the lion, the witch, and the audacity of this bitch
geralt/jaskier/yennefer ~6k, explicit.
d/s, sexual roleplay, banter, erotic massage. more tags on ao3.
Trouble is afoot and it will be a long evening for the White Knight.
The White Knight has been in the Queen’s service for more than half his life. He currently stands beside her royal majesty in the throne room, bearing witness to the thorn in the Queen’s side. A thorn he will be called upon to remove.
Whether he was pushing miscreants from the kingdom with his blade, doling out punishments on behalf of the Queen, or sating her majesty’s sexual desires, the White Knight fulfilled his responsibilities every day of his life. However such consistency was not common in all of the Queen's loyal subjects.
This spy in particular, a faun with broad shoulders and a nervous smile, a tufted little goatee and soft, folded ears. He has a penchant for distracting the castle guards with jovial questions about their favorite snacks. He has often derailed the White Knight's retinue from their duties with gossip from the latest winter festival.
Mr. Tammus had come into the Queen’s service only a few short years ago. The White Knight had been on assignment looking for allies to enlist to the Queen’s service. He’d ventured into the western mountains, seeking the brawn of a clan of minotaurs. It was there that he discovered Mr. Tammus beguiling the clan leader and her grandfather with a musical jig. Mr. Tammus had accidentally broken a curse that had fouled their young with human-features. Mr. Tammus could have asked for anything from the grateful clan but instead requested only shelter and their undivided attention while he performed his latest song.
Upon witnessing Mr. Tammus’ charm on the minotaurs firsthand, the White Knight knew the faun would prove useful for the Queen’s service.
Tammus indeed proved to be a valuable asset with eyes and ears in the community and borderlands, able to strike up friendships all due to his cherub-like face and penchant for outlandish tales that could enchant anyone with ears. He found secrets and gossip in the unlikeliest of places that was useful to the Queen and her royal guard.
Yet there are times where the faun’s flightiness has tested the Queen's patience.
Which is why Mr. Tammus is currently on his knees and bowing, snowmelt slipping from his hair onto the floor.
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comunque la settimana di sanremo non fa altro che ricordarmi che siamo un paese di ESAURITI ma proprio fuori dalle grazie del creatore . io posso mai mettermi a ridere alle due di notte perchè ho visto l'ennesimo tweet su aldo moro rinchiuso nel sottoscala di diodato? ma vi sembra normale?
E già qualcuno fra i parenti ha osato chiedermi del concorso. Ma come, non partecipi? Vedo già le mie zie insegnanti partir gagliarde con le solite domande cui non saprò cosa rispondere. La verità porterebbe a una bruta discussione, meglio tentar la via della cieca ignoranza o, peggio ancora, della menzogna compiacente. Ogni volta resto muto e interdetto, incapace di soffrirne a voce, perché ho un lavoro, cristo, un lavoro creatomi dal nulla, MI SONO DATO un lavoro e per loro non è abbastanza, perché non è un posto pubblico. Forse chi ha visto Quo vado? ma vive al nord non ha ben chiaro quanto quel film ritragga fedelmente la gretta mentalità della mia terra, ma è davvero così e non fa ridere per niente. Ricordo ancora benissimo i mesi precedenti l’apertura, il silenzio dei parenti, il vuoto intorno, le risatine di mia nonna: “Ma verrà qualcuno?” e l’insistenza di mia zia: “Hai mandato le Mad? Dovresti provare col sostegno, da lì è più facile entrare” (e di questa immonda realtà parleremo un’altra volta). Ci litigai, speravo d’aver chiarito una volta per tutte le mie intenzioni, ma puntualmente dopo qualche mese tornò a chiedermi: “Allora, hai mandato le Mad? Nessuna supplenza?” “Eh, no” mentii “purtroppo nulla”. Ci rinuncio, perché quella dei nostri genitori ormai è una generazione totalmente slegata dalla realtà, convinta di vivere ancora gli anni ‘90, dove tutto era possibile, dove entravi dove volevi con l’aiuto di zio Cosimino, dove il politichino di turno sistemava gli amici di amici, dove una laurea e un concorso significavano qualcosa. Oggi la mia dipendente, povera crista che quando non lavora passa le giornate a studiare, mi ha rivelato che per la sua classe di concorso i posti messi a bando per la Puglia saranno 3. Come dovrei non incazzarmi? Come si può restare calmi di fronte a tanto schifo? Capite perché ho mandato tutti al diavolo, aprendo la MIA scuola? Non possiamo star qui a invecchiare all’ombra di mamma e papà, in attesa che lo stato ci permetta di fare ciò che abbiamo sudato e studiato decenni per fare. In famiglia nessuno sa che ad aprile ho rinunciato all'orale. Non li ritengo stupidi, è probabile che qualcuno abbia capito (forse mia madre?), dall’Usr dell’Emilia Romagna si sono fatti vivi dopo un anno (un anno!) dal superamento dello scritto, questo sì, ma è poco plausibile che venga indetto un nuovo concorso senza aver posto fine al precedente. Almeno il dubbio deve averli sfiorati. Ma non ho il coraggio di dirglielo, lascerò che lo capiscano da sé, se vogliono, non sopporterei la cenere di quegli sguardi delusi, il ricordo di mio padre che dopo lo scritto esulta al telefono: “Volesse Iddio che ti sistemi”, la segretaria dell’Usr che alla rinuncia insiste incredula al telefono ed io che le rispondo: “Non posso, ho cambiato vita”. No, la verità li ammazzerebbe, non so manco perché poi. E la cosa che mi fa più ridere è che proprio loro, le mie care zie insegnanti, gente del mestiere, non capiscono che non potrei affiancarlo in nessun modo a ciò che già faccio, perché è già un lavoro a tempo pieno. Come potrei mai dedicarmi il pomeriggio al doposcuola e preparare al tempo stesso le lezioni del giorno dopo? Partecipare ai consigli, collegi vari, attività pomeridiane ed essere ubiquamente al mio locale? Gestisco un’attività, cazzo, non è mica il lavoretto dell’estate. Ma non lo capiranno mai tanto, meglio che m’abitui sin da ora a ripetere: “Oh, sì, eccome se ho sentito! Non vedo l’ora di tentar la sorte anch’io alla lotteria!”
Dopo il successo di un anno fa anche oggi siamo qui per dire ai basta ai recap dell'anno in cui le persone mostrano tutti i loro grandi successi e i loro grandi traguardi facendoti sentire inutile e dire sì soltanto ai recap di dolci, cagnolini e gattini: