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#contaminazione
gregor-samsung · 1 year
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“ Una volta Murray mi aveva detto di avere un'infatuazione per lei: la sua goffaggine fisica secondo lui rappresentava il segno di un intelligenza in sviluppo quasi troppo rapido. Credevo di capire che cosa intendesse: Winnie procedeva a gomitate e strattoni nel mondo circostante, a volte superandolo. - Non so che rapporto personale tu abbia con quella sostanza, - disse, - ma credo che sia un errore perdere il senso della morte, persino la paura. La morte non costituisce proprio il limite di cui abbiamo bisogno? Non ti sembra che dia una consistenza preziosa alla vita, un senso di chiarezza? Bisogna chiedere a se stessi se tutto ciò che si fa in questa vita avrebbe le stesse caratteristiche di bellezza e significanza senza la consapevolezza che si tende a una linea finale, a un confine, a un limite. Guardai la luce inerpicarsi nelle arrotondate sommità delle nuvole di alta quota. Chloralit, Velamint, Freedent. - La gente pensa che io sia stramba, - continuò. - E certamente ho una teoria stramba circa la paura umana. Immagina te stesso, Jack, uomo tutto casa e famiglia, persona sedentaria, che si trova improvvisamente a camminare nel folto di una foresta. Con la coda dell'occhio cogli qualcosa. Prima di avere ulteriori informazioni, sai che si tratta di qualcosa di molto grosso, che non trova posto nel tuo normale schema di riferimento. Un difetto nel quadro del mondo. Uno di voi due non dovrebbe essere lì. Poi la suddetta cosa diventa pienamente visibile. È un grizzly, enorme, di un bruno lucente, barcolla, cola bava dalle zanne scoperte. Tu, Jack non hai mai visto un animale grosso nella foresta. La visione di questo grizzly ti risulta così elettrizzantemente strana da darti un senso rinnovato di te stesso, un nuova consapevolezza dell'io nei termini di una situazione unica e orripilante. Vedi te stesso in un modo nuovo e intenso. Ti riscopri. Ti vedi in piena luce nell'imminenza di venire smembrato. La belva, retta sulle zampe posteriori, ti ha reso capace di vedere come sei veramente come per la prima volta, fuori dall'ambiente famigliare, solo, separato, integro. La definizione che diamo di questo complesso procedimento è: paura. - La paura è autocoscienza portata a un livello più elevato. - Esatto, Jack. - E la morte? - chiesi. - L'io, l'io, l'io. Se la morte potesse essere vista come un fatto meno strano e privo di riferimenti, il tuo senso dell'io in rapporto con essa diminuirebbe, e con esso anche la paura. “
Don DeLillo, Rumore bianco, traduzione di Mario Biondi, Einaudi (collana ET Scrittori), 2023²⁰; pp. 272-273.
[Edizione originale: White Noise, Viking Press, NYC, 1985]
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stefaniaperinelli · 1 month
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Invecchiare insieme
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Di recente è stato diagnosticato a Sole un principio di artrosi, nulla di invalidante o per il quale io non possa sostenerla con degli integratori naturali; questa patologia è legata all’avanzare dell’età. Anche lei è entrata a far parte degli anziani!
La mia famiglia è composta da sopravvissuti, entrati nella mia vita a età diverse, chi cucciolo come Jana e Mustia, chi molto giovane come Sole, chi già adulto come Nio. Siamo tutti animali di strada che hanno saputo cavarsela da soli almeno per un certo periodo. Negli anni abbiamo imparato a godere della stabilità del nostro gruppo sociale, a conoscere le caratteristiche di ciascuno, a sopportare varie manie, a smussare lati caratteriali, creando legami forti ma indipendenti, mantenendo sempre quel pizzico di selvatico che ci appartiene, condividendo e contaminandoci a vicenda.
