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#milano e le sue forme
chiamamiely · 26 days
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Dove troviamo quello che cerchiamo?
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fashionbooksmilano · 7 months
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Tina Modotti L'Opera
Roberto Costantini
Dario Cimorelli Editore, Milano 2023, 256 pagine, 200 illustrazioni b/n, 23x28cm, ISBN 9791255610243
euro 30,00
Rovigo, Palazzo Roverella,, 23 settembre 2023 - 28 gennaio 2024
Il volume che accompagna la mostra è la più completa edizione dedicata all'opera di Tina Modotti (1896- 1942), una delle principali protagoniste della storia della fotografia del XX secolo: dagli anni della sua formazione come assistente di Edward Weston fino ai suoi ultimi scatti. Oltre 300 opere tra immagini, filmati e documenti raccontano il suo lavoro, che spazia dalla rappresentazione delle architetture alle nature morte, dal racconto della quotidianità dei ceti popolari, dei contadini, degli operai, dei bambini e delle donne, alle nuove forme della modernità. Accanto al repertorio iconografico, un vasto apparato di saggi di Giuliana Muscio, Gianfranco Ellero, Amy Conger, Federica Muzzarelli, María de las Nieves Rodríguez Méndez, Patricia Albers, Carol Armstrong, Emily M. Hinnov, Fabiane Taís Muzardo, completa il volume. Il lavoro di ricerca, volto alla più completa ricostruzione, a oggi, del corpus della produzione fotografica di Tina Modotti, portato avanti dal curatore Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi, rende dunque questo volume uno strumento fondamentale per approfondire e conoscere l'artista e le sue opere.
30/10/23
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sciatu · 8 months
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ORTIGIA DI NOTTE
Abbiamo pranzato in un vecchio ristorante di Ortigia. Fino a qualche anno fa vi erano i due fratelli che l’avevano ereditato dal padre. Eravamo in confidenza e quando ci sedevamo a tavola non ci portavano neanche il menù ma una serie di piatti con antipasti tipici di Siracusa. La pasta alla Meggellina o allo scoglio gli spaghetti al nero di Sicci, la frittura, l’arrosto, la stessa cassata con cui si finiva il pranzo, seguivano le stagioni, la disponibilità del momento. Ora il ristorante è uno dei tanti, con piatti belli a vedersi ma insapori, ed un menù che è lo stesso di Milano o Düsseldorf. Siracusa dalla tavola è scomparsa nella ricerca del Glamour, di una supposta eleganza che giustifica un costo non equilibrato con il pranzo servito. Per questo ci avventuriamo nella notte di Origia con la paura di non trovare più la sua anima accogliente ed antica. Ci accolgono i grandi Yacht dalle forme eleganti che sanno di una ricchezza che cerca ancora l’avventura tra le vele di due alberi o nei ponti eleganti di una cattedrale marina. Poi però torna Ortigia, i suoi enormi baobab la fontana di Aretusa, torna nelle feste sulle barche luminose ormeggiate ai lati delle grandi mura o in quella nei balconi luminosi delle antiche case. Ortigia vive il suo mare e vive sé stessa, di giorno e di notte, indifferente ai tanti turisti per cui l’hanno camuffata e popolata di ristoranti, vive nel silenzio che avvolge i suoi balconi, nella luce giallognola dei suoi vicoli, nelle feste dei ragazzi nelle sue oscure spiaggette, nel vento che l’attraversa e nel tempo che non la vince. Nel silenzio della notte e nei pub stracolmi, tra tavolini e barche in cui rimbomba la musica da discoteca, come un’antica signora che l’oblio non potrà mai vincere, Ortigia vive.
We had lunch in an old restaurant in Ortigia. Until a few years ago there were two brothers who had inherited it from their father. We were friend and when we sat down at the table they didn't even bring us the menu but a series of dishes with typical Syracuse appetizers. The Meggellina or scoglio pasta, black Sicci's spaghetti (cutttlefish spaghetti) with black sauce, the fried food, the roast, the same cassata with which we finished lunch, followed the seasons, the availability of the moment. Now the restaurant is one of many, with dishes that are beautiful to look at but tasteless, and a menu that is the same as in Milan or Düsseldorf. Syracuse has disappeared from the table in the search for Glamour, for a supposed elegance that justifies a cost that is not balanced with the lunch served. This is why we venture into the night of Origia with the fear of no longer finding its welcoming and ancient soul. We are welcomed by large yachts with elegant shapes that smell of a richness that still seeks adventure between the sails of two masted ship or in the elegant descks of a marine cathedral. But then Ortigia returns, its enormous baobabs, the fountain of Arethusa, returns to the celebrations on the bright boats moored at the sides of the great walls or in the bright balconies of the ancient houses. Ortigia lives its sea and lives itself, day and night, indifferent to the many tourists for whom they have disguised it and populated it with restaurants, it lives in the silence that envelops its balconies, in the yellowish light of its alleys, in the festivals of teeneger in its dark little beaches, in the wind that crosses it and in the time that does not overcome it. In the silence of the night and in busy pubs, between tables and boats in which disco music booms, like an ancient lady that oblivion can never conquer, Ortigia lives.
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morelin · 4 months
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São Miguel
Da oggi parte il racconto di viaggio fatto in un piccolo arcipelago un po' sperduto nell'oceano Atlantico alla scoperta di lussureggianti e selvagge isole: le Azzorre.
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Esse contano numerosi isolotti minori e 9 isole principali. Noi ne abbiamo visitate 4 spostandoci con vari voli interni, modalità che ho preferito rispetto a spostamenti in traghetto, ma di certo cosa non facile per chi non ama volare (per fortuna non è il mio caso): infatti, tra volo di andata/ritorno da Milano (non c'era un diretto) e voli interni (spesso molto brevi), in 9 giorni abbiamo preso 7 aerei. A questo si è aggiunta anche una traversata in gommone :-D. Se cercate un mix di natura, avventura, sport e relax, qui lo troverete.
Bene, iniziamo con la prima isola, la più abitata dell'arcipelago: São Miguel! I giorni trascorsi qui sono stati caratterizzati in particolare da due elementi: le ortensie e l'ananas.
