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#il traditore (2019)
helyiios · 1 year
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tommaso buscetta and ram from namely il traditore (2019) and ram leela (2013) bcs they are both my favourite movies ever and bcs they are both mafiosi who went against tradition
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kubelicatthemovies · 3 months
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El traidor (Marco Bellocchio. 2019)
Il traditore
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shagrathmovies · 2 years
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Il traditore - 2019 - Marco Bellochio
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segretecose · 9 months
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i'm trying to pick up italian (mostly for work), do you have any podcast/tv/movie recommendations? i need to immerse myself in the language a bit more :)
i always recommend older italian movies for beginners because actors still had a modicum of good diction back then but if you're more interested in more modern stuff off the top of my head i'd say
il giovane favoloso (2014)
antonia (2015)
il padre d'italia (2017)
capri revolution (2018)
martin eden (2019)
il traditore (2020)
il signore delle formiche (2022)
le otto montagne (2022)
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arcobalengo · 9 months
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LA CINA CI SCRIVE
Non capita tutti i giorni che il Global Times – l’organo di stampa del governo cinese – dedichi un articolo in homepage all’Italia. E purtoppo il titolo era tutt’altro che incoraggiante:
“Non permettete che l’abbandono del BRI possa diventare per l’Italia un motivo di pentimento” . (BRI sta per “Belt and Road Initiative”, cioè l’accordo commerciale italo-cinese, da noi soprannominato “Via della seta”).
L’articolo cinese critica le recenti dichiarazioni del ministro Crosetto, che si è detto contrario all’accordo in un’intervista al Corriere della Sera. Come scrive Giorgio Bianchi : “Non si e' fatta attendere la risposta cinese alle dichiarazioni offensive fatte da Crosetto nell'intervista al Corriere. Il Ministro della Difesa, avventurandosi in un campo che non conosce e non gli compete, quello dell'economia e del commercio, aveva definito l'adesione dell'Italia alla Via della Seta una decisione "improvvisata e scellerata" e aveva snocciolato una serie di falsita' sulla mancanza di benefici per l'Italia.”
Nell’articolo, il Global Times smentisce apertamente i dati dichiarati da Crosetto:
“Crosetto ha affermato che la BRI ha moltiplicato le esportazioni cinesi verso l'Italia, ma non ha avuto lo stesso effetto sulle esportazioni italiane verso la Cina. Ma in realtà, per più di quattro anni, il volume degli scambi bilaterali tra Cina e Italia ha ripetutamente raggiunto nuovi massimi. Dal 2019 al 2022 è aumentato di quasi il 42% in controtendenza. L'anno scorso ha raggiunto quasi 78 miliardi di dollari. Dal 2019 al 2021 le esportazioni italiane verso la Cina sono aumentate del 42%. Nei primi cinque mesi di quest'anno, le esportazioni italiane verso la Cina sono aumentate significativamente del 58%. Queste cifre riflettono inconfutabilmente il forte effetto della BRI, che non è affatto quello che ha detto Crosetto.”
Dopodichè il Global Times va dritto al punto, ovvero la situazione di sudditanza dell’Italia rispetto agli USA:
“Anche la tempistica della retorica di Crosetto è dubbia, e dietro ovviamente ci sono gli Stati Uniti. … Dopo l'incontro con il presidente Usa Joe Biden, la Meloni ha detto che il governo italiano prenderà una decisione sulla Bri entro dicembre, sottolineando di "mantenere aperto un dialogo costruttivo con Pechino" e rivelando la volontà di visitare la Cina. Ciò riflette anche l'attuale dilemma dell'Italia: vuole il riconoscimento politico di Washington, ma non è disposta a rinunciare alla cooperazione economica con la Cina, e non vuole sceglierne solo una. È chiaro chi è responsabile della difficile situazione attuale dell'Italia. Da quando l’Italia ha deciso di aderire alla BRI, nel 2019, gli Stati Uniti hanno esercitato una forte pressione su di essa e hanno quasi etichettato l'Italia come un "traditore dell'Occidente". A quel tempo, il New York Times descrisse addirittura l'Italia come un "cavallo di Troia" del mondo occidentale, "che consente all'espansione economica - e potenzialmente militare e politica - della Cina di raggiungere il cuore dell'Europa". Dopo il cambio di governo italiano, Washington ha visto un'opportunità e ha intensificato le pressioni su di essa. Poco prima della visita di Meloni negli Stati Uniti, John Kirby, direttore delle comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale, ha pubblicamente "istruito" l'Italia sulla "mancanza di ricompensa per le partnership economiche con la Cina" e ha detto che "abbiamo creato un'alternativa".
