subordinata alle vicende della grammatica. Vorrei che questa lettera fosse senza origine; ma l’arrivo, che non pregiudicherò, mi opprime, ti segnalerà che non ci sarò più. Il cattivo stato di mia nonna, il trasporto in una clinica, in un’età in cui la lotta per la vita consiste nel voler morire a casa propria, non crea l’atmosfera adatta a un rapido monologo, il cui merito più grande è penetrare nella tua stanza. Non rimpiango la violenta repressione che ho imposto alla mia natura, che per tutta la notte, splendida, ha toccato tutti i paesaggi familiari al nostro pensiero e ai nostri sensi. Non lo rimpiango perché questa immagine astratta, quasi senza entità, che mi perseguita, esprime un profumo che provoca speranza, mi lascia in un rapimento simile a quello che si prova penetrando un bosco… siamo due prismi violenti, la luce bianca è scaturita da noi, la corda vibra, scatenando una sinfonia; l’intensità di gioia e di dolore è uguale, una, e brucia per fondersi in un unico essere, non c’è dualità in una gioia simile… Nasconderò la mia inquietudine rischiando di arrivare al punto decisivo del calcolo delle probabilità? Non ti arrabbierai perché conosce la mia mania di perseguitarmi. Intollerabilmente stupido chiudere questa lettera quando cade la sera. Mi scuserai. Il folletto ha smesso di scherzare; la piccola viola tace; al mattino riprenderà la sua cantilena, che per te sarà dolce. Ti risveglierò con un sogno fantomatico, e quando riconoscerò il tuo sguardo, andrò via. Ti mormorerò qualcosa, comunque. La ‘gente’ non dà credito all’amore.
P.S. Il folletto potrebbe bussare alla tua porta, ora…
Marguerite Duras
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valeria-manzella · 6 years
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..Il Vangelo della domenica..Cosa resterà di noi alla fine? L'amore dato e ricevuto..Ermes Ronchi..In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli..Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra..Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi...Il Vangelo dipinge una scena potente, drammatica che noi siamo soliti chiamare il giudizio universale. Ma che sarebbe più esatto definire invece..la rivelazione della verità ultima, sull'uomo e sulla vita..Che cosa resta della nostra persona quando non rimane più niente? Resta l'amore, dato e ricevuto. Avevo fame, avevo sete, ero straniero, nudo, malato, in carcere: e tu mi hai aiutato. Sei passi di un percorso, dove la sostanza della vita ha nome amore, forma dell'uomo, forma di Dio, forma del vivere. Sei passi per incamminarci verso il Regno, la terra come Dio la sogna. E per intuire tratti nuovi del volto di Dio, così belli da incantarmi ogni volta di nuovo. Prima di tutto Gesù stabilisce un legame così stretto tra sé e gli uomini da arrivare fino a identificarsi con loro: l'avete fatto a me. Il povero è come Dio! Corpo di Dio, carne di Dio sono i piccoli. Quando tocchi un povero è Lui che tocchi. Poi emerge l'argomento attorno al quale si tesse l'ultima rivelazione: il bene, fatto o non fatto. Nella memoria di Dio non c'è spazio per i nostri peccati, ma solo per i gesti di bontà e per le lacrime. Perché il male non è rivelatore, mai, né di Dio né dell'uomo. È solo il bene che dice la verità di una persona. Per Dio il buon grano è più importante e più vero della zizzania, la luce vale più del buio, il bene pesa più del male. Dio non spreca né la nostra storia né tantomeno la sua eternità facendo il guardiano dei peccati o delle ombre. Al contrario, per lui non va perduto uno solo dei più piccoli gesti buoni, non va perduta nessuna generosa fatica, nessuna dolorosa pazienza, ma tutto questo circola nelle vene del mondo come una energia di vita, adesso e per l'eternità. Poi dirà agli altri: Via, lontano da me... tutto quello che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l'avete fatto a me. Gli allontanati da Dio che male hanno commesso? Non quello di aggiungere male a male, il loro peccato è il più grave, è l'omissione: non hanno fatto il bene, non hanno dato nulla alla vita. Non basta giustificarsi dicendo: io non ho mai fatto del male a nessuno. Perché si fa del male anche con il silenzio, si uccide anche con lo stare alla finestra. Non impegnarsi per il bene comune, restando a guardare, è già farsi complici del male comune, della corruzione, delle mafie, è la..globalizzazione dell'indifferenza..(papa Francesco). Ciò che accade nell'ultimo giorno mostra che la vera alternativa non è tra chi frequenta le chiese e chi non ci va, ma tra chi si ferma accanto all'uomo bastonato e a terra, e chi invece tira dritto; tra chi spezza il pane e chi si gira dall'altra parte, e passa oltre. Ma oltre l'uomo non c'è nulla, tantomeno il Regno di Dio..(Letture: Ezechiele 34,11-12.15-17; Salmo 22; 1 Corinzi 15,20-26.28; Matteo 25,31-46)..
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tmnotizie · 6 years
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SAN BENEDETTO – Queste le pagelle dei rossoblù.
Aridità 6: Il pallone calciato dal dischetto da Comi gli passa sotto la mano. Incolpevole sul raddoppio dell’ attaccante vicentino, per il resto dà sempre calma e sicurezza al reparto.
Rapisarda 6,5: Quando mette il turbo sulla corsia destra è praticamente imprendibile. Il giovane Beruatto solo nella ripresa cerca di rendergli la vita difficile con il terzino rossoblù sempre attento nelle chiusure.
Conson 6: Al rientro battaglia alla grande con chiunque passi dalle sue parti. Nell’ azione del gol del 2-1 veneto è in fase di diagonale per chiudere in anticipo nella zona a lui deputata.
Miceli 6,5: Altra positiva prestazione del difensore salentino. Praticamente cancella Lanini e poi lotta tutto fisico con Ferrari.
Tomi 5: Da un uomo della sua esperienza non è tollerabile una leggerezza del genere, quando trattiene Comi in area e soprattutto quando l’arbitro è a due passi. E poi soffre maledettamente l’ingresso di Giacomelli che sull’ out di sua competenza fa il bello e cattivo tempo.
Gelonese 6: Nel primo tempo corre per quattro e si propone anche in fase offensiva. Sostituito alla mezzora della ripresa per Damonte.
Bove 6,5: Il “bimbo” offre un’ altra prestazione tutta sostanza. Quando ha il pallone tra i piedi sa sempre quello che deve fare. Delizioso l’assist in pallonetto per Valente nella ripresa sfruttato malamente dal compagno di squadra.
Vallocchia 6: Non incide particolarmente ma anche su un terreno pesante fa valere il suo dinamismo rispetto ai centrocampisti avversari. All’ 11′ st viene sostituito con Di Cecco e la Samb perde brillantezza. Sarà un caso?
Troianiello 5,5: Cerca di proporsi ma senza tanto costrutto. Però non lesina mai l’ impegno rendendosi utile anche in fase di copertura.
Di Massimo 6: Sua la pregevole apertura per il gol di Esposito. Gioca in un ruolo non suo, ma si fa apprezzare per coraggio e spirito di abnegazione.
Esposito 7: Il maghetto è in giornata di grazia. Prima colpisce una traversa poi è glaciale nel capitalizzare in area l’assist di Di Massimo. Alla mezzora della ripresa, stremato, lascia il campo per Sorrentino.
