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#le nostre anime di notte
yourtrashcollector · 5 months
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Kent Haruf, Le nostre anime di notte
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quellochenonsivede · 2 years
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Penso di essere un po' innamorato del suo ricordo.
-le nostre anime di notte
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zillyeah · 1 year
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Le nostre anime di notte - Kent Haruf
Le nostre anime di notte – Kent Haruf
Due vedovi, lei propone a lui di dormire di notte insieme per trovare una serenità che sembra non arrivare mai, Holt il paese dove stanno i due vedovi, tutto tace tutto mormora, una storia delicata, c’è la sofferenza, ma anche la scoperta di un amore nuovo ad una età non più giovanile, e poi all’improvviso( da dare fastidio, a me ha dato fastidio proprio nel leggere) sopraggiunge l’egoismo,…
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perpassareiltempo · 7 months
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Mi chiedevo se ti andrebbe, qualche volta, di venire a dormire da me (…) di attraversare la notte insieme. Le notti sono la cosa peggiore, non trovi? 
Kent Haruf - Le nostre anime di notte
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ragazzoarcano · 26 days
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“Mi chiedevo se ti andrebbe qualche volta di venire a dormire da me”
— Kent Haruf
- Le nostre anime di notte
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ilfildiarianna · 1 year
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«Mi chiedevo se ti andrebbe di
venire da me, la notte. E parlare»
Kent Haruf, da «Le nostre anime di notte»
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whateverpeoplesayiwas · 2 months
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Fotografia
Ho trovato
Questa fotografia di te
Quando ancora eri viva
Mi guardavi con gli occhi innocenti
Di chi aveva giurato amore a vita
Forse è così ..
Io cerco di prenderti
Di ritornare a quell'attimo rubato
Della tua odiata giovinezza
Eppure non ci entro
Mi guardi immobile
Ignara di come tu non sia qui adesso
C'è la vita e la speranza negli occhi
Che un giorno di marzo ti rubai
Il mio sguardo si contorce
Mentre mi focalizzo sul tuo genuino sorriso
Diventi un mostro deforme
Forse la realtà era un fotogramma travestito
Posso vedere la tua gioia e il tuo dolore
Il tuo odore pervadere le strade di notte
La tua voce che si schianta con i miei timpani, sento il tuo umore
Cambiare, trasformarsi ripetutamente
Tra la luce di quel vecchio lampione
Che ti ha reso immortale
Con questa fotografia
E se potessi
Entrerei nella cornice con te
Tornerei indietro ad un momento
In cui eravamo solo in tre: io, te e l'unione delle nostre anime
Un amore sciocco e infantile
Che però almeno ti faceva sorridere
Così come sto guardando
In questa fotografia
Adesso che sei morta
Non mi rimane che la follia
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sciatu · 10 months
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Il mio giorno nasce e muore con obblighi e doveri inutili i miei “vorrei” sono solo dei “devo” i sogni restano solo sogni i desideri appassiscono aspettando. Il mio giorno come barca arenata, dove il grande mare negato sei tu, mare rubato, dimenticato in un bar. Mare disprezzato ed ora desiderato mare sognato, disegnato e inventato mare che insegna, mare delicato. Ma qui tra queste strade ed incroci sei solo un verso rimasto nel cuore un sogno intrappolato tra le ciglia un sorriso stretto in un pugno una carezza rimasta in una foto. Eppure tutto questo non è lamento è solo la vita, la mia e la tua è solo la stella polare che guida in questa notte senza stelle le nostre anime inquiete le nostre anime disperate la mia e la tua.
My day is born and dies with useless obligations and duties my "I would like" are only "I have to", dreams remain only dreams, desires wither while waiting. My day as a stranded boat, where you are the great denied sea, stolen sea, forgotten in a bar. Sea despised and now desired, sea dreamed, drawn and invented, sea that teaches, delicate sea. But here among these streets and crossroads, you are just a verse left in the heart, a dream trapped between the eyelashes, a smile held in a fist, a caress left in a photo. Yet all this is not lament, it's just life, mine and yours, it's just the polar star that guides, in this starless night, our restless souls, our desperate souls, mine and yours.