L’opportunità che mi è stata regalata di invecchiare tutti insieme, affrontando anche qualche malanno fisico, si realizza nel progressivo cambio dello stile di vita: più pacati, meno esigenti, quasi indifferenti al chiassoso vociare inutile, un pochino impoltroniti, tutti e insieme.
Trovo vi sia una bellezza poetica nel condividere questa fase della vita: maggior distacco dalle futili preoccupazioni, più tolleranza verso gli altri, una raggiunta stabilità emotiva, grande appagamento nel godere delle piccole cose.
Loro, oggi, sono davvero più saggi, io ancora più attenta ad imparare da loro e seguirne l’esempio.
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fabriziosbardella · 1 year
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Mangiare alla veneta: una cucina che affonda le sue radici nel passato e nella tradizione, ma anche contaminata da antichi commerci. #mangiareallaveneta #tradizione #radici #contaminazione #bigoiinsalsa #poentaeschiz #sardeinsaor #risiebisi #contaminazionestorica #veneto #cucina #fabriziosbardella
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Le antiche città Maya erano contaminate ...
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Le antiche città Maya erano contaminate dal mercurio quanto le città moderne
Raccogliendo dati dalle 10 città Maya contaminate dal mercurio, gli archeologi hanno notato che le misurazioni ambientali erano molto simili a quelle odierne Molti pensano che l’inquinamento sia un problema moderno, ma nelle città in cui vivevano i Maya 1.772 anni fa c’erano già livelli tossici di un comune contaminante: il mercurio. Gli archeologi dell’Università Cattolica dell’Australia hanno trovato questo metallo pesante, solitamente associato ai rifiuti dell’industria moderna, in 10 degli 11 insediamenti Maya che hanno studiato. Nello specifico, a Chunchucmil in Messico; Actuncan in Belize; La Corona, Tikal, Petén Itzá, Piedras Negras e Cancuén in Guatemala; Palmarejo in Honduras; e Ceren in El Salvador. Queste scoperte suggeriscono che tali alte concentrazioni di mercurio hanno influenzato la salute degli antichi Maya molto prima che i conquistadores arrivassero nelle Americhe. Pertanto, furono i Maya a riempire il suolo di quantità industriali di mercurio. Un contaminante così tossico da rappresentare ancora un pericolo per gli archeologi che hanno indagato su questi siti. Ma da dove viene il mercurio? Il mercurio, come il piombo o il cadmio, è naturalmente presente nell’ambiente. Sebbene la versione più pura sia ottenuta fondendo questo metallo a una temperatura relativamente bassa, possiamo trovare cinabro (solfuro di mercurio cristallino) vicino a sorgenti termali o in regioni ad alta attività vulcanica. L’archeologia della regione conferma che i Maya usarono per secoli il cinabro come colorante. Questo perché il pigmento rossastro ottenuto da questo minerale è molto più resistente del viola ottenuto dalle lumache di mare. Inoltre, per i Maya ossessionati dal sangue, il cinabro era il colore più bello. Numerose opere d’arte nelle città Maya hanno utilizzato questo pigmento di mercurio. Altre indagini precedenti avevano già trovato vasi chiusi contenenti mercurio in luoghi dove aveva vissuto la civiltà Maya, come Quiriqua in Guatemala, El Paraíso in Honduras e Teotihuacán in Messico. Quindi trovare questo minerale non dovrebbe essere stato difficile per gli abitanti precolombiani. Tuttavia, nessun archeologo fino ad ora pensava che i Maya avessero abusato di questo pigmento così tanto secoli fa. Il mercurio aveva un valore spirituale per i Maya Durante la loro esplorazione, gli archeologi hanno scoperto che i Maya consideravano il cinabro qualcosa di più di un semplice “bel colore”. Per loro, il ch’ulel o la forza dell’anima di una persona risiedeva nel sangue. Pertanto, il pigmento rosso brillante del cinabro, simile al sangue, era a quei tempi una sostanza inestimabile e sacra. Quando