#10
Labbra intrecciate. Lingue che mischiano desiderio. Mani che (co)stringono corpi, ad avvicinarsi, sempre di più, con una forza dolce. "Non voglio andar via" sussurrati, piano. Occhi che si guardano, intensamente. Sorrisi che nascon(d)o.
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#9
Ho lasciato che le sue labbra sfiorassero il mio corpo. Ho permesso alla mia pelle di riempirsi di brividi, dolci.
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#8
"Conosco l'effetto che i baci sul collo hanno su di te e conosco perfettamente il punto dove accarezzarti. Proprio sicura che mercoledì riuscirai a resistermi?" Merda, e mo'?
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#7
Starà via, due giorni. La partenza è domani. La mancanza è già viva.
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Homme libre, toujours tu chériras la mer. La mer est ton miroir.
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Cenarono in paese, in un piccolo ristorante sul cucuzzolo che dominava il porto, ricavato in un vecchio mulino a vento. A quanto pareva, era stato costruito nel posto giusto. Potevano sentire da dentro le raffiche fischiare attraverso le intelaiature della pale che ormai servivano solo da insegna. Verso sera il vento era aumentato d'intensità. Il vecchio legno vibrava e gemeva per la forza delle violente folate che arrivavano dal mare e spazzavano la collina e il paese proprio sotto di loro. Le onde venivano spinte attraverso l'imboccatura del porto e andavano a morire nella calza della zona coperta da un braccio di cemento, proteso nel mare a riparare l'attracco. Su tutto, la luce da altoforno del tramonto.
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Kik: red_mol
Qualcuno intenzionato a farmi compagnia?
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Naufragheremo veramente nelle nostre scelte esagerate.
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Ritrovavo un pezzo di cuore mio in quei due suoi occhi sorridenti. moleskine-rosso
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Andiamo a guardare un tramonto e ritroviamo l’alba nei nostri occhi.
moleskine-rosso
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#6
"Sono stato benissimo oggi con te, come sempre."
A.
Il suo messaggio.
Questo pomeriggio.
Un minuto dopo esserci salutati.
Aw.
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#5
Incontrerò A., questo pomeriggio, per una passeggiata. E sto già facendo il conto alla rovescia delle ore che mancano per guardare il mare, finalmente, con qualcuno. Non mi sentirò sola, oggi, ne sono certa.
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Quando hanno smesso di baciarsi?
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#4
Ed io mi vedo riflessa in questa finestra consumata dal sole, dal vento, da qualsiasi gioco atmosferico.
Mi guardo, e cerco di trovarmi, ma mi sfuggo.
I miei pensieri vanno ad A.
Chiudo gli occhi, lo immagino abbracciarmi.
Il respiro si placa, è meno intenso ora, più rilassato.
Li riapro.
Cos’è?
Un sorriso.
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Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato
a somiglianza, a immagine del mistero,
mi sentii parte pura dell’abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.
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#3
E se mi fermo a pensarci, so cosa mi manca. Se ci penso, riesco a capire cosa è stato a spingermi tra le braccia di A: la mancanza di un corpo. Un corpo sul quale respirare. Un corpo sul quale vivere. Un corpo dove essere prigioniera e sentirmi ugualmente libera.
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#2
Sono prigioniera di pensieri che non vogliono uscire dalla mia testa. Ho un amore, lontano, che dal primo momento mi ha fatto provare emozioni uniche. E poi c'è A. che, tra i banchi di scuola, mi regala sorrisi che illuminano la classe. Passiamo le ore a guardarci, senza che nessuno possa accorgersene. Abbiamo dormito insieme, una notte. Abbracciati. Stretti. Con le mani intrecciate e con le carezze sulla schiena, che mi provocavano splendidi brividi. Non smetto di pensare a quella notte, la nostra notte. E sorrido. Un sorriso che non mi spuntava da tanto.
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