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io-e-la-mia-mente · 2 months
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Diverso tempo fa ho fatto una scelta di vita che mi ha portata via dai luoghi in cui sono cresciuta , dove avevo amicizie più o meno sincere , dove avevo un lavoro più o meno appagante , e dove non trovavo pace per il mio animo che si accontentava di sentir battere un cuore , più o meno al 20 % delle sue potenzialità .. E' passato del tempo e sono ritornata in quei luoghi .. Ho ripreso il solito tran tran dei tempi passati , lavoro , casa , familiari e ancora lavoro , casa e familiari , e così è andata avanti per un pò , fino a quando , un bel giorno , il fato mi ha portata a conoscere quella persona che oggi chiamo Padrone .. Il nostro cammino è iniziato , con Lui sono in simbiosi , siamo due anime che finalmente si sono trovate , ci sono voluti anni perchè questo potesse accadere ma è avvenuto .. Il nostro vivere il Bdsm è reale e riusciamo a conciliarlo con la vita di tutti i giorni , perchè tutto avviene in modo naturale , perchè assecondiamo le nostre nature senza forzature .. Quando siamo insieme siamo completi , quando siamo separati siamo incompleti .. Quando siamo insieme siamo Casa , quando siamo lontani , quando siamo ognuno nella propria abitazione sentiamo il vuoto , viene a mancare qualcosa .. personalmente sento un grande freddo , è come sentirmi persa dentro le mura del mio appartamento , mi giro e rigiro , cerco di fare qualcosa per ingannare questa sensazione ma non serve a molto , e poi arriva la sera , e in quel lettone dove una volta cercavo lo spazio e la comodità , dove un tempo mi piaceva aprire le gambe e le braccia e non trovare nulla se non lo spazio vuoto tutto per me , oggi non mi trovo più bene , mi sento sola .. Ieri sera , e così la sera prima , mi sono addormentata , e , nel bel mezzo della notte ho allungato una gamba cercando il Suo piede e non trovandolo mi sono svegliata realizzando , con tristezza , che Lui non era con me .. per un attimo sono rimasta con il viso sprofondato nel cuscino e una lacrima ha cercato di uscire dai miei occhi chiusi , ma sono riuscita a non farla vincere , ho fatto un grande respirone e ho cercato di riaddormentarmi in fretta .. Il mio amato Padrone è parte di me, è dentro di me , e vivere senza di Lui è come vivere una vita a metà , sarà una frase già detta e letta mille volte ma solo adesso riesco a darne un significato
schiava-di-ING
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l1beramente · 4 months
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Kent Haruf, “Le nostre anime di notte”.
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Nessun fango, nessuna congiura tradiranno il mio modo di pensare, perché essere per amare è un contratto che lega ogni uomo a se stesso, all’unico, irriducibile, indicibile, creatore di sé, il quale tocca la tua bocca e parla, tocca la tua pelle e si scalda, ama il tuo sesso e genera insieme a te il cielo e le gioie del pensiero. Il peccato non esiste. Il peccato è un’invenzione dei vili per mortificare il bello, l’inizio de tremendo che non si arrende, Il piacere sta nei sensi colorati di un delicato mestruo di cielo che appartiene a due anime legate per l’eternità, alla fertilità delle intenzioni, ai segreti del possesso, dell’adorazione, della devozione, del riconoscimento reciproco. I miei sogni stanno nel gioco della follia e nel guscio della sobrietà, perchè nati in questo mondo, in una sola notte, dopo una copula d’occhi e due labbra che scoppiano come un frutto maturo, con le reni che rollano e beccheggiano dentro la tempesta che tu desideri.
Ma cosa importa alle nostre iniziali confuse se non la quiete della parola e la tempesta della carne
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gocciaemozione · 1 year
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Ti aspetterò per sussurrare le nostre emozioni..per farti ascoltare il battito del cuore..per farti vedere oltre guardando il tuo mare e il nostro cielo fondersi e vedere l'infinito.. La nostra esistenza assume un significato soltanto in due occasioni: quando amiamo e quando siamo amati. Il resto è tutto un gran chiasso... Sentire è una rarità che appartiene a poche persone, quando questo succede, vuol dire che le loro anime vivono in simbiosi... È la nostra sensibilità a donare agli altri l'emozioni più belle. Il sentire è un esserci prezioso... Cancella le mie paure. Solo così potrò raggiungere quella luna che mi continua a parlare di te nel silenzio di un cielo affascinato da cotanta dolcezza... Alzo sempre lo sguardo, affascinata dal candore di una nuvola che viaggia in un cielo colorato di speranza... Al calar della notte quando elevi i tuoi occhi verso il cielo per ammirare le brillanti stelle, ricordati che in fondo tu puoi splendere più di tutte quelle messe insieme...
