Tumgik
#ti vorrei salutare
ideeperscrittori · 4 months
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10 MOTIVI PER CUI NON VORREI DIVENTARE FAMOSO
1. Quando sei famoso ti chiedono di rivelare il segreto del tuo successo, inventi una cosa sul momento e il giorno dopo su Libero fanno un titolo clickbait in cui ti attribuiscono la seguente frase: «Ha ragione Briatore. I giovani non hanno voglia di lavorare».
2. Siamo tutti protagonisti di almeno trenta foto poco edificanti scattate durante una gita scolastica. La nostra mente rimuove l'esistenza di quelle foto, ma loro sono da qualche parte e possono spuntare fuori all'apice della fama.
3. Chi è famoso non può neanche dire «forse non faccio del tutto schifo» e subito ribattono: «Ecco, lo sapevo. Si è montato la testa».
4. A una persona meticolosa potrebbe venire in mente di scrivere una biografia su di me per colpa della mia fama. Non voglio deludere aspiranti biografi mettendoli davanti alla triste realtà del mio rapporto simbiotico col divano.
5. Lo stile delle persone famose fa tendenza. E so già come va a finire. Un giorno indosso scarpe spaiate per la fretta, qualcuno lo nota, i salotti milanesi gridano al miracolo, la cosa sfugge di mano un po' a tutti, e mi ritrovo circondato da gente che sfoggia un sandalo e uno stivale da montagna.
6. I giornali mi stanno addosso. Ogni mia dichiarazione diventa un editoriale su Libero contro di me. Andrea Scanzi mi difende dicendo che sono un grande ma non quanto lui. Smetto di fare dichiarazioni. E su Libero cominciano a dire che il mio silenzio è un chiaro indizio di malafede.
7. Quando sei famoso non puoi dirti: «Ok, interessante, ma ora basta». Ogni tentativo di ridiventare sconosciuto si scontra con l'esistenza di una pagina su Wikipedia che parla di te. E quella pagina non può mica contenere elogi, altrimenti la gente pensa che te la sia scritta da solo.
8. Ho una giornata storta. Penso: «Domani andrà meglio». E invece il giorno dopo l'inviato di Striscia la Notizia mi bracca sotto casa, gira il coltello nella piaga con giochi di parole raggelanti e mi consegna il Tapiro d'Oro.
9. I famosi non possono salutare nessuno in uno spazio aperto perché qualsiasi loro gesto non ostile verso una persona viene interpretato come indizio di focosa relazione sentimentale. E su "Chi" i soliti ben informati rilasciano dichiarazioni tipo: «Si frequentano da un anno. È amore vero».
10. Dopo un bicchiere di troppo potrei accettare la proposta di fare un discorso motivazionale a Sanremo. Non voglio diventare astemio per evitare questo rischio.
FINE
[L'Ideota]
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yomersapiens · 1 year
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I cigni fanno finta di niente cignorano.
Ho preso un post-it e sopra ho scritto "Comprare post-it", alché mi guarda e mi dice "Ma che cazzo, sono qua, me lo dici in faccia, me lo scrivi addosso?" e non sapevo come rispondere così ho puntato sull'essere onesti "Bello mio è il 2023 è ora che impari che siamo tutti sostituibili, tu, me, tutti" lui si è preso male, si è scolorito, è passato da quel bel rosa shock acceso tipico dei post-it in uno avvilito e depresso e ha aggiunto "Vabbé ok come vuoi, ricordati solo di prendere le medicine, mi avevi comprato per questo..." e io mi ero scordato in effetti. Ho preso le medicine, il post-it ha smesso di parlare. Peccato, perché era proprio un bravo post-it.
Nel telefono ho solo foto del mio gatto, praticamente. Mi piacciono molto ma mi piacerebbe anche variare un po'. Magari con foto tue di ogni tipo, anche vestita non è un problema. Sono un ragazzo aperto. Non troppo vestita però ché la distanza sarà sempre un problema e poi vorrei inciampare su qualcuna di queste foto mentre sto facendo vedere quanto è bello il mio gatto e "Guarda qua come è seduto in maniera buffa! Guarda qua che panza che ha! È proprio un ciocciottone!!! E invece qua ooops, eh no questa non dovevi vederla, però l'hai vista, ecco, hai visto che bella che è? Sì, pensa che ho il permesso di stringerla. Ti rendi conto? Io, con questa faccia e questa panza che neanche il mio gatto c'ha, posso stringere lei. Posso mettere queste mani su quella pelle. Assurdo eh? Beh, torniamo alle foto di Ernesto, ecco, qua si sta leccando la zona dove una volta aveva le palle, eh poverino, chissà se gli manca avere le palle".
La mostra è stata fatta. Mi hanno finanziato. Ho esposto tutte le tessere degli abbonamenti viennesi. Ho invitato altri artisti e c'era pure una vecchia conoscenza nostra, il caro Spaam, che ha portato un suo lavoro bellissimo ma racconterò tutto quando rebloggherò per la millesima volta il lunghissimo post delle tessere degli abbonamenti viennesi. Però dai metto una foto qui perché sono un sacco orgoglioso.
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Questa primavera che non vuole saperne di arrivare mi piace. Anche se sono tornato a indossare i calzini di lana, il secondo paio di mutandoni invernali (fuori sarò ancora un bellissimo ragazzo ma dentro invecchio come non mai e ho qualcosa come centocinquantotto anni portati malaccio) e pure la maglietta della salute. Ogni tanto spunta il sole e Vienna si ricorda di essere viva e i viennesi come lucertole si fiondano sotto ogni raggio disponibile e io salgo sulla bici e pedalo fino a un laghetto poco distante. Non è facile arrivarci, devi seguire una strada piena di automobili e quanto fanno schifo le automobili sono rumorose e lentissime mentre io con la mia bici mossa dalle mie gambe alimentate dalla mia panza siamo molto più eco-amichevoli. Arrivato al laghetto mi sono seduto su un tavolino ignorato dagli osservatori di uccelli locali, quelli che vanno nella natura armati di fotocamere dal lunghissimo teleobbiettivo, e mi sono messo a guardare il cielo. Il tessutto azzurro pallido era graffiato dal passaggio di alcuni aeroplani diretti chissà dove così ho immaginato la mia vita lassù, su un aeroplano, che poi cade, spezzandosi in due. La mia testa non capisco cosa abbia di sbagliato ma vuole sempre che mi accada qualcosa di terribile. Immagino di ritrovarmi a cadere da non so quante migliaia e migliaia di metri da terra a una velocità assurda, anzi no non voglio cercare sul noto motore di ricerca qual è la velocità di caduta ma se ricordo bene deve essere 9,81 metri al secondo. Confermate? Sto cadendo velocissimo e mi manca l'aria ma riesco a raggiungere il telefono e prima di spiattellarmi al suolo vorrei almeno salutare tutti quelli a cui voglio bene, anche quelli che mi stanno sul cazzo dai, perché meritano di sapere che c'è un motivo per cui non li ho mai più contattati ed era proprio perché mi stavano sul cazzo. Quindi preparerei due messaggi, uno che dice "Ti ho sempre voluto bene" e un altro che dice "Sei un essere di merda e sono felice di morire prima di te perché stare ancora su un pianeta dove c'è pure la tua faccia di cazzo è una sofferenza costante". Perché il messaggio d'odio è più lungo di quello d'amore? Non lo so. Ho molta rabbia dentro. In ogni caso non credo sia fattibile. La pressione dell'aria non appena l'aereo si spezza in due sommata allo shock sommato alla temperatura glaciale ecco secondo me io crepo all'istante. Ho pensato a tutto questo mentre stavo seduto su quella panchina e i cigni mi hanno circondato. I cigni appartengono al secondo gruppo, quello dei messaggi di odio. Quanto mi stanno sul cazzo i cigni.
