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#anna sposa
devdas5z · 2 years
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Anna Sposa Fashion
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arkfluomelly · 7 months
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LA MORTE DI PITON PER AMORE
L'interpretazione è quella canonica e il riassunto proviene dal capitolo 5 del libro di Laura Anna Macor, "Filosofando con Harry Potter" (Mimesis).
- SETTE ANNI DI GUAI -
Piton è il personaggio piu' sfuggente e contraddittorio perche', se ufficialmente e' schierato coi "buoni", non fa corrispondere a questa scelta un cambiamento di psicologia o una differenza di comportamento. Fin dal primo anno si dedica a salvare Harry Potter lanciando un controincantesimo che impedisce al professor Raptor di uccidere il bambino nella partita di quidditch: eppure Piton odia Harry, perche' è il figlio dell'uomo che lo bullizzava a scuola - James Potter. E Potter fu anche quello che gli porto' via la ragazza che amava: Piton non ha mai cambiato il suo punto di vista.
Il secondo anno, scoperta la gatta pietrificata, sostiene che potrebbe non essere stato Harry Potter ma lo dice come se facesse del sarcasmo.
Il terzo anno nessuno ha ancora capito che Sirius Black è innocente del tradimento dei genitori di Harry e della loro conseguente morte: benche' Piton odi Remus Lupin profondamente, non e' per odio che si oppone all'idea di assumerlo come insegnante, bensi' perche' era amico di Sirius e ritiene che potrebbe avere la tentazione di aiutarlo ad entrare a scuola, per consentirgli di uccidere Harry.
Durante il quarto anno, il Veritaserum che serve a tirare fuori la verita' da Barty Crouch jr proviene da Piton.
Nel quinto anno, Piton scopre che la visione trasmessa ad Harry di un Sirius Black torturato all'Ufficio Misteri era falsa. Pertanto avverte i membri dell'Ordine della Fenice perche' vadano in aiuto dell'esercito di Silente.
Durante il sesto anno, dopo aver ucciso Silente che stava proteggendo Harry Potter, impedisce ai Mangiamorte di torturare il ragazzo.
Nonostante tutto cio', è palpabile la sua avversione per ogni membro dell'Ordine, il disprezzo per individui di sangue non puro, il disgusto per chi cerca e accetta la compagnia di creature "subumane" come lupi mannari ed elfi domestici.
- IL NOCCIOLO DEL PROBLEMA -
< Che valore ha una scelta che non modifica in alcun senso il carattere di una persona?> (Cit.)
La chiave di lettura fornita dalla Macor deriva dal rapporto che ciascun personaggio, Piton in particolare, ha con la morte.
Dopo gli anni di scuola, Lily sposa il giovane che aveva bullizzato Piton e lo fa essenzialmente perche' membro dell'Ordine. Peraltro, lo stesso Piton da ragazzo tendeva a bullizzare i maghi nati babbani, da solo o in compagnia di altri Serpeverde. Non vede in questo comportamento una frattura o una contraddizione, come se Lily fosse altro da se stessa, un'idea della sua mente.
Severus Piton ammette davanti a lei le molestie ad altre babbane ma non ne comprende appieno la gravita'. È maligno, ma non corrotto, in caso contrario mentirebbe. È interessato unicamente ai propri desideri, ma non e' falso; tuttavia il suo è un amore immaturo rimasto ai primi anni dell'infanzia.
Piton diventa un Mangiamorte seguace di Voldemort, in parte per lenire la delusione d'amore, ma anche perche' convinto degli ideali della purezza della razza.
- DUE AMORI -
L'amore per Lily è cio' che lo ha convinto a passare definitivamente alla magia oscura, ma e' la morte di Lily che lo induce a diventare spia per conto di Silente.
Come puo' lo stesso sentimento spingere a due comportamenti antitetici?
La confusione è aumentata dal fatto che il Patronus di Piton è una cerva, come quello di Lily, il che denota sincerita' di sentimenti. Pero' non e' chiaro se lo sia sempre stato o se il Patronus sia diventato cosi' dopo la morte dell'amata, uccisa per mano di Voldemort.
Dopo aver implorato il signore oscuro di risparmiare la donna in cambio del marito e del figlio - inviano - Piton passa i successivi 17 anni a complottare contro il suo vecchio signore, facendogli credere di essergli ancora alleato. E senza dubbio Voldemort ci crede, perche' la loro ideologia condivisa vuole che Lily fosse un capriccio, un desiderio rimpiazzabile da una piu' degna pretendente di sangue puro.
