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#Bovini
markhors-menagerie · 2 months
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Banteng (Bos javanicus)
Also known as tembadau, this species lives in the tropical forests and grasslands of Southeast Asia. The individual shown here is female; males are a much darker brown. Though they are endangered in the wild, they have also been domesticated, and are used for meat across Southeast Asia. The bull featured on Indonesia’s national emblem is actually a banteng!
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ljingham · 5 months
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a practice piece to get acquainted with the new pastels ^^
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Cape Buffalo (Syncerus caffer caffer), oil pastel on pastel paper.
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manifestocarnivoro · 25 days
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L’IRISH GRASS BEEF OTTIENE LO STATUS IGP DALL’UE
Apprezzata in tutto il mondo, la tradizionale carne di manzo irlandese allevata al pascolo ha ora ottenuto dall’Unione Europea lo status di Indicazione Geografica Protetta. Questo riconoscimento premia l’esperienza delle aziende agricole irlandesi a conduzione familiare e il contributo dei rigogliosi pascoli irlandesi alla produzione di una carne di manzo eccezionale, dal gusto e dalla consistenza unici. Tutte le carni bovine irlandesi alimentate ad erba IGP devono provenire da una delle seguenti categorie:
Manzi e giovenche di età non superiore a 36 mesi. Conformazione migliore di O-. Punteggio del grasso compreso tra 2+ e 4+.
Vacche da carne fino a 120 mesi. Conformazione migliore di O+. Punteggio di grasso compreso tra 2+ e 5. Le due categorie devono essere separate, disossate, confezionate ed etichettate. Le carcasse con pH elevato (> 5,8) devono essere identificate ed escluse. Le macellazioni devono essere valutate per verificare che abbiano un colore della carne rosso ciliegia pronunciato e un elevato grado di cremosità/ingrassamento del grasso.
Sono ammissibili le carni bovine fresche e congelate con o senza osso. Sono compresi i filetti, i quarti, i tagli con osso, i tagli primari disossati, la carne macinata di questi tagli e le confezioni per la vendita al dettaglio.
L’etichetta IGP Irish Grass fed Beef può essere apposta sul manzo macinato e sui prodotti a base di manzo macinato contenenti il 100% di Irish Grass fed Beef e un minimo del 90% di manzo visibilmente magro.
I prodotti che possono essere etichettati “come derivati” dall’IGP Irish Grass fed Beef sono: carni composite contenenti il 100% di Irish Grass fed Beef e un minimo del 90% di carne magra visiva; frat-taglie di prima scelta (guancia, coda, coscia e lingua) provenienti da categorie qualificate di bovini Irish Grass fed Beef.
Link: www.irishbeef.it
Fonte: “L’Irish Grass fed Beef ottiene lo status IGP dall’UE”, Eurocarni 3/24
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sardies · 6 months
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Bovini e lingua blu, tenere alta l'attenzione per sbloccare movimentazioni
Sassari. Un intervento celere per dotare gli allevatori dei necessari repellenti contro la lingua blu, per permettergli un’azione immediata direttamente sul campo contro la diffusione dell’insetto vettore ma, anche, rapidità sulla profilassi vaccinale per anticipare i tempi di diffusione della malattia e, non ultimi, i necessari interventi sulla Pcr per garantire la movimentazione degli animali…
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umbriasud · 11 months
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"La guerra aerea a Terni", convegno all'Archivio di Stato
L’Archivio di Stato, al termine del mese di Giugno, che nel giorno 13 ha ricordato il 79° anniversario della Liberazione di Terni dal nazifascismo, ha organizzato, per venerdì 30 giugno, in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea e l’ANPI provinciale, un evento culturale, in cui verrà approfondito e ricostruito in modo scientifico ed analitico il terribile momento…
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megachirottera · 1 year
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Perché la carenza di latte artificiale è in realtà una buona cosa
Lo scopo di questo articolo è cercare di evidenziare perché una carenza di latte artificiale è effettivamente nell’interesse del popolo americano Source: May 21, 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
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Come da tradizione, Transumando conquista i cuori dei biellesi. Nella mattinata di oggi, 29 maggio, ha avuto inizio il classico appuntamento del nostro territorio, con la salita della mandria di Walter e Lauro Croso ai pascoli dell’alta Valsessera.
Partiti dal vicino comune di Brusnengo, gli oltre 200 capi di bestiame hanno raggiunto prima Valle Mosso, poi le località di Camandona, Bocchetto Sessera, Piana del Ponte e l’alpeggio di Campelli di Sopra, dove resteranno per tutta l’estate.