Ero alla mostra, stavo aspettando qualche visitatore. Tre curiosi sono passati, uno però è entrato solo perché credeva fosse stato recapitato qua da noi il pacco che gli hanno spedito. L'ho mandato al tabaccaio vicino ma prima di farlo uscire gli ho fatto vedere tutte le opere contenute quindi conta come visitatore! Ho fatto una videochiamata con mio nonno, volevo fargli vedere che suo nipote, disoccupato, prossimo ai quaranta, panciuto, biondo, rancoroso e ossessionato dal suo gatto ci è riuscito: ha fatto la sua prima mostra personale a Vienna. "Bravo Matteo, bravo!" ha detto prima di passarmi la nonna. La nonna non dice nulla da almeno 6 anni. È immobile sulla sua sedia, rinsecchita come una foglia sopravvissuta a troppe stagioni. Le ho detto "Guarda Pupetta! La mia prima mostra viennese! C'è il mio nome qua!" e lei non ha detto nulla. I suoi occhi erano sacchetti di acqua opaca. Sono tornato a parlare con il nonno che ultimamente si commuove per un nonnulla sempre. "Hai visto? Sono proprio felice nonno. È proprio una bella sensazione". Penso che la nonna abbia sentito che per la prima volta in non so quanti anni non mi sono lamentato di qualcosa e anzi ho detto di essere felice e forse ha capito che dai, pure quell'anima in pena di Matteo in qualche modo ha trovato il suo posto. E ha deciso di andarsene.
Guardo il telefono senza riuscire a staccarmi da ventiquattro ore in attesa della comunicazione ufficiale da parte di mia madre. Salirò su un aereo, arriverò a salutarla e le dirò "Ti ho sempre voluto bene" perché era lei il primo numero a cui avrei mandato un messaggio in caso di disastro aereo.
Per bilanciare allora mi sa che passo al laghetto, sulla via per l'aeroporto, a pestare di mazzate qualche cigno. Questa rabbia e lacrime devo sfogarle in qualche modo e quei pezzi di merda sanno di meritarsele.
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ttrdl · 9 months
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non capisco se voglio una ragazza per noia o perché davvero ho bisogno qualcuno. Tutta la giornata non sento il bisogno ma a fine giornata vorrei tanto qualcuno con cui parlare al telefono raccontare la mia giornata sfogarmi dirle guarda che in palestra oggi ho aumentato alla lat machine sono contentissimo!! condividere i successi ma anche i fallimenti dire “ci vediamo venerdì appena torno a casa…. ti passo a salutare in divisa? ;))” non so cose così
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Una giornata di sole
È una giornata piena di sole, una di quelle in cui egli trascorre un'ora al balcone a capo scoperto, come gli ha consigliato il medico. La sua carnagione, di solito, è pallida, ma il sottotono olivastro della sua pelle gli impedisce di arrossarsi e scottarsi, cosicché egli si abbronza, assumendo un'aria più sana. Ed è solo per esibire al medico questa illusione di salute che si sottopone al bagno di sole. Gli chiedo, mentre guardo la strada sottostante, popolata di venditori ambulanti e ragazzetti che si rincorrono, se avverta un miglioramento nelle proprie condizioni. "Sì, come ogni anno quando finisce l'inverno," ma conclude la frase con un colpo di tosse. Volgo le spalle alla ringhiera del balcone e immergo gli occhi nella penombra della stanza dove in fondo, proprio sopra il letto, sulla parete azzurra, è appeso un grande rosario dai grani di legno scuro. "E così reciti le preghiere prima di andare a dormire," dico per scherzo. "Oh sì," risponde lui con gravità, "tridui e novene".
"Quella ragazzetta ha lo sguardo vispo," sussurro accennando a colei che sembra affaccendarsi riassettando le carte sopra uno scrittoio. "Ti assiste con amore?" "Amore di carità," soggiunge lui. "Le invidio che sappia leggere il greco, il latino e il francese; sapessi farlo anch'io, le farei recuperare tutto il sonno che ha perduto in queste notti." La ragazza esce dalla stanza senza salutare, con passo zoppicante, ma leggero. Ha lasciato sullo scrittoio una Bibbia, accanto a un'Iliade.
"Nella Bibbia è scritto che i morti dormono," dico trasognata. "E nell'Ade gli eroi non sono altro che ombre," prosegue lui. "Ma allora, se questa vita è sogno, e poi continueremo a dormire, non ci sveglieremo mai? Conosceremo soltanto il sonno?"
Lui tiene gli occhi chiusi al sole. "Io credo che stiamo facendo esattamente ciò a cui la necessità ci spinge. Tutto in noi è materia," prosegue. "Da bambino trascorrevo molte ore in ginocchio, pregando di essere risparmiato dall'inferno; poi da ragazzo sognai di poter entrare in paradiso con una corona di lauro. In realtà non ci spettano premii né castighi, dal momento che siamo esseri governati dalla fortuna. L'unico bene sarebbe non ricordare mai più di essere stati, e che qualcosa vi sia".
"E se la tua coscienza sopravvivesse?"
"Immagino che la natura dei morti non li faccia riguardare più la vita. In nessun modo. L'istinto di conservazione, la speranza...sono nelle fibre di questa carne."
"Torneresti?..." gli chiedo.
"Se fosse utile."
"A te o ad altri?"
"A chiunque, anche a un topolino. Purché ne avessi certezza."
"Se gli dei vogliono continuare a giocare con noi, dovranno farlo a carte scoperte," azzardo.
"Vorrei non capirli mai, gli dei."
"Ma se hai detto che vuoi certezza..."
"Ho risposto alla tua domanda: mi chiedevi se sarei tornato, non cosa volessi. Io voglio esattamente questo silenzio, questo mistero, in cui si è identici a prima di nascere e si può ignorare sia la vita che la morte, e che esistono differenze. Se un dio si chiarisse, ci darebbe la vita, e con essa la morte."
"Infatti Dio si è espresso," spiego accennando alla Bibbia.
"No," dici: "Quello lo abbiamo sognato..."