Piton tuttavia non si sposa, ma chiede a Silente che nessun altro sappia le sue reali intenzioni, di fatto gettando fango su di se'. Ancora una volta, non e' con Voldemort che ha un conto in sospeso, ma con se stesso.
- LO SCOPO E LE INTENZIONI -
Se manifestare antipatia verso Harry Potter servisse al suo scopo di spia, egli dovrebbe dimostrare comprensione ed empatia verso il ragazzino, nelle occasioni in cui parla da solo con Silente. Invece il suo atteggiamento non cambia.
Piton si divide tra l'amore infantile - ma puro - l'amore maturo, corrotto e consapevole, e l'avversione per gli altri personaggi, per lo piu' conosciuti negli anni di scuola. L'amore infantile è quello dominato dall'egocentrismo e dal sacrificio chiesto agli altri. L'amore maturo porta al sacrificio di se', ragion per cui è probabile - anche se non reso esplicito - che Piton non avesse Patronus prima di apprendere della morte di Lily. O che ne avesse uno differente.
< Non stupisce che Harry ne rivendichi la centralita' (del Patronus) come testimonianza della fedelta' di Piton a Silente nel dialogo che precede il suo scontro finale con Voldemort. > (Cit.).
- LE NOSTRE CONVINZIONI -
L'odio che Piton nutre per i propri alleati, anziche' diminuire la credibilita' delle sue scelte, sembra esortare a "curare cio' che ci unisce, non cio' che divide". Il filosofo Vaihinger scrisse che le nostre idee e convinzioni non descrivono la realta', ma danno comunque una direzione che migliora la vita. "Comportati come se fosse vero", disse. Piton fa qualcosa di piu', si comporta come se ci credesse, dal momento che anche quella di Vaihinger è una convinzione.
< Egli non si limita a riconoscere la propria parte di colpa ne' acconsente semplicemente a proteggere Harry (...) Non porta solo dentro di se' il ricordo dell'errore commesso, quasi morso interiore che preclude il raggiungimento di qualsiasi felicita', ma sceglie consapevolmente e ripetutamente di confermare la decisione presa a suo tempo > (Cit.)
La morte per amore, invece dell'amore per la morte come era nei progetti iniziali.
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bicheco · 6 months
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Girotondo
Tutto inizia con una storia d’amore lunga ed appassionata, alla fine però lei, Anna, lascia lui, Mario.
L’uomo è deluso, ferito, sconvolto e pieno di rancore. Decide così di vendicarsi. Scrive sulla parete dei bagni della stazione il numero di telefono di Anna accanto a delle frasi volgari ed ambigue sperando che alla donna possano accadere cose spiacevoli.
Qualcosa in effetti succede.
Un maniaco identifica la donna, la contatta, la tempesta di telefonate, la segue, la bracca arrivando perfino ad incontrarla. Incredibile a dirsi: i due finiscono per conoscersi ed innamorarsi.
Un'altra storia d'amore ma altresì una nuova separazione! Stavolta è lui a scaricare lei. Adesso è il turno di Anna ad essere affranta, delusa, disperata.
La donna, sentendosi completamente persa, decide di ricontattare Mario, l’ex, in cerca di conforto, ma ormai l'uomo si mostra indifferente, ha infatti incontrato un’altra donna, ha completamente dimenticato Anna ed è felice così.
Anna cerca una qualche consolazione nella cura del corpo e dello spirito e si iscrive quindi ad un corso di yoga e dopo neanche un mese si innamora e sposa l’istruttore, il cui fratello lavora come capotreno nella stazione nei cui bagni fa ancora bella mostra il numero di telefono - quello vecchio! - di Anna accanto a delle brutte frasi, sempre e comunque irripetibili.
Tutto quindi torna al proprio posto, ogni cosa si aggiusta ed il cerchio si chiude nel modo più perfetto.
Non è confortante come la vita sia sempre così generosa e benigna verso tutte le sue creature?
