Tumgik
#Alex Zanotelli
giuseppearagno · 2 months
Text
Negazionismo
Finora tredicimila bambini sono stati schiacciati dalle macerie o fatti a pezzi dalle bombe, ma da noi ci si divide accanitamente sulla definizione più adatta al macello. Infamia e vergogna basterebbero, ma non c’è chi lo dica apertamente e tutto ruota attorno a una domanda: ciò che accade a Gaza è un genocidio? In realtà, per molti lo è e non si tratta di antisemiti.Per Lula, Presidente del…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
soldan56 · 11 months
Text
Tumblr media
“Invece di ripudiare, siamo in guerra da tutte le parti” L’invettiva di padre Alex Zanotelli: Giochiamo col fuoco sull’orlo di due abissi, quello della guerra e quello della crisi climatica
@ilmanifesto
53 notes · View notes
ilfascinodelvago · 11 months
Text
Zanotelli: «Serve un unico, forte movimento per la pace e l’ambiente»
«Siamo sull’orlo di due abissi: l’inverno nucleare, basta un incidente e ci siamo, e l’estate incandescente per la crisi climatica. Serve un unico forte movimento per la pace e l’ambiente»: così il missionario comboniano Alex Zanotelli fotografa l’attuale momento storico.
Festeggiamo la Repubblica, che vieta la guerra come mezzo di offesa ma anche di risoluzione delle controversie, con una parata militare.
È assurdo e l’ho sempre detto in questi anni. Ma cos’ha a che fare la parata militare con la festa della Repubblica italiana? Una repubblica che è bastata sull’articolo 11, che ripudia la guerra, mentre invece siamo in guerra da tutte le parti. Una contraddizione totale.
Il conflitto in Ucraina va avanti da più di un anno, si riaccende l’ex Jugoslavia. In Italia non c’è un vero dibattito.
C’è una narrativa in questo paese in cui incredibilmente la parola pace è scomparsa. La guerra in Ucraina ha riarmato l’Europa, quello che sta avvenendo fa paura. Secondo il rapporto Sipri, nel 2022 la spesa militare degli stati dell’Europa centrale e occidentale è stata di 345 miliardi di dollari, per la prima volta ha superato quella del 1989. A questo ha contribuito anche l’imposizione dettata dalla Nato di impiegare il 2% del Pil in armamenti. Il presidente Usa Biden ha detto «voglio che la guerra in Ucraina continui per indebolire la Russia per poi fronteggiare la Cina» e questo sta infiammando tutto l’Indopacifico. Gli Usa hanno dato i sottomarini atomici all’Australia e hanno chiesto alle Filippine di installare altre 5 basi militari. Si sta armando fino ai denti il Giappone, che ha una costituzione pacifista. Si sta armando anche la Germania, che pure ha una costituzione pacifista, mettendo sul piatto 100 miliardi. Una Germania che si arma è pericolosa per l’Europa. Giochiamo tutti col fuoco.
Il parlamento Ue ha approvato il progetto di legge Asap a sostegno della produzione di munizioni anche con i fondi del Pnrr.
Una cosa di una gravità estrema. Quei fondi dovevano servire per scuola, sanità, creare possibilità di vita. Invece si potranno dirottare verso l’industria bellica, ci sono già 500 milioni di euro preventivati, una bestemmia. Mi preoccupa come il Pd sta votando: il Partito democratico e la sinistra devono svoltare su questi temi. Non è concepibile barcamenarsi tra visioni opposte.
La giustificazione del provvedimento sono gli arsenali vuoti. Stiamo ristrutturando l’industria europea verso il settore militare?
Siamo dentro un’economia di guerra, del resto basta vedere quante porte girevoli ci sono nel governo verso Leonardo, uno dei maggiori player della sicurezza. Papa Francesco ha detto «siamo già dentro la Terza guerra mondiale». E Gutierrez, il segretario Onu, afferma che stiamo andando «a occhi aperti» verso una nuova guerra mondiale.
Nel 2024 ci sono le elezioni europee che potrebbero segnare un cambio radicale verso destra.
Nel mio libro Lettera alla tribù bianca racconto come il suprematismo sta invadendo il mondo: Bolsonaro, Trump, i paesi europei come Polonia e Ungheria. Se in Spagna vincesse Vox rischiamo che l’ultradestra travolga le stesse istituzioni Ue. Dobbiamo dire «gente, vogliamo davvero andare verso il disastro totale?». Non solo l’olocausto nucleare ma anche l’estate incandescente. Spese militari, guerre, voli di aerei da combattimento stanno pesando sull’ecosistema tanto quanto lo stile di vita del 10% più ricco del mondo. Il pianeta non sopporta più la presenza dell’homo sapiens, divenuto demens.
Industria di guerra, cambiamento climatico provocheranno nuovi movimenti migratori a cui l’Europa risponde chiudendo i confini.
I migranti superano già i 100 milioni, immaginiamo cosa succederà quando il calore crescerà nella zona saheliana. La gente scapperà e vale lo stesso per i conflitti. Fuggono da guerre che facciamo noi, da cambiamenti climatici che provochiamo noi nel nord del mondo. L’Africa nel prossimo secolo potrebbe raggiungere oltre 2 miliardi di persone ma chi ci potrà vivere se si va avanti in questo modo? Ai nostri politici interessa il profitto, se arriva dagli armamenti non importa. Questi sono gli ultimi dati di spesa in Italia: 4 miliardi e 200 milioni destinati all’esercito per 200 carrarmati; alla marina 12 miliardi per la terza portaerei e il raddoppio della flotta; all’aeronautica 8 miliardi e 700 milioni per F35 e Eurofighter Typhoon. È follia.
13 notes · View notes
Text
Life for Gaza: donati 42mila euro a Palestinian Medical Relief e Medici senza frontiere
Sono 42.000 gli euro raccolti con l’iniziativa “LIFE for GAZA”, il concerto di pace ideato per sostenere aiuti umanitari da destinare alle terre della Palestina che si è tenuto il 25 febbraio al Palapartenope di Napoli. La cifra, comunicata in un incontro al Caffè arabo di piazza Bellini, viene suddivisa in due parti: 31.000 euro sono stati inviati alla Palestinian Medical Relief Society; 11.000 euro a Medici senza Frontiere. Sul sito www.pergaza.it continua la campagna di donazioni per tutti coloro che vogliono esprimere la propria vicinanza ai morti e ai feriti del massacro che sta avvenendo in Medio Oriente.  Donati 42mila euro Alla conferenza, Omar Suleiman,  referente della comunità palestinese, e Luigi de Magistris in qualità di rappresentante del comitato dei garanti (che include anche l’attrice Laura Morante, il regista Mario Martone, l’attore Lino Musella, padre Alex Zanotelli, Nicola Quatrano e Francesco Romanetti), hanno illustrato anche due delle prossime iniziative di solidarietà destinate al popolo della Palestina. La prima si terrà proprio domani, sabato 23 marzo, con una biciclettata che partirà alle 10 dalla Bicycle House nella Galleria Principe di Napoli, si snoderà nelle vie del centro della città e verso il lungomare, e infine avrà ‘traguardo’ nei viali della ex base N.A.T.O. di Bagnoli. “Chi vorrà, potrà partecipare arrivando in sella alle sue due ruote oppure noleggiare a soli 10 euro una bicicletta. Il ricavato naturalmente andrà donato alle associazioni pacifiste”. Luogo simbolico e non casuale, l’ex NATO, scelto dagli organizzatori “come avamposto di un indispensabile e immediato cessate il fuoco e di una liberazione degli spazi civili e rottura del filo spinato senza l’impiego delle armi di guerra. La seconda, ancora nel piazzale della ex N.A.T.O. a Bagnoli, è in calendario invece il 6 luglio ed è un nuovo concerto dedicato alle vittime del genocidio ad opera del governo militare di Israele”.  Tra i primi musicisti ad aderire al concerto di luglio figura Mohammed Adbul Rahman Assaf, vincitore di “Arab Idol”. Come lui, di ora in ora, stanno già pervenendo i primi sì anche di cantautori e musicisti napoletani che non hanno potuto essere sul palco del Palapartenope a fine febbraio.  “Life for Gaza” – CESSATE IL FUOCO!!! Sensibilizziamo l’opinione pubblica, sosteniamo la causa del popolo palestinese e raccogliamo fondi da destinare a Medici Senza Frontiere e Palestinian Medical Relief Society che operano nei territori occupati dalle azioni di guerra. LIFE FOR GAZA – Napoli è un concerto/evento ideato da Omar Suleiman, Jamal Qaddorah e Luigi de Magistris, promosso dalla Comunità Palestinese Campania e da Assopace Palestina, con la direzione artistica e organizzativa di Claudio de Magistris. A febbraio si sono esibiti, fra gli altri, Fiorella Mannoia, Laura Morante, Daniele Sepe, Dario Sansone, Ascanio Celestini, Osanna, ‘E Zézi, Enzo Gragnaniello, Elisabetta Serio, Giovanni Block, Francesco Forni, Carlo Faiello, Eugenio Bennato, Franco Ricciardi, Lino Cannavacciuolo. C’è stata la live performance dei fumettisti della mostra Falastin Hurra e l’installazione video-fotografica “7 fotogiornalisti italiani per la Palestina” curata da Antonio Biasiucci. La comunicazione e la grafica sono a cura di Renato Mastrogiovanni, il coordinamento di Ginevra Gargiulo, Maria Teresa Lippiello, Jamil Qaddorah e Diego Abbate con il supporto e il sostegno di Kosmopolis, Teatro Palapartenope, Time 4 Stream, Dominique, Pibiesse e Brain User. Read the full article
0 notes
agrpress-blog · 6 months
Text
Tre giorni per parlare di didattica, di innovazione, di sperimentazione, tre giorni per parlare di scuola, ma soprattutto per far parlare la scuola e i suoi protagonisti. Dal 14 al 16 novembre il consueto appuntamento “3 giorni per la scuola” promosso da Città della Scienza di Napoli e l’Assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed il sostengo della Regione Campania, affronterà diversi temi di attualità, per indagare con esperti, docenti, educatori di tutta Italia le trasformazioni, i punti d’arrivo e le nuove sfide con cui si confronta oggi il mondo della scuola. L’evento inaugurale, che si terrà il 14 novembre alle ore 10:00 in sala Newton prevede i saluti delle autorità e a seguire il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari e l’Assessore alla Scuola - Politiche Sociali - Politiche Giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, inaugureranno la manifestazione che ospiterà l’intervista di Mauro Antonio Di Vito, Direttore - Osservatorio Vesuviano - INGV, di Ettore De Lorenzo, giornalista RAI, per comprendere il fenomeno naturale del bradisismo, che da diverso tempo, tiene tutti con il fiato sospeso, per cercare di conviverci in modo corretto. Il Presidente di Città della Scienza Riccardo Villari ha commentato: “La 3 Giorni per la Scuola è uno dei principali eventi nazionali dedicati al mondo della scuola, che sin dalla sua prima edizione ha messo al centro insegnanti e studenti. Città della Scienza dialoga, da sempre, con il mondo della scuola affiancandola nelle sue diverse sfide per far fronte, all’insegna della condivisione e dell’innovazione, alle rinnovate esigenze dettate dalla contemporaneità”. Tra gli eventi di punta della manifestazione quello dedicato all’iniziativa “ORIENTAlife – la scuola orienta per la vita”, promosso dall’Assessorato Scuola Politiche Sociali – Politiche Giovanili della Regione Campania in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania: un percorso di orientamento e crescita per formare e informare, offrendo ai giovani gli strumenti necessari per individuare il proprio percorso di vita futuro e l’evento Le scuole promotrici di salute della Regione Campania AA.SS.LL. e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Altro momento rappresentativo nel programma sarà l’approfondimento organizzato da Movimento di Cooperazione Educativa e Bottega della Comunicazione e della Didattica, dal titolo Per una scuola in un futuro di pace, costruiamolo insieme! che vede la partecipazione di Alex Zanotelli, uomo di Pace e di giustizia con l’intervento: Prepariamo la Pace insieme, tema di grande attualità e necessità in questo periodo a livello globale. E parlando di Arte e Scienza si evidenziano due appuntamenti: il primo con Pierluigi Paolucci, INFN Napoli che racconterà la scienza attraverso linguaggi alternativi ART & SCIENCE ACROSS ITALY per illustrarci che le materie STEM possono essere raccontate alle future generazioni usando linguaggi di comunicazione alternativi; il secondo con Francesco Valentini, Pio Capobianco, CTS (Centro Territoriale di Supporto) Bologna che illustreranno agli insegnanti come fare didattica inclusiva con le immagini, attraverso le funzionalità di alcuni software online di visual design.Anche questa edizione della manifestazione affronterà le grandi sfide che attraversano il mondo della scuola, mettendo in relazione insegnanti da tutta Italia impegnati nello scambio di buone pratiche, innovazione didattica e strumenti utili alla ri-generazione della scuola.