"Sai qual è l'espressione più evidente di Dio?" Lancio la sfida, e proseguo: "Quella ragazza. Si sacrifica per te, e potrebbe non farlo. Questo si chiama libero arbitrio, non necessità".
"Lo fa per ambizione," sorride amaramente, "vuole diventare santa, per compiacere suo fratello, l'unico uomo che non l'abbandonerà. Se morissi prima di stanotte, per lei sarebbe un sollievo."
"Che dici!" Protesto. Ma dentro di me so ch'è vero.
"Io e lei siamo due infelici che non s'incontreranno mai. E ora sono stanco, vorrei riposare un po'."
Lo accompagno a letto. Gli sistemo i due grossi cuscini che tiene sotto la testa e, mentre lo faccio, avverto qualcosa di duro tra l'uno e l'altro. "E questi?" Dico, vedendo un cartoccio di confetti.
"Me li ha regalati lei. La mia dolce morte. Stanotte, lei potrà finalmente riposare."
"Piantala," gli dico brusca. "Stanotte penserò io a intrattenerti. Ti leggerò le mie poesie e i miei racconti."
"Tu scrivi?" Chiede con una sfumatura sarcastica, inarcando leggermente le sopracciglia.
"Ma certo. Ti ho dedicato tante poesie..." Gliene recito subito una.
"Sono frasi, non è poesia. Non c'è metrica. E il linguaggio è colloquiale, direi trasandato."
"Questa è poesia contemporanea," spiego. "Si chiamano versi liberi."
"I versi sciolti sono tutt'altra cosa..."
"Infatti questi non sono sciolti, ma proprio liberi. Come i pensieri, come il vento..." sorrido. "Vuoi provare anche tu?"
"Certo. Sembra facile come parlare nel sonno."
Io assaggio un confetto, mentre lui sussurra con aria canzonatoria: "Dalla vita  volevo fuggir via,
perché la morte sola beltà mi apparia;
ma la mia vile anima immortale
mi parla e dice che ancora avrò a dare
e la beltà di ciò che darò
è così grande che più non morirò!"
"Ecco, bravo," lo incoraggio ridendo. Forse attratta dalle risate, entra la graziosa ragazzetta zoppa. "Vuoi?" Dico offrendole il cartoccio di confetti. "Questo screanzato li aveva rubati per suicidarsi prima di stanotte," dico scrollando il capo.
Lei arrossisce e si torce le mani. "Il suicidio è peccato mortale..." finge di rimproverare il malato con lo sguardo fisso alla punta delle proprie scarpe. Esce portandosi via i confetti.
"E ora?" Mi chiede lui.
"Faremo versi tutto il pomeriggio e la notte. I più liberi e sciocchi che riusciremo a fare. Ma prima voglio leggerti un mio racconto."
"Come s'intitola?" Chiede rassegnato.
"Una giornata di sole"...
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lanavetro · 1 year
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Una volta ho fatto una cosa patetica per un giorno intero: ho scritto degli auguri da parte tua, con il tuo nome, usando la condensa della doccia sullo specchio del bagno. Mi sono guardato e ho capito che in una cosa mi sono mostrato coerente: fare tesoro di tutte le persone che hanno attraversato la mia vita. Non odiare nessuno, cucinare sempre qualcosa di salutare. Domani saprò dire cosa si prova ad essere stati superati.
Qui fa caldo, il mare mi culla e al primo tocco mi tramortisce. Il viaggio sta finendo. Finisco anche io nel frattempo. Oggi ho chiamato mia madre dicendole che sono stanco e che vorrei comunque trovare una candelina al mio ritorno da spegnere con lei. Non le dirò quanto mi pesa il fatto che il tempo che passa per me, è più tempo che passa per lei. Ed oggi, il suo tempo lo reputo più importante del mio. Non ti rammaricare: io per una lavata di piatti ci sono sempre.
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deathshallbenomore · 10 months
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No ma questo cursus honorum? Io non riderei io vorrei prendere appunti, molto attentamente anche
allora ascoltami bene perché è una cosa molto importante. ecco i segreti per diventare amikettə del personale del bar
🚨🚨🚨METODO ASSICURATO🚨🚨🚨 io vengo sempre chiamata gioia, bella, cara etc. da più membri del personale!!!! SEGUITEMI
- allora la cosa più importante è la determinazione
- all’inizio subirai dei veri e propri maltrattamenti: risposte scocciate, ordini sbagliati o presi dopo venti minuti; nel mentre subirai anche lo sberleffo di vederti passare davanti coloro che sono già protégés dei baristi (solitamente della matrona del bar, che tutto può e orienta l’agenda politica del resto del personale. quindi lei è importantissima, devi cercare di entrare nelle sue grazie. se ti odia, abbandona la missione direttamente)
- tu però devi sempre mantenere la calma e salutare, essere gentile, berti il macchiato che ti è stato sbattuto davanti nonostante avessi chiesto un normale, subire, insomma, le angherie involontarie di chi sta facendo sicuramente un lavoro più stressante del tuo. quando esci ringrazia e augura buona giornata e buon lavoro. noterai gradualmente dei “grazie!🥺”. quello è un buon segnale per capire che tutto sta andando come deve [vale anche per le fasi successive]
- segue una fase di relativa indifferenza: non sei più una nuova bocca da sfamare ma non sei nemmeno speciale. tieni duro e persevera
- a forza di frequentare il bar, non solo negli orari di punta ma magari anche in giorni/momenti di calma piatta, inizierai ad essere percepitə come Regular: stai ascendendo all’empireo, ci sei quasi
- vedrai che continuando ad essere gentile e cordiale, a frequentare assiduamente per rendere la tua presenza un appuntamento fisso, si apriranno anche delle finestre per qualche piccola battuta, qualche gag, un sorriso
- continuando a percorrere questa strada, arriverai finalmente a termini affettuosi. esempi: “tu gioia cosa prendi?” “ecco cara” “ciao cara”. e potrai addirittura (addirittura!!!) segnalare ad esempio che in realtà tu avevi chiesto un’altra cosa, e ti verrà dato ciò che avevi chiesto!!!! senza scocciature senza lamentele perché ormai sarai consideratə parte dell’élite
è un percorso molto duro, che richiede costanza e determinazione. i risultati ci mettono un po’ ad arrivare, ma confida nelle tue capacità e ce la farai 🫡
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gcorvetti · 5 months
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Consumati.
