Tumgik
#soltanto una cosina
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Chapters: 1/15 Fandom: SKAM (Italy), Un Professore (TV 2021) Rating: Teen And Up Audiences Warnings: No Archive Warnings Apply Relationships: Niccolò Fares/Martino Rametta, Simone Balestra/Domenico "Mimmo" Bruni Summary:
Capitolo 1 (ITA): Crossover SkamIT&Un Prof
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arreton · 2 years
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È andata così: una volta, quando frequentavo ancora medicina alla University of South California, mi capitava spesso di fare avanti e indietro in aereo dalla East Coast a Los Angeles. Durante le vacanze accademiche. Per sei volte ho aperto la porta beccandomi la stessa rossa patita dello yoga, nuda dalla vita in giù, seduta a gambe incrociate sulla tazza, che si limava le unghie con la striscia ruvida di una scatola di fiammiferi, come se stesse cercando di darsi fuoco, e con indosso soltanto una camicetta di seta legata sul seno, e per sei volte quella prima piega la testa e si guarda la cosina lentigginosa con intorno il boschetto arancio-lavori-in-corso, poi alza gli occhi grigio metallo verso di me, lentamente, e mi dice: «Qui dentro ci sono io» dice, «se non ti dispiace.» E per sei volte io le sbatto la porta in faccia.
— Chuck Palahniuk Soffocare
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reallybadfeeling · 3 years
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FF Reclist del 2020
Sono tornata a postare su questo blog al solo fine di lasciare questa lista a caso di ff che ho letto nel 2020 e mi son rimaste impresse? La risposta è sì. E Buon Natale a tutti, eh! 
Star Wars [Trilogia Sequel]  (let’s be honest, son quasi tutte Reylo)
The Trail Bride Link: https://archiveofourown.org/works/17454824/chapters/41100980 Questa Western AU è una di quelle fic che anche se ho letto a gennaio ci ripenso e *chef kiss*. Avete presente quel slow burn dove prima arriva il smut, poi l’angst e infine il momento di falling in love? Ecco, 160k di sabbia negli stivali che apprezzi sul serio.
Tie Your Heart to Mine Link: https://archiveofourown.org/works/16143359/chapters/37718534 Potrei dire “chissene del p0rn” per questa storia perché GUYS, LA TRAMA IN QUESTA FF È PURE GOLD! Non solo c’è Rey che si spaccia per una dei Knights of Ren, ma i Knights of Ren in questa ff sono tante cose. Che poi aggiungiamo al mix jealous Kylo e… CIAONE! Mi son riletta i 147k+ di questa ff due volte quest’anno.
They Don’t Have A Word For What We Are Link: https://archiveofourown.org/works/17867792/chapters/42167327 Dicevo sopra dello slow burn? Ecco, FORGET ABOUT THAT. Questa è smut con contorno di trama. Sono 183k di Rey e Ben che fanno zozzerie? YEP. Ma se lo smut trascina la trama e far trasformare Kylo in Ben… WIN WIN AS FAR AS I’M CONCERNED!
The Termination Link: https://archiveofourown.org/works/20834045/chapters/49526072 Okay, NON consiglio questa storia ha chi ha problemi a leggere di gravidanze e aborti. Che fa sembrare questa ff molto più edgy di quel che è in realtà. Però è la ff con cui son stata introdotta alle Nightsisters prima ancora di sapere cosa fossero, AND I FELL IN LOVE WITH THEM! Che posso farci, ho un debole per i villain! E questi 62k in un paio di giorni si leggono NO PROB.
The DILF of Disneyland Link: https://archiveofourown.org/works/21535246/chapters/51335782 A dimostrazione del fatto che NON leggo solo long, questa cosina da 13k! Perché ci vuole anche un po’ di crack nella vita e questo è mild crack di quelli di qualità honestly
Gross Breylo (series) Link: https://archiveofourown.org/series/1246199 Avete mai avuto quella sensazione di “can I have more Ben? More Kylo”? Ecco, questa serie è quel guilty pleasure perché ci sono Ben, Kylo e Matt. In un sandwich di tutti i più comuni kink (e pure alcuni un po’ meno) con Rey nel mezzo (e a volte pure senza di lei cause why not?). Sooo conta come incesto o self-incest? Who know? Who cares?
Savage Beauty Link: https://archiveofourown.org/works/20921171/chapters/49735226 Lo ammetto, nonostante siano solo 77k, questa ci ho messo più del dovuto a leggerla. Plot heavy soprattutto verso la seconda metà, ma come detto ho un soft spot per i villain. Rey che per Kylo passa al Dark Side. Non vi rovino il finale, ma assolutamente vale la pena di buttarci energie (anche se rallenta dopo un inizio più accattivante).
The Wedding Necklace Link: https://archiveofourown.org/works/22513729/chapters/53796988 In generale non solo una fan dei rewrite o delle fix-it che seguono la trama di TROS. Ma questa storia ha un pretesto di trama così scemo e prometteva il tipo di happy ending che piacciono a me (quelli in cui la Reylo figlia)... 40k di fluff e silly crack spacciato per cose serie.
Pillow Talk Link: https://archiveofourown.org/works/20405317/chapters/48401371 Non sono una grande fan del tag “space virgins”. Anzi, non ho mancato di dire più volte quanto spesso mi irriti. Ma questi 93k di Rey e Ben in denial mentre son costretti a condividere il letto più sì che no? Awkwardness senza esser cringe. Che è sempre un requisito per quanto mi riguarda.
Supreme Leader & Last Jedi: Caught in the Act!!! CLICK HERE Link: https://archiveofourown.org/works/21798247/chapters/52015984 Ogni tanto ci vuole anche del porn for the sake of porn giusto? Ecco, questi 11k sono esattamente quello. Con un pizzico di crack che, you guys, dovreste aver capito che ho un soft spot per le scemate, no?
H.O.A.cus Pocus Link: https://archiveofourown.org/works/26955406/chapters/65788996 Una modern!AU di con Ben vicino rompipalle per motivi del tutto idioti? Enemies to lovers vecchio stile? 21k di kinda crack but also not? Eh… Sentite, ero in vena di qualcosa di meno plot heavy sotto halloween. E questa mi ha decisamente messo un bel sorriso in faccia.
Star Wars Rebels
(let’s be honest, son tutte Kalluzeb)
A Safe Haven Link: https://archiveofourown.org/works/25758262/chapters/62554666 Honestly, non mi aspettavo di divorarmi 146k di Kallus che si abitua alla vita da ribelle. But guess what? That’s what I did. C’è anche un seguito scritto giusto qualche giorno fa, ma è una roba breve. Anyway, sta ff mi ha uccisa di brutto, facendomi amare un botto di personaggi secondari. Scritta bene you guys. Vedetevi Rebels solo per shippare Kalluzeb e leggervi questa.
