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#Francesco Guccini
francesco71blr · 1 year
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Lo vedi il rumore di favole spente...
#Guccini
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clacclo · 1 year
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Francesco Guccini Cirano
Venite pure avanti, voi con il naso corto
Signori imbellettati, io più non vi sopporto
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada vi uccido quando voglio
Venite pure avanti poeti sgangherati
Inutili cantanti di giorni sciagurati
Buffoni che campate di versi senza forza
Avrete soldi e gloria, ma non avete scorza
Godetevi il successo, godete finché dura
Che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
E andate chissà dove per non pagar le tasse
Col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
Però non la sopporto la gente che non sogna
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Facciamola finita, venite tutti avanti
Nuovi protagonisti, politici rampanti
Venite portaborse, ruffiani e mezze calze
Feroci conduttori di trasmissioni false
Che avete spesso fatto del qualunquismo un arte
Coraggio liberisti, buttate giù le carte
Tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
In questo benedetto, assurdo bel paese
Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato
Spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato
Coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Ma quando sono solo con questo naso al piede
Che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
Si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
Che a me è quasi proibito il sogno di un amore
Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute
Per colpa o per destino le donne le ho perdute
E quando sento il peso d'essere sempre solo
Mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo
Ma dentro di me sento che il grande amore esiste
Amo senza peccato, amo, ma sono triste
Perché Rossana è bella, siamo così diversi
A parlarle non riesco
Le parlerò coi versi
Le parlerò coi versi
Venite gente vuota, facciamola finita
Voi preti che vendete a tutti un'altra vita
Se c'è, come voi dite, un Dio nell'infinito
Guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
E voi materialisti, col vostro chiodo fisso
Che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso
Le verità cercate per terra, da maiali
Tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali
Tornate a casa nani, levatevi davanti
Per la mia rabbia enorme mi servono giganti
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
Ma in questa vita oggi non trovo più la strada
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
Tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo
Dev'esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
Dove non soffriremo e tutto sarà giusto
Non ridere, ti prego, di queste mie parole
Io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole
Ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
Ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
Perché oramai lo sento, non ho sofferto invano
Se mi ami come sono
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Cirano
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lamenteinnamorata · 1 year
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Vedi cara, è difficile a spiegare
È difficile parlare dei fantasmi di una mente
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canesenzafissadimora · 10 months
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E un giorno… E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi Che non sono più quei fantastici giorni all'asilo Di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi Le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi Che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola Che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi Capendo che a battito a battito è l'età che s'invola E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano Non racconta più favole e ormai, non ti prende per mano Sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare E sospesi fra voglie alternate di andare e restare Di andare e restare E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa In cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina In cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa Di cose incredibili e di caffellatte in cucina E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati Persi in mezzo ai tuoi libri e regali che neanche ricordi Sembra quasi il racconto di tanti momenti passati Come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto Non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire Ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire Che sogni gestire Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro Capirai che altra gente si è fatta le stesse domande Che non c'è solo il dolce ad attenderti ma molto d'amaro E non è senza un prezzo salato diventare grande I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati Lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici Come oggetti di bimba, lontani ed impolverati Troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici Sentirai che tuo padre ti è uguale Lo vedrai un po' folle, un po' saggio Nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio La paura e il coraggio di vivere Come un peso che ognuno ha portato La paura e il coraggio di dire: "Io ho sempre tentato" Io ho sempre tentato
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ilciambellano · 2 months
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Il 13 dicembre, Santa Lucia protettrice della vista e degli occhi ha illuminato un fotogramma di uno dei film di Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia rivelando un incanto del caso. O meglio, ha affinato lo sguardo di Alessandro Zagatti che, guardando la clip del giorno dell'Almanacco (la posto nel primo commento), ha colto il veloce passaggio di una coppia sotto al Portico dei Servi di Bologna, durante una Fiera di Santa Lucia di metà anni Sessanta. Ci ha scritto: "Ma il ragazzo al minuto 1:14 è per caso un giovanissimo Francesco Guccini?" E ci è apparsa così davanti agli occhi la concretizzazione di un atto poetico: il cineamatore Oreste Baldi riprende, nel 1965, per caso, Francesco Guccini giovanissimo, prima di diventare famoso, a braccetto con la fidanzata di allora che diverrà la prima moglie. Lui con l'eskimo, lei col paletò. Un istante che diverrà col tempo un ricordo e poi avrà la potenza di trasformarsi in un verso (come dovrebbe accadere per i migliori versi, secondo quanto dice - con pazienza poetica - Rilke).
Ricordi fui con te a Santa Lucia Al portico dei Servi per Natale Credevo che Bologna fosse mia Ballammo insieme all'anno o a Carnevale. [Eskimo, 1978]
Elena Pirazzoli su Facebook
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intotheclash · 1 year
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Francesco Guccini - Vedi Cara -
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la-scigghiu · 11 months
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.🦋.
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yourtrashcollector · 5 months
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Francesco Guccini, Canzone per un'amica
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#UnDiscoPerLaPausaPranzo - #1558 - 3 Ottobre 2023 - Francesco Guccini - Folk Beat n.1 - 1967
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clacclo · 1 year
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Francesco Guccini Le piogge d'aprile
Ma dove sono andate quelle piogge d'aprile
che in mezz'ora lavavano un'anima o una strada
e lucidavano in fretta un pensiero o un cortile
bucando la terra dura e nuova come una spada?
Ma dove quelle piogge in primavera
quando dormivi supina e se ti svegliavo ridevi
poi, piano, facevi ridere anche me con i tuoi giochi lievi?
Ma dove quelle estati senza fine,
senza sapere la parola "nostalgia"
solo colore verde di ramarri e bambine
e in bocca lo schioccare secco di epifania?
Ma dove quelle stagioni smisurate
quando ogni giorno figurava gli anni a venire
e dove a ogni autunno, quando finiva l'estate
trovavi la voglia precisa di ripartire?
Che ci farai ora di questi giorni che canti?
Dei dubbi quasi doverosi che ti sono sorti?
Dei momenti svuotati, ombre incalzanti di noi rimorti?
Che ci potrai fare di quelle energie finite?
Di tutte quelle frasi storiche da dopocena?
Consumato per sempre il tempo di sole e ferite
basta vivere appena, basta vivere appena...
E ora viviamo in questa stagione di mezzo
spaccata e offesa da giorni agonizzanti e disperati
lungo i quali anche i migliori si danno un prezzo
e ti si seccano attorno i vecchi amori sciagurati
dove senza più storia giriamo il mondo
ricercando soltanto un momento sincero
col desiderio inconscio di arrivare più in fondo
per essere più vero
Ma dove sono andate quelle piogge d'aprile?
Io qui le aspetto come uno schiaffo improvviso
come un gesto, un urlo o un umore sottile
fino ad esserne intriso
Io chiedo che cadano ancora
sul mio orizzonte angusto e avaro di queste voglie corsare
per darmi un'occasione ladra,
un infinito o un ponte per ricominciare.
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somehow---here · 1 year
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Francesco Guccini, Scirocco ("Signora bovary, 1987)
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Appassiscono piano le rose,
spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose
negli strappi cobalto del cielo
io sdraiato sull'erba verde
fantastico piano sul mio passato
ma l'età all'improvviso disperde
quel che credevo e non sono stato
Lettera - Francesco Guccini
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ocoreanalfabeta · 1 year
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Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista
Io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista
Io frocio, io perché canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino
Io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare
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mtonino · 9 months
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