In tanti, tra visitatori e curiosi, non si sono voluti perdere l’atteso passaggio della mandria: a colpire, come sempre, il lento procedere dei bovini, scandito dal suono dei campanacci.  
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ginogirolimoni · 4 months
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Non hai nemmeno il tempo di capacitarti su quanto sia coglione il suo rivale, si quello che ha acquistato Twitter e l'ha trasformata in un'incognita matematica, che ti spunta fuori quest'altro, con questa trovata ...
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hemlockdrunk · 6 months
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sincero se sei uno studente del classico il mio giudizio su di te si basa quasi esclusivamente su chi sia il tuo filologo e/o grecista-latinista di riferimento
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bovineblogger · 3 months
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what are your favorite bovids besides bovini? :0
ovibovid. .. .. musk.. muskox...
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abr · 5 months
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Breve storia del clima.
In epoca romana, dal 250 a.C. al 450 d.C., la temperatura era di almeno 2ºC più alta di oggi (i più nerd tra i medioman vi diranno che c'erano variazioni, senza rendersene conto confermando la tesi: le variazioni climatiche avvengono "da sole" non certo per colpa dell'uomo. I più fessi, quelli che non sapendo leggere ma solo ubbidire chiedono "le fonti?", sostengono che i romani aumentarono la CO2 ... bruciando legna. La fonte? ndr).
Era un periodo di riscaldamento globale. La popolazione è aumentata (...). L'agricoltura del clima caldo poteva essere intrapresa in aree a latitudini e altitudini molto più elevate di adesso. (La vite in Inghilterra, ndr). Questo riscaldamento non poteva essere dovuto alle emissioni umane di CO2.
Seguirono i secoli bui. Questo è stato un periodo di freddo pungente di fallimento dei raccolti, carestia, malattie, guerra, spopolamento, espansione del ghiaccio e aumento del vento. (...) Bande assassine di rifugiati climatici vagarono per l'Europa in cerca di prede. Civiltà come i Maya crollarono.
Il successivo riscaldamento medievale (900-1300 d.C.) fu un periodo (positivo) per la vita sulla Terra. Le calotte glaciali, i ghiacciai e il ghiaccio marino si contrassero, consentendo l'esplorazione e l'insediamento del mare ad alte latitudini. Colture di cereali, bovini, ovini, fattorie e villaggi furono stabiliti in Groenlandia, almeno 6ºC più calda di oggi.
Sebbene ci sia stato un periodo freddo di 40 anni nel riscaldamento medievale (i clcli del clima che cambia COSTANTEMENTE, ndr), i fallimenti dei raccolti e la carestia erano rari. La popolazione aumentò (...). La ricchezza creata (...) è stata utilizzata per costruire cattedrali, monasteri e università. Il riscaldamento medievale era globale. Ancora una volta il riscaldamento non poteva essere dovuto alle emissioni umane di CO2.
La piccola era glaciale iniziò alla fine del XIII secolo con una diminuzione dell'attività solare. La piccola era glaciale è stata caratterizzata da un clima rapidamente fluttuante, e periodi straordinariamente freddi durante l'inattività solare: (1280-1340, 1450–1540, 1645–1715 e 1795–1825). Faceva molto freddo (i carri dei rifornimenti a Venezia potevano passare sulla laguna ghiacciata d'inverno, ndr). È stato un cambiamento climatico globale. C'era il fallimento del raccolto, la carestia, la malattia (peste nera, peste manzioniana, ndr), la guerra e lo spopolamento.
Ci fu uno spaccamento sociale (rivoluzione francese). I prezzi del cibo aumentarono nei periodi di debole attività solare. I vichinghi in Groenlandia si estinsero. Non era un buon momento per vivere. La piccola era glaciale terminò nel 1850 e da allora c'è stata una tendenza al riscaldamento con periodi più freddi (1940-1976 e 1998-2005). Storia, archeologia e geologia dimostrano che attualmente viviamo in un clima interglaciale e variabile.
I cambiamenti che possiamo osservare con la strumentazione moderna sono molto piccoli. Sia i tassi che l'entità del cambiamento climatico sono inferiori ai cambiamenti negli ultimi 1000, 10.000 o 100.000 anni.(...) La storia e l'archeologia ci mostrano che il raffreddamento globale provoca siccità, sconvolgimenti sociali, migranti climatici, carestie, malattie, guerre, spopolamento, collasso di civiltà ed estinzioni di piante e animali. Le grandi civiltà prosperarono in tempi caldi. Viviamo nei tempi migliori che gli esseri umani abbiano mai avuto sul pianeta Terra.