Il viaggio è stato organizzato verso giugno, quindi proprio nel periodo di fioritura delle ortensie. Mai visto uno spettacolo simile! Giganteschi e fittissimi cespugli ai cigli delle strade e talvolta dei veri e propri tappeti di ortensie con tonalità prevalentemente bianca-azzurro-blu. Non immaginate quanti selfie e foto di gruppo ci siamo scattati con questo sfondo!
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L'altro elemento è l'ananas perché nei dintorni di Ponta Delgada si trovano molte piantagioni: la prima fu creata nel lontano 1864 per sopperire alla mancata produzione di arance. Solitamente sono visibili le serre in cui vengono coltivati e qualche volta ci sono dei piccoli percorsi espositivi.
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Dopo aver dato un'occhiata alle piantagioni di “Boa Fruta” (a Fajã De Baixo, Ponta Delgada) ci siamo diretti al punto ristoro dove abbiamo potuto assaggiare il delizioso frutto in tutte le sue forme: confettura, liquore, sorbetto, succo, il semplice frutto, le fantastiche pastel de nata ed anche il toast con l'ananas. Siamo tornati qui più volte per consumare sia spuntini mattutini sia merende-aperitivi salutari e gustosissimi.
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gcorvetti · 11 months
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Il vaso di Pandora.
La settimana scorsa a Milano c'è stato una specie di concerto organizzato da Fedez, Silvestrin è uno attento ad eventi del genere perché è il suo campo e nonostante non gli piaccia lo guarda per cronaca, un pò come Sanremo. Durante l'evento ha fatto diversi tweet di critica forte dove è stato sia attaccato che lodato per la sua sincerità contro un evento da bimbiminkia forzando la mano sul fatto che la musica non è quella e che non c'è speranza per l'Italiano medio di comprendere e andare avanti sul campo. Nei giorni a seguire è stato intervistato da alcuni giornali per, diciamo, chiarire la sua posizione e anche perché quando ci sono polemiche i giornali si sfregano le mani, nelle interviste ha ribadito la sua posizione e rimarcato il fatto che la musica nello stivale è più o meno morta. Mi associo a lui non perché la penso al 100% come lui ma perché penso che abbia ragione su questa cosa, forse è un pò troppo duro e magari non vede che comunque ci sono persone che vanno oltre la trap e la musica commerciale, ma anche oltre alle varie nostalgie e non tutti dicono che non c'è più buona musica, sicuramente chi lo segue ha già una visione diversa; fatto sta che in qualche modo e probabilmente anche per lasso di tempo breve ha aperto il vaso di Pandora o detto che il Re è nudo, fate voi, alzando un pò il polverone che stantio grava sul mondo della musica in Italia. Quello che ha fatto sicuramente lo ha portato un attimino in auge e quelli che non lo cagavano magari si sono incuriositi e hanno guardato alcune sue live, è ogni giorno su twitch e posta video su youtube continuamente, ma oltre al suo ritorno penso che abbia messo la pulce nell'orecchio degli addetti ai lavori, radio e tv in testa, almeno lo spero così magari qualcosa cambia. Nel mio piccolo sono sempre in movimento, quello che facevo ieri non lo faccio domani, sempre in uno stato di incubazione che mi tiene nell'ombra, non sono come molti colleghi attivissimo sui social e non mi interessa avere consensi dai social perché sono effimeri, oggi hai 35540 like domani zero, non sono un content creator come molti che postano video quasi ogni giorno per mostrarsi quanto bravi sono, non sono neanche così bravo faccio il mio e spesso non piace neanche a me. La musica è parte di me da quando avevo 10 anni, ma anche prima adoravo ascoltare i brani dalla radio o dal mangiadischi, da quando poi ho iniziato a suonare nella mia prima band è scattato in me un meccanismo che negli anni è cambiato, se a 16 anni volevo diventare famoso a 20 non lo volevo più, a 23 volevo solo creare e proporre dal vivo i nostri lavori (ero in una band a mio giudizio eccezionale che poi si sciolse come neve al sole che è quasi normale nell'ambiente), quando poi sono andato via da Catania ho iniziato a cercare qualcosa che non sapevo neanche io cosa, non una band, non altri musicisti, ma alla fine era quello che si proponeva continuamente, avendo sempre suonato con altre persone non avevo il concetto di suonare da solo. Il tempo passava e le opportunità diminuivano, le mie idee cambiavano continuamente e il numero di quelli con cui potevo fare comunella si assottigliava, poi l'esperienza a Londra mi ha dato tantissimo, arrivato qua dopo una ricerca sterile di musicisti mi sono reso conto che era meglio intraprendere un percorso solitario, inizia la fase one-man band che è tutt'ora sul binario morto ma pronta a ripartire. Negli ultimi anni, dal lock down, ho ripreso a studiare, ricercare e sperimentare, adesso sono in fase brainstorming, butto giù tutto quello che mi passa per la testa e quando sarà il momento metto tutto online. Posso definirmi senza esagerare un outsider, fuori da tutti i giochi e da tutte le nicchie, anche se sicuramente qualcuno mi ci infilerà, ma mi sento più libero che mai di potermi esprimere al meglio con forme diverse e non cadendo su magri stili ripetitivi.
Posto un video di Enrico che legge una delle interviste che gli hanno fatto in uno dei giornali, video troppo divertente, è anche autoironico e questo è lodevole.
youtube
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Vima scriveva metodicamente segni sulla carta. Fuori il tempo era clemente, la finestra chiusa, la scrivania vicino al letto, i libri contro il muro: vite di santi, versi in latino, storia antica.
Vima ha cinque anni, le sue bambole sono assiepate sul bordo del cuscino, un quadro di Jeronimus Bosch il cristo con la croce, sta sopra il letto. Tutto è calmo, tranne il cane che abbaia, vicino a lei.
Vima non smette di segnare sul suo foglio forme e segni, metodicamente e con cura: una rosa orna il centro del disegno, simile alla rosa che sta sulla sua scrivania di legno leggero, posata in un piccolo vaso in vetro.
I genitori non pensano che una ragazza debba avere un tavolo più prezioso dei libri che legge, e Vima non pensa disegna. Il cane di fianco a lei di stazza piccola e a pelo lungo e biancastro, forse sporco, abbaia sempre più forte. Le si avvicina e latra ferocemente, come se volesse avvertire Vima, come se il fuoco divampasse in casa.