0 notes
giancarlonicoli · 8 months
Text
8 set 2023 17:26
“PARAFRASANDO L’AUREO DAGOSPIA, ‘NON SI PUÒ AVERE LA MOGLIE DROGATA E LA SIRINGA PIENA’” – FILIPPO DI GIACOMO: “LO STUPEFACENTE IN QUESTIONE È COSTITUITO DAI 14 MILIARDI DI ARMI ESPORTATE DALL'ITALIA NEL 2022 VERSO I PAESI AFRICANI DA DOVE PROVENGONO BUONA PARTE DEI DISPERATI CHE TENTANO DI ATTRAVERSARE IL MEDITERRANEO” – “ERA IL SOTTINTESO DELL'ACCORATA LETTERA CHE PADRE ALEX ZANOTELLI HA TENTATO DI FAR GIUNGERE SUI MEDIA ITALIANI. ‘VI CHIEDO DI TENTARE DI FAR PASSARE OGNI GIORNO QUALCHE NOTIZIA’, CHIEDE. MAGARI ANCHE NON CENSURANDO IL PAPA QUANDO METTE IL DITO NELLA PIAGA DEL TRAFFICO D'ARMI…” -
Estratto dell’articolo di Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica”
Parafrasando l'aureo Dagospia, «non si può avere la moglie drogata e la siringa piena».
Lo stupefacente in questione è costituito dai 14 miliardi di armi esportate dall'Italia nel 2022 proprio verso quei Paesi africani da dove provengono buona parte dei disperati che tentano di attraversare il Mediterraneo […].
Questo era il sottinteso dell'accorata lettera che padre Alex Zanotelli ha tentato, invano, di far giungere sui media italiani nelle prime settimane di questa torrida estate.
«È inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi […] a questi Paesi che non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi».
A fare orecchie da mercante, secondo il missionario comboniano, non solo i politici ma anche gli organi di informazione.
Nulla viene narrato sulla guerra di sterminio che il regime sudanese conduce sui monti del Kordofan contro i Nuba e le etnie del Darfur.
Silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent'anni […]. Silenzio sull'Eritrea e il suo dittatore criminale […].
Silenzio sul Centrafrica ancora dilaniato da una guerra. Silenzio sul Congo ei suoi oltre 11 milioni di morti. Poco o niente sulla grave situazione della zona saheliana dal Niger al Ciad e al Mali dove i potenti gruppi jihadisti stanno costituendo il Califfato dell'Africa nera.
«Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia […]», chiede Zanotelli. Magari anche non censurando il Papa quando mette il dito nella piaga del traffico d'armi.
0 notes
marino222 · 1 year
Quote
La non violenza attiva non è pacifismo, è ben altra cosa. Ho cominciato leggendo Gandhi, Martin Luther King, Milani, Mazzolari e questi mi hanno aiutato a capire che era stato Gesù di Nazareth a praticare per primo la non violenza in quella Galilea schiacciata dall'imperialismo romano. Vi vorrei pregare, con tutto il cuore, di avere il coraggio di una scelta radicale di non violenza. Questo sistema è violento per natura. Noi dobbiamo costruire un sistema non violento, una civiltà della tenerezza.
