Tumgik
#mollichina
angyinwonderland · 1 year
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Una donna cambia look quando vuole rivoluzionare la sua vita. È vero . Mi metto in gioco ancora una volta. Di nuovo mi metto in discussione,perché il momento lo richiede,perché me lo sento dentro. Quello che mi fa sentire in pace col mio cuore è che anche questa volta,anzi più delle altre volte forse,non sono sola.. La mia famiglia acquisita si è allargata,il mio cuore ha preso in altra taglia (passatemi il termine) . Anni fa mi sarebbe stato impossibile pensare che un cuore,un solo cuore,potesse contenere tanto amore. Potesse avere spazio per tante persone. Ma soprattutto mai e poi mai avrei pensato che io,IO ,un pezzo di ghiaccio; potessi provare così tanti tipi di amore e di affetto… In ogni caso, sorrido e ringrazio la vita,che anche se mi sorride a tratti,nei momenti meno sereni mi mette SEMPRE sulla strada persone sincere e vere. Ringrazio quello che ci sono da sempre e quelli che conosco da poco,ma hanno acquisito comunque un posto speciale nel mio cuore in espansione 💜 #VeggieMolly#DAN#Mollichina#Napoli2030#FoodForMindNapoli#OIDa#NapoliLilla#MollichinaPower#Mollichina#Fitness#Anoressia#AngyRecovery#ProRecoveryDCA#DcaWeb#DcaBlog#DcaNapoli#GymAddicted#Inspiration#Motivator#Motivation#Motivated#Workout#Blogger#WebInfluencer#BloggerInfluencer#NapoletanBlogger#ItalianBlogger#InstaWeb#InstBlog#Instagram#AssociazioneDCA https://www.instagram.com/p/ClrY2CeMqG3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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seduta a tavola senza toccare neanche una mollichina di pane, sguardo assente, non sento neanche la televisione che ha un volume abbastanza alto.
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ricorditempestosi · 2 years
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certe volte mi sento come una mollichina sul pavimento
pronto ad essere spazzato via per non sporcare ulteriormente la superficie
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starinthedarkxx · 2 years
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Molecola
'Lo sai tu come si mette il profumo sui polsi?' 'I polsi non si strofinano, sennò si rompono le molecole' 'Ma hai capito quanto sono piccole le molecole?' 'Tu sei una molecola'. Quanto mi hai ricordato mio padre quando mi hai detto questa cosa, lui mi chiamava 'mollichina', ora la parola molecola per la mia testa è tua, è nostra. Un giorno probabilmente per noia mi hai conttata, totalmente a caso, probabilmente neanche ti aspettavi ti rispondessi visto la situazione passata con il tuo amico. Io destabilizzata dalla situazione neanche volevo darti confidenza, e poi... poi mi sono ricordata del sogno che feci qualche mesetto fa, io e te, il tuo amico e la fidanzata, e ho detto 'perchè no chiara?'. Perchè no è effettivamente la domanda che continuo a farmi tutt'oggi. Perchè non provarci? Semplice, non voglio soffrire. Già sento che inspiegabilmente io e te siamo legati in qualche modo, e ho una paura che mi parte dallo stomaco, fa il giro di tutto il corpo e arriva al cuore. Improvvisamente mi hai contattata e dopo cinque giorni abbiamo passato sei ore insieme, sei ore di quelle belle, quelle intense, quelle in cui senti l'intesa con quella persona e senti che probabilmente sei fottuta letteralmente. Sei ore in cui ti apri, ti perdi tra le parole, parli del tuo futuro, un po' del tuo passato, della tua vita, sei ore che all'improvviso si fermano nel momento in cui per venti minuti i nostri visi si ritrovano a due centimetri l'uno dall'altro, entrambi ci guardiamo le labbra e scherziamo tra di noi. Sei ore nelle quali ti guardavo e pensavo : ‘sei tu, lo so’ . Ho dei frame continui di quella situazione, di tutta la sera, e in questi tre giorni sono l'unico modo per addormentarmi serenamente.