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somehow---here · 1 year
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Amo questo mondo fisico. E il vento e la campagna. Il cortile, la ghiaia sul vialetto. L'erba. Le notti fresche. Stare a letto al buio e parlare con te.
Kent Haruf, da "Le nostre anime di notte"
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Oggi la si chiama "resilienza", una volta la si chiamava "forza d´animo", Platone la nominava "tymoidés" e indicava la sua sede nel cuore.
Il cuore è l´espressione metaforica del "sentimento", una parola dove ancora risuona la platonica "tymoidés".Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell´anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un´altra ci si sente a casa. E guai a imboccare, per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita.
La forza d´animo, che è poi la forza del sentimento, ci difende da questa estraneità, ci fa sentire a casa, presso di noi. Qui è la salute. Una sorta di coincidenza di noi con noi stessi, che ci evita tutti quegli "altrove" della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perché altri, da cui pensiamo dipenda la nostra vita, semplicemente ce lo chiedono, e noi non sappiamo dire di no.
Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e così l´animo si indebolisce e si ripiega su se stesso nell´inutile fatica di compiacere agli altri. Alla fine l´anima si ammala, perché la malattia, lo sappiamo tutti, è una metafora, la metafora della devianza dal sentiero della nostra vita. Bisogna essere se stessi, assolutamente se stessi.
Questa è la forza d´animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la nostra ombra. Che è poi ciò che di noi stessi rifiutiamo.
Quella parte oscura che, quando qualcuno ce la sfiora, ci sentiamo "punti nel vivo". Perché l´ombra è viva e vuole essere accolta. Anche un quadro senza ombra non ci dà le sue figure. Accolta, l´ombra cede la sua forza.
Cessa la guerra tra noi e noi stessi. Siamo in grado di dire a noi stessi:
"Ebbene sì, sono anche questo". Ed è la pace così raggiunta a darci la forza d´animo e la capacità di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga.
"Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte", scrive Nietzsche.
Ma allora bisogna attraversare e non evitare le terre seminate di dolore.
Quello proprio, quello altrui. Perché il dolore appartiene alla vita allo stesso titolo della felicità. Non il dolore come caparra della vita eterna, ma il dolore come inevitabile contrappunto della vita, come fatica del quotidiano, come oscurità dello sguardo che non vede via d´uscita. Eppure la cerca, perché sa che il buio della notte non è l´unico colore del cielo.
Di forza d´animo abbiamo bisogno soprattutto oggi perché non siamo più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell´esistenza e incerta s´è fatta la sua direzione. La storia non racconta più la vita dei nostri padri, e la parola che rivolgiamo ai figli è insicura e incerta.
Gli sguardi si incontrano solo per evitarsi. Siamo persino riconoscenti al ritmo del lavoro settimanale che giustifica l´abituale lontananza dalla nostra vita. E a quel lavoro ci attacchiamo come naufraghi che attendono qualcosa o qualcuno che li traghetti, perché il mare è minaccioso, anche quando il suo aspetto è trasognato.
Passiamo così il tempo della nostra vita, senza sentimento, senza nobiltà, confusi tra i piccoli uomini a cui basta, secondo Nietzsche: "Una vogliuzza per il giorno, una vogliuzza per la notte, fermo restando la salute".
Perché ormai della vita abbiamo solo una concezione quantitativa. Vivere a lungo è diventato il nostro ideale. Il "come" non ci riguarda più, perché il contatto con noi stessi s´è perso nel rumore del mondo.
Passioncelle generiche sfiorano le nostre anime assopite. Ma non le risvegliano. Non hanno forza. Sono state acquietate da quell´ideale di vita che viene spacciato per equilibrio, buona educazione. E invece è sonno, dimenticanza di sé. Nulla del coraggio del navigante che, lasciata la terra che era solo terra di protezione, non si lascia prendere dalla nostalgia, ma incoraggia il suo cuore. Il cuore non come languido contraltare della ragione, ma come sua forza, sua animazione, affinché le idee divengano attive e facciano storia. Una storia più soddisfacente.