Di Cecco 6: Prende il posto di Vallocchia mettendo al servizio della squadra la sua esperienza. Non ha il dinamismo del suo giovane compagno ma è sempre presente dove c’è il pallone.
Valente 6: Ha sui piedi la palla che poteva chiudere la partita ma la spreca malamente. Ci prova anche da fuori area ma senza successo.
Damonte 5,5: Ha l’ unica pecca di perdersi Comi nell’ azione che ha dato il gol vittoria al Vicenza.
Bacinovic sv: Diciannove minuti in campo ed un paio di palloni toccati. Tutto qui.
Sorrentino sv: A ventidue anni anche in venti minuti, si deve arare il campo mma sembra ormai un corpo estraneo a questa Samb. Da una sua palla persa a metacampo è nata l’azione del gol vittoria del Vicenza.
Moriero 6: Partita preparata bene e giocata al top nei primi 45 minuti. La conferma che questa Samb quando deve distruggere il gioco avversario e ripartire è devastante. Poi, però, nella ripresa la squadra si è tirata troppo indietro dando campo al Vicenza. Questa volta i cinque cambi non hanno dato i frutti sperati e voluti. Ora necessario il cambio di marcia in casa domenica prossima contro il Sud Tirol.
Tifosi 7: I seicento del Menti tornano a casa delusi ed amareggiati. Un incitamento costante per tutti i novanta minuti, poi l’atroce beffa del finale. Praticamente cancellati i supporters veneti.
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laragazzamaicapita · 7 years
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Uno scrittore cessa di essere tale quando il disordine nella sua testa non regna più, quando si ha un equilibrio interiore le parole non scorrono fuori come prima, non escono più a infestare l'ambiente circostante. Una volta raggiunto quel equilibrio la poesia cessa di esistere e si passa all'ordinaria vita comune, uno scrittore è una persona malata di un disordine cronico che porta la propria arte a liberarsi, a sfogarsi su carta bianca, uno scrittore per essere definito tale non guarisce mai da questa malattia, chi ne esce è solo una persona brava ad esprimersi, che ha studiato per essere così brava, uno scrittore non studia ma vive governato dalla sua arte e senza saperla a sua volta governare. Lascia che le cose più banali lo ispirino, lascia che qualsiasi cosa sia fonte di ispirazione anche un paesaggio triste e stanco di essere quel che è, uno scrittore può definirsi tale solo se non riesce a dormire quando le idee cominciano a girovagare per la mente, solo se si mette a scrivere in ogni momento, ovunque si trovi e su qualsiasi cosa gli passi per le mani, può definirsi tale solo se la grammatica imparata a scuola la butta via e se ne intenta una tutta sua, senza senso, ogni volta diversa e sempre più incasinata. Uno scrittore lo si riconosce dallo sguardo riflessivo, dagli occhi stanchi perché un idea gli è girovagata in testa per tutta la notte, dalle poche parole che pronuncia perché sa che ogni parola ha un significato e non spreca parole parlando di niente, si riconosce per l'espressione che ha, un po' persa nel vuoto, quando tenta di non dimenticarsi quel che sta pensando e per l'espressione afflitta, poco tempo dopo, perché quella cosa che non doveva dimenticarsi è volata via insieme a tante altre persone o cose. Lo scrittore è quella persona a cui gli sono state tagliate le ali ma continua a volare tramite la sua mente.
Mia.
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pomposita6292 · 5 years
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"La condizione fondamentale della maggioranza degli esseri umani è il sonno; l'essere umano è addormentato, la sua coscienza è ipnotizzata, confusa; egli non sa chi è, non sa perché agisce, è una specie di macchina, un automa, cui tutto "succede"; non ha il minimo controllo sui propri pensieri, sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione, sulla propria attenzione; crede di amare, di desiderare, di odiare, di volere, ma non conosce mai le vere motivazioni di questi impulsi che compaiono e scompaiono come meteore; dice "io sono, "io faccio", "io voglio", credendo di avere davvero un ego unitario, mentre è frammentario in una moltitudine di centri che di volta in volta lo dominano; si illude di avere coscienza di sé, ma non può svegliarsi da sé, può soltanto sognare di svegliarsi; pensa di poter governare la propria vita, ma è una marionetta diretta da forze che ignora; trascorre l'intera esistenza nel sonno e muore nel sonno; passa tutto il tempo in un mondo soggettivo cui non può sfuggire; non è in grado di distinguere il reale dall'immaginario; spreca le proprie energie a inseguire cose superflue; e solo qualche volta si rende conto che non è soddisfatto, che la vita gli sfugge, che sta sciupando l'occasione che gli è stata offerta.
-Gurdjieff-
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ilikeshoppingit · 7 years
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100 modi per rovinarti la vita
“Il vero miracolo non è volare per aria, o camminare sulle acque, bensì camminare su questa terra” – Proverbio cinese
Vivere una vita migliore infatti e’ spesso il risultato del fare errori ed imparare da essi, piuttosto che dall’evitare le sfide. E’ molto meglio provare e fallire, piuttosto che immergersi nel mare delle illusioni e della non-azione, per quanto rosa possa essere quel mare.
Ecco quindi 100 modi per rovinarsi la vita. 100 errori che noi umani tendiamo a fare e che ci spingono nel mare della negativita’. Usala come un’onesta compagna della lista precedente; qualcosa di simile ad uno specchio. Sentiti libero/a di aggiungerne altri e, se ti va, facci sapere sui commenti qui sotto quali sono, cosi’ altre persone potranno beneficiare della tua esperienza e dei tuoi errori. Senza indugiare oltre, incominciamo. Se vuoi rovinarti la vita ecco le 100 cose da fare.
1- Rimpiangi il passato Dispiacerti di quello che ti e’ capitato. Investire tempo ed energia per cose che non esistono nemmeno piu’, ma che tu senti che “non sono ancora risolte”. Continuare a focalizzarti sul passato invece che sul presente. Questo e’ cio’ che fanno i rimpianti: ti tengono attaccato alle cose del passato che attualmente non sono nemmeno importanti. Non ci puoi fare comunque nulla: accettale e passa oltre.
2- Accetta che ti vengano dette bugie Anche se sai che ti hanno mentito. Accettare di ricevere bugie in nome di un qualcosa che e’ piu’ grande di te: la famiglia, la carriera, qualsiasi cosa. Mandarle giu’ ogni giorno, conoscendo la verita’ e continuando ad accettare quella realta’ distorta, sperando che ad un certo punto le cose si mettano per il meglio. Non succedera’ mai. E non esiste un qualcosa di piu’ grande di te. Questa non e’ vera accettazione: e’ rassegnazione!
3- Rimani in una situazione inadatta La situazione puo’ essere sia una relazione che un lavoro. Potresti pensare che sia soltanto temporanea o anche che “potrebbe essere il meglio per me”, ma ti stai soltanto illudendo. Le situazioni inadatte sono come delle sabbie mobili: ti fanno affondare lentamente. Se non te ne vai nel momento in cui ti rendi conto che non vanno bene per te, alla fine diventi un tutt’uno con quella palude.