i primi monumenti agli dei furono eretti nelle città durante il 3° secolo d.C., i Maya usarono questa polvere di mercurio naturale per aggiungere colore ai pezzi decorativi. Anche durante i riti funebri, i Maya usavano il mercurio purificato per decorare i defunti. Dopodiché il metallo tossico è penetrato in profondità nelle ossa, lasciando un’eredità persistente di problemi di salute. Ad esempio, uno degli ultimi sovrani della città Maya di Tikal, un re di nome Dark Sun, era particolarmente obeso. Ciò è dovuto a una malattia metabolica che è comunemente causata da avvelenamento da mercurio. “Il mercurio era una sostanza inestimabile per i Maya, ma a loro insaputa era anche mortale e persiste nel suolo e nei sedimenti attorno agli antichi templi“, spiega Nicholas Dunning, archeologo dell’Università di Cincinnati. L’inquinamento delle città, antico quanto la storia dell’umanità? Raccogliendo dati dalle 10 città Maya contaminate dal mercurio, gli archeologi hanno notato che le misurazioni ambientali erano molto simili a quelle odierne. In altre parole, tutte quelle città Maya hanno concentrazioni di mercurio che superano o eguagliano i parametri di riferimento moderni per i livelli di tossicità. Quindi sembra che la contaminazione dei metalli sia sempre stata un problema, anche prima dell’avvento delle industrie. By Federica Vitale FONTE: Read the full article
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medicomunicare · 2 years
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Protezioni solari: quelle che non restano sulla pelle finiscono a mare e danneggiano ambiente e salute
Protezioni solari: quelle che non restano sulla pelle finiscono a mare e danneggiano ambiente e salute
L’estate è iniziata da un pezzo, si và al mare e ci si spalma sulla pelle la protezione solare, prima o dopo aver fatto il bagno. La comunità medica, nella sua campagna di prevenzione dei tumori della pelle, ha permesso la diffusione pressoché epidemica delle creme con filtri solari, per bloccare l’effetto dei raggi ultravioletti sulla cute. Ma anche se ci si spalma con protezione solare prima di…
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unita2org · 1 month
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IL 12 APRILE UDIENZA PRELIMIARE INCHIESTA KEU. IL COMUNE DI PISA SARA' PARTE CIVILE?
Un Città in Comune Unione popolare https://unacittaincomune.it/question-time-inchiesta-keu-costituzione-parte-civile-udienza-preliminare-12-aprile/ Tenuto conto che il prossimo 12 aprile si terrà l’udienza preliminare presso il Tribunale di Firenze per l’”inchiesta Keu”. Preso atto che sieme ad altri luoghi sul territorio regionale anche la città di Pisa è stata coinvolta nell’inchiesta del Keu…
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marcogiovenale · 4 months
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'sconfini', la nuova collana letteraria di deriveapprodi
Ecco sconfini, nuova collana letteraria di DeriveApprodi diretta da Giorgio Mascitelli. Il nome allude al fatto che in essa troveranno spazio scritture di sconfinamento tra i vari generi: narrativa, sia romanzo sia racconto, aforismi, poesia in prosa, scritture di contaminazione tra tutto ciò. L’idea è quella di raccogliere testi stravaganti e trasversali con attenzione ai nuovi linguaggi, che…
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veggiechannel · 1 year
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Il recente fatto di cronaca della ragazza milanese morta per uno shock anafilattico causato dalla presenza di una contaminazione di proteine nel latte in un tiramisù vegano, ha riportato sotto i riflettori il dibattito in merito alle etichette relative ai prodotti che non contengono ingredienti di origine animale. Facciamo chiarezza su un tema ancora oggi molto delicato e capiamo insieme se la scritta “può contenere tracce di…” può far definire un prodotto vegano o meno.
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ifattinews · 2 years
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Taranto, la città dove i cittadini sentono negati i propri diritti, anche quello alla vita
Dieci anni fa nello stabilimento dell’Ilva di Taranto vennero sequestrati gli impianti dell’area a caldo. A tutt’oggi nulla è cambiato, gli impianti hanno continuato a lavorare ed a rilasciare emissioni inquinanti. I cittadini si chiedono di chi sia la diossina e il pcb che continua ad essere presente negli alimenti della catena alimentare locale. Il diritto di sapere La contaminazione,…
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ninoelesirene · 4 months
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A volte mi sono chiesto quando avrei avuto indietro le mie cose.
Insieme all’amore, condividiamo il luogo preferito, il libro preferito, gli scherzi, le espressioni e i vezzi preferiti, le canzoni preferite, persino il profumo preferito. Così il mio mondo ha smesso di contenere me soltanto, diventando nostro. Io per primo sono diventato nostro; e ogni cosa che amo ha acquisito un significato più complesso.
Ho capito, nel tempo, che l’amore vero fa sentire integri, ma non è integrità. Al contrario, accumula sbavature, cedimenti e macchie, che lo rendono bellissimo e lo equipaggiano per durare. Un amore autentico fa sentire interi perché accoglie l’imperfezione come influenza reciproca. Non solo comprende in sé l’idea di una simmetria impossibile, ma, non smettendo di tendere ad essa, ne fa la ragione della sua esistenza, il suo costante alimento. E diventa osmosi. Del resto, forse ci baciamo perché proviamo e riproviamo a combaciare. Così ci mischiamo i confini, che credevamo destinati a restare impermeabili.
L’amore potrà non durare per sempre, ma la contaminazione che ha generato lo farà. Ed è questo a dargli valore, nel presente e in assoluto.
[Volevo quel tatuaggio, ma, in fondo, non mi serve]
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fashionbooksmilano · 10 months
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Identità mutanti
Contaminazioni tra corpi e macchine, carne e tecnologia nelle arti contemporanee
Francesca Alfano Miglietti (FAM)
Prefazione di Lea Vergine, Postfazione di Franco Berardi "BIFO", Intervista a Orlan, Intervista a Stelarc a cura di Antonio Caronia e FAM
Shake edizioni, Milano 2023, 176 pagine, Brossura, ISBN 9791280214515
euro 20,00
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Definito la “Bibbia” delle contaminazioni e degli scenari performativi dell’età contemporanea, Identità mutanti è stato identificato e riconosciuto nel tempo come il manifesto teorico di una rete di contaminazioni tra universi teorici della mutazione. Da Ballard a Cronenberg, da Artaud alla Body Art, e ancora Tsukamoto, Stelarc, i Survival Research Laboratories, macchine biologiche, Brazil, Crash, i Mutoid Waste Company, Serrano, Orlan, Sterbak, Franko B., Aziz+Cucher, e altro, l’Autrice sviluppa un percorso che intreccia tre modalità: la carne, la contaminazione carne/tecnologia, le macchine. In sostanza, lo spazio invisibile di una umanità che sta inventando un nuovo mondo, tra voci, culture, modi di comunicare, slittamenti tra lingue e identità. Nel libro compare così il tracciato di un’arte che si dispiega fuori dalle costrizioni dell’addestramento culturale, un’arte che già utilizza il prelievo, lo spostamento, il campionamento, il mixaggio, il riutilizzo. Un’arte che già agisce in uno dei futuri possibili.