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fashionbooksmilano · 10 months
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Vanity Numero 1 Gennaio 1982
Trimestrale di moda e stilismo
Progetto e realizzazione di Anna Piaggi
Edizioni Condé Nast, Milano 1982, 76 pagine, 23 x 29,5 cm
euro 240,00
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Direttore responsabile Franco Sartori
Direttore artistico Alberto Nodolini
Impaginazione Sam Rey, Antonella Sacchetto
Ricerche di moda Vern Lambert
redazione Emma Treves, Ornella Vallini
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Quando nel 1962, trentunenne, Anna Piaggi sposa a New York il fotografo Alfa Castaldi, la sua carriera è in piena maturazione. Lavora come traduttrice per Mondadori e si avvicina alla moda un po’ per comunione d’intenti con il suo giovane sposo, un po’ perché ama scrivere e soprattutto leggere la società e le sue contraddizioni; la sua penna piace alle pagine mondane, collabora con L’Espresso e con Panorama. Quando a Londra, nel 1967, si imbatte nella bancarella di abiti di seconda mano e archivio di Vern Lambert, le si spalancano le porte verso il futuro del personaggio che sarebbe diventata. Con lui, collezionista e storico, stringe un’amicizia indissolubile, e impara a riconoscere il valore della couture. Dagli abiti del passato capisce la forza pervasiva della tradizione, del fatto a mano, del sartoriale, della modellistica, che sostengono il guizzo delle nuove intuizioni; mischiarli a quelli del suo tempo diventa naturale, come riportarli in vita per dimostrare a se stessa e chi ormai la fotografa in ogni occasione, che quando in un capo o in un accessorio c’è l’impronta del genio, il momento di indossarlo è oltre le epoche o le stagioni. Diventa maestra e regina di styling, inventando esotismi ed esagerazioni difficilmente replicabili. La chiama Vogue, dandole una rubrica nel 1988, le Doppie Pagine, su cui si è formato molto del giornalismo di settore contemporaneo; era sovversiva, irriverente, inquisitoria. Poco prima aveva fondato il suo magazine Vanity, tra le più interessanti avventure editoriali del periodo, dove gli illustratori e i talenti emergenti della fotografia erano di casa.
16/07/23
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pietroleopoldo · 3 months
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Comunque c'è qualcosa di bellissimo in questo movimento circolare:
-> Anna Maria Luisa de' Medici sposa l'elettore palatino; porta con sé alcuni quadri che entreranno a fare parte della galleria elettorale di Düsseldorf (dove tra l'altro il mecenatismo suo e del marito saranno commemorati da un affresco che rappresenta l'unione del Reno e dell'Arno)
-> Al catalogo della Galleria di Düsseldorf lavorerà Christian von Mechel, che verrà poi incaricato da Giuseppe II d'Asburgo di riordinare le collezioni imperiali di Vienna
-> Il riordino del Belvedere di Vienna ispirerà il fratello di Giuseppe II, Pietro Leopoldo di Lorena, a fare eseguire un analogo riordino degli Uffizi
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soltanto1stella · 2 months
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Voce 'e notte
Una delle canzoni più romantiche di tutti i tempi. Dicono che il poeta Eduardo Nicolardi l’abbia scritta per la sua amata, Anna Rossi, 25 anni. che per volere dei genitori andò in sposa a un ricco ed anziano commerciante, Pompeo Corbara. 75 anni.