4- Arrenditi alle dipendenze Falle diventare “piu’ grandi” di te. Chiamale alcool o dipendenza dalla lotta. Chiamale lavoro, come nel caso del workaholic (“dipendenza da lavoro”), o mangiare piu’ di quanto ti serva. Chiamale droghe o dipendere da una persona (co-dipendenza). Accettare una dipendenza e’ un atto consapevole di resa. Accetti di perdere una battaglia, e poi un’altra. E lentamente perderai la guerra.
5- Sogna senza agire E’ bello sognare ad occhi aperti; apre il tuo cuore a nuovi obiettivi ed universi. Ma sognare ad occhi aperti senza agire non ha alcun senso. Non ti servira’ a un bel niente restare seduto mentre aspetti che le tue intenzioni si manifestino, senza intraprendere anche una azione minima per smuovere la situazione.
6- Dormi piu’ del necessario Magari ti dici che sei troppo stanco. Oppure stai evitando la tua vita reale, e cerchi un rifugio sotto le coperte. E naturalmente perdi tutte le opportunita’ che potresti afferrare se fossi sveglio. Diventare mattiniero, d’altra parte, non ha prezzo, ti troverai con un sacco di tempo in piu’ a disposizione.
7- Gioca la carta della colpa Hai fatto qualcosa di sbagliato e invece di: a) ammettere che era davvero sbagliato, b) imparare la lezione e c) andare avanti, giochi la carta della colpa. Ti senti in colpa per cio’ che hai fatto, fino a quando inizi a sentirti in colpa per tutte le cose che hai fatto. Datti una mossa. La colpa non ti paga l’affitto.
8- Fai la vittima Se hai perso qualcosa, fai come se avessi perso tutto. Sii una vittima. Chiedi la pieta’ delle altre persone. Lascia che chiunque possa rigirarti come vuole e ridurti in poltiglia cosi’ in cambio puoi lamentarti. Fare la vittima in cambio di pieta’ e’ molto piu’ comune di quanto si creda, ed e’ anche contagioso. Ricordati soltanto che potresti anche perdere una battaglia, ma questo non fara’ di te una vittima.
9- Evita l’introspezione Distraiti, fai di tutto per non vedere e non sentire. In questo modo chiudi la porta alla consapevolezza (e al tuo cuore e ai tuoi veri talenti..) Per quanto possa sembrarti difficile, ogni tanto dovresti fare un passo indietro e parlare con te stesso. Stringi i denti e fatti delle domande serie. E’ meglio dare una risposta sbagliata adesso ad una domanda difficile, che non voler vedere cosa sta succedendo e rimanere bloccato. L’introspezione paga sempre.
10- Lavora piu’ che puoi E rovina la tua salute, mentre fai finta che ti stai sacrificando per il bene di…. (qui mettici quello che vuoi a scelta: famiglia, boss, carriera, amici, pianeta). Hai dei limiti fisici e questo e’ una cosa buona. Oltrepassare questi limiti fisici rovinera’ la tua vita piu’ in fretta di quello che pensi. E per tanto tempo, anche. Lavora meglio, non di piu’.
11- Non giocare Perche’ e’ stupido, perche’ spreca il tuo tempo e la tua energia e non ti da’ dei risultati misurabili. Non giocare e perderai l’unica cosa divina che ti arriva gratis. Non giocare e lascia che il tuo bambino interiore diventi un adulto ingrigito con argomenti pesantissimi da discutere ogni minuto. Non giocare e nota come la tua vita si incasina seriamente.
12- Smetti di imparare Perche’ sai gia’ troppo o perche’ quello che imparerai non ti dara’ alcun vantaggio competitivo nella piccola nicchia in cui stai giocando adesso. Smetti di imparare perche’ c’e’ cosi’ tanto da scoprire che non riuscirai a coprire tutto lo scibile nemmeno in dodici vite. Smetti di imparare perche’ e’ cosi’ difficile e questo ti porta fuori dalla tua zona di comfort. Gia’, perche’ darsi pena? Al diavolo!
13- Spettegola! Parla male delle altre persone. Questo e’ un modo sicuro al 100% di mandare all’aria le tue relazioni, la tua credibilita’ sociale, i tuoi valori personali. Il modo in cui parli delle altre persone determina molto spesso anche la maniera in cui agisci nei loro confronti. Il gossip e’ un’arma pesante e per quanto tu sia capace di usarla, finisce sempre per danneggiare chi la possiede. Fallo spesso, accelerera’ il processo di rovina.
14- Ambisci a diventare famoso E fai tutte le stupidaggini che le altre persone si aspettano da chi vuole diventare famoso. Implora attenzione, creati montature pubblicitarie, tradisci i tuoi amici per avere anche la minima visibilita’ sui giornali o cancella la tua vita personale. Essere famoso non ti garantisce al 100% di vivere una vita soddisfacente. Nella maggior parte dei casi, e’ vero il contrario.
15- Segui i soldi Mettere i soldi sull’altare della tua vita puo’ alla lunga incasinartela. Vivere la propria vita alla caccia continua dei soldi e’ rischioso perche’ il denaro e’ un concetto molto mutevole. Una grande parte di questo concetto vive nella tua mente. E il denaro puo’ comprare solo cose. Cosa riesci a fare con un assegno alla camera mortuaria? Quasi nulla.
16- Non fare amicizia Stai da solo. Non connetterti con nessuno. Perche’ ti vergogni di qualcosa del tuo comportamento o del tuo aspetto. O perche’ pensi di essere troppo per loro. Qualsiasi sia il motivo, stai alla larga dalle persone, e per carita’ non conoscere gente nuova. Cosi’ facendo avrai un posto in prima fila per il tuo spettacolo, quello in cui, come starai gia’ pensando, la tua vita andra’ a gambe all’aria.
17- Combatti i tuoi nemici Questo ti porta per prima cosa al farti dei nemici e poi a tenerteli. Che e’ una gran sciocchezza. I nemici sono un costrutto mentale. Non hai nessun nemico fino a quando non sei pronto a cedere il tuo potere a qualcun altro. Ti ricordi lil capitolo sulla zona di potere nel libro Tutta un’altra vita? Nessuno ti puo’ far sentire inferiore, o colpire, a meno che tu non gli dia il permesso. Combattere i tuoi nemici e’ in verita’ nutrire i tuoi nemici.
18- Sii pigro Nel senso di non fare alcun tipo di lavoro. Evita completamente le responsabilita’. Aspetta che siano gli altri a fare le cose al posto tuo. Stai lontano da qualsiasi cosa che possa anche lontanamente metterti nella posizione di dovere essere d’aiuto per le persone. La pigrizia e’ di per se’ un morbo. Permettere che si diffonda nella tua vita e’ come invitare la malattia a prendere possesso di te.
19- Non assumerti dei rischi Vivi una vita comoda e stai sempre nella tua zona di comfort. Non uscire. Assumersi dei rischi e’…. rischioso. Potresti farti male. Potresti perdere i tuoi soldi. Potresti sbagliare. Ma accettare di rischiare e’ l’unico modo per crescere. Senza rischio non c’e’ crescita. Non c’e’ vittoria senza battaglia. Non c’e’ vita migliore senza sfide.