Come in from the Cold Link: https://archiveofourown.org/works/24562042/chapters/59820526 Welp, diciamo che dopo aver letto la ff precedente ed esser tornata al tag, mi son accorta che questa autrice aveva prodotto altra robina. E son inciampata in questa AU con Kallus che viene salvato dai ribelli. E poi c’è tutto un arco in cui Kallus cerca di redimersi che *chef kiss*. Ci sarebbe pure un seguito, ma mi puzzava di angst di quelli pesi ma pesi di brutti, e mi pareva di capire dai tag che ci sarebbe stato some kind of time travel fuckery. Quindi mi son accontentata di questa.
Dream Walking Link: https://archiveofourown.org/works/23857447/chapters/57341344 62k di due patate che più enemies to lovers di così si muore. Also, soulmates!Au… I mean, come puoi dire no? Con loro sto trope è proprio la morte sua. (ed è la stessa autrice delle due fic precedenti. Quindi you guys, assicuro che è scritta bene. The feels are strong.)
Purple heartstrings Link: https://archiveofourown.org/works/27454297/chapters/67118188 Ho detto che la soulmates!Au con loro è una trope che adoro? Ah ecco… Beh, questa mi è quasi dispiaciuto fossero solo 16k. Perché seriously, Kallus è ancora più patata. E adoro la famiglia Kallus che ci ha buttato come original character l’autrice. Son tutte patata e I WANT MORE! 
When You Pry it From My Cold, Dead Chest Link: https://archiveofourown.org/works/16373723/chapters/38320103 Okay, lo ammetto, ero entrata in un loop chiusissimo di soulmates!AU con la Kalluzeb. Ma son letteralmente una meglio dell’altra e tutte con il loro twist. Questa ad esempio sono 43k di feels distrutti di brutto perché l’enemies to lovers in questa ff è SO STRONG! Like, passatemi sopra con l’asfaltatrice e poi rompete tutte per trovarmi sotto ancora morente causa feels. 
Star Wars [trilogia prequel] (let’s be honest… Ah no, a sto giro ci son 2 ship! *surprised pikachu meme*)
Well It Goes Like This Link: https://archiveofourown.org/works/23977453/chapters/57673405 Avevo bisogno di good parent Anakin you guys. Non mi aspettavo però di trovare 62k di Anakin good parent di un gruppo di younglings invece che di Luke e Leia. But guess what? Mi ha scaldato il cuore lo stesso. Perché ALL OF THE FUCKING FEELS! Questa è una di quelle storie che finiscono apertissime e per cui vorresti da morire un seguito perchè JUST TOO SWEET! (E per chi ha visto Clone Wars e Rebels ci son anche cose che fan fangirlare di brutto. E ciaone.)
i grew up here till it all went up in flames Link: https://archiveofourown.org/works/23473327/chapters/56276515 I mean, di questa ff potrei pure dire soltanto 30k di Anakin che si fida di Obi-Wan e Padmé invece di farsi fregare da Palpatine. Also, baby!Leia e baby!Luke adorable as fuck, domestic fluff che please yes, Anakin vestito superfashionable and rocking it. Che altro devo dirvi you guys?
Master Mine Link: https://archiveofourown.org/works/22209502/chapters/53027014 De-aged Obi-Wan diventa il padawan di Anakin. E ovviamente Obi-Wan ha una huge crush immediata. CAUSE, YOU KNOW… Pensieri inappropriati, that’s a thing teeneagers have! No, sul serio, questa ff è proprio sul confine dell’under-age e delle dynamics fottute a bestia… Ma young Obi-Wan è just too sweet! (Also, sta ff conferma che per quando è affiancato a Padmé il fluff e l’angst la fanno da padroni. Se però è Obi-Wan il love interest… NOPE, FUCK THIS SHIT, GIVE ME THE INAPPROPRIATE PORN! XD C’ho problemi).
With a Warm and Tender Hand Link: https://archiveofourown.org/works/6054904/chapters/13881241 Vi sto per caso consigliando 38k di puro angst e porn? YES. Yes, that is what I am doing. Niente, cosa posso dire a mia discolpa? Che ho un soft spot per questi due che dopo essersi girati attorno per anni ammettono finalmente che si amano in modo completamente fottuto per poi fottere come ricci per rendersi conto suddetti sentimenti incasinati in realtà son racchiusi in una ammissione di demolezza e amore? … … … HO PROBLEMI. Ma la ff è super sweet in the most sexy way.
The Witcher (let’s be honest, son tutte Geraskier)
An All-Consuming Creature Link: https://archiveofourown.org/works/23408935/chapters/56101345 Questa è quella long infinita (163k) con una botta di angst, perlopiù Jaskier centric, in cui non solo c’è una trama al bacio, ma Geralt canta e l’autrice della ff ha scritto e composto musica! E è linkata you guys! Questa ff ha davvero tutto! Ho già detto Geralt che canta? Ecco, perché non importa che a un certo punto iniziate a chiedervi “WHY AM I EVEN READING THIS?!” La risposta è GERALT CHE CANTA PER JASKIER! (Ma poi l’angst potente e il modo in cui finisce *chef kiss*)
You Can’t Be My Sugar Daddy, We Don’t Even Have Sugar Link: https://archiveofourown.org/works/23075560/chapters/55199137 Il vero titolo di questa storia dovrebbe essere “Cause Geralt deserves nice things!”. Honestly, questi 50k non vi renderete neppure conto di averli letti. Si naviga nel fluff, nel crack e soprattutto nei feels!
The Smell of Heartbreak Link: https://archiveofourown.org/works/22776946/chapters/54427231 Niente, passiamo all’estremo opposto con questa ff. Se avete voglia di TANTO angst, fatevi un po’ una nuotata in questi 60k di Geralt e Jaskier che cercano di riparare la loro relazione. Il tutto con un contorno di maledizione random perché WHY NOT?!
If We Must Starve (Let it be Together) (series) Link: https://archiveofourown.org/series/1706485 Di solito non consiglio cose in corso. Mainly perché leggo solo complete. Ma questa ne vale la pena tantissimo. Al momento è appena sotto i 90k, e gli aggiornamenti della fic ancora in corso son sporadici. Ma se volete la cosa di “Geralt deserves nice things” pompata e ampliata a tutti i Witcher, THIS IS THE SHIT FOR YOU!
The Courting Season Link: https://archiveofourown.org/works/23708941/chapters/56928121 47k di fluff con Geralt che cerca di esser romantico e quello che è totalmente oblivious è Jaskier? YAS PLEASE! Seriously, sweet as fuck fluff con un pizzico di feels che è semplicemente *chef kiss*
To Understand Love Link: https://archiveofourown.org/works/24128269/chapters/58090600 Che posso dire? I’m a sucker for God!Jaskier. Questa è solo una delle ff in lista con quel tag, ma giuro, questi 53k valgono la pena. Tanto angst e BAMF Jaskier e personaggi originali che li adori a prescindere!
I’ll Be Your Voice Link: https://archiveofourown.org/works/25129009/chapters/60884227 Non so se son l’unica, ma… Geralt e Jaskier che crescono Cirilla? I like that. Ora, aggiungeteci anche bambino salvato a caso da Geralt! ESATTO! Una botta di fluff e angst e… I CAN’T EVEN! 36k che ho divorato in 2 giorni nonostante fossi occupata con lavoro quando l’ho trovata! (Ma c’è pure Jaskier che non è propriamente umano… RAGA, COMBO DI TAG per quanto mi riguarda!)