Quando lasciai il mio fidanzato, la paura più grande era che senza di lui mai avrei più ricevuto affetto come me ne dava lui.
Mia madre quando ero piccola mi disse 'Tu elemosini affetto chiara', questa frase me sarà per sempre nella mente. E' una cosa bruttina da dire, ma io me la ricorderò per sempre, e ci pensavo anche nel momento in cui mentre ci baciavamo sentivo di voler fermare quell'istante e basta perchè dopo tanto tempo mi sentivo di voler sprofondare in quel posto.
Le mie emozioni sono troppo amplificate, è sempre stato così, sento le cose il doppio di quelle che sono probabilmente, e non so se sia peggio questo o elemosinare affetto sinceramente..
Mi ricordo scene di quella sera e penso che magari quello era solo un modo per portarmi più facilmente a letto, per 'addescarmi' meglio, per farmi cadere tra le tue braccia e farmi diventare il tuo burattino. Di indole io penso sempre male delle persone, vedo buio anche con il sole, ma sotto sotto spero sempre, sempre di sbagliarmi, questa è una di quelle volte.
Quanto ci costa essere noi? A me costa tanto, ma con te giuro che è stato tutto fin troppo naturale, liscio.
Mi perdo tra i pensieri. Penso che magari effettivamente potremmo farla insieme la lampada con la bottiglia di vetro di un alcolico, meglio se riusciamo a scolarcelo insieme. Penso che magari potresti un giorno cucinare per me, anche se penso che mi faresti mangiare almeno mille calorie in un pasto, ma sarebbe cucinato da te e ne sarei felice. Penso tanto, e penso anche al motivo per cui io stia pensando così tanto. Penso che probabilmente, quando mio padre mi ha lasciata, se n'è andato di casa, mi ha inevitabilmente incarcerata in questa carcere di dipendenza di affetto.
Chissà, comunque, magari.
Chissà.
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thekitchentube · 3 years
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🧺 Lɪɴɢᴜɪɴᴇ , Sᴄᴀᴍᴘɪ & Pᴏᴍᴏᴅᴏʀɪɴɪ Cᴏɴғɪᴛ⁣ ⁣ Da bambino mi veniva spesso raccontata dalla nonna una inquietante leggenda parafantareligiosa, secondo la quale tutti coloro che durante la vita avevano gettato via del cibo sarebbero stati poi costretti nell’aldilà a vagare per il purgatorio con un canestro privo di fondo 😲, condannati a raccogliere per l’eternità tutto ciò che avevano scientemente sprecato 😶 ⁣ Non vi nascondo che qualche domanda, se pur se nel fiore degli anni, me la facevo sulla veridicità di questa punizione divina da girone dantesco de noantri🤔, tuttavia devo anche confessare che ne ero abbastanza impaurito, tanto da evitare accuratamente ogni mollichina buttata...nel dubbio meglio non disobbedire a certi precetti divini anche perchè, come si dice, “trova il Signore prima che lui trovi te”⁣😬 ⁣ I genitori fanno danni, verissimo, ma anche i nonni incasinano non poco la psiche dei pargoli😏, perchè ancor oggi mi viene in mente questa storiella ogni qualvolta devo, anche se costretto da muffe e licheni, gettare via qualcosa di commestibile. Figuriamoci quindi come potrei abbracciare la teoria di alcuni blasonati foodblogger, secondo la quale il cibo che si deve fotografare poi non può che finire nella spazzatura🤦‍♂️, perchè si raffredda, rovina etc. Già mi vedo con il colpo della strega e senza ibuprofene al purgatorio col mio bel canestrello bucato 🤭😂⁣ ⁣ Ma perchè vi sto raccontando tutto questo ? Ebbene, le vedete quelle linguine messe li, scomposte come i capelli di Vicky Pattison alle tre del mattino 🍸. Ecco, sono frutto della prescia (come se dice a Roma😜) di impiattare, fotografare e poi mangiare a una temperatura ancora accettabile. Insomma una vera lotta contro il tempo e contro un recalcitrante senso estetico. Ma la vita è un compromesso, o no ?