Vima continua a disegnare senza scomporsi, senza sentire, senza percepire il latrato scomposto.
Il cane è irritato si avvicina sempre più, con più foga.
Vima per disegnare meglio sul foglio, si aggiusta la sedia che si muove e colpisce inavvertitamente il muso del cane: il cane indietreggia guaisce ma torna subito ad abbaiare, sempre più irritato, sempre più aggressivo.
Vima sta per disegnare qualcosa di difficile, la sedia si torce di qualche centimetro, il cane aggira la sedia si avvicina sempre più. Sembra frustrato di non essere inteso. Finchè a un certo punto morde la caviglia di Vima.
Vima sente il dolore alla caviglia, il cane afferra forte, il sangue macchia la calzetta bianca di Vima. La penna cade, Vima fa una smorfia di dolore e di orrore, cerca di divincolarsi dalla morsa.
In quel momento esatto si spalanca la porta della camera e una figura femminile entra.
La mamma di Vima ferma e alta dice con voce calma. Vuoi dei biscotti col te, tesoro? Il cane non c'è più.
Il sole entra dalla finestra, una nuvola fa capolino tra gli olmi secolari del giardino, un libro sui mosaici bizantini fa bella vista su uno scaffale, il volto di Teodolinda irradia un calma ieratica e composta ed è serio e quieto come ogni cosa nella stanza.
Il calzino bianco è ordinato e al suo posto sulla caviglia. Niente sangue.
"Sto servendo in cucina", aggiunge mamma Iris.
Vima raccoglie la penna caduta, la posa di fianco al disegno, la lascia lì sulla scrivania bianca coperta da un vetro. Scende dalla sedia, e si avvia verso il corridoio.
Entra nella piccola cucina confortevole e dai toni verdi e siede davanti alla tazza di tè.Iris, la mamma, chiede con cortesia, hai fatto i compiti? Il suo tono è neutro.Vima risponde "sì", e immerge metodicamente i biscotti nella tazza.Iris aggiunge, "ricordati che dobbiamo andare a prendere Nonna alle 17:30 oggi , quindi fatti trovare pronta per cortesia".
Vima non risponde, fissa l'acqua del tè incuriosita dal suo colore.Hai visto il libro che papà ha comprato per te? 
"Quello sulla storia del ducato di Milano?", risponde Vima.
Sì, ci sono anche descritte e indicate le ville nobili della nostra zona, tra cui quella su cui ho preparato la mia tesi di Laurea. E' molto interessante,
"Sì, molto"
E' un bel regalo. Che cosa carina ha fatto papà per te.
Vima non risponde a parole, guarda e sorride come di un sorriso pieno, ma in qualche modo giustapposto, vero ma strano e diverso.
Immerge il suo biscotto di nuovo nella tazza aprendo la piccola bocca per non fare cadere il biscotto e lasciare intatto il colore chiaro del tè. I pensieri fuggono altrove.
Iris afferra una piccola borsa sciapa e priva di personalità ed esce dalla stanza.
(al tempo gli occhi di Vima mostravano una dolcezza profonda mista a una verità impossibile da leggere.)
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lamilanomagazine · 12 days
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Varenna, in occasione del bicentenario della nascita di Antonio Ghislanzoni: una serie di iniziative a Villa Monastero
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Varenna (Lecco), in occasione del bicentenario dalla nascita di Antonio Ghislanzoni: una serie di iniziative a Villa Monastero La Provincia di Lecco, in occasione del bicentenario della nascita di Antonio Ghislanzoni (Lecco, 1824 – Caprino Bergamasco, 1893), ospita a Villa Monastero di Varenna alcune iniziative che mettono in luce il contributo più originale offerto all'esperienza culturale e artistica italiana del secondo Ottocento dal letterato di origine lecchese. Poeta, scrittore, giornalista, critico teatrale e, in gioventù, cantante lirico, Antonio Ghislanzoni ha legato il suo nome alla storia dell'opera italiana firmando il libretto di Aida di Giuseppe Verdi (1871, prima italiana 1872), con il quale aveva collaborato anche per la seconda versione della Forza del destino (1869). Anche se oggi è ricordato principalmente per la cooperazione con Verdi, Ghislanzoni ha offerto un contributo non trascurabile in vari campi. Come librettista, ha lavorato con compositori significativi quali Ponchielli, Gomes, Petrella, Catalani; Puccini e Mascagni musicarono in gioventù alcune sue liriche. In maniera diretta o indiretta, Ghislanzoni fu in rapporto con i più importanti rappresentanti dell'opera italiana della seconda metà del XIX secolo. Questa esperienza è ricordata nel primo appuntamento: domenica 26 maggio alle 16.00 nel Giardino botanico di Villa Monastero con il concerto L'opera per tutti, dedicato alla divulgazione popolare della grande opera italiana nelle trascrizioni per orchestra di fiati. Protagonista del concerto è la Filarmonica Giuseppe Verdi di Lecco-San Giovanni, uno dei più antichi sodalizi del territorio, diretta da Mauro Bernasconi. Meno conosciuto è il versante creativo di Ghislanzoni legato a una dimensione espressiva tipica della corrente letteraria della Scapigliatura: la dimensione grottesca, umoristica, surreale, linguisticamente e drammaturgicamente avventurosa, che trova esiti sorprendenti in alcuni libretti. Questa produzione è indispensabile per completare la conoscenza delle attività musicali degli Scapigliati e si può considerare, per certi aspetti, più moderna e originale di quella 'seria'. Questi temi saranno al centro della lectio magistralis di Emilio Sala dal titolo Antonio Ghislanzoni e l'umorismo musicale moderno, in programma sabato 1 giugno alle 16.00 nella sala Fermi Villa Monastero. Emilio Sala, uno dei massimi esperti dell'opera italiana dell'Ottocento, è professore di musicologia all'Università degli studi di Milano Si occupa dei rapporti tra la musica e varie forme di spettacolo in una prospettiva sia storica che teorica. È membro di numerosi comitati scientifici; il suo ultimo libro, "Opera, neutro plurale. Glossario per melomani