Detroit: Become Human (let’s be honest, son tutte 900Reed)
One does not simply say “I love you” (series) Link: https://archiveofourown.org/series/2051340 Ho un debole per le patate sceme? YUP. Quindi cosa vi aspettate?! Dovevo consigliare almeno una 900Reed. Non ne ho lette tantissime quest’anno, ma questi 60k totali son fluff e p0rn che val la pena.
/all the gun fights/ and the limelights/ [and the holy sick divine nights] Link: https://archiveofourown.org/works/19822831/chapters/46936537 Un titolo infinito per 85k di reverse!AU in cui alla fine fine ste due patate restano broken AF. Consiglio se volete trama e tanto angst e traumi di quelli pesi e… Ho menzionato due patate che si innamorano? Ah no?
chaos looks good on you Link: https://archiveofourown.org/works/24575989/chapters/59354422 Penso sia chiaro che ho un soft spot per le enemies to lovers. Questa è una di quelle super sweet. In particolar modo per colpa di RK900 che cerca di creare rapporti umani quando è convinto che tutti funzionino solo in pattern prevedibili e l’unico punto di chaos sia Gavin.
Despite It All Link: https://archiveofourown.org/works/26151949/chapters/63628915 Tecnicamente uno “spin-off” di una HankCon, questa soulmates!AU mi ha spezzata tantissimo causa angst e cretini in denial. Poi tra Gavin che è un pozzo di issues e 900 che è una patata supersoft… yeah, decisamente 50k di ALL OF THE ANGST!
Teen Wolf (let’s be honest, son tutte Sterek)
spiderweb of lies Link: https://archiveofourown.org/works/17212451/chapters/40474175 Ho un soft spot per i pg grumpy dal passato tragico che hanno cose belle nella loro vita. E mi mancava il fandom di Teen Wolf e son inciampata in questi 54k di Stiles che finalmente si accorge di quanto tossico sia Scott e rimette le cose a posto. Non è la best ff ever, honestly, ma c’è badass!Stiles. E non so dir di no a badass!Stiles (Ha pure dei seguiti, ma honestly dopo aver letto il primo I got tired of it all.)
What Goes Around Link: https://archiveofourown.org/works/13560651/chapters/31118688 Ecco, badass!Stiles è uno stile di vita se non era già chiaro. Questa ff porta la cosa all’estremo e lo trasforma in un cold blooded assassin. And I STAN THIS. In particolare perché c’è un Peter scritto benissimo in sta ff e… FIGHT ME, OKAY?! Ma poi tratta la moralità dei grey heroes tipo The Punisher… Yeah, 71k che non posso che consigliare (anche se l’inizio sembra slow)
I’d Do Anything (for you) Link: https://archiveofourown.org/works/20821298/chapters/49494104 Sempre sulla falsariga del badass!Stiles e dell’uccidere gente “for the greater good”, questa roba di 46k ha direttamente Stiles che parla con il nemeton. Ed è kinda un necromante but also not. Sta ff è in generale una delle Sterek migliori che ho letto negli ultimi anni. Principalmente perché ha un botto di tag che adoro. Quindi magari son di parte.
Critical Role (let’s be honest, son tutte WidowFjord)
now my charms are all o’verthrown Link: https://archiveofourown.org/works/23364643/chapters/60220915 Questa storia è l’unica long di Critical Role che ho trovato e ho letto fino alla fine. Quindi OF COURSE è finita con un cliffhanger. DANG IT! Sto ancora aspettando che sia finito il seguito perchè WORTH IT! 85k di pirate!AU? YAS PLEASE! Are you fucking kidding me?!
Definitely not a romantic sub-plot (series) Link: https://archiveofourown.org/series/1339861 Tecnicamente questi 21k son una rilettura di qualcosa che ho beccato l’anno scorso. Ma che io l’abbia riletta dovrebbe dirvi che è adorabile. E per chi mi conosce sa che non sono una fan del RPF, ma qui honestly Liam e Travis non sono davvero una romance, son più due scemi che fan gli scemi come il resto del gruppo. E ADORO l’alternarsi tra l’RPF e il gruppo che è in-game e fa cose ADORABLE AS FUCK!
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giulia-liddell · 4 years
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Quella volta che si creò il silenzio e qualcuno decise di fare rumore
Abituatevi a questi titoli, perché ce ne saranno tanti altri così
Parole: 1015 (iniziamo con roba corta, dai)
Beta: Server di Discord (Giusto? Non posso fare la mia battutina sulla beta)
Fandom: Sanremo RPF (Cenone di Natale AU/Sanremo Family AU)
Ship: Nessuna (per adesso), forse ehm mentioned Anacore
Avvertimenti: piccolo discorso omofobico, roba fatta di fretta, povero Anastasio
Note autore: Ormai è da secoli che dovevo postare questa piccola cosina che sul server ha avuto conseguenze inaspettate... C’è una seconda parte (X)... Ringrazio @just-one-more-fandom dato che abbiamo stabilito che questa idea era partita da te!
L’ambiente non è per niente teso. Per una volta. Non capita quasi mai a questi incontri di famiglia che ci sia quiete. Forse è l’aria di primavera o lo spirito della Pasqua, anche se non spiega perché lo spirito del Natale non debba avere lo stesso effetto. Sembra quasi assurdo che un pranzo di Pasqua risulti più sereno di una cena di Natale… Ama per la prima volta dopo chi sa quanto, sorride serena durante una riunione di famiglia. È quasi un evento storico. Forse è per quello che Enrico sta facendo così tante foto con un sorriso soddisfatto piantato sulla faccia. Cally si guarda intorno e vede tranquillità sul volto di tutti, perfino su quei due idioti di Anastasio e Rancore, e gli viene in mente che forse può provare a spingerli un po’ nella giusta direzione giusta. In fondo, l’ambiente è certamente adatto.
Sembra un momento perfetto quando suo cugino si siede molto vicino a Tarek senza quasi accorgersene. Che adorabile idiota, pensa Cally mentre progetta un piano per farli avvicinare ancora di più. Non resiste all’idea di riuscire a farli arrossire entrambi, sarebbe una scena fantastica. Ma prima che possa avvicinarsi, prima che possa anche solo dire una delle sue battute per punzecchiarli, prima che possa anche solo pensare esattamente cosa fare, la voce del Male Assoluto parla qualche passo più avanti a lui. «Marco non ti rendi conto di che comportamento vergognoso stai avendo? Sei già un maleducato ed un delinquente, adesso devi pure appiccicarti così tanto a quell’altro delinquente? È davvero questo quello di cui ha bisogno questa famiglia? Un altro deplorevole esempio di omosessualità?». Silenzio assoluto. Tutti si voltano verso la fonte della voce. Ovviamente zia Rita, assistita dalle nonne vicine a lei che annuiscono in assenso. Cally stringe i pugni pronto a tirare un cazzotto in piena faccia ad una sua stessa parente, mentre nota una simile quantità di furia assoluta negli occhi di Tarek, che ha istintivamente stretto a sé Marco. Lui, poverino, sembra non essere riuscito nemmeno a capire esattamente cosa sia successo e continua a fissare la zia con lo sguardo perso.