Il Global Times conclude dandoci dei “suggerimenti amichevoli”:
“Essendo l'unico paese del G7 che ha firmato il Memorandum sulla BRI, la priorità dell'Italia nelle relazioni estere della Cina e lo stato delle relazioni Cina-Italia nelle relazioni Cina-UE sono stati notevolmente migliorati, con molti effetti positivi diretti e indiretti. Inoltre pone l'Italia in una posizione unica e vantaggiosa per collegare l'Oriente e l'Occidente. Se guardiamo solo da un punto di vista pragmatico e puramente dagli interessi nazionali dell'Italia, l'adesione alla BRI è senza dubbio vantaggiosa. Ma se si mescola con la geopolitica e la pressione e la coercizione degli Stati Uniti, le cose si complicheranno. Ci auguriamo che l'Italia possa prendere una decisione razionale senza interferenze esterne. Questo è il momento di mettere alla prova la saggezza politica e l'autonomia diplomatica dell'Italia.”
Parole sante. Ma di quale “saggezza politica e autonomia diplomatica” stiamo parlando?
Massimo Mazzucco
https://www.globaltimes.cn/page/202308/1295423.shtml
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notizieoggi2023 · 1 month
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Tale padre, tale figlio: per il gossip reale William è un traditore, proprio come Carlo La malattia misteriosa di Kate Middleton, oltre ad alimentare decine di teorie del complotto sui social, ha aizzato nuovamente, dopo mesi di relativa quiete, anche uno dei gossip più virali sui principi del Galles, che vedrebbe William impegnato in una relazione extraconiugale con la bella marchesa di Cholmondeley, Rose Hanbury. Il nome di Hanbury, ex modella poi diventata moglie di uno dei personaggi più influenti del panorama aristocratico britannico nonché vicina di casa di William e Kate nel Norfolk, non è nuovo alle cronache reali: già nel 2019 erano usciti centinaia di articoli sulla sua presunta storia con William, sul litigio con Kate Middleton, un tempo sua amica, e sull'amore impossibile tra lei e il principe del Galles. Oggi quelle voci sono tornate a farsi sentire in modo prepotente tanto che l'affair di William con Rose Hanbury pare essere per tanti il principale indiziato della malattia di Kate. E c'è chi dice che il principe sia proprio come suo padre Carlo, oggi felice accanto alla regina Camilla ovvero la donna che ha sempre amato, ma un tempo marito fedifrago nei confronti della sua compagna Diana Spencer. Tale padre, tale figlio Il legame tra queste due storie reali si fa sempre più vivo, anche se sottinteso, nei reportage sulla situazione attuale dei Windsor. Con un punto chiave: e se William stesse vivendo, 30 anni dopo i fatti eclatanti che hanno portato al divorzio di Diana e Carlo, la stessa situazione vissuta da suo padre? Le prove della sua relazione con Rose Hanbury rimangono molto flebili, mentre quelle della storia extraconiugale tra l'attuale sovrano erano note a tutti, sia nell'ambiente aristocratico che nelle redazioni dei tabloid. Prima che Diana citasse nella famosa intervista con la BBC del 1995 il suo matrimonio «troppo affollato» c'erano già indizi validi e consistenti sull'affair portato avanti dal marito con Camilla. Il gossip su William e Rose rimane da anni sul filo della vaghezza, senza che vi siano dettagli attendibili che provino la sua veridicità o, piuttosto, la sua totale inconsistenza. Nei giorni bui della malattia della principessa Kate, oscurati dall'editing pasticciato della foto della festa della mamma che ha aizzato ancora di più le teorie del complotto sulla sua salute, il nome di Rose Hanbury è balzato nuovamente agli onori della cronaca: c'è chi è convinto che sia addirittura incinta del principe William e che la notizia della gravidanza abbia gettato Kate in uno stato di esasperazione tale da richiedere un periodo di pausa dai royal duties. Oltre che una riflessione sul divorzio reale, possibilità più remota che mai dato lo status di futuri sovrani di Kate e William. Rose come Camilla, William come Carlo: gli scandali reali, presunti o veri che siano, tornano prepotenti a scuotere la vita della famiglia Windsor. Cambiano i volti e le storie, ma non l'interesse del pubblico, interessato più che mai a rivelare gli aspetti più umani - e pure meschini e fragili - di re, principi e principesse.
