A movies of life Top 50
Yes, I’ve seen Truffaut’s The 400 blows and Fellini’s Amarcord but fuck that shit, here’s a shapeless jumble of science fiction, dysopian previews of what our world is becoming, 80s blockbusters, boorish comedies and pretentious excerpts of cinematic art.
1. Terminator (James Cameron, 1984) 🇺🇸
2. Tetsuo: the iron man (Shinya Tsukamoto, 1989) 🇯🇵
3. Robocop (Paul Verheoven, 1987) 🇺🇸
4. La Haine (Mathieu Kassovitz, 1995) 🇫🇷
5. Terminator 2 (James Cameron, 1991) 🇺🇸
6. Tre uomini e una gamba (Massimo Venier, 1997) 🇮🇹
7. Black Rider (Pepe Danquart, 1992) 🇩🇪
8. Existenz (David Cronenberg, 1999) 🇨🇦
9. Matrix (Andy Wachowski/Larry Wachowski, 1999) 🇺🇸
10. Echoes from a sombre empire (Werner Herzog, 1990) 🇩🇪
11. Do the right thing (Spike Lee, 1989) 🇺🇸
12. Full Metal Jacket (Stanley Kubrick, 1987) 🇺🇸
13. La vita è bella (Roberto Benigni, 1997) 🇮🇹
14. Trainspotting (Danny Boyle, 1996) 🇬🇧
15. Et la lumière fut (Otar Ioseliani, 1989) 🇫🇷
16. Jurassic Park (Steven Spielberg, 1993) 🇺🇸
17. Pinocchio 964 (Shozin Fukui, 1991) 🇯🇵
18. A place on earth (Artur Aristakisjan, 2001) 🇷🇺
19. Addio zio Tom (Gualtiero Jacopetti/Franco Prosperi, 1971) 🇮🇹
20. Videodrome (David Cronenberg, 1983) 🇨🇦
21. The Elephant Man (David Lynch, 1980) 🇬🇧
22. Elysium (Neill Blomkamp, 2013) 🇺🇸
23. The Experiment (Oliver Hirschbiegel, 2001) 🇩🇪
24. Imprint (Takashi Miike, 2006) 🇯🇵
25. The color of pomegranates (Sergei Parajanov, 1968) 🇦🇲
26. L’allenatore nel pallone (Sergio Martino, 1984) 🇮🇹
27. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (Lina Wertmüller, 1974) 🇮🇹
28. Loin du Vietnam (Joris Ivens/William Klein/Claude Lelouch/Agnès Varda/Jean-Luc Godard/Chris Marker/Alain Resnais, 1967) 🇫🇷
29. Ghost Dog (Jim Jarmusch, 1999) 🇺🇸
30. Strange Days (Kathryne Bigelow, 1995) 🇺🇸
31. Cast Away (Robert Zemeckis, 2000) 🇺🇸
32. Forrest Gump (Robert Zemeckis, 1994) 🇺🇸
33. Blade Runner (Ridley Scott, 1982) 🇺🇸
34. Les maîtres fous (Jean Rouch, 1955) 🇫🇷
35. Traité de bave et d’eternité (Isidore Isou, 1951) 🇫🇷
36. Trading Places (John Landis, 1982) 🇺🇸
37. Rocky IV (Sylvester Stallone, 1985) 🇺🇸
38. Xala (Ousmane Sembene, 1975) 🇸🇳
39. Hyènes (Djibril Diop Mambety, 1992) 🇸🇳
40. Electric Dragon 80.000v (Sogo Ishii, 2001) 🇯🇵
41. Death Powder (Shigeru Izumiya, 1986) 🇯🇵
42. Coming to America (John Landis, 1988) 🇺🇸
43. Bianco, rosso e Verdone (Carlo Verdone, 1981) 🇮🇹
44. City of God (Fernando Meirelles/Katia Lund, 2002) 🇧🇷
45. Uomini contro (Francesco Rosi, 1970) 🇮🇹
46. Il Sorpasso (Dino Risi, 1962) 🇮🇹
47. The Pest (Paul Miller, 1997) 🇺🇸
48. The Karate Kid (John G. Avildsen, 1984) 🇺🇸
49. Roundhay Garden Scene (1888) 🇬🇧
50. Rapid Fire (Dwight H. Little, 1992) 🇺🇸
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👱🏼♀️#nascevaoggi #mariangelamelato #attrice #cinema #teatro #tv #creditphoto #travoltidauninsolitodestinonellazzurromaredagosto #giancarlogiannini Mariangela Melato è stata una delle attrici italiane più talentuose della storia del cinema di casa nostra. Morta nel 2013 per un tumore al pancreas, è stata un’interprete molto produttiva, che ha trovato fortuna sia al teatro che al cinema. Mariangela Melato è nata il 19 settembre del 1941 a Milano, si è avvicinata alla recitazione da giovanissima. A 18 anni, infatti, ha abbandonato l’Accademia di Brera per la Scuola dei Filodrammatici. Per pagarsi i corsi di recitazione, Mariangela ha fatto la vetrinista alla Rinascente, fino a quando è entrata a far parte della prestigiosa compagnia teatrale diretta da Fantasio Piccolo. Successivamente è stata diretta anche da registi importanti come Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi. Il debutto al cinema è avvenuto nel 1969 con “Thomas e gli indemoniati” di Pupi Avati. Da questo momento in poi ha iniziato a collaborare con Lina Wertmüller, Nino Manfredi, Mario Monicelli, Luigi Comencini e tanti altri. Ha partecipato anche a diversi sceneggiati ed è proprio con uno di questi, ovvero Orlando Furioso per la regia di Ronconi, che ha raggiunto il successo. È con la Wertmüller che è stata consacrata come attrice versatile e dotata di una mimica facciale unica. Le sue intepretazioni in “Mimì metallurgico ferito nell’onore” del 1972 e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” del 1974 al fianco di #GiancarloGiannini sono ancora oggi dei veri e propri cult. La sua carriera è stata ricca di premi e riconoscimenti, tra cui 6 David di Donatello, di cui uno speciale per “La classe operaia va in paradiso” e “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, e 5 Nastri d’Argento. A partire dagli anni Ottanta, Mariangela ha alternato il lavoro teatrale a quello cinematografico, mentre nel 1990 si è dedicata anche a diverse fiction per la Tv, tra cui “Scandalo”, “Una vita in gioco”, “Due volte vent’anni” e “L’avvocato delle donne”. Dal 2000 fino a poco prima della sua scomparsa, la Melato ha recitato in molte pellicole brillanti. (presso Cinecittà) https://www.instagram.com/p/B2mlkRloz1w/?igshid=njwtygzym818
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