Ci sono alcuni secondi di pesante attesa in cui tutti sembrano pronti ad assaltare la zia Rita, perfino la zia Ama sembra aver completamente perso il suo normale controllo. Cally inizia a fare un passo in avanti, ma viene interrotto da Antonio, l’altro Antonio, che si mette improvvisamente in mezzo tra lui e la zia Rita. «Se ne vada.» dice semplicemente Diodato con un tono stranamente calmo, ma osservandolo bene, nel suo stato di shock, Cally si accorge che sta stringendo i denti con forza. «Come prego? Antonio, caro, cosa stai dicendo?» risponde la zia confusa voltandosi improvvisamente verso il favorito della famiglia «Se ne vada. Non siamo direttamente imparentati, ma siamo una famiglia ormai da svariati anni, grazie alla meravigliosa e felice unione di Ama e Fiore. Che sono un perfetto esempio di un felice matrimonio e non so se lei in questi anni si è resa effettivamente conto che sono due persone queer sposate tra loro o se ha cercato di convincersi che fossero solo dei coinquilini molto vicini. E non sono gli unici. Questa famiglia è piena di meravigliosi individui che ognuno in modo diverso rappresenta la fantastica comunità che lei ha azzardato chiamare deplorevole. Io e lei non siamo imparentati, ma ho finto che lo fossimo in questi anni per rispetto e per educazione nei suoi confronti nonostante lei abbia continuato ad insultare in più occasioni, direttamente ed indirettamente, i membri della mia amata famiglia, sia quelli di sangue che quelli acquisiti che io considero vicini ed importanti quanto i primi. Non posso più sopportare, ad alcun livello, una mancanza di rispetto ed un odio tale nella quiete e nella tranquillità della mia famiglia e non intendo farlo. Non posso neanche più considerarla, nemmeno per rispetto ed educazione, parte della mia famiglia in alcun modo, quindi… Se ne vada immediatamente e lasci in pace i miei amati familiari, che lei, signora Pavone, non merita assolutamente. Potrà tornare, se e solo se, avrà imparato quanto meravigliosamente varia ed importante sia la sua stessa famiglia e quanto è fortunata a farne parte.» spiega Antonio con lo stesso tono calmo e posato di prima.
Altro profondo silenzio. Zia Rita rimane ammutolita, sbattendo più volte le palpebre confusa, tanto quanto sono confusi gli altri presenti. Cally abbassa il braccio che si accorge di aver tenuto alzato fino a quel momento pronto a tirare un pugno. La zia prende la sua borsa e si allontana urlando qualcosa sul fatto che se ne sta andando di sua scelta perché nessuno le aveva mai mancato di rispetto in quel modo. Enrico fermo nell’angolo appoggia la macchina fotografica e comincia ad applaudire, seguito prima soltanto da sua sorella Giordana e poi, lentamente, da tutti gli altri. Antonio si allontana e scompare da qualche parte in giardino, senza che nessuno se ne accorga. Cally rimane bloccato nello stesso posto faticando a capire cosa sia successo. Vede Marco riprendere a respirare e Tarek sciogliersi dal suo stato di tensione per poterlo consolare e si accorge che questo è merito di Antonio Diodato. Quel Antonio Diodato. Il cugino perfetto, adorato dalle zie e dalle nonne, che non ha mai detto una parola contro nessuna di loro. Quello che è sempre stato usato da Zia Rita come esempio di buona condotta. Quello che ha passato l’ultimo cenone di Natale a guardare storto Claudia perché adesso sta con Elodie? Lui è quello che ha deciso di fermare e cacciare la zia Rita? In difesa di Marco e Tarek? Questa poi. Di tutte le assurdità che sono successe alle riunioni di famiglia questa deve essere la più assurda. Che cazzo. Adesso mi tocca andargli a parlare. A ringraziarlo. A ringraziarlo per aver difeso mio cugino. Che cazzo. Appena riesce a muoversi di nuovo e si riprende abbastanza dallo shock Cally va a chiedere a zio Bugo dove sia andato Antonio. Mentre gli altri sembrano già essere tornati alla normalità, lui si dirige verso il luogo che gli viene indicato in cerca di Diodato.  
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La Febbre Del Sabato Sera, ma non Quella Buona
Mi chiamo Milena e anche se in teoria avrei kose da fare per la patente, mi sono ammalata come Ermal, per cui mi è partita una cosina. Con un po’ di Rindrea di sottofondo e un ospite a sorpresa manco fossi Maria de Filippi, eccoci qua.
Ermal si è ammalato.
Ok e grazie al cazzo direte voi: con tutto lo sbollattamento subito da Febbraio, prima o poi il suo corpo doveva cedere. 
Non che negli ultimi tempi non abbia dato prova di alcuni piccoli segnali: il polso infiammato, il cortisone, la voce fuori uso. Tutte cose che, però, era riuscito bene o male a superare con un po’ di salti mortali e fin troppi convinti “sto bene” che quasi nessuno si era bevuto.
Solo che questa volta, la grande differenza è che si è ammalato per bene.
Febbre a trentanove, mal di gola, tosse, indolenzimento, mal di testa, nausea. Insomma tutti i bellissimi sintomi che stanno a indicare un’influenza bella potente.
Indi per cui, è dovuto rimanersene a letto.
Ci ha provato fino all’ultimo, a non mancare. Ha preso più tachipirina di quanto fosse umanamente consigliabile, eppure il termometro è ostinatamente rimasto ad oscillare tra i numeri 38 e i 39.
 Ha perfino chiamato l’autista che l’ha raggiunto sotto casa, ma quando alzandosi per cercare di rendersi presentabili si è ritrovato con le orecchie che fischiavano e ha rischiato di dare un poco gentile e delicato bacio al pavimento con la faccia, ha capito che sì, per una volta la risposta doveva essere “no, non ce la faccio a venire, mi dispiace”
Quindi, una volta che ha barcollato di nuovo verso il letto e si è rimesso dentro alle coperte tipo avocado nel sushi roll, ha chiamato, disdetto, scritto un tweet di scuse, e poi ha collassato.
Si risveglia soltanto quando sente delle voci nell’ingresso
Infastidito, si rigira nel letto, la testa che gli duole come non mai
I suoi neuroni ci mettono qualche secondo di troppo a collegare che non dovrebbero esserci delle voci nel suo ingresso, ma quando ci arrivano apre gli occhi lucidi, sforzandosi di tirarsi su nonostante tutte le sue articolazioni siano in full mood Albano urla AAAA per dieci minuti
Tendendo le orecchie doloranti e mezze tappate, riesce a sentire qualcuno parlare
“... detto che non lo so, ma non posso” “Solo per qualche ora, davvero”
Riconosce, nelle voci che sente a stento, quello che sembrerebbe il tono di Rinald. 
“Rinald?” si sforza di chiamare, dubbioso, la voce che suona roca e impastata per il sonno e il dolore che la attraversa quando parla.