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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I capolavori del cinema italiano da scoprire e rivedere
Lo streaming e la televisione, che ci offrono una vasta gamma di opzioni cinematografiche a portata di clic, ci danno l'opportunità di scoprire e apprezzare tanti capolavori del cinema italiano degli ultimi anni. Con le festività natalizie e qualche giorno libero in più, è il momento ideale per dedicarsi alla visione di quei film che, nel trambusto quotidiano, spesso finiamo per trascurare. I capolavori del cinema italiano da scoprire e riscoprire Dunque non resta che mettersi comodi sul divano telecomando alla mano. Non dimenticate la copertina e una tisana calda rilassante (o digestiva, considerato il momento). Se l'offerta è troppo ampia e avete l'imbarazzo della scelta vi diamo noi qualche suggerimento. Dogman (2018) di Matteo Garrone. In uno dei tratti più abbandonati del litorale domitio, si snoda la storia del perverso rapporto tra un carnefice e la sua vittima. Vittima che finirà per ribellarsi facendo emergere il lato più animalesco di sé. La cruda pellicola, liberamente ispirata a un fatto di cronaca quale l'omicidio del Canaro, offre le brillanti interpretazioni di Marcello Fonte e Edoardo Pesce. Chiamami con il tuo nome (2017) di Luca Guadagnino. Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di André Aciman, il film racconta con delicatezza, la struggente storia d'amore tra Elio e Oliver nata in una lenta e assonnata estate. La narrazione è sempre più intensa a mano a mano che ci si avvicina al finale. Il traditore (2019) di Marco Bellocchio. Regista che si è più volte confrontato con le pagine più oscure della storia italiana del secondo Novecento, Bellocchio ci propone un ritratto del mafioso Tommaso Buscetta. In questa pellicola ci restituisce una ricostruzione della sua vita dai tempi d'oro fino alla collaborazione con il magistrato Giovanni Falcone. Anche questo film si distingue, tra l'altro, per una grande prova attoriale di Pierfrancesco Favino. Il giovane favoloso (2014) di Mario Martone. Cambiamo decisamente genere ed epoca con il film di Martone sulla vita di Giacomo Leopardi. Uno strepitoso Elio Germano incarna lo scrittore e poeta con tutto il suo travaglio fisico ed esistenziale. Un animo sensibile in aperto contrasto con la fragilità del suo corpo e la superficialità del mondo che lo circonda. Smetto quando voglio (2014) di Sydney Sibilia. Sono alquanto amare le risate che questa pellicola ci ispira. Le avventure della sgangherata banda di ricercatori dell'Università della Sapienza di Roma mette in luce tutta la precarietà del mondo della ricerca in Italia. Narra, a suon di battute, il triste destino di tanti giovani italiani i cui sogni, dopo tanti anni di studio, si infrangono di fronte alla triste realtà. Il film inaugura una trilogia tutta da ridere. Perfetti sconosciuti (2016) di Paolo Genovese. Metti una sera a cena tra amici in cui si decide di condividere i messaggi che arrivano al proprio cellulare. Da quel momento si scoprono retroscena e segreti che nessuno avrebbe mai sospettato. Nessuno si salverà. La pellicola cult di Genovese mette in luce un altro aspetto dei nostri tempi: l'esistenza di tre sfere, la pubblica, la privata e la segreta. Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Marco Bellocchio: premio all’eccellenza cinematografica al BAFF 2023