del XXI secolo", è stato pubblicato dalla casa editrice Il Saggiatore. Nel 2014 è stato insignito del premio internazionale "Luigi ed Eleonora Ronga" dell'Accademia nazionale dei Lincei per opere di Musicologia e nel 2024 è diventato membro della Accademia Europea. La giornata di sabato 1 giugno si conclude alle 17.30 con un concerto che sintetizza il ribollente momento della cultura letteraria e musicale italiana in cui visse Ghislanzoni. Il Quartetto "Franco Faccio" propone un programma che si apre con il rarissimo "Quartetto in sol maggiore" di Franco Faccio, figura di primo piano della Scapigliatura italiana, fraterno amico e collaboratore di Arrigo Boito, compositore e fondatore della moderna direzione d'orchestra in Italia. Il programma è completato dall'affascinante composizione "Crisantemi" di Puccini, che sarà riutilizzata dall'autore nell'ultimo atto di "Manon Lescaut". Il "Quartetto Franco Faccio" è costituito da musicisti del Teatro alla Scala che hanno partecipato o partecipano a tutte le attività del Teatro, della Filarmonica di gruppi cameristici di varie formazioni, con l'intento di proporre, fra l'altro, il repertorio cameristico italiano che non ha ancora goduto della meritata valorizzazione. I membri del gruppo sono: Kaori Ogasawara violino, Antonio Mastalli violino, Claudio Pavolini viola, Gabriele Garofano violoncello. La partecipazione alle iniziative culturali è gratuita, previo pagamento del biglietto di ingresso: biglietto di ingresso al Giardino botanico per il concerto del 26 maggio; biglietto di ingresso al Giardino botanico e alla Casa Museo e prenotazione obbligatoria per la lectio magistralis e il concerto del 1° giugno, scrivendo una email a [email protected]. Per ulteriori informazioni: Telefono: 0341 295450 E-mail: [email protected] Sito internet: www.villamonastero.eu Facebook: @villamonastero.lc Instagram: @villamonastero_official  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il 22/5 Mitch B. presenta "Do To Me" al Vybe Ibiza con Jango Records
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Per Mitch B., dj italiano ormai spesso all'estero con il suo sound eclettico, gli appuntamenti a maggio 2024 si susseguono senza soluzione di continuità. Il 22 maggio 2024 è tra i protagonisti musicali del secondo showcase dell'estate '24 di Jango Records, a Ibiza, al Vybe per l'esattezza. Mitch B. tra l'altro è A&R di Jango per l'Italia.  Dalle 23.30, al Vybe, ecco il pre party, momento perfetto per chi vuole godersi solo un drink. Poi,   a tarda notte, ecco il party vero e proprio, in uno dei club più esclusivi di Marina Botafoc. 
Durante la serata ibizenca, dopo i suoi dj set durante l'IMS, Mitch B. presenta la sua nuova produzione "Do To Me". La canzone l'ha prodotta assieme a Pansil (produttore greco, già in forza ad una label di riferimento come Toolroom), ed il chitarrista Marcello Mazzoli. Assieme a Mitch B., al Vybe Ibiza, ci sono in console anche Fabioesse, i MaTo Locos, Nicolas Lacaille, Mehdi Maghraoui e Gaty Lopez. In altre parole, sarà una serata imperdibile per chi ama la house in tutte le sue anime e forme. "Tengo molto a 'Do To Me', una canzone a cui abbiamo lavorato non poco", spiega Mitch B. "Ha un sound decisamente internazionale, per questo abbiamo deciso di presentarla ad Ibiza".
Tra i tanti appuntamenti in console dopo quello del 22/5 al Vybe Ibiza, ecco quelli a Marina di Ravenna (25 e 28 maggio al Donna Rosa) e pure quello del 26 maggio 2024, al celeberrimo Papeete Beach di Milano Marittima (RA). Questo perché Mitch B. è uno dei pochi DJ italiani in grado di spaziare attraverso tutti i colori della house. Sa proporla sempre più spesso anche all'estero. Il suo stile eclettico, infatti, piace e funziona ovunque.
Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino, al Vybe, al Mechero Camp (...)  A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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sounds-right · 19 days
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Il 22/5 Mitch B. presenta "Do To Me" al Vybe Ibiza con Jango Records
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Per Mitch B., dj italiano ormai spesso all'estero con il suo sound eclettico, gli appuntamenti a maggio 2024 si susseguono senza soluzione di continuità. Il 22 maggio 2024 è tra i protagonisti musicali del secondo showcase dell'estate '24 di Jango Records, a Ibiza, al Vybe per l'esattezza. Mitch B. tra l'altro è A&R di Jango per l'Italia.  Dalle 23.30, al Vybe, ecco il pre party, momento perfetto per chi vuole godersi solo un drink. Poi,   a tarda notte, ecco il party vero e proprio, in uno dei club più esclusivi di Marina Botafoc. 
Durante la serata ibizenca, dopo i suoi dj set durante l'IMS, Mitch B. presenta la sua nuova produzione "Do To Me". La canzone l'ha prodotta assieme a Pansil (produttore greco, già in forza ad una label di riferimento come Toolroom), ed il chitarrista Marcello Mazzoli. Assieme a Mitch B., al Vybe Ibiza, ci sono in console anche Fabioesse, i MaTo Locos, Nicolas Lacaille, Mehdi Maghraoui e Gaty Lopez. In altre parole, sarà una serata imperdibile per chi ama la house in tutte le sue anime e forme. "Tengo molto a 'Do To Me', una canzone a cui abbiamo lavorato non poco", spiega Mitch B. "Ha un sound decisamente internazionale, per questo abbiamo deciso di presentarla ad Ibiza".
Tra i tanti appuntamenti in console dopo quello del 22/5 al Vybe Ibiza, ecco quelli a Marina di Ravenna (25 e 28 maggio al Donna Rosa) e pure quello del 26 maggio 2024, al celeberrimo Papeete Beach di Milano Marittima (RA). Questo perché Mitch B. è uno dei pochi DJ italiani in grado di spaziare attraverso tutti i colori della house. Sa proporla sempre più spesso anche all'estero. Il suo stile eclettico, infatti, piace e funziona ovunque.
Chi è Mitch B.?