Le voci si fermano. Poco dopo, la porta si apre e sì, sbuca suo fratello. Suo fratello dietro al quale, timidamente, sbuca anche Andrea, che sembra voler fare di tutto per strizzarsi nello spazio occupato dalle sue spalle per non farsi vedere
Li osserva qualche istante, rintronato come non mai, prima di dire stupidamente “Che cosa ci fate in casa mia?”
I due si scambiano una lunga occhiata che ha la forma di un breve litigio interiore e poi Rinald fa un passo avanti, sospirando “Siamo passati per darti una mano. Ti abbiamo ritirato la posta e sistemato un po’ le cose che erano rimaste in giro. Io devo andare a lavoro adesso, ma Andrea rimarrà qui con te, ok?”
Ermal li guarda, più perplesso di prima
Non tanto per loro, ma perché nella sua mente ottenebrata dalla febbre sta comparendo il ricordo sfocato di Pastorino sulla porta della sua stanza che lo guarda in silenzio e quando si accorge che è sveglio proclama un “Ero passato a vedere come stai. Non entro per non ammalarmi. Buona guarigione, ciao”
“Ma per caso avete visto pastorino?” chiede
Rinald e Andrea si guardano come se non fossero del tutto sicuri che il suo cervello non sia stato fritto dalla febbre.
Nella testa di Ermal, i dettagli riaffiorano e compongono una visione piuttosto inquietante dato che se lo ricorda in penombra, quindi era probabilmente sera tarda. Deve essere mattino, ora.
“Che ore sono?” chiede infatti poi o, per meglio dire, gracchia, tossendo
“Le sette e mezzo” risponde Rinald, scrollando le spalle “Siamo venuti appena svegli”
Ermal non commenta la cosa. Lo sa che ormai i due passano più tempo insieme che da soli. E poi, non gli interessa di commentarla. Sta troppo male. Si sente la testa scoppiare mentre, con un sospiro, si riaccascia sul cuscino, recuperando un fazzoletto ormai freddo e inutilizzabile dal comodino per soffiarcisi il naso
Non commenta nemmeno che devono essere venuti la mattina a casa sua perché la sera erano impegnati a venire in altro modo. Lui vuole solo che gli venga una botta di sonno che lo faccia dormire fino a quando la febbre non scende
“Senti” dice Rinald guardandolo “Ti porto una tachipirina, ok? Poi tu riposi. Andrea magari ti fa un te o qualcosa da mangiare, va bene? E ci vediamo stasera” 
Annuisce, perché non ha nient’altro da fare
I due si baciano per salutarsi. Un bacio rumoroso, che prende più tempo di quanto Ermal vorrebbe
Potrebbe vomitare
Ma non per loro, perché sta proprio male
Solo che così gli verrà pure il diabete cazzo e ci manca solo quella
Alla fine Rinald esce e Andrea rimane a guardarlo con un sorrisino imbarazzato, lo stesso da “what the actual fuck” che aveva a Lisbona quando stavano comprando il deodorante
Ermal si chiede quanto Rinald faccia una scelta giusta, ma altro non può fare
Effettivamente, Andrea gli porta una tachipirina. Gliela fa prendere, guarda l’orologio, e gli assicura che tornerà a dargliene un’altra tra qualche ora. Gli fa provare la febbre, ostinatamente fissa su 38.8, e gli chiede se se la sente di alzarsi
Ermal gli rivolge lo stesso sguardo che rivolgerebbe a qualcuno che gli ha chiesto se vuole andare sulla Luna a piedi nel weekend e lui desiste. Gli lascia quindi il bicchiere d’acqua e gli porta un nuovo pacchetto di fazzoletti, evitando accuratamente di toccare gli altri lasciati sul comodino e sul pavimento
Alla fine scappa in cucina e se ne ritorna con un tè che gli posa sul comodino, suggerendogli di berlo. 
“Ci ho messo un po’ di zucchero, così ti ridà le forze” spiega, tormentandosi le mani
Il po’ di zucchero si rivela essere un quantitativo tale che dopo un sorso Ermal rischia di rimettere pure il pranzo pasquale di quando era un feto
Perciò, lo ringrazia con un sorriso che gli fa male alla faccia quanto all’anima e torna a sdraiarsi a letto.
Prende il telefono, ma ha un mal di testa talmente forte che dopo un “starò presto meglio, non preoccuparti” mandato a Fabrizio, deve mettere giù
Anche perché i commenti che ha intravisto sulla sua assenza gli hanno fatto di nuovo salire la voglia di rovesciare l’inesistente contenuto del suo stomaco sul pavimento
Leggere non se ne parla nemmeno. Per cui, sceglie di attendere che la tachipirina gli porti via un po’ di mal di testa per dormire, ancora
Si sente così debole e spossato che altro non può fare
“Ermal”
Viene riscosso dalla voce di Andrea che, sulla porta della stanza, si tiene in mano un piatto
“Ho pensato che potesse andarti di mangiare qualcosa” dice, entrando
L’occhiata sospettosa che rivolge al piatto, di solito scambiata per un gesto da persona schizzinosa, in quel caso è più che giustificata: nella fondina galleggia qualcosa che dovrebbe essere una sorta di minestrone, ma che somiglia più a una poltiglia dal colore malaticcio e dall’odore di morte liquida che gli causa un crampo allo stomaco
“Andrea” mormora piano “non credo che mi vada di mangiare”
“ma devi recuperare le forze, Ermal” insiste lui, avvicinandosi ancora. La consistenza della cosa è indubbiamente sospetta e Ermal si chiede cosa cazzo ci abbia messo. Al che, gli viene un gran dubbio
“Che cosa...è quella cosa?” chiede, sforzandosi per far uscire la voce, che comunque appare roca e nasale
“Emmm... tipo... una zuppa? Era l’unica cosa che avevi nel freezer di decente, cioè, hai il frigor vuoto e negli armadietti ho trovato solo cose che non vanno bene ora come ora... solo che non sono sicuro di averlo fatto nel modo giusto e... quando l’hai comprato”
“Buttalo” è la sola risposta che riesce a dargli “non ricordo quando l’ho preso, buttalo via” dice, storcendo il naso
Alla fine, Andrea si convince a portarlo via dato che lo vede che è sull’orlo dello sbocco 
Ermal lo sente trafficare con il lavandino. Si chiede quanto resisterà in quel modo. Però la tachipirina deve aver fatto un po’ effetto, perché si sente un po’ meglio
Intendiamoci, un po’ meglio significa solo che convince Andrea ad aiutarlo ad alzarsi per fare pipì e poi si schianta sul divano, non per volontà sua, ma perché si sente sul punto di svenire e non crede di riuscire a raggiungere il letto
Il fatto è che rimane bloccato lì per tipo diverse ore, avvolto in un rotolo di coperte e costretto a guardare uomini e donne, programma che l’amico sembra molto entusiasta di vedere
Amico che si è messo il più lontano possibile da lui e gli passa i fazzoletti praticamente tirandoglieli
Stronzo.
Non che non capisca la sua paura di ammalarsi, ma non è mica un appestato. 