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Marco Bellocchio: premio all’eccellenza cinematografica al BAFF 2023. Marco Bellocchio riceverà il Premio Dino Ceccuzzi Platinum 2023 all’eccellenza cinematografica, durante la ventunesima edizione del BAFF – B.A. Film Festival dal 15 al 21 aprile a Busto Arsizio. Il BAFF – B.A. Film Festival, diretto da Steve della Casa e Paola Poli, è organizzato da B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Lo scorso anno ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato il regista premio Oscar Bille August. Nelle edizioni precedenti si possono ricordare Francis Ford Coppola, Murray Abraham, Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Faye Dunaway e Ferzan Ozpetek. Bellocchio sarà ospite della serata finale del festival, venerdì 21 aprile al Cinema Lux, in cui incontrerà pubblico con il direttore artistico Steve Della Casa, grazie al quale si ripercorreranno i momenti salienti della sua lunga carriera. Fresco della Palma d’Oro d’Onore al Festival di Cannes nel 2021 e del Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nel 2011, il regista è attualmente in corsa con 18 candidature, tra cui quelle per miglior film, regia, attori e attrici protagonisti e non protagonisti, alla 68esima edizione dei Premi David di Donatello per il film “Esterno notte” (2022), che ricostruisce il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Marco Bellocchio ha debuttato nel 1965 con “I pugni in tasca”. Nel decennio successivo gira “Nel nome del padre” (1971) e “Sbatti il mostro in prima pagina” (1972). Nel 1984 dirige Marcello Mastroianni e Sophia Loren in “Enrico IV”. Nel 1991 vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino con “La condanna”. Nel 2002 vince il premio Nastro d’Argento per “L’ora di religione” e negli anni successivi firma la regia di “Vincere” (2009), “Bella addormentata” (2012) e “Il traditore” (2019), sul personaggio di Tommaso Buscetta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 1 year
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Matilde G - Hypocrite
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Il video del nuovo singolo della giovane artista Matilde G con il nuovo brano Hypocrite manda ai GenZ un messaggio di rivincita sull’ipocrisia del tradimento
Dopo il successo di Digging for Diamonds accolto dai fan con milioni di streams e views, distribuito dalla Universal Music Group, che tratta  il tema attuale del tradimento in chiave reattiva.
“Io vittima di un ragazzo ipocrita? Il traditore è vittima di se stesso, delle sue bugie e meschinità. Meglio alzare i tacchi e andare oltre con forza e consapevolezza del proprio valore, che non viene determinato dai comportamenti degli altri” - afferma Matilde G - “Ho scritto Hypocrite per mandare un messaggio forte a chi è stato tradito: non vergognatevi perché il vero loser è il traditore! Prima di arrivare a questa consapevolezza sono passata attraverso esperienze dolorose che mi hanno segnata ma anche resa più forte e determinata a non permettere a nessuno di manipolarmi e farmi del male.”