Guardo un video del prof Saudino e anche se d'accordo con la sua analisi sul consumismo, che trae spunto da Bauman, il video lo posto in fondo, secondo me c'è molto di più di quello che dice il prof. Non ho letto la notizia in se, delle code ai McMerda, vista su FB perché postata da qualche testata, ma ho capito che c'era uno sconto e si è creata una fila notturna, correggetemi se sbaglio. Partendo da questo e dal fatto che lo sottolinea anche Saudino che l'umanità è in un loop anche sociale e antropologico, vedi le code per l'iphone, oppure per i saldi, il black friday poi è una cosa nuova che piace ai consumatori ancora di più perché non si devono muovere da casa ed accalcarsi e fare a gomitate per accaparrarsi quell'articolo in vendita; quindi un aspetto di quel consumatore medio, e anche basso e alto direi, che oltre a cercare l'offerta va anche per fare parte di quel momento mediatico, magari poi postando foto e video sui social con tanto di ashtag. Levando questo aspetto sociale, io mi concentrerei su un aspetto che il prof non ha toccato, ovvero il cibo in se. Sappiamo che quello che si acquista nei fast food, non solo McM, non è proprio salutare, non so se esiste una tabella nutrizionale di tali prodotti e non la cerco neanche, se ci fosse la vorrei vedere. Comprendo anche come in paesi tipo quello dove vivo, l'Estonia, non ci sia una cultura culinaria, in alcuni paesi hanno anche poco, e capisco anche che si deve dare una scelta alle persone, scegliere dove mangiare in questo caso, però vorrei spezzare una lancia in favore della nostra tradizione culinaria, visto che molti si riempiono la bocca con il made in Italy e poi quando ci sono multinazionali in mezzo non dicono niente. Ogni singola regione, città e paesino in Italia ha diversi piatti tradizionali, svariati centinaia in alcuni casi, ma ci sono anche piccole pietanze, per farvi un esempio da siculo noi abbiamo gli arancini (ma anche una varietà di rosticceria non indifferente), il mio è solo un esempio ma ogni angolo dello stivale è pieno di cibo locale anche se, ho cercato adesso, vedo che i prezzi degli arancini sono lievitati parecchio (sempre come esempio), però so che a Catania ci sono dei laboratori notturni che hanno comunque i prezzi bassi, quindi. Tornando al discorso, perché caro ministro lollominchia non promuovere il nostro cibo e invece di fermare treni ad minchiam e dire cazzate che si denota la poca preparazione di certi elementi messi al posto sbagliato, perché non spezza una lancia sul nostro cibo tradizionale visto che nel governo attuale la parola vi piace così tanto? Perché di mezzo c'è una multinazionale, americana, quindi zitto coglione. Ricordo, e c'è anche un docufilm online vediamo se lo trovo, niente ho trovato solo trailer e spezzoni comunque si chiama "Focaccia blues", narra la storia vera di un panificio in Puglia che vinse contro un McDonald's che gli aveva aperto vicino, perché alla fine passata la novità e col buon senso delle madri, aggiungerei, i ragazzi sono tornati a mangiare cibo della cultura pugliese, che costa anche meno ed è più genuino. Allora c'è da chiedersi se sia una questione di salute, se mangi spesso dal McM ti finisce come il tizio di Big size me, oppure è una questione di marketing e quindi di consumo becero? Cioè fa tendenza mangiare di merda? Ditemi voi perché io non vivo più in Italia e quindi non saprei se è così oppure è una cosa mediatica ed è successa solo in un punto, oppure che le nuove generazioni sono state abituate a mangiare male? Per velocità e convenienza economica, che poi se aspetti 5 minuti una pizza o anche 10 minuti un qualsiasi piatto locale fatto spesso con ingredienti a KM zero quindi a basso costo, cosa ti cambia? Magari ora non è più così, vi ripeto non vivo più instivalato, ditemi voi.
youtube
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Come ultimo pensiero prima di salutare questa vita vorrei dire a me stessa: "va tutto bene, alla fine ti sei anche divertita."
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bicheco · 9 months
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- So che ami lo sport.
- In effetti....
- Vorrei farti una domanda a tal proposito.
- Vai
- Dovendo scegliere: preferiresti fare sesso con Scarlett Johansson oppure guardare i mondiali di atletica?
- Risposta facile: i mondiali di atletica si tengono ogni due anni mentre Scarlett Johansson me la posso scopare quando voglio in ogni momento.
- Ah, ok. Salutami Scarlett quando la vedi.
- Non mancherò. Adesso però ti devo salutare che stanno per iniziare le gare.
- Vai vai sbrigati.
- Ciao
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pu-ni · 9 months
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Cosa ne penso? Hai una visione sbagliata della situazione, ti stai ancora basando solo ed esclusivamente pensieri tuoi creati solo ed esclusivamente dalla tua mente. Posso farci qualcosa ? No. Ma di sistemare situazioni mi sono rotta, distrutta. Cercare di fare capire a colui che non sente. Non legge il labiale. Non gestisce i sentimenti. Così poco consapevole. Ma così bravo a rigirare situazioni. Furba come persona, ottiene sempre quello che vuole. Vorrei io essere così cattiva come persona. Invece no, sono tutte cuore. La sincerità e la cosa più sbagliata di questo mondo. L'unica cosa che ti dà è prese per il culo perenni. Ti amo ma, vorrei te ma. Quel ma così fastidioso, perché tu non andrai mai bene come persona. Sarai sempre e solo Giudicato e portato al cambiamento. Quello che è successo a me. Vuoi stare con me ? Si. Allora devi cambiare. Questo è stato il mio ultimo amore. Vuoi uscire ? Okay ma non ti pensare che puoi divertirti. Vuoi amici ? Puoi averne, li devo conoscere. Ma non puoi uscirci sempre perché il tuo tempo deve essere mio, come la tua libertà. Questa è una relazione ? Devo vedere il tuo telefono, devo sapere la tua vita quotidiana, pure dirmi quando vai al bagno. Perché io non posso sapere quando vai, cosa fai. E sono ossessionato. Questa è stata l'ultima persona che è entrata nella mia vita. Un sottospecie di cancro. Perché poi ti ritrovi a sentirti in colpa addirittura a respirare perché questa persona non ti ha dato il consenso. Questa è tossicità, non e amore è ossessione. Puoi essere dolce quanto vuoi, amare quanto vuoi. Ma se ti comporti in questo modo. La persona che vuoi di fianco è un servo.
Sai nella vita quando mi sono fatta schifo ?
Quanto pur di farti sentire l'amore, ti ho dato il culo.
Quando pur di farti sentire l'amore non uscivo, stavo 1 ora fuori casa.
Quando sono venuta nella tua stessa casa e ti facevo tutto. Tutto quello che potevo.
Quando ti davo pure la mia privacy
Quando ti permettevo di farmi dire questo non va bene, alle cose più insolite. Ho smesso di sorridere agli altri
Ho smesso di essere esuberante come sono, salutare gente che non conosco. Parlare con gente che non conosco. Cosa che non riprende peccato.
Ho smesso di vestirmi in un tot di modo senza di te
Ho iniziato a dirti quando tornavo a casa, quando uscivo, come se era dovuto in quel istante perché se lo dici 2 secondi dopo. Sei stato una merda perché non era nel attimo
Ho smesso di fare qualcosa perché volevo farla.
Ho smesso di amare perché non mi sentivo amata, mi sentivo solo un accessorio. Però ho continuato speranzosa che l'amore tornasse. Sai quando dovevo smettere. Quando piangevo per sentirmi me stessa, piangevo perché soffrivi perche io sono io e non ti andavo bene, non rientravo nei tuoi canoni.
