Tumgik
#Tutto è qui per te
ideeperscrittori · 5 months
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Non temo la morte. Temo la morte non dignitosa. (Esempio. Sono in libreria. Noto un libro di Fabio Volo. Ho un impulso autolesionistico. Prendo il libro per leggere la quarta di copertina. Infarto. Muoio. Cadavere con libro di Fabio Volo. No, non voglio morire così.)
[L'Ideota]
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mccek · 6 months
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“Nonoo” questa mattina sei venuto a mancare e dopo aver lottato per altri tre mesi, anche se in ospedale ti avevano dato pochi giorni, ininterrottamente non hai mai mollato quel filo sottile che divide la vita dalla morte; anche contro le tue volontà a testa alta col tuo carattere (in cui non mi rispecchiavo) sei riuscito a tenerti vivo, ahimè, purtroppo, la morte vince si tutto, non ha pietà.
Fin da piccolo il tuo sogno era di vedermi guidare, cosa che se pur col tempo ho saputo apprezzare non ho mai amato fare come te, prima che l’infarto ti colpisse definitivamente ti avevo fatto una promessa, di portarti a vedere un gran premio di formula uno, da noi tanto amata, questo seppur per evidenti problemi economici non mi avrebbe mai impedito di non farlo, però non avresti avuto le forze, anche se immagino che ti saresti commosso, anche se una persona come te era difficile vederla piangere.
Abbiamo avuto periodi in cui ci costruivamo mentalmente dei muri invisibili e proprio per la differenza del nostro carattere questo ci ha ferito entrambi, fuori sicuramente eravamo orgogliosi ma il problema poi è sempre dentro, quel peso che a lungo andare ti consuma fino a trasformalo in malattia.
Col senno di poi siamo bravi tutti, tu hai le tue responsabilità e io le mie, non esistono santi, nessuno di noi due ha vinto o perso, nonostante abbiamo sofferto, ci siamo riavvicinati pian piano, con più fiducia e lo abbiamo fatto raccontandoci la mia, la nostra infanzia, nostra perchè alla fine hai passato davvero tanti anni assieme a me quando ero piccolo, io non dimentico i tuoi errori nonno, ma nemmeno il bene che mi hai fatto, la tua immensa disponibilità per me e la mamma quando aveva bisogno di essere portata per lunghi anni su e giù in ospedale, sappi che queste cose rimarranno impresse nella mia testa, perché col tempo, forse crescendo, anche se ancora mi vedo, sai, un po’ bambino, quel Mattia che era il tuo idolo, che doveva essere il migliore di tutti, ma che in realtà voleva solo essere come tutti, e che quei tutti avessero il mio stesso cuore, quella bontà che col tempo è pian piano svanita.
Chi si dimentica di tutta quella gente che ci Incontrava in bici la mattina presto?
La tua felicità negli occhi, nel vedere come tutti si fermassero a guardarmi, a parlarmi e a sottolineare il fatto che il sorriso non mi mancasse mai.
Si andava a prendere il pane, ne volevo subito un pezzo, ci fermavamo a vedere tutti i cani della via con la speranza che rispondessero alle mie parole, e restavo lì convinto fino a quando sentivo abbaiare e tu mi davi conferma delle loro risposte.
Che periodi, cercavo sempre mia mamma, purtroppo per via del lavoro per me era come stesse via intere settimane ma in realtà così non era, però tu ben sapevi quanto io sia legato a mamma, e tranquillo ricorderò sempre quanto anche tu lo fossi, anche se spesso avevi qualcosa da ridere per via del tuo carattere ricorderò le tue ultime parole: “La mamma è la donna più intelligente che ho conosciuto, fin troppo buona e disponibile per tutti, voglio che lei lo sappia”.
Potrei scrivere un libro, non un poema su ciò che abbiamo vissuto insieme, sei stato la mia infanzia, il mio periodo preferito, lo rivivrei mille volte, nonostante il tuo modo di essere, ma chi sono io per giudicare? Certo, quello che penso lo dico, come hai sempre fatto tu, ma allo stesso tempo non mi nasconderò mai come non giudicherò mai!
Ora stai vicino alla nonna, e assieme fatemi il regalo più grande, che non sono i soldi, non sono una vita di successi, ma la speranza di vedere vostra figlia, mia mamma, stare un po’ meglio.
Solo questo.
Il pensiero rimbomberà sempre nella mia testa, fra cose belle e cose brutte, ma per vivere di questi tempi, bisogna affidarsi solo all’amore, lo sai nonno no?
Quella piccola parte di odio che io ho sempre avuto verso la mia generazione, e tu, verso chi ben sapevi, era molto simile, però se fossi qui so che con un sorriso, e magari una lacrima, diresti: “Qua te ghe rason”.
Ciao caro nonno, ti voglio bene❤️
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solosepensi · 4 months
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sono e non sono
C'è chi mi domanda chi sono. E come posso rispondere? Chi sa chi o che cosa è? Io non sono nulla e sono tutto... Ci sono sempre ma non ci sono mai... Mi senti ma non mi tocchi, mi cerchi ma non mi trovi... Vengo a confondere il tuo cielo, perché solo così si può rischiarare. Getto una pioggia a volte fitta a volte rada... oppure accendo un sole abbacinante o una luna sorniona e sensuale... Te lo riempio di stelle e te lo copro di nubi, lo tormento col soffio del mio vento... Un vento ora gelido ora bollente... Tramontana o Scirocco? Tolgo ogni magnetismo alla tua bussola per confonderla col mio, ti attiro e poi ti lascio... Non ti do punti di riferimento, ma ti mostro ogni luogo... Ti do frutti dolci e bevande amare, ti amo e ti odio, ti prendo e ti respingo... E tu non puoi fare altro, devi stare qui... finché non saprai da sola dove andare e cosa fare. So sempre cosa senti e so che cosa vuoi in quel momento... ma prima ti accontento e poi ti deludo... Perché tu possa volere sempre cose nuove e poi finalmente sceglierne una. Io sono e non sono. Io sono il bene e sono il male. Io sono vita e sono morte. Credimi sempre, ma non fidarti mai di me. Amami e odiami. Che tu lo voglia o no, io ci sarò sempre. Che tu lo voglia o no, io non ci sarò mai.
Io
#me#now#io#just
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myberrylove · 4 months
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Ash si appoggiò pesantemente sulla spalla di Misty.
Ti preeeego!
La ragazza fece una smorfia poco contenta, guardando l’amico Ash con quell’espressione disperata, tipica di un bambino capriccioso.
Ash, avevamo fatto un patto…- disse lei per l’ennesima volta, cercando di nascondere l’imbarazzo di avere il suo viso così vicino. Anche dopo anni, quel ragazzo non smetteva di farla sentire come una bambina alla sua prima cotta.
Ok, ok… ma perché proprio uno spettacolo di Rudy?- brontolò lui, comodamente appoggiato sulla spalla di lei, quasi a cercare rifugio in quella stretta intima, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Perché sua sorella ci ha regalato i biglietti.
Ma lo sai che è così noooioso!
Solo perché non ti piace ballare, non vuol dire che il ballo sia noioso.
D’accordo, allora è Rudy a essere noooioso! E borioso!- la guardò con un’espressione tanto tragica da essere buffa- Dai, anche tu alzi gli occhi al cielo quando inizia a parlare di sé.
Misty cercò di rimanere seria, ma pensando alle parole di Ash non poté evitare di farsi sfuggire un sorriso complice.
Hai ragione, a volte Rudy è così… pieno di sé…
Visto?- disse trionfante Ash guardando l’amica che con difficoltà cercava di non ridere.
… Ma ho promesso a sua sorella che ci saremo andati.
Ash fece uno sbuffo indispettito e si staccò dalla spalla di Misty.
Va bene, ma non sorprenderti se dormirò durante tutto lo spettacolo- incrociò le braccia dietro la testa.
Non sarebbe una novità- commentò lei e salì per prima le scale per entrare nel teatro. Ash le fu subito dietro.
I due ragazzi si avvicinarono ai loro posti riservati, quando una ragazzina li notò e andò incontro a loro.
Misty! Sei venuta!- disse la ragazzina raggiante, per poi notare anche il ragazzo dai capelli nero corvino dietro di lei- … E Ash- aggiunse con un tono meno entusiasta.
Te l’avevo promesso- disse gentilmente Misty con un sorriso.
Ti ringrazio, mio fratello sarà felice di sapere che sei… siete qui- si corresse all’ultimo- Godetevi lo spettacolo- li salutò e andò a sedersi da un’altra parte.
Sempre felice di vedermi, eh?- commentò sarcastico Ash, mentre entrambi si sedevano nelle poltroncine vicino al palco.
Ancora con questa storia?- disse Misty stancamente, ignorando che la ragazzina stava guardando da lontano il ragazzo con uno sguardo poco amichevole- Non ha niente contro di te, non hai visto che era contenta di vederti?
Oh sì… era contenta di vedere te… - precisò lui- Immagino di aver rovinato i suoi piani…- borbottò con un susurro che Misty non sentì, perché in quel momento le luci si spensero e il tendone si aprì, facendo entrare gli artisti con un sottofondo di musica.
Misty osservò i ballerini muoversi con grazia sul palco, ma non poté evitare di notare che il ragazzo accanto a lei ridacchiava di nascosto. Lei gli diede una gomitata per farlo smettere. Erano così vicini al palco che avrebbero potuto vederlo.
Ash, ti sentiranno- sussurrò lei indispettita.
Ehi, non è colpa mia se è vestito in quel modo ridicolo- si giustificò lui con voce bassa.
Misty si limitò a sospirare, anche se non poteva dare torto a Ash… Rudy sembrava davvero buffo con quella calzamaglia. Ma non poteva certo ammetterlo davanti a Ash… era stata lei a insistere che ogni tanto dovevano provare dei passatempi più culturali.
Notò però che Ash la stava guardando con un’espressione gongolante.
… cosa?
Stai ridendo.
No, non è vero- si difese lei, cercando nuovamente di sembrare seria. Era dura cercare di essere la persona più matura nel gruppo- Ora fa silenzio.
Come vuoi…- lui si limitò ad alzare le spalle, sussurrando mentre si sistemava nella poltroncina- Quasi invidio Pikachu che è rimasto con Brock.
Misty evitò di commentare per concentrarsi sul balletto. Nel giro di qualche minuto però, avvertì un delicato peso sulla sua spalla. Girò la testa lentamente, e il suo sguardo si scontrò con la dolcezza di Ash che aveva posato la testa sulla sua spalla, cedendo al sonno.
Per un istante sentì un brivido leggero, una sensazione di intimità familiare, che cercò ovviamente di scacciare velocemente.
Ecco, lo sapeva… Ash e il teatro erano due cose incompatibili.
Avrebbe volentieri svegliato Ash con una forte gomitata, ma un mormorio assonnato simile al suo nome uscì dalle sue labbra mentre si sistemava meglio sulla spalla di lei. La mano di lui sfiorò le dita di Misty, quasi intrecciandosi in un legame invisibile.
Un leggero rossore colorò le guance di Misty, ma non era dovuto alle luci del palco.
Ash, beatamente immerso nel sonno, era così vicino a lei che, nonostante la leggera frustrazione, Misty si lasciò andare a un sospiro rassegnato.
Un piccolo sorriso affiorò sulle labbra di Misty e decise di accomodarsi anch’essa vicino ad Ash.
Solo per quella volta avrebbe lasciato correre. In fondo, erano poche le occasioni di stare così vicini senza che sembrasse imbarazzante per entrambi… senza che i sentimenti incasinassero la loro complicata amicizia.
E in quel buio avvolgente del teatro, i loro cuori battevano all'unisono, forgiando un legame che andava oltre le parole.
°*°*°*°*°*°
Ok, dovevo scrivere due righe per accompagnare il disegno, ma io noooo... devo sempre esagerare 🙄
E per chi se lo chiedesse... ho fatto prima il disegno e poi mi sono fatta ispirare per scrivere, non viceversa 😅 Mi viene più difficile disegnare in base alla storia.
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Voglio sapere se riesci a stare con la gioia,
la mia o la tua,
se riesci a ballare selvaggiamente
lasciando che l’estasi ti riempia fino alle estremità delle dita delle mani e dei piedi
senza ricordarci di stare attenti,
o di essere realistici,
né per rammentarci i limiti dell’essere umano.
Non mi interessa se la storia che mi stai raccontando è vera.
Voglio sapere se riesci a deludere un altro
pur di essere sincera con te stessa.
Se riesci a sopportare l’accusa di
tradimento senza tradire la tua anima.
Se riesci a essere senza fede e perciò degna di fede.
Voglio sapere se riesci a vedere ogni giorno la
bellezza anche quando non è pittorica;
e se riesci a far scaturire la tua vita dalla sua presenza.
Voglio sapere se riesci a vivere col fallimento,
il tuo e il mio, e tuttavia, sul bordo del lago,
a gridare al plenilunio d’argento il tuo «Sì!».
Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai.
Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di disperazione
stanca e con le ossa a pezzi
e a fare ciò che va fatto per dar da mangiare ai bambini.
Non mi interessa ciò che sai né come sei giunta qui.
Voglio sapere se starai nel centro del fuoco con me senza tirarti indietro.
Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato.
Voglio sapere che cosa ti sostiene da dentro
quando tutto il resto crolla.
Voglio sapere se riesci a stare sola con te stessa
e se ti piace davvero la compagnia che ti fai nei momenti vuoti.
Oriah Mountain Dreamer
_______ Antonio Palmerini
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belladecasa · 3 months
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Qual è la tua idea di amore?
Io sto cercando di dormire ti rendi conto? Che prendo due sonniferi diversi per dormire? E tu vuoi rovinarmi? Vuoi frantumare ulteriormente queste macerie? E allora ok per me va benissimo solo che non esiste UNA idea di amore o almeno non per me che ho solo tante idee contemporaneamente e che cambiano, si evolvo, si cancellano, si cristallizzano, si contraddicono, nel tempo ma anche nell’immediato: ho pensato che l’amore fosse fulmineo o non fosse, fosse il primo sguardo; poi ho pensato che fosse il lento conoscere qualcuno di cui ti potevi fidare veramente, dire ogni cosa di te anche la più sordida, anche se magari non ti faceva subito ribollire il ventre di stelle. Non sento le stelle? Non sono sulle stelle, quindi non amo? Non è detto. Io all’inizio Giorgio non lo amavo mica, amavo un altro, ma Giorgio era speciale quindi perché no? E sono finita dopo qualche mese a sentire dolore alle braccia quando non lo vedevo. Proprio il mio corpo non poteva sopportare la sua assenza. Non potevo stare sola e degiorgizzata (come direbbe Wallace). E mi ricordo che io e Giorgio ci amavamo tanto che certe volte ci fermavamo nelle piazzole di sosta per baciarci, quando ci fermavamo al semaforo ne approfittavamo per baciarci. O scopavamo così in giro perché ci amavamo troppo. E prima t’avrei detto che l’amore è questo, che tu solo per baciare qualcuno faresti di tutto, la più grande pazzia di cui sei capace oppure proprio piccoli gesti ridicoli, appunto fermarti in tutte le piazzole di sosta per limonare. È la voglia di morire se l’altro non ti ama più o non ti vuole, l’amore e la morte sono vicini, soffrire per l’amore è il sentimento più simile al soffrire il lutto, con l’aggravante di non poter avere quella persona per sua scelta. È un lutto e un suicidio. Ma è pure accomodante. Conosci il detto ogni scarrafone è bello a mamma sua? È accomodante perché puoi permetterti di essere debole, patetico, brutto, mediocre, ma hai vicino qualcuno che sempre ti vedrà bellissimo, divino, come una madre con il figlio, perché l’amore è idealizzazione. Lo avevo idealizzato, si sente dire spesso da chi parla per luoghi comuni, che sono sempre veri (anche qui mi aiuta Wallace) e infatti è vero ma non nell’accezione che si dà per scontata: non amavi davvero perché idealizzavi, no! Idealizzavi in quanto amavi. È semplice. E finisce nel momento in cui riporti a terra la persona che col tuo amore viveva tra gli dei.
Avrei forse fatto meglio a parlare direttamente con la letteratura quindi ti lascio lampo l’incipit di una delle mie poesie preferite che mi guida ad avere sempre voglia di amare di nuovo:
Solo l’amare, solo il conoscere
conta, non l’aver amato,
non l’aver conosciuto. Dà angoscia
il vivere di un consumato
amore. L’anima non cresce più.
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singinthegardns · 1 month
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Non ti cerco perché so che sarebbe peggio, non ti cerco per non soffrire per non sentire la tua voce dire che stai bene anche se non ci sono io a farti stare bene. Non ti cerco perché è pericoloso incontrare i tuoi occhi una volta ancora e rischiare di caderci dentro una volta ancora. So che pensi che sia indifferenza ma io non ti cerco perché ci tengo troppo perché se lo facessi ricomincerebbero i casini, ricomincerei a non stare bene, a non avere mai il sorriso sulla faccia, a sentirmi sbagliata senza di te e a sentirmi sbagliata insieme a te ricomincerei a non dormire la notte, a chiedermi perché non mi cerchi, perché ti trovo ovunque, perché senza di te è tutto spento, perché non sono capace di metterci un punto perché la mia testa e il mio cuore arrivano sempre ad uno scontro e sono io il morto.
Non ti cerco perché non averti accanto mi fa male ma forse averti accanto un po' di più, sapere che per quanto tu mi possa amare io ti amerò sempre un po' di più. Non ti cerco perché ho paura di soffrire, non sono abbastanza coraggiosa da affrontare tutto ciò che mi fai sentire non ti cerco perché ti voglio cercare troppo perché è tutto troppo, mi riempi, mi svuoti, te ne vai e mi lasci qui ad aspettarti e io non ce la faccio più. Non è indifferenza, anche se non ti saluto, anche se di me non sai più niente, anche se mi vedi uscire con la gente, anche se sembra che non me ne freghi niente non ti cerco nerché amarti in silenzio è più semplice che provarci davvero non ti cerco perché fa troppo male.
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il-ciuchino · 4 months
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Mamma a C'è Posta Per Te, quando la libertà di pensiero diventa un tabù
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Sui social non si parla d'altro. Primo hashtag su Twitter: C'è Posta Per Te. Il motivo, oltre ai grandi ascolti della trasmissione di Maria De Filippi in onda su Canale 5, è dovuto al fatto che una delle protagoniste della puntata del 13 gennaio è stata una mamma che non accettava di vedere la figlia perchè amava una donna. Ovviamente, sui social, si sono scatenate le indignazioni e gli insulti. Chiaramente, non è mai bello quando un genitore litiga con una figlia non volendola vedere per una decisione personale. Ma allo stesso tempo, perchè non bisogna accettare il fatto che delle persone singole possano, per lo più genitori, non possano avere una loro concezione personale di come educare il proprio figlio sessualmente? Ogni persona ha un proprio parere su ogni cosa. C'è chi preferisce il rosso, piuttosto che il giallo o viceversa. E l'omosessualità anche, è tra queste cose. Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle singole opinioni che non deve mai sfociare in qualcosa di più estremo. Tra l'altro, mi è capitato di conoscere molta gente che in merito predicava bene, ma poi ha razzolato malissimo, quindi mi sento anche di "rispettare" la mamma per non aver indossato maschere. Per non parlare di molti giornalisti che sputano sentenze su Twitter riguardo la libertà, legittima, della figlia di questa mamma, ma che in passato hanno discriminato chi, in nome della stessa libertà, non voleva vaccinarsi contro il covid. Sia chiaro, mi auguro che tale mamma possa riappacificarsi con la figlia, ma non mi sento di condannarla solo per un suo pensiero o sensazione che impedisce, al momento, di tollerare la figlia che, tra l'altro, è diventata lesbica dopo essere stata reduce da una relazione con un uomo. E qui si potrebbe tirare fuori un nuovo caso. E se l'omosessualità della figlia sia stata dovuta addirittura a questo episodio e, dunque, non presente dalla nascita ma un complesso psicologico? Ma sia mai insinuarlo, l'importante è sempre prendere in giro tutto ciò che sia etero.
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fiore-dimaggio · 2 days
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Ed eccomi qui, dopo l’ennesima giornata insieme, qui mentre ti aspetto nuda sul letto mentre tu sei sceso a prendere il cinese da asporto.