Dj producer fin dal lontano 1998, Mitch B., originario di Ravenna, da sempre spazia tra sonorità che vanno nudisco alla house in tutte le loro sfaccettature.
Porta da anni il suo sound in alcuni dei più importanti club e locali d'Italia e non solo. Solo per quel che riguarda l'estate 2023 si è esibito nel privé del Pacha, ad Ibiza e pure al Djerba Music Land, prestigioso festival in Tunisia; ha diviso la console con top dj come Gregor Salto e Kryder; ha regalato il suo sound a spazi di riferimento a livello nazionale come Papeete Beach Milano Marittima, Terrazza Aperol Milano, Donna Rosa Marina di Ravenna, BBK Punta Marina…
La sua musica la pubblica su label internazionali come la francese Jango e spesso si esibisce anche all'estero. Dove? ad esempio al Warehouse di Nantes (secondo locale francese nella classifica DJ Mag UK), all'Hollywood Vip Room e allo Zazada di Patong in Thailandia. A Ibiza invece si è esibito, oltre che al Pacha, anche al Pacha Hotel, al Dunes, al Bora Bora, al Destino, al Vybe, al Mechero Camp (...)  A Formentera al Pineta e al Beso Beach, in Olanda durante l'Amsterdam Dance Event. In Svizzera eccolo invece al Vivai di Saint Moritz.
Non è tutto: Mitch B. è spesso dj guest di prestigiosi party legati a marchi d'eccellenza come Ducati, Shiseido, Jean Louis David, L'Oréal e Technogym. Miglior Resident DJ ai Dance Music Awards 2018, si tiene sempre aggiornato. Solo nel 2022, ad esempio, ha frequentato la Pete Tong Dj Academy e la Ibiza Talents Academy.
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orbiscomunication · 2 months
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EMANUELE SANTALENA: DESIGN ESCLUSIVO TRA FORME, COLORI E MATERIALI
MILANO. Emanuele Santalena, giovane designer italiano, grazie alle sue proposte innovative, riconoscibili, contemporanee e visionarie è sempre più apprezzato nel panorama internazionale.
In occasione del Fuorisalone 2024, Santalena presente CACTUS SIDE TABLE, GIOCO ESTETICO TRA LE FORME: un approccio estetico formale dove il marmo, attraverso delle lavorazioni superficiali, diventa elemento caratterizzante. Il senso di due corpi separati, ma uniti, trasmette un senso di leggerezza. Nella pesantezza del materiale stesso c’è però il movimento armonico di due corpi uniti di marmo che ricordano il movimento organico e naturale del cactus. 
Realizzato in verde borgogna Cactus side table nasce proprio dall’idea di trasmettere quel senso di leggerezza dettata dallo slittamento di due corpi di marmo.
La gamba del side table diventa elemento caratterizzante dato dalla lavorazione di un singolo blocco di marmo che allude a due elementi distinti.
Il progetto rappresenta il debutto dello studio di interior design 20100 design (www.20100design.com)
CACTUS SIDE TABLE
c/o Memà Champagnerì – Cafè 
Largo Fra Paolo Bellintani, 2 - Milano
Bio
Emanuele Santalena nasce a Livorno nel 1996 e nel 2019 consegue la laurea in Disegno Industriale presso l’Università degli Studi Firenze. Nel 2018, prima della fine del percorso universitario, viene selezionato per una internship come graphic designer alle Nazioni Unite di New York presso il Department of Economic and Social Affair-Digital Government Branch. Qui si occupa di tutto lo sviluppo grafico e digital del dipartimento e nello specifico nella creazione di infographics riassuntive dell’E-Government Survey, pubblicazione annuale che raccoglie le conoscenze sulle tendenze e le problematiche globali dell’e-government e sulle pratiche innovative e sul livello di digitalizzazione dei paesi, nonché sulle sfide e le opportunità per lo sviluppo dell’e-government. 
È proprio a New York che inizia a muovere i suoi primi passi entrando a contatto con artisti, designer, videomaker, agenzie pubblicitarie e studi di designer e architettura. Sicuramente la Grande Mela offre gli stimoli giusti che portano Emanuele a vivere a pieno ritmo tutte le opportunità, cercando di studiare e capire a fondo i trend del settore e come il design italiano possa diventare trainante nello sviluppo di nuovi concepì, sia di interior che di prodotti. Il perpetuo dinamismo di New York stimola un continuo flusso di ispirazione nelle forme, che lo porta a creare la prima collezione minimalista di prodotti bespoke, con l’obiettivo di esaltare l’eleganza e la purezza del design.  È proprio nella moltitudine dei contatti sviluppati a New York che avvia la prima collaborazione con un cliente privato per la progettazione di un concept di interior per tre ambienti, conl’obiettibo di esaltare il concetto dell’arte e del design come elementi comunicativi in uno spazio.
Una volta rientrato in Italia nel 2019, decide di specializzarsi nella pratica di renderizzazione foto realistica di interni e di prodotti, con l’obiettivo di concepire interni e prodotti sempre più fedeli alla realtà e far sì che qualsiasi cliente possa immergersi e visualizzare al meglio ogni dettaglio del progetto. Questo continuo studio sulla cura del dettaglio gli permette di sviluppare ulteriori collaborazioni, di cui alcune ancora attive, con studi di design e architettura con sede a New York, Miami, Montecarlo e Milano.
Ha collaborato per due anni con Bespoke Interior Studio in Via Montenapoleone, è co-founder di uno studio a Milano - che si occupa principalmente di sviluppo di progetti residenziali e spazi commerciali - e ha anche una sezione dedicata allo sviluppo di rendering fotorealistici. All’inizio del 2023 lancia la sua Collectible design collection ed è rappresentato da Pietra Casa Miami.
Attualmente vive a Milano.
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fashionbooksmilano · 13 days
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Tatuaggio
Storie dal Mediterraneo
a cura di Luisa Gnecchi Ruscone, Guido Guerzoni con la collaborazione di Jurate Francesca Piacenti
24Ore Cultura, Milano 2024, 176 pagine, 17x27,5cm, ISBN 978-88-6648-770-8
euro 29,00
email if you want to buy [email protected]
Catalogo della mostra in programmazione al Mudec (Museo delle Culture di Milano) dal 28 marzo al 28 luglio 2024
Cos’è il tatuaggio? Perché oggi ci si tatua? Sono scelte personali dettate da istanze profonde o decisioni prese a cuor leggero, perché “oggi lo fanno tutti”? E, soprattutto, quali storie si nascondono dietro un segno, per sempre “nostro”?