🤷🏻‍♂️😆⁣ ⁣ Con le teste di questi Scampi freschi 🥳 abbiamo preparato una bisque che è stata poi filtrata e ridotta per mantecare la Pasta, a cui abbiamo aggiunto infine dolcissimi pomodorini confit e le code saltate due minuti in padella e sfumate con il vino. Un pò di Prezzemolo e voilà...Bellissimo lo stesso, no ? E anche stavolta niente cestini all’orizzonte 😑 cara nonna !💪 (presso Merano, Trentino Alto Adige, Südtirol) https://www.instagram.com/p/CIzwqIuFrAj/?igshid=19ujqzhw4vzft
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bicheco · 4 years
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Appello a tutti i bimbi del mondo
Cari bimbi del mondo non mettete le mollichine di Pandoro nella boccia del pesce rosso pensando: "Se è Natale per noi, che sia Natale anche per lui", perché il pesce rosso è agnostico di carattere e poi, qualora mangiasse la mollichina, e sicuramente la mangia perché è anche goloso, s'impaluga e muore strozzato immantinentemente.
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iskra81 · 6 years
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Esiste una panchina...
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... in un parchetto, di un posto imprecisato del cosmo, che ancora si ricorda di noi. Lì un giorno pranzammo insieme. Noi due e decine di passerotti a guardarci mangiare.
Ricordi come si fiondavano sulle nostre briciole?
Tu non ci credevi che sarebbero venuti a beccare sulla mia mano. Avvicinai al gruppetto una mollichina adagiata sul mio palmo e un uccellino impavido venne a posarsi.
C'è una panchina, da qualche parte, in un parchetto di questo mondo, a Parigi, nel quartiere di Abbesses. In un ieri imprecisato del tempo ci sono passata per caso, e da dietro una siepe ho spiato un ricordo del nostro passato.
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maxdemigodpower · 3 years
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Sul Lago
C’è un lago, nel sogno, illuminato dai raggi della Luna.
Quel lago, è un lago di acque profonde. Alcune anime le attraversano, si perdono fra i suoi flutti, passano oltre.
Altre restano sulla riva, sulla vecchia strada di pietra e fango limaccioso che circonda le sponde, tra l’erba alta e le calle e i richiami delle folaghe sempre affamate di qualunque mollichina i passanti siano così buoni da condividere.
Alcuni spiriti vagano fra le rovine di un antico tempio di Apollo. Qualcuno dice che su queste rive, perso tra i sentieri nascosti oltre gli sguardi, vi sia il vero antro della Sibilla, ormai custodito solo dai gatti e dal passaggio di qualche lucertola fuggiasca che spera di salvarsi la coda una notte di più.
Nessuno resta a lungo. Le antiche sponde sono solo un luogo di passaggio. Non fatto per prendervi dimora, ma solo per essere attraversato o brevemente sbirciato, prima di tornare indietro.
In riva al lago, sotto i raggi argentei dell’Astro di Artemide, cresce un albero di Melagrane. 
Un albero così perfetto, nell’insieme del quadro che col lago dipinge, che sembra impossibile pensare che non sia sempre stato li, il pensiero accettabile solo per chi comprende che la Storia è un cerchio, ed il futuro ed il passato si rincorrono, incontrandosi nel presente.
Le sue radici sono profonde, ancorate nella Terra come se potessero scendere ben sotto di essa, fino a luoghi dimenticati da quasi tutti gli Dei, dove l’acqua non scorre in laghi ma in fiumi che danno da bere a immensi e infiniti campi di grano.