Dopo 8 mesi che ci vediamo, oggi abbiamo trovato il coraggio di farci le coccole, perché prima nessuno dei due aveva le palle di farlo.
E mi odio, perché stare tra le tue braccia mi è piaciuto fin troppo.
Ti odio perché quando sei con me diventi una persona completamente diversa e non mi dai motivi per odiarti e non vederti mai più.
Se ripenso al fatto che tutto è nato per gioco, da una serata di agosto in cui annoiata ho accettato l’invito di una birra su una panchina vicino casa tua, mi sembra impossibile che ora siamo finiti a fumare l’ultima sigaretta prima di salutarci, abbracciati come due 16enni imbranati e imbarazzati.
Io non lo so cosa provo per te, io non lo so cosa provi per me, ma sono sicura che comunque vadano le cose, queste giornate con me non le dimenticherai mai, per ora questo mi basta.
#L
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smokingago · 3 months
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🍀
"Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta,
e ricorda quale pace ci può essere nel silenzio.
Finché è possibile, senza cedimenti,
conserva i buoni rapporti con tutti.
Di' la tua verità con calma e chiarezza,
e ascolta gli altri,
anche il noioso e l'ignorante,
anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone rumorose e aggressive,
esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri,
puoi diventare vanitoso o aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi successi come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, per quanto umile,
è un vero patrimonio nelle fortune mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari,
poiché il mondo è pieno di inganno.
Ma questo non ti renda cieco su quanto c'è di virtuoso,
molte persone lottano per alti ideali,
e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso.
Specialmente non fingere negli affetti.
E non essere cinico riguardo all'amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione
esso è perenne come l'erba.
Accetta serenamente l'insegnamento degli anni,
abbandonando con grazia le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie oscure.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una sana disciplina,
sii gentile con te stesso.
Tu sei un figlio dell'universo,
non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no,
senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta' in pace con Dio,
comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi affanni e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il lavoro ingrato ed i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso.
Sii allegro.
Fa' di tutto per essere felice."
Desiderata, Max Ehrmann
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ambrenoir · 5 months
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🙏Quando morirai, non preoccuparti del tuo corpo.. i tuoi parenti faranno tutto il necessario secondo le loro possibilità.
Ti toglieranno i vestiti
Ti laveranno
Ti vestiranno
Ti porteranno via da casa e ti porteranno al tuo nuovo indirizzo.
Molti verranno al tuo funerale a ′′salutare". Alcuni cancelleranno gli impegni e mancheranno anche a lavoro per andare al tuo funerale..
I tuoi averi, ciò che non ti piaceva prestare, saranno venduti, regalati o bruciati.
Le tue chiavi
I tuoi strumenti
I tuoi libri
I tuoi cd
Le tue scarpe
I tuoi vestiti..
E sii sicuro che il mondo non si fermerà a piangere per te.
L’economia continuerà.
Nel tuo lavoro, sarai sostituito. Qualcuno con le stesse o migliori capacità, assumerà il tuo posto..
I tuoi beni andranno ai tuoi eredi..
E non dubitare che continuerai ad essere citato, giudicato, messo in discussione e criticato per le piccole e grandi cose che hai fatto nella vita..
Le persone che ti conoscevano solo per il tuo viso diranno: Povero uomo!
I tuoi amici sinceri piangeranno qualche ora o qualche giorno, ma poi torneranno a ridere.
I tuoi animali si abitueranno al nuovo padrone.
Le tue foto, per un po’ di tempo, rimarranno appese al muro o continueranno su qualche mobile, ma poi verranno messe in fondo a un cassetto..
Qualcun altro si siederà sul tuo divano e mangerà sulla tua tavola..
Il dolore profondo a casa tua durerà una settimana, due, un mese, due, un anno, due.. Dopo sarai aggiunto ai ricordi e poi la tua storia sarà finita..
Finito tra le persone, finito qui, finito in questo mondo..
Ma inizierà la tua storia nella tua nuova realtà... nella tua vita dopo la morte.
La tua vita dove non hai potuto trasferirti con le cose che avevi qui perché in più, andandotene, avranno perso il valore che avevano..
Corpo
Bellezza
Aspetto
Cognome
Comodità
Credito
Stato
Posizione
Conto bancario
Casa
Automobile
Professione
Titolo
Diplomi
Medaglie
Trofei
Amici
Luoghi
Coniuge
Famiglia..