Un tatuaggio può essere un messaggio da mostrare agli occhi del mondo, un ornamento che ci persuade o illude di essere unici e uniche, un voto mantenuto o un giocoso souvenir, un simbolo d’appartenenza o una dichiarazione d’indipendenza, una prova d’amore o l’elaborazione di un lutto.
Da queste considerazioni di carattere sociale oltre che culturale nasce l’interesse del museo, che ha voluto approfondire la conoscenza di pratiche, ritualità, forme ed espressioni che si ritrovano in qualsiasi epoca e in ogni angolo della terra – dall’antichità ad oggi  – attraverso un progetto espositivo che affronta il tatuaggio dal punto di vista storico, antropologico e culturale, partendo dai luoghi in cui sono state rinvenute le sue prime inconfutabili testimonianze: il bacino del Mediterraneo.
22/05/24
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Artweek: a Milano con 180 eventi in tutta la città
AGI – L’arte in tutte le sue forme, in ogni quartiere della città, con un palinsesto di eventi che si allarga sempre più ed è atteso da una parte significativa di milanesi e turisti interessati all’arte contemporanea. Con una edizione ricca di 180 eventi, oltre 110 mostre e 140 soggetti coinvolti, torna la Milano Art Week, dall’8 al 14 aprile, promossa e coordinata dal Comune di Milano in…
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Presentata l'agenzia di modelle di Milano: un hub di moda e talento
Nel vibrante e dinamico mondo della moda, Milano si distingue come faro di creatività e innovazione. Famosa per le sue iconiche case di moda, designer prestigiosi ed eventi glamour come la settimana della moda di Milano, la città dà vita all'industria della moda globale. Al centro di questa vivace scena della moda si trova la Milan Model Agency, un'istituzione venerata che coltiva e rappresenta alcuni dei talenti più promettenti nel mondo della modellistica.
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Fondata con la visione di scoprire, sviluppare e promuovere aspiranti modelli, Milan Model Agency ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare il panorama della moda non solo di Milano, ma del mondo in generale. Con il dito sul polso del settore, agenzia modelle milano ricerca individui che possiedano non solo attributi fisici sorprendenti ma anche il carisma e la versatilità per affascinare il pubblico sulle passerelle, sulla stampa e su varie piattaforme mediatiche.
Una delle caratteristiche distintive di Milan Model Agency è il suo impegno per la diversità e l'inclusività. Riconoscendo la bellezza in tutte le sue forme, l'agenzia abbraccia modelli di diverse etnie, tipi di corporatura e background. Questa dedizione alla diversità non solo riflette gli standard di bellezza in evoluzione nel settore della moda, ma garantisce anche che una gamma più ampia di voci e prospettive sia rappresentata sulla scena globale.
Collaborando con stilisti, fotografi e marchi di alto livello, Milan Model Agency offre ai suoi talenti opportunità senza precedenti per mostrare le proprie capacità e creatività. Dagli editoriali di alta moda alle sfilate per etichette prestigiose, i modelli rappresentati dall'agenzia sono in prima linea nei progetti più ambiti del settore, lasciando un segno indelebile con la loro grazia, compostezza e stile.
Oltre allo sfarzo e al glamour della passerella, Milan Model Agency è anche profondamente impegnata nello sviluppo professionale e nel benessere dei suoi modelli. Con un team di agenti esperti ed esperti del settore, l'agenzia offre guida e supporto per aiutare le modelle a destreggiarsi nel panorama competitivo della moda, fornendo loro gli strumenti e le risorse di cui hanno bisogno per avere successo in un settore in continua evoluzione.
Inoltre, Milan Model Agency pone una forte enfasi sull'etica e sull'integrità, garantendo che tutti gli incarichi siano condotti con trasparenza, correttezza e rispetto per i diritti e la dignità dei suoi talenti. Sostenendo i più alti standard di professionalità e condotta etica, l'agenzia ha guadagnato la fiducia e il rispetto di clienti e collaboratori in tutto il mondo, consolidando la sua reputazione di partner fidato nel settore della moda.
Negli ultimi anni, Milan Model Agency ha abbracciato anche la tecnologia e i media digitali per rimanere in contatto con il suo pubblico e adattarsi alle mutevoli dinamiche del settore. Sfruttando le piattaforme di social media e le strategie di marketing digitale, l'agenzia amplifica la portata e la visibilità dei suoi talenti, consentendo loro di connettersi con fan e follower in tutto il mondo.
Mentre Milano continua a fungere da capitale globale della moda, Milan Model Agency rimane in prima linea nella rappresentanza dei talenti, in continua evoluzione e innovazione per soddisfare le richieste di un settore in continua evoluzione. Con il suo costante impegno verso l'eccellenza, la diversità e l'integrità,agenzia di moda milano continua a plasmare il futuro della moda, una passerella alla volta.