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lettieriletti · 3 months
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Shaman King Flowers 2
La noiosa vita di Hana Asakura è stata stravolta dall’arrivo di Yohane e Ruka, esponenti del ramo cadetto degli Asakura, e di Alumi, alias Anna III, che sostiene di essere la sua promessa sposa! In tutto questo trambusto, quest’ultima annuncia l’imminente inizio di una nuova battaglia, il “Flower of Maize”…
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crossroad1960 · 4 months
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Ieri Alexey Navalny non si è presentato al processo, uno dei tanti in cui è imputato o è stato condannato. Doveva essere in videoconferenza ma niente, e il giudice ha rinviato l’udienza senza accertarsi delle ragioni della contumacia. Del resto Navalny – il più noto oppositore di Vladimir Putin – da due settimane è scomparso dalla colonia penale Ik-6. Secondo qualcuno è morto, scrive Anna Zafesova, secondo altri è ricoverato, secondo altri ancora è stato trasferito in uno dei gulag della Siberia. Sempre ieri è cominciato a Hong Kong il processo a Jimmy Lai, ex proprietario dell’Apple Daily, quotidiano dell’opposizione anticomunista ormai chiuso. Lai è accusato di collusione con forze straniere e di avere cospirato contro la sicurezza dello Stato cinese con pubblicazioni sediziose. Lai, al quale non è stato riconosciuto il diritto di essere difeso da un avvocato, rischia l’ergastolo. Samira Sabzianfard, ventinove anni, doveva essere impiccata lo scorso mercoledì a Teheran, ma l’esecuzione è stata rinviata a domani. Samira fu una sposa bambina, mandata a nozze a tredici anni, e ne aveva venti quando fu imprigionata per l’omicidio del marito da cui subiva atroci violenze quotidiane. Secondo la legge degli ayatollah, le si risparmierebbe la vita se ottenesse il perdono dei parenti della vittima, nel caso i suoceri, dunque i nonni dei suoi due figli. Perdono negato. Se non ci sarà un altro rinvio, Samira è attesa domani al patibolo. Sono tre storie che arrivano dalla Russia, dalla Cina e dall’Iran. Val la pena raccontarle, poiché non saranno raccontate da nessuna piazza democratica e indignata. (Mattia Feltri)
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pollicinor · 5 months
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Signore dipinte Naturalmente, nel XVI secolo non esistevano i social media e quindi, quando Enrico VIII si trovò a dover decidere quale figlia di Clèves prendere in sposa, non poté semplicemente scorrere il loro profilo Instagram per vedere quale gli piacesse di più. Inoltre, per lui non era molto pratico recarsi in Germania per conoscerle di persona. Al contrario, Enrico fece la cosa migliore e mandò Hans Holbein, il suo pittore di corte, a fare dei ritratti accurati delle due sorelle, in modo da poter passare un po' di tempo a guardarle prima di fare la sua scelta. Inizialmente le donne cercarono di ostacolare il piano di Enrico indossando il velo, come era consuetudine all'epoca. Alla fine, però, Holbein convinse Anna e Amalia a togliersi i veli per poter dipingere i loro volti per il re. La fortunata vincitrice La storia racconta che il re Enrico VIII diede a Hans Holbein precise istruzioni per dipingere accuratamente entrambe le sorelle, in modo che sapesse a cosa andava incontro. L'ultima cosa che voleva era far arrivare una nuova sposa dalla Germania per poi scoprire che non era come pensava di averla ordinata. Il principale consigliere di Enrico, Thomas Cromwell, gli aveva già assicurato che almeno Anna era una bella donna, ma Enrico non voleva correre rischi. L'istinto di un pittore di corte, tuttavia, è solitamente quello di adulare il proprio soggetto e si ritiene che Holbein non sia stato così fedele nel ritrarre Anna come Enrico avrebbe potuto sperare. Alla fine, sia per il suo ritratto più attraente sia per i diritti ereditari aggiuntivi che avrebbe ricevuto in quanto sorella maggiore, Enrico scelse Anna come sposa e attese con ansia il suo arrivo. Non era ciò che si aspettava Nonostante il re Enrico VIII avesse fatto di tutto per assicurarsi che la sua nuova moglie fosse adeguatamente attraente prima di impegnarsi a sposarla, la donna che arrivò alla sua corte non aveva l'aspetto che si aspettava. "Non è così bella come mi è stato riferito", disse il re quando guardò Anna per la prima volta con i suoi occhi.
Dall'articolo "La regina rifiutata: 30 fatti incredibili sulla vita di Anna di Clèves" di Cara Stiles
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silviascorcella · 5 months
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Laure de Sagazan: l’arte del sogno nonchalant
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Il racconto di stile dedicato a Laure de Sagazan, e allo stupore inaspettato allacciato alle sue creazioni, è meritevole di un esordio favoloso, nel senso più letterario e suggestivo del termine: sì, proprio di quel “c’era una volta…” come fosse una fiaba dal sapore tradizionale, di quelle allocate in un luogo così lontano da sfumare la geografia in una terra di fantasia, abitato da una principessa vestita di grazia e bellezza.
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Ecco, senza interrompere il gusto assaporato dall’immaginazione, ora riconduciamo i nostri piedi sulla terra: più precisamente a Parigi, dove si trova l’atelier in cui Laure de Sagazan crea abiti che, una volta indossati, come per magia trasformano immediati ogni fanciulla in una principessa. Ovvero, abiti da sposa: incantevoli per la raffinatezza sottile e preziosa con cui son confezionati, deliziosamente sorprendenti per il gusto nient’affatto cerimonioso, bensì in equilibrio delicato e giocoso tra il fascino rétro e la semplicità contemporanea.