Nella tua nuova vita avrai solo bisogno del tuo spirito. E il valore che gli hai accumulato qui, sarà l'unica fortuna su cui conterai lì.
Questa fortuna è l'unica cosa che ti porterai via e si impasta per tutto il tempo che stai qui. Quando vivi una vita d'amore verso gli altri e in pace con il prossimo, stai impastando la tua fortuna spirituale..
Ecco perché prova a vivere pienamente e sii felice mentre sei qui perché, come ha detto Francesco D’Assisi: ′′Da qui non ti porterai via quello che hai. Prenderai solo quello che hai dato′′…🙏
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der-papero · 23 days
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Chissà se ce la faccio a scrivere di 4 anni di ricordi, ma questo è un posto di ricordi belli, e tu sei uno di quelli, di quelli più belli. Li ho raccolti in due giorni di viaggio, perché la capa mia non è più quella di una volta, ho bisogno di tempo, e non servirà raccontarli tutti.
Ti ricordi il primo giorno? C'era un tipo che somigliava a Branduardi, vestito come un anziano in chiesa la Domenica, che per forza voleva farmi vedere come cambiavi colore, senza sapere come fare. Del resto, nessuno, persino lui che era del mestiere, aveva visto prima qualcosa di simile, il che ti rendeva ai miei occhi ancora più unica delle mie intenzioni.
Da quel giorno il mondo si è diviso in due, tra chi ti ammirava e chi ti snobbava, però penso lo sai già, il primo gruppo mi divertiva tanto e un po' ci marciavo su, ti ricordi quando uscivo dall'Autogrill di turno e vedevo sempre qualcuno ronzarti intorno, e non tornavo subito all'auto, lo lasciavo fare, guardando la scena da lontano. Per non parlare di quello svizzero che, dalle parti di Reggio Emilia, andò fuori di testa, sembrava un ragazzino di 5 anni a Disneyland, o quel tizio con quella Civic viola al casello di Venezia-non-so-dove, che mi parlava col clacson e col pollice su.
Ne abbiamo fatti di scherzoni alla Mami, la prima volta che andai a prenderla a Francoforte, allo scalo di marcia sparasti due fucilate ed esclamò "MAROOOO CHI C'A TUZZAT?" e noi a ridere, e ogni volta che provava a scendere, per via del rialzo, sbottava "ma quant t'a cagne 'sta machin, che ce vo' 'a man 'e Crist a scenner?".
Di persone che mi hanno fermato per farti i complimenti ce ne sono state, ma il top resterà quel parcheggiatore al Corso Umberto che, al ritiro, si divertì a farsi una accelerata e poi esclamò "UAAA DOTTO', 'STA MACHIN VOL!", e che gli volevi dire? Aveva ragione, una sensazione che provato ogni santa volta, ma io ho avuto tanto di più: mi hai portato da chiunque volessi bene, non è mai esistito un "è troppo lontano, lasciamo perdere", sei forse ciò che su questo pianeta ha avuto la possibilità di conoscere il vero me, senza filtri, mi hai visto piangere e ridere più di chiunque altro. Mi serviva la tua energia e la tua rabbia per scappare via da qui, eravamo entrambi in un posto dove non volevamo stare, per questo sei nata per correre, e hai lasciato che fossi io a lasciartelo fare.
Sei entrata in un momento della mia vita dove avevo bisogno di non sentirmi più trasparente, in una società che non mi ha mai accettato, al più tollerato, e credo che tu abbia capito in pieno quel nostro modo terrone di protestare, ovvero facendo bordello, perché più le cose vanno male, e più abbiamo bisogno di far rumore. Il vicino di casa non l'ha mai capita questa cosa, pensava che tu avessi qualcosa che non andava, cosa tragicomica, visto che quelli pieni di problemi sono loro, con la loro ipocrita precisione, il loro falso benessere.
Agli occhi di tanti sei solo un'auto, ma quello che sei stato per me non sono mai riuscito a farlo capire, e non penso di riuscirci manco questa volta, quindi queste parole sono solo per te, per ringraziarti di tutto quello che sei stata, per aver reso questi 4 anni più leggeri, e per dirti che non ti dimenticherò mai.