Già dal primo ascolto si capisce che Hypocrite rappresenta un’ulteriore evoluzione e crescita nello stile della giovane artista, che affronta contenuti più intimi con sonorità pop più mature e articolate che ammiccano al rock. La produzione musicale della società svedese The Kennel AB valorizza sia  il brano che la voce da vera popstar di Matilde G. Il music video, accattivante e dinamico, rappresenta visivamente l’ipocrisia con un manichino ma anche con ballerini mascherati, che non mostrano il loro volto reale. La giovane artista svela la sua sensualità con la danza ma ci porta  anche nel suo mondo interiore con  emozionanti scene  al pianoforte. Prodotto dalla Black Bird Production, è stato girato a Singapore in diverse location tra cui la Rock Star Suite dell’Hard Rock Hotel Sentosa e lo studio della Pianoland, che hanno abbracciato il progetto mettendo a disposizione le loro location. Per i costumi Matilde G si è invece affidata a talentuosi studenti della Raffles School of Design, mentre ha voluto curare personalmente il suo make up e hair style.
Matilde G ha diciassette anni ed è una cantante Italiana che vive a Singapore. Cresciuta a Roma ha studiato canto fin da piccola ed è stata sul podio dei più importanti festival nazionali, tra cui il Tour Music Fest e  il VideoFestivalLive. Nel 2019 si è trasferita a Singapore per esigenze familiari, dove si è fatta subito conoscere cantando nei locali della città e posando come modella per fotografi asiatici. Inoltre, ha partecipato e vinto diversi talent locali tra cui il  Singapore’s Got Talent e ha performato in diversi teatri asiatici tra cui il famoso Teatro di Nagoya in Giappone e lo Scape di Singapore. Le sue canzoni pop ci raccontano la sua vita di teenager: la sua voglia di diventare una pop star in Cup Of Tea, il desiderio di lasciarsi andare ai piaceri della vita in Doorbell, un rapporto in cui non si sente valorizzata in Digging For Diamonds che ha riscosso gradimento sia su Spotify che su YouTube, con milioni di streams e views. Ispirata da icone del pop femminile come Ariana Grande e Lady Gaga, questa artista emergente non si vergogna di mostrare il suo talento e la sua creatività quando si tratta di scalare le classifiche musicali, dove l’abbiamo vista arrivare in TOP10 portando energia giovane e aggiungendo il suo “stile Matilde G” unico e fresco  alla scena del pop internazionale.  Non a caso a soli 17 anni ha avuto l’attenzione di stampa come Billboard. I brani della giovanissima artista hanno complessivamente ottenuto 5 milioni di streams su Spotify e fino a 100.000 ascoltatori mensili. Ottima anche la sua presenza su Facebook, TikTok ed Instagram, dove ha accumulato un totale di oltre 250K followers. Nel 2021 Matilde G ha pubblicato anche due brani in Italiano, Più Ti Vivo e Lasciamo qui. Con quest’ultimo è stata ammessa alle audizioni live di fronte alla commissione artistica di Sanremo Giovani 2021, presieduta da Amadeus, dove a soli 16 anni, unica minorenne tra i 46 prescelti, ha avuto l’opportunità di farsi conoscere ed apprezzare anche in Italia. Durante l’estate Matilde G, dagli studi della “The Kennel” in Stoccolma, ha lavorato alla produzione di cinque nuovi brani che ascolteremo nel 2023. Siamo certi saranno altrettanti successi e che li sentiremo in radio a ripetizione.
Website social e store:   https://linktr.ee/MatildeG
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im-tryingtoloveyou · 2 years
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Io credo che l'odio dei fiorentini verso Fede sia scatenato soprattutto dal fatto che dal voler diventare bandiera della Fiore (espressamente detto da lui stesso, e ha pure detto che sarebbe voluto arrivare in Champions con la Fiore sapendo benissimo che sarebbe stato difficile) col passare del tempo iniziò a far scenate per andarsene, come quella del pullman il 23 luglio 2019, inoltre se avesse voluto davvero fare un salto di qualità sarebbe potuto benissimo andare in Inghilterra, dove lo cercavano e dove si gioca il VERO calcio, e non ci sono errori arbitrali a destra e a manca come in Italia.
Ci sono volte in cui quando era ancora Viola diceva: "questa maglia per me è come una seconda pelle" oppure "grazie Inter e Napoli ma io voglio vincere con una sola squadra" o anche "voglio restare qui per sempre".