20- Sii egoista Fai le cose per te e per te soltanto. Fai come se fossi l’unico nell’Universo. Non condividere niente. Ambisci ad essere il piu’ ricco, il piu’ potente, il piu’ influente al mondo. L’egoismo e’ un fattore limitante incredibilmente efficace. Diventerai la persona piu’ ricca del mondo, se lo vuoi; solo che il tuo mondo diventera’ molto piccolo: sarai l’unico abitante.
21- Scommetti Incomincia a lottare con il caso. Spera che quel colpo di fortuna risolvera’ tutti i tuoi guai. Scommettere puo’ essere molto divertente, ma una volta che l’avrai fatto diventare il tuo modo di affrontare la vita, sara’ il momento in cui sprofonderai in una palude di disperazione. Non puoi usare le scommesse come soluzione per i tuoi problemi, non sei stato creato per questo. Sei stato creato per creare e goderti il processo, per impegnarti in qualcosa. Ed e’ questo che ti fa crescere.
22- Rimani bloccato in un lavoro che detesti Perche’ la paga e’ buona. O perche’ hai troppa paura a cercartene uno nuovo. O perche’ da bambino qualcuno ti ha detto che devi avere un lavoro sicuro. Quasi meta’ della tua vita la trascorri al lavoro, quindi se scegli di stare in un lavoro che detesti, alla fine rischi di detestare tutta la tua vita. Soluzioni? O cambi lavoro o ti impegni per trovare qualcosa nel tuo lavoro attuale che ti piaccia (che non sia solo lo stipendio).
23- Non ascoltare Pretendi di sapere tutto. O comportati come se non avessi bisogno di consigli, suggerimenti o feedback. Non ascoltare il tuo partner, i tuoi amici, la tua intuizione. E perdi tutti i nuovi punti di vista che potresti guadagnare, tutte le risposte nuove a cui non hai mai pensato e tutte quelle opportunita’ che potrebbero derivarne.
24- Menti alle persone Perche’ vuoi qualcosa da loro. Perche’ ti piace imbrogliarle. Perche’ pensi che sia solo uno scherzetto innocente. O perche’ non sopporti proprio dire la verita’. Mentire agli altri e’ una dipendenza perche’ il sollievo che ti da e’ solo temporaneo.
25- Menti a te stesso Non credere a cio’ che stai sentendo o sperimentando. Evita di guardare la verita’ in faccia e illuditi. Vivi in un mondo di fantasie e spera che tutto vada per il meglio (o per il peggio, se sei pessimista). Non ascoltare la tua voce interiore, e arrenditi alla pressione sociale, alle cattive abitudini o alle emozioni negative.
26- Non chiedere aiuto E vivi come su un’isola deserta, solo ed isolato. Va bene chiedere aiuto di tanto in tanto. Va bene che di tanto in tanto qualcuno si prenda cura di noi. Basta che tu non ne faccia un’abitudine, e starai bene. Ma ricordati: non riuscirai a far fronte a tutte le cose della vita da solo. Ci riuscirai con l’aiuto degli altri.
27- Non pulire la casa In che modo il non pulire la tua casa puo’ rovinare la tua vita? In realta’ non e’ che ti rovini direttamente, sara’ la tua vita in generale a soffrirne, si creeranno delle situazioni in cui potranno succedere cose spiacevoli, come la procrastinazione o la semplice e vecchia pigrizia.
28- Non fare ginnastica Non c’e’ bisogno di diventare un atleta, ma se non ti prendi cura del tuo corpo fisico, non ti prendi nemmeno cura di te. Evitare le attivita’ fisiche, per quanto possano essere minime o insignificanti, servira’ a diminuire la tua vitalita’ e ti rendera’ anche piu’ pigro. E se pensi soltanto a quanto sia semplice fare un giro nel parco…
29- Mangia schifezze Stessa categoria di quello sopra: mangia robaccia e produrrai robaccia. Siamo molto influenzati da quello che mangiamo e qualsiasi squilibrio in quest’area sara’ subito visibile. Il cibo spazzatura crea una vita spazzatura. Soprattutto non mangiare cibo crudo (frutta, verdura, noci…).
30- Non trascorrere tempo nella Natura Siamo abbastanza vicini alla creazione di un ambiente artificiale in cui vivere perfettamente in equilibrio. Le nostre citta’ ci stanno letteralmente succhiando via il nostro potere, invece che riempirci di energia. Noi siamo ancora figli della natura. Evitare la Natura in nome di uno stile di vita super-civilizzato finira’ per toglierci una delle fonti piu’ potenti di energia, privandoci lentamente delle nostre forze.
31- Procrastina Rimanda le cose da fare. Evita di farne altre. Sogna ad occhi aperti, diventa un master della procrastinazione e ritarda tutto cio’ che puoi. Questo ti aiutera’ sicuramente ad incasinare le tue relazioni professionali, la tua vita personale e la tua auto-stima.
32- Riempiti di oggetti spendendo piu’ di quanto ti puoi permettere Forse perche’ non hai la piu’ pallida idea di cosa sia il denaro o perche’ vuoi continuare a concederti i tuoi vizi ( vestiti, scarpe, borse, cellulari ecc) Spendere piu’ di quanto tu possa permetterti non solo ti riempira’ di debiti, ma ti rendera’ anche difficile uscirne.La cosa importante non sono gli oggetti che possiedi, ma quanto sei ricco dentro. Pensi davvero che questi oggetti ti renderanno felice?
33- Limita la tua vita sociale Smetti di uscire. Isolati nella sicurezza di un lavoro, di una vita familiare o nel sognare ad occhi aperti perpetuo o senza significato. Siamo animali sociali, anche quelle volte in cui non ce la sentiamo. Se smetti di incontrare altri esseri umani, non avrai possibilita’ di ricevere dei feedback e di scambiare idee, punti di vista. Esci e incontra delle persone!
34- Scegli la carriera invece di uno stile di vita Pianifichiamo troppo spesso la nostra vita in modo carriera-centrica. Compiamo tutti i passi necessari per acquisire conoscenza, capacita’, titoli e diplomi. Cerchiamo di adattarci ad una carriera piu’ o meno garantita. Nel processo ci dimentichiamo che una carriera non e’ identica alla nostra vita. Alla fine della giornata ci chiediamo spesso chi e’ quella persona che ha parlato con la nostra bocca…
35- Tratta le persone come dei beni Invece di trattarli come esseri umani, con le proprie vite ed aspettative. Questo diventa molto vero soprattutto se vivi seguendo il punto precedente, giudicando la tua vita secondo criteri del business. Le persone non sono patrimoni o beni, come potrebbe esserlo un computer. Le persone hanno speranze, vite ed alti e bassi. I beni sono cose morte, le persone sono vive, con tutto il bene o il male che deriva dall’essere vivo.
36- Scegli le amicizia sbagliate (e continua a frequentarle) Sai che sono quelle sbagliate quando sai che per essere accettato da loro devi fare cose che in realta’ non vuoi fare. Tipo, ubriacarti tutte le sere o vestirti in un certo modo. Un vero amico non ti porra’ mai delle condizioni. Se non hai il coraggio di lasciar andare questo tipo di persone, rischi di venirne divorato e di perdere la tua identita’…
37- Rifiuta le critiche Chiuditi in difesa oppure aggredisci appena qualcuno sembra non pensarla come te o criticarti. Invece di rifiutare le critiche, accettale. Forse non saranno sempre giuste, ma almeno riceverai sempre un feedback. Molte persone temono le critiche, ma in questo modo come possono migliorare?