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londranotizie24 · 2 months
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notizieoggi2023 · 3 months
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La vita in chiaroscuro dell'insalata bionda. La chiave rinascimentale per svelare la Ferragni Pochi giorni fa al Quirinale il Presidente Mattarella ha invitato dodici dei maggiori giovani influencer italiani (ognuno di loro con circa un milione di follower!) cui aveva affidato l'incarico di raccontare alcuni articoli della Costituzione in modo short, con brevi affermazioni creative com'è d'uso nella rete per poterli poi postare sul sito del Quirinale: tutto questo accadeva mentre intellettuali snob e salottieri, opinionisti e giornalisti stavano, non si sa in base a cosa, recitando compiaciuti de profundis sulla fine imminente di social e influencer. Il saggio (e ottuagenario) Presidente aveva all'opposto, come sempre, capito tutto: quel mondo non solo non sta per scomparire ma deve stare al centro dell'attenzione di chi ha responsabilità politiche e formative. Con la ormai imminente irruzione dell'Intelligenza artificiale il dado è tratto: i social e tutto il mondo che vi è connesso dilagherà in modo ancora imprevedibile ma sicuramente con un impatto non immaginabile nelle nostre vite ben più di adesso. Nessuno può ignorarlo e, per parafrasare la serie Tv Il trono di spade, un nuovo mondo sta arrivando. Arriverà velocemente, con i suoi barbari e le sue armate e travolgerà tutto. Per questo mesi fa ho lavorato a un libro (uscito il 6 febbraio scorso) con cui, da vecchio professore di letteratura rinascimentale ma curiosissimo del nostro presente, tentavo di indagare i nuovi linguaggi e i nuovi varchi che stavano aprendosi ovunque. L'ho fatto scegliendo di partire dall'esempio più emblematico e controverso ovvero da Chiara Ferragni (La rivoluzione gentile. Come Chiara Ferragni ha cambiato il nostro tempo, Milano, Piemme, 2024): il libro è stato scritto prima delle note vicende giudiziarie (su cui potranno dire qualcosa di sensato solo i giudici che stanno indagando per altro su un terreno del tutto senza leggi precise e non certo gli avvoltoi che oggi si aggirano sui Ferragnez e il loro mondo). Ma, di là dalle vicende giudiziarie, il poderoso e straripante successo mondiale di Ferragni andava esplorato per tentare di comprenderlo nella sua unicità: per dire, gli ultimissimi dati ci informano che, oggi, nonostante tutti gli attacchi e le diffamazioni che sono circolate, Chiara Ferragni ha al suo attivo più di 29 milioni di follower e in realtà ne ha persi una cifra risibile (anzi due giorni fa ha aperto un nuovo canale Telegram che in poche ore ha visto 40mila iscritti!). Come mai? Perché accade questo e cosa è il segreto di Chiara e del modo con cui il suo uso dei social si è imposto in modo travolgente fin dal 2009? Quando appunto in Italia nessuno quasi conosceva le potenzialità di Instagram e Chiara invece lo ha trasformato nel social più noto cui affidare, con strategie ben studiate, il suo ruolo nel nuovo mestiere di influencer, ruolo per altro da lei di fatto inventato in Italia (e che appunto persino Mattarella oggi ha sdoganato). Una prima risposta è molto singolare: mentre tutti accusano i social di essere il luogo della violenza verbale, dell'odio e della superficialità, Chiara Ferragni ha raggiunto quasi trenta milioni di follower usando l'arma della bellezza, dell'eleganza, dello stile, della buona educazione (così da divenire in breve tempo l'icona dei maggiori stilisti e di celebri case di moda e di accessori). Come dire: non è lo strumento che è sbagliato ma è il modo di usarlo che è decisivo; Chiara ha dimostrato che si può avere un successo straordinario senza ricorrere ad arroganza, odio, invidia sociale, anzi fino a fondare un suo personale e notissimo brand. Un bell'esempio per i tanti giovani che vogliono emergere nella rete con loro idee. Altra risposta che ho individuato (e che proviene dal mio essere un professore di letteratura) e che considero decisiva: Chiara Ferragni ha saputo impostare una vera e propria narrazione capace di dialogare con gli esempi dei generi letterari più amati (l'autobiografia ad esempio) e con le narrazioni della grande narrativa popolare contemporanea (per lo più frutto di donne scrittrici in tutto il mondo) e della stessa serialità televisiva. I suoi reel non sono una accozzaglia di tratti di vita e promozioni messi lì a casaccio (come spesso influencer più sprovvedute fanno) ma seguono strategie narrative molto sofisticate (storie e post privati di figli, famiglia, amici, viaggi, alternati con promozioni ben selezionate dei marchi di cui è testimonial) in cui le radici letterarie e narrative risultano decisive. Tante ragazze belle e bionde tentano di farsi largo senza riuscirci: a Chiara è riuscito perché lo sfondo culturale/letterario è risultato decisivo. La letteratura e la cultura che sembravano essere uscite dalla porta sono rientrate dalla finestra nelle narrazioni della più importante influencer. Quando, poco dopo il Covid, Chiara visitò il Museo degli Uffizi e postò una sua ormai celebre foto con, sullo sfondo, la Venere di Botticelli ottenne in un colpo solo molti risultati cui nessuna influencer aveva ancora pensato: innanzitutto contribuì a rendere centrale l'omaggio alle bellezze dell'arte italiana in un grave momento di crisi dei Musei dopo l'epidemia (fece altri post importanti successivamente in altri luoghi d'arte). E poi, nella posa autoironica in cui si esibiva in gara e in gioco con la Venere di Botticelli, metteva in soffitta in un colpo solo l'idea logora della bellezza cosiddetta mediterranea, bruna e formosa (di origine tutta novecentesca e cinematografica), per rilanciare il modello della bellezza femminile ideale rinascimentale e italiana, celebrata dai più famosi pittori del tempo, ovvero la donna bionda, chiara, eterea e maliziosa al tempo stesso, quasi minuta di forme, come le ninfe o le Veneri dipinte appunto dai nostri artisti rinascimentali (o dai più recenti preraffaelliti) o come le donne cantate dai nostri poeti più celebri (pensate a Laura di Petrarca o a Beatrice di Dante). Il blond power era arrivato con Chiara e attraverso un sofisticato e abilissimo richiamo alle radici della originaria e ideale bellezza italiana, quella rinascimentale dei Botticelli, dei Raffaello o dei Tiziano. Qualche nebbia allora si dirada: Chiara Ferragni non è una influencer qualsiasi ma è una donna capace di arricchire e rendere originale il linguaggio dei social ricorrendo proprio a quelle armi culturali ed estetiche che qualcuno si ostina a considerare estranee alle nuove frontiere della comunicazione. Soprattutto noi insegnanti dovremmo interrogarci e dovrebbero farlo opinionisti, giornalisti, politici di ogni colore: io ho parlato di Chiara Ferragni ma ovviamente volevo alludere a tutto ciò che lei riassume simbolicamente e che avanza e che avanza a prescindere dalle nostre volontà. Dobbiamo fare tutti come il Presidente Mattarella: non demonizzare, non rimanere ancorati ai bei tempi andati (ma erano poi così belli?) e tentare invece di capire e approfondire i nostri tempi. Il passato non ha alcun valore se lo amiamo solo come rifugio o via di fuga nostalgica da un presente che non ci piace. Il passato va richiamato una volta che ci sia chiaro quale futuro vogliamo davvero costruire per noi e per i nostri giovani, una volta che abbiamo fatto di tutto per non sfuggire dalle responsabilità del presente: allora sapremo quale passato interpellare e in che modo perché davvero ci aiuti a illuminare ciò che tumultuosamente e forse anche drammaticamente ci si parerà dinnanzi. Vedi un po' dove ci ha portato il parlare non superficialmente e non astiosamente di Chiara Ferragni: le bionde trasparenze sono solo la punta di un iceberg che nessuno può più ignorare.