Piangevo per come mi ero combinata a dare il culo per continuare una relazione. Per scopare anche quando sei stanca. Per sentirsi un oggetto. Per tutte le notti in cui ho dormito poco, per stare insieme, per tutte le notti dove tornavo distrutta ma ero lì. Tutti i giorni in cui potevo rilassarmi ma tu non volevi perché eri nel pieno delle tue forze e per me che non riposavo mai, neache una carezza.
Ha sbagliato a farmi quasi ripetere l'anno universitario per stare più tempo nel letto con te.
Ho sbagliato a scegliere te, perché ti eri presentato come l'amore più grande che potevo mai provare. Solo a delle condizioni.. cambiare stato di proprietà. Non ero più io di me stessa. Ero io di tot. Un contratto per abbandonare la mia indipendenza. Ho sbagliato perché prima dovevo aspettare del tempo
Eppure lo rifarei quello sbaglio perché io so che tu sei stato anche qualcosa di bello per me.
Ma non starò qui ad elencare le cose belle. Perché ora come ora me ne vengono solo brutte.
Come quando per fare capire al mondo che ero una proprietà tua, mi baciano davanti a tutti, se parlavo con qualcuno era tutto un ciao amore. Se lavoravo, bacio perché i clienti sono un problema. Se avevo un amico nuovo con cui parlare era un diglielo che sei zita. Non si sa mai. Proprietà .. brutta cosa.
Le cose belle... ?
Boh, manco il sesso, se non fosse per le spiegazioni accurate che ti davo. Ricordo i mesi in cui aspettavo ti potessi godere la mia persona. Era passato 1 anno pieno. Senza che tu mi facevi sentire voluta, amata, sexy. Quasi un contentino.
Una vita di contentini.
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dilebe06 · 1 year
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Ultimo giro...ultima corsa dell'anno: Nirvana In Fire, D-day e Unexpected Heroes
Ci tenevo, prima di salutare quest'anno, a scrivere almeno due righe sugli ultimi drama visti.
Anche perché tutto sommato non è andata affatto male.
Nirvana in Fire
“Right and wrong can only be justified in one’s heart. You think I am wrong, but since when did I think that you were right? Xia Jiang, you may not believe in the ties of friendship, but you best not look down on times of friendship. Else, you will fail because of it.”–Marquise Yan
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Partiamo con il pezzo da novanta. Questo drama era in lista dall'alba dei tempi e che avevo sempre pochissima voglia di vedere, data la mole di episodi: 54.
Troppi per me.
Fortunatamente @veronica-nardi è venuta in mio soccorso ed insieme abbiamo affrontato questo viaggio che a me devi dire è piaciuto assai.
Non starò a scrivere la trama qui. Vi basti sapere che Nirvana tratta il tema della vendetta o meglio di un percorso arduo ed a tratti impossibile che porta ad ottenere giustizia. È un viaggio lungo e complesso, intricato e super interessante che porta in scena tantissimi personaggi e piani strategici.
Nirvana in Fire è una serie complessa soprattutto inizialmente ma una volta che prende il via cattura. Soprattutto gli amanti dei piani e complotti...coloro che adorano vedere gente chiusa in una stanza che chiacchiera e pianifica nell'ombra.
Lin Shu o Mu Cheng - dipende a chi lo chiedi - offre allo spettatore un viaggio attraverso complotti e piani strategici ( è il Petyr Bealish asiatico ) alla corte dell'Imperatore con lo scopo di far salire al trono il 6° figlio dell'uomo e riaprire un caso di tradimento di 12 anni fa portando alla luce la verità di ciò che è davvero successo.
Mentre osserviamo il percorso del nostro protagonista è inevitabile rimanere folgorati dalla sua intelligenza e capacità di pianificazione. E' talmente davanti a tutti gli altri partecipanti alla corsa per il trono che i cosiddetti villain fanno solo la figura degli idioti incapaci.
Nonostante io abbia ammirato Lin Shu, devo dire che ho dato il mio cuore al Principe Jung. Tralasciando il fatto che pensavo che la storia tra lui e Lin Shu fosse un mezzo BL visto il grande affetto e ricordo tra i due... Il Sesto Principe mi ha fatto una tenerezza assurda, in tutti i momenti in cui pensava o soffriva la mancanza di Lin Shu, rifiutandosi di darlo per morto e sperando sempre nella sua salvezza e in un suo ritorno a casa. La perla portata a casa come ultimo regalo per il migliore amico è una storia bromance stupenda.
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Altri personaggi che mi sono piaciuti sono stati il Marchese di Yan e suo figlio mentre avrei avuto piacere in un pò più di spazio per Xiao Jinrui. Partito quasi all'inizio della serie e tornato praticamente gli ultimi 3 episodi. Peccato, perché secondo me poteva portare un ottimo status di conflitto e tensione nella storia.
Ovviamente menzione d'onore per Il comandante Meng che rispecchiava perfettamente tutti noi quando Lin Shu spiegava i suoi piani cervellotici e c'era della difficoltà nel capirli. Le sue espressioni erano oro colato. XD
Dal lato villain invece vorrei spezzare una lancia verso il Principe Yu. A me è piaciuto tantissimo: intelligente e ambizioso con quel pizzico di tragedia che male mai non fa. Ho adorato la sua determinazione per 10 anni nella lotta per il trono con il Principe Ereditario prima e con il principe Jing poi... non ha mai mollato. E le scene con suo padre nel finale della sua storia sono i suoi momenti più belli.
Ho letto che nel romanzo - che spero prima o poi di leggere ma in italiano sarà difficile - la storia di sua madre diverge dalla serie. Ed onestamente forse lo avrei preferito: quella parte è così casuale e poco studiata che cozza che la perfezione e cura del dettaglio che contraddistingue tutta la serie.
Ultima nota per quanto riguarda i personaggi la vorrei lasciare alla Consorte Jing - nel podio del personaggi più intelligenti della serie - e all'Imperatore. Vedere la scalata sua e di suo figlio tra i ranghi della corte è stato molto soddisfacente: bravissima nel nascondere le sue vere emozioni e intenzioni facendo la remissiva e accomodante mentre "manipolava" l'Imperatore mi ha dato enorme soddisfazione!
Mentre l'imperatore credo che sia stato uno dei personaggi più interessanti della serie. La sua ossessione per il trono, l'invidia per il primogenito, il suo voler controllare la status quo della corte aizzando i fratelli uno contro l'altro, favorendo uno o l'altro perché non si alleassero contro di lui, denota per me una caratterizzazione molto avvincente. Il suo scontro finale con Lin Shu chiude in modo perfetto il suo arco narrativo tirando fuori tutte quelle tensioni e rivelazioni che si annusavano già durante la serie.
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Un altro punto a favore devo darlo alla fotografia e alla regia. Semplicemente perfette, insieme alle OST azzeccatissime. Ci sono state delle inquadrature e dei lavori di montaggio strepitosi, a tratti poetici.