Ermal ci prova, a fare conversazione. “Come va con Rinald?” chiede, la voce graffiante e bassa. Non vuole impicciarsi dei fatti loro, solo sapere. “Bene” gli risponde Andrea con un sorriso
Sembra felice della cosa. Non può che essere contento anche lui per loro, in fondo. 
Il punto è che mentre dice “Sono contento per voi” arriva a malapena alla metà di contento che scoppia in un attacco di tosse da cui impiega cinque minuti a riprendersi e che gli fa passare la voglia di parlare
E vaffanculo, deve tornarsene a uomini e donne, programma che odia, ma fa niente
Alla fine, stanco e indolenzito peggio di prima, si fa aiutare per tornare a letto, zoppicando come un vecchietto, e ingolla di malavoglia un’altra tachipirina prima di tornare a rotolarsi nella lenzuola lamentandosi come una balena spiaggiata nella speranza che la guarigione sopraggiunga presto
Dal salotto, sente Andrea parlare al telefono con quello che suppone debba essere Rinald dato che lo chiama “amore”
sorride al pensiero, e si allunga a recuperare il telefono
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E allora vita, che cazzo vuoi.
Finisce che, poco dopo, si riaddormenta di nuovo, sperando che il ritorno di Rinald non significhi che si risveglierà con la casa in fiamme
Non che non creda nelle capacità del fratello, ma con Andrea vicino l’ha visto sbrodolarsi con l’acqua mentre parlava, quindi non è tanto sicuro che sia in pieno possesso delle sue facoltà mentali quando l’altro è lì
Quando si risveglia, la prima cosa che sente è una mano fresca e appena ruvida premuta sulla sua fronte calda
Si sente andare a fuoco e nonostante sia così caldo sta tremando
Eppure, le coperte gli sembrano più pesanti e non sente tanto freddo quanto la notte prima. 
In casa, oltretutto, c’è un profumo caldo e piacevole, che non identifica ma che gli fa brontolare la pancia vuota ormai da troppe ore
Andrea ha provato, prima, a fargli ingollare qualche pavesino che si era portato dietro-e non sapeva perché e nemmeno voleva saperlo-ma masticare e mandare giù gli faceva dolere la gola troppo perché potesse sopportarlo e quindi si era arreso. Erano troppo secchi per lui.
Il profumo di cibo gli ricorda Fabrizio. 
E’ abituato che, quando sta da lui, ad un certo punto ci sia sempre l’odore del cibo che proviene dalla cucina e questo gli fa muovere una sorta di moto di speranza nel petto
Forse è venuto per lui
Non rimane però nemmeno troppo deluso quando, aprendo gli occhi, si rende conto di aver sperato un po’ troppo, è vero, ma che comunque in cambio ha avuto “Dino”
Gracchia il suo nome con fatica, deglutendo poi con una smorfia. Ha la gola secca e riarsa e si sente la testa che scoppia
Dino è seduto accanto a lui, sul letto, e lo guarda con preoccupazione, anche se concentrato. Sul letto è comparsa una nuova coperta, i fazzoletti sono spariti.
E poi gli sorride appena, alzando le labbra e la barba
“Ho fatto il prima che ho potuto. Hai la febbre alta, comunque” gli annuncia, scuotendo appena la testa “Ti sto facendo un po’ di brodo caldo, va bene? E ho portato delle medicine decenti, non quelle che hai tu. Sempre che tu le abbia, certo. Quini tachipirine, spray per la gola, sciroppo per la tosse, la crema per il naso irritato e a proposito, ho buttato via lo schifo di fazzoletti che c’erano qui attorno, e insomma Ermal, perché non mi hai chiamato quando hai capito di stare così male?” sciorina, guardandolo
Ermal sospira, tirando su con il naso
“Non volevo disturbarti” gracchia, accettando il fazzoletto pulito che l’altro gli tende. 
Dino alza gli occhi al cielo
“E io non voglio che tu muoia, quindi la prossima volta magari evita di far venire Andrea. Che, a proposito, sta dormendo sul divano in sala con tuo fratello. Cercava aiuto per disfarsi del cadavere?” 
Un sorrisino si dipinge sulle labbra secche dell’altro 
“Probabile” dice, prima di leccarsele e ridendo rocamente quando Dino gli passa del burrocacao
“Grazie” dice, tossendo, cosa che fa sbucare nelle mani altrui uno spray “Parli come una cornacchia. Tieni” dice, e poi notando quanto lentamente si muove sospira “Apri, faccio io” 
“Non ho due anni” rimbecca, offeso, aprendo poi la bocca per lasciarlo fare
“Guarda che è amaro” dice Dino e già lui sta sentendo il sapore atroce della medicina in bocca e una smorfia gli piega il viso, cosa che fa ridere l’altro “Dai che ti fa bene, signor non ho due anni” dice, passandogli una mano tra i ricci “Sei tutto sudato. Ti devi cambiare” dice poi, alzandosi “Dove tieni i pigiami?”
“Il cassetto...non quello...sì. Quello lì in fondo” lo guida Ermal, ancora muovendo la bocca come un bimbo disgustato
Lascia che l’amico recuperi un pigiama pulito e glielo porti, sospirando quando deve tirarsi su, le giunture che cigolano e scricchiolano 
“Aspetta” mormora l’altro, alzandosi e uscendo dalla stanza. Torna dopo qualche minuto con una salvietta umida, che gli tende “Sistemati un po’, così almeno ti metti a letto un po’ più fresco” dice, cosa che fa sorridere Ermal mentre lo aiuta a levare la maglia
“Grazie. Avrei dovuto sposarti io, a questo punto. San Dino”
Dino si limita a sorridere, scuotendo il capo “Non diciamo cazzate dai”
“Lo consideri il divorzio per me?” gracchia scherzosamente, passandosi la salvietta sul collo madido di sudore 
“Ti piacerebbe” ride l’altro, aiutandolo poi a rivestirsi prima di fargli un cenno “Cambia lato del letto” dice, aiutandolo poi a spostarsi
“Meglio?” gli chiede quando lo guarda riadagiarsi sul cuscino fresco e pulito mentre gli tende dell’acqua fresca e una tachipirina
“Meglio” risponde lui, accettando le cose
“Vado a prenderti da mangiare, allora” sussurra Dino, passandogli di nuovo una mano tra i ricci
Sorride Ermal, annuendo appena
Ne hanno passate tante, lui e Dino, eppure l’altro è sempre rimasto
“Ah Ermal? Ti ho messo il telefono in carica. Ti converrà sentire Fabrizio, ti ha chiamato tipo nove volte” lo avverte l’altro prima di sparire accostandosi la porta dietro le spalle
Ermal sospira, allungandosi a prendere il telefono. Gli fa ancora male la testa, ma non abbastanza questa volta perché non riesca a premere il tasto della chiamata 
Squilla a vuoto per qualche secondo prima che una voce preoccupata dall’altra parte risponda “Pronto Erma?”
In automatico, il sorriso gli si allarga sul viso.