I frutti che porta splendono debolmente sotto il cielo nero rischiarato dalla luna, turchesi e pulsanti, blu come le acque del lago quando la regina della notte nasconde il viso dietro una nuvola fuggiasca. 
Un solo spirito ritorna  sotto le sue foglie ogni sera, da alcuni giorni. Continuerà a tornare, le lucciole spettegolano fra loro, ancora molto a lungo. 
I grilli dicono che non faccia mai granchè. Che sieda, semplicemente, guardando le stelle nel cielo che disegnano la Chioma di Berenice, di tanto in tanto sorridendo. Che alle volte sia triste, e cerchi a lungo qualcuno passeggiando sui vecchi sentieri battuti da tante anime prima della sua.
Non questa notte, commentano le folaghe, però. Questa notte appare armato di proposito negli occhi, che brillano come i Melograni di quell’albero solitario.
La libellula che è passata di li ha raccontato ai pesci di averlo visto restare a lungo in piedi accanto all’albero. E ogni spirito che passa, dopo che il Principe dell’Averno ha abbandonato le sue rive, racconta la stessa storia.
E’ la storia di una fotografia, di una Signora dell’Olimpo che sorride con occhi verdi e capelli lunghi come quelli delle Principesse delle favole, con un sorriso che è felice, ma non felice come quello degli sciocchi. Felice come quello di chi apprezza la felicità e l’apprezza davvero, perchè sa cosa vuol dire non averla, e la tiene stretta e quando l’ha lo condivide col mondo, illuminandolo con una sola occhiata.
Ed è la storia di un foglio affisso nel tronco con la foto e trafitto con un sottile coltello d’osso. Un foglio su cui è stato lasciato un messaggio, solo quattro parole.
“ D o   i t   f o r   h e r . ”
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bad-kitty-sl · 7 years
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Tattoo : .Identity. Body Shop - Soft Love http://maps.secondlife.com/secondlife/MoLLichinA/47/214/2764
Second Tattoo : .Identity. Body Shop - Rise Again http://maps.secondlife.com/secondlife/MoLLichinA/47/214/2764
Decor Details -
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profondoretail-blog · 7 years
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Preludio.
“Buongiorno Signora, come posso esserle utile?”
Dentro di me, nell’angolo di coscienza che ho riservato alle considerazioni personali, il rumore di un dubbio familiare: quello di aver esordito con una domanda sbagliata. Le domande sono aperte o chiuse. Permettono alla clientela di parlare o la zittiscono. E poiché grande è la confusione sotto il cielo, nessuno sa un cazzo di quello che vuole. Devono poter procedere a tentoni. Devono poter parlare. Oppure parli tu. Peccato che, nel frattempo, al primo livello di paranoia, stessi ancora ragionando sulla mia utilità in merito ai consigli per gli acquisti. Dimentico sempre che l’ insidacabilità del mia utilità è prevista da contratto. Loro mi pagano e dunque io sono utile. Così è scritto. Esco dal primo livello di paranoia sapendo che a fine giornata questa domanda sulla mia utilità tornerà con prepotenza : Io, a che cazzo servo? Il tempo dell’introspezione è scaduto. Bene. Torno a sorridere scientemente.
“Ma guardi in realtà...”
E’ già arrivato il momento dell’empatia. Sorrido con gentilezza, faccio tintinnare le cose che ho addosso. Sistemo gli occhiali. E sono sporchi. Sempre sporchi. Fa niente. Empatia.
“ Posso chiederle per quale occasione è venuta a trovarci signora...”
Questa frase va detta in modo soffice. La privacy è un servizio in più.
“ Mah, veramente sarebbe un compleanno.”
Un compleanno. Sto nuovamente iniziando a farmi i cazzi di un’altra persona di cui ho ignorato l’esistenza fino ad oggi. E dire che non andava poi così male senza di lei. Ma adesso devo occuparmene.
“Ah bene, e a chi dobbiamo farlo questo regalo?”