È passato da "voglio diventare una bandiera" a "diventare una bandiera? Difficile, valuterà la società" e già da li capisci che quel calciatore vuole solo fuggire e ha già in mente dove.
Inoltre a quanto pare la motivazione che avrebbe spinto Chiesa ad andarsene sarebbe stata "non c'è progetto per sognare in grande". E allora perché non sei andato all'estero? Perché proprio la Juve? Che Fede fosse accecato dal fatto che ci fosse Ronaldo? Boh, non lo sapremo mai.
L'ultima stagione alla Fiorentina l'ha giocata abbastanza male tra alti e bassi, bisogna essere onesti, per poi fare tripletta le prime giornate della nuova stagione, ma poi è finita.
E sai la cosa più divertente? Che quella tripletta oltre a dedicarla ad amici e parenti l'ha dedicata "a chi vuole davvero bene alla Fiorentina e ai tifosi veri che credono davvero in questa squadra e a questa società" con tanto di accento toscano e "c" che non si sente. (LA HOHA-HOLA HON LA HANNUCCIA HORTA HORTA DI HARTA HOLORATA)
Manco tre mesi dopo era alla Juve con tanto di "è un onore per me essere alla Juventus" e "per me essere qui è un sogno che si realizza"
Anzi, aggiungendo un'altra cosa, a quanto pare a Federico era stato proposto un rinnovo e lui alla Fiorentina, a quanto sembra, aveva pure accettato. Solo che il giorno in cui doveva firmarlo non si è presentato nè lui nè suo padre, ma qualcun'altro che affermava che la sua idea fosse mutata e che ora volesse andare alla Juve.
MEENKIA, THAT'S IMPRESSIVE.
Collegandoci a prima, se a quanto pare Fede ama la Fiorentina (Probabilmente non chi la gestisce, ma di questo io non ne posso sapere niente) primo, non sarebbe andato alla Juve dato che c'erano alternative anche migliori all'estero e secondo, dato che ora che la Fiorentina ha un mezzo progetto (gestito malissimo, basta vedere che hanno mandato via Torreira che voleva pure restare, però vabbè non soffermiamoci su quello), questo mezzo progetto che con la spinta di qualcuno come Fede e Dusan...
(e non giriamoci intorno: con Dusan, la Fiorentina, vedendo le statistiche avrebbe potuto, per assurdo, pure puntare alla Champions, all'Europa ci sarebbe arrivata sicuro; e senza Dusan, alla Champions la Juve forse non ci arrivava nemmeno, basta vedere la partita contro il Bologna, dove in 9 contro 11 la stavano pure vincendo se non fosse stato per il pareggio nei minuti di recupero)
(Se Fede e Dusan fossero stati entrambi alla Fiorentina quest'anno secondo me in Champions ci sarebbero arrivati)
Dicevo, se a questo mezzo progetto servisse la spinta di qualcuno come Fede, e se Fede ama davvero la Fiore, e se a Fede chiedessero "ora vorresti tornare?" Togliendo l'obbligo di riscatto e tutto, secondo te quale sarebbe la sua risposta? E perché ho il presentimento che sarebbe un no?
Poi comunque, nulla è certo ed io non sono nella sua testa.
Sta di fatto che, Federico Chiesa è un traditore coi fiocchi, la cui probabile idea principale è sempre stata quella di andare alla Juve e che per anni non ha fatto altro che mentire oppure è stato talmente trascinato dalla pena dei tifosi che ha deciso di non farli rimanere male dicendo tutte quelle cose che poi si sono rivelate false. O può esserci anche l'ipotesi che lui abbia cambiato idea nel tempo, ma se cambi idea non vai alla squadra rivale quando hai anche alternative migliori all'estero, e soprattutto non dici "è un sogno che si realizza". (Altro che Dybala, anzi lui è stato il doppio del tempo alla Fiorentina rispetto a quanto Dybala è stato alla Juve)
Ho mostrato molte prove e ce ne sarebbero anche di più.