12/07/23
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO QUARTO - di Gianpiero Menniti
ATOPIA
Parola di origine greca, "ἀτοπία", può significare dislocarsi, essere fuori posto. Direi, essere al di là di ogni luogo. Direi ancora, lasciarsi trasportare in un "non luogo". Questa irrazionale dimensione, appartiene all'amore, la follia più profonda che l'essere umano possa ospitare. E la più seducente dalla quale farsi prendere, come Platone ammette nel "Simposio": «La follia dal Dio proveniente è assai più bella della saggezza d'origine umana». Perchè Dio? Per i greci e per la cultura religiosa antica, il divino è indeterminatezza. Pertanto, il sacro era un'espressione di separatezza, distanza, divaricazione: tale doveva mantenersi, poichè la contaminazione tra l'umano e il divino causa la perdita di ogni legame con la realtà. Tuttavia, come ogni follia, come ogni dimensione sacra, l'amore ci abita, resiste in un abisso enigmatico, oscuro, impenetrabile: non possiede parole che non siano infondate, deliranti, indecifrabili. Gli amanti s'immergono in un mare senza luce. Smarriscono ogni contatto con il luogo della presenza e scoprono il reale del pre-umano nel quale l'Io è inerme. La donna angelo, cantata nei versi del "Dolce Stil Novo", rappresentava la ripresa dell'ancestrale tramite tra l'umano e il divino: figura capace di indicare la soglia d'accesso alle stanze della follia. Ma indispensabile guida. Senza di essa, il poeta diviene colui che più rischia: passa la soglia, avendo per compagna solo la sua fragilità. Come il Socrate narrato da Platone: vittima dell'atopia in chi è chiamato, con verità, a evocare l'amore attraverso le parole. Sempre inadeguate. Sempre povere. Come Penìa, madre di Eros. Come l'immagine che coglie un istante di separatezza dal mondo. Come corpi che vibrano all'unisono. Come lo sguardo ormai perduto di colei che scelse la dolcezza della morte alla crudeltà dell'assenza. Sempre inadeguate. Sempre povere. Eppure, faticose tracce, scavate a mani nude in un baratro, terribile e meraviglioso.
- Robert Doisneau (1912-1994): "Bacio davanti all’hotel De Ville", 1959 - Egon Schiele (1890-1918): "L'abbraccio" o "Gli amanti", 1917, Österreichische Galerie Belvedere, Vienna - Amedeo Modigliani (1884-1920): "Ritratto di Jeanne Hébuterne", 1918, Collezione privata, Parigi - In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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gregor-samsung · 5 months
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“ A novembre hanno ricevuto una telefonata della direttrice. Voleva parlare con loro e no, sarebbe stato meglio farlo di persona, meglio non per telefono. Si sono presentati tutti e due. Era caduta una neve precoce; la luce livida, l’ambiente urbano repentinamente mutato li rendevano inquieti, come se non bastasse già il tono della telefonata, certo non minaccioso, ma ambiguo, guardingo. L’inquietudine è aumentata quando la direttrice ha cominciato con un discorso molto generale sulla missione (ha detto proprio cosí, mission) dell’insegnamento e sui compiti degli educatori. Si vedeva che rimandava il momento in cui avrebbe sputato il rospo, e i due stavano seduti sulla punta della sedia, sempre piú nervosi. Poi finalmente gliel’ha detto: i genitori degli altri bambini si erano lamentati. Le telefonavano per dirle che sempre piú spesso, a casa, i figli di quattro anni si rivolgevano a loro con parole mai sentite prima, che alla fine risultavano essere italiane. Si registravano già alcuni casi di gravi incomprensioni transgenerazionali, con conseguenze che solo per un pelo non erano state serie. Interpellate, la maestra Shirley e la maestra Carol avevano confermato; loro stesse si erano rassegnate ad apprendere il significato di espressioni quali pipí, popò, basta, prendi, vieni qua e vaffanculo, finendo per utilizzarle anche loro, in violazione dei principî educativi del Learning World, per non restare tagliate fuori. La direttrice, a cui evidentemente sfuggiva la differenza tra vaffanculo e vattene via, aveva aggiunto che però la contaminazione culturale, cosí si era espressa, procedeva anche in direzione opposta, tanto che il bambino aveva adottato il termine wedgie. Su richiesta dei genitori, aveva poi specificato che la parola, di cui non si conoscono equivalenti in altre lingue, designa la condizione in cui, adulti o minori, ma soprattutto questi ultimi, si è infastiditi dalle mutande insinuatesi nel solco fra l’una e l’altra natica. La direttrice non si era mai trovata alle prese con un problema del genere (adesso parlava del bambino, non piú della wedgie). Non sapeva esattamente cosa proporre. Contava però sul loro aiuto per trovare una soluzione, escogitare qualcosa che permettesse agli altri alunni di mantenere la madrelingua in presenza della formidabile spinta all’innovazione portata da quel bambino dal carattere cosí forte. “
Guido Barbujani, Soggetti smarriti. Storie di incontri e spaesamenti, Einaudi (collana Super ET Opera Viva), febbraio 2022¹; pp. 126-127.
