ngl ieri sera non avevo voglia di fare nulla ho acceso la tv fatto zapping guardato un pezzetto di temptation island e constatato che veramente not all men but most men
Sono giorni in cui, chi come me non crede e non prega, può solo continuare a confidare nella compassione umana, nella Pietas.
Forse è più facile lasciarsi vivere da una fede preconfezionata, sorretta da secoli di tradizione e radicata nella nostra cultura.
Ma preferisco continuare a credere nell'umanità che contiene già in sé tutto il dolore, tutto il coraggio, tutto l'amore, tutto il senso della vita e tutte le preghiere possibili. Dopotutto ogni Uomo è già una piccola chiesa.
Una dozzina di stati si sono uniti alla California e a molti paesi nell’approvare una legislazione per vietare la vendita di auto convenzionali e spingere tutti verso i veicoli elettrici (EV), molti entro il decennio. Allo stesso modo, con un gioco di prestigio normativo, l’Environmental Protection Agency degli Stati Uniti ha proposto norme sulle emissioni che imporrebbero effettivamente alle case automobilistiche di vendere principalmente veicoli elettrici. E, naturalmente, il mal chiamato Inflation Reduction Act, alias Green New Deal, riversa sussidi in tutto l’ecosistema dei veicoli elettrici.
La corsa a sovvenzionare e rendere obbligatori i veicoli elettrici è animata da una presunzione fatale: il presupposto che ridurranno radicalmente le emissioni di CO2. Questo presupposto è un’ortodossia radicata non solo tra gli esperti ambientalisti e gli amministratori dello stato regolatore, ma anche tra i critici dei veicoli elettrici, che contestano una transizione forzata principalmente sulla base della perdita di libertà, dei costi e delle distorsioni del mercato.
Mettiamo le mani avanti: domani è 11 settembre, data in cui avviene una delle migrazioni oramai più classiche. Per un giorno o due, frotte di maistatisullalunisti - tutti ingegneri aerospaziali con laurea in veterinaria, economia o anche in scuola della vita, sovente ereditieri della radicata convinzione dai nonni iscritti alla CGIL Pensionati - trasmutano in civili strutturisti e si dedicano alla caccia e riporto di fantasmagoriche teorie sui cedimenti delle Torri Gemelle o del Pentagono.
Dato il clima sovreccitato vigente per via di Nato Russia Ucragna in queste lande di sensibiloni incapaci di vergogna quasi quanto di star zitti o di far di conto, mi sa che quest'anno il guano sparso al proposito sarà in quantità importanti.
Così ho fatto una lista di quello che mi cura. È quello che mi ha curato ieri sera e potrebbe anche cambiare. Potrebbe anche essere la lista della gratitudine
non aggrapparmi a quello che non c’è
avere prima di tutto una relazione con me
non aver paura di provare dolore. non sarà quello la causa della mia morte
non aver paura di non capire quello che mi dicono. Succede
riconoscere che il senso di solitudine è un disperato bisogno di intimità con me
scoprire che se ho la debolezza di cadere ho anche la forza di rialzarmi
accorgermi che la bellezza che vedo fuori è radicata in me
La tradizione è l’Origine che ritorna sempre, in forme diverse, di ciclo in ciclo. I princìpi costitutivi del cosmo, cioè del Sacro, si manifestano dal piano metafisico a quello fisico, attraverso tutte le dimensioni: il filo conduttore è la Coscienza, la quale è continua lungo lo svolgersi dei cicli.
Gli archetipi costitutivi del cosmo sono ciclicamente celati e manifestati: le ventiquattro rune antiche ne sono la rappresentazione simbolica. Ciascuna runa convoglia un significato che non è univoco e nemmeno binario, e che – anzi – è una sorta di sfera semantica: messi insieme, tutti e ventiquattro questi elementi descrivono il Sacro costitutivo e ordinatore cosmico.
Come l’universo si contrae ed espande continuamente, essi non muoiono né si estinguono: ad ogni contrazione vengono celati, per poi essere riscoperti alla successiva espansione. È il Mito, radicato nell’Origine, a raccontare il Sacro e le sue manifestazioni ricorrenti.