Siamo l'unica generazione di umani a temere un clima caldo! Il riscaldamento globale ci ha sempre reso più ricchi e più sani. La storia è li a ricordarcelo ma, come la matematica e le scienze, oggi non si studia più.
via https://twitter.com/climacritic/status/1738157567820312714
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markhors-menagerie · 2 months
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†Auroch (Bos primigenius)
Art credit: José Antoni
These giant prehistoric cattle lived in a variety of habitats during the ice age, from Europe, North Africa, and the Middle East, to India and East Asia. They were a significant animal to hundreds of cultures, featuring in European cave art, Babylonian murals, ancient Egyptian temples, and more. But over thousands of years they declined in region after region, and finally went extinct in 1627. But their effect on human history did not end there- aurochs were domesticated at least twice, and their descendants are modern cattle!
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ljingham · 4 months
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more bovine art, but not part of the wild cattle series. this is a domestic cattle (Bos taurus), specifically a young red steer who lives nearby.
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Red Steer (Bos taurus), oil pastel on pastel paper.
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manifestocarnivoro · 7 months
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VIVI LUCANIA, LA PRIMA MANIFESTAZIONE PER LA PODOLICA
Forse è arrivata con le invasioni barbariche, forse da Creta. Parliamo della razza Podolica, una razza antica ma non vecchia. Vive tutto l’anno in un ambiente montano difficile, dove altri animali non riuscirebbero ad adattarsi, su pascoli poveri ed estremi e contribuisce a migliorare l’ambiente: pulisce il sottobosco, arricchisce il suolo, evita l’uso di concimi chimici. A Nemoli, lo scorso luglio, si è svolta “Vivi Lucania 2023”, prima manifestazione dedicata alla razza Podolica organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata. Gli allevatori chiedono maggior attenzione alle istituzioni e alle associazioni agricole per il sostegno del settore, lanciando anche un grido d’allarme contro i rischi della carne e del latte sintetici, la cui produzione a livello industriale rappresenterebbe una seria minaccia alle filiere zootecniche di qualità e strettamente ancorate al territorio, come è il caso della Podolica. (In foto Capi di Podolica in mostra a Vivi Lucania 2023, prima esposizione interregionale degli allevamenti di bovini di razza Podolica iscritti al L.G.N.).
Photo© Massimiliano Rella
Fonte: Massimiliano Rella “Vivi Lucania, la Podolica vive!” di Massimiliano Rella, Eurocarni 9/23
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sardies · 1 year
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Nul - Vi dà gusto, secondo appuntamento
Nulvi. Nuovo appuntamento per “Nul – Vi dà Gusto” la rassegna enogastronomica e culturale dell’Anglona, dedicata quest’anno al cibo sostenibile. Sabato 25 marzo, il centro servizi Giulzi di Nulvi ospiterà a partire dalle 10 il secondo appuntamento dedicato a “Le Carni. Bianche, rosse… la sostenibilità è verde”. Dopo l’incontro su “I Formaggi”, nuovo approfondimento legato alla promozione e…
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travelella · 1 month
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Plains Bison in Custer, South Dakota, USA
Stephanie LeBlanc
The Plains bison is one of two subspecies/ecotypes of the American bison, the other being the wood bison.
Status: Near Threatened
Population: 45,000
Scientific Name: Bison bison bison
Kingdom: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Class: Mammalia
Order: Artiodactyla
Family: Bovidae
Subfmaily: Bovinae
Tribe: Bovini
Genus: Bison
Weight: 701 to 2,000 pounds
Length: 7-12 ft.
Habitat: Grassland
Range: Bison once roamed from Florida to Washington, Canada, and Mexico - The entire U.S.
Predators: Wolves are the primary predator of bison across the continent. Local knowledge also indicates that bears play a role in predation.
Diet: Bison are considered generalist foragers, meaning they eat a wide array of herbaceous grasses and sedges commonly found in mixed-grassed prairies. These types of plants include species such as Blue gramma, sand dropseed, and little bluestem.
Lifespan: The average lifespan for a bison is 10–20 years, but some live to be older. Cows begin breeding at the age of two and only have one baby at a time. For males, the prime breeding age is six to 10 years.
Importance: Bison graze the grasses at different heights, providing nesting grounds for birds. They also roll around and pack down the soil in depressions in the ground known as wallows. Their wallows fill with rainwater and offer breeding pools for amphibians and sources of drinking water for wildlife across the landscape.
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