Si può anche vedere dal fatto che il giorno in cui ha saputo che l'obbligo di riscatto era scattato ha messo quel post "to be continued... 🤍🖤" e ha smesso di seguire definitivamente la Fiorentina. Se si erano comportati male, perché non smettere di seguirli anche prima se tanto non vedi i loro post e non gli metti like?
Dopo 14 anni in viola...
La parte più divertente? Io non tifo nè Fiorentina nè Juventus, ma è stato divertente fare quest'analisi per passare il tempo.
Perdonami per questo papiro, e se ci sono errori grammaticali, ma ci ho messo forse più di un'ora a scrivere tutto.
E nulla... eh... questo (cit.)
FEDERICO CHIESA È UN TRADITORE.
Diciamo che molte cose che mi hai scritto già le sapevo. Le dichiarazioni d'amore che lui fece, sono comunque dichiarazioni di un ragazzo di 20 anni, che magari aveva davvero quella voglia di diventare una bandiera della squadra della città in cui è cresciuto, ma che col tempo ha realizzato di poter puntare a qualcosa di più.
Sicuramente dietro la scelta di andare alla Juve, c'è Enrico, suo padre. Fu lui a dire il famoso NO al rinnovo con la Viola.
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Considera anche che era il sogno di Enrico quello di giocare in quella squadra, quindi Federico crescendo ha fatto del sogno del padre il proprio, in un certo senso. E se è vero che in famiglia si tifava Juve, beh, allora era inevitabile voler andare a giocare proprio per quella squadra. In ogni caso, lui non voleva lasciare l'Italia per andare in premier, Enrico aveva un mezzo accordo col club bianconero dal 2019 che sfumò a causa di Commisso, da qui lo scarso rendimento di Fede che continuò a giocare in una squadra che non sentiva più sua.
Io ci metto di mezzo anche la vicenda di Astori. Non dev'essere stato facile continuare a giocare in una squadra colpita da simile tragedia, secondo me. Lui era compagno di armadietto e di posto a tavola di Davide. Si dice fossero molto legati. Magari stare lì gli ricordava quel brutto periodo e ha deciso di andare via. Nella squadra rivale? Eh, ma se era il suo sogno... al cuore non si comanda.
Il problema è che i calciatori di squadre 'piccole' aspirano a giocare per quelle più grandi. Se la Viola nel giro di qualche anno riuscisse (senza vendere troppi pupilli) ad arrivare per più anni consecutivi in Champions o in Europa League, vedrai che ci sarà la fila per poter giocare in quel club. Purtroppo è così che funziona.
Altra cosa, l'unfollow alla Fiorentina mi ha fatta morire. Lui qualche volta metteva like ai post, però, secondo me, non l'ha unfollowata subito su IG perché tecnicamente era ancora un loro giocatore e in caso di mancato obbligo di riscatto, sarebbe dovuto tornare lì la stagione successiva. Mica deficiente 😂
Secondo me, l'amore per la Fiorentina ce l'ha ancora, è cresciuto lì, come hai detto tu, 14 anni tra giovanili, primavera e maggiore, solo che il rapporto si è incrinato per vari motivi e ora sembra che i due si odino. Lo vogliamo definire traditore? Sì, ha tradito la città e i tifosi, ma se il suo cuore voleva altro, almeno non ha tradito se stesso.