Dobbiamo. Perché ovviamente la signora non ha idea, salvo direttive specifiche del festeggiato o della festeggiata, del regalo che deve fare. Per cui a meno che questa ennesima signora con i boccoli biondo cenere appena sfornati dal parrucchiere non mi stupisca, dimostrando padronanza della situazione, dovrò portarla alla scoperta dei desideri dell’ennesima persona sconosciuta.
“Alla figlia di una mia amica”
La guardo. Provo a leggere lo stato di salute del suo portafogli dai dettagli a disposizione, così magari in 10 minuti la mando via. La borsa. La giacca. I capelli. Il trucco. I gioielli. Le mani sono apposto. Il trucco è pulito. I vestiti in ottime condizioni. Mi accorgo in calcio d’angolo della ventiquattrore. Bingo! Fa’ l’avvocata. Di quelle che contano però. Questa città ne è infestata. Quindi ci sono ottime possibilità che abbia la testa piena di merda e convenzioni sociali. Nella maggior parte dei casi, salvo rapporti di sincera umanità, si tratta di regali fatti per forza. Chi può permetterselo spende, di base, circa cinquanta euro. Ma la mia signora è avvocata. Lei deve dimostrare di aver acquisito nel tempo la possibilità di poter fare quello che vuole con i propri soldi. Quindi ne spenderà novanta. E sa perfettamente che la sua amica andrà a controllare quanto ha speso. Le propongo una formula consolidata di cose a caso fornitemi dall’azienda per cui lavoro che stanno bene insieme e che arrivano a quella cifra. Il tutto rassicurandola sulla loro apprezzabilità estetica e sulla loro funzionalità. Abbocca. Chiudo la vendita.
“Faccio il pacchetto signora?” “Si certo, mi mette anche lo scontrino senza prezzo?” “Certo così se ci sono problemi può cambiarlo”
In base al milieu sociale d’appartenenza la clientela, a questo punto del nostro rapporto , espone una miriade di perplessità. Non so se ne fossi consapevole prima di iniziare questo lavoro, ma si hanno sempre trenta giorni per cambiare le cose. A patto di non averle logorate nel frattempo. E lo si può fare ovunque. Così torni nel posto in cui sei già stato e se chi ci lavora lo fa bene ti rifila qualche altra stronzata. Ad ogni modo...la mia avvocata se la passa bene e in fondo sa che il suo regalo non verrà mai scambiato con altro perché non sta bene e comunque la pargola della sua amica, presumibilmente benestante anche lei, ne ha a bizzeffe di oggetti nella sua stanza. Non le serve niente. Quindi annuisce e mi incita a fare il pacchetto velocemente. Fatto. Arrivederci. Le persone che fanno un po’ più di fatica a spendere i loro soldi si vogliono accertare che non vengano buttati. Vale a dire che sperano che valore d’uso e valore di scambio si possano felicemente incontrare nell’apprezzamento e nell’utilizzo che verrà fatto dell’oggetto regalato da parte di chi lo riceve. Poi c’è chi teme di commettere un errore irreparabile, o che comunque lo fa con ansia (motivata) e non vorrebbe mai aver speso dei soldi per niente e ti chiede per tre o quattro volte se si può cambiare, dove, in che senso, se potevi fargli un elenco di tutti i punti vendita del Veneto e se questa cosa succede di frequente. Tu annuisci forte per tutto il tempo che il cliente ti smitraglia tutte le sue perplessità, sperando che un colpo di testa più deciso possa fare da rassicurazione ma invece le domande non si fermano mai, finché, sperando che il capo non ti guardi, rompi l’ipocrisia del momento e sospiri e dici : “Guardi, qui dietro c’è il numero del negozio, se chiama io rispondo e spiego tutto alla persona che deve fare il cambio. Ma vedrà che andrà benissimo così, è proprio un bel regalo.” E tu lo sai che invece non andrà bene un cazzo di niente e che lunedì mattina, in apertura, troverai ad aspettarti