Grazie, Amica Mia ❤️.
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susieporta · 3 months
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OGNI TANTO...
Ogni tanto, smetti di volere sempre tutto sotto il tuo controllo e permetti alle cose di crollare e di seguire il loro corso...
E rimani semplicemente presente a te stesso a osservare senza giudicare.
Proviamo a considerare il fatto che tutto ciò che facciamo non è che un tentativo per fuggire la paura.
Arrabbiarsi è sinonimo di paura;
Attaccarsi e identificarsi con le cose esterne è sinonimo di paura;
Attaccarsi agli altri nasce dalla paura;
Attaccarsi al cibo, alla televisione, ai divertimenti, al alcol, al sesso, e a qualsiasi altra cosa...è segno che non stiamo vivendo nel momento presente con ciò che è, ma che stiamo tentando di fuggire la paura del presente.
Irritarsi è paura.
Aggredire è paura.
Mentire è paura.
Indifferenza è paura.
Giudicare gli altri è paura.
Giudicare se stessi è paura.
Gelosia ed invidia nascono dalla paura.
Egocentrismo ed arroganza nascono dalla paura.
Orgoglio e vanità nascono dalla paura.
Pretendere è segno di paura.
Vivere sempre nelle aspettative è paura.
Sentirsi superiori o inferiori è segno di paura.
Ogni forma di esagerazione nasce dalla paura.
Anche rifiutare le cose, le persone e le situazioni, magari combattendole, anche questo è paura.
La paura del momento presente: l’ignoto.
Paura dell’impermanenza, paura del vuoto, paura della verità, paura di non avere il controllo, paura di perdere il controllo, paura dei cambiamenti, paura della vita che scivola via attimo dopo attimo, paura della morte, paura di non essere.
Ciò che chiamiamo vivere, si risolve per la maggior parte del nostro tempo nel tentativo di parare i colpi dell’impermanenza a son di illusioni, di mascheramenti e di compensazioni per non confrontarci con la realtà, per non confrontarci con l‘insostanzialità delle nostre idee, credenze e fissazioni.
O meglio: per non confrontarci con l’insostanzialita‘ di noi stessi, la falsa idea che abbiamo di noi stessi che crolla inesorabilmente davanti alla paura.
Abbiamo paura di avere paura, perché la paura ha il potere di smascherare le nostre menzogne e ci dimostra che non abbiamo tutto questo controllo sulle cose, sulle persone e sulla nostra vita che siamo convinti di avere.
La vita segue le sue leggi e non le nostre...
E questo fa paura...
E continuerà a spaventarci finché non accetteremo tutte le nostre paure con coraggio e compassione, accettando di far crollare la falsa immagine di noi stessi.
Quella che abbiamo creato e nutrito negli anni, tanto per darci un tono: l’immagine del finto guerriero che spacca il mondo, ma che si nasconde sotto un armatura di cartone e combatte la vita con uno scudo di plastica e una spada di legno.
Cominciamo a famigliarizzarci con noi stessi...
Cominciamo a fare amicizia con noi stessi invece di preoccuparci di combattere il mondo...
Cominciamo a prendere le nostre bugie e ipocrisie con amore e compassione...
Siamo stati colti dalla vita con le mani nel vasetto della marmellata... E va bene così.
Mi osservo e mi accetto, qui e ora e smetto di creare continue costruzioni mentali per difendermi dal presente.
Mi apro a ciò che è...e accolgo me stesso in relazione a tutto ciò che mi circonda, accetto cosa sono e dove sono, e poi comprendo.
E incomincio allora a provare amore e gratitudine per il mio piccolo essere impaurito che sta imparando a conoscere i misteri della vita.
Vivi coscientemente la vita dissolvendo te stesso nella paura.
Fa che la paura diventi tua amica e compagna di viaggio.
Accetta di avere paura e ti farà meno paura l’aver paura.
Finché non troveremo il coraggio di confrontarci con la paura, allora, tutto ciò che faremo della nostra vita non sarà altro che un vano tentativo di evitare la paura.
PRENDI LA VITA NELLE TUE MANI
Roberto Potocniak
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