Di colpo gli mancò il respiro, non riusciva a piangere e ciò non lo tranquillizzava.
Voleva andarsene ma aveva paura di lasciare quello che gli era rimasto o forse non era davvero preparato a sapere cosa c'è oltre.
Avrebbe voluto vivere anche lui tante vite, ma ogni volta che ci riprovava sentiva nuovamente la pressione salire.
Prese la canna, andò davanti lo specchio e cominciò a contare le coltellate arrivando a capire che ormai peggio di così non poteva andare, l'accese e finalmente tornò a respirare.
Preferisco deludere invece di essere delusa, perché gli altri non sapranno mai quanto mi sono impegnata per farmi apprezzare. Penseranno sempre che ho fallito senza provarci..
“Vincent Van Gogh, tra le tante stranezze, mangiava anche pittura gialla, direttamente dai tubetti che acquistava, perché credeva che il giallo avrebbe portato la felicità dentro di lui. Gli davano del pazzo, dello stupido a mangiare i colori, perché i colori erano tossici; per non parlare del fatto che mangiarli non aveva ovviamente nessuna influenza sulla felicità di una persona. Ma io non sono mai stata d'accordo. Sono sicura che se tu fossi così infelice da credere che persino l'idea più assurda potrebbe funzionare, come pitturarti le pareti interne degli organi di giallo, allora ci proveresti. Non è molto diverso dall'innamorarsi o dall'assumere droghe. C'è un gran rischio di ritrovarsi col cuore a pezzi o di morire per overdose, eppure le persone continuano a farlo ogni giorno. Lo fanno perché c'è quella possibilità, seppur minima, che questo migliori le cose. Ognuno ha la sua pittura gialla.”
Visto che adesso mi fate sentire costantemente fuori posto, inutile, invisibile.
Voglio che il giorno che morirò non ci sarà nessuno al mio funerale nemmeno per sputarmi sulla tomba, voglio che andate a stappare una bottiglia di champagne ad una festa qualsiasi, e che ridiate perché finalmente mi sono tolta dal cazzo.
Perché io di gente falsa ed incoerente ne ho fin sopra la testa.
Quindi si, continuate come avete sempre fatto. Come quando io chiedevo aiuto ed ero a pezzi e voi stavate ridendo, ad una festa qualsiasi, stappando una bottiglia di champagne.
Sentirsi soli:
essere circondati da centinaia di persone
ma avere un vuoto dentro
che ti divora
fino a non riuscire più a respirare,
avere la solitudine nel cuore,
piangere con la consapevolezza
che nessuno ti capirà o ti aiuterà mai.
È una condanna,
una sensazione che ti porta alla disperazione
e che, piano piano, ti allontana dagli altri.
Lotto giorno dopo giorno per raggiungere la mia felicità,poi basta una sua parola,un suo sguardo schifato,un suo cenno per farmi un male atroce,per farmi mettere tutto ancora in discussione. Lui fa vacillare ogni mia certezza.
Ti prego papà basta,accettami,non sono ciò che vuoi e non riesco più a fingere.
Scusa tanto se non sono la figlia che volevi.
Ti prego,si almeno un po’ orgoglioso di me,ti prego,per una volta vorrei vedere una briciola di orgoglio nei tuoi occhi quando mi guardi,ti prego.