un’altra persona che non ha capito assolutamente nulla sul cambio e che ti farà una domanda incomprensibile dicendoti solo alla fine che comunque lo scontrino l’ha perso perché pensava non servisse, che nessuno l’ha spiegato e quindi ora come si fa. Sono assolutamente certa che alla fine di questa conversazione avrò già guardato l’orologio almeno 4 volte per scoprire che sono passati solo due minuti. Se state pensando che ho associato il milieu sociale alla capacità di comprendere e articolare le domande in modo corretto, sappiate che è vero. Va da’ se che terminare gli studi e non fare dei lavori che ti spezzano la schiena ti mangia meno il cervello o comunque ti pone sempre davanti all’esigenza di non sembrare un perfetto idiota visto che sei di buona famiglia e hai studiato. Tutte faccende, queste , che poi vanno chiaramente messe a verifica. Ma finora ci ho sempre preso. Se state pensando che il mio è un punto di vista classista sappiate che questo non fa altro che rovesciare sul prossimo il classismo che permea le mie giornate di addetta alle vendite. Se ho deciso di studiare fino alla fine é per poter ingaggiare meglio e nel mio piccolo la battaglia contro la società dell'ineguaglianza in cui viviamo ( e qui riparte il controcanto circa la mia dubbia utilità sociale) , ma che evidentemente il fatto di osservarla con una mollichina di consapevolezza (troppe le cose che non so e non saprò mai) non mi ha risparmiata neanche per un istante. Del resto la libertà di vivere come si vuole è ancora, purtroppo, niente più che una semplice ipotesi. Per ora mi aiuto da sola a sopravvivere facendo la commessa.
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oneelpis-blog · 7 years
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Lettera di una figlia.
#Spirito di vita.Tu che mi hai #voluta,
hai #lottato contro il #tempo 
e la #speranza che nessuno voleva darti per #stringere tra le #braccia #Amore.
Mi hai cresciuta col coraggio e la caparbia di una leonessa 
e la tenera dolcezza di un angelo Guida.
Ci sei
nonostante le piccole discussioni,
la testardaggine di entrambe, 
i no per il bene di chi hai allevato mollichina dopo mollichina,
le…
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angyinwonderland · 1 year
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Anche questo 25 novembre sta volgendo a termine Mi raccomando italian* tra un anno ricordatevi ancora che “le donne non vanno sfiorate nemmeno con un fiore…e bla bla” Nel frattempo però,mentre aspettate il prossimo 25 novembre continuate ad uccidere,violentare ,maltrattare altre donne e bambini . Poi tra un anno ne riparleremo Io però,me ne starò come sempre nella mia realtà;affacciata dal mio balcone a guardarvi tutti . Politica e Giustizia compresa. E mentre vi guardo sentirò bruciare le piante dei piedi. Proprio come quando ero piccola. Che per tenermi ferma mi passavano L’accendino sotto i piedini.. Perché badate bene,chissà cos’è il dolore,se lo ricorda tutti i giorni. Ogni giorno. Ogni secondo. #VeggieMolly#DAN#Mollichina#Napoli2030#FoodForMindNapoli#OIDa#NapoliLilla#MollichinaPower#Mollichina#Fitness#Anoressia#AngyRecovery#ProRecoveryDCA#DcaWeb#DcaBlog#DcaNapoli#GymAddicted#Inspiration#Motivator#Motivation#Motivated#Workout#Blogger#WebInfluencer#BloggerInfluencer#NapoletanBlogger#ItalianBlogger#InstaWeb#InstBlog#Instagram#AssociazioneDCA https://www.instagram.com/p/ClZdSZ8MhRk/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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francolaratta · 7 years
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Qualche mollichina di cibo sul balcone e salvi la vita agli uccellini. Il gelo e la neve ne uccidono tanti.