38- Comprati le relazioni Sostituisci il calore dalle relazioni umane, del tempo trascorso con gli amici e i famigliari con la pratica freddezza del denaro. Forse questo potra’ facilitarti la vita di tutti i giorni, ma avra’ un effetto profondo a livello emotivo. Molti matrimoni investono cosi’ tanto su questo aspetto, che finiscono per avere grande successo nel distruggere ogni traccia di legame emotivo tra i due partner…
39- Segui le regole Mangia quello che ti danno, parla come ti dicono di parlare e, per carita’, non imprecare quando invece vorresti. Basta che non eserciti le tue capacita’ di scelta e farai la fine di una marionetta sociale perfetta, pronta a venire manipolata da fili invisibili tenuti dal primo burattinaio che passa. Il seguire le regole dovrebbe essere sempre regolato dal tuo giudizio.
40- Non gestire i tuoi soldi Viviamo in un mondo dove i soldi hanno ancora un ruolo importante. Magari fra alcune generazioni il denaro non sara’ piu’ necessario, ma fino a quel momento dovresti essere capace di gestirlo. Fai semplicemente attenzione a come lo usi, e gia’ questo ti aiutera’.
41- Prometti di fare piu’ di quanto sei in grado di fare Perche’ ti vergogni di ammettere che non puoi fare di piu’, o perche’ speri che le cose miglioreranno come per magia? Se prometti piu’ di quello che puoi fare con lo scopo di essere amato e approvato finirai invece per essere irrealista e deludere te stesso e gli altri.
42- Non mantenere le promesse Continuazione del punto precedente. Non mantenere le promesse e’ un modo per far sapere al mondo che “Non sono una persona su cui fare affidamento. Posso essere molto bravo a fare promesse e a farti credere che ho un sacco da offrire, ma invece sto ti sto solo raccontando delle bugie”. É meglio non promettere affatto, piuttosto che non mantenere cio’ che prometti.
43- Strafai Fai di piu’ dove non c’e’ piu’ nulla da migliorare. Sforzati di fare cose che nessuno vuole. Fai di piu’ di quello che devi fare, giusto per farti vedere. Molte persone pensano che fare di piu’ di quello che le persone si aspettano da loro, e’ un modo per per facilitarsi la vita. Peccato per quella promozione che otterrai quando sarai troppo bollito per godertela!
44- Molla Smetti di fare quello che sai fare meglio. Molla i tuoi amici quando hanno bisogno di te. Molla il tuo partner perche’ ti sei annoiato. Molla, e basta. Invece di rimanere li’ e fare quello che c’e’ da fare, scappa, copriti gli occhi e fai come se non fosse successo nulla. Essere uno che molla e’ uno dei modi piu’ rilassanti per vivere. Ed e’ anche la maniera piu’ sicura per rovinarti la vita.
45- Di’ solo di si’ Sii remissivo anche se non sei d’accordo. Fai tutto cio’ che ti dicono gli altri solo perche’ sei troppo spaventato per dire di no. E per l’amor del cielo, non fare arrabbiare nessuno. Dire solo “si’” e’ incredibilmente depotenziante. Non puoi dire “si’” a tutto cio’ che c’e’ nella vita. Ad un certo punto è bene manifestare che non sei d’accordo. E sii felice di questo: e’ una cosa sana.
46- Di’ solo di no Sii costantemente un “Signor No”. Dichiarati in disaccordo, non importa quale sia il motivo. Di’ loro che ne sai di piu’. O di sempre di no perche’ i tuoi standard sono piu’”alti”. Giocare sempre la carta del “No”, finira’ con il crearti intorno muri sempre piu’ alti. Essere un “Signor No” e’ terribile, cosi’ come essere un “Signor Si’”. Cosa puoi fare per equilibrare i tuoi “si’” ed i tuoi “no”?
47- Tieni tutto sotto controllo Cerca di tenere tutto sotto controllo. La tua felicita’, la felicita’ delle altre persone. I tuoi colleghi, i tuoi dipendenti, il tuo partner o i tuoi figli. Le tue emozioni. Il tempo. In Mi merito il meglio c’e’ un capitolo intolato: Dio esiste. Rilassati. Non sei tu. Cerca di ricordarlo… Tenere tutto sotto controllo toglie dalla tua vita ogni traccia di autenticita’. Magari questo ti aiuta ad aumentare la tua disciplina e la tua consapevolezza, ma senza autenticita’ non rischi di diventare un robot?
48- Mettiti nei panni degli altri Sii qualcun altro. Scegli un modello e resta in quel modello fino a quando i confini della tua personalita’ si confonderanno e non saprai piu’ che sei veramente. Quando risponderai, risponderai come quella persona. Quando dovrai scegliere, farai le scelte di quella persona. Scegli di essere qualcun altro e lasciati alle spalle la tua vera vita. Rovinandotela, naturalmente.
49- Sii avaro Cerca di contrattare tutto. Fallo anche nelle tue relazioni. E alla fine, senza rendertene conto, anche tu diventerai una cosa da poco prezzo. Le cose di valore richiedono valore. Cercare di avere relazioni da poco, abbassera’ anche la tua quotazione sul mercato.
50- Abusa degli altri Sfruttali. Prosciugali. Ottieni le cose forzando le persone. Se e’ possibile, fallo in nome di una causa superiore. Impossessati delle risorse degli altri. Non fa nessuna differenza se le risorse sono emotive o materiali, prendile senza chiedere. Solo perche’ sei in grado di farlo. E prima che tu te ne renda conto, diventerai il bersaglio del tuo comportamento.
51- Accetta di venire sfruttato Sii il giochino di qualcun altro. Perche’ “non puoi farlo meglio”. O perche’ “te lo meriti”. O perche’ “le cose stanno cosi’ e non si possono cambiare”. Chi accetta un abuso sta sulla stessa vibrazione di chi abusa. Sebbene in alcuni contesti sembra che non si possa sfuggire dall’abuso, tu hai sempre una scelta. Sempre.
52- Cerca di compiacere tutti E perdi ogni traccia che possiedi di autenticita’ ed originalita’. Su questa Terra ci sono miliardi di persone e durante il corso della tua vita ne incontrerai svariate migliaia. Come puoi pensare di riuscire a compiacerle tutte? A meno che quello che vuoi dalla vita sia questa perfetta e nebulosa mediocrita’.
53- Alimenta i piantagrane Ad un certo punto della tua vita incontrerai i piantagrane. Persone che vivono per non essere mai d’accordo, non importa su cosa. Persone che faranno del parlare male degli altri un lavoro. Se farai qualcosa nella vita, loro saranno li’ a individuarti. L’errore piu’ grande che puoi commettere e’ quello di alimentarli, di ascoltare il loro giudizio e far loro credere che sono importanti. Non farlo. Lasciali parlare.
54- Non guardare le persone negli occhi Nelle relazioni il contatto d’occhi e’ fondamentale. Come ti senti quando le persone con cui stai parlando guardano da un’altra parte? Ecco, cosi’ e’ come si sentono loro, se non li guardi. Senza guardare in faccia la persona con cui stai parlando, stai in realta’ parlando con gli spiriti che sono nella tua testa. E presto finirai per parlare solo con loro.