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diceriadelluntore · 4 months
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Perchè Stairway to Heaven é considerata la canzone più bella?
Cara\o Anonima\o, Buon Natale.
Non sapendo se la tua è una domanda "positiva" (cioè perchè ritieni giustamente la canzone la più bella della musica rock) o "negativa" (cioè ritieni che non sia lei la migliore), ti scrivo che ne penso io.
Stairway To Heaven, scritta da Robert Plant e Jimmy Page, fa parte del leggendario quarto album dei Led Zeppelin, che non ha propriamente un titolo, ma è ricordato come IV, seguendo la numerazione dei precedenti, o Four Symbols, per i simboli che aveva in copertina a identificare i 4 componenti della storica band, disco uscito l'8 Novembre 1971. L'album è una sintesi del breve ma intensissimo percorso che la Band ebbe in meno di 2 anni, che li porta ad essere da sconosciuti a una delle più conosciute, imitate e leggendarie rock band del pianeta. Queste premesse vanno fatte perchè il brano è, secondo me, leggendario giustamente per tre motivi:
musicalmente, sintetizza il percorso, unico, che i Led Zeppelin intrapresero: partendo dal blues, stravolgendolo e avvolgendolo di un nuovo suono elettrico ed eccitante (i primi dischi I e II) virarono su una sorta di contaminazione folk elettrica (ascolta il III) trovando qui una sintesi di ispirazione tra le due, e proprio in questa canzone trovano una summa: l'intro acustico e sognante (che assomiglia tantissimo a Taurus degli Spirits, band che li accompagnò nei tour americani) che sale di energia fino all'assolo di Page, tra i più leggendari di sempre; e poi il testo, ispirato a Plant dalla lettura di Magic Arts in Celtic Britain di Lewis Spence (un poeta, letterato e occultista scozzese), ma anche dai miti folkloristici britannici, che stavano ritornando in auge grazie al folk rock e alla passione mai celata per le saghe Tolkeniane (già presenti per dire in Ramble On). Sulle qualità poi dei singoli musicisti, posso affermare che sono stabilmente nelle prime posizioni di sempre in ogni settore;
una componente di fortuna, perchè il brano, che dura 8 minuti tondi nel disco, non fu mai pensato come singolo di lancio. Ma i Deejay delle radio, ascoltando tutto il disco (come si faceva un tempo) decisero di passarla lo stesso, riscontrando il favore del pubblico; sin da subito divenne una sorta di prova del nove per tutte le band di giovani musicisti, e a testimonianza di ciò c'è il fatto che è di gran lunga lo spartito musicale più acquistato al mondo di sempre (se ne vendono 150 mila copie ancora oggi all'anno, nel 2023). Leggendario è un altro racconto: nei negozi di strumenti musicali americani è noto che si possono provare gli strumenti prima di acquistarli, e diceria vuole che dopo un po' fu affisso un cartello No Stairway, come a dire che avevano sentito così tante volte gli arpeggi che non ne potevano più. Fu peraltro decisivo il successo del disco, che nato sotto le peggiori paure della Atlantic, la casa discografica, per la decisione di non avere nessun titolo e zero pubblicità, divenne uno dei più grandi successi di sempre, con decine di milioni di copie vendute nel mondo;