(che poi sta cosa dei traditori... È lavoro, i giocatori molte volte hanno la possibilità di scegliere per quale squadra giocare e lo fanno. Se hai sempre onorato la maglia, non puoi essere un traditore. Almeno per me... sarò strana io)
Comunque, come si dice? Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano? Federico Chiesa finirà la carriera alla Viola? Chi può dirlo 🤪
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michaelsennhauser · 2 years
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NOSTALGIA von Mario Martone
NOSTALGIA von Mario Martone #Cannes2022 #Cannes75 #cannesfilmfestival @Festival_Cannes @SRFKultur
Pierfrancesco Favino in ‘Nostalgia’ © Picomedia Der eindrückliche italienische Starschauspieler Pierfrancesco Favino kommt von der Mafia nicht mehr los. Da haben wir ihn noch bestens in der Erinnerung als «Verräter» Tommaso Buscetta in Marco Bellocchios Il traditore von 2019. Und schon kehr wieder zurück nach Neapel. In der ersten Szene in einem ägyptischen Flugzeug irritiert er noch etwas, weil…
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helyiios · 9 months
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3 !!
Il Traditore (2019,) Les Lyonnais (2010) and Ram-Leela (2012)!
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monksnatcher · 2 years
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Il Traditore (2019) #CurrentMood
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londranotizie24 · 2 years
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Cinema Italia UK, l'appuntamento di maggio è con Bellocchio
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Cinema Italia UK, l'appuntamento di maggio è con Bellocchio Di Rebecca Gnignati L'appuntamento mensile di Cinema Italia UK è con Marx può aspettare di Marco Bellocchio, domenica 15 maggio a Riverside Studios. Maggio è arrivato e Cinema Italia UK torna alla carica. L'organizzazione, dedicata alla divulgazione del cinema italiano nel Regno Unito, ha scelto di dedicare la proiezione del mese al penultimo film di Marco Bellocchio, Marx può aspettare, vincitore della Palma d'Oro d'onore al Festival di Cannes 2021. L'appuntamento è nell'oramai familiare sala dei Riverside Studios ad Hammersmith (01 Queen Caroline Street), domenica 15 maggio alle 15. https://www.youtube.com/watch?v=6edHltuckLQ Uno sguardo intimo, una tragedia familiare Il film, i cui biglietti sono acquistabili sul sito di Riverside Studios, è uno sguardo intimo ed introspettivo su un episodio che del celebre regista firma di capolavori di ieri e di oggi come Diavolo in corpo (1986) ed il Traditore (2019). Accompagnandoci per 95 minuti, la cinepresa di Bellocchio si muove agilmente tra i generi dell'ottava arte, mostrando a tratti un'analisi distaccata di stampo documentario, alternata ad una confessione. L'io confessore è però dichiarato da una voce corale.  La voce appartiene alla famiglia Bellocchio, che si getta nel vortice di un dialogo intergenerazionale, scavato da anni di silenzi, aleggiati pesantemente intorno ad una tragedia.   https://www.instagram.com/p/CdNa9Tvo1kM/ Una confessione corale, una rivelazione personale Camillo muore nel 1968. A quasi 50 anni dalla scomparsa del fratello gemello, morto suicida all'età di 29 anni, Marco Bellocchio riunisce la sua famiglia per ricostruirne la vicenda. Combinando conversazioni intime con la propria famiglia, in una serie di scambi dal sapore psicanalitico, e con coloro che conoscevano meglio Camillo, insieme a materiale d'epoca, video provenienti dall'archivio familiare  ed estratti dei suoi stessi film, il regista di I pugni in tasca tenta di dare forma e vita ad un fantasma con cui ha dovuto fare i conti per tutta l'esistenza, dando nuovi ed inediti spunti di riflessione sulla sua produzione artistica. Il dialogo intergenerazionale tra i vari componenti della famiglia Bellocco si trasforma, dando coro in un'indagine sul dolore, sul senso di colpa e quello di responsabilità, riscrivendo un lessico emotivo in cui vengono esplorati e declinati i significanti di compassione, d'empatia e d'amore. https://www.instagram.com/p/CdQEKUPogWw/   ... @ItalyinLDN Continua a leggere su Read the full article
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rachelmygod · 5 years
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Il traditore (Marco Bellocchio, 2019)
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olvaheiner · 5 years
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Il Traditore (2019) Dir. : Marco Bellocchio
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