Ultima nota prima di andare alle parti che mi hanno lasciato un po' meh, riguarda la morte del protagonista. Io e veronica speravamo che Lin Shu ci lasciasse davvero le penne e che non trovassero una cura miracolosa per salvarlo come accade spesso nei drama. Fortunatamente non è stato così ed ho apprezzato la coerenza narrativa che ha donato quel tocco di dramma e tristezza che il finale di questa serie si meritava.
Andiamo alle questioni invece, che mi hanno lasciato più perplessa:
La protagonista e la storia d'amore.
Per carità, l'idea della protagonista guerriera e fedele innamorata non era male. Ma credo che sia rimasta troppo poco sullo schermo ed ho trovato la sua storyline legata unicamente al lead, un po' noiosa. Ritengo che Mu Sh avesse tutte le caratteristiche, come carattere e storia per avere più presenza e una storyline tutta sua. Magari anche legata al suo ruolo come guerriera.
Ed anche la storia d'amore per quanto bella, non l'ho minimamente percepita. Sarà il poco minutaggio appunto. O forse il fatto che raramente i due personaggi pensavano uno all'altro. Non so'...magari delle scene dove Lin Shu sognava un futuro irrealizzabile con la sua amata? O magari Mu ricordava il primo incontro tra loro? Non basta dirmi che erano e sono innamorati. Devi farmelo anche vedere il loro amore.
2) Introspezione
Sarò cagazzi io, ma amo quando le serie si prendono la briga di fermarsi un attimo e analizzare la psicologia e l'animo dei personaggi. Per me Nirvana in Fire - anche a causa della storia così complicata - non ha lasciato abbastanza spazio a questo, preferendo concentrarsi sullo svolgersi della storia. Che non è male! Ed è perfettamente in linea con il genere della storia. Ma non nego che avrei amato se la serie avesse rallentato un attimo lasciando pezzi di analisi e introspezione.
Tipo ampliando il risvolto della storia tra Jinrui e Lin Shu. O della scoperta della vera identità di Lin Shu da parte di Jingyi. O anche un minimo approfondimento degli eventi di 13 anni prima che hanno portato poi all'ammazzamento generale. Magari con il Marchese Yan che ricordava la sua amata...
3) Parenti ovunque
Capire le parentele ed i legami tra i personaggi meriterebbe una laurea a parte. Soprattutto inizialmente quando la storia entra nel suo svolgimento e ti vengono presentati via via i characters, ho fatto una fatica incredibile non solo a ricordarmi chi fosse quel personaggio. Ma anche a collegarlo con gli altri: solo verso il 10° episodio e guardando una mappa online ho capito che l'Imperatore aveva delle sorelle! Tutto molto intrigante - io ho adorato una così complessa dinamica familiare - ma non posso negare la fatica.
Concludendo: Nirvana in fire è una serie da vedere per chi ama il genere vendetta/giustizia portata alla luce in modo intelligente, quasi intellettuale. E' poetico, drammatico e richiede un cervello attivo 24H ma alla fine regala una storia stupenda e narrativamente coerente. Anche nel finale che di solito scagano tutti!
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Voto: 8.6
D- day
Terremoti e tragedie
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Drama che ho inserito e tolto più volte dalla mia lista perché le recensioni non mi convincevano ma che alla fine ha vinto la battaglia della visione perché non solo l'ho visto...ma l'ho anche apprezzato. Certo, non è un capolavoro quanto il drama sopracitato ma ha saputo tenermi incollata allo schermo per 20 episodi, narrandomi una storia carina e avvincente con qualche spunto di riflessione interessante.
Certo, un grande merito va al cast: Kim Young Kwang porta in scena un così adorabile Lee Hae Sung modello dottorino che è impossibile non amarlo. E anche Jung So Min è stata molto brava - forse mi è piaciuta più di lui - nel suo ruolo di specializzanda così tenera: sono già 2 drama che mi vedo con lei e che la apprezzo sempre di più come attrice!
La storia parla di un terremoto che porta morti e feriti nella città di Seoul. Non solo: con l'elettricità mancante, l'acqua risicata, strade inagibili e mancanza di medicinali diventa difficilissimo sopravvivere. Ma è difficilissimo anche per i dottori e pompieri aiutare e fare il loro lavoro. D- day si concentra sulle lotte dell'animo umano di fronte ai disastri: tra chi è disposto a sacrificarsi per gli altri e chi invece mette sé stesso ed i suoi principi davanti a tutti.
Adoro le serie apocalittiche o post apocalittiche: osservare la natura umana trovarsi di fronte a scelte difficili in condizioni fuori da ogni zona di comfort. E su questo frangente la serie non mi ha delusa. Certo la CGi poteva essere fatta un tantino meglio ma ho apprezzato quello che ho visto: la sensazione di pericolo era palpabile e tanto mi basta.
Come è stato encomiabile il lavoro svolto per la parte etica/morale di dottori e pompieri ma anche di persone comuni. Per quanto si possa parteggiare per il lead nel suo voler salvare a tutti i costi quante più vite umane possibili è importante il punto di vista del dottor Han quando sosteneva che operare in certe condizioni facesse più male al paziente che bene. Ora, io sto dalla parte del lead ma ho apprezzato come il drama mettesse in campo anche voci ragionevoli contrarie: l'ho trovato realistico. Come ho trovato realistico il fatto che molti dottori abbiano abbandonato il loro posto per salvarsi ecc ecc... era facile scadere nel buonismo e sono contenta che D- day non abbia fatto quest'errore.
Come detto sopra ho apprezzato anche i due lead: lui così eroico - pure troppo - da andare contro tutti e tutto pur di salvare la vita di qualcuno. Ho perso il conto delle volte in cui ha rischiato o è stato licenziato... e questo forse è stata una delle cose che ho trovato un po' ripetitive. Ma accidenti! Lee Hae Sung ha un sorriso e un modo di fare talmente adorabile che gli si perdona tutto. Anche fare operazioni chirurgiche avendole viste una volta sola. Ora, io capisco tutto...ma davvero questo basta che gli metti un bisturi in mano e ti fa qualsiasi operazione: dal cuore al cervello fino al parto ecc ecc... un genio della medicina.
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Ddol Mi invece non è brava quanto il lead...ma ha talento. Sotto la guida del guro del bisturi da specializzanda di ortopedia porta a termine qualsiasi genere di chirurgia. Bravissima. XD Tralasciando le battute è stato bello vedere la sua evoluzione: da dottoressa un po' menefreghista e poco responsabile a medico capace e competente, che rimane in trincea per aiutare gli altri.
Anche la loro storia d'amore è stata carina e adorabile. Credo che i due attori abbiano una buona chimica che li ha aiutati a rendere più vere e divertenti le scene assieme. Peccato che tra loro ci sia solo un misero bacio...per di più a stampo. Si sono sprecati! Ed anche il finale poteva essere fatto un po' meglio...un tantinello frettoloso.