Anche la storia stessa di Laure de Sagazan è impreziosita dalla suggestione della fiaba: giovane, anzi giovanissima, dà vita al brand che porta il suo nome a partire da una scintilla squisitamente personale: l’aver esaudito la richiesta di sua cugina di confezionarle un abito da sposa che fosse su misura dei suoi desideri e della sua personalità, e per nulla plasmato sull’immaginario collettivo della sposa che affollava il mercato.
Era il 2019, ed era l’occasione per Laure di attingere alle passioni che l’accompagnavano sin dall’infanzia, ovvero il gusto per la ricercatezza elegante e svelta dell’abbigliamento vintage dei primi decenni del ‘900 che già da tempo aveva iniziato a collezionare, i pizzi francesi di Calais, i ricami inglesi, e quel fascino inconfondibile dell’imperfezione perfetta, della rilassatezza sofisticata, che è parte integrante e intrigante del dna francese.
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Ça va sans dire che l’abito fu un successo, e fu l’inaugurazione del suo progetto che nel 2011 divenne una realtà stabile: l’atelier parigino dove, assieme alle sue collaboratrici, crea abiti sartoriali completamente su misura del gusto e dei desideri delle spose, consentendo loro di comporre l’abito assemblando anche porzioni che appartengono a modelli differenti tra loro.
Perché non deve esserci nessun vincolo alla valorizzazione della bellezza personale, mai: soprattutto per un giorno così denso di emozioni indimenticabili.
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Ebbene, che nessun eccesso di volumi gonfiati a mo�� di meringa e di stratificazioni opulente composte da merletti e brillanti venga qui paventato: il segreto dell’incanto, e del successo, degli abiti nati dal gusto di Laure de Sagazan e realizzati dalle mani francesi sagge, artigiane, artiste del merletto e del ricamo, come già accennato, continua ad essere quell’alchimia inconfondibile di atmosfera rétro, seduzione spontanea e nonchalance elegante.
Opere sartoriali di poesia contemporanea in stoffa, che prendono vita nella leggerezza della seta italiana, possibilmente crêpe, la favorita di Laure, e nell’amore per il patrimonio artigianale tessile francese.
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Per la collezione 2020 l’ispirazione è un vero e proprio invito al viaggio sensuale e sensoriale: un’immersione nel Sud della Francia, dove i sensi si sciolgono nei profumi caldi e la femminilità fa risplendere tutte le sue sfaccettature intriganti, come rievocando Brigitte Bardot a Anna Karina, le muse della Nouvelle Vague di Godard: i pizzi scoprono la pelle con delicatezza intrigante, le silhouette minimali accarezzano le forme e liberano i movimenti, le scollature intrigano con leggerezza elegante, con quell’appeal gustoso che sa di flirt estivo, di leggerezza intensa, di libertà di sentirsi a proprio agio nella propria bellezza.
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La collezione non si compone solo di abiti lunghi, ma anche di composizioni romantiche formate da gonne con le tasche, pantaloni e top per la parte superiore: si vi accarezza l’idea che queste proposte possano essere promesse di poter continuare ad indossare l’abito anche nella vita quotidiana, afferrate quest’idea e gustatela pure, immaginando ad esempio di appaiare il top raffinato ad un jeans essenziale, e così via. Il segreto delle creazioni di Laure de Sagazan è anche qui: un’arte della suggestione che può essere indossata anche nella vita quotidiana. Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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reginadeinisseni · 6 months
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La domenica specialmente (1991)
TONINO GUERRA
1991 Durata 118 min (Italia) 105 min (Belgio) 99 min (Francia) 90 min (USA) Genere drammatico, commedia Regia Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Bertolucci, Francesco Barilli Soggetto Tonino Guerra Casa di produzione Basic Cinematografica, Titanus, RAIDUE, Paradise Film, Disk Motion Pictures Distribuzione in italiano Titanus Fotografia Tonino Delli Colli, Franco Lecca, Fabio Cianchetti, Giovan Battista Marras Montaggio Mario Morra, Sergio Nuti Effetti speciali Renato Agostini Musiche Ennio Morricone, Andrea Guerra Scenografia Gianni Silvestri, Francesco Bronzi, Nello Giorgetti, Anna Fadda Costumi Metka Kosak, Mariolina Bono Interpreti e personaggi Philippe Noiret: Amleto Nicola Di Pinto: pastore Louis Vervoort: nano Maddalena Fellini: Caterina Ivano Marescotti: don Vincenzo Chiara Caselli: sposa Bruno Bendoni: sposo Joss De Paw: Lupo Irene Grazioli: Michela Ornella Muti: Anna Bruno Ganz: Vittorio Nicoletta Braschi: Nicoletta Andrea Prodan: Marco Sergio Bini: Lele Raffaella Offidani: ragazza al telefono pubblico Doppiatori italiani Vittorio Di Prima: Amleto
La domenica specialmente è un film del 1991 composto da quattro episodi, diretti da Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Francesco Barilli e Giuseppe Bertolucci.