55- Non credere ai segnali L’Universo ti manda dei segnali. Sempre. Puoi imparare con pazienza e fiducia a leggerli. Non e’ nulla di sovrannaturale, e’ solo un modo di vivere nel flusso, invece di sentirsi sconnesso e senza potere. Ignorare i “segnali” e’ come andare ad un concerto con i paraorecchie. Magari non ti becchi il raffreddore, ma ti perderai anche tutto il divertimento.
56- Non viaggiare Stai a casa. Non lasciare la tua citta’, il tuo paese, il tuo continente. Non esporti a situazioni nuove, culture nuove, persone nuove. Non sperimentare l’eccitazione di una scoperta, non rischiare la tua vita tra perfetti sconosciuti. Senza il viaggio limiti le tue possibilita’ e rovini del tutto la tua vita con una dose enorme di noia.
57- Non leggere libri Non farlo, sono il male. Possono aprire la tua mente, sfidare la tua capacita’ creativa e nutrire la tua curiosita’. Non toccarli neanche. Leggere libri puo’ essere tremendamente pericoloso, per tutti quelli che cercano una vita noiosa, limitata e senza sapore. Quindi, se stai pianificando di rovinarti la vita, stai lontano dai libri. In alcune situazioni, possono anche cambiartela completamente.
58- Vivi secondo preconcetti Non verificare mai quello che ti dicono o quello che pensi sia vero. Pretendi che lo sia. Vivere secondo dei preconcetti o delle presupposizioni e’ segno di debolezza e di mancanza di coraggio. Abbi il coraggio di guardare in faccia le cose e di scoprire la verita’. Se non lo fai, la tua realta’ verra’ influenzata nello stesso modo in cui una casa e’ influenzata da una partita di mattoni difettosi. Al primo terremoto, si sgretolera’.
59- Sii timido Non esprimere te stesso perche’ temi le reazioni delle altre persone. La timidezza e’ una malattia sociale. E puo’ venire curata. Se pensi di essere fatto cosi’ e di non poter cambiare, stai permettendo alla timidezza di controllare la tua vita, le tue opportunita’, le tue relazioni. Per usare coraggio ci vuole coraggio, quindi tutto quello che devi fare e’ il primo passo.
60- Vivi in modo abitudinario Metti la tua vita in funzione “pilota automatico”. Non uscire dalla routine. Creati un’abitudine per ogni cosa della tua vita, dal mangiare al fare l’amore. E poi allontana la tua consapevolezza da queste abitudini. Vivi al di fuori delle nuove sfide. Diventa sonnambulo nel momento in cui ti alzi fino al momento in cui vai a letto. Il vantaggio sara’ che nessuno si accorgera’ di quanto sei incasinato.
61- Evita gli errori Scegli la strada a prova di errore. Non cercare nemmeno di provare a fare qualcosa che potrebbe portarti anche ipoteticamente a sbagliare. Perchè, come ben sai, la tua posizione potrebbe venire compromessa, o la tua carriera potrebbe risentirne. Gli errori in realtà sono opportunità camuffate. Ci si sente male quando si sbaglia, ma ci si sente ancora peggio a rendersi conto di non avere imparato nulla.
62- Tieni te stesso per ultimo Sacrifica il tuo tempo, denaro ed energia, in nome di un altruismo irreale. Ignora i tuoi bisogni e cerca di soddisfare quelli degli altri solo per ricevere uno straccio di approvazione. Non puoi essere davvero altruista se non sei in grado di dare a te stesso. Non puoi veramente dare qualcosa se prima non la possiedi. Mettiti al primo posto.
63- Odia Usa tutta la tua energia per detestare e odiare gli altri. Perchè hanno un colore di pelle diverso, una religione diversa o hanno più risorse di te. L’odio usa gli stessi processi dell’amore: ti connette con qualcun altro. Ma in questa connessione, l’odio porta distruzione, invece l’amore porta unione. Quando odi, usi il tuo potere contro te stesso.
64- Sii perfezionista E durante questo processo, rovina tutti quelli intorno a te, compreso te stesso. La perfezione è un concetto mentale che non esiste nella vita reale. La perfezione possiede tutto ciò che tu hai, tranne la vita vera. Tutte le cose perfette sono morte. E’ questo ciò che vuoi? Perchè non cercare l’eccellenza al posto della perfezione? Perchè non cercare semplicemente di essere migliore?
65- Sabota te stesso L’auto-sabotaggio è più potente di quello che pensi. Lavora in un modo così sottile, da fartelo considerare come un normale pensiero. Nel momento in cui sei a due passi da un grande risultato, stai ad osservare le tue reazioni di auto-sabotaggio: ti vergogni del successo? Ne hai paura? Pensi che le persone di successo siano cattive? Congratulazioni, stai sabotando te stesso.
66- Spreca il tuo potere in cose inutili Oh, hai raccolto abbastanza potere per fare qualcosa di grande, e lo sprechi in cose inutili. Benvenuto nel mondo della superficialità. Come spiego in Tutta un’altra vita, avere potere non è sufficiente, lo devi rafforzare con la consapevolezza e la visione. Senza questi ingredienti il tuo potere si stempera e svanisce, puntato com’è su cose senza alcun significato.
67- Sii ingrato Come ad esempio evitando di dire “grazie” o “sono contento perchè abbiamo fatto questo”. La gratitudine è un magnete, attrae ancora più cose belle nella tua vita. Quando non usi la gratitudine lasci che le cose fluttuino a casaccio e fuori controllo. Al contrario, nel momento in cui sperimenti la gratitudine, permetti che le cose per cui sei grato arrivino da te.
68- Pensa male di te stesso Invece di continuare a ripeterti che non sei capace di fare questo o quello, potresti ad esempio spararti su un piede. Il solo pensare che non vai bene ti farà diventare una persona che non va bene. Pian piano diventi letteralmente ciò che pensi di te. La buona notizia è che puoi far sparire queste opinioni negative. Come insegna Louise Hay, “sono solo pensieri e i pensieri si possono cambiare”! Molto del lavoro che facciamo nei corsi di Louise Hay e nel corso di Tutta un’altra vita serve a questo scopo.
69- Fingi finchè ce la fai C’è un confine molto sottile tra Legge dell’Attrazione o il suggerimento di “essere in sintonia” con ciò che vuoi, e la finzione. Sebbene questo sia un approccio valido, fingere di avere raggiunto il tuo obiettivo non te lo farà raggiungere, tutt’altro. Quello che occorre fare invece è imparare a sentirti bene nella pelle del tuo nuovo “te”, non fare finta di essere il nuovo “te”. L’Universo sa sempre quando dici una bugia.
70- Non gestire il tuo tempo Il tempo è l’unica risorsa non rinnovabile che possiedi. Non gestire il tuo tempo è disfunzionale almeno quanto non gestire i tuoi soldi. No, forse è peggio. Puoi guadagnare molti soldi in futuro, ma non potrai creare più tempo. Ogni secondo che hai è una nuova possibilità. Come decidi di usarlo? Quanto tempo stai investendo per il tuo miglioramento come essere umano?