“Bizio” gracchia piano
“Erma. M’hai fatto morì, non riuscivo a chiamarti” “Si scusa, lo so” bisbiglia, il tono preoccupato di fabrizio che gli fa male e gli scalda il cuore insieme “Mi si è scaricato il telefono e poi mi sono addormentato” spiega
“Ah. Capito. Che brutta voce che c’hai. Come stai ora?” gli chiede, la voce bassa e più tranquilla
“Meglio, dai. Cioè, no, sto ancora una merda ma è arrivato Dino quindi meglio. Almeno so che non morirò avvelenato per colpa del brodo di Andrea” ride, anche se la risata viene stroncata a metà da un colpo di tosse, cosa che fa sospirare Fabrizio
“Sta al caldo. E mangia. E prendi ‘e tachipirine, eh. E qualcosa pe a gola. Verrei a Milano, se potessi, ma sto co’ Anita che pure c’ha ‘a febbre” gli spiega, contrito, cosa che fa scuotere il capo a Ermal anche se non può vederlo
“Non fa niente. Spero che si riprenda presto anche lei. Dille che la saluto” mormora, schiarendosi la voce più che può e tirando però su con il naso. 
“Comunque so contento che ci sta Dino” dice poi Fabrizio, il tono più dolce “Che almeno si prende cura di te. Per una volta lascia che ‘o facciano gli altri, per favore. Che te devi riprendere e se te sento di che dai fastidio guarda che mi arrabbio” 
Di rimando Ermal ride appena “Per una volta, credo che farò così, grazie. Non ho chiamato Dino subito” ammette “Ma effettivamente mi serve che sia qui” dice, sospirando poi “Mi manchi” soffia “Ma ci vediamo presto, ok? Appena guarisco” gli promette, tossicchiando
“Ma certo. Mo vado che Anita sta a piagnere, scusa. Ci sentiamo dopo” mormora Fabrizio
“A dopo” sospira Ermal chiudendo la chiamata con un sospiro.
Salvo poi ridere quando sente che, dal salotto, Andrea deve essersi svegliato dato che sente un tonfo e poi un urlo
Probabilmente è caduto dal divano 
E mentre si riaccomoda tra le coperte pensa che sì, può lasciare che gli altri si prendano cura di lui per una volta
Anche perché senza Dino, dubita che sarebbe sopravvissuto un altro giorno in balia di quei due che, fortunatamente, passano a salutarlo e poi decidono di andarsene, tenendosi la mano
Sono carini, insieme
Quando Dino si presenta in camera con una fondina piena di brodo caldo e profumato, Ermal giura che potrebbe piangere dalla gioia
Mentre lo mangia, con Dino seduto accanto a lui che gli da una mano a non sbrodolarsi come un bambino, si ricorda della cucina della nonna, dove aleggiava sempre un profumo caldo e avvolgente, che ti faceva brontolare la pancia e sognare di pane e dolci e tanti altri buoni piatti che cucinava
“Grazie” mormora quando finisce, lasciandosi ricadere a letto tra le coltri calde e morbide con un sospiro
Si sente già meglio, così
Alla fine si ritrova steso vicino a Dino, che ha scelto di sdraiarsi accanto a lui nel letto nonostante le proteste sul fatto che sarebbe finito ad ammalarsi a sua volta
Finisce che, come anni e anni prima, si ritrova accoccolato vicino a lui, uno sbadiglio che soffoca vicino al suo collo mentre sospira appena
“Ti voglio bene” mormora piano, nel silenzio della stanza
“Anche io ti voglio bene” replica l’altro, carezzandogli appena la schiena
Se ci ripensa, Ermal quasi non crede a quanta strada hanno fatto negli ultimi anni e di quante ne abbia fatta anche da solo, personalmente, negli ultimi tempi
Sa solo che è grato, grato di avere Dino, grato di avere Marco e Andrea e Pace e Emiliano e tutte le altre persone che gli sono accanto in quel momento
Grato di avere Fabrizio, che è come arrivato dal nulla e che si è guadagnato nel suo cuore uno spazio enorme, incontenibile, e che nella sua anima ha lasciato più di un’impronta indelebile
E mentre scivola nel sonno, seppur malato e stanco, si sente più sereno che mai.
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Pensieri
Forse stasera sono stata più triste del solito. Una settimana fa e qualche giorno fa ho potuto respirare per qualche secondo e stasera non è potuto succedere..eppure quelle parole sono in continuo rimbombo nella mia testa.
Mi ha fatto tanto arrabbiare quel “la mia fidanzata” perché fino a prova contraria, ti sento ancora la mia di fidanzata e chiunque ti chiami così per me può considerarsi morto. Sono stata arrabbiata perché ancora una volta ho visto “i fatti miei e roba mia” essere visti e amati da altri, mentre io ero lì a strulicarmi i pensieri su dove tu fossi o cosa stessi facendo.
Questa sera non ho potuto fare altro che stare sul balcone fino alle 23 nella speranza di vederti arrivare e ho fumato..da sola e senza te..perché tu non eri lì e questo mi ha fatto davvero male. Dopo di che ho raggiunto le altre siamo andate a cenare..nella speranza di poterti vedere passare e farmi qualche sorriso dei tuoi o ancor negli o nel vederti fare un cenno con la testa per stare un po’ con te.
Ogni giorno io spero che tu possa arrivare, che tu faccia qualcosa per me, per noi, per riavermi. Ogni giorno io spero e stringo i denti, senza arrendermi o smettere di lottare perché tu per me ne vali totalmente la pena.. ogni giorno io spero di poterti incontrare e tornare ad essere noi, perché io ho davvero tanto bisogno di te perché crollo e cerco tutti i modi per non farlo..ma arrivo a scoppiare e continuo a ripetermi che tu sei con me e che mi abbracci e baci ovunque, labbra, naso, fronte e collo. Ogni giorno io spero che tutto quanto possa avverarsi e che arrivi da me e mi chiedi di scendere per essere solo noi. Almeno per un po’.
Tutta questa gelosia mi sta follemente distruggendo e mi sta facendo capire ancor di più quanto io non riesca per niente a vederti così vicina ad altre persone e quanto io non voglia che ci sia nessuno con te.
È stata una serata particolare perché ho ricordato tutte le volte che hai indossato quel vestito a fiori: la prima quando dovevi andare al compleanno alla saletta belvedere ed eri talmente bella che mai mi scorderò di quanto ti motivo dietro..e poi quando ti regalai il pupazzetto di stitch. Eri bellissima perché quel vestito la ti sta d’incanto, e tu diventi sempre più bella ogni giorno che passa e penso a quanto io sia fortunata ad avere te e quanto tu sia esattamente come desideravo la mia ragazza. Ricordi quanto eri felice quando ti diedi stitch? Quasi non volevi che ci separassimo per poter stare assieme, forse è la stessa sera nella quale mi presentasti per la prima volta ad una tua amica e arrivando ci salutammo con un mega bacio sulle labbra. E quindi mi sono riaffiorati tanti ricordi che per quanto mi facciano sorridere scavano creando altro vuoto.
Per cui ti dico che sono follemente gelosa anche di sentirti dare della “mia fidanzata” (ma piuttosto ti apro la testa e faccio un casino) e mamma mia meglio che mantengo la calma.