Le brevi storie sono tratte dalla raccolta di racconti Il polverone di Tonino Guerra. L'episodio più gradito al pubblico fu proprio quello di Tornatore, mentre l'episodio meglio riuscito secondo la critica, fu quello di Marco Tullio Giordana[senza fonte].
Nell'edizione per gli Stati Uniti l'episodio di Francesco Barilli è assente.
Tornatore, nel suo episodio, torna a dirigere l'attore francese Philippe Noiret dopo Nuovo Cinema Paradiso (1988), in cui Noiret interpretava il celebre ruolo dell'operatore Alfredo.
Buona parte del film è stata girata in Romagna:
- l'episodio "Il cane blu" è stato girato a Mondaino, dove vive e lavora il personaggio interpretato da Noiret, Saludecio per le scene all'interno della chiesa e Morciano di Romagna per le scene dei porticati;
- l'episodio "La domenica specialmente" è stato girato a Longiano;
- l'episodio "Le chiese di legno" è stato girato in gran parte a Riccione.
Titoli episodi La domenica specialmente, di Giuseppe Bertolucci, con Ornella Muti, Bruno Ganz e Andrea Prodan La neve sul fuoco, di Marco Tullio Giordana, con Chiara Caselli e Ivano Marescotti Il cane blu, di Giuseppe Tornatore, con Philippe Noiret Le chiese di legno, di Francesco Barilli, con Bustric (Sergio Bini)
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ ❤️❤️
#gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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streethawk1970seregno · 6 months
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Santa Maria Bertilla Boscardin
Anna Francesca Boscardin nacque a Brendola, nel Vicentino, il 6 ottobre 1888. Angelo, il padre, a differenza della sua virtuosissima sposa e della pia e ingenua figliuola, era tutt'altro che un angelo...
continua >> https://www.santodelgiorno.it/santa-maria-bertilla-boscardin/?f
scoprite gli altri Santi e Beati di oggi >> https://www.santodelgiorno.it/?f
#santodelgiorno #chiesacattolica #santamariabertillaboscardin #santamaria
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La fuga di Anna di Mattia Corrente
MATTIA CORRENTE, LA FUGA DI ANNA (SELLERIO, PP. 254 – 16,00 EURO). ”Sarò infelice tutta la vita” è la perentoria affermazione di Anna Mazzone al momento del suo matrimonio con Severino, che ha tentato di far saltare ribellandosi in ogni modo a convenzioni e tradizioni, quando si sente ”avviticchiata nella morsa del vestito da sposa”. Molti anni dopo, una sera, detto al marito che deve finire di…
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mekloy · 10 months
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Dann werfen Sie einen Blick auf diesen nächsten voluminösen Ballkleidstil
13. Ein Hauch von Volumen Michael Cinco stiehlt unsere Herzen mit diesem nächsten voluminösen Ballkleiderstil. Dieses atemberaubende Blumenspitzenkleid hat eine dramatische Kathedralschleppe und eine unerwartete Wendung an den Schultern mit Rüschenakzenten. Dieser Look kann dramatisch sein, aber er ist auch verführerisch und feminin. 14. Abstract ​ Floral Dieses abstrakte brautkleid standesamt kurz, von Blumen inspirierte Ballkleid von Eva Lendel ist absolut umwerfend. Wir lieben den femininen und modernen Geist dieses voluminösen Ballkleides. 15. Mehr abstrakte Blumen Wenn Sie das abstrakte Blumenmuster des obigen Looks lieben, werfen Sie einen Blick auf diesen nächsten voluminösen Ballkleiderstil. Ein ähnliches Design wie der vorherige Look, aber mit langen Spitzenärmeln, was es perfekt für eine Hochzeit bei kaltem Wetter macht! 16. Girly Glam Anna Sposa bringt uns unser nächstes voluminöses Ballkleid mit diesem wunderschönen Girly Glam Ballkleid. Dieses Ballkleid ist elegant und sexy, fordert aber dennoch Aufmerksamkeit. Wir lieben die ultra-glamouröse Seite dieses Kleides!