Dopo aver indagato con i primi due testi le rune alla luce del sistema Uthark, della Vǫluspá e del Poema Runico Anglosassone, questo terzo capitolo procede attraverso poemi e testi mitologici alla ricerca degli elementi sacri e fondanti la comunità radicata della Gens/Kinþiz.
Sono avvenute alcune svolte interiori che ora mi fanno sentire di essere pronta ad affrontare una nuova stagione di vita. È incredibile quanto mi senta, in questo frangente, radicata, grata, propositiva.
Ci vorrebbe un'altra vita un'altra me, un'altra dimensione dove riuscire ad essere distratta, dove è normale, salutare, armonioso, liberare il proprio pensiero, la propria mente oltre il tangibile il materiale il socialmente giusto.
Distrarmi, ecco dovrei distrarmi per vivere.
Lottare contro un’idea patologica, un senso di responsabilità eccessivo, l'ansia radicata in profondità, può sembrare difficile, ma non deve essere certo un’impresa impossibile.
La distrazione personalmente vissuta come qualcosa di negativo.
Ma la distrazione non è soltanto un difetto.
In molte circostanze la capacità di distrarsi può rivelarsi di grande utilità. Per allentare una forte tensione o un pensiero disturbante non c’è niente di meglio che rivolgere altrove la propria concentrazione.
Non importa dove, se in un libro, nell'orizzonte o negli occhi di uno sguardo, nelle parole di un amico, nel profumo di un fiore o semplicemente nel silenzio .
Distrarsi per vivere, un'occasione per trasformare una giornata qualunque in un giardino fiorito🌷
Oggi è il #solstizio d'inverno, un giorno assai particolare, considerato tale fin dalla preistoria. Il giorno più corto dell'anno veniva celebrato da quelle civiltà antiche che praticavano il culto del sole o avevano un Dio del Sole tra i propri dèi, un po' in tutto il mondo: dalla Siria all'Egitto, dal Nord Europa all'America Centrale, fino alla civiltà Romana. Questa tradizione era così ben radicata che è sopravvissuta anche dopo la diffusione delle religioni monoteiste, tra cui il Cristianesimo.
In #Maremma, dalle parti di #Pitigliano, esiste il sito megalitico di Poggio Rota, che è stato riconosciuto come osservatorio preistorico della volta celeste. Nel giorno in cui 4300 anni fa cadeva il solstizio d'inverno, il sole al tramonto cadeva esattamente nella scalanatura scavata tra le rocce!
Il bello è che davanti a un ordine apparentemente insensato Pai le domande se le fa, ma la convinzione di dover obbedire a Deep Blue è così radicata in lui che quando Taruto pone la stessa obiezione, suggerendo di continuare con azioni più sensate dal loro punto di vista, lui lo mette a tacere.
Adoro questo dettaglio che contrariamente alle paranoie delle altre Mew Mew, Ichigo non sia minimamente gelosa. È talmente sicura dell'amore reciproco tra lei e Masaya che non batte ciglio al vederlo circondato dall'estrogeno impazzito. Molto carina come cosa.
Kisshu ha lasciato un posto vacante da 'quello che capotta psicologicamente' tra gli alieni e il sempre ligio al dovere Pai fila a riempirlo. Ammazza al povero Taruto, è un bambino e tutto considerato quello più mentalmente stabile tra i suoi amici.
Qui i morti ci sono partiti sicuramente. Il riassunto accuratissimo da parte del Trono del Muori si avvicina!
Ovvero la scena in cui er Cavaliere Aò viene usato come stim toy da due alieni iper stressati.
Comunque c'è da dire che hanno costruito abbastanza bene la rivelazione che Masaya sia Profondo Blu, fin dall'episodio delle amebe. Qui ne abbiamo una seconda versione, con Ichigo che reagisce alla Mew Aqua presente in lui, e poi la costruzione della suspence con Kisshu che ragiona che no, questo potere non dipende dalla ragazza stessa, smentendo le supposizioni di Ryou e Keiichiro.