c'è una componente più sottile, dire estetica: i Led Zeppelin esprimevano una musica che potremmo definire "maschia", nel senso che apparivano volutamente come semidei rappresentando una precisa idea di mascolinità: spesso a torso nudo, cascate di capelli, riferimenti sessuali espliciti (Whole Lotta Love è la trasposizione hard rock di un orgasmo) divennero iconici di una estetica hard rock di potenza sessuale, che ebbe successo soprattutto negli Stati Uniti, che la riproposero per anni trovando successo sia tra i maschi che tra le femmine; in Europa, dove pure ebbero successo strepitoso, si scontrava da un lato sull'ambiguità che il glam rock stava per portare sull'estetica del rock ( si pensi a Bowie o Lou Reed, per dare un'idea) e con la dimensione più intellettuale del progressive, che è il tentativo europeo di creare un genere "proprio", e che non era sovrapponibile a quello Zeppelin per idee, classi sociali di provenienza, tematiche, stesse tecniche musicali. Per una serie di motivi, tra cui la nascita del punk che aveva, tra gli altri, come preciso obiettivo estetico spazzare via la tecnica musicale del prog, è prevalso il modello Zeppelin\Hard Rock, anche perchè il punk negli Stati Uniti fu un movimento marginale e che aveva idee diverse da quello europeo.
Tutto questo, secondo me, ha reso giustamente leggendaria Stairway To Heaven.
Se invece mi chiedevi "negativamente" perchè lo è, partendo da quello che ti ho raccontato puoi capire che non saprei risponderti.
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abatelunare · 2 months
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Violent night
Babbo Natale si è ridotto a un ciccione dedito al bere e al turpiloquio. Persona più disincantata di lui non potrebbe esserci nell'universo mondo. Caso vuole che la notte di Natale rimanga intrappolato nella lussuosissima villa di una famiglia ricca oltre che potente, presa in ostaggio da un gruppo di mercenari. Grazie a una bambina, il nostro dispensatore di doni ritroverà lo spirito natalizio e la grinta necessaria a risolvere la situazione. Una notta violenta e silenziosa è un anomalo film natalizio. Diciamo che si tratta di una sorta di contaminazione fra action, splatter e demenziale. Le battute fioccano da ogni dove, e le scene d'azione sono frenetiche e ben congegnate. Senza contare le trovate messe in atto durante scontri fisici ai limiti del barocco. E le svariate citazioni cinematografiche. Non mi aspettavo granché. Forse è per questo che mi sono divertito come un matto.
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contronews · 1 year
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🇮🇹 🤮 Agenda 2030 🤮
1 – Instaurazione del comunismo 2 – Cibo OGM 3 – Vaccini obbligatori 4 – Cultura della cancellazione 5 – Distruzione della famiglia 6 – Contaminazione dell’acqua 7 – Nessun progresso energetico 8 – Debito e schiavitù 9 – Nessun trasporto personale 10 – Imposizione della conformità 11 – Controllo di massa 12 – Collasso dell’economia 13 – Tirannia climatica 14 – Controllo del mare 15 – Controllo del terreno 16 – Robot e droni 17 – Tirannia globale
🇺🇸 🤮 Agenda 2030 🤮
1 – Enact Communism 2 – GMO food 3 – Forced vaccines 4 – Cancel culture 5 – Destroy family 6 – Poison water 7 – No energy progress 8 – Debt and slavery 9 – No personal transport 10 – Mandate conformity 11 – Mass control 12 – Economy collapse 13 – Climate tiranny 14 – Control the sea 15 – Control the land 16 – Robots and drones 17 – Global tiranny —————————————————— 📡Vai a ControNews 🎙Entra in Chat 🚨Sintonizzati sul SEGNALE
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