Umberto Galimberti
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lunamagicablu · 1 year
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Mi chiamo Anima e vivo con la mia numerosa famiglia in un luogo magico al di là del velo, in una bellissima casa costruita con la sola forza del pensiero. Qui la luce del giorno è diamantina e quella della notte brillante e delicata; ogni essere vive in perfetta simbiosi con ogni parte del creato e regnano pace, gioia e armonia. Siamo in tanti qui e ognuno di noi ha un preciso compito da assolvere, voi lo chiamate ‘lavoro’. Io, ad esempio, sono considerata una sorta di operatrice turistica, poiché aiuto le altre anime a scegliere la meta del loro Viaggio in base alle esperienze che preferiscono affrontare e al livello di evoluzione che desiderano raggiungere.Anche io ho viaggiato nel tempo diverse volte, l’ultima è accaduta qualche decina di anni fa. Dapprima ho scelto le esperienze che desideravo vivere dandomi degli obiettivi ben precisi per raggiungere un ulteriore livello nella mia evoluzione, poi i luoghi da esplorare e i compagni di avventura. Infine, con coraggio e un pizzico di spregiudicatezza ho fatto la valigia, ho salutato la mia famiglia e sono partita per il mio Lungo Viaggio, quello della vita sulla Terra. Un viaggio che dura tutt’ora e di cui faccio tesoro ogni giorno.Sin dai primi tempi ho percepito una piangente malinconia che compariva a tratti, quasi a ricordarmi di essere su questa Terra, ma non di questa Terra. Nei primi anni mi sono sentita un po’ smarrita e ho dovuto compiere tanti sforzi per abituarmi a stare in questo corpo: ho imparato a camminare, a correre, a parlare una lingua strana fatta di regole davvero bizzarre, a stare in equilibrio su uno strano aggeggio a due ruote e poi su un altro a quattro: il primo lo chiamano bicicletta, il secondo pattini. Per uno strano scherzo, non appena imparai a leggere e scrivere correttamente, scoprii che su questa Terra esistevano molte altre lingue, tutte diverse e che ne avrei dovute imparare almeno altre due nel corso del mio Viaggio.Gli anni sono trascorsi veloci e in questo salto nel tempo ho fatto esperienza conoscendo ogni sorta di persone: buone e cattive, oneste e disoneste, false, gelose e invidiose oppure sincere, con sentimenti nobili e con purezza di cuore; mi sono allenata nel riconoscerle e anche ad accettarle per quelle che sono, con rispetto. Ho incrociato anime che già conoscevo, anche loro qui per compiere il proprio Viaggio: con alcune ho percorso un po’ di strada e poi ognuno ha proseguito nel proprio sentiero, con altre invece cammino tutt’ora. Ho conosciuto anime molto antiche e ho imparato a percepire le loro vibrazioni ascoltandone il suono, a volte cupo e triste e altre volte giocoso, armonico e delicato. Ho sentito la carezza di alcune di loro sul mio cuore e la tagliente villaneria di altre imparando a distaccarmene senza giudizio, comprendendo che quello è il loro Viaggio.Ho incontrato anime dormienti imprigionate nelle illusioni della realtà materiale e negli inganni della mente. Molte di loro si identificano con i beni materiali che possiedono e con il lavoro che svolgono, schiavi dell’illusione del tempo e miopi al fluire della vita. In questo momento del mio Viaggio, sto invece camminando lungo un colorato sentiero di consapevolezza e armonia, in compagnia di anime risvegliate, luminose e brillanti; con alcune di loro non vi è nemmeno bisogno di utilizzare la parola, basta il pensiero per comunicare.Per gran parte del tempo non comprendiamo la magia insita nel nostro Viaggio ignorando le nostre potenzialità e molte parti di noi. Così facendo diveniamo vittime delle circostanze, insoddisfatti del nostro vivere e impossibilitati di godere pienamente della nostra interezza. Disattenti e frastornati dall’apparente scorrere frenetico del tempo, ci dimentichiamo di osservare la bellezza che ci circonda e continuiamo a vivere distratti dal nostro reagire continuamente alle preoccupazioni, ai problemi e alle situazioni. Il tempo sembra non bastare mai e il nostro contatto con l’esistenza diventa costantemente filtrato da giudizi e confronti. Così facendo, ci lasciamo imprigionare dagli avvenimenti del passato portandoci dietro fardelli pesanti che non ci permettono di percorrere quelle strade inesplorate e quei magici itinerari che avevamo programmato prima di partire.Se vivessimo il nostro Viaggio nel solo ed eterno momento presente, ci renderemmo conto che in ogni incontro, situazione o esperienza che viviamo è sempre celato un importante insegnamento e una preziosa occasione per compiere un balzo in avanti nella scala dell’evoluzione.  Nel Viaggio di ciascuna Anima tutto è perfetto così com’è e ogni uomo si trova, in ogni istante della sua vita, nel luogo e nella situazione giusta per agire, modificare la sua esistenza e per scegliere di risvegliarsi. Quando il Viaggio giungerà al termine, nulla finirà o si interromperà, al contrario l’anima farà ritorno nella propria casa, con un bagaglio ricco di esperienze vissute e di insegnamenti appresi che saprà trasformare in un prezioso alleato per continuare il proprio processo di evoluzione, in una dimensione senza tempo.    
