Oggi dopo diverso tempo ho rivisto D., l’amico di più vecchia data che ho. Lo conosco da ventun anni ed è in assoluto la persona più brutalmente sincera che io conosca. Mi ha ascoltata a lungo e ha accolto la mia tristezza in silenzio, mentre finiva di bersi la sua birra. Ha aspettato che io finissi di parlare, per dirmi testuali parole: “sai secondo me cosa sei tu? Uno scarabocchio” - non ho proprio potuto nascondere la mia confusione a quella frase e lui ha continuato - “lo sai che non mi so mai spiegare come vorrei, ma ciò che intendo dire è che tu sei un casino, ma un casino bello, un casino con cui non ci si annoia mai, perché sei così ingarbugliata che è proprio difficile venirne a capo, ma è proprio questo il bello di te.”
E per un attimo, ma solo per un solo istante, mi sono sentita come se il mio scarabocchio interiore si fosse appena appena lievemente cancellato.
LE FAVOLE DI SCARABOCCHIO in libreria
Da qualche giorno, è finalmente disponibile all'acquisto la nuova fatica di Gianni Giannuzzi, da tutti conosciuto come Scarabocchio.
Un passato da clown, un presente da artista poliedrico: pittore e scritture soprattutto. E così, dopo il primo libro di poesie UN SORRISO DI VITA, il secondo in cui racconta la sua storia dal titolo SCHIAVI DI UNA PASSIONE, ecco a voi LE FAVOLE DI SCARABOCCHIO, un bel volume dedicato ai più piccini.
Il volume è acquistabile su diverse piattaforme on line, tra le altre vi segnalo il link per acquistarlo direttamente sulla pagina di Susil Edizioni, l'editore del libro. Per acquistare il libro
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LE FAVOLE DI SCARABOCCHIO in libreria
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scarabocchio sulla pellicola: conferenza di philippe-alain michaud a villa medici
scarabocchio sulla pellicola: conferenza di philippe-alain michaud a villa medici
SCARABOCCHIO SULLA PELLICOLA
Conferenza n°5 del ciclo dedicato alla mostra Gribouillage / Scarabocchio
con
Philippe-Alain Michaud
Giovedì 19 maggio – Ore 18:30
Sala Michel Piccoli, Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti 1 – Roma (metro A Spagna)
Conferenza in francese senza traduzione
Durata: 1 ora
Evento gratuito, posti limitati.
Prenotazione anticipata obbligatoria al…
In montagna di solito carico la legna in una piazzola vicino a una casa sperduta nel nulla, in questa casa ci abita una bambina di 6 anni che mi viene a trovare ogni volta che sono li, me la vedo arrivare di corsa col suo cane che la precede sempre sorridente e serena, è una bambina molto intelligente, di solito non ho un buon rapporto con i bambini e sono spesso a disagio, ma lei ha qualcosa di diverso è come parlare con un adulto spensierato e senza filtri di nessun genere, parliamo di tutto mentre carico la legna, mi racconta del suo cane, dei suoi pesci nell'acquario, dei pappagalli, di quello che mangerà a pranzo di quello che le piace e di quello che non le piace e io le racconto delle mie tartarughe dei gatti delle galline e tante altre cose. La mamma spesso la controlla con la coda dell'occhio mentre stende i panni in terrazza e quando guardo verso di lei mi saluta con la mano e la chiama: "Martinaaaaaaa lascia stare Giulio che ha da fareeeeeeeeee". Io la saluto a mia volta con la mano e gli dico "non ti preoccupare mi fa compagniaaaaaaaaa" di solito quando ho finito di caricare o se devo fare qualche manovra pericolosa la riporto a casa, mi da la mano appena le dico "dai ti accompagno a casa che ho finito" e ci facciamo questi 30 metri a piedi con il cane che ci gira intorno come una trottola. Oggi ero parecchio nervoso e scazzato stavo facendo i conti delle pesate e la penna mi scriveva a tratti, così smadonnavo sbattendo la penna sul volante e non mi sono reso conto che Martina era lì a osservarmi, quando ho alzato gli occhi me la sono vista che mi fissava con aria preoccupa , e subito mi dice: sei arrabbiato oggi? E io gli dico, un po' non mi scrive manco la penna.... a queste parole è scattata via a casa, non gli ho dato peso e ho continuato a smadonnare con i miei conti, ma dopo 5 minuti rieccola qui con una penna, mi guarda, mi fa uno scarabocchio sul foglio e mi dice, te la regalo, questa scrive bene così non ti arrabbi più.
Antonio Rubino (Italian, 1880–1964) - painter, writer, illustrator, designer, and animator considered the father of Italian comics.
Covers and interior illustrations for The Toy School — a series of six color albums designed as a vade mecum, each album being responsible for introducing children, not without irony, to the things of life. There we find an alphabet book, a book of algebra and geometry, a bestiary, a chooser, a fable and an edifying tale. Of these six albums, O by Giotto is a visual dictionary of familiar objects but also a reflection on creation.
O DI GIOTTO (O by Giotto) - 1927
RE BIFÈ (King Bifè)
Belle Lettere (Beautiful Letters) - 1928
LA SCUOLA DI SCARABOCCHIO (The Scribble School)
LÀ CITTA DI ABACO (The City of Abacus) - 1928
IO ASINO PRIMO (Me, First Dunce) - 1930
BESTIE PER BENE (Well Behaved Animals) - 1928
other publications:
TIC E TAC (Tic & Tac) - a novel for children of all ages
VIPERETTA - 1934
undersea scene - sketch for fabric design
MONDO FANCIULLO (Child's World) - poster for his animated cartoon
Giornalino della Domenica (Sunday Newspaper) - Anno II #25 - 1907
Giornalino della Domenica (Sunday Newspaper) - Anno III #14 - 1908
Giornalino della Domenica (Sunday Newspaper) - Anno III #50 - 1908
LA NAVE! (The Ship!) - Here is the ship in stormy sea . . .
Scrivo spesso, anzi direi proprio sempre, in stato di assente lucidità mentale.
O con le lacrime che mi fottono la vista, o con il cuore al limite di tachicardie, o con la luna storta che se potessi manderei a fanculo tutto in un attimo, ma mai, mai in completa e serena lucidità.
Le mie emozioni sono calcoli con la riprova che non torna mai.
Emozioni che non mi colpiscono a sangue freddo, no, a me colpiscono sempre a sangue caldo ed è lì che poi scarabocchio.
Cosa scrivo?
Scrivo.
Me.
Il dentro buio che vede la luce, nelle lacrime, nelle risate assordanti, nelle tachicardie e nei vaffanculo.