A fare compagnia ai due lead troviamo anche i dottori ed infermieri dell'ospedale: alcuni carini e interessanti. Altri meno. Il dottor Han mi piaceva come personaggio ma non mi ha convinto troppo la sua recitazione. E la rivelazione dell'errore compiuto sulla mamma del lead è stata così anti climatica e inutile che avrei fatto causa agli sceneggiatori: qual era il senso di aver messo tutta tra tensione e conflitto per questa storyline se poi è finita a tarallucci e vino? L'infermiera Ji Na poi non mi ha smosso chissà quali emozioni ed il suo conflitto con il padre sembrava uno spreco di tempo. Il Direttore faceva qualcosa di male, lei lo sgridava e lo rimproverava piangendo e... stop. Basta. E si andava avanti così per 20 episodi. Avrei capito se la figlia avesse fatto poi effettivamente qualcosa per o contro questo padre ma vederla solo urlargli addosso per poi andarsene per i fatti suoi non è stato poi così avvincente.
Mi è piaciuto invece il tirocinante che lavorava a stretto contatto con Ddol Mi! Era carino e divertente e le sue scene con la ragazza mi hanno strappato spesso delle grasse risate. Che nella tragedia generale serviva per stemperare un po' il dramma. XD
Bello anche il ruolo che la serie ha dato ai pompieri e le difficoltà che insieme ai dottori hanno dovuto affrontare: la poca acqua per spengere gli incendi, il mettere a rischio la loro vita per salvare gli altri ecc ecc... fino ad arrivare alla morte e sacrificio del fratello del lead. E' stato straziante soprattutto per il protagonista che povero, si è ritrovato con un padre morto, una madre in coma ed infine un fratello deceduto. E' morto da eroe...ma ha fatto comunque male. Certo è che avrei sofferto ancora di più se la serie avesse approfondito un po' il suo personaggio e le sue relazioni con gli altri. Ma non mi lamento troppo.
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Bocciato invece il villain della serie: il Direttore dell'ospedale. Troppo cattivo e avido tanto da rasentare una macchietta. Io capisco l'avidità e l'ambizione...ma circondato da personaggi umani e realistici nelle loro scelte etiche e morali, un cattivo così stereotipato mi ha rovinato tutta l'atmosfera. E no, il change of heart finale non risolleva il suo personaggio. Anzi.
D- day poi ha una fraccata di altri personaggi...pure troppi. Dalla primaria del pronto soccorso al suo fidanzato, dalla bambina sorda al dottore che faceva la spia per il direttore. Dal cognato del Direttore all'infermiera/sorella del protagonista fino alla psicologa amica del lead. Troppi. E' chiaro l'intento della serie nel portare in campo così tanti personaggi: avere uno sguardo a 360 gradi sulle dinamiche in questo contesto portando più storie possibili su schermo. Devo però dire che non è una strategia che amo particolarmente.
Riassumendo D- day è stata una serie piacevole e godibile. Mi ha tenuta incollata allo schermo per 20 puntate non solo per la trama avvincente ed il suo genere ma anche per aver saputo portare alla luce l'umanità, il bene e male dei suoi personaggi, catapultandoli in un contesto disperato.
Voto: 8
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Unexpected Heroes
Partire a razzo e finire a ca....o
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Dramino su You Tube - un web drama da pochissime puntate - Unexpected Heroes, nonostante le sue basi partiva a bomba.
La storia era seducente: tre adolescenti - che casualmente frequantano tutti e tre la stessa scuola - ricevono rispettivamente un trapianto d'organi dallo stesso donatore. Il donatore in questione non è però una persona qualunque ma un detective che è stato assassinato.
Quando i tre giovani di risvegliano scoprono di avere poteri soprannaturali legati all'organo donatogli: c'è che vede benissimo e ricorda tutto ciò che vede, chi mantiene i battiti del cuore a 70 qualsiasi cosa accade e chi si ritrova con una super forza. I tre ragazzi si ritrovano infine a vivere assieme e decidono prima di usare i loro poteri per fare giustizia e poi di scoprire chi abbia ammazzato il loro donatore.
Non è una storia carina? Insomma a me ha ispirato parecchio. Tanto da maratonarmelo e godermelo pure con i sub inglesi da quanto mi incuriosiva. Di mezzo poi c'è anche la storia d'amore - triangolo per lo più - che pur non essendo nulla di speciale mi interessava assai. Ed a distanza di 10 episodi ancora non so per chi dei due ragazzi tifare. XD
Trovo inoltre intrigante il fatto che i poteri non fossero roba alla raggi laser o invisibilità ma cose più particolari e meno stereotipate.
Anche i personaggi e il cast non erano male. Chiaramente con 10 episodi da 15 minuti non puoi certo caratterizzare o approfondirli ma quel pochino che era su schermo non era male. Ed i ragazzi erano stati tratteggiati abbastanza bene e chiaramente. Devo fargli i complimenti per la recitazione perché se la sono cavata egregiamente.
E quindi, dove è il dramma? Perché quel sottotitolo?
Per il finale.
Perché è brutto? uno si può chiedere.
Perché è incoerente?
o poco chiaro?
No. E' perché non c'è.
La serie si chiude con il cattivo - l'assassino del donatore - che sta davanti alla casa de tre ragazzi armato di mazza mentre guarda la casa con sguardo cattivo.
E fine.
FINE.
F.I.N.E.
MA COME ACCIDENTI TI VIENE IN MENTE DI CHIUDERLA COSì?????????? DOVE è LA SECONDA STAGIONE? Perché se la chiudi in questa maniera è perché hai in programma un seguito per concludere tutta la storia...giusto?!
Ma a quanto pare non si parla di nessuna seconda stagione...ergo per adesso devo considerare QUESTO come finale. E fa male perché questa fine mi ha lasciata cosi frustrata e insoddisfatta per una serie tutto sommato godibile e carina.
VOTO: 7.1
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yomersapiens · 1 year
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Sono stato via una manciata di giorni, ho lasciato il gatto nella sua casa vacanze e salutato le piante che stanno tornando a splendere dopo l’inverno. Una in particolare, l’ho salutata con più vigore. Una volta tornato ho controllato cosa fosse accaduto durante la mia assenza e la polvere era ovunque. Incredibile quanta polvere si accumuli quando non la aspiri via due volte al giorno come surrogato della terapia dato che non hai soldi per permettertela. Poi sono tornato a guardare le piante e stavano tutte bene ma quella che mi ero premurato di salutare con più affetto, aveva generato una piccolissima nuova fogliolina. Poche cose mi piacciono quanto le foglioline inaspettate soprattutto quando non ho fatto nulla per meritarmele. Me ne sono andato e durante la mia assenza lei è andata avanti e vorrei dire che è merito mio, o della lontananza, ma so che non è così. Sono passati tanti anni da quando me ne sono andato da te e dalla tua vita e spero solo che tu ora sia ricoperta di foglie rigogliose e infinite e che rendano i tuoi capelli ancora più lucidi e la tua pelle ancora più candida e vorrei davvero pensare che anche qui, non c’entra la mia assenza, però so che non è così. In questo caso era necessario andarsene. Ti ho sognata, eri stupenda e io invidioso. Vorrei che questo ricordo ora si ingiallisse e cadesse senza fare rumore sul pavimento in parquet del salotto. Ma è primavera o almeno così dice il calendario e ahimè ci vorranno un paio di stagioni. Forse devo partire nuovamente o forse devo iniziare a spolverare tre volte al giorno.