Alex Zanotelli
0 notes
nardonews24 · 2 years
Text
PADRE ALEX ZANOTELLI INCONTRA GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE DELL’ I. C.  POLO 1 DI GALATONE
PADRE ALEX ZANOTELLI INCONTRA GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE DELL’ I. C.  POLO 1 DI GALATONE
Acqua (e non solo)…bene prezioso! Oggi, 17 maggio 2022 Padre Alex Zanotelli ha incontrato gli studenti e le studentesse dell’ I.C. Polo 1 di Galatone,  Scuola Secondaria di I Grado “A,De Ferrariis”. 11 classi in videoconferenza per ascoltare la grande testimonianza del missionario comboniano, paladino della giustizia umana e della salute del Pianeta, i cui valori ed ideali sono diventati motore…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
nickmeo · 2 years
Photo
Tumblr media
Padre Alex Zanotelli contro il Governo: Folle rispondere con la minaccia delle armi a una potenza nucleare. La sinistra tradisce la sua missione. Pd, Leu e Sinistra italiana non devono votare la risoluzione per armare l’Ucraina. È estremamente grave che il Governo invii truppe e armi in Ucraina. In questo momento dovrebbe spendersi in ambito internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dell’Onu e trovare soluzioni pacifiche in quella sede. Invece si sceglie di giocare col fuoco e lo si fa dimenticando che la contesa è tra potenze nucleari. Se Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, bisogna metterla sul tavolo. Perché oggi l’Ucraina è una polveriera, è un Paese spaccato profondamente, con un nazionalismo che fa paura. E quando si combinano nazionalismo e religione, è pericolosissimo. Bisognerebbe lavorare, invece, perché le armi tacciano. E questo lo si può fare contrastando le pretese espansionistiche della Nato. Perché l’Ucraina deve entrare nella Nato? Letta non può parlare nel modo in cui ha parlato in Parlamento venerdì. Ma come si fa a usare frasi come ‘mettere in ginocchio’ un Paese? Come si fa a chiedere ancora più armi? È un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave. Nel silenzio dei pacifisti e della sinistra, tocca a Matteo Salvini andare ad Assisi e pregare per la pace? Ma Salvini è un camaleonte perfetto, un trasformista nato, un opportunista totale. Organizziamo una carovana di centomila auto diretta al confine ucraino. Il mondo della Pace si faccia sentire. I vescovi dei Paesi europei si ritrovino a Kiev. C’è urgenza di gesti importanti. ​​Fonte, Agenzia di Stampa "Dire" https://www.instagram.com/p/Cc-s6mPsp4cva3rDokzJrbkFa0qcu7cLTJBCZ80/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
gregor-samsung · 2 months
Text
" Il 1° marzo 1896 un corpo di spedizione di diecimila soldati guidati dal generale Baratieri attaccò ad Adua un esercito di centoventimila etiopi guidati da Menelik. L’Italia subì una pesantissima sconfitta, lasciando sul terreno quasi cinquemila morti. Questa vittoria permise all'Etiopia di rimanere indipendente e insegnò ai popoli africani che gli invasori potevano essere sconfitti. L’Italia cercò allora di mettere le mani sulla Libia, con un corpo di spedizione italiano che sbarcò a Tripoli il 5 ottobre 1911. Ma l’invasione della Tripolitania e della Cirenaica da parte di un corpo militare di oltre centomila soldati italiani fece scattare la rivolta araba. Ne seguì una feroce repressione da parte italiana: migliaia di libici furono impiccati, fucilati, deportati. La resistenza, però, non si piegò e durò oltre vent’anni, nonostante la brutalità della repressione, soprattutto sotto la dittatura di Mussolini. Nel 1930, per ordine del Duce, per isolare i partigiani, vennero deportati dalla Cirenaica e rinchiusi in quindici campi di concentramento almeno centomila libici, in gran parte poi fucilati o impiccati. Fu impiegata anche l’aeronautica, su ordine di Mussolini, per sterminare le popolazioni ribelli, utilizzando le armi chimiche (gas asfissianti e bombe all'iprite). Nel 1931 il leader della ribellione, Omar al-Mukhtar (il “Leone del deserto”), fu individuato e catturato e, dopo un processo sommario, impiccato davanti a ventimila libici. È stata una delle più feroci repressioni coloniali, che costò la vita a oltre centomila persone. Fu allora che Mussolini, dopo aver sottomesso la Libia, decise nel 1934 di conquistare l’Etiopia. Si trattò della più grande spedizione coloniale con cinquecentomila uomini, trecentocinquanta aerei e duecentocinquanta carri armati. Più che una guerra di conquista coloniale, fu una guerra di distruzione del popolo etiope. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
19 notes · View notes
giuliocavalli · 4 years
Photo
Tumblr media
La preghiera dell’odio Un parroco in un paese della Puglia ha organizzato una veglia di preghiera contro la legge contro l’omotransfobia che, a suo dire, sarebbe un’insidia che minaccia la famiglia.