71- Risolvi i problemi sbagliati Resta concentrato sul lato sbagliato del problema. Focalizzati ad esempio su quanto puoi risparmiare invece di su quanto puoi guadagnare. La valutazione inversa è una delle cose più insidiose della nostra vita. Tendiamo a valutare una cosa mediante il suo opposto. Ad esempio siamo felici quando finalmente ci liberiamo delle cose inutili che abbiamo in casa, invece che evitare di accumularle.
72- Sii pronto a dare giudizi Critica di continuo. Focalizzati sulle cose che non vanno. Non provare nemmeno a a pensare al lato luminoso e positivo della vita. Sii ipercritico, negativo, e disapprova più che puoi. Rifiuta ogni traccia di apprezzamento. In poche settimane la tua vita sarà totalmente rovinata. Chi vuole avere intorno uno che non è capace di vedere il bicchiere mezzo pieno? Nessuno.
73- Lamentati Di tutto, di tutti, ovunque, ogni volta che puoi. Lamentarsi è una calamita molto potente, e funziona come la gratitudine. Ma invece di attrarre le cose positive, lamentarsi attrae ciò di cui ci si lamenta. Fondamentalmente più ti lamenti di qualcosa, più ti arriva quel qualcosa di cui ti lamenti. Se vuoi che ti vada male in qualche campo, inizia a lamentarti di quel campo.
74- Accetta ogni stronzata Invece di rifiutare le cose che non vuoi, prendile. Invece di dire la tua, esprimere i tuoi desideri e allontanare quello che non vuoi, accetta ogni fesseria. E sarà quello che otterrai. La maggior parte delle volte l’unica ragione per cui accettiamo nelle nostre vita ogni fesseria è perchè siamo noi ad autorizzarlo: per favore dammene di più. A volte tutto quello che hai bisogno di fare è dire “Stop”.
75- Prendila personalmente Come se fossi il centro dell’Universo e tutti ce l’avessero con te. Prendila personalmente per il tempo, la politica, la crisi economica, tutto. Procedi nella vita con questo tipo di pensiero e alla fine tutti ce l’avranno davvero con te. Non prendertela di più di quello che dovresti.
76- Non ridere Sii serio. Severo e sobrio. Non sorridere mai e per favore non metterti mai a ridere. Perchè ridere farebbe cadere i tuoi muri, farebbe crollare la tua facciata da persona seria e piena di pensieri importanti. Non ridere è la cosa più stupida che puoi fare a te stesso. Ridere è gratis, molto del resto della vita non lo è.
77- Invidia Osserva tutto quello che gli altri hanno e sentiti male perchè non ce l’hai anche tu. Invidia il loro stile di vita, la loro ricchezza, la loro libertà. Se possibile fai in modo che lo sappiano, ogni volta che puoi. L’invidia è una forma di adorazione, solo che invece di glorificare il suo oggetto, sminuisce chi la prova. Ogni volta che invidi qualcuno stai di fatto diminuendo te stesso.
78- Lascia la passione fuori dalla porta Non metterci cuore, nella vita. Lascialo fuori e cerca di andare avanti solo per razionalità e logica. Lascia la passione fuori dalla tua vita e diventa una carcassa vuota, che si muove solo grazie alle leggi della fisica. La passione è l’unica cosa che può trasformarti la vita. Lasciare la passione fuori dalla tua vita è vivere una vita da zombie.
79- Segui sempre qualcuno Non incominciare nulla per tuo conto. Non fare nulla senza chiedere il permesso. Sii solo un seguace e cerca sempre qualcuno che si assuma anche la tua responsabilità. Questo è un modo perfetto per vivere una vita banale, grigia e senza futuro. Rimanere un seguace amputerà il tuo coraggio e la tua determinazione, lasciandoti in balia di modelli mediocri.
80- Reagisci, anziché agire Arriva sempre un secondo dopo. Non prendere l’iniziativa. Reagisci, invece di agire. Sebbene questo comportamento possa fornirti un minimo di sicurezza, ti metterà anche alla mercé degli eventi. Molto spesso le persone che agiscono invece di reagire, diventano persone di successo. E coloro che invece rispondono passivamente agli stimoli finiscono per autoproclamarsi vittime.
81- Vivi fuori dal momento presente Nel passato o nel futuro, non importa. Basta che tu stia lontano dal momento presente. Questo basterà per vivere una vita sempre alla ricerca di qualcosa che in realtà non esiste. Il presente è l’unico momento che abbiamo. Il passato è solo un segno sulla polvere ed il futuro è una promessa incerta. Tutto quello che hai è adesso. Non sprecarlo.
82- Stai nella media Non troppo, né troppo poco. Non uno che parla tanto, e nemmeno uno silenzioso. Stai nella media. Parla nella media. Vivi nella media. Una vita nella media è una vita sprecata. Non vivi sul serio, rientri soltanto in un modello statistico della realtà. Nella vita reale non esiste una cosa come “la media”. O sei qualcosa o non lo sei. Vivi la tua unicità. Scegli di essere te stesso. Scegli di essere eccezionale.
83- Sii vendicativo Aspetta il momento “giusto” e ripaga quell’insulto. Pianifica ed implementa accuratamente la tua vendetta. E presto diventerai una macchina prevedibile e fin troppo facile da manipolare, pronta per venire usata da chi sa spingere i pulsanti giusti. La vendetta non appianerà mai le cose. Le renderà peggiori. Perdona e dimentica. Non a caso sia nel corso di due giorni di Tutta un’altra vita che in quello di Louise Hay una parte è dedicata al per-dono. Ovvero a fare un dono a se stessi.
84- Sii pieno di rancore Anche se non sei vendicativo, mantieni una vibrazione negativa nei confronti di chi ti ha insultato. Nelson Mandela una volta disse che il rancore è come bere del veleno mentre aspetti che i tuoi nemici muoiano, ed è verissimo. Non importa a chi sia diretta la tua emozione negativa, il tenerla così a lungo dentro di te, finirà per rovinarti la vita.
85- Non creare valore Fai qualcosa che sia o la ripetizione del lavoro di qualcun altro o di nessun uso per il mondo. Fai cose senza alcun valore. Creare del valore genuino è alla base dello scopo della nostra vita. Se scegli di creare valore per gli altri, per quanto questo valore sia piccolo, l’hai fatto per qualcuno. Non sei ancora spacciato.
86- Evita il confronto Non confrontarti nemmeno con le tue paure, i tuoi avversari o i tuoi critici. Vattene, scappa, nasconditi e non guardare le tue fobie. Evita i tuoi rivali. Questo è un modo per perdere i feedback più validi che tu possa ottenere. Certo, il confronto richiede coraggio ma senza di esso, non saprai mai a che punto sei. Vivere solo “a livelli di potenziale” significa non vivere per niente.
87- Quando stai attraversando un brutto momento, fermati e resta lì E ti fermerai per sempre. Winston Churchill disse: “Ogni volta che ti imbatti in una qualche difficoltà, vai avanti”. Se ti fermi rischi di non muoverti più da lì. Ogni momento difficile che incontri è un test, per quanto sembri immeritato. L’unico modo per uscirne fuori è continuare ad avanzare, altrimenti finirai per impantanarti. Anche l’inferno può essere superato, se continui a camminare senza fermarti.