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Il grande giorno
Siamo uscite una serata veramente da dimenticare. Lui che continuava a chiamare lei non si sa per quale motivo, anzi si è molto possessivo e ossessivo e questa cosa mah. Eravamo andate in un locale che gia dall’inizio sono uscita senza voglia perché mi ero stranita abbastanza! Questo locale non era un granché, infatti ci siamo rimaste poco. Andate via da la siamo andate dietro casa mia ci siamo prese una bottiglia di vino delle patatine e delle ciambelle. Ci siamo messe a parlare ma ogni tre minuti chiama lui. Eravamo tutte e tre nervose, ad un certo punto lei gli risponde e si mette a parlare, urlare e piangere al telefono con lui, ci è rimasta per tipo die ore. Mentre io e roby stavamo facendo in macchina a chiacchierare del piu e del meno. Dopo ore lei torna molto nervosa ci siamo messe a parlare di tutta la situazione che stava vivendo(anche perche ora si parla solo di questo) con lui, lui non ha fiducia in lei. Lei è cambiata tantissimo da quando sta con lui, ripeto non scherza quasi più è sempre molto cupa e sta sempre imbronciata. Lei dopo un po mette modalità aereo al telefono, lui comincia a chiamare noi due, noi gli diciamo che non siamo con lei e che siamo tornate a casa. Lei ha bisogno di sfogarsi e partiamo con la macchina e andiamo sul raccordo dove poi ci ferma la polizia per l’alta velocità ma sono dettagli ahah, me la guardavo mentre guidava e sembrava come se lei guardasse nel vuoto. Ritorniamo indietro e lei toglie la modalità aerea per mettere il navigatore, lui gli manda un messaggio con scritto che stava per fare una cavolata e che era stato bello conoscerla. Stava facendo lo stesso giochetto che fa la sua “futura moglie nonché attuale” con lui. Lei preoccupata lo chiama e ci sta al telefono per altre ore. È arrivata mattina ed è arrivato il grande giorno lui si sposa con anna, dice che non si diverte ecc ecc. anche se dalle storie sembra tutto il contrario. Lei oggi sta molto male, comincia a vedere foto e storie di lei e del matrimonio. Lui festeggia e si diverte. Adesso dobbiamo vede come si comporterà con lei dato che ha detto che del matrimonio e di anna non gli importa perché è innamorato di lei. Io sono sempre più convinta che lui sta facendo il lavaggio del cervello a lei e che in un modo o nell’altro la vuole fregare. Poi sono convinta che voglia metterla contro di me e farci allontanare sempre di più. Piano piano anche al lavoro è riuscito ad entrare e ogni giorno gli da modo di fare sempre più cose all’interno del locale, come ad esempio ora si occuperà lui di tutti gli ordini di come sta “aiutando” lei con tutti i conti del locale, e piano piano entrerà sempre di più nella dinamica del lavoro, anche se io ancora non riesco a capire lui cosa cazzo c’entra li con noi al lavoro ma vabbe! Io sinceramente non lo sopporto più e non sopporto più tutta la situazione, io spero che lei prima o poi si stufi di tutta questa situazione e lo lascia, anche perche non gli sta facendo bene a lei assolutamente.
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materiali-sonori · 1 year
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ALTI E BASSI A TEATRO * IL VESTITO DELLA SPOSA di MASSIMO VALORI con Alessandro Papi. Ivana Pagni. Clarissa Donnini. Donella Balsimelli. Anna Maria Ma rtucci. Emiliano Melis. Sara Setti. Luigi Bindelli. Luciano Bighellini. Mirko Banchetti. Mauro Samele. Marcella Franchini. regia di Monia Baldini > venerdì 12 maggio – ore 21.15 . Teatro di Cavriglia prenotazioni: 055.9120363 - 377 4994360
[il ricavato verrà devoluto alla Misericordia di Cavriglia]
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