Da Facebook
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angyinwonderland · 1 year
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Il nonno mi diceva sempre: “E si t’miett paur,nun fa nient. Vien a do nonn s’ò ver iss” 🌙 #VeggieMolly#DAN#Mollichina#Napoli2030#FoodForMindNapoli#OIDa#NapoliLilla#MollichinaPower#Mollichina#Fitness#Anoressia#AngyRecovery#ProRecoveryDCA#DcaWeb#DcaBlog#DcaNapoli#GymAddicted#Inspiration#Motivator#Motivation#Motivated#Workout#Blogger#WebInfluencer#BloggerInfluencer#NapoletanBlogger#ItalianBlogger#InstaWeb#InstBlog#Instagram#AssociazioneDCA https://www.instagram.com/p/ClPSDolsHvA/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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angyinwonderland · 2 years
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Finalmente anche io una giornata di mare 😎 E anche io ho fatto la mia provola (vegana😏) costume 🏆 #DAN#Mollichina#NoiConVoiMovimentoLillaScendeInCampo#Napoli2030#FoodForMindNapoli#OIDa#NapoliLilla#MollichinaPower#Mollichina#Fitness#Anoressia#AngyRecovery#ProRecoveryDCA#DcaWeb#DcaBlog#DcaNapoli#GymAddicted#Inspiration#Motivator#Motivation#Motivated#Workout#Blogger#WebInfluencer#BloggerInfluencer#NapoletanBlogger#ItalianBlogger#InstaWeb#InstBlog#Instagram#AssociazioneDCA https://www.instagram.com/p/CfYrCt_MqAR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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angyinwonderland · 1 year
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Persona: “ Ma tu rivivresti tutto?” Allora,se dovessi tornare indietro con il cervello di allora.. Beh,certo che sì, quella ero io e avrei reagito esattamente come ho fatto. Sono troppo pudica per denunciare abusi,soprattutto sevizie di quel tipo. Quindi si rifarei tutto. Se dovessi tornare indietro con il cervello di adesso,mah denuncerei gli abusi,ma solo in parte . E sicuramente non andrei a cercare conforto nei DAN ….. No non mi convinco nemmeno io. Ci ho messo anni per accettare il mio passato. Ci ho messo anni per scrollarmi di dosso colpe che non avevo. Ho messo impegno in ogni percorso che ho fatto,anche quelli fallimentari. Ho davvero sofferto le pene dell’interno,però poi sono arrivata a loro: Leonardo Mendolicchio e Emanuela Apicella. Da loro è cominciata la vera rinascita e la vera riconquista della mia vita. Quindi per rispondere in modo definitivo è assolutamente sincero alla domanda: Si,rifarei tutto. Perché senza tutte queste esperienze dolorose non sarei IO,Angela. Dal dolore può solo nascere qualcosa di buono,ovviamente solo se ci si da la possibilità di trasformarlo sto dolore. Ricordate che nella vita esiste un altro tipo di bilancia;quella che pesa il negativo e il positivo. Le gioie e i dispiaceri. Con quella ,beh con quella quadra sempre tutto. È assolutamente bilanciata. Perché nella vita c’è spazio per le gioie e per i dolori. Il bene e il male. Sta a noi decidere a quale dare più peso. Ma nella vita per esserci equilibrio c’è bisogno di tutto. C’è spazio per tutto. 💜 #VeggieMolly#DAN#Mollichina#Napoli2030#FoodForMindNapoli#OIDa#NapoliLilla#MollichinaPower#Mollichina#Fitness#Anoressia#AngyRecovery#ProRecoveryDCA#DcaWeb#DcaBlog#DcaNapoli#GymAddicted#Inspiration#Motivator#Motivation#Motivated#Workout#Blogger#WebInfluencer#BloggerInfluencer#NapoletanBlogger#ItalianBlogger#InstaWeb#InstBlog#Instagram#AssociazioneDCA (presso Napoli Centro Storico) https://www.instagram.com/p/Ck1aOmvMQco/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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