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wwweirdworld · 2 years
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l’ennesima mia polemica
Vivo in un paesino di non troppe non poche persone. La city più vicina non è nemmeno una city ed è a mezz’ora di bus. Morale? In sto paesino ci vivono solo bigotti, e i giovani scandalizzano tutti perché la metà sono maranza e l’altra metà sono parte della comunità lgbt. In entrambi i casi sembrano il diavolo agli occhi delle vecchiette locali. 
La cosa che non sopporto in assoluto è che io sia figlia di mia madre e di mio padre, nipote dei miei nonni, eccetera. Mia mamma non è mia mamma, ma è figlia di sua madre, e così via. Non sopporto questo pensiero, perché ogni volta che entro in un qualsiasi negozio, automaticamente so che mia madre verrà a saperlo (nemmeno fosse la CIA), perchè qualche vecchietta glielo riferirà. Non potrei nemmeno comprarmi i preservativi in pace, per dire! Un giorno ho comprato un test di gravidanza a una mia amica, ma sono convinta che in paese aspettino la nascita del mio futuro inesistente figlio.
Non sopporto quando dal panettiere chiunque si sente in dovere di chiedermi cosa voglio fare nella vita e si permetta di giudicarlo. Non sopporto non poter usare il sarcasmo, altrimenti verrei considerata maleducata. Mio padre, alla veneranda età di settanta giri attorno al sole, ha deciso di fottersene di qualsiasi cosa. Mio padre, pensionato, non ha mai un minuto libero nella giornata. È impressionante come abbia la fobia dell’otium, e quindi non si tiene mai in relax. D’altro canto dà del fallito a qualsiasi altro settantenne che non fa come lui. Non appena sente qualche suo coetaneo lamentarsi degli acciacchi, subito lo rimprovera e gli dà del vecchio (da che pulpito)
Un giorno sarò come mio padre, ne sono certa. Mia madre è l’opposto del consorte: lei conosce tutti, parla con tutti, in paese non può percorrere due metri senza fermarsi minimo cinque volte a salutare qualcuno. Tutti la reputano un tesoro di persona, nonostante il marito discutibilmente bisbetico. Mio padre ha pure un buon carattere se lo prendi bene, ma la maggior parte delle volte ti chiedi solo come fa a essere sposato con mia madre. Io sono un mix: mi sento claustrofobica nel mio paese, non ci tengo a viverci ma devo ancora farlo per qualche mese. Vorrei rispondere male a tutti quelli che si fanno i cazzi miei, e non posso urlare ai quattro venti che sono pansessuale. Nemmeno i miei sanno che sono stata con una ragazza: per tutti sono ancora pura e casta.
Non mi piace avere un segreto così, fingermi chi non sono. Ma devo farlo, perché la vita in fondo è un gigantesco palco scenico, e va sopportato questo show, anche se a volte amaro.
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yoursweetberry · 3 months
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Amore mio sono a casa.. ti penso, quanto vorrei essere tornata lì da te, poterti salutare con mille bacini dolci e darti una bella cosa presa prima di tornare :( uffa ti voglio
17:33
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venusbook · 3 months
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Diary 01/02/2024.
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Diary 01/02/2024
Torniamo un pò indietro con gli anni, tipo nel 1999/2000. Parto col dire che sono stati i migliori anni di sempre e non perchè io sia di parte. Spesso scriverò degli aneddoti o delle cose che mi frullano nel cervellino che è sempre e costantemente attivo. Ricordo come fosse ieri, e avevo solo 6 anni nel '99. Ricordo che era una sera d'estate, l'odore della terra di fronte al balcone che affacciava su essa, lì abitavano i miei nonni, Raffaela e Gennaro, e mia zia Maria, sorella di nonno. Ripeto, ricordo ancora gli odori, ora ho 30 anni ma è come se fosse ieri; epoca di festivalbar, ritornati dal mare e quelle sere magiche di musiche magiche le cui cantanti erano Britney Spears e tutto il resto.. ricordo le risate che riecheggiavano la sera su quella terrazza, mentre si mangiava fuori sul tavolino. Ricordo che i ''grandi'' ridevano per cose a cui nemmeno noi bimbi facevamo caso, perchè eravamo troppo presi o a mangiare quella pasta al ragù che cucinava nonna o che ballavamo per le hit in tv. Ricordi impresse nella mia mente che non andranno mai via. L'odore intorno era diverso da adesso, anche i sapori, i profumi, tutto ciò che ci circondava era diverso, più piacevole. Dopo finito di cenare scendevo giù a casa della mia amichetta Nadia, a quei tempi migliore amiche, e c'era anche Daniele, eravamo praticamente inseparabili, ricordo quelle sere in cui ci mettevamo sul terrazzo di Nadia, si anche lei ne aveva uno, e chiacchieravamo raccontandoci storie horror. A quei tempi non erano importanti i cellulari, esistevano? Si, ma non erano come adesso, noi abbiamo goduto di un'infanzia più bella, più pulita. Il cellulare era importante solo per chiamare con urgenza, ma veniva dimenticato sul mobile perchè correvi fuori a giocare, goderti il cielo della sera che era ancora pieno di stelle, ancora incontaminato. Pensavi a quando saresti diventato grande al futuro, ma non pensavi ai problemi, no, quello era per i grandi! Ti bastava un pallone, o semplicemente giocare a nascondino dietro le auto ed eri totalmente felice. Ricordo che quando era il momento di andare a casa, salivo prima a salutare i miei nonni, si perchè ora non è così importante per questa generazione, ma per noi lo era, salutare un nonno era la cosa migliore di sempre. Il loro abbraccio era unico e sono stata abbastanza fortunata da averli vissuti giorno per giorno. Certe volte vorrei tornare a quando avevo quell'età solo per un loro abbraccio, sentirmi di nuovo voluta bene. Poi correvi via perchè mamma ti chiamava e tornavi a casa, stanca ma non crollavi, perchè tu eri ''grande'' e volevi guardare un film ma poi alla fine crollavi perchè stanca del giorno che avevi VISSUTO. Gli anni più belli di sempre, poi man mano scriverò altro, per ora va bene così.
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animatormentata · 6 months
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Il cuoricino mi dice che non ha più forze per battere, quindi rinuncio a tutto. E niente ti volevo salutare. ❤️💔🙏😞
Vorrei tanto sapere chi sei.. scrivimi
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