Detto ciò credo di aver bisogno più che mai di sentire la tua presenza. Ho bisogno di poterti sentire arrivare ancora una volta perché hai troppo bisogno di me e che forse tu segua il tuo istinto.
Ah piccola dimenticavo..sono follemente innamorata de “la mia ragazza, la mia ragazza, la mia ragazza”. Io ti sto aspettando in ogni maniera possibile e con tutto l’amore che provo, nessuno potrà mai sradicarmi da te e da tutto quello che io provo per te. Si, sono follemente innamorata di te che ho sempre più bisogno di te e di averti..sempre di più. Ho davvero un immenso bisogno di te che cresce ed aumenta sempre di più. Ho bisogno di te vita mia..ti prego corri da me e vieni a salvarmi.
Io ho davvero bisogno di te.
P.S. Ho fatto una cosina che riguarda te e noi, qualcosa che resta impresso per sempre e che parla di noi e di te. Spero di potertelo far vedere e spero che tu sia anche un po’ curiosa di sapere.
Io sono sempre qua per te, ci sono ogni giorno di più e sempre di più. Ti chiedo solo e soltanto di tornare da me e da noi..perché sto impazzendo e sto perdendo la lucidità.
Ti amo da morire vita mia e spero tanto di poter trovare la notifica che mi dica che tu hai letto..ne ho davvero bisogno.
Ti amo da morire mia piccola principessina blu ed il maglioncino per coprirsi.
Ti amo ogni secondo di più. Sempre di più. È sempre di più innamorata di TE! Blu, blu ovunque.
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lacrimadivino · 6 years
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solo una cosina da dire
Now I wish I could freeze the time at seventeen
Sono io, sono una diciasettenne morta dai tredici anni. Stavo ascoltando questa canzone di Alessia cara, l'ennesimo inno all'adolescenza, agli anni di presupposta spensieratezza. Ce l'avevano promessa in tanti nelle canzoni, nei film, nelle poesie e nei ricordi di ogni adulto. Quanto é bello essere giovani? Soffrire per le tue cotte liceali, sbraitare contro tua madre sperando di cambiare l'orario del tuo coprifuoco, la bellezza di sperare in un futuro aperto a tutto ciò che vuoi perché tu “puoi farlo, sei giovane”, perché “hai tutta la vita davanti”. I miei diciassette anni, per quanto mi riguarda, li sto vivendo male. La consapevolezza di non star vivendo la vita che vorrei nonostante l'avessi aspettata per tanto tempo non aiuta ad alleggerire queste circostanze che sono diventate, poi, la mia personale prigione di vetro. Abbastanza trasparente da farmi intravedere un'esistenza diversa dalla mia, lì, all'esterno della gabbia. Gabbia che, seppur apparentemente fragile, é capace di tenermi ben rinchiusa. Perché quelle sbarre ora come ora sembrano invalicabili, fredde, distanti e, per quanto provi a negarlo, mi donano una sicurezza perduta anni orsono. Non ho mai chiesto molto alla mia vita. E nemmeno me ne sono stata ferma aspettandomi una ricompensa gratuita. Però ho presto capito che i tuoi desideri non sono soliti essere ascoltati per il semplice motivo che qui, in questo mondo costruito dall'intelletto e nemmeno tanto irrazionale, un ascoltatore non esiste nemmeno.
Nessuno é libero né mai potrà esserlo. Le nostre catene sono i nostri pensieri e la nostra condanna é la capacità di pensiero della quale molto ci piace vantarci, ma se attentamente analizzata, non é molto differente a una scenetta di teatro dettagliatamente costruita per trasportare ed ammaliare colui che la sta guardando. Tutto ciò di cui ci circondiamo, per volere o no, é stato in realtà frutto della nostra passione. Un'istinto umano irreprimibile che é poi la ricerca della verità, della felicità, delle regole, dell'ordine, dello scopo. Ruotando attorno a queste poche cose abbiamo costruito il nostro impero. Ciò che pensiamo sia vero lo é soltanto perché qualcuno prima di noi é stato abbastanza stupido da creare delle credenziali fatte di sabbia. Due più due é uguale a quattro solo perché due vale due e quattro vale due più due uguale a quattro, e così via. Cosa sarebbe successo, poi, se la matematica fosse stata concepita per essere un'opinione e non la nuova dittatrice dell'essere umano, non ci é dato sapere. E un sacrilegio sarebbe affermare che quattro più quattro é uguale a cinque. Perché due vale due e due più due é uguale a quattro. Punto e basta.
Perciò mi fermo a pensare: ne vale la pena uscire da la mia raffinatissima e personale gabbia di vetro per testare il sapore di una realtà costruita da qualcun altro? Forse. Probabilmente, anzi, é questo il mio più grande desiderio. Perché essere diversa mi rende sì un pezzo unico di una collezione perversa, ma come tale resto impacchettata e non vissuta. Ed io vorrei davvero essere come tutti, adattarmi a quella realtà ed accettare quell'equazione che tanto mi sta stretta, ma che mi garantirebbe di vivere in un luogo tanto interno e nascosto da non accorgermi delle sbarre circostanti. Il centro del mondo. La “normalità”. I miei diciassette anni incredibili di gloria e futili delusioni. Così effimeri da desiderare di poterli congelare, come dice quella canzone. La magia di diventare adulto ed odiare la vita per gli stessi motivi compartiti da tutti (perché “che palle il lavoro che non mi piace”, “perché mio marito mi ha tradita?”, e “mo che cosa cucino da mangiare?”). E no, questi non sono i problemi della vita, lo so. I problemi veri non sono nemmeno il non saper adattarti e sentirti imprigionato nella tua stessa (e misera) esistenza. Non sono “problemi” i miei. Perché abbiamo stabilito che dobbiamo vivere nelle case, che dobbiamo usare i soldi per guadagnarci da vivere, che non possiamo fare sesso con chi ci pare, che dobbiamo avere una famiglia solida. Sono questi gli ostacoli moderni, quella realtà ancora più profonda alla quale pochi di noi privilegiatissimi siamo abituati.
Dal canto mio posso dirvi soltanto che io me ne resto nella mia gabbia, mi copro le orecchie e chiudo gli occhi perché ci sono troppe cose che non vorrei vedere né ascoltare. Ignoro quella voglia di scappare, so dentro me quanto inutile sarebbe farlo. Una prigione vale l'altra ed infondo so anche di non essere la sola ad essermi protetta da questa cruda realtà, l'unica che ci é data conoscere.
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diceriadelluntore · 7 years
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Paolo Borsellino
Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: “Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”
Nella lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Non ho tempo da perdere, devo lavorare, devo lavorare… E’ una corsa contro il tempo, per arrivare alla verità prima di essere fermato. (13 luglio 1992)
il 19 luglio 1992, in via Mariano D'Amelio a Palermo, persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina causa di un attentato mafioso: alle ore 16.58, una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo del tipo Semtex-H (miscela di PETN, tritolo e T4) telecomandati a distanza, esplose in via Mariano D'Amelio 21, sotto il palazzo dove viveva la madre di Borsellino, presso la quale il giudice quella domenica si era recato in visita.
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