Sara Costi       
art by PicSoAI                  
*****************                      
My name is Anima and I live with my large family in a magical place beyond the veil, in a beautiful house built with the power of thought alone. Here the light of the day is diamond-like and that of the night brilliant and delicate; every being lives in perfect symbiosis with every part of creation and peace, joy and harmony reign. There are many of us here and each of us has a specific task to perform, you call it 'work'. For example, I am considered a sort of tour operator, as I help other souls choose the destination of their journey based on the experiences they prefer to face and the level of evolution they wish to achieve.I have also traveled through time several times, the last one was a few decades ago. At first I chose the experiences I wanted to have, giving myself precise objectives to reach a further level in my evolution, then the places to explore and the adventure companions. Finally, with courage and a pinch of ruthlessness, I packed my suitcase, said goodbye to my family and set off on my Long Journey, that of life on Earth. A journey that still lasts and that I treasure every day.From the earliest times I have perceived a weeping melancholy that appeared at times, as if to remind me of being on this Earth, but not of this Earth. In the first years I felt a bit lost and I had to make a lot of efforts to get used to being in this body: I learned to walk, to run, to speak a strange language made up of truly bizarre rules, to balance on a strange contraption with two wheels and then on another with four: the first they call a bicycle, the second skates. For a strange joke, as soon as I learned to read and write correctly, I discovered that there were many other languages on this Earth, all different and that I should have learned at least two more during my Journey.The years have passed quickly and in this leap in time I have gained experience by knowing all sorts of people: good and bad, honest and dishonest, false, jealous and envious or sincere, with noble feelings and purity of heart; I trained myself to recognize them and also to accept them for who they are, with respect. I met souls that I already knew, they too here to complete their journey: with some I traveled a little way and then everyone continued on their own path, with others I still walk. I have known very ancient souls and I have learned to perceive their vibrations by listening to their sound, sometimes dark and sad and other times playful, harmonious and delicate. I have felt the caress of some of them on my heart and the sharp rudeness of others, learning to detach myself without judgement, understanding that this is their journey.I have met sleeping souls caught in the illusions of material reality and the deceptions of the mind. Many of them identify with the material goods they own and with the work they do, slaves to the illusion of time and short-sighted to the flow of life. At this moment of my Journey, I am instead walking along a colorful path of awareness and harmony, in the company of awakened, bright and brilliant souls; with some of them you don't even need to use the word, the thought is enough to communicate.Most of the time we don't understand the magic inherent in our Journey by ignoring our potential and many parts of us. In doing so we become victims of circumstances, dissatisfied with our lives and unable to fully enjoy our wholeness. Inattentive and dazed by the apparent frenetic flow of time, we forget to observe the beauty that surrounds us and continue to live distracted by our continuous reaction to worries, problems and situations. Time never seems to be enough and our contact with existence becomes constantly filtered by judgments and comparisons. In doing so, we allow ourselves to be imprisoned by the events of the past, carrying heavy burdens that do not allow us to travel those unexplored roads and those magical itineraries that we had planned before leaving.If we lived our Journey in the single and eternal present moment, we would realize that in every meeting, situation or experience we live there is always hidden an important teaching and a precious opportunity to take a leap forward in the evolutionary ladder. In the Journey of each Soul everything is perfect as it is and every man finds himself, in every moment of his life, in the right place and situation to act, to change his existence and to choose to wake up. When the Journey comes to an end, nothing will end or be interrupted, on the contrary the soul will return to its home, with a baggage full of lived experiences and lessons learned that it will be able to transform into a precious ally for continue its evolution process, in a timeless dimension.
Sara Costi        
art by PicSoAI
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ma-pi-ma · 1 year
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Anche più di questa affinità
che unisce le nostre anime tra loro
ci lega, intanto, l’abisso
che ci tiene uniti insieme
separati dal resto del mondo.
Amano tutti senza rendersene conto,
di quanto è straordinario
questo loro sentimento.
Per noi invece ognuno degli istanti,
in cui ci viene addosso come un alito
d’eternità il fremito della passione,
è un momento di rivelazione,
di un approfondimento
di noi stessi e della vita.
.
Boris Pasternak, da La notte bianca, poesie dl Zivago
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