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lamilanomagazine · 2 months
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Milano Art Week inaugura presso la Cittadella degli Archivi la mostra collettiva "Wandering out into this great unknown"
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Milano Art Week inaugura presso la Cittadella degli Archivi la mostra collettiva "Wandering out into this great unknown". E' stata inaugurata la mostra collettiva "Wandering out into this great unknown" ideata e organizzata dall'associazione culturale Isorropia Homegallery, con la partecipazione di Ribot Gallery, presso la Cittadella degli Archivi di Milano, in via Gregorovius 15. Presenti all'inaugurazione l'assessora ai Servizi civici, Partecipazione e Trasparenza, Politiche del decentramento del Comune di Milano, Gaia Romani, e la presidente del Municipio 9 Anita Pirovano. Il progetto espositivo, all'interno del palinsesto della Milano Art Week e a cura di Domenico de Chirico, riunisce opere di quattro artisti contemporanei: Olivia Bax, Michele Bubacco, Bénédicte Peyrat e Davide Serpetti. "Wandering out into this great unknown" si discosta dai processi scultorei ordinari, spingendosi dentro e fuori dal modellato. È possibile infatti trovare le sculture fatte di pieni e di vuoti di Oliva Bax (Singapore, 1988, vive e lavora a Londra) che stimolano lo spettatore ad indagare più da vicino così da poter accuratamente muovere lo sguardo da una cavità all'altra; Michele Bubacco (Venezia, 1983) con il suo "metabolismo pittorico" espelle continuamente tutto ciò che riguarda il suo subconscio immaginifico, privilegiando la libera ricerca di traiettorie sempre nuove e sorprendenti, mediante un'improvvisazione di carattere sensoriale; Bénédicte Peyrat (Parigi, 1967, vive e lavora in Borgogna, FR e Karlsruhe, DE) dispiega la sua pittura attraverso due modi di viverla e di intenderla completamente diversi tra loro: da un lato quello più immediato e istintivo, fortemente connesso ad una visione quasi ancestrale della creazione artistica, dall'altro quello legato ad un immaginario classico, con un'idea più meditativa dell'atto del dipingere; infine, Davide Serpetti (L'Aquila, 1990, vive e lavora tra Milano e L'Aquila), indagando la relazione che intercorre tra icone e potere, considera la psiche umana, per dirla con Carl Gustav Jung, come "una totalità conscia e inconscia allo stesso tempo", caratterizzata da una parte di luce e una di ombra che andrebbero armoniosamente integrate. Nella sua pratica pittorica, ciascuno degli elementi caratterizzanti funziona come una forma iconografica, uno scopo, un ideale, un'emozione e ciò gli consente di esplorare il concetto di natura umana nella sua interezza. La Cittadella degli Archivi di Milano è un polo archivistico meccanizzato che ospita documenti del Comune di Milano. Sito in zona Niguarda, custodisce oltre 2,5 milioni di pratiche e fascicoli di interesse storico, sociologico, culturale e amministrativo prodotti da enti pubblici e privati, nonché decine di migliaia di pratiche prodotte dagli uffici comunali ogni anno. Con una capienza di circa 70 km lineari, la Cittadella degli Archivi è uno degli archivi meccanizzati più grandi d'Europa. Attraverso l'utilizzo di una sofisticata e moderna tecnologia la Cittadella ha dato inizio a un processo di dematerializzazione dei documenti al fine di garantire una preservazione migliore rispetto al supporto cartaceo e un accesso più diretto alla consultazione. In un processo di riqualificazione, la Cittadella avvia la produzione di una serie di mostre e opere artistiche basate sul patrimonio documentale in proprio possesso. www.comune.milano.it/comune/cittadella-degli-archivi Isorropia Homegallery è un'associazione culturale no profit, con sede a Milano. Si occupa della promozione e della diffusione dell'arte, in tutte le sue forme, consentendo la conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso modalità multidisciplinari (dall'arte visiva a quella multimediale). Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l'ideazione e l'organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell'arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l'incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad oggi, sono state organizzate oltre 50 mostre. www.isorropiahomegallery.org RIBOT Gallery nasce nell'aprile del 2015 da un'idea di Monica Bottani, con lo scopo di arricchire, attraverso mostre di artisti internazionali ed emergenti, il panorama dell'arte contemporanea a Milano. Nell'ambito dei linguaggi contemporanei che spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla fotografia fino ai nuovi media, le mostre ospitate in galleria sono principalmente delle personali di artisti stranieri che presentano per la prima volta le loro opere in Italia. Ogni mostra è caratterizzata inoltre da uno special project, spesso un'edizione / multiplo in tiratura limitata, che l'artista realizza appositamente per l'esposizione milanese. L'intento è quello di creare un'occasione di dialogo tra artista e gallerista, teso a superare il concetto di "contenuto" e "contenitore", di opera d'arte e spazio espositivo, fine a sé stesso. L'ambiente della galleria in via Enrico Nöe 23 è una location su due piani che gli artisti sono chiamati a ridefinire di mostra in mostra, un luogo aperto al dialogo con un pubblico composto sia di collezionisti che di appassionati. www.ribotgallery.com INFORMAZIONI SULLA MOSTRA WANDERING OUT INTO THIS GREAT UNKNOWN Fino al 31 maggio 2024 Sede: Cittadella degli Archivi, Via Ferdinando Gregorovius, 15, Milano Contatti: [email protected] Orari: dal lunedì al venerdì ore 10-19 Ingresso gratuito previa registrazione... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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