88- Non pulire le tue lenti A volte la tua vita potrebbe appannarsi. Succede. Le lenti con cui osservi la tua vita potrebbero bloccarsi o avere del pulviscolo sopra. Se le continui a tenere sporche, non modificherai la tua prospettiva e continuerai ad inciampare fino a cadere. Tenere le lenti pulite dovrebbe diventare un’abitudine, per chiunque voglia adattarsi al cambiamento. Perché l’unica cosa vera che abbiamo in questa vita è il cambiamento.
89- Cedi alle “cose gratis” …e non impegnarti o sforzarti! Si dice che non esistano pasti gratis, e lo si dice per un motivo. In questo mondo, nulla che valga la pena di avere è gratis. Abbiamo la tendenza inconscia a dare valore alle cose basandoci su quanto “spendiamo” per averle. Per cui una cosa gratis non avrà alcun valore. E questo non si applica solo ai soldi. Ogni obiettivo ha un suo prezzo da pagare. Vogliamo laurearci? dobbiamo studiare. Vogliamo dimagrire? occorre impegnarsi. Qualsiasi cosa che sia presentata come “gratis” rischia di essere una trappola che alla fine ti chiederà più di quanto tu possa o voglia pagare.
90- Mettiti in competizione con gli altri L’unica gara reale è con te stesso. Gli altri a volte possono servirti da paragone, ma puoi vincere soltanto con te stesso. Dare la caccia ai tuoi obiettivi nello stesso modo con cui i cani danno la caccia ai conigli meccanici nelle corse dei cani è una cosa stupida. Nel momento in cui la gara è finita, a che cosa darai la caccia? Vuoi davvero vivere una vita da cane da corsa?
91- Drògati di notizie Vivi per le notizie, dormi per le notizie, svegliati per le notizie. L’informazione dovrebbe essere utile; quanto utilizzerai le informazioni che stai seguendo? Diventare un drogato di notizie magari ti da l’illusione di poter controllare le cose. Starai molto meglio se inizierai a praticare l’arte di ignorare, anziché sovraccaricarti di informazioni.
92- Parla più di quanto devi Parlare dovrebbe essere una maniera per entrare in contatto, per esprimere i tuoi sentimenti e la tua creatività. Parlare troppo, per quanto possa sembrare innocuo, potrebbe davvero infastidire le persone che difficilmente sentiranno che c’è spazio anche per loro e ti impedirà di ascoltare veramente. Fai di più, parla di meno.
93- Arriva in ritardo Al lavoro. Alle serate con gli amici. Agli impegni informali. Sii sempre in ritardo e lentamente non sarai più in contatto con le persone intorno a te. Essere puntuali è un’arte. Non riguarda solo l’attendibilità ed il rispetto, ma anche il fatto di vedere ed afferrare le possibilità. Una persona in ritardo non raccoglierà mai un’opportunità: arriverà in ritardo.
94- Cedi alla frustrazione Si, la vita può essere una rogna. Si, ti farà venire voglia di urlare e metterti a piangere. Ma non c’è bisogno di cedere alla frustrazione. Se qualcosa è andato storto, riconoscilo e vai avanti. La frustrazione appartiene alla stessa famiglia del rimpianto e ne condivide un aspetto sgradevole: ti inaridirà e ti porterà nella terra di nessuno. Se va male, non frustrarti. raccogli gli insegnamenti e accetta che sia successo.
95- Rifiuta la gioia Non essere pieno di gioia, perchè la gioia è un comportamento sciocco. Ci sono persone che vivono apposta per rifiutare la gioia. Perchè è un’emozione inutile. Perchè ti può rendere vulnerabile. Sì, ti renderà vulnerabile. Ma essere vulnerabili è l’unico modo per sperimentare davvero la vita in tutte le sue dimensioni. La vita non è sicura. Ma è piena di gioia se la sai cogliere.
96- Cedi al dolore Ad un certo punto della tua vita, questa ci andrà giù pesante e ti colpirà. Succede a tutti. Il dolore è inevitabile. Ma la sofferenza è un optional. Se cedi al dolore, creerai un attaccamento che farà crescere il dolore sempre di più. So che non è facile mettere in pratica questo insegnamento ma ricordati sempre che rimanere nella spirale della sofferenza è una scelta.
97- Sii geloso Fai come tanta gente e pensa che la gelosia sia una forma di amore. E nel frattempo rovinati la vita. La gelosia è solo una variante della “sindrome del controllo”, con una puntina di disturbo da panico. Controllare la persona che ami o limitarne le scelte tormentandola di continuo, finirà solo in un modo: verrai lasciato.
98- Pensa che la felicità sia un obiettivo La felicità non è mai un obiettivo. Non può essere la tua nuova macchina, la tua nuova casa, la tua nuova carriera. Non può essere la tua famiglia, i tuoi figli, i tuoi amici. La felicità è un processo, uno stato continuo della mente. In qualsiasi momento tu esca da questo stato della mente, trasformi la felicità in un oggetto. E gli oggetti sono inconsistenti, fluttuanti ed instabili. La felicità è un viaggio, non è la destinazione, come scrivo nel mio libro Mi merito il meglio.
99- Vai nel panico Cedi il tuo potere alle circostanze. Non appena qualcosa esce dai binari della routine, vai nel panico. Perdi la testa, segui la massa e pensa che il mondo crollerà. Il panico è la forma definitiva di sottomissione. Lasci che un qualunque evento inaspettato controlli le tue risposte. Sì, le cose inaspettate possono succedere. Ma questa è la vita. Sii felice: ogni evento inaspettato nella tua vita è un’opportunità.
100- Non amare Trasforma la tua anima in una macigno. Congela il tuo cuore. Non permettere che la benchè minima sensazione d’amore ti raggiunga. Se farai questo, non avrai bisogno di mesi e mesi di incasinamento. Non ti serviranno neanche delle settimane. Nel momento preciso in cui impedirai all’amore di toccarti, la tua vita non avrà senso.
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scrittoiolaplume · 7 years
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Comunque voglio una vita con più viaggi. Più avventure. Non ho mai visto il mondo, mai viaggiato. Ho visitato poche città e non mi basta. Non mi basta. Voglio di più. Non voglio più ascoltare chi dice che ho tutta una vita ancora, perché è così che la vita passa e si spreca. Non voglio più aspettare. Voglio più arte, voglio vedere più statue, più quadri, più muri e più alberi. Voglio nuove strade e nuove spiagge, nuove biblioteche. Nuovi posti di cui innamorarmi e in cui dire "ci tornerò". Voglio nuove partenze e nuovi ritorni. I miei. Voglio partire e tornare dalle persone che amo. Sentire la sensazione del distacco e l'emozione del ritrovare. Voglio riempirmi gli occhi di nuovi luoghi e colori. Voglio tornare da chi mi aspetta e partire per luoghi che non sanno del mio esistere. La vita non è solo studiare, anche quando non hai i soldi per viaggiare continua a volerlo, continua a desiderarlo non smettere mai. Infatti ora torno a studiare francese. Perché voglio avere tempo per andarmene sentendomi in pace con me stessa. Sentendo che ho fatto quel che devo fare, quel che voglio fare, e sentendo che, nel frattempo, posso fare di più.
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