1 note · View note
anticattocomunismo · 5 years
Text
La CEI vuole che farci adorare la Pachamama
La CEI vuole che farci adorare la Pachamama
A Verona un parroco fa recitare una preghiera rituale alla Pachamama e i fedeli insorgono. Ma tutto parte da lontano: già in aprile l’organismo missionario della CEI invitava a pregare la Pachamama in preparazione al Sinodo. In un opuscolo in cui non compare nemmeno la parola Gesù, ma rivolto a parrocchie e fedeli, fa capolino la preghiera andina alla Madre terra. Siamo allo sdoganamento…
View On WordPress
1 note · View note
unquoteli-blog · 7 years
Photo
Tumblr media
“You vote every time you go shopping.”
— Alex Zanotelli
Photo by Alexandru Tugui / Unsplash
1 note · View note
corallorosso · 2 years
Photo
Tumblr media
Padre Zanotelli: “Governo sbaglia su armi all’Ucraina. Atteggiamento di Letta assurdo” Padre Alex Zanotelli critica pesantemente il Governo sulla crisi ucraina, nel giorno in cui è stato deciso l’invio di armi e mezzi tecnologici a Kiev. “È estremamente grave che il Governo invii truppe e armi in Ucraina. In questo momento dovrebbe spendersi in ambito internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dell’Onu e trovare soluzioni pacifiche in quella sede. Invece si sceglie di giocare col fuoco e lo si fa dimenticando che la contesa è tra potenze nucleari“. Zanotelli, “La sinistra tradisce la sua missione” Nella crisi ucraina “non si sente la voce del pacifismo. È troppo fievole”. Dice il apdre comboniano, rivolgendosi in particolare all’ala sinistra del governo. “Voglio credere che Leu e Sinistra Italiana non votino questa roba. Io dico: una volta esisteva la sinistra, e il pacifismo era un perno del suo programma. Non c’erano dubbi su questo. Ora la Sinistra non può votare gli armamenti, deve lavorare per il disarmo“. Le parole più dure sono rivolte al segretario del Partito Democratico: “Letta non può parlare nel modo in cui ha parlato in Parlamento venerdì. Ma come si fa a usare frasi come ‘mettere in ginocchio’ un Paese? Come si fa a chiedere ancora più armi? È un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave”. “Salvini resta un razzista” Salvini è un camaleonte perfetto, un trasformista nato, un opportunista totale“, spiega padre Zanotelli. “Io l’ho ascoltato quando ha detto che bisognava accogliere i profughi ucraini. Va benissimo. Ma la sua è la stessa posizione di Orban e della Polonia, per cui gli ucraini possono entrare ma i migranti arabi e afghani devono restare fuori dall’Europa. E allora lo dica: è un razzista e si mantiene tale“. Agenzia DiRE
34 notes · View notes
soldan56 · 4 years
Link
23 notes · View notes
conte-olaf · 3 years
Text
L’acqua quotata in borsa
Addio acqua bene comune.....
1 note · View note